sabato 28 maggio 2011

Concetta Scazzi: "Mia sorella e mia nipote? Belve senza Dio"


 "Ma che gente è, ma come hanno potuto, ma cos'hanno dentro? Era una bimba, era debole, non era in grado di difendersi. Io sapevo bene che Sabrina e Cosima sono due persone gelose, invidiose, di tutti, non solo di noi. Ma come potevo immaginare? Hanno agito come belve!"
E' lo sfogo di Concetta Serrano, la mamma di Sarah Scazzi, in un'intervista a "Il Messaggero" dopo l'arresto della sorella Cosima.
"Io devo capire, io non riesco a spiegarmelo - continua Concetta Serrano - Gelosia? Ma può bastare la gelosia, per uccidere una bimba? Ma com'è possibile? Sembravano persone normali. Cosa può averli trasformati in assassini? Credo che le ragioni siano tante. La principale è una: è gente senza Dio".

"Non ho mai creduto - sottolinea la mamma di Sarah - che Michele fosse un pedofilo e un assassino. Mio cognato non è stato altro che uno schiavo, sin dall'inizio, in quella casa. Stava lì solo per obbedire. Ma ora vorrei chiedergli: che uomo sei? Perché non l'hai aiutata? Perché non l'hai salvata? E come hai potuto gettare il corpo di una bimba dentro un pozzo?".

"Solo Dio può perdonare, perché legge nell'anima, comprende se c'è pentimento o no - conclude Concetta Serrano -. . Io non vedo nessun pentimento. L'ho ascoltata in televisione, Cosima: era fredda, non ha pronunciato nessuna parola di rimpianto per quella bambina. Si preoccupava. Io non posso perdonare, non spetta a me. Il perdono arriverà solo con il governo di Dio, quando saranno cacciati tutti i malvagi dalla Terra. Quel giorno tornerà anche Sarah"

TRATTO DA

giovedì 26 maggio 2011

Alle donne piace l’uomo bello e dannato

E' inutile: l'espressione "bello e dannato" e l'idea che le donne dicano di volere accanto un uomo dolce e comprensivo salvo poi scegliere quello che "le fa soffrire"... a quanto pare non è semplicemente un luogo comune, ma un dato di fatto!
Gli uomini tenebrosi, dallo sguardo enigmatico, misterioso, che non sfoderano sorrisi troppo teneroni e dolci, piacciono molto di più alle donne e a dirlo è uno studio condotto dall'Università della British Columbia.
La ricerca ha coinvolto circa mille volontari, cui sono stati fatti vedere delle foto di maschi e femmine con differenti espressioni facciali: felicità(sorriso), orgoglio (petto in fuori), vergogna (testa bassa).
In seguito, è stato chiesto ai partecipanti di dire la loro opinione in merito: sono state rilevate delle differenze sostanziali in termini di preferenza, da parte di uomini e donne.
Gli esponenti del sesso forte preferiscono donne che sorridono serenamente allegre, solari, con meno problemi e "paranoie" possibili, che non manifestino tratti di orgoglio o di eccessiva sicurezza in se stesse.
Invece, le donne hanno apprezzato molto di più le foto che ritraevano uomini in atteggiamenti orgogliosi, forti, sicuri, decisi, scartando quelli troppo sorridenti o malinconici.

Evidentemente, i luoghi comuni e i pregiudizi tipici della cultura e del contesto sociale in cui nasciamo e siamo cresciuti, influenza non poco le nostre preferenze in questo senso: la donna deve, per l'uomo medio, essere preferibilmente dolce, "sottomessa", allegra; le donne, a loro volta, diffidano di uomini troppo "teneroni", preferendo avere accanto tipi più "tosti", dei maschi forti, sicuri di sè, che sappiano proteggere la propria donna, coraggiosi, con quel fascino alla "James Dean".

A prescindere comunque dai risultati di ricerche e sondaggi, non è il caso di essere "dogmatici" e troppo rigidi, traendo deduzioni frettolose e associando l'immagine dell'uomo sorridente a quella di un "debole", di un "orsacchiotto coccolone" che non sa far sentire la propria donna al sicuro...!

Sindrome della bambola rotta: avere un figlio disabile

Desiderare un figlio e scoprire di aspettarlo...: forse è uno dei momenti più emozionanti e felici per una mamma ed un papà!
Durante i mesi di gravidanza, i genitori pensano a quel bambino che nascerà, fantasticano su di lui; si fanno tante domande, con un misto di "elettrizzante" curiosità e di preoccupazione allo stesso tempo: sarà sano?, sarò in grado di accudirlo al meglio?..., ed altre mille domande che fanno posto nella mente dei futuri genitori.

Ma non sempre le cose vanno come si desidera, come si spera...: succede che nasca un bambino affetto da qualche disabilità.
Quali sono le reazioni dei genitori?
E' chiaro, in questi casi, che tutta la felicità di aver avuto un figlio viene per forza di cose a scontrarsi la realtà della malattia; è un colpo duro per la coppia, che deve rielaborarela nuova ed inaspettata situazione e imparare ad accettare un figlio "diverso" da come lo si era immaginato e desiderato: la "bambola ideale" che aveva popolato per mesi la mente dei genitori diventa una "bambola rotta", non più bella e sana; questa non è di certo una realtà facile da accettare, non subito almeno!

Il supporto delle persone attorno, compreso il personale specializzato (dottori, infermieri e psicologi), è fondamentale soprattutto nelle prime fasi, perché i genitori vanno sostenuti ed aiutati a vedere il loro piccolo come una creatura ancora più speciale, fragile, che avrà bisogno di cure amorevoli e di attenzioni particolari.
Molto probabilmente, la consapevolezza proprio di avere a che fare con un bimbo che - a motivo della propria disabilità - avrà maggiormente bisogno di cure speciali, spaventerà mamma e papà, spiazzati da questa "emergenza" non prevista, quindi è importante che vengano aiutati su come accudire al meglio il piccolo, andando incontro alle sue esigenze "speciali".

Capiterà, nel corso del tempo, di passare da momenti di rifiuto, di stanchezza...., a momenti di accettazione serena da parte dei genitori; ciò che conta è che mamma e papà imparino a capire e sentire che il loro piccolo, anche se disabile, non è una "bambola rotta", che non funziona, ma forse è una "bambola più delicata", più fragile, che avrà bisogno di una dose di amore ancora maggiore affinché, crescendo, il piccolo non si senta rifiutato, ma possa essere accolto in un ambiente famigliare che lo aiuta a sviluppare le proprie potenzialità nascoste, la propria autostima, in modo da aiutarlo a vivere nel pieno rispetto della propria dignità.

Donna trovata morta nel “box degli orrori”

La vittima ha attorno ai 35 anni, probabilmente è una prostituta, forse della Romania visto che nella tasca di un suo indumento è stato trovato un biglietto scritto in rumeno.
Il "garage delle torture" si trova in un quartiere di Cinisello, nello scantinato di un condominio, con mura insonorizzate, uno scarno mobilio e video porno; l'uomo arrestato e accusato come presunto assassino, è un uomo di 44 anni - Antonio Giordano -, che abita con la madre e la sorella a Sesto S. Giovanni, è un muratore separato (ha due figli) ed l'affittuario del box.
Probabilmente, secondo le prime ipotesi da parte degli investigatori, l'uomo portava le proprie vittime in quel posto e le sottoponeva a macabri rituali a sfondo sessuale.

Le forze dell'Ordine hanno perquisito il garage in seguito alla denuncia per aggressione da parte di una giovane prostituta ghanese, che era stata aggredita appunto nei pressi del condominio.
Quando poi Giordano è stato prelevato da casa sua e portato al garage "incriminato", ci si è trovati davanti al triste spettacolo della donna uccisa e torturata e sono subito scattate le manette per l'uomo, che finora non ha fatto alcuna dichiarazione e si è chiuso in un totale silenzio.
L'ipotesi degli inquirenti è che si tratti di un serial killer, ma tutto è ancora da confermare; intanto, il pubblico ministero Franca Macchia ha disposto che venga effettuato l'esame autoptico sul cadavere della donna per capire con esattezza in che modo e quando è morta

Sarah Scazzi: indagata Cosima Serrano

Sempre novità nel'assassinio di Sarah Scazzi, anche se, col passare del tempo, i riflettori si sono un po' spostati dal caso di Avetrana, il paese in provincia di Taranto che ha visto puntati su di sé le attenzioni a volte morbose dei media e dell'opinione pubblica, a causa dell'omicidio, ancora irrisolto, della piccola Sarah, la ragazzina 15enne che è entrata nel cuore e nelle case degli italiani da quel triste 26 agosto 2010, giorno della sua scomparsa ma anche della sua morte.

Le indagini proseguono: troppe ombre, troppi misteri, troppe verità dette e poi negate e modificate, troppa gente che "entra ed esce" dal garage di Michele o da dentro la casa dei Misseri in via Grazia Deledda...!
Insomma, a distanza di 9 mesi, purtroppo non si può dire che si sia giunti in modo inequivocabile e definitivo alla risoluzione del caso; le domande più importanti: chi ha ucciso Sarah, dove, perché, come, c'erano dei complici...?, ed altre ancora, sono tutte domande alle quali gli inquirenti non riescono a dare una risposte precisa che porti alla chiusura del caso.

L'ultima novità - ma forse per qualcuno non costituirà una vera e propria novità... - è che Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e mamma di Sabrina, è stata iscritta nel registro degli indagati.
L'accusa è quella di concorso in omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere; zia Cosima si dichiara innocente e i suoi avvocati difensori chiedono per la loro assistita gli arresti domiciliari.
Intanto i DNA presi dalle persone più vicine a Sarah e/o coinvolti nelle indagini in questi mesi (Sabrina, Michele, Cosima, Cosimo Cosma, Carmine Misseri e Ivano Russo) verranno messi a confronti con oggetti sequestrati dal garage di Michele.

Stasera la trasmissione Chi l'ha visto? - che in diretta, in collegamento con mamma Concetta, diede notizia del ritrovamento del corpo della giovanissima Sarah in un pozzo, grazie alle direttive di zio Michele, la sera del 7 ottobre scorso - si occuperà stasera di dare gli ultimi aggiornamenti sul caso.

mercoledì 25 maggio 2011

INVOLTINI CON CARCIOFI, PANCETTA E SOTTILETTA

INGREDIENTI:
500 g di tacchino o girello
5 carciofi
1 spicchio di aglio
prezzemolo
qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato
pepe nero
sottilette le cremose
100 gr. pancetta arrotolata
olio q.b.
sale q.b.


PROCEDIMENTO:


Prendere i carciofi e togliere le foglie dure più esterne fino ad ottenere i cuori teneri. 
Tagliarli a metà, eliminare eventualmente il fieno e ridurli a fettine sottili. 
Tenerli in acqua acidulata con mezzo limone.
In una padella far dorare leggermente uno spicchio d'aglio e poi aggiungere i carciofi. 

Salare, pepare, tritare del prezzemolo fresco  e aggiungere un bicchiere di acqua. 
Far cuocere e poi spegnere; frullare leggermente, poi riunire in una ciotola ed aggiungere il parmigiano e pepe nero.
Stendere le fettine di fesa e sistemare su ognuna: una fettina di pancetta, la sottiletta, un cucchiaio di composto di carciofi e pepe nero.
Arrotolare e sistemare dentro una teglia con un filo d'olio; salare.

Cuocere in forno alla temperatura di 180° per circa 15/20 minuti, avendo cura di farli rosolare da tutti i lati; infine sfumare con un bicchiere di vino bianco.


(tratto da dolcienonsolo)



Penne al ragù di verdure

Ed ecco un gustoso primo piatto, profumato e semplice da preparare!!

Ci serviranno:
  • abbondanti foglie di basilico
  • 1  cipolla, prezzemolo tritato
  • 250 gr di funghi champignon
  • mezzo bicchiere di olio
  • pepe, sale
  • 2 zucchine
  • parmigiano per cospargere alla fine
Procedimento:

Lavate i pomodori, pulite i funghi e tagliateli a pezzetti non troppo grossi. 
Mondate la cipolla e tritatela finemente, poi ponetela in una padella capiente contenente l’olio: fate dorare la cipolla, poi unite i funghi e fateli stufare per qualche minuto.
Mondate le zucchine e tagliatele a dadini versate anche i cubetti di zucchine in padella, e per ultimi unite i pomodori.

Per insaporire il tutto, a questo punto aggiungete in padella una vaschetta di Cuore di Brodo Knorr Verdure che amalgamerà le verdure senza coprire i loro sapori. 
Tagliate grossolanamente le foglie di basilico e tritate finemente il prezzemolo. 
Quando anche i pomodori si saranno ammorbiditi, salate, pepate, e aggiungete nella padella il basilico, e il prezzemolo tritato; mischiate il tutto e spegnete il fuoco. 

Dopo avere lessato le penne in abbondante acqua salata, scolatele ancora al dente e buttatele nella padella contenente il condimento di verdure preparato: saltate il tutto velocemente e impiattate le penne al ragù di verdure cospargendole con abbondante parmigiano reggiano.


(tratto da www.giallozafferano.it)

lunedì 23 maggio 2011

Giovanni Falcone

L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa.
Altrimenti non è più coraggio, è incoscienza!

Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.

La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.

DIO NON CI ABBANDONERA' MAI!!

Posso già vedere, una luce, che risplende per me
E più del sole mi scalderà
Il buio finirà, e per sempre con te resterò
Non ho timore avanti andrò.

Io non ho paura
Perché so che sei con me
E perché tu sei con me
chi temerò, chi temerò.
Tu non mi lascerai mai, anche se la notte è buia
Tu non mi lascerai mai, quando il vento soffia forte
Tu non mi lascerai mai, non mi lascerai mai.

domenica 22 maggio 2011

SU DI ME - Lidia Genta

FU PER ME QUELLA MORTE
PER ME CHE RISORSE

CLAUDIO BAGLIONI: "Due universi"

Torta Crema di Caffè e nocciole

Preparazione:
Per preparare la crema alle nocciole sbattete i tuorli con lo zucchero, poi unite la farina, il latte caldo e 1 bicchierino di Rum. Fate cuocere la crema sempre mescolando e toglietela dal fuoco quando sarà addensata. Fatela raffreddare e unitevi 150 grammi di nocciole tostate, sbucciate e tritate finemente.
Per preparare la crema al caffè lavorate il burro finché sarà spumoso, poi aggiungete, sempre mescolando, lo zucchero, il caffè e un bicchierino di Rum. Infine unite anche il mascarpone.
Eliminate la crosticina esterna delle due pan di spagna e tagliatele orizzontalmente in due fette ciascuna. Bagnate la superficie di ogni fetta con liquore, poi spalmate su una fetta uno strato di crema alle nocciole, ricoprite con un’altra fetta di pan di spagna, spalmatevi sopra dell’altra crema alle nocciole e continuate ad alternare in questo modo gli strati di crema e le fette di pan di spagna terminando con il pan di spagna. Dopo aver completato la farcitura interna, spalmate sulla torta ottenuta la crema al caffè, con una spatola, su tutta la superficie in modo da realizzare una forma tondeggiante e decorate con le nocciole rimaste e lo zucchero a velo.

Ingredienti per preparare la pasta:
  • due pan di spagna di 350gr  ognuno
  • liquore a piacere
  • 150 gr di nocciole
  • 200 gr di zucchero a velo

Ingredienti per la crema alle nocciole

  • 150 gr di nocciole tostate, sbucciate e tritate finemente
  • 8 dl.  di latte
  • 180 gr di zucchero
  • 70 gr di farina
  • 1 bicchierino di Rum

Ingredienti per preparare la crema al caffè:

  • 250 gr di burro
  • 180 gr di zucchero
  • 250 gr di mascarpone
  • 1 bicchierino di Rum
  • una tazza di caffè ristretto


sabato 21 maggio 2011

LUMACONI ALLA PARMIGIANA

Ingredienti:

  • foglie di basilico (una ventina)
  • due melanzane medie
  • 400 g di mozzarella
  • olio di oliva
  • 120 g di parmigiano
  • sale
  • pasta (lumaconi)
Per il sugo:
  • 2 spicchi di aglio
  • olio , sale
  • 50 g di olive nere
  • salsa di pomodoro
Procedimento:
Cominciate l'esecuzione dei lumaconi alla parmigiana con la realizzazione del sugo. Tritate l'aglio e tagliate le olive a rondelle . Fate soffriggere aglio e olive in una casseruola dove avrete fatto scaldare i quattro cucchiai di olio d'oliva . Dopodiché aggiungete la polpa di pomodori.
Lasciate cuocere il sugo, mescolandolo di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Intanto preparate le melanzane, tagliatele a rondelle spesse circa due cm e poi tagliatele a cubetti: friggetele in una padella.
Una volta che i cubetti si saranno dorati scolateli dall'olio e metteteli ad asciugare su un piatto ricoperto di carta assorbente. Intanto tagliate a cubetti anche la mozzarella e mettete a cuocere i lumaconi in acqua bollente precedentemente salata. 
Scolate la pasta molto al dente, mettetela in una ciotola e conditela con metà del sugo. Cospargete il fondo della teglia con dell'olio e disponete uno strato di lumaconi, continuate cospargendo con metà delle melanzane.
Continuate con i cubetti di mozzarella e con le foglie di basilico spezzate a metà con le dita terminate con una spolverata di parmigiano grattugiato.
Proseguite con un altro strato di lumaconi a cui aggiungerete tutti gli altri ingredienti e terminate con il sugo. Infornate per 35-40 minuti a 160 gradi. Sfornate i lumaconi alla parmigiana e servite immediatamente.

venerdì 20 maggio 2011

Lentamente muore...



Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, 

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, 


chi non cambia la marcia, 

chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti, 

chi non parla a chi non conosce. 

Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru 

Muore lentamente chi evita una passione, 

chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle “i” 

piuttosto che un insieme di emozioni, 

proprio quelle che fanno brillare gli occhi, 

quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, 

quelle che fanno battere il cuore 

davanti all’errore ed ai sentimenti 


Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, 

chi è infelice sul lavoro, 

chi non rischia la certezza per l’incerto pur di inseguire un sogno 

chi non si permette, almeno per una volta nella vita, 

di fuggire i consigli sensati 


Lentamente muore chi non viaggia, 

chi non legge, 

chi non ascolta musica, 

chi non trova grazia in se stesso 


Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, 

chi non si lascia aiutare 

Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi 

della propria sfortuna o della pioggia incessante 

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, 

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce 


Evitiamo la morte a piccole dosi 

ricordando sempre che l’essere vivo 

richiede uno sforzo di gran lunga maggiore 

del semplice fatto di respirare. 

Soltanto l’ardente pazienza 

porterà al raggiungimento 

di una splendida felicità.


Pablo Neruda


Questa volta lasciami   essere felice,  
non è successo nulla 
a nessuno  non sono in nessun luogo,  
semplicemente  sono felice
 nei quattro angoli  del cuore, 

Hallelujah

giovedì 19 maggio 2011

Pedro Salinas

E sto abbracciato a te 
senza chiederti nulla, per timore 
che non sia vero 
che tu vivi e mi ami. 
E sto abbracciato a te 
senza guardare e senza toccarti. 
Non debba mai scoprire 
con domande, con carezze, 
quella solitudine immensa 
d'amarti solo io.

Mini-recensione di un classico: IVANHOE di Walter Scott




Tra i generi letterari che preferisco ci sono sicuramente i romanzi classici, tra cui quelli a sfondo storico.

Uno di questi è ....

IVANOHE
di Walter Scott

Ed. Mondadri
Oscar Grandi classici
Trad. di M. Papi - C. Ghibellini
608 pp
15 euro
2004

Sinossi

Autentico bestseller 'ante litteram', destinato a incidere in modo profondo sui gusti e sull'immaginario dell'intero Ottocento, Ivanhoe (1820) realizza una mirabile fusione tra il realismo del romanzo storico e la fantasia del racconto di avventure. 
Con i suoi conflitti tra sassoni e normanni, con le sue foreste popolate da nobili fuorilegge e signori arroganti, l'opera di Walter Scott costituisce tuttora una delle rappresentazioni letterarie più vive e stimolanti del Medioevo.

IL MIO PENSIER(in)O

Ci troviamo nel 1194 e siamo in Gran Bretagna dove vivevano due popoli ostili fra loro: i Sassoni e i Normanni, che avevano da poco conquistato l’Inghilterra.
Wilfred d'Ivanhoe, figlio di Cedric il sassone, ama lady Rowena, pupilla del padre. Ma Cedric è deciso a dare la mano di Rowena al discendente dei regnanti sassoni Athelstane, per garantire la regalità della futura stirpe sassone; e perciò disconosce Ivanhoe, fedele amico del re Riccardo Cuor di Leone.
Il giovane parte quindi crociato col re, al quale si sostituisce il fratello, Giovanni. Ritornato in Inghilterra Ivanhoe batte tutti i campioni normanni del principe usurpatore al torneo.
Ma questi ultimi lo fanno prigioniero, in un'imboscata, con Cedric, Rowena, Athelstane e l'ebrea Rebecca con suo padre, Isaac di York, che si erano uniti alla comitiva.
La liberazione del protagonista e degli altri avviene grazie ad un misterioso Cavaliere Nero, che si rivela essere re Riccardo, e Robin Hood e la sua banda di fuorilegge. Infine, lady Rowena e Ivanhoe, riappacificato col padre grazie al re, si sposano; mentre Rebecca e Isaac lasciano l'Inghilterra.

Nel romanzo emerge forte la visione romantica dell’autore, che celebra un passato cavalleresco, in cui perfino i crudeli Normanni si comportano con valore.

Ivanohe è costruito volutamente da Scott come un eroe discreto, spesso assente dall’azione (come quando viene affidato, moribondo, alle cure “magiche” di Rebecca), bisognoso del soccorso altrui e dell’aiuto divino.

A me personalmente è piaciuto; c'è da dire che, di fondo, mi piace proprio il romanzo storico; non nascondo che le parti descrittive, un po' lunghette, a volte me lo hanno reso un po' pesante, ma l'intreccio narrativo e la grande varietà di personaggi ed eroi (il mitico Robin Hood, ad es..!) hanno comunque destato e mantenuto tutto il mio interesse!!!!

D

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