giovedì 17 settembre 2015

Recensione: SE GUARDERAI NEL MIO CUORE di Viviana De Cecco



Eccomi qui a dirvi la mia su un romanzo che ha come veri e indiscussi protagonisti i sentimenti, le emozioni in tutte loro sfaccettature e in tutta loro forza.

SE GUARDERAI NEL MIO CUORE
di Viviana De Cecco

Ed. Genesis Publishing
183 pp
Trama

Sonia ha diciotto anni, un fratello ribelle e una vita in cui l’assenza del padre l’ha portata a credere che il cuore sia come una finestra che chiunque può infrangere in qualsiasi momento.
È sempre stata una ragazza forte, ma il giorno in cui ha dovuto compiere una scelta che ha stravolto la sua esistenza, non ha saputo far altro che rinchiudersi in un guscio di solitudine.
Il destino, però, ha deciso di mettere sulla sua strada il tenebroso Samuel, un ragazzo tormentato dai fantasmi del suo recente passato e da un senso di colpa che l’ha convinto di non essere più capace di amare.
Pian piano, lavorando entrambi nel locale gestito dalla madre di Lory, la migliore amica di Sonia, impareranno a conoscersi e ad abbandonarsi all’attrazione invincibile che provano l’uno verso l’altra. All’improvviso, trovandosi divisi da un terribile equivoco, sceglieranno di allontanarsi per inseguire i propri sogni, nella speranza di dimenticare ciò che li ha uniti.
Sonia partirà per la Spagna a lavorare come fotografa e Samuel si ritroverà a recitare come attore di teatro a Roma.
Ma riusciranno a restare lontani o il loro legame, ormai, è più forte di ogni dolore?
Samuel concederà a Sonia di guardare finalmente nel suo cuore per sconfiggere i demoni che lo angosciano e permettere all’amore di restituire loro la giusta felicità? 

Un romanzo d’amore e dramma, ispirato a una storia vera.




I protagonisti della storia - dolce e drammatica allo stesso tempo - narrata in questo romanzo sono due 18enni che, a dispetto della giovane età, custodiscono nel proprio cuore piccoli segreti che li fanno soffrire, dando loro la sensazione sgradevole di essere diversi e sbagliati, rispetto ai loro coetanei, ma soprattutto rispetto a chi è loro accanto.

Sonia è una ragazza carina, dai lunghi capelli neri, gli occhi espressivi e lo sguardo acuto, che ha la passione per la fotografia; passione che ha ereditato dal padre.
Ma proprio quel padre amato ed emulato è per lei, la mamma e il fratello minore Ric, fonte di dispiacere e delusione, perché li ha lasciati per rifarsi una vita altrove; da quel momento Sonia non l’ha più rivisto, ed il vuoto lasciato dalla presenza dell’uomo si sente come non mai.

Certe assenze non di rado sono più ingombranti di tante inutili presenze, e questa realtà la sensibile Sonia la vede nello sguardo spento e depresso della madre, nonché nell’irrequietezza di Ric.
E sarà proprio Ric a scombinare la vita di Sonia, quando una notte, in compagnia dell’ex-ragazzo di lei – lo sciagurato e falso Car -, il ragazzino sarà artefice di un atto di vandalismo: con una pietra sfonderà il vetro di una casa, e chi si prenderà colpe, responsabilità e conseguenze? Lei, la sorella maggiore, mentre il vile Car scapperà via per non farsi più vedere.

Nonostante il proprietario della casa oltraggiata la perdonerà subito, non denunciandola, Sonia porterà con sé i segni di quella notte in cui ha provato vergogna, paura, solitudine, delusione: la notte in cui il suo cuore si è infranto in tanti piccoli pezzi, proprio come il vetro rotto da Ric.

Anche dopo diverso tempo, Sonia ancora sente il peso di quella notte: lo sente negli sguardi di disapprovazione che riceve, nella risatine di chi la chiama “la ragazza dei vetri infranti”.

Tutte cose che la scoraggiano e la rendono ancora più isolata dal mondo; se non fosse per l’amica di sempre, Lory, Sonia sarebbe perfettamente sola.

E in questa solitudine ha preso l’abitudine di recarsi di notte in una cascina abbandonata, finchè non scopre che quel luogo è frequentato anche da un’altra persona, più simile a lei di quanto immagini: Samuel.
Samuel è anche lui un 18enne solitario, e anche lui ha un segreto pesante sul cuore che l’opprime, lo soffoca, lo rende vulnerabile, irascibile, arrabbiato e incapace di relazionarsi agli altri, in particolare alla sua famiglia.
Perché è proprio dalla famiglia che giunge questo segreto che lo fa star male, e che è legato all’amata sorella Lea, che ha perso in una notte fatale e terribile, un incubo dal quale Samuel non è mai uscito, e se ne è uscito è solo con la certa convinzione di essere colpevole.

Ma perché il ragazzo ha maturato questi sensi di colpa e chi può aiutarlo a liberarsene?

Quando i due ragazzi si incontrano per la prima volta sentono che una strana energia li unisce, e quando successivamente si ritroveranno vicini, questa consapevolezza diventerà certezza, unita però alla sensazione che allo stesso tempo qualcosa li separi, che ci sia un muro che li divide, un baratro fatto di silenzi e cose non dette che, se non decidono di colmarlo, finirà per inghiottirli, lasciandoli nel buio in cui già si trovano.

E se Sonia sente il desiderio di conoscerlo e di scalfire quella corazza di difesa che lui ha innalzato e che lo frena, Samuel sente invece di non poter dare alla ragazza, di cui pure si sta innamorando, quell’amore di cui lei ha bisogno.

Quell’amore di cui ha bisogno anche lui, e che può salvare entrambi da quel groviglio di sentimenti contraddittori e sofferti che non permette loro di essere sereni, di viversi completamente.

Entrambi hanno bisogno di trovare la propria strada, di tirar fuori le proprie capacità, i propri sogni, imparando ad avere fiducia in loro stessi e l’uno nell’altra e, soprattutto, di trovare il coraggio di guardare oltre la finestra infranta della propria giovane vita; se fino a quel momento la loro esistenza è stato un continuo camminare su fragili vetri rotti che hanno fatto sanguinare i loro piedi, adesso devono capire se vogliono lasciare aperta la finestra del proprio cuore, consapevoli del fatto che da essa può entrarvi tanto l’amore quanto il dolore, e accogliere il rischio che quella che sembrava la persona giusta, sia soltanto l’ennesima persona che lascerà nuovamente dietro di sè solo ulteriori macerie.

Cosa sceglieranno di fare Sonia e Samuel? Resteranno chiusi ognuno nel proprio tormento personale, rinchiudendosi in loro stessi, o si daranno l’opportunità di essere felici, di salvarsi a vicenda attraverso l’amore?

Se guarderai nel mio cuore è un romanzo scritto bene anzitutto dal punto di vista formale, del linguaggio (vicino alla realtà dei giovani ma sempre molto accurato nella scelta dei termini e delle espressioni), e in secondo luogo, la narrazione scorre in modo fluido, delicato, pervasa come'è da sentimenti puliti e forti, e da una introspettiva attenzione all’interiore dei personaggi; i capitoli si susseguono in modo dinamico, alternando la narrazione di Sonia a quella di Samuel, permettendoci di seguire lo svolgersi degli eventi attraverso i loro occhi, le loro emozioni, che ci giungono come un fiume in piena, proprio perché i giovani protagonisti hanno il cuore pieno di emozioni e verità celate, in attesa di qualcuno che finalmente le accolga senza giudicare.

Samuel e Sonia sono due ragazzi sensibili, che non riescono a farsi scivolare addosso le conseguenze, piccole o grandi, delle proprie azioni, e questa sensibilità trova corrispondenza nelle loro attitudini artistiche, che entrambi in qualche modo cercheranno di assecondare, pur nutrendo i dubbi e le paure tipiche dell’età e, ancor di più, del loro modo di essere.

C’è una bella storia di amicizia e amore al centro di questo romanzo, che si sofferma anche sui conflitti e le paure che possono risiedere nel cuore e nella vita di ciascuno di noi, in special modo di persone molto giovani, che spesso si ritrovano a gestire emozioni e situazioni forse più grandi di loro.
Non posso che consigliarlo; ringrazio l’Autrice, Viviana De Cecco, per avermi dato modo di leggere questo suo romanzo, e le faccio i miei più cari in bocca al lupo per la sua attività di scrittrice.

mercoledì 16 settembre 2015

LA TORRE DEL GIGANTE di Gianluca Malato: in formato e-book e cartaceo



Questo pomeriggio vi segnalo il fantasy di un autore, Gianluca Malato, di cui ho letto e recensito IL CUORE DI QUETZAL


LA TORRE DEL GIGANTE
di Gianluca Malato

Genere: Fantasy
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo: e-book: gratuito
 cartaceo: 8,00 €
Sito web: www.gianlucamalato.it

Link per l'acquisto della versione e-book:

 Amazon      



Link per l'acquisto della versione cartacea


Ibs.it      Goodbook


Dopo la pubblicazione a puntate su http://latorredelgigante.blogspot.it, il romanzo La Torre del Gigante di Gianluca Malato è finalmente disponibile in formato e-book gratuito in tutti gli store on-line ed è acquistabile in formato cartaceo su Amazon, Mondadori Store e Ibs, oltre a essere prenotabile nelle migliori librerie italiane. 
Sinossi

Lo stregone Attichus ha imprigionato re Keradas per costringerlo a rivelare i segreti delle più antiche magie elfiche. Il re sa bene che il cuore del mago è malvagio e continua a rifiutare, sebbene Attichus abbia devastato il suo regno e disperso il suo popolo. 
Dove un tempo vivevano gli elfi, adesso gozzovigliano gli orchi. 
L'altissimo e splendido palazzo reale si è trasformato nella dimora di un feroce gigante che sorveglia costantemente le rovine dell'antico regno grazie a una magica pietra. 
Il re, intrappolato nella sua prigione da un incantesimo, osserva impotente la rovina della sua terra. 
Ha un solo modo per liberarsi: rubare l'Occhio del Gigante, la preziosa  gemma che può aprire la cella nella quale egli è imprigionato. 
Solo un ladro esperto e astuto può sottrarre questa pietra dalla fronte del gigante e permettere così a Keradas di sconfiggere Attichus, riscattare il regno e ridare una casa al suo popolo. 
Riuscirà l'abile fuorilegge Korgath a infiltrarsi nella torre del gigante e a rubargli la gemma?
Tra caverne buie e pericolose dove ogni ombra nasconde un pericolo, un esercito di orchi famelici e varie creature magiche sul suo cammino, Korgath dovrà superare diversi ostacoli per cambiare le sorti del re elfico e del suo popolo.

L'autore
Gianluca Malato è nato a Erice nel 1986. Scrive per diletto sin dall'età di 16 anni, pubblicando romanzi brevi e racconti di genere fantastico in vari siti Internet specializzati. Dal 2008 collabora come redattore con il giornale online Fantascienza.com, per il quale scrive notizie sul mondo del cinema e articoli di divulgazione scientifica, inoltre ha collaborato con il portale Silenzio-In-Sala.com, con la rivista Fantasy Magazine e con il blog Ossblog.it.
Trasferitosi a Roma, si laurea in Fisica Teorica con indirizzo Meccanica Statistica dei Sistemi Complessi presso l'Università "La Sapienza", trovando successivamente lavoro nel settore informatico.  Nel 2014 pubblica con la formula del self-publishing una seconda edizione del suo primo romanzo Il Golem. Nello stesso anno la rivista Fantasy Magazine pubblica il suo racconto di genere sword and sorcery Razziatori di tombe, ambientato nello stesso contesto fantasy del romanzo Il cuore di Quetzal, sempre del 2014 ed edito da Nativi Digitali Edizioni.  Nel 2015 pubblica il racconto sword and sorcery La Maschera d'Oro, breve spin- off de Il cuore di Quetzal. Il racconto rimane posizionato per due mesi consecutivi
nella classifica dei 100 e-book gratuiti più scaricati da Amazon. Nello stesso anno pubblica a puntate il romanzo fantasy La Torre del Gigante. 

Novità Neri Pozza: SCOMPARSA di Tim Johnston



Una novità recentissima firmata Neri Pozza molto accattivante: una ragazza scompare misteriosamente. lasciando nello sconforto più profondo la sua famiglia.
Vi lascerete tentare?


SCOMPARSA
di Tim Johnston

Ed. Neri Pozza
trad. A. Biavasco,
T. Guani
447 pp
PROSSIMAMENTE

Trama

Il sole sta ancora risalendo il versante opposto dei monti e il paese aspetta in un freddo lago d’ombra, quando Caitlin e Sean si avventurano in bicicletta lungo i sentieri che si inerpicano sulle Montagne Rocciose, in Colorado. 
Lei, diciottenne, ammessa al college per meriti sportivi, una ragazza atletica, disinvolta con la sua canottiera bianca, i pantaloncini bianchi con la scritta «badgers» in rosso e le Adidas bianche e rosa ai piedi. 
Lui, quindicenne, impacciato sulla sua mountain bike presa a noleggio, l’aria di chi si sforza di non apparire un ciccione disperato e ansante. 
Un fratello e una sorella, che saltellano tra i pioppi dei boschi e su strade sterrate odoranti di resina e di aghi secchi e bruni.
Poco prima di un incrocio, i due ragazzi odono dapprima un rumore assordante di musica, poi scorgono uno strano veicolo, tutto riflessi di sole e pulsare di bassi. 
Dal finestrino il conducente fissa su di loro le sue lenti gialle per un lungo momento, poi il veicolo prosegue e, scollinando, scompare alla vista.
Caitlin affronta decisa la strada, e l’ultima immagine che Sean ha della sorella è quella di una creatura gelida ed evanescente attorno a cui l’aria si raffredda e le foglie dei pioppi ingialliscono e cadono.
Qualche tempo dopo una telefonata raggiunge Grant e Angela Courtland, i genitori dei ragazzi, nella stanza del motel in cui soggiornano. 
Dalla voce dello sceriffo della contea i due apprendono che Sean è ricoverato nell’ospedale della cittadina - non è in pericolo di vita, ma ha una gamba ridotta male - e che non vi è alcuna traccia di Caitlin. La ragazza sembra scomparsa nel nulla.
I giorni dei Coultard diventano settimane e le settimane mesi nella vana ricerca di Caitlin. Angela ritorna nel Wisconsin portando con sé il figlio convalescente e profondamente segnato dall’accaduto.
Grant si ritrova così solo, ospite del vecchio padre dello sceriffo e del giovane, indisponente fratello di quest’ultimo, tra montagne ignote, sconfinate e senza pietà, dove spera ancora di trovare, viva, la sua amata figlia.

Vincitore di numerosi premi, Tim Johnston ha scritto un «thriller letterario mozzafiato» (Vanity Fair). Un romanzo «impossibile da dimenticare» (David Sedaris) sulla violenza che si annida negli angoli bui delle nostre vite."
L'autore.
Tim Johnston è autore di Descent (Scomparsa), The Irish Girl e Never so green; ha vinto numerosi premi e riconoscimenti letterari; le sue storie sono apparsi in diverse riviste; insegna all'università di Memphis, è editore e capo di The Pinch.

Frammenti di.... "Se guarderai nel mio cuore"



Uno stralcio molto bello tratto dal romanzo in lettura, "Se guarderai nel mio cuore" di Viviana De Cecco:


«Ogni cuore è come una finestra. La spalanchiamo a chi ci ama, a chi ci dà fiducia e non ci farà soffrire. Ma chiunque può infrangerla, in ogni momento e in ogni modo. E quando succede, devi solo coprire questo rumore con un altro più forte. 
Un fragore che viene da fuori e che t’impedisca di ascoltare quello che succede dentro.»
Furono queste parole a colpirmi. Quella ragazza riusciva a fare qualcosa che io non potevo. Esprimeva con assoluta chiarezza i suoi sentimenti con semplicità e determinazione.
«Quindi, mi vuoi dire che questo è l’unico modo per andare avanti? Non guardare dentro il cuore?»
«No, ma è quello che ho sempre conosciuto. Ora, che sto oltrepassando la soglia dei diciotto anni, credo proprio che dovrò abbandonare questi pensieri infantili. Si chiama maturità, no?».

E voi, cosa state leggendo?
C'è una frase che vi ha colpito e che volete condividere?

Segnalazione racconti fantasy: DREAMSCAPES. I RACCONTI PERDUTI. VOLUME 2 di AA.VV.


E anche oggi abbiamo qualche segnalazione da fare!
Stamattiva vi parlo di un'antologia digitale di racconti fantastici "Dreamscapes. I racconti perduti. Volume 2" di Editrice GDS, contenente 15 racconti fantastici di autori italiani.

DREAMSCAPES. I RACCONTI PERDUTI. VOLUME 2
di AA.VV.


Casa editrice: Editrice GDS
Genere: raccolta di racconti fantasy
Prezzo antologia: 0,99 euro 
(in offerta su Amazon, IBS e Kobo)
Prezzo ebook dei singoli racconti: 0,99 euro.
Formato: digitale

I 15 racconti fantastici, tutti scritti da autori italiani, appartengono al genere fantasy nella sua accezione più estesa e, all’interno della raccolta, trovano spazio storie di diverso tipo e dalle più svariate ambientazioni, da mondi sommersi a città futuristiche, da luoghi mitici o immaginari a ambienti domestici popolati da incubi e creature bizzarre.
Un’antologia che si rivolge quindi a tutti gli amanti della letteratura fantastica, offrendo, al suo interno, storie capaci di accontentare tutti i gusti, dagli amanti dell’horror all’urban fantasy, dalla fantascienza al fantasy più “lovecraftiano”, per valorizzare i giovani talenti della narrativa fantastica italiana.

Tutti i racconti sono disponibili per il download in ebook sia in formato singolo che all’interno dell’antologia.

La copertina è stata realizzata da Fabio Porfidia, illustratore e artista italiano contemporaneo di origini lombarde.

Link per l’acquisto: su tutti gli store, ad esempio: 

Amazon        Mondadori Store       Ibs


Elenco dei racconti e dei rispettivi autori:

Cenere – Lily Carpenetti

Il mondo di Moira è andato in frantumi: suo marito ha avuto un figlio dall'amante e non passerà molto tempo prima che decida di lasciarla. Le sue accorate preghiere vengono ascoltato da un angelo coperto di cenere, con le ali nere come la notte. Moira è una madre e accogliere questo povero essere disperato nel suo grembo potrebbe essere la soluzione ai suoi problemi.

martedì 15 settembre 2015

Segnalazione: MACERIE di Claudio Piras Moreno



E dopo una recensione film e un romanzo, eccoci alle segnalazioni.

E' la volta di un autore emergente, sardo, che presenta il suo romanzo, pubblicato da Vicki Satlow e Angela di Luciano (Casa editrice Vanda.epublishing): Macerie.
È un romanzo scritto con stile a tratti poetico che, prendendo le mosse da una catastrofe naturale, approfondisce tanti altri temi di grande attualità, quali alluvioni, dissesti idrogeologici, perdita di identità, memoria ed emarginazione.
Oltre ai personaggi protagonisti della storia, è grande protagonista la natura, come lo è la parola attraverso cui si cerca di ricostruire il passato e di cancellare le colpe di chi sente d'aver sbagliato.

MACERIE
di Claudio Piras Moreno


ed. VandA ePublishing
190 pp
3.99 euro
2014


Trama

Il paese di Antro viene distrutto da una frana durante un’alluvione e con esso svanisce ogni possibilità di Pietro di ricordare il proprio passato. 
Tuttavia, mentre ancora si scava tra le macerie, i sogni lo tormentano e lo guidano. 
Egli allora torna al suo paese e vi trova un ultimo superstite: Antòni. Se lo porta a casa, convinto che costui possa rendergli il passato, ricomponendo la sua storia e quella di Antro. 
Si succedono i racconti delle genti ormai scomparse e del paese. Storie drammatiche e poetiche, difficili da credere, perché non tutto corrisponde a quanto i sopravvissuti rammentano. 
Chi è allora Antòni? Mente dunque quando dice di parlare con i fantasmi di Antro? 
Difficile dirlo, ma pian piano le sue parole paiono indicare una via di redenzione per un’umanità che è colpevole e innocente insieme.




Recensione: DIARIO DI UN’ADOLESCENZA RUBATA di Jane Elliott



Tempo fa lessi un libro che mi colpì per la durezza della sua storia e delle vicende che coinvolgevano la giovanissima protagonista: Alice all'inferno (RECENSIONE); nel weekend ho letto un altro libro della stessa Autrice, prestatomi da un'amica.

DIARIO DI UN’ADOLESCENZA RUBATA
di Jane Elliott


Ed. Newton Compton
trad. T. Felici
286 pp
6.90 euro
2010
Nel 1985, in una prigione di Manchester, un detenuto di nome Vic Brandon sta per commettere un’azione criminale a danno di un altro detenuto, tale Allen Campbell, accusato di aver drogato e stuprato una ragazzina di 14 anni; in pratica, un pedofilo, e siccome anche i carcerati hanno un loro codice etico, Vic vuol farglielo capire e assaggiare sulla sua pelle…

Finito il prologo, entriamo nel vivo della storia.
Siamo nel 1990 a Londra, a Wandsworth, dove vive una 13enne, Sadie Burrows, che ha perso il papà e vive da sola con la mamma, Jackie, che però soffoca il dolore del lutto nell’alcool.
La situazione non è delle migliori in casa: Sadie è costretta praticamente a vedersela da sola, anche per sfamarsi, ogni tanto commette qualche furto e a scuola si ritrova abbastanza isolata, fatta eccezione per un paio di amichette.
Nonostante tutto, Sadie non si lamenta, fino al giorno in cui la madre si porta in casa il suo nuovo fidanzato: Allen, che scopriamo subito avere una cicatrice sulla pancia.
Come se l'è procurata?
Collegare l’Allen del prologo con questo intruso non è affatto difficile.
I problemi iniziano presto: Allen è uno scansafatiche che manda a lavorare solo Jackie, mentre lui se ne sta sul divano a guardare la TV, dando con rabbia e presunzione ordini a destra e a manca, a suon di minacce.
Per Sadie restare a casa è ormai un incubo: Allen è cattivo, manesco, tirannico, e l’unico sentimento che le suscita, oltre alla paura, è repulsione. Certo, finchè lui non la tocca, la sua situazione sarà sempre migliore di quella del suo compagno, il povero Jamie Brown, il cui corpo è pieno di lividi.
Non sa quanto si sbaglia.
Allen non ha abbandonato la propria natura di pedofilo e Sadie ne farà le spese, subendo abusi sessuali ripetuti e minacce.
La ragazzina, disperata e sola, sa di dover tenere per sé il suo segreto, soprattutto perché lui fa leva sul senso di colpa e vergogna, e sul fatto che nessuno crederebbe mai a un a bambina bugiarda e ladra.

Il dolore lacera l’anima e il corpo di quest’adolescente lasciata a se stessa, che si trova ad affrontare sevizie fisiche e psicologiche che la segneranno per sempre, e che lei deciderà di non raccontare mai a nessuno. 

Come se non bastasse, quando resterà completamente sola al mondo, dovrà decidere se cavarsela da sola o rimettersi nelle mani dei servizi sociali.


L’adolescenza sofferta e turbolenta di Sadie occupa la prima parte del romanzo, e non può che suscitare stupore, indignazione, rabbia di fronte a situazioni drammatiche e tremende, che vedono vittima una minore, abbandonata a se stessa da una madre depressa e sempre ubriaca, e da adulti per lo più ciechi, sordi e incapaci di dare aiuti concreti. Come può crescere e formarsi la personalità di una ragazzina che ha conosciuto solo cattiveria, soprusi, indifferenza e solitudine, e che ha dovuto imparare in fretta come cavarsela da sola e di chi fidarsi? 

La seconda parte del libro è collocata  17 anni dopo.
Sadie Burrows ha 30 anni, ha cambiato cognome e vita, è una donna d’affari intelligente, fredda, cinica, il cui lavoro è disapprovato moralmente dalla società, che vorrebbe tanto saperne di più sullle sue origini, che invece la donna tiene accuratamente celate.

Ma il passato non può essere cancellato da un colpo di spugna e i fantasmi tanto temuti e dolorosi non sempre svaniscono nel nulla. Anzi, a volte ritornano più vivi che mai e reclamano la loro parte nel presente.

Sadie dovrà fare i conti con le terribili esperienze che l’hanno vista tristemente protagonista, sola e indifesa; adesso è una donna adulta, che sa come difendersi e che ha imparato a tenere alta la testa e anche la corazza emotiva per non sentirsi più vittima delle vessazione e dei ricatti altrui.
E se è vero che c’è qualcuno che dal passato merita comprensione perché privo di qualsiasi colpa, è altrettanto vero che qualcun altro merita solo vendetta.
Cosa è disposta a fare la nuova e forte Sadie pur di difendersi dai mostri del passato e mettere in atto la propria vendetta?

Come dicevo, è un romanzo che tratta argomenti crudi e lo fa con un linguaggio altrettanto crudo, spietato, feroce; anzi, devo dire che è così denso delle cattiverie degli adulti, da risultare in alcuni momenti inverosimile...
La realtà raccontata dall'Autrice è un inferno vero e proprio (che lei ha vissuto personalmente, non dimentichiamolo): le persone buone si contano sulle dita di una mano (e ne avanzano), e restiamo quasi stupiti dalla personalità di Zoe, che alla fin fine è una ragazza forte, per la serie "Mi piego ma non mi spezzo". 
La donna che è diventata un po' mi ha spiazzata, ma è pur vero che la sua ostentata durezza è da ricondurre a un'adolescenza disumana che l'ha fatta crescere troppo in fretta.
E' una storia di violenze e soprusi, ai quali la protagonista non soccombe (e questo non possiamo non apprezzarlo) ma ai quali risponde con coraggio e con un gran desiderio di vendetta e riscatto.
Si legge molto fluidamente, per lo stile e per le vicende, che comunque non lasciano indifferenti, perchè ci si arrabbia davanti alle vessazioni e alle ingiustizie, anche se (sensazione mia, assolutamente soggettiva) si fa un po' fatica a empatizzare con la protagonista, che ci appare un po' distante e anaffettiva; nonostante vengano esternati i suoi stati d'animo, l'ho trovata emotivamente piatta, come se l'Autrice si fosse dimenticata di darle una reale "umanità"; non sto giudicando il fatto che l'Autrice abbia dato alla protagonista il diritto di scegliere che tipo di persona essere da adulta (considerata la sua infanzia), bensì mi riferisco a come la Elliott ce la presenta.

E' un romanzo forte e lo consiglio a chi ama le storie ispirate a fatti realmente accaduti, in cui abbondano realtà drammatiche di abusi, che tirano fuori il lato peggiore di certi esseri umani.

Recensione film: Self/less di Tarsem Singh



Domenica sera sono stata al cinema; dopo qualche minuto di indecisione, ho praticamente convinto chi era con me – mio marito e una coppia di amici – a scegliere un “fanta-thriller”: Self/less, di Tarsem Singh.

SELF/LESS


al cinema
Sinossi
Un uomo anziano molto ricco, destinato a morire di cancro, viene sottoposto ad una sperimentale ed innovativa procedura medica che trasferisce la sua mente e la sua coscienza nel corpo di un giovane uomo sano. Non tutto però fila così liscio come dovrebbe e l'uomo inizia a svelare il mistero legato all'origine del suo corpo e all'organizzazione segreta pronta ad uccidere per proteggere i propri intenti.


Damien Hale (Ben Kingsley) è un uomo di 68 anni, un industriale molto ricco e potente, che si è costruito la propria fortuna da solo, con intelligenza e sacrificio, anche a costo di sacrificare i rapporti in famiglia; a risentirne maggiormente è stata la figlia Claire, che ormai adulta non riesce ad accettare serenamente i paterni ed impacciati tentativi di riconciliazione. 
Ma la vita del nostro moderno re Mida sta subendo un arresto, che porta il nome terribile di cancro: Damien è gravemente malato, le metastasi si stanno mangiando gli organi vitali, per cui l’uomo sa che ben presto dovrà lasciare tutte le sue ricchezze (anche in senso letterale, ha la casa ricoperta d’oro) nelle mani di gente incompetente. 
A meno che… 
A meno che non accetti di rivolgersi al Phoenix, un istituto di ricerca scientifico-neurologica segreto, che ha approntato e sta cercando di migliorare una "terapia" per salvare i malati, più precisamente quelle persone utili all'umanità che, pur avendo ancora un cervello attivo e sano, si ritrovano in un corpo malato. 

La suddetta terapia si chiama “shedding”, il suo ideatore è il dott. Jensen (ormai morto) e consiste nel “trasferire” in un corpo “vuoto” di un individuo creato in laboratorio (un involucro da riempire, in pratica) tutta la parte immateriale del soggetto malato, il cui corpo fisico muore, ma non le sue capacità, l’intelligenza, i ricordi.  

Seppur riluttante, Damien accetta, risvegliandosi nel corpo di un giovanotto poco più che 30enne, cui verrà dato il nome di Edward Kidner (Ryan Reynolds). 
Il nuovo Damien è euforico per questo nuovo corpo, atletico e giovane, e inizialmente prende tutto il meglio di questa sua nuova esistenza. 
Se non fosse che il tipo inquietante che lo sta seguendo gli ha raccomandato di prendere ogni giorno delle pilloline rosse; le conseguenze di un’eventuale dimenticanza potrebbero essere gravi ed Edward lo scoprirà presto: gli basterà tardare l’assunzione delle pillole per ritrovarsi preda di forti dolori e vivide allucinazioni che però sono legate a immagini di luoghi e persone troppo concrete e precise per essere semplicemente frutto di immaginazione. 

Com’è possibile? Se il nuovo corpo è stato appositamente creato in laboratorio per quello scopo specifico, che ricordi di una vita precedente può mai avere? 

Nonostante le placide rassicurazioni degli onnipresenti uomini di Phoenix, Damien/Eddie capisce che le persone che vede nelle allucinazioni sono reali e che questo esperimento cui si è sottoposto è frutto di una grande menzogna: il corpo nuovo nel quale vive non è affatto un involucro senza vita e ricordi, ma ha anche esso un passato e c’è qualcuno d’importante che conosce questo suo nuovo sè, che ha anche un nome (Max). 

Chi è Max? E cosa gli è successo veramente?


La ricerca della verità darà il via ad una serie di eventi che metteranno in serio pericolo tanto Damien quanto le persone legate a Max, visto che gli uomini di Phoenix non vogliono che la verità sulle loro inique attività venga fuori. 

Sarà una lotta continua per per la sopravvivenza, fatta di morti, fughe all’ultimo respiro, macchine ribaltate che vedrebbero morto chiunque (tranne un americano, ovvio ), che costringeranno Damien a fare delle scelte per comprendere chi è cosa vuole essere, e a chiedersi se vuole vivere una vita in un corpo che non gli appartiene o lasciare posto al passato di un’altra vita non sua. 

È un film che mescola fantascienza, psicologia e thriller, che tocca un tema sempre affascinante: la presunzione di raggiungere l'immortalità, il desiderio di sconfiggere malattie e morte sfidando la scienza e l’etica, pur di assecondare il delirio di onnipotenza, insito nell’essere umano (nell’americano poi.... ). 

Nel suo genere, può non essere male, come film, è movimentato e adrenalinico  (), e lo spettatore non può che sorridere davanti alle fantasie e alle brame megalomani di scienziati che vogliono vestire a tutti i costi i panni di Dio, ma che si ritrovano a fare i conti con quella parte dell’uomo fatta di ricordi e sentimenti, cui non si può rinunciare, e che neanche un vecchio egoista ha intenzione di barattare. 

Se vi piacciono i film con molta (pseudo)azione e che si muovono sul filo del paradossale, dell'assurdo e dell'americanata più profonda...., Self/less potrebbe piacervi!  

Beh, detto tra noi, la settimana prossima non potrò che scegliere il cinema italiano, in particolare PER AMOR VOSTRO, di Gaudino, con Valeria Golino, vincitrice della Coppa Volpi come miglior attrice protagonista all'ultima e recente Mostra Cinematografica di Venezia.

Per leggere le recensione di altri film clicca sull'etichetta "Cinema"

lunedì 14 settembre 2015

Recensione: E' LA VITA, JOY di Nell Dunn



Nel weekend appena trascorso devo dire di aver letto non poco.
Ma non ho che un paio di recensioni da condividere con voi, e stasera vi parlerò di un romanzo che fu pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1967, e all’epoca fece molto clamore.
Da questo romanzo, nello stesso anno, Ken Loach ha tratto il film Poor Cow con Carol White e Terence Stamp.

E' LA VITA, JOY
di Nell Dunn


Ed. Sonzogno
(collana Bittersweet)
128 pp
15 euro
trad. M. Magri
uscita:
 10 settembre 2015
Sinossi
Londra, anni Sessanta. Joy, detta Fiorellino, porta una finta coda di cavallo bionda, ha gambe magre su scarpe di camoscio dai tacchi alti, il corpo esile, i seni grossi.
Non esce di casa senza le sue ciglia finte e i riccioli alla Cleopatra sistemati dietro le orecchie.
A vederla passeggiare per strada guardando le vetrine, scherzando con le amiche, facendo battute sugli uomini, non si direbbe che la sua è una vita di stenti, costellata di guai.
Si è sposata presto, Joy, con un rapinatore, attratta dall'avventura e dai soldi facili. Invece i soldi un giorno ci sono e quello dopo no.
E quando suo marito finisce in prigione lei, rimasta incinta del piccolo Jonny, è costretta a crescerlo da sola. Eppure Joy non si arrende, anche perché a ventidue anni è ancora troppo giovane per rinunciare all'amore. Allora arriva Dave, di nuovo un poco di buono, così più affettuoso e divertente del marito da farla sentire una regina anche quando se ne stanno soli tra quattro mura a fumare, suonare la chitarra o ascoltare le hit preferite alla radio.
D'altra parte, poco importa che sia Dave il vero amore: quando le cose si mettono male anche per lui, povero cristo, ancora una volta Joy non intende rassegnarsi.
E ora, più di prima, dovrà imparare ad arrangiarsi da sola, tra lavoretti precari, storie di una notte, sogni a occhi aperti, scelte difficili, ma anche la forza e la testardaggine di imparare
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Joy Steadman è una ragazza 22enne, sposata con Tom e mamma del piccolo Jonny; la famigliola vive in condizioni di povertà e ogni giorno c’è il rischio che Tom venga arrestato perché l'unica attività cui si dedica e che gli permette di portare qualche sterlina a casa è rubare
Tom è un ladro, lo è sempre stato, quello sa fare e di vivere diversamente non ha alcuna intenzione. 
Non è il padre o il marito migliore del mondo, ma è sempre meglio di nulla per Joy, che senza di lui non saprebbe cosa fare per tirare avanti. 
Ma un giorno Tom viene arrestato e Joy deve prendere in mano la vita sua e di suo figlio e arrangiarsi come meglio può; dopo un po’ di tempo sola, ecco che alla sua porta compare un amico di Tom, Dave, anche lui ladro per professione, ma quanto meno più affettuoso e presente rispetto al marito, così iracondo e non di rado violento. 
La convivenza con Dave costituisce per Joy una breve parentesi paradisiaca, che terminerà quando anche lui verrà arrestato e condannato a 12 anni di galera. 
Da quel momento le cose si metteranno male per Joy, che giovane com’è dovrà cercare di nuovo di tirare avanti da sola e con un figlio molto piccolo a carico. 
Cercherà aiuto e un tetto dalla zia Emm – una 50enne bizzarra e sboccata – e troverà un lavoretto in un pub, dove farà amicizia con la collega Beryl, una giovane donna dai... “facili costumi”; le due diventeranno colleghe in tanti sensi e Joy si butterà a capofitto in uno stile di vita tutt’altro che decoroso e rispettabile, pur di racimolare qualche soldino per sé e il suo bimbo, ma soprattutto pur di sfogare la propria voglia e il proprio bisogno di intimità e vicinanza fisica con gli uomini. 

Il sesso diventa un po’ il chiodo fisso di questa ragazza, fondamentalmente sola e infelice, insoddisfatta e frustrata, che non sa neppure lei cosa vuole dalla vita. 

La vita è un gran bel gioco d’azzardo. Devi prendere tutto ciò che puoi... non ti piove certo addosso... il guaio è che non ho ancora trovato nessuno che valga la pena di prendere. 

Joy desidera solo essere felice, serena, avere accanto un uomo che ami lei e il piccolo Jonny, e credeva di averlo trovato in Dave. 
E le lettere che gli scrive (sgrammaticate, frutto della sua scarsa istruzione) testimoniano di questo suo lato sensibile, ingenuo, bisognoso di amore, sicurezza, coccole, che rivela poi la sua natura ancora così giovane, per certi versi infantile, fanciullesca

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Joy è una ragazza che s’è fatta donna attraverso esperienze troppo grandi per lei, che l’hanno resa sfiduciata nei confronti della vita, degli uomini e anche delle donne, con cui è convinta di non poter andare d’accordo, e che disprezza quando rivestono solo il ruolo di mogli fedeli e madri devote. 
Proprio il ruolo in cui non vuole rinchiudersi lei: l’idea di restar tutto il giorno tra quattro mura, a cucinare, rammendare, lavare, vivendo le sue giornate nell’anonimato più completo, privata di passione, amore, gioia…., la fa ammattire. 
Ma allo stesso tempo, una vocina dentro di lei – quella dell’insicurezza nei confronti di un futuro che non si prospetta affatto roseo, e del senso di responsabilità che deve mantenere per amore di Jonny – le suggerisce che un minimo di stabilità va cercata, e forse solo il vecchio e irascibile Tom può dargliene (ma è poi vero?). 

È la vita, Joy è un romanzo breve che si concentra sul personaggio femminile di Joy, una donna molto giovane che la vita, così avara di gioie, mette a dura prova con vari tipi di difficoltà, che lei affronta a testa alta, pensando di poter sfruttare la propria bellezza e sensualità per ottenere un po’ di rispetto e favori, non solo per tirare avanti ma soprattutto per riempire il vuoto affettivo che è dentro di sè
Joy è un personaggio dal carattere sempre positivo, determinato, che non ha alcuna voglia di arrendersi alla vita ingenerosa, ma si sforza con tutta se stessa di non perdersi d’animo, tirando fuori il lato di sé più leggero, superficiale se vogliamo, forse con la convinzione che meno investe sentimentalmente, meno soffrirà. 
Ma la vita è un continuo investimento di se stessi, non fa sconti a nessuno, tanto meno ne farà a una ragazza sola e circondata dalla gente sbagliata
Pur avendo diversi momenti apparentemente frivoli, il romanzo è attraversato da un nota velata di tristezza e tenerezza verso questa protagonista così giovane eppure così “vissuta”, per la quale ci ritroviamo a sperare che qualche vento fortunato le faccia cambiar vita. 

È un romanzo scritto con molta scorrevolezza, con un linguaggio immediato, che passa dalla terza alla prima persona singolare, come se volesse introdurci ogni scena e situazione dall'esterno per poi darci subito il punto di vista di Joy; c’è abbondanza di dialoghi, l’Autrice è scesa al livello della sua eroina, della sua semplicità, anche della sua "ignoranza culturale”, raccontandocene la personalità, le contraddizioni, le paure, le speranze, il tutto immerso in un affascinante contesto Anni '60, che ci giunge più vivo e vicino che mai attraverso le sue memorabili canzoni.

sabato 12 settembre 2015

Romanzi&Epigrafe (settembre 2015)



Una delle prossime letture sarà "Chiamami Legione" di Carmine Caputo, di cui ho parlato QUI.

Ecco la citazione riportata dall'Autore e che introduce la storia narrata.


“È solo una nostra illusione di terrestri 
quella di credere che a un momento ne segua un altro, 
come nodi su una corda, 
e che una volta che un istante è trascorso, 
è trascorso per sempre.”
Kurt Vonnegut


Il significato del termine epigrafe al quale mi rifaccio è quello dato dalla Treccani.it
"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
 citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire"
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