martedì 7 giugno 2011

Considerazioni su il "Padre nostro"...

Non dire Padre,
se ogni giorno non ti comporti da figlio.

Non dire nostro,
se vivi isolato nel tuo egoismo.
Non dire che sei nei cieli,
se pensi solo alle cose terrene.
Non dire sia santificato il tuo nome,
se non lo onori.
Non dire venga il tuo regno,
se lo confondi con il successo materiale.
Non dire sia fatta le tua volontà,
se non l’accetti quando è dolorosa.
Non dire donaci oggi il nostro pane,
se non ti preoccupi della gente che ha fame,
che è senza cultura e senza mezzi per vivere.
Non dire perdona i nostri debiti,
se conservi un rancore verso tuo fratello.
Non dire non lasciarci cadere nella tentazione,
se hai intenzione di continuare a peccare.
Non dire liberaci dal male,
se non prendi posizione contro il male.
Non dire Amen,
se non prendi sul serio le parole del Padre Nostro.

LA SABBIA DELLE STREGHE

http://lacrimedicristallo.blogspot.com/2011/06/giveaway-del-libro.html

lunedì 6 giugno 2011

Non restare adirato!!



“Non ti affrettare a irritarti nello spirito tuo,
perché l'irritazione riposa in seno agli stolti.”  (Ecclesiaste 7:9)



Un giorno, un’aquila si fiondò su una donnola e la imprigionò fra i suoi artigli. Mentre questo grande uccello riprendeva il volo, improvvisamente le sue ali smisero di battere e si abbatté al suolo come un sasso. La donnola, con un solo morso, era riuscita a colpirla al cuore.

L’odio avrà esattamente lo stesso effetto nel tuo cuore! Di tanto in tanto ci arrabbiamo sul serio ma Salomone dice che solo i pazzi permettono all’ira di dimorare in pianta stabile nel proprio cuore.

La collera e l’odio sono in grado di deformare i tratti del viso, di sbriciolarti il cuore e lo spirito. Sarai schiacciato dal peso di questo fardello.

Le difficoltà della vita sono una montagna già abbastanza scoscesa, senza che tu ti carichi ancora di un peso del genere sulle spalle!

Quindi, lascia perdere tutto questo.

Ti vuoi sentire libero oggi?

Allora prega: «Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno» (Luca 23:34).

Vuoi far piacere a Dio? Ascolta:


«Infatti, che vanto c'è se voi sopportate pazientemente quando siete malmenati per le vostre mancanze? Ma se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è una grazia davanti a Dio.» (1 Pietro 2:20)

giovedì 2 giugno 2011

CUORE NERO

A diciassette anni ci si può imbattere nel vero amore? È ciò che si chiede Giulia quando quel sentimento irrompe nella sua vita. Prima di allora era una ragazza indipendente, segnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt'altro che romantica dei rapporti sentimentali.
Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia. Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall'accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell'Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra.
Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi?
Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere. E scoprirà che amare un vampiro è una dannazione, un desiderio proibito, ma sceglierà di correre il rischio a qualunque costo. Anche se sa di essere una preda. Perché se vivere con lui è difficile, vivere senza di lui è impossibile
http://romanticamentefantasy.blogspot.com/2011/05/anteprima-e-giveaway-cuore-nero-di.html

Il Passaggio di Justin Cronin

Nel cuore della foresta boliviana il professor Jonas Lear fa una scoperta destinata a cambiare per sempre il destino dell’umanità: un virus, trasmesso dai pipistrelli che, modificato, è in grado di rendere più forti gli esseri umani, preservandoli da malattie e invecchiamento. In una remota base militare in Colorado, il governo degli Stati Uniti inizia quindi degli esperimenti genetici top secret per studiare i prodigiosi effetti di questa scoperta. È il Progetto Noah, che utilizza come cavie umane dodici condannati a morte e una bambina. L’esperimento però non procede secondo le previsioni e accade ciò che non era neanche lontanamente immaginabile: i detenuti sottoposti alla sperimentazione – i virali – trasformatisi in creature mostruose e assetate di sangue, fuggono dalla base, seminando morte e distruzione. Da quel momento gli eventi precipitano e nessuno è più in grado di controllarli, nessun luogo è più sicuro e tutto ciò che rimane agli increduli sopravvissuti è la prospettiva di una lotta interminabile e di un futuro governato dalla paura del contagio, della morte e di un destino ancora peggiore. L’unica speranza è rappresentata da Amy, piccola superstite del fallimentare esperimento che ha scatenato l’apocalisse: su di lei il virus ha avuto effetti particolari, trasformandola in una pedina fondamentale nella lotta contro i virali. Sarà l’agente dell’FBI Brad Wolgast a salvarla da una fine terribile e a iniziare con lei un’incredibile odissea per liberare finalmente il mondo dall’incubo in cui è precipitato. Il destino dell’umanità è nelle sue mani. Ambientato in un prossimo futuro, Il passaggio non è solo un thriller letterario, ma anche un avvincente romanzo post-apocalittico e una cronaca epica della resistenza umana di fronte al pericolo di una catastrofe senza precedenti.
http://abookbite.blogspot.com/2011/06/giveaway-il-passaggio-di-justin-cronin.html

Parlare con i bambini piccoli

Ai bambini piace che gli adulti parlino loro e questo anche da quando sono neonati.
Bisogna togliersi dalla testa l'idea che i bambini piccoli non capiscano niente, perchè invece essi hanno delle capacità linguistiche e comunicative che vanno valorizzate; partire dal presupposto che non serva utilizzare un linguaggio corretto, con frasi di senso compiuto, coi bimbi piccoli, porterà i grandi a usare sempre il cosiddetto "bambinese", quel linguaggio infantile che va bene con i neonati, ma che dovrà essere abbandonato quando il piccolo comincerà a dire le prime parole.

Comunicare col piccolo è fondamentale non solo per "abituarlo" al linguaggio che anche egli adotterà, ma anche per comunicare affetto, amore, fiducia, sicurezza, capacità di soddisfare i suoi bisogni, di "dare voce" ai suoi pensieri - esprimendo a parole i sentimenti che il bimbo sta provando, ad es., quando comincia a piangere perchè ha fame o perché non sta bene -, di raccontargli ciò che sta accadendo attorno a lui.

Per aiutarlo a familiarizzare con le parole, è utile parlargli ripetendole anche più volte in una stessa frase e pronunciarle nel modo corretto, non ripetendo il modo "infantile" del bambino di dire le paroline che sta imparando.
Man mano che il piccolo crescerà, mamma, papà e gli altri adulti attorno a lui, lo aiuteranno ad allargare il suo vocabolario, incoraggiandolo quando riesce a dire le prime semplici frasi.

Cristiani perseguitati nei Paesi islamici

Le tempeste in corso in Egitto e in Sudan rappresentano un grande punto di svolta, ma le attitudini locali sembrano assicurare che almeno una cosa rimarrà invariata: la legge contro la diffamazione dell'islam resisterà a qualsiasi tempesta. Mentre i giovani egiziani continuano la loro rivoluzione cercando quelle libertà così comuni nelle altre parti del mondo, non vi è segno che la versione egiziana della legge anti-blasfemia verrà cambiata. In Sudan, dove il Sud non islamico è ormai diviso dal Nord islamico, i cristiani rimanenti nel nord sono più vulnerabili alle accuse infondate di diffamazione dell'islam. In Egitto questa legge mira teoricamente a scoraggiare le persone dall'offendere le sensibilità religiose altrui, ma in pratica viene utilizzata per soffocare la libertà di espressione e intimidire e punire coloro che non sottostanno alla versione ortodossa dell'Islam sunnita praticato dalla maggioranza degli egiziani, questo è ciò che affermano gli avvocati che si battono per i diritti umani e per i dissidenti religiosi.

L'articolo 98(f), conosciuto dai procuratori egiziani come la base di accusa contro chi disprezza la religione, cita: Chiunque sfrutti la religione per promuovere ideologie estremiste attraverso l'eloquio, la lettera scritta o in qualsiasi altra forma, con l'intenzione di fomentare la sedizione, il disprezzo o lo screditamento di una qualsiasi religione divina o dei suoi aderenti, o pregiudicando l'unità nazionale, sarà punito con l'arresto dai 6 mesi ai 5 anni o con un'ammenda di almeno 500 sterline egiziane(60 euro circa).

Formalmente l'articolo 98(f) non è una legge anti-blasfemia, ma viene usato in questo modo tanto quanto le altre leggi anti-blasfemia vigenti nell'intero Medio Oriente e nell'ancor più esteso mondo musulmano. Violare questo statuto significa "diffamare una religione divina". Molti, in virtù di questa legge, sono stati accusati di aver insultato l'islam.
"Se diventi cristiano, sei facilmente accusabile di insultare l'islam proprio perché hai abbandonato questa religione e quindi, presumibilmente, la consideri non buona", afferma Paul Marshall, studioso del Centro sulle Libertà Religiose presso l’Hudson Institute. Al contrario, però, nessun convertito dal cristianesimo all'islam è mai stato accusato di aver diffamato il cristianesimo.


tratto da Porte Aperte

Semifreddo al caffè


Per questo delicato dolce al cucchiaio saranno necessari:



INGREDIENTI:

  • 60 ml di caffè
  • 100 ml di mascarpone
  • 350 ml di panna
  • 5 tuorli
  • 80 gr di zucchero
Per preparare il semifreddo al caffè, iniziate unendo il caffè liquido con lo zucchero in un pentolino a fondo spesso, mescolate e portate a ebollizione. 
Ponete i tuorli in un recipiente per cuocere a bagnomaria e rompeteli con una frusta; Incorporate lo sciroppo a filo, mescolando di continuo con la frusta e cuocete il tutto a bagnomaria fino a che il composto si addenserà e avrete ottenuto una crema.
Mettete la crema al caffè in una planetaria e montatela fino a che si sarà raffreddata, avrete ottenuto la “pasta bomba” al caffè. 
“Semimontate” quindi la panna, montatela cioè fino a quando inizierà ad essere compatta ma non troppo sostenuta. Versate due cucchiai di panna semimontata nel mascarpone e mescolate per ammorbidirlo e renderlo cremoso. Versate la pasta bomba al caffè nella panna restante e amalgamate molto delicatamente con movimenti dal basso verso l’alto per non smontare la panna.
 Quando la pasta bomba al caffè sarà totalmente amalgamata  aggiungete anche il mascarpone ammorbidito e incorporatelo nella stessa maniera. 
Versate dunque il composto ottenuto in bicchierini e coppette e ponete  i semifreddi in freezer per almeno 5 ore. Ricordate di estrarre i semifreddi dal freezer 10 minuti prima di gustarli, guarnendoli con della panna montata e dei chicchi di caffè.

sabato 28 maggio 2011

Concetta Scazzi: "Mia sorella e mia nipote? Belve senza Dio"


 "Ma che gente è, ma come hanno potuto, ma cos'hanno dentro? Era una bimba, era debole, non era in grado di difendersi. Io sapevo bene che Sabrina e Cosima sono due persone gelose, invidiose, di tutti, non solo di noi. Ma come potevo immaginare? Hanno agito come belve!"
E' lo sfogo di Concetta Serrano, la mamma di Sarah Scazzi, in un'intervista a "Il Messaggero" dopo l'arresto della sorella Cosima.
"Io devo capire, io non riesco a spiegarmelo - continua Concetta Serrano - Gelosia? Ma può bastare la gelosia, per uccidere una bimba? Ma com'è possibile? Sembravano persone normali. Cosa può averli trasformati in assassini? Credo che le ragioni siano tante. La principale è una: è gente senza Dio".

"Non ho mai creduto - sottolinea la mamma di Sarah - che Michele fosse un pedofilo e un assassino. Mio cognato non è stato altro che uno schiavo, sin dall'inizio, in quella casa. Stava lì solo per obbedire. Ma ora vorrei chiedergli: che uomo sei? Perché non l'hai aiutata? Perché non l'hai salvata? E come hai potuto gettare il corpo di una bimba dentro un pozzo?".

"Solo Dio può perdonare, perché legge nell'anima, comprende se c'è pentimento o no - conclude Concetta Serrano -. . Io non vedo nessun pentimento. L'ho ascoltata in televisione, Cosima: era fredda, non ha pronunciato nessuna parola di rimpianto per quella bambina. Si preoccupava. Io non posso perdonare, non spetta a me. Il perdono arriverà solo con il governo di Dio, quando saranno cacciati tutti i malvagi dalla Terra. Quel giorno tornerà anche Sarah"

TRATTO DA

giovedì 26 maggio 2011

Alle donne piace l’uomo bello e dannato

E' inutile: l'espressione "bello e dannato" e l'idea che le donne dicano di volere accanto un uomo dolce e comprensivo salvo poi scegliere quello che "le fa soffrire"... a quanto pare non è semplicemente un luogo comune, ma un dato di fatto!
Gli uomini tenebrosi, dallo sguardo enigmatico, misterioso, che non sfoderano sorrisi troppo teneroni e dolci, piacciono molto di più alle donne e a dirlo è uno studio condotto dall'Università della British Columbia.
La ricerca ha coinvolto circa mille volontari, cui sono stati fatti vedere delle foto di maschi e femmine con differenti espressioni facciali: felicità(sorriso), orgoglio (petto in fuori), vergogna (testa bassa).
In seguito, è stato chiesto ai partecipanti di dire la loro opinione in merito: sono state rilevate delle differenze sostanziali in termini di preferenza, da parte di uomini e donne.
Gli esponenti del sesso forte preferiscono donne che sorridono serenamente allegre, solari, con meno problemi e "paranoie" possibili, che non manifestino tratti di orgoglio o di eccessiva sicurezza in se stesse.
Invece, le donne hanno apprezzato molto di più le foto che ritraevano uomini in atteggiamenti orgogliosi, forti, sicuri, decisi, scartando quelli troppo sorridenti o malinconici.

Evidentemente, i luoghi comuni e i pregiudizi tipici della cultura e del contesto sociale in cui nasciamo e siamo cresciuti, influenza non poco le nostre preferenze in questo senso: la donna deve, per l'uomo medio, essere preferibilmente dolce, "sottomessa", allegra; le donne, a loro volta, diffidano di uomini troppo "teneroni", preferendo avere accanto tipi più "tosti", dei maschi forti, sicuri di sè, che sappiano proteggere la propria donna, coraggiosi, con quel fascino alla "James Dean".

A prescindere comunque dai risultati di ricerche e sondaggi, non è il caso di essere "dogmatici" e troppo rigidi, traendo deduzioni frettolose e associando l'immagine dell'uomo sorridente a quella di un "debole", di un "orsacchiotto coccolone" che non sa far sentire la propria donna al sicuro...!

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