giovedì 25 giugno 2015

Segnalazione novità "I Doni delle Muse": L'ISOLA DEL GHIACCIO di Angelo Berti



Lettori, vi segnalo l'uscita del nuovo romanzo di Angelo Berti, "L'isola del ghiaccio"
Si tratta di un'opera storico-mitologica che narra le ultime imprese dell'eroe Starkadr, protagonista di numerose saghe norrene.


L'ISOLA DEL GHIACCIO
di Angelo Berti 


Editore: I Doni Delle Muse
ISBN: 978-88-99167-10-3
Pagine: 230
Prezzo: 12 euro

DALLA QUARTA DI COPERTINA 

In un villaggio del nord, un fabbro vive per guadagnarsi l’idromele che gli consente di dimenticare un passato che resta impresso a fuoco nella sua memoria.
Tre atti d’infamia si dice debba compiere in ognuna delle tre vite a cui l’hanno destinato gli dei. 
Ma la sua vita è una soltanto, gravata dal peso di troppi ricordi. 
Ora anche la sua solitudine sta per essergli tolta, per volontà di guerrieri leggendari che vivono in un’isola di ghiaccio dove non cala mai la notte. 
Si avvicina un tempo di corvi e di sangue, in cui pochi ancora lottano per salvare le proprie terre dall’invasione di un oscuro nemico. Inviso a Þórr e amato da Óðinn, Starkaðr dovrà assumersi la responsabilità di portare un nome che è già leggenda.

DAL ROMANZO 

L’aria era calda. Le fiamme ardevano e dentro la forgia le braci erano rosse. Dappertutto erano sparsi pezzi di ferro grezzi, alcuni abbozzati e in un angolo, in ordine, quelli lavorati. Spade, cerchi, asce. L’officina di un fabbro. La stanza, avvolta nella penombra, non era grande. Molti preferivano fare quel lavoro all’aperto, per sfuggire il caldo a volte opprimente, ma lui no. Non amava mostrarsi. I lunghi capelli castani, striati di grigio, si attaccavano alle spalle larghe e sudate, lasciando intravedere una profonda cicatrice che, dalla testa, attraversava la fronte e terminava sul sopracciglio destro. La barba era lunga e tratteneva il sudore che scivolava dalle tempie sulle guance. In un attimo i frammenti della porta volarono davanti ai suoi occhi, distrutta come se fosse stata sfondata dal bue Himinhrjóðr infuriato. Senza perdere il ritmo, strinse con ancora più forza l’impugnatura del martello mentre colpiva il ferro incandescente. Un’ombra si allungò oltre la soglia seguita dalla massa possente di Arnljótr. «Dannato Starkaðr. E tu saresti un fabbro? Che Vár mi sia testimone e ti giudichi come il pezzo di merda che sei». L’uomo continuò a battere il ferro, ignorandolo. Arnljótr avanzò con due ampie falcate. Sarebbe risultato minaccioso per chiunque, ma non per Starkaðr. «Il carro che hai riparato ieri è già rotto. Lo riparerai di nuovo e non ti pagherò».

L'AUTORE
Angelo Berti è nato nel gennaio del 1963 a Cortemaggiore, un piccolo paese in provincia di Piacenza. Direttore di Fantasy Planet e collaboratore di TrueFantasy, vive a Forlì. Come autore ha pubblicato alcuni racconti e sei romanzi, tra cui La notte della Hyena, uscito nel 2014 per I Doni delle Muse.

Cito e canto: Ho messo via



Un "pezzetto" di Dimmi che credi al destino di Luca Bianchini, tutto per voi:

Quando cambi radicalmente vita, hai due possibilità: 
o rimuovi il passato, e “il prima” lo cancelli con tutte le tue forze 
 fino a convincerti che non sia mai esistito, 
oppure fingi di non ricordarlo, ma ogni tanto, 
quando meno te lo aspetti, riappare. 
Era quello che le stava succedendo. 
Negli ultimi tempi le tornava di nuovo in mente suo marito, che di fatto non
ricopriva più quel ruolo, ma che continuava a essere presente nelle sue
solitudini. Alcuni amori sono capaci di restarti nel cuore anche quando
sanno solo farti male.


Non chiedetemi perchè, ma mi è venuta in mente questa bellissima canzone di Luciano Ligabue..: HO MESSO VIA; io però vi posto la versione cantata dalla dolcissima voce di Elisa.

 

Contest Sperling&Kupfer: AMAMI PER UN'ESTATE



Una lettura romantica e tutta estiva...!

AMAMI PER UN'ESTATE
di Katie Cotugno


Ed. Sperling&Kupfer
300 pp
17.90 euro

A volte l'amore ci regala una seconda occasione.

Quando Molly, dopo aver combinato un bel pasticcio ed essere scappata per un anno dalla cittadina dove viveva con la mamma, è costretta a tornarci (in attesa che trascorrano 99 giorni fino alla partenza per il college) scopre che ci sono dolori difficili da superare e scelte impossibili da fare.
Ma anche, e sopratttutto, che in un'estate alcune cose possono anche cambiare.

La Sperling&Kupfer ha organizzato  un contest per provare a vincere una copia di Amami per un'estate!



N.B. IL CONTEST NON E' QUI SUL BLOG 
MA PER PARTECIPARE DOVETE VISITARE
LA PAGINA FB  DELLA C.E.


è LA PAGINA DEL CONTEST IN CUI C'E' IL POST 
DOVE DOVRETE LASCIARE IL COMMENTO

La domanda cui dovete rispondere per provare a vincere è: cosa può succedere in un'estate? cosa vi è successo di importante in un periodo breve ma intenso come l'estate.
Raccontatelo in 300 battute iniziando la frase con #unEstateper...
Verranno scelti i 3 contributi che riceveranno uno special pack by TooLate con il freschissimo bracciale #toolateiscream e una copia del romanzo di Katie Cotugno AMAMI PER UN'ESTATE.

Postate il vostro contenuto come commento nella pagina che vi ho linkato, cercando di rispettare i limiti di lunghezza!
Potete partecipare per una settimana, dal 23 al 30 giugno!

mercoledì 24 giugno 2015

Viaggiare leggendo con "I misteri di Chalk Hill"



E dopo aver recensito I misteri di Chalk Hill, eccoci a fare un giro turistico per i luoghi menzionati nel romanzo!

(N.B. le immagini sono state prese dal web attraverso una semplice ricerca su Google; qualora avessi violato i copyright, fatemi un cenno e tolgo le foto "incriminate" ^_-  Dove l'ho ritenuto necessario, ho indicato i link originari).

La prima cosa che vede la protagonista, Charlotte Pauly, dalla nave sono le bianche scogliere di Dover.




Chalk Hill è situata, come ho già precisato nel post precedente, nella regione del Surrey (zona a sud-est della G.B.).
Il territorio è prevalentemente pianeggiante ed ondulato. A sud si elevano le North Downs che raggiungono i 295 metri di altezza con la Leith Hill. L'area a nord delle Norh Downs è attraversata dai fiumi Wey e Mole.


Recensione: I MISTERI DI CHALK HILL di Susanne Goga



Buon mercoledì, lettori!
Cosa state leggendo di bello in questi giorni?
Io sono immersa in una storia d'amore vissuta ai tempi della guerra (Lettere a un amore perduto di Iona Grey) ma in questo post desidero parlarvi dell'ultimo libro terminato:

I MISTERI DI CHALK HILL
di Susanne Goga


Ed. Giunti
trad. L. Ferrantini
416 pp
12 euro
in libreria:
MAGGIO 2015

Un'istitutrice riservata e colta; una bella bambina cui fare da insegnante e educatrice; un padrone di casa burbero e fin troppo distante; domestici poco loquaci e molto sospettosi (come se avessero qualche segreto da custodire?); una villa maestosa ed immersa nel verde cupo di una foresta inglese, tanto bella e imponente quanto inquietante, in cui di notte si sentono rumori e voci sinistri, che mettono i brividi: ditemi voi se questo scenario non ricorda almeno un po' l'affascinante e misterioso mondo di Charlotte Bronte in Jane Eyre.

I misteri di Chalk Hill è un romanzo ambientato nell'Inghilterra del 1809, più precisamente nel Surrey, contea dell'Inghilterra sud-orientale, nella regione del Sud Est.
La nostra storia inizia con il viaggio che sta portando la giovane Charlotte Pauly dalla Germania all'Inghilterra per motivi di lavoro, che si vanno ad unire al bisogno e desiderio di riprendere in mano la propria vita, lasciandosi alle spalle una brutta esperienza.
Charlotte ha sempre lavorato come istitutrice qualificata e come tale viene assunta da un signorotto  inglese, il deputato Sir Andrew Clayworth, rimasto vedovo da poco e con una bambina di 8 anni di cui prendersi cura, Emily.
L'impatto con questa nuova realtà è contrastante per Charlotte: da una parte non può non essere affascinata dall'imponente ed antica villa in cui si ritroverà a vivere; sente tutto l'entusiasmo per questo lavoro che ama e la piccola educanda si mostra subito affettuosa e diligente, anche se legittimamente triste per la morte della mamma; dall'altra, però, la giovane avverte in modo pressante l'atmosfera cupa e di mistero che aleggia tra quelle mura antiche.
Ben presto la nostra istitutrice si renderà conto di essere circondata da segreti, mezze verità e frasi dette e non dette; infatti, tutti in quella casa sembrano essere a conoscenza di fatti importanti sui quali però vige il divieto di parlare.
Attorno a sè, Charlotte trova muri di diffidenza, atteggiamenti di chiusura e freddezza che però vanno ancor di più a solleticare la sua curiosità, soprattutto quando si rende conto che la sua protetta, Emily, cova un malessere dentro di sè e questo molto probabilmente è legato alla defunta signora Clayworth, Lady Ellen, e lo è in un modo che diventerà il nocciolo attorno al quale si svilupperà tutta la vicenda.

Chiuso com'è nel proprio dolore, nella propria disperazione, sir Andrew ha proibito a tutti, bimba compresa, di nominare Lady Ellen, che pare sia morta tragicamente, in una terribile notte in cui il fiume Mole (che scorre nei pressi della casa) era in piena.

Come mai a Chalk Hill non è possibile neanche nominare la povera defunta? Cosa c'è davvero dietro la tragica morte di questa donna il cui cadavere non è mai stato ritrovato?

-
Il silenzio attorno a Lady Ellen non aiuta la piccola Emily a superare il proprio dolore, a colmare quel bisogno di amore e attenzioni che solo lei sembrava colmare, visto che il padre si dimostra molto scostante e duro anche con la proprio bambina.
E se mentre era in vita Ellen, Emily soffriva di malesseri fisici - fonte di preoccupazione soprattutto per la sua amorevole madre -, dopo la morte della stessa, la bambina ha cominciato a star bene fisicamente ma a star molto male nello spirito, nell'anima.


Emily è convinta di sentire e vedere la madre morta: cosa vuol dire questo? Forse il dolore l'ha fatta impazzire? O esistono davvero fantasmi e fenomeni paranormali?
Cosa è accaduto veramente a Lady Ellen e in quanti, in casa e in paese, sono a conoscenza della verità ma non ne vogliono parlare?

Parallelamente alle vicende di Charlotte, sin dall'inizio del romanzo, si sviluppa un'altra storia, che vede protagonista il giovane giornalista, Thomas Ashdown, critico e recensore di opere teatrali, dalla penna arguta, tagliente e ironica; agnostico per scelta, dopo la morte della sua Lucy, ha iniziato a sentirsi combattuto tra la razionalità di chi crede solo a ciò che vede, e l'esigenza/bisogno di spiegare fenomeni sovrannaturali che sfuggono all'umana ragione.
Sarà proprio quest'ultima esigenza a far intrecciare la sua storia personale con quella di Charlotte, così coinvolta e presa dal "caso misterioso di Emily", per svelare il quale i due si improvviseranno detective alla ricerca dei veri fantasmi che infestano Chalk Hill.


E' un romanzo molto gradevole, è interessante, ha un ritmo scorrevole frutto di una storia ben costruita, narrata in modo che ogni particolare contribuisca a far crescere la curiosità. la suspense e le domande del lettore circa i misteri su cui indagano Charlotte e Tom e sui quali tutti sembrano saper qualcosa che però non vogliono dire.
L'autrice disegna per noi un contesto senza dubbio intrigante, un po' "gothic", cupo, in cui i dettagli contano molto, e lo stesso ambiente naturale diventa anch'esso un personaggio, che "parla", comunica attraverso le folate di vento improvviso che creano mulinelli di foglie secche, rumori impercettibili avvertiti di spalle, al buio, momenti di assoluto silenzio interrotti da un urlo angosciante.
Non vanno ritenuti poco importanti i personaggi secondari che ruotano attorno ai principali e che, con il loro mutismo o le mezze frasi sibilline, con le loro espressioni sospettose o allarmate, contribuiscono ad infittire il mistero e a caratterizzare l'atmosfera surreale e "paranormale" che fa da sfondo alle vicende.
Ci si immedesima in Charlotte e insieme a lei sentiamo la curiosità di capirne di più e di aiutare la piccola Emily, così presa dalle proprie visioni inspiegabili.

Devo dire che mi è piaciuto abbastanza, è stata una lettura molto piacevole, non mi sono mai annoiata o distratta mentre leggevo (del resto, credo che il riferimento ai fantasmi sia sempre intrigante, bene o male), anche se forse mi sarei aspettata un tocco di romanticismo in più, che invece è arrivato molto tardi e appena accennato.

Lo consiglio, soprattutto per quanti amano le storie misteriose ambientate nel secolo scorso.

sabato 20 giugno 2015

Recensione film. ANIME NERE di Francesco Munzi



Non so se avete visto la premiazione del David di Donatello tenutasi la settimana scorsa; beh, nel caso l'aveste vista, vi sarete accorti che il film che ha ricevuto più riconoscimenti è stato ANIME NERE di Francesco Munzi, liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Gioacchino Criaco.

  • Miglior film
  • Miglior regista a Francesco Munzi
  • Migliore sceneggiatura a Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello e Maurizio Braucci
  • Miglior produttore a Cinemaundici e Babe Films con Rai Cinema
  • Migliore fotografia a Vladan Radovic
  • Miglior montaggio a Cristiano Travaglioli
  • Miglior colonna sonora a Giuliano Taviani
  • Migliore canzone originale (Anime nere) a Giuliano Taviani, interpretata da Massimo De Lorenzo
  • Miglior sonoro a Stefano Campus



Cast: Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Anna Ferruzzo, Giuseppe Fumo, Barbora Bobulova.

La scena iniziale del film si apre in Olanda per poi passare brevemente a Milano; in realtà la nostra storia si svolge per lo più in Calabria, in un vecchio e decadente paesino sull'Aspromonte, proprio lì dove "Garibaldi ha fatto una brutta fine", per dirla con le parole di uno dei personaggi,  Leo (Giuseppe Fumo), un ventenne pieno di rancori che con una sua bravata innescherà un meccanismo di vendette incrociate all'ultimo sangue.

Ma andiamo con ordine.
Leo è figlio di Luciano (Fabrizio Ferracane), che ha due fratelli minori, Rocco (Peppino Mazzotta) e Luigi (Marco Leonardi); i tre sono figli di un pastore che anni prima è stato barbaramente assassinato.
Questa famiglia è coinvolta nel giro della malavita, della 'ndrangheta, in particolare ad avere la "capa guasta" è Luigi, che gestisce un traffico di droga a livello internazionale, ed è totalmente immerso in questa vita, tanto da non scandalizzarsi quando il nipote Leo mostra il desiderio di seguire le sue orme.

Il fratello di mezzo, Rocco, vive a Milano, è sposato con Valeria (Barbora Bobulova) e apparentemente conduce una vita normale, di chi è andato via dal proprio paese arretrato per vivere nella modernità e lontano dai legami con la malavita, ma in realtà egli stesso è un imprenditore grazie ai guadagni illeciti di Luigi, che però critica e disapprova.
Luciano, il fratello maggiore, fa il "capraro" ed è l'unico che vorrebbe restare davvero al di fuori della vita criminale, visto che ancora sente il peso della morte tragica del padre e non vede di buon occhio nè i fratelli nè il figlio Leo, che pare ben intenzionato a vivere da delinquente.
In effetti, questo ragazzo mostra subito una personalità molto "cupa", ben riflessa nel viso sempre corrucciato, arrabbiato con tutto e tutti, col pensiero fisso della vendetta; pensiero che gli costerà caro..., molto caro.
E, come dicevo, sarà proprio Leo ad accendere la miccia che provocherà seri problemi in famiglia; a causa di un'offesa ricevuta, decide di vendicarsi sparando alla saracinesca del bar dell'offensore (protetto dai mafiosi del post); ma questo gesto non verrà visto dalla malavita di paese come una bravata da  ragazzi, bensì come un affronto, che dovrà essere pagato a caro prezzo.

E' un film dalle atmosfere "buie", in cui si respira un'aria pesante, opprimente in tutti i sensi; ad es., non c'è mai una giornata di sole (o ricordo male io?), ma i colori predominanti sono della tonalità di un triste grigio, "nuvoloso", come del resto triste e nera è l'anima di ogni personaggio di questo film (come suggerisce il titolo stesso).
La presenza del dialetto calabrese in tutto il film contribuisce - a mio avviso -  ad accentuare il senso di chiusura e di arretratezza (lo stesso Rocco, a tavola con Valeria, Luigi e Leo, nella sua casa a Milano, risponde con una battuta ironica alla moglie: "L'italiano là  - nel paesino da cui vengono - non è ancora arrivato").
E' inevitabilmente un film triste, in cui personalmente ho avvertito da una parte la "rabbia" per una realtà criminale purtroppo ancora presente ai nostri giorni, dall'altra compassione per chi vi è coinvolto, ahilui, suo malgrado, visto che nascere in certe famiglie e in certi contesti criminali, pericolosi, non è una scelta, e andarsene, separarsene in modo netto, non dev'essere semplice e naturale.

Mi ha ricordato in molte cose la realtà raccontata da Gomorra (la serie, in particolare), in cui vicende e personaggi sono totalmente immersi e sommersi dalla malavita, dove l'esistenza di ciascuno è fagocitata dalla criminalità, che miete le sue vittime in una spirale di vendette e faide familiari che non finiscono mai... se non con la morte.

Nel complesso, un bel film, fatto e recitato bene (lo dico dall'alto della mia esperienza  ), che certo un po' d'angoscia la mette, e giunti alla fine non è che l'umore e le emozioni possano migliorare..., ma è così: la realtà su cui si sofferma è davvero quella descritta, e resta solo la tristezza e un senso di impotenza per questa famiglia spezzata e distrutta, forse un po'  a causa delle proprie scelte o magari di un "destino" che l'ha voluta e messa in un contesto senza dubbio difficile e drammatico, in cui sembra che la sorte di chi vi è dentro sia quasi segnata e decisa anzitempo. Ma è poi davvero così?

Insomma, lo consiglio sicuramente però consentitemi la domanda ironica: Ma erano davvero necessarie tutte 'ste stauette solo per Anime nere? No perché io le avrei distribuite diversamente. 



Per leggere le recensione di altri film clicca sull'etichetta "Cinema"

venerdì 19 giugno 2015

LeggendOrientale: NUOVE STORIE DAL VICOLO DELLA POLVERE ROSSA di Qiu Xiaolong



In libreria un libro che ci racconta, con grande affetto e ironia insieme, le contraddizioni più brucianti della metropoli-simbolo della superpotenza cinese, sullo sfondo degli ultimi cinquant'anni di storia.

NUOVE STORIE DAL VICOLO DELLA POLVERE ROSSA
di Qiu Xiaolong 

Ed. Marsilio
trad. F. Zucchella
234 pp
17.50 euro

Trama

Bentornati in Vicolo della Polvere Rossa. Nel cuore pulsante e antico di Shanghai, l'ormai veneranda tradizione della conversazione serale prosegue ininterrotta: quale occasione migliore, dopo una giornata di duro lavoro, per ritrovarsi e tenersi aggiornati sulle nuove vicende politiche, ma soprattutto sulle storie personali degli abitanti del quartiere?
Perché tutto può accadere, in Vicolo della Polvere Rossa. Un'anziana aristocratica ora è una ieratica venditrice di ghiaccioli, che dispensa dalla sua carriola traballante. 
Per colpa della Rivoluzione Culturale, un libraio-filantropo è costretto a reinventarsi erborista (di grande successo). 
Una ragazza qualsiasi, carina ma priva di titoli di studio, accetta di diventare la concubina di un ricco uomo d'affari di Taiwan. 
Una cuoca disillusa si è trasformata in una ricchissima immobiliarista. 
Qual è il destino di Vicolo della Polvere Rossa? 
Verrà demolito per far posto a un nuovo, avveniristico grattacielo? 
Forse non potrà impedirlo neppure l'esemplare vicenda umana di un geniale professore universitario di filosofia, che dopo i fatti di Piazza Tiananmen si guadagna da vivere facendo l'indovino. 


L'autore.
Xiaolong Qiu è nato a Shanghai. Dopo gli avvenimenti di Tiananmen, ha deciso di rimanere negli Stati Uniti, dove oggi insegna letteratura cinese alla Washington University di Saint Louis. Di Qiu, Marsilio pubblica la serie dell’ispettore Chen, tradotta in dodici paesi. Uscito per la prima volta a puntate su «Le Monde», e drammatizzato per la radio pubblica francese, Nuove storie dal Vicolo della Polvere Rossa è la continuazione de Il Vicolo della Polvere Rossa, frutto di un lungo lavoro di ricerca e scrittura parallelo alla serie poliziesca.

Sonzogno\In libreria dal 2 luglio "Mistero a Villa del Lieto Tramonto" di Minna Lindgren‏



Carissimi, vi segnalo l’uscita in libreria il prossimo 2 luglio del libro Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren, il primo volume della trilogia di Helsinki che sta conquistando i lettori di tutta Europa.

Un’acuta osservatrice del nostro tempo, in grado di combinare sapientemente commedia e racconto giallo.

Un gruppo di personaggi irresistibili, grazie ai quali si affrontano con brillante leggerezza e un sottile humor “finlandese” temi difficili quali l’invecchiamento, la malattia, la morte.


MISTERO A VILLA DEL LIETO TRAMONTO
di Minna Lindgren


Ed. Sonzogno
288 pp
16.50 euro
in libreria:
2 LUGLIO 2015

Un mystery intelligente con un delizioso cast di personaggi a cui ci si affeziona immediatamente: racconta la storia di tre simpatiche vecchiette che si improvvisano Miss Marple per risolvere i misteri della singolare residenza per anziani di cui sono ospiti. Il romanzo è anche un affresco sociale della città di Helsinki e un curioso oltre che molto godibile tour architettonico della capitale finlandese.

Trama

«Tic tac, tic tac, tic tac.» A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. 
Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. 
Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato, quello che figli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano “servizi di eccellenza”. Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. 
A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente.

Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese.

L'autrice.
Minna Lindgren, giornalista, melomane, vive a Helsinki. Mistero a Villa del Lieto Tramonto, primo di una trilogia, è il suo romanzo d’esordio, tradotto in molti paesi tra cui Germania, Inghilterra, Francia, Stati Uniti. L’adattamento per il cinema della serie sarà firmato dal regista finlandese Neil Hardwick
.

giovedì 18 giugno 2015

Cito e canto: VIVO PER LEI



Un passaggio tratto da "L'altra famiglia" di Jodi Picoult, con associato un brano musicale italiano molto noto che è poi un inno alla MUSICA.

"A volte, quando canto, chiudo gli occhi.
C'è un'armonia in ogni mio respiro;
gli strumenti a percussione diventano il mio battito,
la melodia è il flusso del mio sangue.
Ecco cosa significa perdersi nella musica,
diventare una sinfonia di note,
pause e battute.".

VIVO PER LEI
(A. Bocelli, Giorgia)


Prossime pubblicazioni in arrivo in libreria (23-25 giugno)



Presto in libreria: un romanzo per chi ama appassionatamente la lettura; uno per chi vuol immergersi nella storia e in vicende ricche di intrighi (però il prezzo di codesto libro, ahimè, alletta poco: 22 euro... Un po' troppo, eh, cara Mondadori), e un altro per chi ama le storie al femminile, fatte di piccoli e grandi segreti...

C'E' QUALCOSA CHE VI ATTIRA? ^_-

L'ORA DI LETTURA
di Carole Lanham


Ed. Bookme
352 pp
19 euro
in libreria:
23 GIUGNO 2015
Trama
Nel Mississippi degli anni Venti, Hadley Crump e Lucinda Browning appartengono a mondi diversi, abituati a sfiorarsi ogni giorno senza mai incontrarsi davvero. 
Perché Lucinda, occhi come due campanule e capelli di burro fuso, è la viziata rampolla di una ricca famiglia; mentre Hadley, pelle color caramello e sorriso di un bianco squillante, è soltanto un garzone, il figlio mezzosangue di una cuoca ignorante, saggia e superstiziosa. Eppure, fin dal primo istante, la curiosità per quel ragazzo povero, con i calzoni troppo corti e i capelli tagliati male, si impossessa di Lucinda come una febbre. 
Tanto da spingerla, con il pretesto di insegnargli a leggere, a iniziarlo alla sua passione segreta: quella per i libri “proibiti”, di cui Lucinda si diverte a ricopiare i passaggi più arditi su sottili striscioline di carta. Nasce così, tra le pagine di capolavori come Anna Karenina e L’amante di Lady Chatterley, un legame insolito e pericoloso, segnato dall’ambivalenza e dai capricci della irrequieta Lucinda, forte e aggrovigliato come i rami del glicine che Hadley, giardiniere per vocazione, accudisce lungo tutta una vita. 

,
Romanzo di una passione smodata per i libri e attraverso i libri, L’ora di lettura celebra l’amore con la A maiuscola, quello capace di ribaltare le aspettative, di infrangere tutti i tabù e di sorprenderci con il regalo più grande: la libertà di essere fino in fondo noi stessi.

L'autrice.
Carole Lanham vive vicino a Saint Louis con la sua famiglia. L’ora di lettura è il suo primo romanzo
.


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