domenica 21 maggio 2017

Recensione: E ORA PARLIAMO DI KEVIN di Lionel Shriver (RC2017)



Qual è la responsabilità civile e penale di genitori i cui figli commettono feroci atti criminali, organizzati nei minimi dettagli con uno spaventoso sangue freddo?
Questo libro di Lionel Shriver mette a nudo con una lucidità spiazzante i pensieri più reconditi di una madre la cui esistenza è stata letteralmente stravolta da un figlio assassino.



E ORA PARLIAMO DI KEVIN
di Lionel Shriver


Ed. Piemme
Trad. A. Romeo

"La madre del terribile Kevin Khatchadourian, ecco quello che sono adesso, un'identità che può essere annoverata tra le piccole vittorie di nostro figlio (...). Non sono sicura di voler capire Kevin, trovare un pozzo dentro di me così scuro da riuscire a dare un senso a ciò che ha fatto".

Il libro è impostato in forma epistolare; a scrivere le lettere è la protagonista, Eva Khatchadourian, e il destinatario è suo marito Franklin; esse raccolgono un arco di tempo che va da novembre 2000 ad aprile 2001; dalle prime righe comprendiamo che i due sono separati e che questo è avvenuto dopo i fatti del giovedì, di quel giovedì maledetto in cui si è verificata la tragedia che ha sconvolto la vita di tanta gente, compresa quella di Eva e della sua famiglia.

Ma procediamo con ordine.
Eva Khatchadourian è sposata con Franklin Plaskett, l'amore della sua vita; la coppia è felice e serena, nonostante le differenze di vedute su tanti argomenti; Franklin, ad esempio, è il classico americano DOC, fiero di appartenere alla nazione più democratica del mondo, al Paese delle grandi opportunità, in cui è possibile vivere un'esistenza appagante perchè Stati Uniti significa libertà, ricchezza.... Insomma, come si può disprezzare un Paese come gli USA?

Di diverso parere è sua moglie Eva - che ha fondato un'agenzia che pubblica libri di viaggio -, di origini armene, dalla personalità decisa, forte, molto pragmatica, poco incline ai sentimentalismi, che non riesce a sentirsi parte integrante del beone e ipocrita popolo americano (da lei ultra criticato e disprezzato), tutto patatine fritte e hamburger.

La vita dei due procede comunque alla grande, fino a quando, sulla soglia dei 40 anni, ai due non viene il desiderio di avere un figlio.

A Franklin piacerebbe essere padre; per Eva è un po' diverso: a lei piace l'idea di mettere al mondo una creatura che appartenga ad entrambi e che in qualche modo li aiuti a rispondere alle grandi domande esistenziali che da sempre l'essere umano si pone; un figlio ti fa capire chi sei, qual è il senso della vita, ti dà la sensazione che qualcosa di te non morrà mai perchè si protrarrà nelle generazioni successive.

Nonostante la comune decisione di avere un bambino, la scoperta della gravidanza mette in difficoltà Eva, che accetta con evidente disappunto l'idea di mettere da parte tutte le sue ambizioni professionali per fare la mamma.

Ma accetta comunque il compito... In fondo, avere figli è stata una scelta consensuale, no? Chi obbliga una coppia a fare i genitori, se non lo vuole? Non è il figlio che chiede di nascere, quindi è stupido scaricargli addosso frustrazioni e risentimenti!
Beh, questo è vero in teoria, ma poi gli stati d'animo, le paure, le ambizioni mortificate, i pensieri più intimi... sono un'altra cosa, ed Eva non può fare a meno di provare da subito per il suo bambino sentimenti contrastanti.

Quando Kevin nasce e le viene messo tra le braccia, e poi quando deve allattarlo per la prima volta, Eva non si sente travolta dall'emozione di essere madre; si deve sforzare per provare amore per quel cosino rosso che sembra guardarla torvo e disgustato!
E la sua sofferta indifferenza (Eva comunque avverte un certo senso di colpa per questo mancato feeling con la creaturina frutto del proprio seno) cozza, stride in modo evidente con l'entusiasmo e la tenerezza del marito, che accetta il ruolo di padre con una tale gioia da apparire tenera e patetica insieme, agli occhi di una donna pratica come Eva.

Le lettere di Eva al marito (e alle quali non riceve risposta) sono scritte con grandissima lucidità, quasi con distacco, non perché non traspaiano emozioni e pensieri - tutt'altro! - ma in quanto questi vengono quasi "dissezionati", vengono esplicitati con un'analiticità sconvolgente, che spiazza il lettore e allo stesso lo induce a continuare la lettura.
Il racconto del passato - di quegli anni che precedono il giovedì -, e quindi la genesi del rapporto con Franklin, il matrimonio, la gravidanza, l'arrivo della secondogenita, Celia, e il resto, inevitabilmente si mescola col presente, in cui capiamo che Eva vive da sola, isolata da parenti e amici; le è rimasto soltanto il lavoro e ad inseguirla ci sono gli sguardi di disprezzo delle persone e i ricordi dolorosi di ciò che è avvenuto e che è immutabile, la consapevolezza di un oggi intriso di solitudine, e un futuro che non ha nulla, ma proprio nulla, da regalare.

Ma cosa è accaduto che ha cambiato radicalmente la vita dei Plaskett?

Inutile girarci attorno: l'8 aprile 1999 Kevin, il sedicenne Kevin Khatchadourian (chiamato KK da giornalisti e opinione pubblica, dopo il giovedì), ha ucciso un gruppo di persone, tra studenti e un'insegnante; adesso è rinchiuso in carcere a Chatham, a scontare una pena che non potrà mai soddisfare alcun senso di giustizia, perché non restituirà i morti alle famiglie distrutte dalla tragedia messa in atto da questo ragazzino che sapeva quel che faceva.

Ecco, questo è il cuore del libro e tutto ciò che Eva ci racconta, o meglio che racconta e ricorda al marito, è funzionale a quel giovedì, agli omicidi commessi da Kevin.

Quando accadono stragi di tale portata, le domande che nascono istintive sulla bocca di chiunque ascolti l'orribile notizia, sono sempre le stesse: Perché? Perché un sedicenne, di una famiglia benestante, brillante, con ottimi voti, non rientrante nella "classica" categoria dello studente brufoloso sfigato, deriso dalle ragazze e bullizzato dai ragazzi, arriva a commettere tali nefandezze? Cosa lo ha spinto a macchiarsi di più omicidi?
E quanto è responsabile la famiglia, che nel proprio seno ha cresciuto un tale pericolo per la società? Ha forse voluto e preferito ignorare i probabili (?) segnali che il ragazzo (psicopatico? depresso? lucidamente folle? o semplicemente CATTIVO, arrabbiato col mondo?) ha lanciato agli inconsapevoli (quanto inconsapevoli??) genitori? Si sarebbe potuta evitare la tragedia?

Leggendo, veniamo a sapere da subito che Eva è stata processata in quanto genitore di un assassino minorenne e in quanto negligente nei suoi confronti.
Scopriamo anche che è l'unica della famiglia che va a trovare il carcerato, che non sembra affatto felice di vederla, tant'è che tra i due continua ad esserci quel rapporto conflittuale che c'è sempre stato.


Sì, perché tra Kevin ed Eva non è mai intercorso amore, comprensione, complicità, sintonia...; Eva ha sempre mantenuto un certo distacco emotivo e Kevin a sua volta ha sempre mostrato di andare maggiormente d'accordo col paparino, affettuoso fino all'eccesso; infatti, con Franklin, il piccolo Kevin si dimostra un bambino tranquillo, mentre con la madre continua a piangere, passando dal provocatorio mutismo infantile fino alla ribellione adolescenziale agli ordini della madre.

Ovviamente vi risparmio i particolari del difficile rapporto di Eva con Kevin, tutte le sensazioni di lei come madre circa il figlio, un ragazzino da sempre strano, arrabbiato col mondo, chiuso nel suo mondo ma per null'affatto stupido o asociale.
Anzi, crescendo, Kevin rivela un'intelligenza fuori dal comune, un intuito sorprendente, una capacità di leggerti dentro e prevenire le tue parole che fa paura.

A differenza del marito, reso quasi "ottuso" dal troppo ed eccessivo amore protettivo verso il povero piccolo Kevin, la lucidissima Eva vede ciò che nessun altro nota e rabbrividisce di fronte agli sguardi taglienti ed inquietanti del figlio, davanti ai suoi rari sorrisi, mai spontanei e onesti, ma sempre sarcastici e "in formato ghigno malefico".

Cosa c'è in Kevin che non va?

Nel corso degli anni, accadono tanti piccoli fatti che, alla luce di quel giovedì, Eva comprenderà essere i presupposti, i famosi segnali ai quali lei e il marito, in quanto genitori, avrebbero dovuto dare importanza, per interpretarli in modo giusto.

Considerazioni.

Leggere questo libro, questo epistolario, è stato, per me, emotivamente faticoso; lo stile è molto scorrevole e l'Autore dà alla narratrice una tale capacità di raccontare i fatti in modo ordinato e chiaro, che è impossibile staccarsi dalla storia; si è avidi di sapere, di giungere al cuore dei fatti..., ed in fondo è quello che succede ogni giorno al cospetto delle tante e frequenti brutali notizie di omicidi, che ormai sono diventati fatti quotidiani, che rischiano di non stupirci neanche più...: c'è o no un certo inquietante interesse, a tratti morboso, per i particolari truculenti degli omicidi, meglio ancora se commessi da serial killer, da geni del male che hanno architettato delle stragi per filo e per segno, con una perizia e un'attenzione quasi... affascinanti...?

Lettera dopo lettera, Eva ci mette davanti ad un susseguirsi di fatti e di episodi che scavano nell'intimità di una famiglia come tante, e ne viene fuori un quadro lacerante, doloroso, sofferto, filtrato dalla controllata razionalità, dall'intelligenza e dalla profonda umanità di Eva, che - nonostante un'iniziale ed inevitabile impressione non proprio positiva (quella di essere una donna fredda, una madre anaffettiva, scostante, troppo dura) - non smette di chiedersi se la colpa per la tragedia perpetrata dal figlio non sia anche sua, e del rapporto indubbiamente ostile con lui.

La storia raccontataci da Eva solleva una fiumana di sentimenti ed emozioni contrastanti nel lettore: dall'indignazione alla pietà, dalla rabbia allo sconcerto, dal dolore alla tristezza impotente, dalla certezza della disapprovazione e della condanna al cospetto di efferati assassinii alla perplessità nell'attribuzione delle colpe e di fronte alla prospettiva del perdono.

È una lettura che, quindi, non lascia assolutamente indifferenti, ma coinvolge, solleva interrogativi, dubbi, anche paure (soprattutto se i lettori hanno figli, o sono educatori/insegnanti...), che fa scuotere il capo, che mozza il respiro quando si giunge a certi momenti cruciali, sconvolgenti ed emotivamente forti.

Shriver ha scritto un libro che disorienta, turba, indigna, ferisce, e tutto questo a maggior ragione perché a narrarci ogni cosa è una madre: una madre distrutta e terribilmente sola che non viene meno al dovere di autoesaminarsi, che affronta la sofferenza derivante dal ripercorrere un passato immodificabile, che guarda in faccia la desolazione del proprio presente, privato degli affetti più cari, e alla quale resta soltanto la possibilità di andare avanti, di sopravvivere.
Nonostante tutto. Nonostante le turpe azioni commesse da Kevin.

Un libro tagliente, doloroso, nel quale spicca la figura di questo ragazzo, del quale leggiamo la storia - la personalità, le azioni... - e stentiamo a credere che possa essere realistico, verosimile.

Però l'Autore stesso - attraverso la voce narrante - ci ricorda che... accidenti se la storia è lontana dalla realtà...! A rammentarci quanto giovani in carne ed ossa possano essere dei possibili Kevin, ci pensano i telegiornali, i fatti di cronaca, e questo pone interrogativi urgenti a tutta la società, in primis a quanti sono impegnati nell'educazione delle giovani generazioni.

Consigliato a quanti si sentono in grado di affrontare una lettura a forte impatto emotivo, cruda e, perché no, scioccante.
So che c'è il film, per cui conto di vederlo al più presto; intanto, vi lascio il trailer:





Obiettivo n.26 - Un libro scritto in forma epistolare



sabato 20 maggio 2017

Spazio emergenti: "Ikanos la Gazza La Corona Spezzata" di Chiara Orlando // LOVE GENERATION di Noelle Olsen



Cari lettori, rieccoci insieme in questo sabato mattina, che qui sul blog ha inizio con una doppia segnalazione.


A giugno vedrà la sua pubblicazione un fantasy per ragazzi, il primo volume di una serie:


Ikanos la Gazza 
La Corona Spezzata 
di Chiara Orlando

Fantasy 
dai 12 anni in su
EKT- Edikit 
12 euro
Sarà disponibile da GIUGNO ma è possibile comperarlo in prevendita sul sito dell'editore: 


TRAMA

Nella città di Mabre vige una ferrea gerarchia. A governare è la famiglia dei Leoni, aiutati dai nobili della Città Alta e dai Lupi Bianchi, feroci militari.
Le famiglie più umili, come le Pecore, i Maiali, i Conigli e le Galline vivono nella Città Bassa. Poi c’è il Recinto che separa la civiltà dal Margine, area desolata e pericolosa alla quale sono stati relegati i criminali, gli emarginati, i dissidenti, i mendicanti e gli storpi. Questo è il regno dei Ratti, padroni incontrastati di Sottomabre, città nata nei cunicoli fognari sotto il Margine, cuore pulsante del crimine di Mabre, popolata da Serpent, Volpi e Gazze Ladre.

Ikanos è proprio una Gazza Ladra. Abbandonato appena nato dai genitori, sopravvive di espedienti al Margine, insieme ad altri Cuccioli di Strada; un fortunato incontro con le sorelle Chioccia però gli offre l’opportunità di mettere la testa a posto e sfruttare le sue capacità per un lavoro onesto: trovare per altri le cose smarrite. Procede tutto bene, fino a quando in ufficio non si presenta un misterioso personaggio in cerca di una mappa che sostiene gli sia stata rubata. Ikanos non è convinto da questo nuovo cliente;il suo istinto gli dice che sta nascondendo qualcosa.

Tra misteri e colpi di scena, la Gazza Ladra, insieme ai suoi amici, si metterà alla ricerca della mappa, ritrovandosi catapultato in un’incredibile avventura.


Il secondo romanzo è un rosa:


LOVE GENERATION
di Noelle Olsen


<<…quella di Arianna era veramente la “Generazione d’Amore” che descriveva Bob? Una generazione di svalvolati sognatori? Una generazione custode del più grande dei sentimenti?>> 


Anno 2006. Arianna Lombardi, diciottenne studentessa dell’ultimo anno di liceo, vive una vita quasi perfetta: famiglia benestante, feste in yacht, amici a volontà. 
Arianna, però, custodisce un segreto. O meglio: custodisce una persona dentro di se’ di cui è segretamente innamorata. 
Lui, Tommy Ferrari, il classico belloccio popolare e altezzoso. S’incontrano spesso, tra feste e ore scolastiche, come se una forza misteriosa voglia sempre intervenire sui loro destini. Tutto sembra andare a gonfie vele nella vita di Arianna, quando una notizia sconvolgente si abbatte su di lei come un fulmine a ciel sereno, in quella calda giornata di Agosto, cambiando per sempre la sua vita. 
Un evento capace di inaugurare una catastrofe silenziosa, sistematica. Tutto quel castello di sogni, speranze, illusioni giovanili, rimpiazzato giorno dopo giorno da una realtà tortuosa, fatta di preoccupazioni e responsabilità. 
Una notizia che cela dietro di se’ una verità molto più agghiacciante. 
Arianna si troverà ad affrontare, come tanti altri suoi coetanei, il lungo percorso in cui vede il suo mondo innocente, la sua ‘‘generazione d’amore’’ trasformarsi in un mondo crudo e colpevole . 
Il cammino dall’adolescenza all’età adulta.

venerdì 19 maggio 2017

Musica e citazioni letterarie (#1)



Probabilmente succede a tanti di noi lettori di ritrovare una citazione letteraria all'interno del testo di una canzone che ci capita di ascoltare o che amiamo particolarmente.

Ecco ad esempio uno splendido e poetico passaggio della bellissima canzone IN UN'ALTRA VITA (dall'album "Con Voi") del cantautore Claudio Baglioni; non è una citazione riportata pedissequamente, ma io credo che si sia comunque ispirata ai versi di Gibran:



Io farò della mia anima lo scrigno per la tua bellezza,
io mi prenderò le pene nel sepolcro del mio petto,
dentro una carezza, nel miracolo di un tetto, 
nella luminosità di un domani
che sarà e sarai passione, affetto 
e strada che non finirà…


Ed ecco la poesia cui mi riferisco:



Farò della mia anima



Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene. 
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

Kahlil Gibran



Books&Titles



E se ieri è stato il momento delle cover che mi hanno colpito di più di recente, oggi è il turno dei titoli più carini!

Quale vi piace di più? Un titolo "ad effetto" vi spinge a leggere anche la trama o non è una variabile significativa?


Release Blitz: CASSIA di Giovanna Roma (ultimo romanzo della serie "Deceptive Hunters")



Cari lettori, oggi il blog ospita una tappa del Release Blitz dell'ultimo romanzo della serie dark "Deceptive Hunters - Cassia.




CASSIA
di Giovanna Roma



SERIE: Deceptive Hunters #3
AUTRICE: Giovanna Roma
Self-pubblishing
GENERE: Dark romance
DATA PUBBLICAZIONE: 
16 maggio 2017
PREZZO: € 2,99










SINOSSI

Non posso tornare indietro, né procedere con la mia vita.
Sono stata classificata inadatta a vivere nella società. 
Rinchiusa come un animale.
E questo ha attirato la loro attenzione.
Stanno venendo a prendermi.
Uno dei due vuole quello che nascondo nella testa. Vuole scagliarmi contro la sua preda.
L'altro vuole togliermi di mezzo per sempre.
Entrambi mi spingono verso il precipizio e io sono costretta all'impensabile.
La loro offerta non ha affatto il gusto di un'offerta.
Uscirne è impossibile.
Divengo parte di un piano già in atto.
Divengo l'ultima creatura nella quale pensavo di tramutarmi per continuare a vivere.
Divengo una cacciatrice.


>> Attenzione<< Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù. Non sono frasi fatte, è la verità. Si prega di seguire l'avvertimento.


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OPERE PRECEDENTI:
La mia vendetta con te (dark romance); Il Siberiano (dark romance); Il patto del marchese (regency); Adam (dark romance, Deceptive Hunters Series #1); Razov (dark romance, Deceptive Hunters Series #2).



ESTRATTO:
Adam non ribatte, prende del tempo per osservarmi. Persino quando tace incute soggezione. Non sa cosa dire, ho vinto. Ne sono convinta finché il suo pollice preme intimidatorio sulla mia gola.«Non tirare la corda.» Il fumo esce dalla sua bocca e mi lacrima gli occhi. Quando il volto ricompare dalla foschia, avrei preferito rimanerne nascosta. «Perché si spezza» sussurra sotto i miei colpi di tosse. Infine allunga un braccio indietro e restituisce il bicchiere a Kirill.«Cassia non è pronta per la missione. La sua incapacità di sottostare alle direttive di un superiore è evidente.» L'amico afferra il calice. Ormai Adam mi dà le spalle. Le mani iniziano a sudarmi. «Non ti improvvisi sicario dall'oggi al domani.» Kirill si sposta per liberargli l'uscita. «Non capisci cosa siano il duro lavoro e la disciplina.» Spegne la sigaretta con un gesto brusco sul portacenere del carrello dei liquori. Mi condanna senza guardarmi. Ho l'assurdo senso di panico quando deludo qualcuno, quando temo che mi stiano abbandonando perché non mi sono impegnata abbastanza. Il nodo alla base della gola è difficile da mandare giù. «Aspetta!» urlo d'impulso. Non ci penso. Se l'avessi fatto, mi sarei tappata la bocca con entrambe le mani. Adam si irrigidisce, ma attende che prosegua per onorarmi dei suoi occhi. Sperava nella mia resa?«Sono pronta a lavorare...» La sua testa si inclina, lo sguardo intercetta la mia figura.«Per Razov.» E i suoi smeraldi diventano selvaggi e abissali.Il mio petto riprende a gonfiarsi d'aria, il sangue a fluire misurato nelle vene.Lavorerò per lui, non per te.Mai per te.


© "Deceptive Hunters Series" - "Cassia" di Giovanna Roma



GIVEAWAY
per leggere le regole
clicca - QUI
Il giveaway prevede ben tre copie digitali del romanzo "Cassia". 
Il contest durerà dal 16 al 23 maggio. 
Il 24 verrà estratto il vincitore sui canali sociale dell'Autrice, che consegnerà i premi il giorno stesso sui loro kindle.





LINK UTILI





BIOGRAFIA AUTRICE: "Sono nata e cresciuta in Italia e viaggiato sin da bambina. I generi che leggo spaziano tra thriller, psicologia, erotico e dark romance. Anche quando un autore non mi convince, concedo sempre una seconda possibilità, leggendo un altro suo libro.

giovedì 18 maggio 2017

CAFFE' E BISCOTTI BOOK TAG



E' il momento di un bel booktag ^_^
Questo l'ho preso da Silvia del blog "La nostra passione non muore ma cambia colore":


CAFFE' E BISCOTTI BOOK TAG




1) Hai mai faticato ad approcciarti a un libro famoso che tutti hanno adorato?

Eh sì, mi è capitato di non provare un gran feeling con libri molto elogiati, ad es. con l'apprezzatissimo SOSTIENE PEREIRA di Tabucchi... Lo so, è giudicato un gioiellino, un piccolo capolavoro letterario, ma io non sono entrata molto in sintonia...


2) Quale autore poco conosciuto consiglieresti di leggere?

Dando un certo spazio ad autori emergenti, mi è successo di leggere molto libri interessanti di autori poco noti; mi viene in mente (ma non è l'unico) Dean Lucas con la saga "Aegyptiaca".


3) Esiste un libro che hai comprato solo per la sua copertina?

Eeeeeeehhhh mica uno solo ^_^ Sono molto suggestionabile, lo confesso, e una copertina carina mi attira inevitabilmente.
Ecco uno degli ultimi acquisti in cui la cover ha avuto la sua parte:

VITA DI TARA
.


4) Un libro che non hai alcuna intenzione di leggere?

Fermo restando che essere così drastica non mi appartiene e che nella vita spesso vale il noto "mai dire mai", non esito a rispondere: la trilogia delle Cinquanta sfumature!! Ecco, finora l'ho volutamente ignorata e intendo continuare così :-)


5) Hai mai saltato alcune pagine o lunghe descrizioni di un libro?
Sì, lo ammetto; quando le parti descrittive mi fanno calare la palpebra e mi rendo conto che non mi aggiungono tanto alla comprensione delle vicende narrate.., beh o le salto o comunque le leggo mooooolto velocemente!


6) Qual è il tuo libro preferito per bambini?

Ce ne sono diversi, ma scelgo le fiabe di Winnie the Pooh, molto carine e con il loro insegnamento.


7) Un libro o una serie che sai che rileggerai prossimamente?

Hum no... rileggere non è più il mio forte.... Ho troppi libri nuovi da leggere per la prima volta che le riletture per ora le rimando ^_- 
Però ad esempio rileggerei qualcosa che ho letto taaaanto tempo fa; ultimamente mi è venuta voglia di riaprire LA PICCOLA FADETTE di George Sand, di cui mia madre mi regalò una copia (adattata per ragazzi) quand'ero una ragazzina.


8) Qual è il posto più strano dove hai letto?

Non me ne viene in mente uno squisitamente strano; certo è che leggo dove mi capita...


9) Un libro che ti piacerebbe leggere sotto le stelle?

Forse un libro di poesie, magari di Alda Merini.


10) Cosa ti piace mangiare leggendo?

In genere sorseggio the, ma non dico di no alla cioccolata calda (in inverno) o a un biscottino... ^_^


FORZA, FATEVI SOTTO CON LE VOSTRE RISPOSTE!!

Il momento delle cover



Ultimamente ho snobbato un attimino le cover dei libri, il che non è da me perchè in realtà mi piace selezionare le copertine più carine!

Quelle che vi propongo hanno attirato la mia attenzione nei giorni scorsi.

Come vi sembrano? ^_-


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mercoledì 17 maggio 2017

Concorso letterario: PREMIO LETTERARIO MACABOR 2017 PER INEDITI




Questo post è per quanti amano non solo leggere ma anche scrivere!!


PREMIO LETTERARIO MACABOR 2017

Duemila euro di premio e cinque pubblicazioni di opere inedite

Nell’intento di rendere possibile la pubblicazione di opere inedite soprattutto a quegli autori che non riescono a trovare una casa editrice che pubblichi e valorizzi la loro opera, Macabor Editore (SITO) indice la prima edizione del Premio Letterario Nazionale Macabor 2017 per l’inedito.

Il concorso è costituito da un premio in danaro complessivo di 2.000 euro 
e prevede la pubblicazione di cinque opere inedite di narrativa, poesia, saggistica e teatro.


Queste le sezioni a concorso:


A - Poesia inedita in italiano a tema libero - 

Premi: 
1° Classificato Euro 1000; 
2° Class. Euro 600;
3° Class. Euro 400; 


B - Silloge inedita di poesia ( minimo 20, max 50 poesie) - 

Premi: 
1° Classificato: Pubblicazione dell’opera (20 copie gratuite all’autore);


C - Raccolta inedita di racconti ( minimo 7, max 20 racconti) -

Premi: 
1° Classificato: Pubblicazione dell’opera (20 copie gratuite all’autore): 


D - Romanzo inedito ( minimo 30, max 200 cartelle) - 

Premi: 
1° Classificato: Pubblicazione dell’opera (20 copie gratuite all’autore);


E – Libro inedito di saggistica ( minimo 20, max 200 cartelle) - 

Premi
1° Classificato: Pubblicazione dell’opera (20 copie gratuite all’autore); 


F – Testo teatrale inedito ( minimo 10, max 100 cartelle) - 

Premi: 
1° Classificato: Pubblicazione dell’opera (20 copie gratuite all’autore).


Le opere devono essere inviate entro il 7 giugno 2017.

La cerimonia di premiazione si svolgerà in Calabria nella prima settimana di ottobre.

Il bando completo del premio si può scaricare dal sito della casa editrice 

Recensione: ROMA 46 d.C. - VENDETTA di Adele Vieri Castellano (RC2017)



Un romance avvincente, sensuale, meravigliosamente ambientato nell'antica Roma, sotto il dominio dell'imperatore Claudio, con protagonisti nuovamente il senatore guerriero Marco Quinto Valerio Rufo, sposato con la bella Livia, che insieme devono affrontare una difficile prova: la loro figlioletta Valeria è stata rapita da un uomo malvagio e Marco farà di tutto per ritrovarla e per vendicare questa turpe azione.

Serie Roma Caput Mundi di Adele Vieri Castellano:

  • ROMA 39 D.C. MARCO QUINTO RUFO (recensione) - racconto prequel
  1. ROMA 40 D.C. DESTINO D'AMORE (recensione)
  2. ROMA 42 d.C. CUORE NEMICO (recensione)
  3. ROMA 46 d.C. VENDETTA (recensione)


ROMA 46 d.C. - VENDETTA
di Adele Vieri Castellano



Marco Quinto Valerio Rufo vive felice a Roma con la sua splendida moglie Livia e la loro figlioletta di quattro anni, Valeria.
Ad occuparsi quotidianamente della piccola è la schiava Larentia, che però una notte commette un atto scellerato: rapisce la bambina dei suoi padroni. Il suo non è un gesto di odio verso di loro, ma di disperazione e speranza insieme: la disperazione di una madre che vive lontana dalla propria figlia e la speranza di poterla liberare, obbedendo ai voleri di un uomo malvagio e vendicativo che, in cambio della libertà della ragazza (Mirta), vuole la figlia di Rufo perchè medita feroci piani di odio e ritorsione nei suoi confronti.

Quando Marco scopre ciò che è accaduto, il dolore per la figlia in pericolo si mescola alla rabbia e alla sete di vendetta verso l'essere che ha osato fare tanto.
Marco - chi ha letto i precedenti libri della trilogia lo sa - è un guerriero nato, un uomo forte, dalla tempra d'acciaio, che sa essere spietato, violento, ma da qualche anno il suo cuore si ammorbidito grazie all'amore per e con la dolce e combattiva Livia, che - insieme alla figlia - è diventata la sua ragione di vita e per le quali è disposto anche a sacrificare se stesso.

Vedere la propria moglie ridotta ad uno straccio, addolorata e distrutta nel non sapere cosa è accaduto alla piccola Valeria, è un colpo al cuore per questo marito e padre innamorato, che immediatamente si pone alla ricerca e della schiava scellerata e di colui che sta dietro il rapimento.

Larentia viene assassinata prima che possa dire tutto quel che serve per recuperare la bimba, ma qualche indizio importante Marco e i suoi fedeli amici guerrieri riescono a saperlo.
Tra i fedelissimi di Marco c'è un siriano, l'arciere Arash Tahmurat, pronto a sfidare chiunque per aiutare Rufo; ciò che non ha messo in conto è che il suo cuore, finora una fortezza mai conquistata da donna alcuna, sta per essere assediato irrimediabilmente da una giovane innocente e buona; Mirta, la figlia della povera Larentia.

La ragazza, sin dall'infanzia, è stata donata alla dea Ecate ed è cresciuta nel tempio, sottoposta all'obbedienza di rigide regole e ignara della vita fuori da quell'isola sacra; un giorno al tempio arriva una bambina e Mirta, origliando una conversazione tra la sacerdotessa ed un uomo sconosciuto, comprende che la piccola è in grave pericolo.
Solo quando Marco e i suoi uomini giungono furiosi al tempio di Ecate, Mirta comprende che quella bimba - che è stata subito portata via - è Valeria e che sua madre Larentia è coinvolta nel suo rapimento.
Un animo puro e delicato, qual è quello di Mirta, non può che fare di tutto per aiutare Rufo e Livia a ritrovare la loro figlioletta.

Inizia quindi la caccia all'uomo - e ai suoi scagnozzi - che ha preso la dolce Valeria, e quando Rufo comprende di chi si tratta, la sua ira e la preoccupazione esplodono, consapevole di come il suo nemico non veda l'ora di vederlo soffrire, uccidendo davanti ai suoi occhi il suo bene più prezioso, Deve quindi fare in fretta, trovarlo ed impedirgli di far del male.

L'amore immenso per la moglie e per il frutto della loro felice unione sarà, ancor più della vendetta, la vera spinta che potrà permettere al nostro guerriero di uscire vittorioso in questa terribile missione.

In questo terzo capitolo della bellissima serie ambientata nella Roma antica, ritroviamo Marco, impavido, vigoroso, anche un po' prepotente, ma di quella prepotenza dettata dall'amore e da una tenera possessività verso la bella moglie, che lui vorrebbe proteggere dal male e dalle sofferenze; ritroviamo appunto Livia, incantevole, gentile ma anche tanto testarda nel voler accompagnare il consorte nel suo viaggio per ritrovare la figlia. 

Il loro amore non fa che crescere e rafforzarsi, sempre in perfetto equilibrio tra la dolcezza e la passione; la preoccupazione per le sorti di Valeria e la speranza di ritrovarla viva li renderà ancora più uniti?

Come accennavo qualche rigo più su, sboccia un amore tra queste pagine: quello tra l'arciere Arash, bello, virile, leale, passionale, e la dolce Mirta, che si sente indegna ed inferiore e per la propria condizione di schiava e perchè figlia della donna che ha contribuito a mettere in pericolo un'anima innocente.
Ma la sintonia e la passione che i due sentono scorrere ad ogni sguardo, ad ogni tocco anche casuale, è innegabile e fortissima, e davanti al Fato non si può che cedere, regalandosi la possibilità di essere felici.

Come sempre nei romanzi di questa appassionante trilogia, il livello di sensualità si fa sentire e non mancano le scene hot, in particolare quelle in cui oltre all'ardore di due corpi che si cercano c'è anche un forte sentimento, il che rende la presenza del sesso non fine a se stessa ma sempre ben inserita nello sviluppo delle vicende e dei rapporti tra i personaggi.

L'Autrice ha un modo di scrivere trascinante, è precisa e minuziosa nelle descrizioni di ambienti (usi, costumi, cibo, abbigliamento, scansione della giornata...) e persone, ci coinvolge con quel pizzico di avventura e trepidazione che rendono la trama interessante, sa emozionare il lettore perchè gli lascia conoscere gli stati d'animo, i pensieri e i sentimenti più puri o più nefandi dei suoi personaggi, la natura raffinata e nobile o un po ' "animalesca" e selvatica che caratterizza ciascuno di essi
C'è tenerezza e brutalità, amore e odio, vendetta e perdono, lealtà, amicizia,forza fisica e morale; c'è l'eros selvaggio e primitivo volto a soddisfare soltanto le proprie voglie e quello dolce e impetuoso che guida chi si ama l'uno verso l'altra.

Non posso che consigliare tutta la trilogia alle lettrici in cerca di emozione, avventura e sensualità, il tutto sullo sfondo suggestivo e magnetico della Caput Mundi sotto il governo di imperatori folli e capricciosi che si sentivano dèi.





Obiettivo n.28 - Un libro ambientato nell’antica Roma

martedì 16 maggio 2017

Lucinda Riley: 4 romanzi in edizione tascabile - dal 14 giugno



Carissimi lettori, come mi è già capitato di scrivere, un'autrice contemporanea che apprezzo moltissimo è Lucinda Riley, della quale sto cercando di recuperare tutti i libri pubblicati in Italia; per ora ho letto soltanto i primi tre volumi della saga LE SETTE SORELLE - mi sta prendendo tantissimo *_* - e IL SEGRETO DI HELENA (recensione); sui miei scaffali ho IL GIARDINO DEGLI INCONRI SEGRETI ma ancora non lo leggo.

Per quanti fossero interessati alle edizioni tascabili di alcuni dei romanzi di questa scrittrice, sappiate che il 14 giugno in libreria troverete non soltanto il nuovo romanzo, LA RAGAZZA ITALIANA (post), ma anche quattro riedizioni:


Ed. Giunti
trad. L. Maldera
9,90 euro
Grania Ryan, una scultrice di successo, è a Dunworley Bay per riprendersi da un trauma; un giorno conosce una bambina, Aurora Lisle, che ha perso la mamma in circostanze drammatiche.
Grania fa presto ad affezionarsi alla bambina e a suuo padre, mentre Kathlenn (la mamma di Grania) non riesce a nascondere la propria ostilità nei confronti dei Lisle. 
Le ragioni di questo risentimento potrebbero celarsi in un plico di lettere gelosamente custodite da Kathleen: un tragico segreto che risale all’epoca tra le due guerre ha segnato il destino delle famiglie Ryan e Lisle...



Ed. Giunti
trad. L. Maldera
9,90 euro
Da bambina, Julia trascorreva molte ore felici nella incantevole tenuta di Wharton Park, dove suo nonno coltivava con passione le specie più rare ed esotiche di orchidee. 
Anni dopo, Julia – ormai un'affascinante e affermata pianista – torna nei luoghi della sua infanzia, sperando che Wharton Park la aiuti a mettere ordine nei suoi pensieri. 
Da poco, però, la tenuta è stata rilevata dal e carismatico e ribelle Kit Crawford che, durante i lavori di ristrutturazione, ha trovato in villa un diario risalente al 1940, forse appartenuto proprio al nonno di Julia. Leggendole, un terribile segreto sepolto per anni viene alla luce, destinato a cambiare per sempre il futuro di Julia.


Ed. Giunti
trad. L. Maldera
9,90 euro
India, Darjeeling. È il centesimo compleanno di Anahita Chavan, nel cui passato c'è un figlio lontano, da tutti creduto morto. 
Ma l'istinto dell'anziana Anahita le dice che lui è ancora vivo. 
Per questo consegna al nipote Ari un manoscritto dove ha annotato la storia della sua vita, nella speranza che il giovane possa scoprire quanto è davvero accaduto.
Inghilterra, Dartmoor. La bella e famosa attrice americana Rebecca Bradley si trova ad Astbury Hall, l’antico castello scelto come set del suo nuovo film. Lord Astbury, schivo proprietario del maniero, si mostra fin troppo gentile nei suoi confronti e insiste sulla somiglianza tra Rebecca e sua nonna...
Sarà il viaggio di Ari in Inghilterra e l’incontro con Rebecca a gettare nuova luce sul periodo inglese di Anahita durante la Prima guerra mondiale e sull’amore tormentato tra lei e Donald, erede di Astbury Hall...


Ed. Giunti
trad. L. Maldera
9,90 euro
Sono passati più di vent’anni da quando Helena, allora quindicenne, trascorse un’indimenticabile estate nell’isola di Cipro, dove si innamorò per la prima volta. 
Dopo una carriera di ballerina classica, Helena vive a Londra con il marito William e tre figli, e non può certo immaginare che il suo padrino, alla morte.
Avendo ricevuto in eredità “Pandora”, la grande tenuta sulle colline cipriote, Helena vi fa ritorno con la famiglia, pur sapendo che i molti segreti custoditi da quel luogo potrebbero scatenare una tempesta su tutti loro. 
In particolare sul figlio tredicenne Alex, sensibile e ribelle, sul cui passato ha sempre preferito tacere…



CHE NE PENSATE?
VI PIACCIONO QUESTE RIEDIZIONI TASCABILI?

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