Visualizzazione post con etichetta varie. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta varie. Mostra tutti i post

sabato 26 agosto 2023

VACANZE A GLARONA [ pillole di storia ]

 

La mia vacanza famigliare in Svizzera sta per giungere al termine e lunedì sera lascerò Glarus (Glarona) per tornare in Italia, in Puglia.

Oggi vorrei condividere con voi un paio di curiosità storiche legate a questa cittadina di circa 12.500 persone, ai piedi dei monti Glärnisch, Wiggis e Schilt, a solo un'ora di macchina o di treno da Zurigo.
Da Glarona provengono prodotti rinomati come il cioccolato Läderach, i forni per raclette Stöckli, le sedie Horgenglarus e Geska Ziger.

La prima curiosità ha a che fare con un personaggio del VI secolo: San Fridolin, che compare sullo stemma glaronese, l'unico stemma cantonale raffigurante una persona.

San Fridolin, rappresentato con bastone e Bibbia (le raffigurazioni ecclesiastiche lo vedono anche accompagnato da uno scheletro), secondo la leggenda era un messaggero di fede irlandese, vissuto all'inizio del VI secolo e grazie alla cui influenza gli abitanti del Glarnerland divennero cristiani.
Dopo essere stato a Poitiers, attraverso Strasburgo e Costanza giunse a Coira (Chur) e lungo il suo cammino fondò numerose chiese, tra cui il monastero sulla penisola del Reno a Säckingen.
Lavorò come abate a Säckingen e da lì evangelizzò la zona dell'Alto Reno.

La leggenda racconta che il ricco Ursus, prima di morire, avesse donato gran parte del Glarnerland a Fridolin.
Suo fratello Landolf voleva riprendere la terra da Fridolin dopo la morte di Ursus, ma Fridolin riportò in vita Ursus per chiedere aiuto nella disputa sull'eredità, e Landolf ne fu così scioccato da regalare a Fridolin anche la la sua parte di paese.

In questo modo il Glarnerland venne dichiarato appartenente al monastero fondato da Fridolin a Säckingen, e Fridolin venne considerato il santo protettore contro i furti ereditari.


🇨🇭🇨🇭🇨🇭


Altra nota storica interessante: proprio a Glarus ebbe luogo l'ultima condanna a morte per stregoneria in Europa.

Anna Göldi nacque il 24 ottobre 1734 a Sennwald ed era la quarta degli otto figli di Adrian Göldi e di Rosa Bühler; rimase nubile.

 
Dal diciottesimo anno di età lavorò come serva, ad es. alle dipendenze del pastore di Sennwald, poi del pastore Johann Heinrich Zwicky (il figlio la mise incinta; del piccolo, partorito a Strasburgo, si persero le tracce) e presso Johann Jakob Tschudi, medico e giudice del tribunale dei Cinque, a Glarona (dal settembre 1780 alla fine di ottobre 1781).

I guai per Anne iniziarono quando, alla fine di ottobre 1781, nella scodella del latte della figlia di otto anni (Anna Maria) della famiglia Tschudi, nel giro di cinque giorni furono trovati nove spilli.
La serva fu licenziata in tronco il 5 novembre 1781 e pochi giorni dopo si recò da una sorella a Sax.
Intanto, la piccola Tschudi avrebbe iniziato a sputare spilli, chiodi di ferro e pezzi di filo metallico, entro Natale ne sputò in totale un centinaio e sulla testa di Göldi fu posta una taglia, con tanto di diffusione di dati segnaletici sui giornali.
La Göldi fu arrestata il 2 marzo 1782 a Degersheim, dove era a servizio presso un oste.
Anna Maria, pur avendo smesso di vomitare spilli, manifestò altri problemi di salute e fu proprio Anne Göldi a guarire la bambina, rafforzando ulteriormente la sua nomea di «strega».

Ad aprile iniziò il processo; durante il primo interrogatorio amichevole, senza tortura, la presunta strega ammise di aver messo gli spilli nel latte di Anna Maria: successivamente,  ammise di aver somministrato gli spilli, i chiodi e i fili di ferro alla bambina attraverso un dolce che aveva ricevuto dal fabbro Rudolf Steinmüller.

Nel corso del procedimento penale, anche negli interrogatori sotto tortura, Göldi oscillò tra queste due versioni dei fatti;   Steinmüller, arrestato il 9 aprile 1782 come complice, si tolse la vita in carcere.

A giugno  il consiglio evangelico glaronese, con 32 voti contro 30, la giudicò colpevole di essere un'avvelenatrice ("Vergifterin") e il 13 giugno 1782 Anna Göldi morì sulla ghigliottina.

Il 27 agosto 2008, a più di 226 anni dall'esecuzione, il parlamento cantonale di Glarona ha deciso di riabilitare Anne Göldi.
In sua memoria è stato aperto un museo, Anna Göldi Museum Glarus.

FONTI CONSULTATE

  • https://www.gl.ch/portrait/wappen.html/204
  • https://www.heiligederschweiz.ch/fridolin/
  • https://www.glarus.ch/portraet.html/5823
  • https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/043539/2021-11-30/



Una via di Glarus


Stemma glaronese -
Fridolin



Glarner Stadtkirche





domenica 23 aprile 2023

[ 23 APRILE 2023 ]] 📚 GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL DIRITTO D'AUTORE 📚

  





Con questo mio post desidero celebrare la GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL DIRITTO D'AUTORE.

La Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore nata nel 1996 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright, si celebra il 23 aprile, giorno in cui sono morti nel 1616 tre scrittori considerati i pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garciloso de la Vega. (Maremosso, Feltrinelli)


Se vi va di condividere qualcosa in merito - un pensiero, una riflessione, una citazione, un'esperienza ecc... - siete assolutamente liberi di farlo, e anzi mi farà molto piacere.

A

A come AMORE

L'amore per i libri e la lettura è sicuramente il motore, la causa prima che guida noi lettori in questa passione.

B come BIBLIOTECA

Nota dolente, per me: io non ho l'abitudine di frequentare la biblioteca, non ho manco la tessera... Lo so, è gravissimo per una lettrice accanita come credo di essere, ma... è così. Gli unici libri presi in prestito, in vita mia, risalgono ai tempi della scuola.

Ammiro chi, invece, a differenza di me, la frequenta e ne usufruisce. Fate bene 


C

C come CARTA

Ma c'è qualche lettore nel globo terracqueo che non ami il libro in quanto oggetto fatto di carta, inchiostro..., da toccare, sfogliare, odorare...? 

Io leggo molto in digitale e, per carità, riconosco la comodità e i vantaggi (su vari fronti) degli ebook, ma quando ho un libro CARTACEO tra le mani... è come se si instaurasse una sorta di legame con il volume stesso e la lettura assume una connotazione..., non so come spiegarvi, quasi sentimentale, romantica, "affettiva".

D

D come DORMIRE

Sì sì, proprio dormire, nel senso: 

- leggere prima di andare a dormire: abitudine irrinunciabile (anche se io raramente leggo quando sono a letto);

- leggere di sera, invece di guardare la tv o di stare al pc, mi rilassa e mi prepara a dormire con più tranquillità.

E

E come EMPATIA, EMOZIONI

Oltre a provare tante e diverse emozioni, leggere aiuta a comprendere il proprio mondo interiore,

,

  favorisce lo sviluppo delle capacità empatiche in quanto il lettore si riconosce emotivamente con i personaggi, impara a dare un nome al proprio vissuto emotivo, a distinguere stati d'animo propri ed altrui (stimola l'Intelligenza Emotiva, in pratica). 


F

F come FELICITÀ

Semplice semplice: leggere mi rende felice. Che devo fà?


G

G come GELOSIA

Ma voi siete gelosi dei vostri libri? Li prestate volentieri? E se lo fate, state in ansia al pensiero che il libro potrebbe tornarvi sciupato o, non sia mai!!, non tornarvi affatto, nonostante abbiate precisato che si chiama PIETRO, COLUI CHE TORNA INDIETRO?

Io li presto e volentieri, dico la verità, anche se su alcuni (quelli del cuore) ho un po' d'ansia, al pensiero che la persona cui li presto potrebbe non trattarli coi dovuti riguardi.
Ed è in virtù di questi timori, che ci sono libri che presto più a cuor leggero ed altri che invece presto solo a lettori che so essere rispettosi come me.

Special letter  (al posto dell'H): K

K come KINDLE 


Amo la carta, l'ho detto, ma non sono una fondamentalista in merito. Ho abbracciato con entusiasmo l'evoluzione e l'approdo al digitale perché la trovo comodissima; il kindle è il mio fedele compagno, me lo porto ovunque, è innegabilmente più comodo del libro cartaceo, e non lo dico soltanto in riferimento all'eventuale numero di pagine (e quindi alla voluminosità) ma anche perché non vorrei rischiare di sciuparlo.

I

I come IMPARARE

Non so voi, ma io non leggo solo per il puro (e sacrosanto, legittimo e sufficiente) piacere di leggere,  per svagarmi, per viaggiare con la fantasia ecc..., ma anche per imparare cose nuove e non necessariamente mi riferisco a testi volutamente divulgativi, tipo saggi o testi di approfondimento di un determinato argomento (nel mio caso, psicologia, educazione, storia..., tematiche da me privilegiate), ma anche a romanzi ispirati a fatti/personaggi reali. 

Esempi: leggendo FIGLIE DEL MARE ho conosciuto le tristi storie delle Donne di conforto, con OGNI MATTINA A JENIN o COME IL VENTO TRA I MANDORLI ho approfondito il tema Palestina (Nakba, occupazione, apartheid...), grazie ai libri di Lucinda Riley e alla saga delle Sette Sorelle, ho avuto modo di cercare informazioni su personaggi interessanti esistiti (Beatrix Potter, Edvard Grieg...), immergendomi in LA STRANIERA (saga di Outlander) mi sono appassionata alla storia della Scozia e ai suoi tentativi di indipendenza dagli Inglesi.


L

L come LIBRERIA


Salvaguardiamo questi luoghi meravigliosi, compriamo in libreria, lasciamoci avvolgere da quella sensazione quasi magica che si prova nel varcare la soglia di una libreria: non so se capita pure a voi, ma quando giro tra gli scaffali pieni di libri, io mi dimentico di tutto il resto, mi sembra di essere approdata su un altro pianeta!

"Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare" (C.R. Zafòn, fonte)


M come MATITA


Eh sì, matita.
Non succede, ma SE succede che proprio ho necessità e voglia di segnarmi una citazione o altro nel libro che sto leggendo, uso la matita.
Evidenziatori e colori solo ai tempi scolastici e universitari, per questioni di "metodo di studio".


N

N come NIENTE NOIA

Se leggi, non ti annoi perché sei in compagnia di tanti personaggi, li accompagni nelle loro vicende, problematiche, avventure ecc... e non c'è spazio per la noia. Se scappa lo sbadiglio (e non è perché state facendo le ore piccole per finire il vostro libro), forse in realtà vi sta piacendo poco 


O

O come OCCHI

Se è vero che leggere tanto (di sera soprattutto, e poi al pc, sul kindle, sulla carta...) mi sta fregando la vista, è ancor più vero che mi ha aperto, mi apre e mi aprirà altri tipi di occhi: quelli della mente, del cuore.

P

P come PROMUOVERE

,
La sanissima e benefica pratica della lettura va promossa, stimolata, resa oggetto di interventi anche didattico-educativi ben organizzati, ad es. a scuola: gli adulti hanno il dovere e il compito irrinunciabile di incentivare la lettura, di educare i bambini, sin da piccolini, ad amare i libri.
Questo permette di stimolare l'immaginazione, l'intelligenza, l'empatia, arricchisce il vocabolario, le conoscenze, rendendo i bambini curiosi verso il mondo (i benefici della lettura sin dall'infanzia sono davvero tanti!).


Q

Q come QUANDO

Quando leggete? C'è un momento della giornata che preferite o che, al netto degli impegni quotidiani, riuscite a dedicare (e a strappare, magari) alla lettura?

Io leggo soprattutto nel primo pomeriggio (dopo aver pranzato e sistemato in cucina) e la sera, prima di andare a nanna, E poi in qualsiasi ritaglio di tempo, of course.


R

R come RELAX

.

Inutile dire che una delle motivazioni per cui leggo sia anche il desiderio di rilassarmi, liberare la mente da problemi e pensieri del vivere di tutti i giorni, e anche un po' per farmi i fatti altrui senza cattive conseguenze 


S

S come SEGNALIBRO

Ho dei segnalibri di vario tipo, da quelli regalatimi in libreria a quelli scambiati con altri lettori, ma non vi nascondo che all'occorrenza (e in stato di necessità) qualsiasi cosa può diventare un segnalibro.


T

T come TEMPO

Troppo poco, ragà.
Il tempo per leggere è sempre troppo poco e - c'avete fatto caso???? - corre velocemente, più di quello passato, che sò, a lavorare o a casa a far servizi o a scuola.
Sono certa che vi siate accorti anche voi di questa sciagura


U

U come UMORE

Altro effetto benefico della lettura: mette il buon umore. Non mi riferisco (non solo, eventualmente) al fatto che ci si diverta a leggere (anche perché dipende dal libro, dall'argomento, dal "tenore" della lettura: ce ne sono di drammatici, di "tosti", che proprio non suscitano risate) ma al fatto che solo l'idea di sapere che si sta avvicinando il momento in cui potremo leggere, ci fa sorridere di gioia.


V

V come VIVERE

E qui non posso non citare Umberto Eco: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito… perché la lettura è un'immortalità all'indietro”.


Z

Z come ZERO STRESS

Non leggo per competizione (con chi, poi?), per accumulare libri e poter dire "Questo mese ne ho letti venti", "Quest'anno ho superato i 100" (per quanto mi piaccia tener nota di ciò che leggo, e il blog ne è l'espressione principale), per sentirmi più dotta o migliore di chi non legge o legge poco; non voglio leggere neppure (più...) con la fissa di doverne parlare sul blog e di dover scrivere la recensione (cosa alla quale comunque tengo, ovvio): voglio leggere perché semplicemente mi piace, mi fa star bene

Leggere funge, semmai, da antistress e non vorrei mai che, al contrario, questa mia passione mi desse motivi di nervosismo, ansia e cose simili.

La lettura, i libri, sono dei compagni di viaggio, per me; non potrei più farne a meno. 


BUONE LETTURE, LETTORI!


venerdì 21 aprile 2023

[[ BOOKDEALER ]] LA RIVINCITA DELLE PICCOLE LIBRERIE




In Italia, una delle novità più interessanti nel mondo dell’editoria è senza dubbio Bookdealer, la piattaforma di e-commerce che da due anni sostiene con successo le librerie indipendenti.
 
Fondata a Firenze nel 2020 da quattro amici (tra i quali non a caso un libraio – Mattia – e un editore – Leonardo), Bookdealer è in continua crescita.


Dalla nascita ad oggi sono più di 700 le librerie che hanno scelto di vendere anche online con Bookdealer, quasi un quarto di quelle complessivamente presenti sul territorio nazionale.

Il fatturato globale per le librerie iscritte sfiora 1.500.000 € (sul sito c’è un counter aggiornato in tempo reale), con una crescita del 300% dal 2020, gli utenti iscritti alla piattaforma sono quasi 60.000, 1.300 gli accessi medi giornalieri al sito.

È il potere della lettura, l’amore per le piccole librerie a spingere i clienti a scegliere di acquistare un libro on line su Bookdealer, preferendolo ai colossi dell’e-commerce.
Bookdealer è l’alternativa etica ad Amazon e la mission della piattaforma è ricreare sul web la magia unica che unisce libraio e lettore – quel rapporto fatto di fiducia e di consigli che profumano di carta – e di sostenere attraverso i propri acquisti le librerie indipendenti.


Bookdealer è la piattaforma per tutti quelli che amano leggere e, conoscendo l’importanza delle librerie di quartiere, vogliono aiutarle. È il piacere di acquistare un libro con la soddisfazione di sostenere concretamente un mondo importantissimo, fatto di presidi culturali essenziali per il nostro Paese.

A consigliare libri non è un algoritmo ma i librai; a consegnare (gratuitamente) è sempre il libraio, che porta i volumi a domicilio, spesso in bicicletta, rendendo ogni consegna unica, sostenibile e assolutamente umana. L’occasione per scambiare due parole e darsi appuntamento alla prossima lettura.

La piattaforma Bookdealer è gratuita per le librerie che possono iscriversi e creare il proprio account, con tanto di consigli e profili dei librai, avendo a disposizione un’interfaccia semplice, veloce ed efficace per raggiungere i clienti anche sul web. E di guadagnare su ogni singola vendita.

Bookdealer è gratuita per i lettori che, collegandosi, possono navigare tra i suggerimenti di lettura dei librai. 
Acquistare un libro su Bookdealer è una scelta etica che non ha un sovrapprezzo. I prezzi dei volumi sono quelli di copertina, la consegna è gratuita se effettuata a domicilio dal libraio ma c’è anche la possibilità di farsi recapitare a casa i libri con il corriere o di recarsi personalmente in libreria per il ritiro. 
E, in più, il 2% di ogni acquisto viene restituito sotto forma di cashback, che il lettore può utilizzare per gli ordini successivi.

Su Bookdealer ci sono librerie nascoste sulle montagne o in paesini di poche migliaia di abitanti, quelle che abbinano la vendita dei libri alla caffetteria, quelle specializzate in generi particolari, dal fantasy ai fumetti, quelle per bambini.

Da nord a sud, quello tra le librerie d’Italia è un viaggio virtuale emozionante che permette di scoprire piccoli angoli di paradiso, fatti di carta e di cuore.

Insomma, lettori, ricordatevi che, se avete intenzione di scegliere un regalo per una persona lontana..., perché non optare per un libro? E se poi non vi arrendete all’idea di inviare un anonimo corriere che lasci il pacchetto nella buca delle lettere, potreste scegliere il vostro regalo libroso su Bookdealer: i librai di Bookdealer lo consegneranno direttamente a casa della persona cui volete fare il dono!!

domenica 1 gennaio 2023

BUON 2023

 

Carissimi lettori, un nuovo anno è entrato da poche ore; tutti ci auguriamo che ciò che sarà o potrebbe essere sia meglio di ciò che è stato.

Ma a prescindere dai buoni propositi dichiarati, pensati, sperati, sospirati..., la verità è che possiamo programmare ben poco e che il fattore imprevedibilità, le incertezze, i problemi, le sorprese belle e brutte..., possono essere dietro l'angolo e prevederle non sempre è possibile.

Possiamo solo predisporci per affrontare ogni cosa che ci capiterà con serenità, impegno, tenacia, coraggio, pazienza, fede, speranza, insomma con tutte le virtù utili e necessarie a vivere giorno per giorno ("a ciascun giorno il suo affanno", dice Gesù) in modo da trarne gioia, amore, più libertà, più giustizia, più altruismo, più onestà... Ognuno sa cosa dà senso alla propria vita e per cosa valga la pena resistere, insistere, combattere, piangere, pregare. Vivere, in una parola.

Non sono brava a far discorsi, per cui concludo semplicemente augurando a chiunque passi di qui un sereno anno nuovo, che per innumerevoli aspetti sarà uguale al precedente, in altri forse diverso, ma in ogni caso vi auguro sia migliore.





mercoledì 16 novembre 2022

** RubRicordando ** José Saramago



José De Sousa Saramago nasce il 16 novembre 1922 nel villaggio di Azinhaga, nella provincia di Ribatejo, in Portogallo, in una famiglia di contadini poveri; sono i suoi nonni analfabeti, con cui trascorreva le vacanze, ad introdurlo al folklore e alla fantasia.
La sua famiglia si trasferisce a Lisbona nel 1924, dove suo padre trova lavoro come agente di polizia; le difficoltà economiche non finiscono e questo fa sì che all'età di 12 anni José venga spostato da una scuola di grammatica a una scuola tecnica.

La parola "Saramago" (lett. "ravanello selvatico" in portoghese) era in realtà il soprannome di suo padre, ma fu per sbaglio aggiunto sul certificato di nascita e quindi divenne il suo cognome.

Dopo aver completato gli studi, il giovane Saramago intraprende vari lavori, come meccanico d'auto, metalmeccanico, traduttore, giornalista e assistente redattore di un giornale, fino a quando inizia a scrivere a tempo pieno.

Il suo primo romanzo, "Land of Sin", viene pubblicato nel 1947, originariamente intitolato "La vedova"; il successivo romanzo, "The Skylight", vedrà la luce solo dopo la sua morte.

Nel 1944 sposa Ilda Reis, una dattilografa della compagnia ferroviaria, dalla quale ha una figlia nel 1947, Violante.

Verso la fine del 1950 trova lavoro come direttore di produzione presso una casa editrice, "Estudios Cor", che lascia nel 1971 per unirsi al giornale 'Diario de Lisboa' come redattore; due anni dopo passa al "Diario de Noticias" come vicedirettore.

'Lavora anche come traduttore, attività che lo vedrà impegnato dal 1955 al 1981.

Per 19 anni rimane fuori dal mondo della scrittura, al quale torna nel 1966 pubblicando la sua prima raccolta di poesie intitolata "Le poesie possibili".

Nel 1969 divenne membro del Partito Comunista Portoghese, cui resta associato per il resto della sua vita.

Sulla scia della rivoluzione dei garofani del 1974,  si vede costretto a lasciare il lavoro e si dedica  definitivamente alla letteratura. I suoi due libri – "L'anno Mille993" (1975) e "La notte" (1976) sono stati ispirati da questo processo rivoluzionario.

"Baltasar e Blimunda" (1982), una storia  ambientata in Portogallo nel 18° secolo durante l'Inquisizione spagnola, è il romanzo con cui Saramago raggiunge la fama internazionale.

Nel 1988 sposa Pilar del Rio, una giornalista spagnola.

Nel 1991 pubblica "Il Vangelo secondo Gesù Cristo", criticato dal governo conservatore portoghese perché "offendeva le comunità cattolica ed ebraica". L'opera voleva essere una sorta di riscrittura della vita del Messia alla luce dei Vangeli ritenuti dalla Chiesa apocrifi, confrontati con i vangeli sinottici.
Deluso dalla risposta della gente al suo "Vangelo", lascia Lisbona e si trasferisce a Lanzarote, un'isola delle Isole Canarie, in esilio simbolico autoimposto, con sua moglie.

Alcuni dei suoi altri lavori importanti sono: "Cecità" (1995), "Tutti i nomi" (1997), "L'anno della morte di Ricardo Reis" (1984), "Le intermittenze della morte" (2005), "Il viaggio dell'elefante" (2008) e "Caino" (2009).

Oltre a oltre 20 romanzi, Saramago ha scritto e pubblicato saggi, racconti per l'infanzia, opere teatrali e poesie; nel 2006, ha completato un memoir incentrato principalmente sulla sua infanzia e sulle difficoltà che affrontate quando viveva in povertà.

In un articolo pubblicato sul quotidiano spagnolo “El Pais” nell'aprile 2002, lo scrittore viene accusato di antisemitismo da tutta la comunità ebraica per aver dichiarato: 

«Vivere nell'ombra dell'olocausto ed aspettarsi di essere perdonati di ogni cosa che fanno, a motivo della loro sofferenza passata, mi sembra un eccesso di pretese. Evidentemente non hanno imparato molto dalla sofferenza dei loro genitori e dei loro nonni (...) Mi chiedo se quegli ebrei che morirono nei campi di concentramento nazisti, che furono perseguitati per tutta la Storia, che furono trucidati nei pogrom, che marcirono nei ghetti, mi chiedo se questa immensa moltitudine di infelici non proverebbe vergogna per gli atti infami che i suoi discendenti stanno commettendo. Mi chiedo se il fatto di aver sofferto tanto non sarebbe il miglior motivo per non far soffrire gli altri.»

«Quello che sta accadendo in Palestina è un crimine che possiamo paragonare agli orrori di Auschwitz»


Nella sua carriera ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Nobel per la letteratura nel 1998, primo scrittore di lingua portoghese ad essere insignito di questo prestigioso premio.
Nel 1999 viene istituito il Premio Letterario biennale Josè Saramago.

Malato di leucemia, muore il 18 giugno 2010 a 87 anni. Il suo funerale si è tenuto nel centro di Lisbona il 20 giugno, metà delle sue ceneri vennero portate ad Azinhaga, mentre l'altra metà fu posta sotto un ulivo nella sua casa di Lanzarote, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.

AVETE LETTO QUALCOSA DI QUESTO SCRITTORE?
 ANCORA NO, PER CUI ACCETTO VOLENTIERI CONSIGLI ☺📚


POESIE

NON IMPORTA QUANTI ANNI HO

Ho l’età in cui le cose si osservano con più calma,
ma con l’intento di continuare a crescere.
Ho gli anni in cui si cominciano ad accarezzare i sogni con le dita
e le illusioni diventano speranza.
Ho gli anni in cui l’amore, a volte, è una folle vampata,
ansiosa di consumarsi nel fuoco di una passione attesa.
E altre volte, è un angolo di pace, come un tramonto sulla spiaggia.
Quanti anni ho, io? Non ho bisogno di segnarli con un numero,
perché i miei desideri avverati,
le lacrime versate lungo il cammino al vedere le mie illusioni infrante valgono molto più di questo.
Che importa se compio venti, quaranta o sessant’anni!
Quel che importa è l’età che sento.
Ho gli anni che mi servono per vivere libero e senza paure.
Per continuare senza timore il mio cammino, perché porto con me l’esperienza acquisita e la forza dei miei sogni.
Quanti anni ho, io? A chi importa!
Ho gli anni che servono per abbandonare la paura e fare ciò che voglio e sento.


COME IL MARE

Cos’è il mare? Distanza smisurata
di larghi movimenti e di maree,
come un corpo assopito che respira?
O questo che da presso ci raggiunge,
battito blu su spiaggia scintillante,
dove l’acqua si fa aerea spuma?
Amore è forse la scossa che percorre
turgide vene nel rossor del sangue
e tende i nervi come fosse lama?
O forse questo gesto indefinibile
che il mio corpo trasporta verso il tuo
quanto il tempo ritorna al suo principio?
Come il mare, l’amore è pace e guerra,
ardente agitazione, calma profonda,
lieve sfiorar di pelle, unghia che segna.


Articoli consultati



lunedì 10 ottobre 2022

Buon compleanno, Nora Roberts!!



Oggi è il compleanno di Nora Roberts, che compie 72 anni!

Eleanor Marie Robertson (all'anagrafe) è nata a Silver Spring il 10 ottobre 1950.

Entrambi i suoi genitori sono di origine irlandese e lei spesso si descrive come una "donna irlandese in tutto e per tutto".

Nel corso della sua carriera, ha scritto molte opere con gli pseudonimi di J.D. Robb, Sarah Hardesty e Jill March.
A tal proposito, pare che sia stato il suo editore (negli anni '90) a proporle di pubblicare sotto pseudonimo in quanto egli non riusciva a tenere il passo con l'elevata produzione di romanzi di Nora.

La scelta del nome J.D. Robb - i libri sotto questo nome erano del genere romantic suspense - "nasce" dalle iniziali dei suoi due figli - Jason e Dan -, mentre Robb è una forma abbreviata di Roberts.

È stata la prima autrice ad essere inserita nella Romance Writers of America Hall of Fame.

Molti dei suoi libri sono stati adattati in film per la TV, come Luci d'inverno, La palude della morte, Montana Sky.
I suoi romanzi (ne ha scritti più di 150) scalano sempre le classifiche e tanti di essi sono stati classificati tra i bestseller dal New York Times.

Ha scritto la sua prima storia nel 1979, a quasi 30 anni, mentre era bloccata in casa a causa di una bufera di neve. Il suo primo romanzo è stato "Irish Thoroughbred".

Quando la Roberts scrive trilogie, preferisce terminare tutti e tre i libri di fila.

La maggior parte dei suoi romanzi è ambientata ad Ardmore, contea di Waterford.  
I suoi romanzi sono stati pubblicati in 35 paesi.

Durante il secondo anno di liceo, alla Montgomery Blair High School, ha incontrato il suo primo marito, Ronald Aufdem-Brinke; hanno divorziato nel 1983.

È una fan sfegatata del baseball.

Nel 1997 ha intentato una causa di plagio alla collega Janet Dailey, che ha ammesso di aver scopiazzato.

È proprietaria di una libreria chiamata "Turn the Page Books" a Boonsboro, nel Maryland.


pagina FB



Nora e il suo secondo marito possiedono l'Inn BoonsBoro, un b&b le cui suite si ispirano alle coppie letterarie dei romanzi rosa (di Nora e non solo).


b&b




Fonti consultate:

venerdì 19 agosto 2022

RubRicordando... Federico García Lorca, morto il 19 agosto 1936



Era il 19 agosto 1936 quando il poeta, drammaturgo e regista teatrale Federico García Lorca veniva fucilato a causa delle sue opinioni politiche progressiste, a Víznar, da militanti filo-franchisti del movimento politico CEDA.

Federico García Lorca nasce il 5 giugno 1898 a Fuente Vaqueros, nella piana di Granada, da una ricca famiglia di agricoltori, che doveva la propria fortuna alla crescita sempre più rapida dell'industria dello zucchero.
Primogenito di quattro figli, è cresciuto nell'Andalusia rurale, circondato da immagini e condizioni sociali che hanno influenzato il suo lavoro per tutta la vita.
Da ragazzino gli piacevano i burattini e la musica, tuttavia, il suo gioco preferito era fingere di celebrare la messa.
Possedeva straordinari talenti come pianista ma, nonostante la passione per la musica, finì per dedicarsi alla scrittura nella tarda adolescenza. 
source


Era membro della The Generation of 27 (o “Generación de la amistad”), un gruppo di poeti spagnoli, letterati, pittori e intellettuali d'avanguardia emerso nel 1927; lo scopo dei suoi fondatori - Pedro Salinas, Rafael Alberti, Melchor Sánchez Almagro e Gerardo Diego - era quello di rendere omaggio a Luis de Gongora (1561 - 1627), da essi considerato "il massimo esponente della letteratura barocca dell'età dell'oro."

Tra le voci più originali del Novecento spagnolo, amico di Salvator Dalí e Luis Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente impressionisti, cosa che rivela la sua conoscenza delle correnti letterarie europee e in particolare francesi; le sue opere, piene di umanesimo e intellettualità, furono fortemente influenzate da autori come Shakespeare, Goethe, Antonio Machado, Rubén Darío.
Lorca dichiarò che il proprio "gitanismo" era semplicemente un tema letterario, nulla di più. 

La poesia di García Lorca affonda le radici nella cultura andalusa e alla fusione di elementi arabi e gitani: al centro vi sono i temi del destino e della morte, ma non mancano versi in cui si spalanca l’allegria più spensierata, perfino ingenua e infantile.

Tra le raccolte: Poeta en Nueva York (scritto tra il 1929 e il 1930 e pubblicato nel 1940); tra le pièces teatrali: Bodas de sangre (1933), Casa de Bernarda Alba (1933).

Uno dei capolavori della maturità è il Llanto por Ignacio Sánchez Mejías (Lamento per Igacio Sánchez Mejías, 1935), poemetto dedicato all'amico torero, morto durante una sfortunata corrida.
Nel 1928, la sua raccolta di poesie Romancero Gitano portò Lorca a una fama di vasta portata; è stato ristampato sette volte durante la sua vita.

Nel 1929 e nel 1930, Lorca si recò a New York City e Cuba; ritornò in Spagna nel 1930 e, a partire dal 1931, girò il paese con il gruppo teatrale La Barraca; il suo scopo era promuovere la cultura e la letteratura eseguendo gratuitamente spettacoli teatrali nelle zone rurali del paese.

Le sue case a Huerta de San Vicente, Valderrubio e Fuente Vaqueros si sono trasformate in musei che commemorano il suo lavoro e la sua vita.

Fu arrestato a Granada il 16 agosto 1936, all'inizio della guerra civile spagnola.
Il suo corpo non è mai stato ritrovato.



ALCUNE POESIE

Alba


Il mio cuore angustiato
avverte alle prime luci
la pena del suo amore
e il sogno di lontananza.
La luce d’aurora reca
una vena di rimpianti
e la tristezza senz’occhi
del midollo dell’anima.
Il sepolcro della notte
innalza il suo nero velo
a occultare nella luce
l’immensa cima stellata.
Che farò su questi campi
raccogliendo nidi e rami,
circondato dall’aurora
e piena di notte l’anima!
Che farò se gli occhi tuoi
hai morti alle chiare luci
e mai sentirà la mia carne
il calore dei tuoi sguardi!
Perché ti perdi per sempre
in quella limpida sera?
Oggi il mio petto è arido
come una stella spenta.

Pioggia

O pioggia silenziosa, senza burrasca 
e senza vento, 
pioggia serena e pacifica di campi 
e di dolce luna: 
pioggia buona e pacifica, vera pioggia 
quando amorosa e triste cadi sopra le case.

Luna

La luna venne alla fucina
col suo sellino di nardi.
Il bambino la guarda, guarda.
Il bambino la sta guardando.

Nell’aria commossa
la luna muove le sue braccia
e mostra, lubrica e pura,
i suoi seni di stagno duro.

Fuggi luna, luna, luna.
Se venissero i gitani
farebbero col tuo cuore
collane e bianchi anelli.

Bambino, lasciami ballare.
Quando verranno i gitani,
ti troveranno nell’incudine
con gli occhietti chiusi.
Fuggi, luna, luna, luna
che già sento i loro cavalli.

Bambino lasciami, non calpestare
il mio biancore inamidato.
Il cavaliere s’avvicina
suonando il tamburo del piano.
nella fucina il bambino
ha gli occhi chiusi.

Per l’uliveto venivano,
bronzo e sogno, i gitani.
le teste alzate
e gli occhi socchiusi.

Come canta il gufo,
ah, come canta sull’albero!
Nel cielo va luna
con un bimbo per mano.

Nella fucina piangono,
gridano, i gitani.
Il vento la veglia, veglia.
Il vento la sta vegliando.






Fonti consultate:

https://www.lacooltura.com/
https://poets.org/
https://www.studiarapido.it/
Treccani

martedì 2 agosto 2022

** RubRicordando ** James Arthur Baldwin

 

Il 2 agosto 1924 nasceva a New York il saggista, romanziere e drammaturgo americano James Arthur Baldwin, che ha scritto molti saggi in particolare sul tema del razzismo negli Stati Uniti, tra gli anni '50 e '60.

Figlio di un pastore protestante, primogenito di nove figli, è cresciuto in povertà nel ghetto nero di 
Harlem a New York City; fu egli stesso ministro e predicatore per tre anni.

Parte nel 1948 per Parigi, dove vive per i successivi otto anni, per poi tornare negli Stati Uniti e partecipare attivamente alla lotta per i diritti civili che travolse la nazione. 

Nel libro Nobody knows my name, del 1961 (trad. it. Nessuno sa il mio nome, Milano 1969) esplora le relazioni bianchi-neri, tema era centrale anche nel romanzo Another Country (1962, Un altro mondo), che esamina questioni sessuali e razziali e, a tal proposito, viene duramente attaccato per aver parlato dell'omosessualità all'interno della comunità nera di New York.

L'autobiografico Go tell it on the mountain (trad. it. Gridalo forte, Milano 1966), nonostante gli evidenti difetti, resta la sua opera narrativa più potente e promettente in ambito narrativo; degni di nota anche Giovanni's room (1958; La stanza di Giovanni), Tell me how long the train's been gome (1968). 

Altre opere: La prossima volta, il fuoco, Blues per l’uomo bianco, Stamattina, stasera, troppo presto, L’angolo dell’amen, Sulla mia testa, Il prezzo del biglietto, Se la strada potesse parlare.

Baldwin è stato una voce importante nel movimento per i diritti civili per tutti gli anni sessanta, anche se viene spesso criticato per il suo approccio pacifista.
Il suo ultimo romanzo, Just Above My Head è del 1979.
Nel 1986 è nominato commendatore della Legion d'onore dal governo francese; muore nel 1987 a Saint-Paul de Vence, in Francia.


ALCUNE CITAZIONI

“Se il concetto di Dio ha qualche validità o uso, ci può solo rendere più grandi, più liberi e più degni d'amore.”

“La libertà non è una cosa che si possa dare; la libertà, uno se la prende, e ciascuno è libero quanto vuole esserlo.”

Il pregiudizio razziale troverà sempre un fertile terreno in quella piccola e debole cosa che è il cervello umano.

"Il paradosso dell'educazione è precisamente questo: che mentre uno inizia a diventare consapevole, inizia a esaminare la società nella quale viene educato."

"Immagino che una delle ragioni per cui le persone si aggrappano al loro odio così ostinatamente è perché sentono che, una volta che l'odio sarà passato, saranno costrette a fronteggiare il dolore."

"Forse la casa non è un luogo ma semplicemente una condizione irrevocabile."





FONTI CONSULTATE

  • Britannica, I redattori dell'enciclopedia. "James Baldwin". Enciclopedia Britannica , 29 luglio 2022, https://www.britannica.com/biography/James-Baldwin. 
  • https://www.treccani.it/enciclopedia/james-baldwin_%28Enciclopedia-Italiana%29/
  • https://letteralmente.net/frasi-celebri/james-baldwin/
  • https://www.frasicelebri.it/
  • https://le-citazioni.it/autori/james-arthur-baldwin/
  • Wikipedia (foto)

sabato 7 maggio 2022

Il 7 maggio 1812 nasceva ROBERT BROWNING

 

Oggi è il compleanno di mia madre. 

Ma non solo, anche di Barbara D'Urso, Chiara Ferragni ed altri personaggi famosi, tra cui di uno dei più importanti poeti inglesi del periodo vittoriano: Robert Browning.

.

Nato il 7 maggio 1812 a Camberwell, un sobborgo borghese di Londra, è cresciuto assorbendo l'amore per la musica dalla madre (di origini germaniche e scozzesi) e l'incoraggiamento ad intraprendere la carriera di letterato dal padre (importante bancario della Banca d'Inghilterra), i cui sogni artistici e accademici erano stati distrutti da necessità finanziarie e questo lo aveva resto ben disposto a sostenere la precoce passione per l'arte e la letteratura (in casa la biblioteca era vastissima, comprensiva di 6.000 titoli, da cui il piccolo Robert attinge sin da subito) e, successivamente, gli sforzi del suo amato figlio per pubblicare poesie.
Era portato anche per le lingue (parlava francese, greco, italiano, latino...).
È del 1833 la sua prima opera, pubblicata a spese della famiglia e privo della propria firma: "Pauline: frammento di una Confessione", lungo poema autobiografico, in cui Robert esprime i suoi conflitti interiori; purtroppo, questo primo lavoro non ottiene alcun successo.

Anche il secondo libro viene pubblicato con gli aiuti finanziari paterni: "Paracelsus", comprendente una ampia gamma di monologhi incentrati sulla figura sfuggente del leggendario ed omonimo alchimista; in esso è ravvisabile una certa crescita e maturazione poetica, che gli fanno guadagnare critiche positive da letterati, che cominciano ad invitarlo nei loro circoli.

Ma il suo talento di drammaturgo e compositore comincia ad emergere in modo palese quando, nel 1837, scrive la sua prima tragedia ("Strafford"), nonostante non si attiri molte critiche positive; fatto sta che da quel momento Browning viene chiamato a comporre e a riadattare numerosi drammi, comprese alcune tragedie shakespeariane, spesso su commissione del grande attore londinese W. Ch. Macready.

Altre opere di rilievo: "Sordello" (poema incentrato su un guerriero-poeta), "Pippa passa", "Poesie drammatiche", "Romanzi e liriche drammatiche", ad oggi ritenuto uno dei suoi migliori lavori.

Nel 1845 comincia una fitta corrispondenza epistolare con la poetessa di origini giamaicane Elizabeth Barrett; l'anno successivo i due si sposano in segreto per sfuggire al padre di Browning, il quale ha posto il divieto di matrimonio per entrambi i suoi figli.
casa Guidi
(beniculturali.it)

I due vengono in Italia, in Toscana, prima a Pisa e poi a Firenze, facendo di Casa Guidi la loro dimora dal 1847 fino al 1861. Qui, il 9 marzo del 1849, nasce il loro unico figlio, Robert Wiedemann Barrett Browning.

Durante il soggiorno italiano, continua a scrivere e pubblicare: "La vigilia di Natale e il giorno di Pasqua" (1850) e "Uomini e donne" (1855), ispirato dalla poesia d'amore di John Donne e formato da 51 componimenti.


Elizabeth Barrett
(Libreriamo)



Sua moglie Elizabeth muore nel 1861 e Robert fa ritorno a Londra, senza mai più mettere piede a Firenze. 
Devono passare tre anni prima che egli riprenda a pubblicare ed è la volta dell'apprezzatissima "Dramatis Personae", diciotto poemi in forma di monologhi raccontati da importanti personaggi della storia e della letteratura; segue l'altrettanto amata opera "Euridice a Orfeo".

Ma il suo indiscusso capolavoro è "L'anello e il libro" (1869), lungo e ambizioso poema in versi sciolti, composto da quattro libri e che lo consacrerà tra i grandi della letteratura inglese.

Mentre è in casa di suo figlio, a Venezia, Robert Browning muore all'età di 77 anni a causa di una complicazione per via della sua bronchite cronica. È il 12 dicembre del 1889 e in quello stesso giorno esce la sua ultima opera, "Asolando", che comprende altre liriche molto apprezzate.



INCONTRO NOTTURNO

Il mare grigio e la lunga riva nera;
e la mezzaluna gialla, grande e bassa;
e le ondine smosse che balzano
in circoli di fuoco destate dal sonno,
mentre approdo veloce alla cala,
e smorzo l’abbrivio nella sabbia melmosa.

Poi un miglio di tepida spiaggia profumata di mare,
tre campi ancora, appare una cascina;
un tocco ai vetri, il rapido secco strofinio,
il bagliore azzurro d’un fiammifero che s’accende,
una voce più sommessa, dalla gioia e la paura,
di due cuori che battono l’un per l’altro.


STARÒ ACCANTO

“Starò accanto alla fiamma luminosa,
sopra un sapiente libro, da uomo anziano,
mentre l’imposta batte, tormentosa,
voltando e rivoltando un foglio, piano:
ormai non più poesia, ma solo prosa.”

(da”Accanto al camino”,
trad. di Roberto Piumini,
Interlinea 2001)






Fonti:

https://www.poetryfoundation.org/
https://biografieonline.it/biografia-robert-browning
https://www.biography.com/writer/robert-browning (foto)
https://simposiodellapoesia.wixsite.com/simposiodellapoesia

sabato 23 aprile 2022

[ 23 APRILE ] ❤ GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL COPYRIGHT ❤



Oggi è la GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL COPYRIGHT.

"Nata" nel 1996, ha lo scopo di promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright.
In questa giornata, ogni anno, in tutto il mondo si svolgono iniziative per rimarcare l'importanza dei libri; la scelta della data - 23 aprile - è da attribuire al fatto che in questo giorno sono morti diversi autori di spicco, come William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Inca Garcilaso de la Vega.
 
(link img)



Difendendo i libri e il diritto d'autore, l'UNESCO difende la creatività, la diversità e la parità di accesso alla conoscenza; il libro crea un ponte tra generazioni, tra il passato e il presente, permette la condivisione di idee e - aspetto importantissimo - è un potente strumento per combattere la povertà e costruire una pace duratura.

Sono tantissimi i Paesi che "festeggiano" questa data e ad essere coinvolte sono ogni anno milioni di persone, raccolte intorno a centinaia di associazioni, scuole, enti pubblici, gruppi professionali e aziende private.


Per celebrare i nostri amatissimi amici di carta (ma anche quelli digitali e audio ^_^), ho pensato di proporvi qualcosa di "leggero" e simpatico, in cui magari potete cimentarvi anche voi: qualche domanda per chi ama leggere (è un mix di due book tag che ho trovato girovagando nel web *) e condividere alcuni dettagli della propria passione.


IL LIBRO CHE TI HA FATTO INNAMORARE DELLA LETTURA

Credo che il merito possa andare soprattutto a Le avventure di Tom Sawyer: un'edizione mini mini, con la copertina in tessuto di colore rosso; ce l'ho gelosamente custodita, ha le pagine ingiallite da far concorrenza a Pagine gialle, ed è tutto spiegazzato. Letto e riletto. Avrò avuto dieci-undici anni la prima volta.


QUALE LIBRO AVRESTI VOLUTO SCRIVERE.

Domandona! Forse (non è il solo, of courseIl Conte di Montecristo.


UN PERSONAGGIO MASCHILE NEGATIVO MA, A SUO MODO, STRAORDINARIO E NECESSARIO.-

Ce n'è più d'uno (tipo Heathcliff), ma ad oggi, e senza pensarci troppo, dico lo spietato ed arrogantissimo Jonathan "Black Jack" Randall (La Straniera).



IL GENERE CHE NON LEGGI MAI.

Mai è una parola forte, perché almeno una volta nella vita ho letto moltissimi generi - non dico tutti, per carità, ma di certo anche i meno graditi, e non posso escludere che mi ricapiti - però, ad istinto, rispondo con quello che è il genere che difficilmente e raramente scelgo non solo al presente, ma ormai da anni: fantascienza
E pensare che, negli anni della scuola media, lo amavo :-D



SE POTESSI ANDARE A BERE UN BICCHIERE CON UN AUTORE, CON CHI ANDRESTI?

Tra i viventi, mi viene in mente subito Luca Bianchini; forse perché sono andata a più di una sua  presentazione ed è molto simpatico e alla mano; tra le donne, dico la Mazzantini e Kate Morton, più che altro per spronarle a scrivere un altro romanzo, visto che è da un po' che non pubblicano qualcosa di nuovo.

Tra i deceduti: la mia scrittrice del cuore, Emily Brontë, anche se - ad essere sincera - non ce la vedo molto a bere né una bionda né un cicchetto; forse un té è più adatto a lei. 


E CON CHI, TRA I PROTAGONISTI DEI LIBRI CHE HAI AMATI DI PIÙ?   

Ehm..., sarà che ne sono reduce da poco, ma vado a sbattere sempre contro La straniera di Diana Gabaldon, per cui direi il mio adoratissimo James Alexander  Malcolm MacKenzie Fraser. E visto che l'attore che lo interpreta nella serie (Sam Heughan) produce del whisky tutto suo, un goccio me lo farei volentieri. 


LEGGI SEMPRE IL LIBRO PRIMA DI GUARDARE IL FILM O LA SERIE TV?

Se posso sì, ma mi è capitato di desiderare di leggere il/i libro/i anche dopo la visione cinematografica/tv, e non mi sono trovata male, là dove già il film mi era piaciuto. È il caso, ad es, di Via col vento, Romanzo Criminale, la succitata La straniera...


IL POSTO MIGLIORE PER LEGGERE

Io mi accontento della sedia della cucina, eh, però anelo a posticini come questi... 

***
**
  






IN QUALE EPOCA E LUOGO "LETTERARI" TI PIACEREBBE VIVERE?

Eh, dopo aver guardato Outlander e aver letto il primo volume della serie, non posso che scegliere la seconda metà dell'Ottocento in Scozia *________*


Inverness
(source)




SE DOVESSI SCEGLIERE UN SOLO GENERE LETTERARIO PER TUTTO IL RESTO DELLA TUA VITA, QUALE SCEGLIERESTI?

Eh, scelta durissima, ma - dopo una bella lotta tra gialli, thriller, romanzi storici, classici e tutti quei libri che vanno ad inserirsi in una generica narrativa contemporanea - credo mi terrei i thriller psicologici. L'adrenalina è fondamentale.



Fonti:

https://www.unesco.it/
https://theshelfofunreadbooks.wordpress.com/     *
https://mdympna.wordpress.com/    *

https://pin.it/3mfq3J2   **
https://pin.it/2PBFiHg   ***

sabato 16 aprile 2022

Due anni fa ci lasciava Luis Sepúlveda

 

Due anni fa, esattamente in questo giorno, ci lasciava uno scrittore (oltre che regista, sceneggiatore, poeta, attivista politico e giornalista) molto amato da adulti e bambini: Luis Sepúlveda.

  • Nato ad Ovalle, nel nord del Cile, il 4 ottobre 1949, cresce in una famiglia di matrice anarchica. Suo nonno, Gerardo Sepúlveda Tapia - conosciuto anche con il nome di battaglia "Ricardo Blanco"- era un anarchico andaluso che fuggì in America del Sud per evitare la condanna a morte che pendeva sulla sua testa.  
    ,

  • Trascorre l'infanzia nel quartiere proletario di Valparaiso, con il nonno paterno e uno zio, che gli trasmettono l'amore per i romanzi di avventura (Salgari, Conrad, Melville). La vocazione letteraria si manifesta presto e lo spinge a scrivere racconti e poesie per il giornalino d'istituto.
  • Ha soltanto 15 anni quando aderisce alla Gioventù comunista.
  • A 17 anni inizia a lavorare come redattore del quotidiano Clarìn e poi in radio. Nel 1969 vince il Premio Casa de las Americas per il suo primo libro di racconti, "Crònicas de Pedro Nadie".
  • All’inizio degli Anni 70 milita nell’Esercito di Liberazione Nazionale in Bolivia.
  • Torna in Cile e si iscrive al Partito Socialista, divenendo membro della guardia personale dell'allora presidente Salvador Allende. 
  • Intanto, conseguito il diploma di regista teatrale, continua a scrivere racconti e lavora ad allestimenti teatrali e alla radio.
  • In quanto fervente oppositore del regime di Augusto Pinochet, viene arrestato e torturato; trascorre sette mesi rinchiuso in una cella minuscola in cui era impossibile stare sdraiati o in piedi; viene rilasciato (in regime però di arresti domiciliari) in seguito alle pressioni esercitate da Amnesty International.
  • Ricomincia a fare teatro, sempre ispirato dalle proprie convinzioni politiche, cosa che gli costa un secondo arresto, ma anche in questo caso - grazie ad un'altra campagna a suo favore da parte dell'ong -, la condanna (28 anni di reclusione) è modificata in otto anni di esilio.
  • Nel 1977 lascia il Cile per andare in Svezia (il governo gli aveva concesso asilo politico) per insegnare letteratura spagnola ma, al primo scalo a Buenos Aires, fugge e viaggia per l'America Latina fondando compagnie teatrali in Ecuador, Perù e Colombia.
  • In Ecuador lavora come giornalista in un progetto sponsorizzato dall'UNESCO e vive per un anno con gli indigeni Shuar in Amazzonia; in Nicaragua combatte con i sandinisti nicaraguensi, che hanno poi rovesciato la dittatura allora in vigore.
  • Nel 1982 aderisce a Greenpeace quale membro dell'equipaggio su una delle navi dell’ong.
  • Ottenuto l'asilo politico in Germania, vive ad Amburgo per dieci anni, prima di trasferirsi in Francia.
  • Dal 1996 si trasferisce in Spagna, nelle Asturie con la moglie Carmen Yáñez, una poetessa che era stata torturata sotto Pinochet.
  • Nel febbraio 2020 contrae l'infezione da Covid-19 e muore nell'ospedale di Oviedo il 16 aprile 2020, a 71 anni.
Luis e Carmen
Inevitabilmente, molti dei suoi libri hanno tratto ispirazione dalla sua vita avventurosa e molto movimentata, a cominciare dal suo primo romanzo, "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore"  (pubblicato in Italia nel 1993), in cui il protagonista (il vecchio Antonio José Bolívar) vive ai margini della foresta amazzonica ecuadoriana ed ha vissuto dentro la grande foresta, insieme agli indios shuar, come è successo a lui.

"Il mondo alla fine del mondo” (1994) si ispira agli anni trascorsi sulla nave di Greenpeace; il diario di viaggio “Patagonia express. Appunti dal sud del mondo” e la raccolta di racconti “La frontiera scomparsa” nascono dal ricordo della sua fuga, quando attraversò l'America del Sud. 

Ha scritto molti libri (anche) per bambini, tra cui il celeberrimo "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" (una gabbiana morente affida il proprio uovo al gatto di porto Zorba, che se ne prende cura e il pulcino diverrà una gabbianella a cui insegnerà a volare), "Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà" (ambientata tra i nativi americani, più precisamente nella tribù dei Mapuche), "Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa", in cui è centrale il tema della salvaguardia dell'ambiente.

Il suo ultimo romanzo pubblicato in Italia è “La fine della storia”, dove non mancano ancora riferimento autobiografici: il protagonista (Juan Belmonte), infatti, è un uomo che ha combattuto al fianco di Salvador Allende e ora vive tranquillo in una casa sul mare nell’estremo sud del Cile, insieme alla sua compagna Verónica, che non si è mai completamente ripresa dopo le torture subite all’epoca della dittatura. Il passato torna a fargli visita quando i servizi segreti russi, che lo conoscono in quanto esperto di guerra, hanno bisogno di lui. Sul fronte opposto c’è un gruppo di nostalgici di stirpe cosacca deciso a liberare dal carcere Miguel Krassnoff, ufficiale dell’esercito cileno durante la dittatura militare e, al momento, in carcere con l'accusa di aver perpetrato crimini contro l’umanità. 
E Belmonte ha un ottimo motivo per odiare «il cosacco», un motivo strettamente personale...


"La felicità è un diritto umano. Allo stesso modo in cui ho combattuto, più che per l'idea di libertà, per non dimenticare che sono un uomo libero: quando difendo il diritto alla felicità, lo faccio per non dimenticare che io sono stato e sono immensamente felice”.





Fonti consultate:

https://www.sapere.it/
https://www.comune.lecco.it/
https://www.theguardian.com/
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...