Ultime new entry nella mia libreria personale!!
I primi due sono dei graditissimi omaggi delle C.E.
RITROVARSI di Raffaele Messina: un romanzo ambientato tra Capri e Napoli durante i dolorosi anni della Seconda guerra mondiale. Il racconto dell’iniziazione del giovane Francesco alla vita, ai suoi piaceri e ai suoi affanni, in un’epoca e in una società difficili, in cui non era possibile manifestare il proprio credo e i propri valori. È anche la storia di un amore che vince il tempo e lo spazio, e del sogno di un’esistenza vissuta nella pace e nel rispetto degli esseri umani.
Ritrovarsi è un inno alla libertà e al coraggio di agire e di amare nonostante le difficoltà che purtroppo fanno parte del cammino dell’uomo. Un romanzo che racconta senza ingentilirli gli aspetti più cruenti dell’occupazione tedesca nel napoletano, riservando un posto particolare alle “Quattro giornate di Napoli” e alle disastrose conseguenze sulla città e sul destino del protagonista.
E qui inizia la nostra storia, tra biciclette a vapore, bizzarre invenzioni e animali fantastici…
Gli altri due volumi li ho presi alle bancarelle dell'usato.
IL PARTIGIANO JOHNNY di Beppe Fenoglio: Johnny, la Resistenza e le Langhe sono i tre protagonisti a pari titolo di questo romanzo, trovato tra le carte di Fenoglio dopo la morte. Cronaca della guerra partigiana, epopea antieroica in cui l'autore proietta la propria esperienza in una visione drammatica, Il partigiano Johnny rivela un significato umano che va ben aldilà di quello storico-politico. Dalla formazione delle prime bande fino all'estate del '44 e alla presa di Alba seguiamo l'odissea di Johnny e dei suoi compagni fra gli ozi forzati nei casali, le imboscate contro gli automezzi fascisti, le puntate per giustiziare una spia in pianura, le battaglie campali, i rapporti tra le varie formazioni ribelli.
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MEDEA, TROIANE, BACCANTI di Euripide.
La Medea fu composta nel 431 a.C. e formava trilogia con Filottete e Dictys; dramma satiresco I mietitori.
Medea e Giasone si sono rifugiati a Corinto in seguito alla conquista del vello d’oro. Dal loro matrimonio sono nati due figli, ma successivamente l'uomo lascia la moglie per sposare la figlia del re di Corinto, il quale ordina l’esilio per Medea e per i figli. La donna medita vendetta verso Giasone e la nuova consorte, avvelena quest'ultima e suo padre, e per annientare completamente Giasone, trova la forza di uccidere anche i figli, i cui cadaveri porterà via con sé, sul carro alato di suo nonno Eolo, invocando per Giasone una vecchiaia straziata dal dolore e dal rimorso.
Le Baccanti: Euripide, intellettuale raffinato, rifiuta una visione elitaria del sapere, e crea una tragedia straordinaria, con risvolti profondamente conflittuali rispetto alla tradizione. C'è un dio, Dioniso, che inganna e vince ma senza esiti trionfalistici; c'è un antagonista, Penteo, che viene beffato e fatto a pezzi dalla sua stessa madre: impulsi selvaggi, spettacolarità esasperata, e però anche pietà e sofferenza.
Troiane: macerie fumanti, cadaveri sanguinolenti, pianti e grida di dolore: Troia in fiamme come emblema della caduta di un regno, come luogo archetipico della distruzione e del saccheggio. A partire dal materiale mitico della tradizione arcaica, la drammaturgia di Euripide presenta al pubblico lo spettacolo dei crimini di guerra e la deriva di una popolazione devastata. L'orrore è focalizzato nella prospettiva delle vittime, dei corpi umiliati e spogliati delle loro identità, delle soggettività ridotte a voci sofferenti quanto inermi. Attraverso una complessa costruzione di genere, il destino dei vinti si articola in un defilé di figure femminili che rappresentano altrettanti ruoli e altrettante esperienze travolte dalla spirale della violenza. Ecuba, Andromaca, Cassandra: una regina privata del trono, una vedova cui viene ucciso l'unico figlio, una figlia ritenuta da tutti una povera pazza. Su tutte incombe il trauma della perdita e dello sradicamento: la partenza verso un altrove che significa schiavitù e miseria.