giovedì 22 gennaio 2015

La bambina col cappotto rosso


Non so se chi mi legge in questo momento ha visto il film di Spielberg "Schindler's list", ma quanti l'hanno veduto, di certo ricorderanno la bambina "con il cappotto rosso".

Ecco qui uno stralcio in cui se ne parla (nel romanzo) e non è una bella scena da immaginare:

"Una fila non molto lunga di donne e bambini veniva diretta verso la via Piwna, con una guardia avanti e una dietro. (...) In coda arrancava un bambinetto, o una bambinetta, con un cappotto e un berretto rossi. Quella scelta di colore... attirò l'interesse di Schindler. (...) Proprio quando la bambina tutta in rosso si fermò e si volse a guardare, spararono alla donna in pieno collo; e uno di loro, quando il bambino si  lasciò scivolare piagnucolando lungo il muro, gli  premette uno stivale sulla testa, come a tenerla ferma, gli appoggiò la canna della pistola sulla nuca, secondo una posizione tipica delle SS, e fece fuoco.Oskar cercò ancora con gli occhi quella ragazzina in rosso. Si era fermata e voltata giusto in tempo per veder calare lo stivale."


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mercoledì 21 gennaio 2015

Dedicato a.. (Il bambino di Schindler)



In apertura al libro-testimonianza di Leon Leyson "Il bambino di Schindler" non c'è una citazione, bensì una dedica. molto toccante.


Ai miei fratelli, Tsalig e Hershel,
e a tutti i figli e le figlie, le sorelle e i fratelli,
i genitori e i nonni
che sono morti nell’Olocausto
e a Oskar Schindler, le cui nobili azioni
davvero salvarono un “mondo intero”

Leon Leyson


Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco
è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi,
 per dedica o ricordo; più particolarm.,
 citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone
in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli
quanto si sta per dire. (Treccani)

Prossime pubblicazioni Rizzoli/Bompiani (29 gennaio)



In arrivo....:

ANOMALIE
di Mauro Covacoch


Anomalie
Ed. Bompiani
12 euro
in libreria:
29 GENNAIO 2015
Sinossi

Undici racconti su altrettante situazioni estreme, sempre anomale, anche quando partono da premesse lontanissime: un gruppo di ragazzi che giocano una partita di pallacanestro a Sarajevo; le ultime memorie di un cecchino; un uomo che decide di sigillarsi gli occhi con il nastro adesivo per non vedere più e comprendere fino in fondo le sensazioni della donna non vedente di cui è innamorato; un gruppo di ragazzi che fa del loro essere perbene, senza vizi, "puri", la più tremenda delle perversioni.

L'autore.
Mauro Covacich è nato a Trieste nel 1965. Ha pubblicato diversi libri di narrativa, tra cui: Storia di pazzi e di normali (Theoria 1993, Laterza 2007),Anomalie (Mondadori 1998, 2001), L'amore contro (Mondadori 2001 e Einaudi 2009), A perdifiato (Mondadori 2003, Einaudi 2005), Fiona (Einaudi 2005 e 2011), Trieste sottosopra (Laterza 2006), Prima di sparire (Einaudi 2008 e 2010), A nome tuo (Einaudi 2011) e L'esperimento (Einaudi 2013). È inoltre autore della videoinstallazione L'umiliazione delle stelle (Buziol - Einaudi - Magazzino d'Arte Moderna Roma 2010).


Two books on my wishlist



Due libri che hanno attirato la mia attenzione, finendo subito in Wishlist!
Come sempre vi chiedo: li conoscete? Li avete letti?
Il secondo è molto recente.

SENZA GUARDARSI INDIETRO
di Lesley Pearse


Ed. Mondadori
Trad. L. Rebuscini
728 pp
12 euro
2008
Trama

Londra, 1842. Matilda è una povera fioraia nell'affollato mercato di Covent Garden.
Ma un giorno la sua esistenza prende una svolta inaspettata: salva la vita della piccola Tabitha, figlia del reverendo Milson, e i genitori riconoscenti le offrono la possibilità di trasferirsi insieme a loro in America.
Dai fumosi sobborghi londinesi Matilda si trova catapultata dapprima nell'affollata New York, quindi nelle sterminate pianure del West, infine nella San Francisco della Corsa all'Oro. 
Tentando di costruire una vita migliore per sé e per Tabitha nel paese della libertà, Matilda conoscerà la passione e la sofferenza. 
Ma sarà l'incontro con il capitano James Russell a rivelarle l'amore vero. Un sentimento che resiste alla lontananza, alla guerra e ai pregiudizi.
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È un difficile cammino quello di Matilda, un percorso che le insegnerà come la vita vada affrontata comunque, anche nel dolore più cupo, tra le difficoltà più aspre. 
L'importante è non voltarsi mai indietro.

L'autrice.
Lesley Pearse, nata a Rochester, nel Kent, ha trascorso un'infanzia difficile (a tre anni ha perso la madre e ha vissuto negli orfanotrofi fino a quando il padre non si è risposato). Autrice di numerosissimi romanzi di successo, attualmente vive a Bristol
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IL NOSTRO ANNO INFINITO
di Matthew Crow


Ed. Sperling&Kupfer
Trad. S-F. Merani
300 pp
15.90 euro
dal 20 gennaio 2015

“Io e Amber avevamo trascorso il nostro primo Natale insieme. Era come se fossimo già una famiglia. L’albero avrebbe dovuto essere perfetto… E un solo regalo per Amber non sarebbe stato sufficiente. Avrei dovuto riempirle una calza intera di regali, per farle capire quanto tenevo a lei.”

Trama

Amber e Francis sono come il sole e la luna: lei ribelle e impertinente, lui romantico e imbranato.
Chissà se nel «mondo fuori» sarebbero stati insieme, chissà se lei lo avrebbe mai degnato di uno sguardo. 
A farli incontrare è una malattia crudele, in una corsia d'ospedale in cui i due ragazzi condividono canzoni, vecchi film, piccoli istanti preziosi in cui il male concede una tregua ed è più facile sognare il futuro, immaginarsi fuori di lì, insieme. Perché, se hai quindici anni, è impossibile non sperare di avere tutta la vita davanti. 
E quando il destino mostrerà il suo volto più duro, quando tutto sembrerà ingiusto e sbagliato, sarà l'amore a dare un senso a quell'anno così breve, così indimenticabile. 

"Il nostro anno infinito" è un romanzo che ti entra nel cuore in punta di piedi, ma lascia un segno indelebile. 
È una storia capace di commuovere fino alle lacrime e al tempo stesso di far sorridere e trasmettere una grande gioia di vivere. 
Grazie alla voce tenera e buffa di Francis, che la racconta, e a quella decisa e sfacciata di Amber, che gli fa eco. 
Grazie al coraggio di due famiglie imperfette e un po' bizzarre ma pronte a tutto pur di proteggere i loro ragazzi dagli schiaffi della vita.
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Grazie all'intensità di un primo amore capace di essere infinito nonostante i giorni contati. 
Perché è il cuore, e non il tempo, a decidere che cosa è per sempre.

L'autore.
Matthew Crow è nato nel 1987 a Newcastle, in Inghilterra. Ha iniziato a lavorare giovanissimo come giornalista freelance, collaborando con varie testate, tra cui The Independent on Sunday e The Observer. Ha già firmato due romanzi: Ashes (2010) e My Dearest Jonah (2012), candidato al Dylan Thomas Prize. Ma è con Il nostro anno infinito che ha toccato il cuore a lettori di ogni età
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Occhio ai prezzi di Pickwick!




Dal 16 gennaio al 14 febbraio impossibile non cedere alla tentazione: 
tutti i libri Pickwick a -25%

Pickwick è utile in ogni occasione!



Serve a dimagrire velocemente, quando il panettone si è posizionato poco strategicamente su fianchi e pancia. La dieta Dukan.

Serve a darti una speranza: la lingua italiana può essere salvata se ci impegniamo tutti e seguiamo poche e buone regole. Viva il congiuntivo! E Piuttosto che.

Serve a credere nell’amicizia, anche in quella un po’ particolare: a volte un cane è più affidabile e sincero di un uomo. Belle e Sebastien.

Serve a farci perdere il sonno con i romanzi di Stephen King e la sua penna che incide come un bulino le nostre notti, rendendole ancora più buio. Notte buia, niente stelle.

Serve a farci sentire bene dentro e, di conseguenza, anche all’esterno migliorando le nostre relazioni con gli altri. Guarirsi da dentro.


Insomma, un Pickwick serve sempre. Quindi approfittate dell'offerta e 

BUONA LETTURA!!

martedì 20 gennaio 2015

Anteprima. Prossime uscite Sperling&Kupfer (febbraio 2015)



Interessanti anteprime Sperling&Kupfer di febbraio!
Qualcosa vi attira?


RACCONTAMI ANCORA DI NOI
di Giulia Besa


Ed. Sperling&Kupfer
288 pp
14.90 euro
in libreria dal
3 FEBBRAIO 2015
E se nel nuovo romanzo del tuo scrittore preferito la protagonista fossi tu?

Trama

È una giornata autunnale a tutti gli effetti, con pioggia battente e vento freddo. 
Ma Caterina non rinuncerebbe per niente al mondo al suo impegno: il suo scrittore preferito presenta il suo nuovo bestseller in una libreria in centro e lei non può di certo mancare. È l’occasione perfetta per farsi autografare il romanzo che più ha amato. 
A venticinque anni, con un lavoro poco appagante in un negozio di abbigliamento, per fortuna ha il nuoto, la cucina cinese e, soprattutto, i libri a darle qualche soddisfazione. 
Giovane, affascinante e schivo, lo scrittore Robert non è solito dare confidenza alle sue tantissime fan. 
Ma quando si ritrova di fronte Caterina ne resta folgorato, catturato dai suoi profondi occhi azzurri. 
 Caterina però è troppo timida e insicura, e quando lui la invita a prendere un caffè, si fa prendere dal panico e scappa facendosi largo tra decine di fan invidiose. 
Ma Robert non ha intenzione di lasciarsela sfuggire ed escogita un modo unico di conquistarla: affida alla propria penna il loro incontro, creando una storia d’amore indimenticabile che li vede protagonisti, immaginando il loro primo incontro, il primo appuntamento, la loro prima notte insieme.

L'AUTORE
GIULIA BESA vive a Roma dove è nata nel 1990. Studia Giurisprudenza presso l’Università la Sapienza. Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo, Numero sconosciuto, per Einaudi Stile Libero; è stata selezionata per partecipare con il racconto ‘Bancomat’ al Torneo Letterario “Esordire” organizzato dalla Scuola Holden; due suoi racconti sono stati pubblicati sul sito Storiebrevi.it di Repubblica e l’Espresso, e poi inseriti nelle antologie Cinque storie sull'allegria e Sei storie fantastiche uscite nel 2013 sempre per Storiebrevi
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Dopo Il bacio di Jude...:

Viaggiare leggendo ... Schindler's list



Come ho già detto qualche giorno fa, sto leggendo "La lista di Schindler" e volevo presentarvi alcuni dei  luoghi legati a questo personaggio e alla sua storia.

Schindler nacque nel 1908 a Zwittau (oggi Svitavy, che si trova a 180 km ad est di Praga) nel Sudetenland, ovvero nei Sudeti, una regione all'epoca in Austria-Ungheria e successivamente in Cecoslovacchia.
 L'annessione di questa alla Germania nazista fu per Schindler l'inizio di un'avventura che lo portò a Cracovia; qui (Polonia) acquistò a basso prezzo una fabbrica in via Lipowa n. 4, nel quartiere industriale di Podgorze (parte sud di Cracovia), che chiamò Deutsche Emaillewaren-Fabrik, dove produsse pentolame e in seguito munizioni.

Dopo aver assistito con orrore al rastrellamento del 1942 nel ghetto di Cracovia (gli ebrei furono portato nel campo di concentramento a Plaszów, e molti di loro furono uccisi selvaggiamente), Oskar fece di tutto per salvare i suoi Schindlerjuden ("gli ebrei di Schindler"). 
Arrivò ad accordarsi col cinico e crudele  Amon Göth, il comandante di Plaszów, per il trasferimento di 900 ebrei nell'adiacente complesso industriale, dove sarebbero stati relativamente al sicuro dalle angherie delle guardie tedesche.

Płaszów era un sobborgo nella parte meridionale della città di Cracovia, in Polonia, dove nel dicembre 1942 venne inaugurato un campo di lavoro forzato nazista.

Quando l'Armata Rossa era ormai prossima a liberare Cracovia, i tedeschi distrussero i campi e uccisero gran parte degli internati. 
Schindler, tuttavia, riuscì a spostare 1.100 "lavoratori" in una fabbrica a Brunnlitz in Cecoslovacchia, sottocampo del complesso di Gross-Rosen, nell'ottobre 1944. 

La fabbrica di oggetti smaltati di Oskar Schindler (Fabryka Emalia Oskara Schindlera),  nel 2010, dopo varie vicissitudini e dopo l’acquisto della Fabbrica stessa, da parte del Comune di Cracovia, divenne un Museo, definito “La Fabbrica della Memoria”. In questo Museo è possibile ripercorrere il periodo più tragico della storia di Cracovia grazie all’esposizione permanente intitolata: Cracovia durante l'occupazione nazista 1939-1945.

Di seguito qualche immagine presa da siti che parlano di Oskar.

lunedì 19 gennaio 2015

Novità editoriale giallo nordico‏: "Il signore del fuoco" (Torkil Damhaug)



Anteprima... in giallo ^_^

Vincitore del Rivertonprisen 2011 (Miglior thriller norvegese)
Nominato al Premio Glass Key Nordico



IL SIGNORE DEL FUOCO
di Torkil Damhaug


Atmosphere libri
collana biblioteca del giallo
pp. 496
€ 19,00
in libreria: 28 gennaio 2015


Trama

A Oslo c’è una serie sconcertante di incendi dolosi. Il commissario Horvath e il suo amico, il giornalista Dan Levi, inseguono il piromane - il “signore del fuoco” - che sembra credere nel potere di pulizia delle fiamme. 
Mentre proseguono gli incendi, il diciottenne Karsten si innamora della sua compagna di classe Jasmeen, pakistana, ma i fratelli maggiori della morigerata famiglia musulmana cercano di vietare la loro relazione. 
Improvvisamente Karsten scompare senza lasciare traccia, mentre il piromane è ancora in libertà. Sette anni più tardi, la sorella di Karsten, Synne, decide di scoprire quello che è successo a Karsten. Ma la sua indagine privata avrà conseguenze terribili, suscitando assopiti e pericolosi ricordi. Il piromane, a riposo per sette anni, sta seguendo le ricerche di Synne con intenso interesse...

«Risponde Il signore del fuoco alle aspettative? Sì. È anche meglio rispetto ai suoi predecessori? Sì che lo è». 
Ola A. Hegdal, Dagens Næringsliv

«Damhaug scrive molto bene. C’è una profondità nei suoi personaggi come pochi altri scrittori di storie criminali sanno fare». 
Tracey Nålsund

«Il signore del fuoco diventa uno scottante candidato quando sarà dichiarato miglior crimine dell’anno». 
Torbjørn Ekelund, Dagbladet

«Vorrei insistere senza esitazione che ormai Torkil Damhaug è riconosciuto come uno degli eccellenti scrittori di thriller della Norvegia». 
Romerikes Blad


L'autore.
Torkil Damhaug (nato nel 1958 a Lillehammer) è un autore norvegese e medico. Ha studiato letteratura e antropologia presso l’Università di Bergen e medicina presso l’Università di Oslo. Ha lavorato come medico nelle isole Lofoten e in istituti psichiatrici della contea di Akershus. Ha debuttato nel 1996 con il romanzo Flykt, måne. Ildmannen (Il signore del fuoco) è il suo sesto romanzo e ha vinto il Rivertonprisen nel 2011. I suoi libri sono pubblicati anche in Germania
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Anteprima: "Le fedeltà", il romanzo d’esordio di Diane Brasseur



Esce il 29 gennaio per Sonzogno Le fedeltà, il romanzo d’esordio di Diane Brasseur che in Francia è diventato un caso letterario.

LE FEDELTA'
di Diane Brasseur


Ed. Sonsogno
pp. 128 
€15.00. 
Trad. Jacopo De Michelis
dal 29 GENNAIO 2015

Il monologo interiore di un uomo che si obbliga a una scelta impossibile tra sua moglie e la sua amante
«Un romanzo pieno di quei piccoli dettagli che creano un successo» Frédéric Beigbeder, LE FIGARO

«Sembra un po’ Cassavetes per il modo realistico di raccontare, con un pizzico di Kureishi» PREMIÈRE



Tre protagonisti in cui tutti possono immedesimarsi: chi tradisce, chi è tradito, e chi non tradisce né viene tradito

Trama

Prima di partire con la famiglia per le vacanze di Natale, il narratore si rinchiude nel proprio studio determinato a non uscirne finché non avrà preso una decisione. 
L’uomo ha 54 anni e da dodici mesi si divide tra Marsiglia e Parigi, tra moglie e amante. 
Ma la situazione è ormai diventata insostenibile, deve fare una scelta. Ama ancora la moglie, ama ritrovare il profumo della sua crema da notte, guardarla sorridere con la fi glia adolescente, notare quello che hanno costruito assieme. 
Tutto questo però non gli ha impedito di andare più in là con Alix, l’amante del cui giovane corpo non riesce più a fare a meno. 
Vive in attesa del prossimo momento di intimità, della lucina che indica un suo messaggio sul telefonino, perché con Alix non è solo l’ebbrezza di una nuova giovinezza, è più complicato di così, «è la possibilità di fare un secondo giro nel momento in cui le possibilità si restringono». 
Lascerà casa e inizierà una nuova vita con l’altra donna, come fanno tanti uomini della sua età? Oppure troncherà la relazione per dedicarsi a moglie e figlia? 
Nel chiuso della stanza, l’uomo ripercorre la storia del proprio adulterio: gli incontri con Alix, le prime bugie, il senso di colpa. 
C’è chi è a proprio agio con la doppia vita. Lui no: ama la moglie, ama Alix, non ama l’infedeltà.

L'autrice.
Diane Brasseur (1980) è di origine franco-svizzera e ora vive a Parigi. Lavora nel cinema come sceneggiatrice. Le fedeltà è il suo primo romanzo
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Giorno della Memoria: una miniserie tratta da "Max e Helen" di Wiesenthal Simon



Il libro portato al cinema di questo lunedì è...:

MAX E HELEN
di Wiesenthal Simon


Ed. Garzanti
Trad. F. Saba Sardi 
176 pagine 
€ 9.90
Un amore nato tra le macerie di una guerra.
La vendetta di un uomo.
La giustizia nel cuore di una donna.

Trama

La vicenda di Max e Helen è una struggente storia d'amore realmente accaduta. Nata nei terribili anni della guerra e segnata dalla deportazione nazista nei campi di concentramento, è diventata per Simon Wiesenthal, il cacciatore di nazisti per antonomasia, il simbolo di ciò che la Storia di quel periodo ha significato per i destini delle singole persone, travolti dall'onda della morte e della distruzione. 
Wiesenthal è a un passo dall'incastrare Schulze, oggi un rispettabile dirigente d'azienda di Karlsruhe, che si è macchiato di orribili delitti sul fronte orientale durante la seconda guerra mondiale. 
Ha solo bisogno di un testimone per corroborare il suo impianto accusatorio. Per questo rintraccia Max. Lui sa, lui ha visto di cosa è stato capace Schulze, spietato e sadico aguzzino. 
Ma non può testimoniare contro di lui. Nonostante tutto, non dirà una sola parola per inchiodarlo alle proprie responsabilità. 
Perché quella che narra Max, ora medico a Parigi, è anche la sua grande storia d'amore con Helen. 
Al momento del loro arresto erano fidanzati. Furono poi deportati nel lager di Zalesie, nei pressi di Lublino. Finita la guerra, Max l'aveva cercata disperatamente quando, nel '58, era riuscito a tornare in Polonia. E tuttavia, ritrovandola, l'aveva perduta per sempre.
Il forte impatto emotivo del libro di Wiesenthal documenta, attraverso la storia drammatica e commovente di Max e di Helen, uno dei casi più paradossali che siano mai capitati all'instancabile cacciatore di nazisti, che per una volta, e per una ragione assolutamente insuperabile, ha dovuto rinunciare a una cattura che sembrava ormai inevitabile.

L'autore.
Simon Wiesenthal (Bucˇacˇ, Ucraina, 1908 - Vienna 2005) ha studiato a Vienna e a Praga, dove si è laureato in architettura. Deportato in tredici diversi campi di concentramento durante il nazismo e fortunosamente scampato alla Shoah, nel dopoguerra ha lavorato per i servizi segreti americani e ha creato a Vienna il Centro di documentazione della lega dei perseguitati ebraici del regime nazista. Al suo talento investigativo e alla sua tenacia si devono l'individuazione e la cattura di Adolf Eichmann e di altri
aguzzini nazisti. Tra le opere di Wiesenthal pubblicate in Italia, Garzanti ha in catalogo anche Il girasole. I limiti del perdono.

"Max e Helen" è diventata una miniserie (regia di Giacomo Battiato) e andrà in onda su Rai Uno il 26 e 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria.

crescentini
Basata su una storia vera sullo sfondo di Cracovia (nel 1960) e racconta le vicende di un’intesa storia d’amore tra due giovani interpretati da Carolina Crescentini, che sarà Helen Blondel ( la figlia del console onorario francese a Venezia) e da Alessandro Averone - cioè Max Sereni, uomo dalle origini ebree - , ostacolata dall’avvento dell’occupazione nazista. 

Nel 1960, Max Sereni è stato appena rilasciato da un gulag e si spaccia per un ex-ufficiale delle SS in fuga; il suo intento è trovare il criminale di guerra che ha torturato e ucciso sua moglie Hélène. 
Il suo nome era Thomas Koeller, funzionario di un Einsatzkommando. 
averone
Max scopre la verità su Hélène e sarà il momento della verità per la sua coscienza, costretto a scegliere tra vendetta, giustizia e compassione.

Max Sereni è stato appena rilasciato da un gulag e si spaccia per un ex-ufficiale delle SS in fuga. Vuole trovare il criminale di guerra che ha torturato e ucciso sua moglie Hélène. Il suo nome era Thomas Koeller, funzionario di un Einsatzkommando. Max scopre la verità su Hélène e sarà il momento della verità per la sua coscienza, costretto a scegliere tra vendetta, giustizia e compassione. 





Non si tratta del primo riadattamento che viene fatto del libro di Simon Wiesenthal: la storia di Max e Helen è stata già riproposta in un tv movie americano uscito nel 1990 con Martin Landau nel ruolo dello scrittore. 
Il film fu però molto criticato per le “scene piuttosto forti di tortura”.

Max and Helen
USA 1990
Genere: Drammatico
durata 79'
Regia di Philip Saville





sabato 17 gennaio 2015

Recensione: "Pericle il nero" di Giuseppe Ferrandino



Lettura veloce ma.... di un certo "impatto"!

PERICLE IL NERO
di Giuseppe Ferrandino


 Adelphi
2002, pp. 144
Letteratura italiana, Polizieschi
€ 7,00 
«Il mio padrone è Luigino Pizza, che tutti lo chiamano così a causa delle pizzerie … Io mi chiamo Pericle Scalzone … Di mestiere faccio il culo alla gente».

Se il buongiorno si vede dal mattino, l'ncipit di Pericle il Nero dovrebbe dirla lunga sul protagonista, del quale seguiamo le avventure di "aiutante-boss".

Pericle vive a Napoli ed è al servizio del boss Luigino, per il quale spesso e volentieri fa dei servizietti a persone che hanno in qualche modo offeso il proprio datore di lavoro...

Sin dalle prime battute, ci sembra di vederlo, Pericle, mentre porta avanti le sue "piccole missioni" con un atteggiamento quasi indifferente, come se le sue (cattive) azioni fossero qualcosa di normale, che non gli smuovono la coscienza e non lo fanno sentire in colpa per questo stile di vita delinquenziale.

Ma arriva il giorno in cui le cose non vanno come programmato e Pericle si lascia prendere dalla situazione e "sfora", facendo cose non previste che porteranno brutte conseguenze.

Infatti, un giorno, Luigino ordina a Pericle (che si ostina a chiamare Pasquale perchè il nome vero non gli piace) di dare una lezione al parroco, don Leone, che è stato un po' irriverente nei propri confronti.
Ma quando Pericle giunge in sagrestia, trova il prete con una persona che non dovrebbe essere a Napoli, bensì in Portogallo....: Signorinella, la temibile e potentissima sorella del boss Ermenegildo Coppola, capo delle supplicanti di san Gennaro, che, «quando parlava di uccidere, si metteva le mani sulla faccia perché non le piaceva e diceva che tutti sono figli di mamma».

E cosa fa Pericle?
Agisce d'impulso e massacra di botte la donna e picchia il prete, senza  però volerlo ammazzare.
Convinto che Signorinella sia morta, Pericle sa che deve scappare se non vuole rimetterci le penne...!
E va bene che è abituato alla violenza, ma da qui ad aspettare passivamente che lo facciano fuori... ce ne passa!

Continuavo a pensarci e pensavo che non sapevo neanche che cosa ci stava di mezzo, pensavo solo: mi vogliono ammazzare.I pensieri giravano e finivano sempre là.Poi ho pensato che non ci potevo fare niente e che tanto era meglio se mi facevo ammazzare subito e non ci pensavo più. E pensando questo, anche se non era vero, che io di morire tenevo proprio paura, mi sono addormentato.

E così, da questo momento, cominciano i guai per il nostro eroe (e per i suoi familiari), che cercherà prima di nascondersi e poi fuggirà in auto fino a Pescara, dormendo in macchina e mangiando dove capita.
Finchè una mattina incontra in un bar una donna, poco più grande di lui: Nastasia, una polacca che lavora a Pescara in una fabbrica di copertoni.
La donna lo ospita per qualche giorno a casa sua, dove vive coi tre figli, e tra i due nasce una sorta di relazione..., più fisica che sentimentale.
Ma Pericle deve tornare a Napoli e regolare i conti: non può pensare di vivere da fuggiasco per sempre, e poi ha bisogno di soldi...

Il ritorno nella sua città lo vedrà diverso, più consapevole di se stesso e deciso a non essere più lo schiavo di qualcuno, ma di essere libero, magari con qualche piccolo "progetto" da realizzare..., chissà, forse con quella polacca un po' strana, finalmente libero da una vita che finora è stata contrassegnata da violenza e solitudine, priva di ambizioni personali, asservita ai voleri degli altri.

Come sempre nella mia vita stavo facendo quello che mi dicevano di fare.Volevo dimostrare a me stesso di essere uomo, ma se uno, per considerarsi, fa quello che si aspettano gli altri, è una sega, altro che uomo.
E' una storia scritta con un linguaggio molto realistico, con espressioni dialettali (napoletano), senza peli sulla lingua, con qualche "scena" non proprio edificante e personaggi grotteschi, che sembrano usciti da un film di qualche anno fa.

Leggevo in web che il romanzo uscì per la prima volta nel 1993 e l'autore lo pubblicò con lo pseudonimo Nicola Calata (casa editrice Granata Press); ma il romanzo passò praticamente inosservato agli occhi del pubblico e della critica. 
Nel 1995 i diritti del libro vengono acquistati dall'editore francese Gallimard, che lo pubblica nella collana Série noir, diventando il caso editoriale dell'anno.

Non solo, ma per quanto concerne la trasposizione cinematografica, la produzione  è passata da Abel Ferrara a Riccardo Scamarcio, che avrà anche il ruolo del protagonista, e che ha scelto Stefano Mordini come regista. 

L'intera vicenda verrà spostata da Napoli a Bruxelles.*

Beh, nel libro Pericle è descritto come grasso e bruttarello... per cui mi risulta mooolto difficile accostarlo a Scamarcio (inevitabilmente ho provato a immaginarlo, mentre leggevo), ma mi fido, quindi... curiosa me :))


fonte: wikipedia e web

L'amore durante la guerra: novità in libreria



Recenti pubblicazioni aventi come sfondo la seconda guerra mondiale e il nazismo.


QUANDO TUTTO SARA' FINITO
di Audrey Magee

Ed. Bollati Boringhieri
18 euro
324 pp
dal 15 gennaio 2015
Trama

Peter Faber è un soldato semplice, un insegnante spedito sul fronte orientale. 
Katharina Spinell è una ragazza di Berlino, con un lavoro poco attraente e genitori oppressivi. 
I due si sposano senza essersi mai conosciuti: è un matrimonio di assoluta convenienza, che garantisce a lui una licenza di dieci giorni, a lei una pensione dovesse Peter morire in guerra.
Inaspettatamente, i due ragazzi si innamorano a prima vista, e al momento della separazione si scambiano promesse di fedeltà e di un futuro insieme. 
Il ricordo dei brevi giorni passati con Katharina e il sogno di una vita familiare al ritorno, sono le uniche cose che permettono a Peter di resistere agli orrori del fronte russo.
Katharina si accorge di aspettare un bambino e cerca di sfuggire al controllo ossessivo di un padre convinto seguace della dottrina nazista: è questo il personaggio che meglio di tutti rappresenta la Germania del tempo, quella della «banalità del male», quella della gente comune che ritiene legittimo impadronirsi delle case degli ebrei deportati, stanare i fuggiaschi e continuare a brindare alla vittoria e a godere dei privilegi conquistati all’interno del regime anche quando la realtà annuncia la sconfitta.



venerdì 16 gennaio 2015

Narrando l'Oriente: "L'imperatrice Cixi" di Jung Chang



La storia della concubina che accompagnò la Cina verso la modernità.

L'IMPERATRICE CIXI
di Jung Chang


L'imperatrice Cixi
Ed. Longanesi
576 pp
20 euro
IN LIBRERIA
22 GENNAIO 2015
Trama

Entrata nel palazzo imperiale a sedici anni come concubina dell'imperatore e poi salita al potere dopo la sua morte, Cixi (1835-1908) è considerata una delle donne più importanti della storia cinese, responsabile del passaggio del paese dal Medioevo all'età moderna. 
In questa biografia, Jung Chang ci rende in pieno la figura affascinante della donna che ebbe la capacità e la forza di introdurre una serie di innovazioni dirompenti. 
Sotto la sua guida la Cina non solo conquistò tutti gli elementi di uno stato moderno - lo sviluppo delle industrie e delle ferrovie, la diffusione dell'elettricità, del telegrafo - ma eliminò anche i vecchi retaggi del passato, come la fasciatura dei piedi e la tortura. 

Un viaggio negli angoli più segreti del palazzo d'estate e nell'harem della città proibita di Pechino alla scoperta di una grande statista che fu anche e soprattutto una donna.

L'autrice.
JUNG CHANG è l’autrice del best seller 'Cigni selvatici' (Longanesi, 1994), acclamato dalla critica come il libro più letto sulla Cina, e del saggio 'Mao, La storia sconosciuta' (Longanesi 2006, con Jon Halliday), che il Time ha descritto come «una vera bomba atomica». 
I suoi libri sono stati tradotti in più di 40 lingue e hanno venduto più di 15 milioni di copie all’estero, essendo l’autrice bandita in Cina. Nata nel 1952 a Yibin, nella provincia cinese del Sichuan, dal 1978 vive a Londra.

Frammenti da... "La banalità del bene"




Giorgio Perlasca...: un eroe italiano.

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"A maggio la guerra era finita, il Terzo Reich era caduto. Nell'Europa distrutta ricominciarono a funzionare treni e stazioni. Il 29 maggio del 1945, un trafiletto su un quotidiano di Budapest annunciava la partenza dalla capitale ungherese dell'amico italiano. Alla stazione Est, in attesa del treno, venne a salutarlo una piccola folla, amici e persone cui aveva salvato la vita. Davanti ai binari si presentò una delegazione degli inquilini della casa di piazza Santo Stefano 35 e gli consegnarono l'ultimo attestato:

Ci dispiace apprendere che lasciate l'Ungheria, diretto alla vostra terra natale,. l'Italia. In questa occasione vogliamo esprimervi l'affetto e la gratitudine delle diverse migliaia di ebrei sopravvissuti grazie alla vostra protezione. Non ci sono parole per lodare la tenerezza con cui ci avete sfamato e vi siete preso cura dei vecchi e degli ammalati. Ci avete incoraggiato nel momento in cui eravamo vicini alla disperazione e il vostro nome non mancherà mai dalle nostre preghiere. Che Dio Onnipotente possa ricompersarvi.".

E. Deaglio, La banalità del bene

Recensione: LA BANALITA' DEL BENE di Enrico Deaglio



Finalmente riesco a recensire il primo libro dedicato alla "Giornata della Memoria"!
Ho in lettura "La lista di Schindler" e devo confessarvi che è più "tosto" di quanto pensassi, infatti vado piuttosto lenta!!

LA BANALITA' DEL BENE
di Enrico Deaglio


La banalità del bene
Ed. Feltrinelli

"Lei che cosa avrebbe fatto al posto mio?".
Una domanda semplice e, allo stesso tempo impegnativa, cui è difficile dare una risposta onesta e vera.
Ma l'Autore se l'è sentita porre davvero da un uomo anziano, che gli ha raccontato la propria storia; quella storia sconosciuta per troppo tempo e troppo tardi resa nota "al mondo", e davanti alla quale ci si sente piccoli e senza parole.

"La banalità del bene" sembra un romanzo d'avventura, e in un certo senso lo è, contrassegnato com'è da caos, spari, grida, paura, lo sfondo della seconda guerra mondiale, l'incubo di vagoni pieni di gente ammassata e sfinita, in viaggio verso la morte.

Ma questo non è un romanzo: è una storia vera.

E' la storia di un uomo che ha mentito, che s'è inventato un incarico di responsabilità e un ruolo diplomatico da lui completamente lontani, che è andato di qua e di là tra le strade di Budapest rivendicando protezione per  migliaia di ebrei, sotto la bandiera del consolato spagnolo.*

Un commerciante padovano con un passato di fascista entusiasta e soldato volontario in Spagna al servizio di Franco che, in un momento storico tra i più difficili nella storia umana, ha "semplicemente" preso una decisione, si è prefisso degli obiettivi e non ha esitato a spacciarsi per un diplomaitco spagnolo (lui che era "nessuno"!) pur di perseguirli. 

A costo della propria vita..., lui che avrebbe potuto tranquillamente mettersi in salvo, decide di restare in un paese tormentato dalla guerra e perseguitato dai nazisti, e fare quello che ciascun uomo, dotato della capacità di discernere il bene dal male e convinto di scegliere il bene, dovrebbe sentirsi in obbligo di fare.

Lui, uno spettatore tra vittime e persecutori, aveva mostrato che un orrore si riesce a riconoscerlo in tempo, dai primi sintomi, e che ci si può opporre senza aspettare.


Conosciamo la storia di Giorgio attraverso i suoi racconti e il suo diario, e conosciamo "le sue gesta eroiche", che fanno di lui la persona straordinaria che è stata: un uomo sostanzialmente solo, in terra straniera, circondato da pochi amici fidati (ricordiamo Madame Tournè e l'avvocato Farkas), che sforna documenti falsi, organizza e difende otto "case rifugio", trova cibo, strappa tante persone dal viaggio verso la morte "per il rotto della cuffia", come fu con due gemelli, che un impaurito, ma allo stesso tempo coraggioso, pseudoconsole rubò nientemeno che a Adolf Eichmann.

Giorgio Perlasca e Adolf Eichmann si incontrarono per una manciata di minuti, in una mattina di ordinario macabro trasporto di ebrei ungheresi verso Auschwitz. Fu un match breve, tra un calmo tenente colonnello delle SS contro un emozionato diplomatico spagnolo. Avevano più o meno la stessa età, uno aveva il potere e l'altro non l'aveva. Ma vinse quest'ultimo, che non era diplomatico e neppure spagnolo.Di questa storia che è rimasta così impressa nella memoria di Giorgio Perlasca, quello che a me piace di più è che ci fu una scelta.L'italiano vide due ragazzi gemelli ed ebbe uno scatto pensando che si poteva fare qualcosa per evitare che fossero Uccisi. Il tenente colonnello tedesco forse non li vide neanche (me li immagino rannicchiati dentro la macchina) e, con un gesto della mano, li lasciò vivere. Per lui erano due numeri, non due persone. Un fatto statistico.

Insomma, un magnifico impostore, il nostro eroe italiano, che è però, prima di ogni cosa, solo e soltanto un uomo, e le pagine del suo diario ce lo mostrano per quello che è: un uomo che provava paura, smarrimento, ansia, ma che non ha smesso di pensare agli altri prima che a se stesso, e la consapevolezza del pericolo che correva non lo ha distolto dal suo intento: salvare vite innocente dalla follia dell'odio razziale.

Un eroe cui, giustamente, non sono mancati i dovuti riconoscimenti.

  • Premiato prima in Ungheria con l'Ordine della Stella d'Oro da parte del Parlamento
  • Giusto tra i Giusti e cittadino onorario di Israele
  • onorato dall'Holocaust Memorial Council di Washington e dal comitato Raul Wallenberg di New York
  • commendatore di numero dell'Ordine di Isabella per decreto del Re di Spagna Juan Carlos
  • In Italia, Commendatore Grand'Ufficiale.

Una storia che smuove le coscienze e che inevitabilmente ti porta ad affermare: 

Giorgio Perlasca è  un uomo cui vorremmo assomigliare 

Giorgio Perlasca, nel 1961, non andò a testimoniare a Gerusalemme e in Italia, l'articolo che raccontava quanto aveva fatto, passò del tutto inosservato. Ma se si fosse presentato al banco dei testimoni e il pubblico ministero gli avesse domandato: - Signor Perlasca. Lei era un commerciante italiano. Lei non era parte in causa. Lei avrebbe potuto scappare da Budapest. Perché ha fatto tutto quello che ha fatto? Perlasca avrebbe risposto allora con le poche parole che ripete adesso.- Vedevo delle persone che venivano uccise e, semplicemente, non potevo sopportarlo. Ho avuto la possibilità di fare, e ho fatto. Tutti, al mio posto, si sarebbero comportati come meAvrebbe forse aggiunto, con la sua lenta cadenza veneta: - Si dice in Italia: l'occasione fa l'uomo ladro, di me ha fatto un'altra cosa. E avrebbe dato la prova che anche nella più impenetrabile nebbia, esiste - perché è propria dell'animo umano - una tentazione irriducibile, indicibile, fiabesca alla banalità del bene.
Assolutamente consigliato... film compreso!


Articoli correlati:

Giornata della Memoria. Giusto tra le nazioni: Giorgio Perlasca


* L'Ambasciata spagnola rilasciò visti utilizzando una legge promossa nel 1924 da Miguel Primo de Rivera, che riconosceva la cittadinanza spagnola a tutti gli ebrei di ascendenza sefardita (di antica origine spagnola, cacciati alcune centinaia di anni addietro dalla Regina Isabella la Cattolica) sparsi nel mondo.La legge Rivera è dunque la base legale dell’intera operazione organizzata da Perlasca, che gli permette di portare in salvo 5218 ebrei ungheresi.

giovedì 15 gennaio 2015

Novità in casa Fanucci Editore (gennaio 2015)



Il meglio dello sci-fi per ragazzi ed il Fantasy più emozionante. Sono disponibili in ebook: VIOLET e  IL TRONO OMBRA.


Per gli amanti dell'urban paranormale, fantascientifico, intenso:

VIOLET
di Jessica Brody


Fanucci Editore
IN EBOOK il 15 Gennaio
IN LIBRERIA 29 Gennaio
Trama

Quando il volo 121 della Freedom Airlines precipita nell’oceano Pacifico, nessuno si aspetta che ci siano dei superstiti. 
Così, la notizia di una ragazza ritrovata a galleggiare tra i rottami dell’aereo, praticamente illesa, fa il giro del mondo. 
Nessuno sa spiegarsi come possa essere sopravvissuta... tantomeno lei.
La sua mente è una tabula rasa: non ricorda il proprio nome né nessun avvenimento della sua vita, e non sa spiegare cosa ci facesse su quel volo. 
Le sue impronte digitali e il suo DNA non si trovano in alcun database, nessuno ha denunciato la sua scomparsa.
Intrappolata in un mondo che non riconosce, con delle abilità che non è in grado di comprendere e ossessionata da una minaccia che è solo un’eco nella sua testa, la ragazza misteriosa si sforza di rimettere insieme i pezzi del proprio passato e scoprire chi è veramente. 
Ma a ogni indizio seguono nuove domande, e lei non ha abbastanza tempo per trovare le risposte. 
La sua unica speranza è un ragazzo affascinante, che sostiene di conoscerla da prima dell’incidente e di averla aiutata a fuggire da un esperimento top secret.
 Ma lei di chi può fidarsi davvero?


E poi l'attesissimo seguito de I MILLE NOMI..:

IL TRONO OMBRA
di Djang Wexler


Fanucci Editore
IN EBOOK il 15 Gennaio
IN LIBRERIA 29 Gennaio
Trama

Il re di Vordan giace sul letto di morte. Presto sua figlia Raesinia Orboan gli succederà al trono, ma il regno è minacciato da uomini ambiziosi, e povertà e speculazione stanno spingendo la popolazione allo stremo.
È questo lo scenario che si presenta agli occhi di Janus, Winter e Marcus quando giungono nella capitale dopo essersi separati dal reggimento dei Coloniali. In un ultimo atto volto a proteggere il regno, il re nomina Janus ministro della Giustizia, nella speranza di contrastare l’influenza del duca Orlanko, un uomo pericoloso in grado di tenere sotto scacco la futura regina.
Marcus viene nominato capo del corpo di pubblica sicurezza, mentre il compito di Winter sarà di infiltrarsi in un quartiere popolare in fermento, per disporre le proprie pedine nella partita contro Orlanko.
La situazione in città è tesa, e dopo la morte del padre, il primo atto regio di Raesinia è l’istituzione di un comitato di rappresentanza popolare al quale cedere temporaneamente le prerogative politiche. 
Anche Janus, Marcus e Winter lottano insieme al popolo per quella terra che avevano creduto di non vedere più. Ad attenderli c’è la battaglia più difficile: il duca Orlanko sta marciando verso la capitale, alla guida di un reggimento incaricato di sedare la rivolta. 
Ma non sarà l’unica minaccia che dovranno affrontare, perché le grandi potenze del continente sono allarmate dal nuovo assetto politico-sociale di Vordan...

Segnalazione fantasy: "La Principessa degli Elfi - La Rivolta" di Licia Oliviero



Non molto tempo fa avevo recensito LA PRINCIPESSA DEGLI ELFI, un fantasy della scrittrice esordiente Licia Oliviero, e che fa parte della Trilogia la Principessa degli Elfi (“La Principessa degli Elfi”; “La Principessa degli Elfi - La Rivolta”; “La Principessa degli Elfi - La Maledizione”).

In questi momenti vi proporrò il seguito...:

La Principessa degli Elfi - La Rivolta
di Licia Oliviero


Genere Romanzo: Fantasy
 Casa Ed.: Narcissus Self Publishing
 Pagine: 244 (Kindle)
 Prezzo: 2, 99 €
 Formato: ePub, Kindle
edito il 19 Ottobre 2014
Trama

L’Oscurità sembra aver vinto ed eclissato la Luce.
Layra e Ally sono prigioniere e sfruttate dai loro nemici, mentre Anter è libero in un regno prostrato e in catene. Catene che iniziano a cedere, forzate dagli Elfi della Luce ribelli che, sfuggiti ai rastrellamenti nemici, intendono combattere per riprendersi la propria patria.
Si avvicina una nuova battaglia: mettere al sicuro i prigionieri e le persone amate non è sufficiente, nascondersi non è più un’opzione valida, per quanto allettante possa sembrare.
La sfida è assolutamente impari, ma ciò che spinge Layra e i suoi alleati è l’amore per la propria casa, per la propria famiglia e per il proprio futuro, di gran lunga superiore alla sete di potere e vendetta.

Sito web: 


L'autrice.
Licia Oliviero è nata a Torre del Greco nel 1995, nell’anno in corso ha conseguito la maturità Scientifica con il massimo dei voti e si è iscritta alla facoltà di Lettere Moderne.
Ha da sempre una fervida immaginazione e una predilezione per tutto ciò che appartiene al mondo della fantasia. Considera la lettura un bisogno primario, adora perdersi nei mondi di carta e inchiostro.
L’amore per la scrittura deriva direttamente da queste passioni, scrivere è stato inizialmente il mezzo per dare sfogo alla fantasia, mentre adesso è una necessità, capace di rapirla anche per giornate intere.
Il suo esordio letterario è stato "La Principessa degli Elfi", seguito da "La Principessa degli Elfi - La Rivolta", secondo volume della trilogia fantasy
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Segnalazione paranormal romance: "Rebirth - I Tredici Giorni" di Alessia Coppola



Buon pomeriggio, lettori e amici!!
Spero di farvi cosa gradita segnalandovi un paranormal romance di un'autrice esordiente!!

REBIRTH - I TREDICI GIORNI
di Alessia Coppola


Editore: Dunwich Edizioni
137 pp (ebook)
184 pp (cartaceo)
2,99 euro (ebook) 
9,90 euro (cartaceo)
Data di uscita ebook: 25/11/2014
Data di uscita cartaceo: Gennaio 2015

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Trama

New Orleans, 1939
Le luci del teatro si spengono. Grace stempera il trucco di scena. Si specchia. Segue con lo sguardo una ruga.
Si rende conto che il tempo scorre anche per lei. Ma lei non vuole invecchiare. Con il cuore in tumulto esce dal teatro. 
Ad attenderla c’è un uomo in nero che le promette l’eterna giovinezza.
E se riuscisse davvero a impedirle di invecchiare?
Grace stringe un patto con lui, ignorando che in realtà è un demone figlio della Morte. Un Chronat.
Da questo momento, ha tredici giorni per fuggire. Se il demone riuscirà a trovarla prima della mezzanotte del tredicesimo giorno, lei apparterrà alle schiere della Morte e diventerà un Chronat a sua volta. In caso contrario, sarà libera.
Ma il percorso che attende la seducente attrice è pregno di sorprese. Non ultima quella che la porterà tra le braccia di Ayku, custode designato per proteggerla dal Chronat. 
Tra creature angeliche dedite al Bene e demoni votati al Male, Grace si ritroverà per la prima volta nella sua vita a dover scendere a patti con il Destino… e a compiere la sua scelta.

UN ASSAGGIO

Sentii una brezza fresca solleticarmi la fronte. Era così piacevole che quasi mi dispiacque riaprire gli occhi.
Eppure lo feci.
Due iridi di giada mi fissavano, incorniciate da una cascata di trucioli d’ebano.
Misi a fuoco e lo vidi. Era un giovane di una bellezza raggiante, disarmante. La bocca era un cesello perfetto e il naso dritto lo faceva apparire una divinità olimpica.

Teneva sollevata sulla mia fronte una mano liscia dalle dita flessuose come gambi di calle. «Perdonami se ti ho spaventata», sussurrò, con una voce che mi ricordò il suono del vento autunnale tra le foglie.


L’AUTRICE
Alessia Coppola è una blogger, illustratrice e scrittrice pugliese.
Dopo aver frequentato il liceo artistico della sua città, Brindisi, ha proseguito gli studi presso la Facoltà di Beni Culturali, per poi trasferirmi a quella di filosofia e ancora in sociologia con indirizzo criminologia. Durante gli anni dello studio, si è dedicata alla scrittura, pubblicando nel 2005 Pensieri nel Vento, raccolta di poesie edita da Kimerik Edizioni. Nel 2009 è venuta alla luce la seconda raccolta di poesie Canto di Te per Damiano Edizioni. Dal 2009 a oggi ha collaborato attivamente con editori, blog e riviste, come articolista e illustratrice. Nel 2012 è stata la volta di Le Avventure di Billino lo Stregatto pubblicato da Wip Edizioni, una favola moderna per bambini, corredata da illustrazioni.
Nel Natale 2014 verranno alla luce due raccolte di fiabe per l’infanzia. La prima, Coccole d’Inchiostro, per Parco Multimedia Edizioni e l’altra Tre Gemme nello Scrigno per Balsamo Edizioni.
Nel febbraio del 2015 per conto di Edizioni il Ciliegio uscirà una raccolta di racconti gotici/horror/steampunk, dal titolo Oltre lo Specchio. Sempre per la stessa CE, nel novembre del 2015 verrà pubblicato un breve romanzo Fantasy per l’infanzia, dal titolo Eleanor e il Principe delle Ninfee.
Per la Casa Editrice Dunwich, l’autrice pubblicherà presto altre opere.

mercoledì 14 gennaio 2015

Citazione d'autore (Ho lasciato entrare la tempesta)



Citazione d'apertura a "Ho lasciato entrare la tempesta" di Hannah Kent.

Sono stata più spietata 
con chi più ho amato.

La Laxdœla saga

Il significato del termine epigrafe al quale mi rifaccio
è quello dato dalla Treccani.it "Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi,
per dedica o ricordo
; più particolarm., citazione di un passo d’autore
o di opera illustre
 che si pone in testa a uno scritto
per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire

ANTEPRIME GARZANTI (febbraio 2015)



Belle le anteprime Garzanti previste per febbraio!
Se siete curiosi, date un'occhiata anche voi insieme a me!

- Le mille luci del mattino di Clara Sànchez, da mesi numero uno in Spagna, è una storia sulle trame nascoste e impreviste che legano le vite delle persone. Un romanzo dal respiro senza confini che insegna che niente è come sembra. E che la forza di una donna può sfidare l'oscurità. Perché c'è sempre qualcosa di segreto che vuole essere svelato.

- In silenzio nel tuo cuore: Il potente debutto di una giovanissima autrice dalla scrittura decisa, originale, graffiante. Il debutto potente di un'autrice di diciassette anni con una scrittura decisa, originale, incisiva. Un romanzo in cui si respira la vita vera degli adolescenti e il loro complicato mondo fatto di insicurezze e paure che possono portare a scelte sbagliate, ma anche a seconde possibilità inaspettate. Perché ci vuole coraggio per essere sé stessi, ma solo allora si comincia a vivere davvero.

- La ruga del cretino: il mondo di Andrea Vitali, esilarante e pittoresco, si colora con le tinte del giallo, portando le lancette del tempo all'epoca degli albori della psichiatria e della nascente criminologia moderna. Una prova letteraria che alla felicità narrativa unisce un desiderio di esplorazione che avvince il lettore.

LE MILLE LUCI DEL MATTINO
di Clara Sanchèz


Ed. Garzanti
Narratori Moderni 
Trad. di Enrica Budetta 
272 pagine 
€ 18.60
IN LIBRERIA 

5 FEBBRAIO 2015



Hai paura delle tue certezze?
Hai paura di fare domande?
Non fermarti.
Ogni luce ha la sua ombra.


Trama

Madrid. La luce si riflette sulle immense pareti a specchio del palazzo. Emma guarda dalla finestra il mondo che si perde in quell'intenso bagliore. 
È seduta alla scrivania di un ufficio con cui non ha alcuna affinità. Perché fare l'impiegata in una grande azienda non è mai stata la sua aspirazione. 
Ma Emma deve ricominciare dopo il fallimento della sua storia d'amore e del sogno di diventare una scrittrice. 
Il posto di assistente è arrivato al momento giusto.
Eppure quel lavoro non è come se l'aspettava. Il suo capo, Sebastián Trenas, passa le giornate a leggere libri: nessuna telefonata, nessuna riunione. 
Emma non riesce a spiegarselo, ma il suo sesto senso le suggerisce di non fare domande. 
Fino a quando arriva il giorno in cui non può più fare finta di niente. Mettendo in ordine alcune carte in vecchi faldoni, smuove qualcosa che doveva rimanere nascosto. 
Da allora tutto cambia: Trenas perde la carica di vicepresidente e dopo pochi giorni muore. Emma si sente in colpa e ha paura di quello che le sta accadendo intorno.
 Deve scoprire quale verità si cela dietro quegli uffici lussuosi e quelle pareti di cristallo. 
Perché nulla è come appare. E ora che due oscuri personaggi, due fratelli manager di successo, hanno sostituito il suo capo, la ragazza è convinta che i suoi sospetti siano fondati e che sia necessario scavare nel passato. 
Un passato che parla di bugie e segreti, di amori clandestini e di adozioni difficili. Solo in sé stessa Emma può trovare il coraggio per svelare il mistero. Perché c'è chi vuole fermarla. 
C'è chi vuole che su ogni cosa ricada il silenzio.
Un silenzio a cui Emma ha deciso di dare finalmente una voce.

Clara Sánchez ha conquistato tutti: i lettori, la stampa, la critica più illustre. Vincitrice di tantissimi premi, tra cui con Le cose che sai di me il premio Planeta, uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi del mondo, è una delle scrittrici più amate in Italia e ogni suo romanzo è un bestseller. Con Il profumo delle foglie di limone ha venduto un milione di copie e non ha mai lasciato la classifica dei libri più venduti.

L'autrice.
Clara Sánchez ha raggiunto la fama mondiale con il bestseller Il profumo delle foglie di limone, in cima alle classifiche di vendita per oltre due anni. Con Garzanti ha pubblicato anche La voce invisibile del vento e Entra nella mia vita. È l'unica scrittrice ad aver vinto i tre più importanti premi letterari spagnoli: il premio Alfaguara nel 2000, il premio Nadal nel 2010 e il premio Planeta nel 2013 con Le cose che sai di me.

Due new entry nella mia libreria: "Ho lasciato entrare la tempesta" - "A nome tuo"



Finalmente sono arrivati i due libri che avevo ordinato su Libraccio durante le festività natalizie ^_-

Che ne pensate?

HO LASCIATO ENTRARE LA TEMPESTA
di Hannah Kent


Ed. Piemme
Narrativa Storica
364 pp
17.50 euro
SETTEMBRE 2014
Trama

Strega, seduttrice, assassina: Agnes Magnusdóttir è accusata di molte cose.
Perché nell'Islanda del primo Ottocento, immersa nella nebbia e nelle superstizioni, lei, con la sua bellezza e la sua intelligenza ribelle e vivace, è una donna diversa dalle altre.
Anche per l'uomo che si è scelta: Natan Ketilson, "più vicino ai diavoli che agli angeli" mormorano nel villaggio, capace di risuscitare i morti con le sue pozioni.
E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, e Agnes è rimasta l’unica a piangerlo, il villaggio decide che la colpevole dell’efferato omicidio non può che essere lei.
E mentre attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia, facendoci scoprire pian piano la verità. La racconta agli unici amici che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e il giovane e inesperto confessore che si è scelta, Toti.
E anche se la morte sarà la fine inevitabile, per Agnes la vita continua altrove: nei pensieri, nei sogni, nelle letture.
Le cose che nessuno potrà toglierle.

L'autrice.
Hannah Kent è nata a Adelaide nel 1985. Da studentessa ha trascorso alcuni mesi in Islanda nell’ambito di uno scambio culturale promosso dal Rotary Club. È stato lì che ha sentito per la prima volta la storia di Agnes Magnusdottir, l’ultima persona a essere condannata a morte per decapitazione in Islanda, e se n’è innamorata. Il suo esordio, Ho lasciato entrare la tempesta è stato tra i libri più importanti del 2013 nel mondo anglosassone, e ha incantato la critica e i lettori.

A NOME TUO
di Mauro Covacich


A nome tuo
Ed. Einaudi
436 pp
22 euro

«Se te ne andrai scriverò io per te. Ricomincerò a nome tuo. Affronterò di nuovo il mare aperto anche se mi terrorizza e ti regalerò l'esordio che meriti.
Un libro che ha già ficcato le sue piccole radici rosa dentro il mio cervello, e sta crescendo, sta crescendo ogni giorno. Scriverò per te, ti darò una voce, però tu devi sparire»


Sinossi

Si comincia con un viaggio per mare.
C'è una nave militare che risale la costa dall'Albania a Trieste, sulla nave uno scrittore che lungo quell'Adriatico smagliante ripercorre la storia imperfetta e dilaniata di tutte le vite di frontiera.
Nascosta in cabina trova una capricciosa compagna di viaggio, eccitante come una fantasia. Lui si è imbarcato quasi per caso, recalcitrante «ambasciatore di cultura » nei paesi della costa orientale. Lei scappa e ricompare, lo attira e lo intrappola.
Vuole una storia, vuole la sua.
Il tema dell'identità, triestino quant'altri mai, è il vero nucleo di questo libro. Declinato in una storia avvincente - anzi due - si manifesta in tutta la sua complessità.
Da dove veniamo, che lingua parliamo, cosa mostriamo di noi, come ci raccontiamo a noi stessi e agli altri.
Se alla fine quello che ci cattura è un vertiginoso gioco di specchi, è perché lo scrittore è un prestigiatore. Nasconde le mani mentre seguiamo il volo della colomba.
Oppure mostra le mani per dire: guarda, questa è la mia magia.

Non c'è scrittore in Italia oggi che più di Mauro Covacich abbia scelto questa seconda strada. Seguire le tracce del suo percorso letterario significa davvero fare un viaggio dentro la finzione, per osservare la scrittura nel suo farsi e in filigrana la vita che scorre fuori e dentro i margini del foglio.

Con A nome tuo la dimensione del reale e quella della finzione implodono in un romanzo sorprendente, che riagguanta i frammenti di un’identità sparpagliata tra storia presente, storia passata e immaginazione. Forse questa volta il ciclo è davvero chiuso, e Covacich ci invita a guardare la sua opera con una nuova consapevolezza che può sembrare una resa, ma che, invece, è la sintesi dei legami misteriosi che attraversano la letteratura e la vita: «scrivere è mentire, sempre. Ma forse mentire è la mia condizione autentica, la verità dell’invenzione».

L'autore.
Mauro Covacich è nato a Trieste nel 1965. Ha pubblicato diversi libri di narrativa, tra cui: Storia di pazzi e di normali (Theoria 1993, Laterza 2007),Anomalie (Mondadori 1998, 2001), L'amore contro (Mondadori 2001 e Einaudi 2009), A perdifiato (Mondadori 2003, Einaudi 2005), Fiona (Einaudi 2005 e 2011), Trieste sottosopra (Laterza 2006), Prima di sparire (Einaudi 2008 e 2010), A nome tuo (Einaudi 2011) e L'esperimento (Einaudi 2013). È inoltre autore della videoinstallazione L'umiliazione delle stelle (Buziol - Einaudi - Magazzino d'Arte Moderna Roma 2010
).

martedì 13 gennaio 2015

On my wishlist



Due libri che vanno ad aggiungersi alla wishlist!
Li conoscete?

 La seduzione del Minotauro 
di Anaïs Nin


Fazi Editore
156 pp
12 euro
«E così lei cambiò e mutò, e la luce e il carezzevole calore la trasformarono in una stola di seta».

Sinossi
In questo romanzo, finora inedito in Italia, la Nin dà nuovamente voce ai più profondi e intimi sentimenti femminili. E questa volta la protagonista è una donna in bilico fra l'oblio e la consapevolezza, alla disperata ricerca di un più profondo equilibrio.
Lillian è una donna in fuga, apparentemente da un passato turbolento, ma in realtà da se stessa.
Nella città messicana di Golconda, dove lavora come pianista jazz in un nightclub, tenta di dimenticare e di costruirsi una nuova vita, lontano dal suo paese, da suo marito, dai suoi figli e dai suoi amanti.
Ma arriva presto a capire che questo è in realtà un viaggio tutto interiore, in cui il passato che aveva cercato di dimenticare torna prepotentemente a galla e chiede di essere ascoltato, guardato e capito.

L'autrice.
Nata a Parigi nel 1903 e morta a Los Angeles nel 1977, Anaïs Nin è tra le scrittrici più originali e irrequiete del XX secolo. Celebre per i suoi tempestosi rapporti d’amore (su tutti, il sodalizio erotico e letterario con Henry Miller), Anaïs Nin ha saputo affascinare uomini e donne di genio – Antonin Artaud, André Breton, Lawrence Durrell, Gore Vidal, Salvador Dalì, Pablo Picasso, Djuna Barnes – divenuti poi tutti indimenticabili personaggi del suo imponente Diario. Fazi Editore ha già pubblicato la fiction autobiografica Collages, la raccolta di saggi Mistica del sesso, i romanzi Le quattro stanze del cuore,Figli dell’Albatros, Seduzione del Minotauro, Scale di fuoco
.


TUTTO E' IN FRANTUMI. 
1943. Diario di un'ebrea olandese
di Klaartje De Zwarte-Walvisch 


Ed. Guanda
Trad. L. Pignatti
176 pp
16.50 euro
Trama

Il 22 marzo 1943, in una bella giornata di sole, due «cacciatori di ebrei» prelevano Klaartje e Joseph de Zwarte dalla loro casa di Amsterdam. Finisce così il loro ultimo pomeriggio di libertà.
Dopo l’arresto, marito e moglie vengono internati nel campo di concentramento di Vught. Nel giro di alcuni mesi Klaartje sarà trasferita a Westerbork e, da lì, a Sobibor, dove morirà nelle camere a gas il 16 luglio, a trentadue anni.
Joseph, separato dalla moglie a Vught e impiegato nei lavori forzati, sarà deportato in seguito, ma le sue tracce si perdono comunque in un luogo imprecisato della Polonia.
A dispetto dei suoi carcerieri e correndo un rischio enorme, la sartina Klaartje trova il coraggio dell’unica resistenza possibile: tiene un diario preciso e dettagliato della vita nel campo di Vught.
Forse presagendo a quale destino andrà incontro, al momento di salire sul treno per Sobibor lo consegna al cognato.
È una testimonianza commovente e un impietoso atto di accusa, ma insieme dà voce all’incredulità di fronte a un sistema talmente assurdo da risultare inconcepibile.
Il diario è stato riscoperto solo di recente, dopo la donazione di una superstite della famiglia al Museo ebraico di Amsterdam.

Con la sua pubblicazione non soltanto si è riportato alla luce un documento fondamentale ma, finalmente, si realizza il desiderio di Klaartje che quanto ha scritto raggiunga il mondo esterno perché tutti conoscano le sue sofferenze e la sua rabbia.
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