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giovedì 8 aprile 2021

Segnalazione: i libri di Angelica Negretti || Quando leggere contribuisce a una buona causa

 

Buongiorno, lettori!

Oggi desidero presentarvi i libri di un'autrice esordiente; ad essi è collegata un'iniziativa a scopo benefico.

Infatti, acquistando una copia dei romanzi della scrittrice Angelica Negretti, potete contribuire ad aiutare i mici bisognosi di cure, in quanto parte del ricavato delle vendite sarà devoluto a “Miciopolis”, un’associazione di Vigevano che si occupa della tutela del GATTO attraverso la prevenzione del randagismo e l’aiuto delle colonie feline.

Ve ne segnalo un paio, ma QUI potrete dare un'occhiata anche alle altre sue opere.


“It’s Only The Beginning” (Armando Editore, 188 pp, 14 euro, 2019). 

Trama: Konrad, ragazzo estremamente sensibile, è tormentato da misteriosi incubi ricorrenti.
Nonostante tutte le difficoltà che incontra, resiste imperterrito ed affronta la vita con grande coraggio e determinazione.
Solo alla fine, scoprirà di essere in possesso di un dono prezioso, destinato a cambiare per sempre la sua vita.
"Non sempre il male viene per nuocere, talvolta, ne può derivare anche del bene ed essere addirittura un trampolino di lancio per il cambiamento per un nuovo inizio".


"The Choice Is Yours"  (Armando Editore, 301 pp, 2020)

Konrad, giovane sensitivo, si ritrova solo a compiere scelte estremamente difficili.
Nonostante tutti i raggiri e le delusioni che subisce, non perde mai il coraggio e la voglia di vivere.
Solo alla fine, riuscirà a superare tutte le difficoltà e a maturare la scelta giusta da compiere.

"... puoi uscire allo scoperto, vincendo le tue paure e continuando ad inseguire i tuoi sogni, oppure puoi restare nascosto qui, nella triste oscurità dei tuoi pensieri tormentosi ..."

giovedì 25 marzo 2021

Novità editoriale “Per te terra mia. Le confessioni di Gjon Nikola Kazazi” di Jusuf Buxhovi (Armando Editore) - in libreria dall’8 aprile


Cari amici lettori, vi presento in anteprima una prossima uscita editoriale firmata Armando Editore:


“Per te terra mia. Le confessioni di Gjon Nikola Kazazi” di Jusuf Buxhovi (Armando Ed.,  240 pp, 17,00 euro,  a cura di Giovanni Cedrone, trad. Liljana Cuka Maksuti).

L’arrivo della peste, il confinamento, la sfiducia verso il potere, il rapporto con Dio e la necessità di organizzare una “resistenza”, morale e fattiva, contro un’autorità che vuole annientare un popolo nella dignità e nell’onore per creare un “ nuovo uomo imperiale” privo d i radici . 
Il racconto, incredibilmente intenso e ricco di spunti filosofici, parla di un legame indissolubile tra un popolo e la sua terra, ma è allo stesso tempo anche una storia di fede e di disobbedienza come strumento per arrivare all’emanc ipazione dell 'anima, sempre sul filo sottile dell’eresia. 
È anche una lotta contro il senso di impotenza che l’uomo prova di fronte a un’epidemia misteriosa e minacciosa in cui si riescono a scorgere molte analogie con il presente. 
“Libertà o morte” è il bivio di fronte al quale si ritrovano i protagonisti, prigionieri di un mondo in cui politica e religione si contendono spazi e proseliti.



L'autore.
Jusuf Buxhovi, autore, scrittore, storico, giornalista e attivista politico. Nasce a Peja il 4 agosto 1946. Nel 1968 si laurea presso l'Università di Prishtina al Dipartimento di Lingua e Letteratura Albanese. Inizia la sua carriera giornalistica al quotidiano "Rilindja" a Prishtina nel 1967 nel campo della cultura. Dal 1976 al 2000 è corrispondente permanente del giornale "Rilindja" accreditato a Bonn, in Germania. Alla fine degli anni ’80, in un momento particolarmente difficile per il Kosovo, è tra i fondatori della Lega democratica del Kosovo. Dal 2000 al 2008, oltre all'attività letteraria, si impegna in ricerche storiografiche negli archivi tedeschi. Dal 2008 vive e lavora a Prishtina. Ha pubblicato oltre 40 volumi tra romanzi e saggi. Per il romanzo storico Per te terra mia. Le confessioni di Gjon Nikola Kazazi, scritto nel 1982, si tratta della prima traduzione in lingua italiana.

lunedì 12 ottobre 2020

Recensione: "IL DELITTO DI VIA POMA. Trent'anni dopo" di Igor Patruno



Con estrema accuratezza e un'esposizione chiara e attenta, il giornalista Igor Patruno torna con un nuovo libro sul delitto di via Poma, e partendo dall'agosto del 1990 fino a tempi più recenti, riesamina le tappe di uno dei cold case italiani più misteriosi degli ultimi anni.
Un delitto atroce ed irrisolto, la cui vittima ancora deve ottenere giustizia.


IL DELITTO DI VIA POMA. Trent'anni dopo
di Igor Patruno


Armando Editore
292 pp
"Eccomi. Simonetta.
Stata al mondo vent’anni. Morta dove sono caduta, per mano d’uomo. Un’aureola di sangue intorno al capo."

È una calda giornata d'agosto del 1990 e sul sagrato della chiesa di San Giovanni Bosco, a Roma, si sta tenendo un funerale: quello di Simonetta Cesaroni.

Simonetta è stata barbaramente uccisa nel pomeriggio del 7 agosto del 1990, e dopo trent'anni siamo ancora qui a chiederci perché e, soprattutto, a chi appartiene la mano che ha fatto scempio di quel giovane corpo.
Se non è morto nel frattempo, l’assassino si aggira quindi libero e la famiglia Cesaroni ancora aspetta che venga fatta chiarezza e giustizia sulla morte atroce di Simonetta.

Patruno segue questo caso dagli inizi e leggendo il presente volume ho potuto apprezzare come, accanto al lodevole proposito di essere obiettivo - del resto è questo che ci si aspetta da un giornalista: che sia oggettivo e mantenga una certa distanza emotiva nel narrare di delitti e assassinii per poterne parlare in modo imparziale -, egli si sia fatto guidare da un atteggiamento di umana empatia, tanto verso la povera vittima quanto verso i suoi famigliari.

Se c'è una peculiarità del delitto di via Poma, essa è sicuramente la menzogna.
È normale e logico chiedersi: perché mentire? Perché i soggetti coinvolti, per motivi che ci sono ignoti, hanno rilasciato spesso dichiarazioni contraddittorie o del tutto mendaci? Perché hanno nascosto determinati dettagli e particolari?

Solitamente si mente per nascondere, e certo non ci stupisce pensare che l’autore dell’omicidio possa mentire e depistare per non farsi prendere; ma quando a dire bugie sono personaggi che in fondo non avevano a che fare  con la morte della ragazza in modo diretto, i dubbi e gli interrogativi non possono che crescere.
Forse questo "fenomeno" è attribuibile al timore di essere travolti da una vicenda di immenso rilievo mediatico e delle inevitabili conseguenze del sospetto?

L'Autore parte dal contesto e dalle situazioni che hanno portato Simonetta Cesaroni all'interno dello stabile di via Poma n.2; non solo, ma ci parla di lei, di questa giovane di soli ventuno anni come di una brava ragazza, attaccata alla famiglia, senza grilli per la testa, che conduceva una vita normale, priva di segreti torbidi e con le problematiche tipiche dell'età (sentimentali, lavorative...).
Era innamorata di Raniero Busco, col quale però non viveva una storia d'amore tutta cuoricini e tenerezza, bensì una relazione un po' tormentata, fatta di "lascia e prendi", in cui lui soprattutto si sentiva poco coinvolto sentimentalmente.

Simonetta era una giovane sensibile, con un mondo interiore ricco che lei riversava su foglietti di carta, sui quali annotava pensieri, sentimenti, paure.

Con una suspense in grado di tenere col fiato sospeso, vengono ricostruite le ultime ore di vita della ragazza, le persone incontrate, le telefonate con gli amici o con il datore di lavoro; si incrociano le testimonianze di chi l'ha sentita o vista nelle ore precedenti l'omicidio.

Personalmente ho letto il capitolo narrante i fatti di quel tragico 7 agosto con un senso di oppressione, un magone difficile da mandar giù in quanto accompagnato dalla tristissima consapevolezza di come quelle pagine che mi scorrevano sotto gli occhi non appartenessero ad un avvincente romanzo noir, ma fossero la narrazione delle tragiche e feroci condizioni in cui l'esistenza innocente di una ragazza di periferia sia stata stroncata all'interno di un palazzo, simbolo della Roma borghese.
Mi ha profondamente colpito leggere la ricostruzione dell'assassinio e immaginare come siano andate le cose in quel maledetto ufficio, in cui Simonetta si è ritrovata da sola, faccia a faccia col suo assassino, spietato, crudele, che si è accanito sul suo corpo con ventinove coltellate.

Com'è possibile che nessuno abbia visto o sentito nulla in quel tardo pomeriggio (il decesso della vittima è collocato tra le 17:30 e le 18:30 del giorno 7) di inizio agosto? 

Ma più di tutto, chi ha mandato Simonetta (che lavorava come contabile presso la Reli Sas, uno studio commerciale, che aveva tra i suoi clienti la A.I.A.G. -Associazione Italiana Alberghi della Gioventù -, con sede in via Carlo Poma) in quegli uffici, da sola, il 7 agosto, pur non essendocene l'urgenza?

L'autore è estremamente dettagliato nel tener conto di orari, persone coinvolte, spostamenti, stranezze, telefonate, e ci lascia interdetti il numero delle menzogne e dei cambi di versione che si sono susseguiti da parte di coloro che avrebbero dovuto rendere conto dei rapporti di lavoro intercorsi con Simonetta, e quindi del suo ruolo e delle sua presenza in ufficio in quel dannato pomeriggio.

Ad esempio, troppe sono le incongruenze di Salvatore Volponi (datore di lavoro di Simonetta) in merito all'ultima volta in cui vide la ragazza e sul fatto che dovesse incontrarla proprio in quei giorni per concordare lavoro e ferie.

Ma a complicare le cose non ci sono soltanto le versioni incoerenti, ma anche il mancato congelamento della scena del crimine: com'è possibile che si sia permesso agli impiegati del comitato Lazio di riprendere l’attività pochi giorni dopo l’omicidio, contaminando così irrimediabilmente gli ambienti?

Per non parlare dei tanti errori e mancanze al momento del sopralluogo sulla scena del delitto, tra agenti che si sono messi a scrivere frasi sibilline su foglietti volanti, persone che hanno fatto su e giù nei locali interessati, reperti messi insieme e conservati male...

Quello di via Poma potrebbe sembrare il delitto perfetto in virtù del fatto che chi l'ha commesso l'ha fatta franca (almeno finora...), riuscendo ad allontanarsi dal luogo del delitto; ma in realtà, gli eventi accaduti nell’appartamento al terzo piano, della palazzina B, di via Poma sono un groviglio di eventi casuali, di circostanze imprevedibili che poco hanno a che fare con la bravura e l'intelligenza dell'assassino.

Questi, se da una parte ha ucciso con una furia cieca, dall'altra ha altresì agito con comportamenti estremamente lucidi e protratti nel corso del tempo, e a tal proposito, l'Autore espone delle ipotesi in merito alla condotta dell'omicida prima, durante e dopo il delitto, sottolineando come ogni particolare sia importante per comprendere le sue azioni. 
Se è vero che le azioni dovrebbero aiutarci a definire l’ombra di chi le ha compiute, è altrettanto vero che nel delitto di via Poma le ombre stentano a divenire percepibili, individuabili, e tutto resta nel buio e nel mistero.

Patruno ci ricorda in che modo hanno lavorato gli inquirenti dal 1990 in poi, soffermandosi sugli svariati errori e le valutazioni sommarie e sbagliate, che li hanno spinti ad indagare su colpevoli improbabili, dando magari attribuzioni azzardate a dettagli semplici (ad es., i segni sul capezzolo di Simonetta scambiati per morsi) o non dando rilevanza a ciò (le tracce di sangue) che invece poteva "raccontare" molto della tragedia che sì è consumata in quell'appartamento, in un arco di tempo in fondo neanche troppo ampio. 
Eppure è stato un tempo sufficiente a ripulire la scena del crimine, sottraendo indumenti e altri oggetti appartenenti alla povera ragazza uccisa...

Tanti sono i personaggi che intervengono in questa storia, qualcuno ha avuto il suo "posto in prima fila", qualcun altro è rimasto dietro le quinte; una cosa è certa: coloro che negli anni sono stati indagati come possibili colpevoli, poi sono stati prosciolti per assenza di prove.

Sia Federico Valle che Pietrino Vanacore (il portiere dello stabile, suicidatosi il 9 marzo 2010) furono dichiarati innocenti più che per non aver commesso i fatti loro addebitati, per mancanza assoluta di prova.

Discorso diverso per Raniero Busco, che - a causa della presenza del suo DNA sugli indumenti intimi della vittima (con cui aveva però avuto rapporti tre giorni prima del fattaccio) - è stato indagato, condannato per poi essere definitivamente assolto in Cassazione nel 2014.

Insomma, anni e anni di interrogatori, testimoni ascoltati, dichiarazioni comparate e incrociate... che non hanno portato alla soluzione del caso.

Claudio Cesaroni, padre di Simonetta, era convinto che “il nome dell’assassino è nelle carte dei magistrati e va cercato tra i frequentatori di quel maledetto palazzo".
Ed effettivamente, la convinzione che a togliere la vita a Simonetta sia stato qualcuno che ben conosceva lo stabile e gli uffici di via Poma, è concreto e ragionevole.
Ma allora perché non è stato rilevato il DNA a tutti coloro che - uomini e donne - potevano avere accesso ai locali di via Poma? 
Senza considerare l'arma del delitto, che si presume sia un tagliacarte presente in ufficio, il quale viene ritrovato tranquillamente lì dove doveva stare, il che ci fa supporre legittimamente che chi ha usato l'oggetto per ammazzare Simonetta, evidentemente sapeva ciò come muoversi e dove riporlo.

Igor Patruno ha ricostruito con un lavoro certosino, avvalendosi della lettura delle carte giudiziarie, tutto ciò che ruota attorno a questo terribile e inquietante caso, non fermandosi alla fredda (ma comunque necessaria) enumerazione dei fatti, bensì andando oltre e lasciando emergere i dettagli introspettivi dei personaggi, mettendo in evidenza fatti e circostanze nel contraddittorio accavallarsi delle dichiarazioni rese dai testimoni, nelle risultanze delle lunghe inchieste, altrettanto contraddittorie. 

Ne viene fuori un resoconto che, lungi dall'essere (soltanto) una disamina lucida e distaccata, è al contrario un racconto, coinvolgente ed emotivamente toccante, che parte dalla vittima, dalle sue ultime settimane di vita proseguendo con le indagini partite immediatamente, ricostruendo la dinamica del delitto e giungendo ai fallimentari esiti giudiziari, che non hanno purtroppo condotto alla verità.

Questo libro vuol essere una sollecitazione alla procura a riaprire il caso perché non sarebbe giusto dimenticarci di Simonetta, almeno finché non sarà fatta giustizia.

Ringrazio Armando Editore per la copia digitale di questo interessantissimo libro d'inchiesta e lo consiglio a quanti desiderano approfondire o conoscere con attenzione il caso in oggetto, narrato con uno stile molto chiaro e comprensibile, dettagliato ma assolutamente non pesante.

venerdì 18 settembre 2020

Novità Armando Editore - Collana Inchieste


Vi presento alcune pubblicazioni Armando Editore, tutte appartenenti alla collana Inchieste.



Il delitto di via Poma trent’anni dopo
di Igor Patruno


14,00 euro
Il delitto di via Poma è, forse, il cold case italiano del dopoguerra più noto e più popolare. 
Avvalendosi della lettura delle carte giudiziarie, l’Autore indaga il dettaglio introspettivo dei personaggi, mette in evidenza fatti e circostanze nel contraddittorio accavallarsi delle dichiarazioni rese dai testimoni, nelle risultanze delle lunghe inchieste, altrettanto contraddittorie. 
Il racconto, coinvolgente ed emotivamente toccante, si snoda dalle ultime settimane di vita di Simonetta fino ai fallimentari esiti giudiziari, passando per la ricostruzione del delitto.

L'autore.
Igor Patruno, giornalista e scrittore. Dopo la laurea in Filosofia partecipa all’epopea delle radio libere a Roma. Dal 1984 al 1985 collabora in Rai come autore e conduttore al programma Appuntamento del sabato. Esordisce nel 1983 come scrittore con il romanzo Passaggi, ristampato nel 2011. Organizza, nel 2006, 2007 e 2008, il Festival Internazionale della Filosofia di Roma. Nel 2007 collabora alla realizzazione di Hi! Tech. Festival dell’innovazione. Lavora come freelance nel mondo dell’innovazione e della comunicazione.
Nel 2019 cura con Giuseppe Garrera la mostra: Poeti a Roma. Resi superbi dall’amicizia. Nel giugno dello stesso anno organizza il Roman Poetry Festival. Quarant’anni dopo il Festival Internazionale dei Poeti di Castel Porziano. Nel 2020 cura con Giuseppe Garrera la mostra: Tu parlavi una lingua meravigliosa. Quando la canzonetta divenne poesia. Ha pubblicato: Via Poma, La ragazza con l’ombrellino rosa (2010), e i romanzi I campi di maggio, (2015) e Sotto il cielodi Spagna (2019)
.




UN MOSTRO CHIAMATO GIROLIMONI
di Fabio Sanvitale, Armando Palmegiani


Roma anni ’20, in città si aggira un mostro che aggredisce le bambine. Dal fascismo arriva un ordine: fermatelo! Gino Girolimoni, il perfetto capro espiatorio. 
La storia del primo serial killer romano.
Gino Girolimoni: un nome che a Roma vuol dire infame. Il nome di chi avvicina le bambine, le
176 pp
15 euro
cerca, le vuole, le prende. 
Un nome usato ancor oggi. Già, ma chi era davvero Gino Girolimoni?
Un uomo benestante, coinvolto nella Roma degli anni Venti in una storia molto più grande di lui, così, dall’oggi al domani. 
Arrestato, accusato di ben sette tra stupri e omicidi a danno di bambine. 
Peccato che Girolimoni fosse completamente innocente, peccato ogni prova fosse inventata di sana pianta per placare l’isteria, la follia che ormai s’era impossessata dei quartieri della città, della gente. 
Fabio Sanvitale e Armando Palmegiani, con l’aiuto di esperti di primo piano, ricostruiscono la vicenda dandone il quadro storico e criminologico completo. 
Rifacendo le indagini, passo passo, strada per strada, sospetto per sospetto, con le tecniche investigative di oggi.





2 agosto 1980. La strage di Bologna. 
Scienza e coscienza di un massacro
di Imma Giuliani

-
La verità processuale ha la pretesa di essere un’oggettiva ricostruzione di un fatto, ma solo la scienza può stabilire situazioni ed eventi che appartengono al reale. 
Ed è per questo che all’interno dei tribunali si fa sempre più ricorso all’esperienza dei tecnici. 
Dopo tanti racconti e verità processuali ciò che accadde a Bologna il 2 agosto 1980 può essere arricchito alla luce di nuove interpretazioni scientifiche. 
Senza paura di riconoscere verità scomode o confermare ciò che è gia stato acquisito. 
Questo libro parla dei fatti che quella mattina del 2 agosto 1980 sconvolsero la vita di chi era presente a Bologna e dell’Italia intera.












venerdì 15 novembre 2019

Recensione: ORIZZONTI di Francesco Canfora



Raccolta poetica divisa in due parti: la prima, composta da poesie a verso libero, ha al centro domande sul senso della vita e sulle istanze spirituali dell’uomo; la seconda comprende solo poesie haiku, nelle quali, secondo la tradizione giapponese, il poeta esprime prevalentemente le sensazioni che prova davanti alle manifestazioni della natura.



ORIZZONTI
di Francesco Canfora



Armando Editore
L'essere umano è spontaneamente proiettato verso l'infinito, l'ignoto, verso il futuro, che si carica di aspettative e speranze; ma inevitabilmente, lo sguardo si volge anche indietro, ai giorni passati, all'infanzia, ripensata con tenerezza.

L'esistenza si muove, ogni giorno, tra problemi e affanni, che rendono il cuore turbato e alla ricerca di pace; e se la vita ci spinge a non fermarci e ad andare avanti, pure sentiamo, sovente, il bisogno di ristorare l'anima nella quiete di un silenzio fatto di riflessioni sulla vita, su ciò che davvero la rende degna di essere vissuta.
E la natura attorno a noi è fonte continua di pace e riposo, ci ricorda il fluire della vita, del tempo che passa, e infatti il poeta sofferma l'attenzione su di essa: la luce della luna - che sembra osservare con placida curiosità le vicissitudini degli uomini sulla terra -, il buio calmo della notte, il furore di un giorno di pioggia, la bellezza semplice dei fiori.
La stessa attenzione nei confronti degli elementi naturali si riscontra anche negli haiku.

Non mancano i versi in cui l'Autore si rivolge direttamente a Dio, affidando a Lui le proprie fragilità, paure, con la ferma fiducia che Egli le accolga con misericordia, concedendo aiuto e perdono.

La penna di Francesco Canfora è lieve e delicata come una carezza e rivela tutta la sensibilità di chi scrive, il suo rimirare la bellezza della natura con occhi meravigliati e spontanei per poter trovare in essi la pace interiore e la calma di cui il cuore ha bisogno per affrontare le tempeste che la vita mette davanti a ciascuno di noi.
Sono poesie brevi ma intense, che instillano serenità, un atteggiamento di riflessività, amore per le cose piccole ma preziose che ogni giorno fanno da sfondo alla nostra esistenza su questa terra, dandole valore, arricchendola.

Ringrazio Armando Editore per la copia omaggio e ne consiglio la lettura a quanti amano le poesie, ed in particolare quelle che mettono al centro quello splendido miracolo che è la Vita.


TRAMONTO

Il sole al tramonto
basso scende
dietro la linea dell’orizzonte
e colora di rosso
la luce del giorno
che lenta si spegne.
Gli uccelli si posano
fitti sui rami
a cercare riposo
nel buio della notte, 
mentre i fiori chiudono
attenti i loro petali. 
Nel cuore dell’uomo
torna la nostalgia dei ricordi
e giunge sereno
un desiderio di pace.

sabato 9 novembre 2019

Novità editoriali Armando Editore (novembre 2019)



Come state trascorrendo questo sabato pomeriggio, cari lettori?
Io sto aspettando che i miei cornetti sfogliati lievitino in forno, e intanto ho pensato di fare un salto sul blog per aggiornarvi sulle ultimissime novità Armando Editore!


Armando Editore





Il bene comune di Benedetta Cosmi (146 pp, 14 euro)

Un vademecum progettuale.
Rete, materiali, progetti concreti ma soprattutto l’idea della società che si vuole costruire. Che combatte l'alienazione quella che altrimenti colpisce gli individui, ma contagia società e comunità intere.
Che società si crea quando si priva della possibilità o perfino del desiderio di avere accesso alle risorse culturali? Da questa domanda di vent'anni fa di Chomsky, ne Il bene comune, Cosmi parte.
La lettura, "è un autentico e insostituibile bene comune".
I musei, le biblioteche, i corpi intermedi, le piazze, la scuola, l'università, i luoghi dell'innovazione, i centri culturali, sportivi, l'associazionismo, le aziende, i libri, i bimbi, sono il bene comune, di cui parla l'autrice.
Storie di un presente che non pensava al futuro e di generazioni che cercano una società aperta, basata sul lavoro e merito, in Italia, talora all'estero. Programmi per chi resta.
È come un giro d'Italia (non fisico, città per città ma di rappresentanza, rappresentanza politica di quello che è stato fatto, si può fare si potrebbe ancora fare meglio su tutto il territorio nazionale con le persone che possono collaborare).
E (come ama ricordare il direttore del Corriere della sera) un capitolo è dedicato anche all’idea di Benedetta Cosmi di un “giornalismo costruttivo”, "che prende a cuore un problema e lo segue fino a quando le risposte pubbliche e private che quel problema pone non saranno arrivate".
Il lettore farà parte delle riunioni, entrerà nelle stanze dei direttori, rettori, presidenti, con chi ha il “potere per”. Avrà voglia di trascorrere le sue notti in biblioteca.

L'autrice.
Benedetta Cosmi si laurea con lode all’Università di Roma La Sapienza dove ha conseguito nel 2008 il titolo del Senato accademico attribuito ai migliori laureati "eccellenti". Cinque pubblicazioni, attualmente in libreria con È il futuro, bellezza! I giovani e la sfida del lavoro.
Innovation manager, dal 2015 dirige il primo Dipartimento Innovazione del sindacato Cisl Milano Metropoli, con il progetto Scuola lavoro.
Come saggista e giornalista ha firmato importanti inchieste sul sistema scolastico e sul mondo del lavoro, su Corriere.it
Ha diretto una web serie sulle nuove generazioni.
È stata consulente della Finanziaria della Regione Lombardia, Finlombarda.




LEGAMI CRIMINALI di Pino Casamassima (15,00 €, 304 pp)

Gennaio 1971, in un borgo sulle colline del Garda viene ucciso un anziano, un solitario d’origine toscana i cui unici interessi sono la caccia e il suo orto. Molti anni dopo, un’unica mano compie una serie di delitti anche oltre i confini italiani, mentre una banda armata viene sgominata dopo la sua ultima, clamorosa azione a Milano. Tutto slegato nel tempo e nei luoghi. Ma questa è solo l’apparenza. 
Con una scrittura che intreccia più generi e più forme narrative, Casamassima costruisce una storia che ne contiene diverse, seppure tutte riconducibili a un’unica genesi.

L'autore.
Pino Casamassima è un giornalista professionista e autore. Scrive per il “Corriere della Sera”, “Focus Storia”, “BBC History”. Ha pubblicato una quarantina di libri, alcuni dei quali tradotti all’estero, Cina compresa. Per il teatro ha scritto una ventina di testi, fra cui i monologhi da lui stesso interpretati. Fra un saggio e un altro si confronta con la narrativa: questa è una delle volte (più
felici). Vive a Gardone Riviera. 



Lo psicoterapeuta ricercatore di Edoardo Giusti e Eleonora Picerni (208 pp, 24,00 euro)

Il libro di Giusti e Picerni tiene ottimamente fede al suo impegno di costituirsi come guida  propedeutica alle tematiche della ricerca sulla psicoterapia. L’esposizione dei temi è esaustiva e tuttavia in linguaggio accessibile vengono affrontate sia le problematiche tradizionali – con
opportuni chiarimenti storici – sia i più recenti aggiornamenti, le innovazioni sul piano degli strumenti e le acquisizioni dell’ultimo decennio. L’impressione è di una vista dall’alto di un panorama sempre più interessante e in via di sviluppo.

L'autore.
Edoardo Giusti, Presidente dell’A.S.P.I.C. - Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell’Individuo e della Comunità, con sedi dislocate a livello nazionale. È direttore della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Pluralistica Integrata con autorizzazione ministeriale e professore a contratto presso la Scuola di specializzazione in Psicologia clinica dell’Università degli Studi di Padova. Svolge attività clinica e di supervisione didattica per psicoterapeuti. È Presidente onorario dell’ASPIC ARSA Ricerca Scientifica Applicata. Autore di oltre 110 volumi. 

Eleonora Picerni - Ph.D. Dottore di Ricerca in Psicobiologia e Psicofarmacologia. Psicologa Clinica e Psicoterapeuta, oltre all’attività clinica e di ricerca scientifica è coautrice di articoli su riviste  internazionali e saggi specialistici in ambito psicologico. Collabora con la Fondazione “Santa Lucia” e ha pubblicato presso la nostra collana il testo Dissociazioni e conflitti. Valutazioni e terapie delle unità traumatizzate.


La rete di Antonio Martusciello (10 euro, 96 pp)

Negli ultimi anni, il settore dell’informazione è stato attraversato da notevoli cambiamenti. Oggi, la disponibilità illimitata di documenti e materiali consente la possibilità di una fruizione e di un utilizzo delle fonti on demand, in qualsiasi luogo e in qualunque momento.
I cittadini poi diventano protagonisti, partecipando alla generazione delle notizie, attraverso il citizen journalism. Da un lato, con le tecnologie comunicative, come tablet o smartphone, anche gli users possono produrre materiale di interesse giornalistico, dall’altro, l’avvento delle piattaforme di condivisione sociale, consente una partecipazione attiva al dibattito pubblico e una potenziale amplificazione delle news. Elementi sicuramente positivi se coincidenti con l’articolazione di un’offerta armoniosa dell’informazione. Questa è oggi caratterizzata da una notevole copiosità, ma si presenta sul web il più delle volte gratuita, almeno in termini monetari, generando nel settore un grave fallimento di mercato, sia per la difficoltà di stimolare il pagamento per i contenuti fruiti, sia per l’acquisizione di quote di fatturato pubblicitario a danno degli editori e a favore delle piattaforme di aggregazione, ricerca e condivisione. Un sistema che rischia di innescare una spirale tesa verso una drammatica riduzione delle risorse per i media tradizionali, a cui possono venire a mancare i fondi necessari per produrre e stimolare inchieste di qualità. Da queste basi, il saggio intende analizzare l’impatto che gli sviluppi tecnologici producono sull’economia e sul contesto sociale, invitando a riflettere sulla necessità di un’appropriata politica pubblica in grado di tutelare i diritti e le libertà fondamentali, ma anche capace di stimolare l’innovazione e lo sviluppo dei servizi.

L'autore.
ANTONIO MARTUSCIELLO, già Parlamentare con una importante esperienza manageriale nel settore dei media, ha ricoperto incarichi di governo in qualità di Sottosegretario all’Ambiente e Vice Ministro dei Beni e delle Attività Culturali. Dal 2010 è Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e componente della Commissione Servizi e Prodotti. Dal 2011 è docente presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove è titolare dei corsi in “New media e garanzie del consumatore” e in “Diritto dell’Informazione nel mondo globale”. È professore straordinario presso l’Università degli Studi Unipegaso, titolare del corso di Sociologia.




Gioco e realtà di Donald Winnicott (255 pp, 20,00 euro)

Il grande classico di Donald Winnicott viene riproposto in una nuova edizione e con una nuova traduzione che ne aggiorna il linguaggio psicoanalitico, rendendolo più moderno per il lettore contemporaneo. Il saggio raccoglie alcuni degli studi più importanti di Winnicott sullo sviluppo infantile e sul modo in cui il bambino “fa” e percepisce il mondo, riferendosi soprattutto al formarsi della sua vita immaginativa.

L'autore.
Donald Winnicott (1896-1971) è stato un pediatra e psicoanalista britannico. La sua osservazione verteva principalmente sul rapporto madre- figlio. Le sue originali teorie sullo sviluppo psicologico ed emotivo del bambino sono tuttora alla base degli studi dei professionisti di questa materia.




ATOMISMO E CORPUSCOLARISMO nella Napoli di fine Seicento di Alberto Labellarte (208 pp,
15 euro)

Ambientato nel Regno di Napoli del tardo Seicento, il saggio esplora la cultura dell’epoca attraverso la vicenda biografica dei membri dell’Accademia degli Investiganti, Tommaso Cornelio, Lucantonio Porzio, Francesco d’Andrea e Giuseppe Valletta. Attraverso l’analisi delle opere degli Investiganti, il testo mostra un quadro della loro riflessione filosofico-scientifica dovuta alla diffusione delle teorie atomistiche dei maggiori pensatori europei (Boyle, Descartes, Galilei, etc.) nei circoli partenopei.

L'autore.
ALBERTO LABELLARTE è nato a Modugno (BA) e vive a Valenzano (BA). Ha compiuto i suoi studi presso l’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ dove ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Filosofiche e il dottorato di ricerca in Filosofia e Storia della Filosofia. È docente di Filosofia e Storia a tempo indeterminato dal 2017.




Passaggi, ponti, pontefici di Antonello Armando (256 pp, 15,00 €)

Grazie alle riflessioni nate dall’incontro con Angelo Brelich e dalle letture delle opere di Mircea Eliade ed Ernesto de Martino ma anche da quelle di filosofi diversamente orientati come Kirkegaard e Feuerbach, nasce questo saggio. L’obiettivo, attraverso un linguaggio semplice e accessibile, è quello di tramandare ciò che l’autore ha appreso ai giovani, che vivono oggi in un mondo attraversato da conflitti religiosi e da un uso spesso improprio della religione.

L'autore.
ANTONELLO ARMANDO si è laureato in filosofia teoretica con Ugo Spirito e Tullio Gregory e si è formato come psicoanalista in Francia e in Italia. Ha inseg­nato Psicologia dinamica e Psicologia generale nelle Università di Siena, Roma e Napoli.


giovedì 24 ottobre 2019

Le novità di Armando Editore in uscita il 31 ottobre



Cari lettori, con questo post vi aggiorno sulle pubblicazioni Armando Editore in uscita il 31 ottobre. 


Vi ho già presentato il libro di inchiesta scritto da Fabio Sanvitale e Fabrizio Palmegiani dedicato al caso di Elisa Claps , del suo killer e delle sue vittime.


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Il prossimo è il libro della giornalista Laura De Luca, che dedica il suo testo alla Radio (95 anni fa nasceva l’unione radiofonica italiana: Cara Radio. Cartoline dal mondo della radio nell’epoca del web (prefazione Gianpiero Gamaleri; 192 pp, 19 euro).
Una raccolta di testimonianze sulla nostra “cara radio”: da ricordi ed aneddoti da parte di professionisti a valutazioni di esperti e studiosi sulle mutate condizioni e abitudini di ascolto nell’epoca del web. 
Un ventaglio di testimonianze da parte di appassionati e specialisti di diversa estrazione e formazione: registi, autori, giornalisti, docenti, studenti, attori, tecnici, produttori e semplici ascoltatori. La domanda che aleggia è sempre la stessa: la radio è morta? 
La risposta sembra ripetere la medesima certezza: la radio è viva, viva la radio. Con qualche riserva.


Passiamo poi al saggio Conversazione con le religioni abramitiche. Incontri con Riccardo Shmuel Disegni , Vincenzo Paglia, Salah Ramadan . Intervista a Pietro Citati di Angelo Angeloni, con postfazione di Roberto Cipriani (112 pp, 12 euro).
Un dialogo reciprocamente comprensivo e rispettoso, che non trascura le differenze, ma le valorizza, senza chiusure o pregiudizi. È questo il contenuto delle conversazioni qui raccolte con autorità delle tre religioni abramitiche, che la storia ha reso spesso conflittuali ma che invece s’incontrano nella fede in un unico Dio creatore, nell’uomo sua creatura, fratello tra fratelli.


La necessità dell’errore dell’errore. Elogio delle mutazioni genetiche che influenzano l’evoluzione di Gianni Soldati (84 pp, 12 euro): un percorso divulgativo e sorprendente per far scoprire i temi che costituiscono i fondamenti della genetica, una serie di racconti che hanno come oggetto il DNA, l’evoluzione e tutti quei meccanismi che hanno portato alla conoscenza scientifica del mondo. 


Supervisione multivariata. Guida pratica per professioni della relazione d’aiuto in formazione di Edoardo Giusti e Laura Rapanà (124 pp, 18 euro) è uno strumento utile per garantire una buona pratica a tutela del paziente. Sono proposte strategie operative per favorire interventi personalizzati all’interno di una relazione volta alla competenza lungo tutta la carriera lavorativa, per un migliore agire professionale. 

In Psicoterapia del senso della vita. Una guida per le professioni d’aiuto Clara Hill (260 pp, 24 euro) concentra le sue ricerche per i professionisti della relazione d’aiuto affinché supportino i loro pazienti nello sviluppare il meglio delle loro risorse in vista di creare una propria missione vocazionale realistica.


Infine Pasquale Critone nel suo romanzo Il tesoro sacrilego (288 pp, 16 euro) racconta un viaggio emozionale che dagli anni ’30 del Novecento giunge alla fine del secolo – attraversato da tre generazioni. 
Fra’ Matteo, custode dei segreti della fusione e della lavorazione dei metalli preziosi e delle macchine del tempo, dona al Cicogna ogni sapere. Come in un presagio, però, si compiranno le sue parole “si può arrivare a confondere il sorgere del sole col tramonto” , quale espressione di profonda disperazione. La cupidigia e la volontà di elevarsi socialmente spingono il Cicogna ed il suo complice a compiere un furto che si ripercuoterà sulla loro vita futura e sulla loro progenie. 
Colpi di scena, un mistero da svelare e suggestive storie d’amore fanno di questo romanzo, originale e ben scritto, quasi una saga familiare; un intreccio di vicende ricco di suspense lungo più di mezzo secolo –. 
Una vera “Comédie humaine“. Eros e Thanatos, Amore e Morte suscitano nel lettore un’incessante altalena emotiva sospinta, sullo sfondo, da “La Musica”.

lunedì 21 ottobre 2019

Recensione: "Psicologia del malato oncologico. Non muore il desiderio" di Gabriella Gagliardi



Un trattato che, nella sua brevità e immediatezza di linguaggio, si sofferma con sensibilità sulle conseguenze psicologiche che vivono coloro ai quali viene diagnosticato un tumore.



Psicologia del malato oncologico
Non muore il desiderio
di Gabriella Gagliardi

Armanda Editore
80 pp
10 euro
L'autrice di questo saggio è un'ex insegnante di Filosofia che un paio di anni fa ha scoperto di avere un tumore alle ovaie. 

Sentirsi dire, dallo specialista che ci ha appena visitato, di avere un male al quale generalmente associamo l'aggettivo terribile "incurabile", è qualcosa che non può non cambiarci, destabilizzarci, innescare dentro di noi un groviglio di pensieri ed emozioni contrastanti. e devastanti.

Ogni uomo desidera vivere a lungo e in salute, arrivando alla morte possibilmente senza passare per grosse sofferenze (fisiche e non solo).
Pur essendo un essere finito, limitato, l'uomo percepisce le proprie emozioni come eterne, e questo lo spinge a fare piani, nutrire sogni, guardare al domani tenendo il più lontano possibile lo spettro oscuro della morte.
Fino a quando non gli viene diagnosticata una malattia aggressiva e potenzialmente mortale, nessuno pensa alla morte come a qualcosa di reale e concreto, quanto piuttosto a un evento astratto e, per adesso, lontano.
Sappiamo di dover morire tutti, prima o poi..., ma finché si sta relativamente bene, non ci si pensa più di tanto.

Ma l'irrompere della malattia grave cambia inevitabilmente la persona, che si trova di fronte alla non facile sfida di ricostruire se stessa, la propria coscienza, a causa di questo evento traumatico inaspettato che viene vissuto come un'ingiusta batosta, quasi un insulto.

Un concetto che l'autrice lascia emergere con molta chiarezza è proprio questo: la malattia oncologica trasforma la persona, rendendola via via sempre più consapevole della fugacità dell'esistenza e del fatto che, per questa ragione, essa meriti di essere vissuta appieno, avendo progetti, coltivando sogni ed interessi.
"La vita è anche nella malattia".

Partendo da concetti etico-esistenziali, attingendo tanto alla filosofia quanto alla psicologia, Gabriella sa coniugare insieme l'esperienza vissuta e quella pensata, oggetto di riflessioni e considerazioni attente. 
Lei stessa, avendo vissuto il trauma della diagnosi di cancro, ha fatto esperienza personalmente di ciò che esso implichi, su tutti i livelli, da quello fisico a quello psicologico, da quello emotivo a quello sociale, giungendo alla consapevolezza che la malattia è in grado di affinare e sensibilizzare in un modo nuovo la coscienza; nessuno di noi conosce davvero le forze e le risorse di cui dispone fino a quando non è chiamato a resistere, tirandole fuori.

In queste pagine ci si sofferma a considerare il mondo in cui può reagire una persona alla quale viene diagnosticato un cancro, e come queste reazioni possano mutare ed evolversi col trascorrere del tempo e soprattutto con il passare dalla prima fase (in cui ci si trova faccia a faccia col "mostro" chiamato cancro) a quelle successive - cura, convalescenza, guarigione, fino ad arrivare a una progressiva normalità, con la speranza che la malattia venga debellata e non si ripresenti più.

Altro aspetto importante è la scoperta delle tantissime persone che stanno attraversando la medesima "odissea" e che quindi ci capiscono, e noi capiamo loro, come se fossimo una grande famiglia.

È possibile tirar fuori qualcosa di positivo da una condizione sicuramente negativa? La sofferenza può aiutarci a crescere, renderci "migliori" (più amorevoli, comprensivi, attaccati alle piccole gioie del vivere quotidiano, più profondi...)?

"...occorre ricordare che la malattia ci impone certamente dei limiti, ma non necessariamente dei confini: i limiti sono flessibili, nascono per essere superati, mentre i confini sono solitamente più rigidi (...). Se vivo la malattia come un confine, la mia tendenza sarà quella di utilizzarla come "strumento" per restare nella paralisi in cui mi trovo, per avere sempre pronta "una scusa" per me stessa e per gli altri. Se la vivo invece come un limite, saprò forse motivarmi (...) a guardare oltre, a rimettermi in movimento, a superare quei paletti che la malattia mi mette davanti, per riabilitarmi alla vita".

Oltre alle riflessioni personali e alla breve ma intensa testimonianza di vita dell'Autrice, vi sono contributi di altre persone - professionisti e non - che hanno/hanno avuto a che fare con la malattia oncologica, e le loro parole impreziosiscono l'argomento in questione, attraverso i vari ed interessanti punti di vista, di cui ci colpisce soprattutto l'umanità, la sensibilità, l'empatia.

Il testo ha, dunque, il pregio di saper trattare con chiarezza e con un linguaggio semplice ed accessibile a tutti, un tema di per sé difficile e complesso, che in maniera diretta e indiretta quasi sicuramente tocca/ha toccato la vita di tanti lettori, che si ritrovano incoraggiati e sensibilizzati rispetto all'argomento.


martedì 15 ottobre 2019

Il caso Elisa Claps. Storia di un serial killer e delle sue vittime (Prefazione di Gildo Claps)




Un caso di cronaca nera, che per anni è stato avvolto nel mistero, è sicuramente il terribile omicidio di Elisa Claps.


Il caso Elisa Claps. Storia di un serial killer e delle sue vittime, prefazione di Gildo Claps di Fabio Sanvitale e Armando Palmegiani (Armando Editore, 188 pp; prezzo 16,00 euro).
In libreria il 31 ottobre.


Potenza. 17 marzo 2010. A distanza di 17 anni dalla scomparsa, viene ritrovato il corpo di Elisa. Nella Chiesa della Santissima Trinità, nel cuore del centro storico di Potenza, il 12 settembre 1993, fu uccisa la studentessa potentina Elisa Claps. La sua misteriosa scomparsa fu a lungo un giallo rompicapo, risolto solo  quando il cadavere della ragazza fu ritrovato proprio nel sottotetto di quella chiesa. La mano omicida fu quella di uno spasimante respinto, Danilo Restivo “col vizietto di tagliare ciocche di capelli alle ragazze” – scriveranno i giornali –, una personalità disturbata e condannato con sentenza irrevocabile a 30 anni di reclusione.
L'uomo, che aveva ammesso di aver incontrato quel giorno la ragazza ma ha sempre negato di averla uccisa, sta scontando la pena in Inghilterra, dove è stato condannato per un altro delitto, quello di Heather Barnett, una sarta inglese uccisa il 12 novembre 2002 a Charminster, un quartiere  di Bournemouth.


In questo libro, Fabio Sanvitale, giornalista investigativo, scrittore, esperto di cold cases, e Armando Palmegiani, esperto della scena del crimine, indagano sui personaggi coinvolti nel caso Claps, a partire da Danilo Restivo, facendo luce sulle storie personali ma anche sulle caratteristiche psicologiche del serial killer e delle sue vittime.
Un ruolo particolarmente importante nel libro è quello della piccola città di provincia, Potenza, dei suoi abitanti e lo sforzo dei due Autori di spiegare i motivi di tanta omertà, e tanto disinteresse da parte di una fetta consistente dei suoi abitanti.
Scrivono gli Autori: «Perché un libro sul caso Claps? Perché è giusto non dimenticare Elisa, perché Danilo Restivo è un serial killer che stava per fare una terza vittima, perché volevamo cercare di entrare nella sua testa e capirlo. E capire anche come mai nessuno lo abbia fermato in famiglia e quali errori fecero le indagini, perché Elisa potevano trovarla dopo 17 ore, altro che 17 anni. Questa è una storia pazzesca, da raccontare. Poi i luoghi, le persone, i testimoni che sbagliano e poi i depistaggi, un caso unico nel panorama internazionale. C'era, insomma, da tirare le fila e riordinare una delle storie più lunghe che abbiamo mai affrontato».


Gli autori.
Fabio Sanvitale è nato nel 1966. Giornalista investigativo, scrittore, è esperto di cold cases. I suoi libri hanno contribuito a gettare luce su importanti casi, tra cui l’omicidio di Pier Paolo Pasolini e quello del Canaro della Magliana. Ha studiato criminologia con F. Ferracuti e F. Bruno, è laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche ed ha conseguito un Master in Criminologia alla Sapienza. È docente in corsi di formazione criminologica. Ha scritto per “Il Tempo”, “Il Messaggero”, "Detective", "cronaca-nera.it" e “Giallo”. Ha pubblicato, con C. Camerani e P. Lombardo, Satanismo tra mito e realtà (2017) e, nelle nostre edizioni, con V. Mastronardi, Leonarda Cianciulli. La Saponificatrice (2010).


Armando Palmegiani è nato nel 1965 a Roma. Esperto della Scena del Crimine. Si è laureato in Psicologia Clinica. È docente di Criminologia Clinica e Psicopatologia Forense presso l’Università “eCampus” e docente di “Scena del crimine” nel Master in Criminologia e Scienze Strategiche dell’Università “Sapienza”. Nel corso della sua carriera si è occupato di molti casi di cronaca, tra i quali la bomba di via dei Georgofili nel 1993 a Firenze, l'omicidio di Marta Russo, l'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin; ha partecipato all'identificazione delle vittime dello Tsunami in Thailandia. Armando Palmegiani e Fabio Sanvitale hanno scritto insieme per Sovera e Armando Editore: Morte a Via Veneto (2012), Omicidio a Piazza Bologna (2013), Sangue sul Tevere (2014), Sacro Sangue (2015), Accadde all’Idroscalo (2016), Amnesie (2018) e Un mostro chiamato Girolimoni (2019).

lunedì 7 ottobre 2019

Recensione: OTTO PAROLE di Marco La Piana



OTTO PAROLE è un breve ma intenso scritto del catanese Marco La Piana, che tra queste pagine ci racconta i frammenti di una storia intima e schietta, scavando nel profondo di se stesso e offrendo al lettore numerosi spunti per guardarsi dentro e riscoprire la complessità e il significato più genuino di parole importanti, utili per dare slancio e vigore alla propria esistenza.

Armando Editore
128 pp
13 euro
Con una scrittura intimista, introspettiva e sensibile verso ciò che accade dentro e fuori di sé, l'Autore propone al suo lettore otto parole (lascio a voi il piacere di scoprirle, se avrete voglia di lettere questo libro), attorno alle quali declina pensieri, riflessioni, racconti di pezzi di vita nei quali viene spontaneo ritrovarsi.
A dare inizio al fiume di pensieri, associazioni, ricordi, immagini, basta poco: può essere un film, un libro che ci ha colpiti, una persona conosciuta in passato, finanche un monologo dell'Adriano nazionale in tv, e la mente prende il via e si lascia andare a considerazioni sulla vita, sulla morte, su cosa voglia dire avere consapevolezza di ciò che si è, sul valore che vogliamo dare ai nostri giorni, affinché non siano vuoti e opachi ma pieni e radiosi.
E non è una missione da poco, perché ogni giorno ci si scontra con il dolore (in tutte le sue forme:  fisiche, emotive, psicologiche...) e con le numerose prove che il vivere quotidiano ci mette davanti.

Analizzare stati d'animo, emozioni, sentimenti, mostrarsi in tutta la propria fragilità, è come denudarsi, lasciando la parte più nascosta di noi esposta allo sguardo altrui, davanti al quale è facile sentirsi vulnerabili e smarriti.

Come fare per crescere verso una maggiore coscienza di quello che siamo e della direzione da dare alla nostra vita?
Il percorso dell'autore segue questi otto "segnali indicatori", questi preziosi sassolini lasciati lungo il cammino della vita e che gli son serviti per ritrovare la "strada verso casa", verso se stesso, verso i propri cari, verso il prossimo in generale e verso Dio.

Le otto parole - una per ogni capitolo, scritte in grassetto, facilmente individuabili e "isolate" nel corso della lettura, così da permettere di soffermarsi e riflettere personalmente su di esse - sono tra loro strettamente collegate e ognuna è come un gradino che permette di passare allo step successivo, in un continuum di crescita personale, interiore e spirituale.

L'uomo è una creatura tanto complessa quanto frangibile, bisognosa di essere ascoltata, capita, accolta, aiutata a tirar fuori, quando ne ha bisogno, dolori, ansie, vizi, dubbi, senza sentire il peso del giudizio circa le proprie debolezze e i propri errori.
Ci vuole coraggio a guardare in faccia quella parte di noi più "oscura" e debole, e ce ne vuole ancor di più a riconoscere che "da soli non possiamo far nulla" *: abbiamo bisogno di scoprire il valore della preghiera, della fede, della vicinanza a Dio, e solo per questa via (l'unica via! *) è possibile conoscere e sperimentare il vero Amore.

Tra queste righe, caratterizzate da un linguaggio immaginifico e simbolico, l'autore  - che si definisce "un uomo in transito sulla via delle occasioni perdute" -  dà molto spazio ai ricordi e al loro peso, a volte ingombrante e doloroso, altre volte necessario per portare in superficie emozioni e sensazioni che non vanno ignorate, ma anzi recuperate, analizzate, rielaborate.
A fare da catalizzatore e centro nevralgico in questo nugolo di parole e pensieri è la ricerca di Dio, con tutto quello che essa comporta nel vivere quotidiano.
L'autore vive un'esperienza di crescita interiore, di acquisizione di consapevolezze, e passa da un concetto di Dio astratto e lontano ad uno personale e concreto; in queste pagine si respira il costante e umano desiderio di cercare Dio, la sua consolazione, la verità e il perdono che in Lui risiedono, la Sua presenza, ma nel senso più pratico che ci sia: un Dio vicino agli uomini nel quale riporre una fede entusiasta, viva, che rigenera e cambia il proprio modo di essere, dando senso a ogni singolo giorno e azione.

Una lettura tanto scorrevole quanto profonda, che parla alla parte più intima di noi, alla dimensione spirituale (che non è necessariamente contrapposta a quella terrena, anzi, le due devono trovare un equilibrio e un'armonia) che caratterizza l'essere umano e che va nutrita, arricchita, custodita, affinché la nostra esistenza non sia un passaggio anonimo e sterile in questo mondo, ma un seme che cerca e trova un terreno fertile per portare frutto e dipingere con i colori più belli e vividi la tela della propria vita.

Consigliato, in particolare a quanti cercano una lettura ricca di spunti di riflessione importanti. Personalmente non posso non apprezzare quei testi che danno valore alla fede in Dio e, in generale, alla dimensione spirituale dell'uomo.


*  cfr. Vangelo di Giovanni cap. 15, v.5
*  cfr. Vangelo di Giovanni cap. 14, v. 6

giovedì 26 settembre 2019

** Segnalazioni ** novità dalle case editrici (Armando Editore - Viola Editrice)



Carissimi lettori, oggi ho da porre alla vostra attenzioni un paio di pubblicazioni di due diverse case editrici.

TUTTO È SCRITTO
di Simone Ruggerini


Viola Editrice
22 euro
“Per loro è iniziato il gioco più importante. Un gioco in cui saranno pedine e noi coloro che le muoveranno”.

In “Tutto è scritto” la vita, le paure e gli amori di un gruppo di ragazzi di Parma si incrociano a una serie di delitti, fino a un tragico epilogo che nessun potrà più dimenticare.
Mesi dopo, le storie di questi giovani tornano a intrecciarsi, insieme a quelle di nuovi personaggi alla ricerca di risposte su quanto accaduto durante il periodo degli omicidi.
Tutto inizierà a ruotare attorno a una casa e ai suoi segreti, agli orrori che essa sembra attirare o forse contenere al suo interno, in uno spazio non visibile, altro. 
Nessuno rimarrà indifferente all’atmosfera che inizia a respirarsi attorno ad essa, nessuno resterà quello che era ma diventerà qualcos’altro, e ancora una volta una tragedia toccherà Parma.
Ma la verità si avvicinerà sempre di più. E sarà una verità spaventosa, inimmaginabile, una verità che porterà chi potrà ancora farlo a viaggiare nei recessi della propria mente fino a una dimensione che forse non appartiene alla realtà conosciuta, bensì a una dove tutto è scritto….

L'autore.
Simone Ruggerini, nasce a Parma il 15 Marzo 1982; lì passa la sua vita, fino a quando decide di proseguire gli studi a Padova, dove nel 2011 si laurea in Psicologia.
Nel 2014 prende il via la sua professione di psicologo libero professionista e di istruttore di meditazione, mentre nel 2017 apre un suo studio privato come psicoterapeuta.
Durante gli anni di studio, sviluppa le sue passioni legate alla musica: compone musica da pianoforte e fa parte di un gruppo musicale rock parmigiano, i Domina Noctis, e alla scrittura: nel 2015 partecipa a un concorso di racconti horror brevi, Parma Rosso Sangue, che vince con il racconto “Tempo di bilanci”. “Tutto è scritto” è il suo primo romanzo
.



La seconda novità è OTTO PAROLE, un libro di Marco La Piana, catanese, orientatore di carriere e
Armando Editore
128 pp
13 euro
sostiene giovani e meno giovani nell’ingresso e nel reinserimento nel mondo del lavoro

Una storia intima, schietta e reale, anche quando la realtà supera l’immaginazione. Una rivelazione estrema con qualche piccola iniezione di un dolore che scava, affonda i colpi e non vince mai, battuto da un avversario invincibile che si mostra puntuale sulla via della speranza.

mercoledì 10 luglio 2019

Anteprima Armando editore | LA RAGAZZA DEL CANNETO di Marco Pareti - dal 25 luglio




Cari lettori, oggi vi presento un romanzo giallo dai toni avvincenti e attuali, ispirato da una storia reale.



LA RAGAZZA DEL CANNETO
di Marco Pareti


Armando Editore
Pagine 208/
14,00 euro
In libreria il 25 luglio

Carlo, un uomo con diversi problemi famigliari ed emotivi, si trova coinvolto nelle indagini svolte dai Carabinieri per un femminicidio e la scomparsa di due giovani fanciulle adescate tramite internet e social media. 
In compagnia della sua cagnolina Bimba, entra in contatto con un mondo di delinquenza, droga e prostituzione minorile. 
Scenario della storia è il bellissimo Lago Tra­simeno, in netta contrapposizione con le malvagie caratteristiche di alcuni personaggi implicati nelle vicende narrate.

Scrive Pareti: «In questo libro, ispirato da un fatto vero dove l'epilogo è accaduto qualche tempo fa sulle rive del Trasimeno, ho voluto lanciare un messaggio ai giovani e agli adolescenti che a volte, usando in modo superficiale i social, potrebbero cadere in trappole o esche informatiche disseminate in modo fraudolento da falsi profili, nonché riservare conseguenze drammatiche senza una via di ritorno.»


Curiosità:
Il romanzo è scritto con il caratteread alta leggibilità o Easy Reading Font in grado di consentire il superamento delle barriere di lettura, anche per chi è dislessico. Lo scopo è quello di aiutare a decifrare le parole scritte, in modo fluido e immediato.

Sempre nell'ottica del superamento delle barriere, l’Autore ha scelto di scrivere il testo in due lingue, italiano e inglese, per dare l’opportunità anche a chi non è di lingua italiana, di leggere il racconto che è ambientato nella meravigliosa cornice del lago Trasimeno, frequentatissimo da stranieri.

L'autore.
Marco Pareti, nato a Roma nel 1961, vive con la famiglia a Perugia da moltissimi anni. Laureato in Pedagogia, lavora per una multinazionale che lo ha portato a viaggiare in tutta Italia. Da sempre affascinato dai territori intorno al Lago Trasimeno, appassionato di foto, cinema, storia e viaggi, nel 2018 ha presentato una favola dal titolo Avventure a Borgo Gioioso, scritta per i grandi ma da leggere quando si è ancora bambini.

venerdì 28 giugno 2019

Le novità di giugno per Armando Editore



Buongiorno cari amici, oggi vi segnalo alcune uscite Armando Editore del mese di giugno!




Franco Ferrarotti, Il pensiero involontario

LINK
96 pp
12 EURO
Un testo di estrema attualità che riporta la riflessione tra la logica del pensare e la lettura (silenziosa e riflessiva) e la logica dell’audiovisivo, spesso oggetto di manipolazione psicologica di massa. Ne risente il pensiero involontario, spesso non determinato e circoscritto ad uno scopo. 
L’uomo post umano sente la pressione delle tecnologie comunicative e della realtà virtuale illusoria. L’autore descrive una verità in atto: la resistenza del libro, nonostante le sue trasformazioni in eletronic book e instant book.

Il libro è però duro a morire. Vi sono religioni del libro. Le grandi norme sono scolpite nel libro. Le Sacre Scritture sono comprese e indicate come “il libro” per eccellenza, l’insieme dei libri, la Bibbia. Il libro non è scomparso. Si adatta. Si annacqua.
 C’è l’instant book, da consumare in fretta. In treno o camminando o chiacchierando, come un panino, un hamburger. Il libro ha perduto la sua aureola di sacralità, non è più il re nel mondo della comunicazione. 
Ferrarotti delinea un percorso in movimento, il libro, nonostante le trasformazioni in atto, resterà sempre un punto fisso, un modo per lasciarsi coinvolgere dalla lettura ovunque ci si trovi. Sono soprattutto le nuove generazioni ad essere coinvolte in un processo di sopraffazione tecnologica descritta in questi termini: E’ in ribasso specialmente presso i giovani di oggi, che sono i consumatori più avidi delle novità tecniche comunicative, la capacità di organizzare le informazioni ricevute secondo un ordine ragionato di priorità. Si nota un generale appiattimento e nei giovani un effetto di “ingessamento” o “imbambolamento”, se non di vera e propria ipnosi, che sembrano indicare la perdita del senso del limite. 
Nella nostra società in cui tutto è spaventosamente dinamico, l’uomo di oggi resiste ma non si adatta completamente. Non può vivere alla velocità della luce, ma ha bisogno di avere i suoi tempi e di affrontare le situazioni con calma e lucidità. Il reale ci sta sfuggendo di mano. Il senso del limite ci sta abbandonando. Ci aspetta l’abisso.

L'autore.
Franco Ferrarotti è professore emerito di Sociologia all'Università di Roma La Sapienza; vincitore del primo concorso bandito in Italia per questa materia. Responsabile della divisione “Facteurs sociaux” all’OECE (ora OCSE) di Parigi, è fondatore, con Nicola Abbagnano, dei Quaderni di sociologia (1951) e dal 1967 dirige La Critica sociologica. Nel giugno del 2001 ha ricevuto il premio per la carriera dall'Accademia nazionale dei Lincei.




Maurizio Malè, A cuore aperto

In questo racconto autobiografico, Maurizio Malè narra la storia di un ragazzo coraggioso, di soli vent'anni, che si affaccia alla vita cercando di ripercorrere la strada già battuta dall'inseparabile fratello Franco, stella del body building mondiale, presentandosi ai campionati europei con l’intenzione di portare a casa il titolo. 
LINKPagine 144
 prezzo 9,50.
Il destino incrocia le sue ambizioni e aspirazioni, scombinandole sue carte e sfidandolo a giocare secondo le sue regole. Ogni volta in cui gli sembra di aver superato un ostacolo, il giovane si trova a dover fronteggiare uno scoglio più grande che lo trattiene e lo costringe ad una profonda introspezione, lasciandolo barcollante ma mai vinto. 
Il suo è un viaggio eccezionale: le sfide che la vita gli riserva lo obbligano ad imparare a gestire emozioni, stress e paure per arrivare a trasformarle in sorprendenti alleati. 
Nel corso di una vita meravigliosamente intensa, con sensazionale volontà e voglia di vivere, il ragazzo arriva ad affrontare l’ultima battaglia decisiva, la più difficile, quella per cui si è inconsapevolmente preparato da sempre.
L’Autore trasmette così un messaggio positivo per tutti, spiegandole relazioni e i meccanismi di innesco fra l’espressione mentale e corporea e come sfruttare queste conoscenze per migliorare se stessi. 

Alla stesura del volume ha collaborato l’avvocato Patrizia Gallino e, vista l’attualità dei temi trattati, il testo sarà proposto anche come soggetto per una produzione cinematografica.

L'autore.
Maurizio Malè nasce a Viterbo il 15 dicembre 1967 in una famiglia numerosa. Seguendo le orme del fratello maggiore, pratica sport dall'età di 16 anni, dapprima la scuola calcistica e poi cimentandosi nel pugilato dilettantistico, vincendo diversi incontri. Nello stesso periodo inizia a misurarsi con il body building, appassionandosi e facendolo diventare il proprio nuovo sport. Ha vinto numerose gare in Italia e negli Stati Uniti. All'età di 27 anni fa rientro in Italia e, insieme al fratello maggiore, apre un centro fitness dove, tuttora, insegna come personal trainer. Nell'ottobre 2018, a cinque mesi dal trapianto di cuore, partecipa,come testimonial, alla Maratona del Cuore di Roma.




Mario Papadia, In principio era la femmina

LINK
128 pp
15 euro
Un alternarsi di versi e prosa, intervallati da delicatissime immagini,racconta fuori dai pudori e svela una fantastica Genesi dove “nulla poteva impedire alla Madre di essere madre”. 
Con lei entra in competizione il suo Primogenito, maldestro creatore della specie umana, a sua volta spiazzato dalle intraprendenze della sua stessa opera. 
Il finale sarà necessariamente imprevedibile. Ottimo e sapiente lo stile narrativo, gli stessi componimenti in prosa appaiono quasi come poesie.

L'autore.
Mario Papadia, psicologo psicoterapeuta libero professionista, laureato in teologia,direttore e docente di counseling e antropologia evoluzionistica nella Libera Università per la Riprogrammazione. Nella narrativa è autore di Ricordati di rinascere. Ha scritto Genesi, una raccolta di poesia. Fra le pubblicazioni professionali: La riprogrammazione esistenziale; Il counseling come riprogrammazione; Sopravvivere all'evoluzione. Adattamento e psiche umana; Diventare politici. Coaching&counseling dell’agire politico; Psicologia politica del terrorismo.




Francesca Donnola, Gioco e imparo con Cappuccetto Rosso

Il libro si apre con una breve definizione della condizione di DSA (disturbo specifico
LINK
32 pp
8 euro
dell’apprendimento) e delle sue ripercussioni psicologiche sul bambino. 
L’Autrice spiega come nasce e si sviluppa la capacità di letto-scrittura attraverso il concetto di “consapevolezza fonologica” e mediante il modello della neuro scienziata tedesca Uta Frith. 
Seguendo le tappe indicate dalla Frith, vengono proposte 15 schede didattiche che contengono 6 esercizi. Le schede sono indirizzate ai bambini di fine seconda e inizio terza elementare. Esse sono uno strumento che fornisce una panoramica delle capacità di letto-scrittura raggiunte dal singolo bambino e danno alle insegnanti il polso della situazione. 
In base ai risultati raggiunti, le maestre possono decidere quale tipo di lavoro è necessario mettere in campo per rinforzare e consolidare gli apprendimenti, oppure segnalare una situazione che necessita di una valutazione da parte di esperti.

L'autrice.
Francesca Donnola è nata in provincia di Matera nel 1976. Portati a termine gli studi classici si è trasferita a Roma per intraprendere il percorso universitario conseguendo la laurea in “Psicologia Clinica e di Comunità” presso l’Università “La Sapienza”. Dopo un primo periodo di volontariato e tirocinio post universitario nel settore delle dipendenze patologiche, ha iniziato l’attuale lavoro di A.E.C. (assistente educativo culturale) nelle scuole elementari e medie del comune di Roma. All'inizio di questa attività lavorativa, che prevede l’affiancamento in orario scolastico di bambini e ragazzi disabili, si è confrontata con realtà come l’autismo, l’iperattività e il ritardo cognitivo. Tutte situazioni che per essere affrontate necessitano di formazione specifica. È diventata così tecnico ABA (protocollo comportamentale utilizzato per supportare le tappe evolutive dei bambini autistici) presso l’“Istituto Walden, laboratorio di scienze comportamentali”; ha studiato la LIS (Lingua dei Segni Italiana) presso l’Ens (Ente Nazionale Sordi).Lavorando all'interno delle classi si è confrontata anche con alunni BES e DSA e con le loro difficoltà. Interessandosi alla problematica, l’ha approfondita frequentando un master presso LR Psicologia.


martedì 31 ottobre 2017

Recensione: "NON TI AMO PIU'. Manuale di sopravvivenza dopo la fine di un amore" di Ombretta Cecchini



"Non ti amo più" è un breve ma significativo manuale con cui la psicologa Ombretta Cecchini offre il suo professionale aiuto a quelle donne che si ritrovano a vivere periodi di sofferenza emotiva e psicologica in seguito alla fine di un amore.


NON TI AMO PIU'.
Manuale di sopravvivenza dopo la fine di un amore
di Ombretta Cecchini



Armando Ed.
176 pp
16 euro
Quando un amore finisce, una relazione sentimentale si chiude e si subisce un abbandono da parte del partner, inevitabilmente "l'abbandonato" vive questo come una grave perdita che spesso lo fa precipitare in un baratro di sofferenza, solitudine, ansia... da cui è difficile uscire.

L'Autrice con questo utile libro desidera dare efficaci consigli a quante vivono questa delusione amorosa che le sta facendo soffrire, percorrendo con loro un viaggio verso la guarigione emotiva, attraverso degli step: anzitutto, bisogna sforzarsi di recuperare la forza e la determinazione necessarie per affrontare il cambiamento e prendere posizione, fare delle scelte; poi, riconoscere gli ostacoli, tutti quei pensieri/emozioni/atteggiamenti negativi che rischiano di togliere le energie utili per reagire; infine, c'è da costruire se stessi, il proprio benessere psico-fisico e riprendere in mano la propria vita.

L'Autrice porta diversi esempi concreti, storie vere di donne che hanno vissuto quello che credevano un grande amore, in cui hanno investito molto da diversi punti di vista, ma che poi è finito bruscamente, in modo inaspettato, lasciandole un gran senso di vuoto.
Del resto, ogni perdita risveglia fragilità e paure, che però di solito hanno origini ben più complesse e "lontane", che affondano nel passato, in particolare nel rapporto con le figure genitoriali e nel tipo di "attaccamento" sviluppato con esse quand'eravamo piccoli.

Quando si viene lasciate dall'amato, di frequente ci si ritrova a pensare sempre a lui, al partner che ci ha "scaricate", rimuginando sulla storia finita, sviluppando pensieri ossessivi, convincendosi di non valere nulla, di essere sbagliate, di non meritare amore, di non poter essere più felici perchè, andandosene lui, se n'è andato via anche un pezzo importantissimo del nostro cuore, della nostra gioia di vivere.
Affrontare il dolore diventa una necessità urgente per tornare ad essere serene, e perchè il cambiamento avvenga ci sono dei passi da fare.

Ogni persona ha un valore e una dignità, e nessuno ha il diritto di sminuire l'altro, ed è per questo che è giusto maturare pensieri positivi su se stessi e su ciò che si è in grado di essere e fare, valorizzando le proprie qualità, i punti di forza e individuando quelle convinzioni e quei timori che ci "buttano giù", minando l'autostima.
A volte, il primo fondamentale ostacolo verso il cambiamento e la crescita personale è la nostra stessa mente, che spesso si arena su false convinzioni che riflettono in modo distorto la realtà, intrappolandoci e impedendoci di incanalare le nostre energie verso progetti positivi.
Non tutto quello che viviamo siamo capaci di controllarlo ed è importante capire questo concetto perchè così impareremo ad avere una sana fiducia nei confronti della vita e a valutare con più obiettività e serenità ciò che ci accade.

A rendere questo manuale davvero molto interessante e utile sono diversi fattori: anzitutto, si ravvisa, sin dalle prime pagine, un atteggiamento molto empatico da parte dell'Autrice, verso chi legge e che presumibilmente potrebbero essere donne che soffrono per la fine di un amore; mi è piaciuto il rivolgersi direttamente e con dolcezza alla singola donna lettrice, incoraggiandola a proseguire con fiducia nella lettura per trovare, tra le pagine del libro, degli stimoli competenti e opportuni per superare il periodo di crisi.
In secondo luogo, ad essere validi sono i tanti esercizi che è possibile svolgere seguendo le indicazioni dell'Autrice, e che possono risultare sicuramente di esortazione e da guida per prendere coscienza del proprio vissuto emozionale, di quelle cose che impediscono la "rinascita" e di quei punti di forza da valorizzare per ritrovare se stesse.
E' quindi un vero e proprio programma di coaching, scritto con un linguaggio assolutamente accessibile e chiaro pur restando professionale, un approccio sensibile, obiettivo, stimolante, rispettoso verso la sofferenza - che mai viene sminuita - ma che non lesina opportune e decise sollecitazioni per non fossilizzarsi in essa ma per trovare le giuste motivazioni - soprattutto dentro di sè - per ricostruire la propria vita, imparando dai periodi buii.

Credo sia davvero un testo adatto a quanti (donne in particolare) stanno soffrendo per amore perchè invita a riflettere su se stessi, sulla realtà attorno e su ciò che è davvero essenziale per essere felici e liberi.

lunedì 30 ottobre 2017

Le mie prossime letture (ottobre/novembre 2017)



Ed ecco le mie prossime letture:


L'BISCO VIOLA
di Chimamanda Ngozi Adichie


Ed. Einaudi
288 pp
12 euro


«Tutto era iniziato lí: il giardinetto di zia Ifeoma accanto alla veranda del suo appartamento di Nsukka aveva cominciato a spazzare via il silenzio. La sfida di Jaja ora mi sembrava come l'ibisco viola sperimentale di zia Ifeoma: raro, con un sottofondo fragrante di libertà, un tipo di libertà diversa da quella che la folla aveva invocato a Government Square dopo il colpo di stato agitando rami verdi. Una libertà di essere, di fare».

Kambili ha quindici anni. Vive a Enugu, in Nigeria, con i genitori e il fratello Jaja. Suo padre Eugene, proprietario dell'unico giornale indipendente in un Paese sull'orlo della guerra civile, è agli occhi della comunità un modello di generosità e coraggio politico: conduce una battaglia incessante per la legalità, i diritti civili, la democrazia. 
Ma nel chiuso delle mura domestiche, il suo fanatismo cattolico lo trasforma in un padre padrone che non disdegna la violenza
Cosí Kambili e Jaja crescono in un clima di dolorose contraddizioni fino a che, dopo un colpo di Stato, non vanno a vivere dalla zia Ifeoma. 
E nella nuova casa, tra musica e allegria, i due ragazzi scoprono una vita fatta di indipendenza, amore e libertà: una rivelazione che cambierà il loro futuro.

L'ibisco viola, opera d'esordio di Chimamanda Ngozi Adichie, racconta le trasformazioni civili e politiche del postcolonialismo, ma è anche un romanzo sulla linea sottile che divide l'adolescenza dall'età adulta, l'amore dall'odio.

L'autrice.
Chimamanda Ngozi Adichie è nata ad Abba, in Nigeria, nel 1977 ed è cresciuta nella città universitaria di Nsukka. Là ha completato il primo ciclo di studi, poi proseguiti negli Stati Uniti. Già vincitrice di importanti premi conL'ibisco viola e Metà di un sole giallo (il Commonwealth Writers' Prize for Best First Book 2005, il primo, e l'Orange Broadband Prize 2007 e il Premio internazionale Nonino 2009, il secondo), entrambi pubblicati da Einaudi, con Americanah, il suo terzo romanzo, ha conquistato la critica aggiudicandosi il National Book Critics Circle Award 2013 e giungendo tra le finaliste del Baileys Women's Prize for Fiction 2014. Nel 2017 ha pubblicato, sempre per Einaudi, Cara Ijeawele. Un brano del discorsoDovremmo essere tutti femministi (pubblicato in Italia da Einaudi) tenuto da Adichie nel 2013 durante una conferenza TEDx, è stato campionato dalla cantante Beyoncé nella canzone Flawless. Time Magazine l'ha inclusa nell'elenco delle 100 persone più influenti al mondo nel 2014. Adichie è stata definita «la Chinua Achebe del XXI secolo».
Il suo sito è chimamanda.com.



NON TI AMO PIU'.
Manuale di sopravvivenza dopo la fine di un amore
di Ombretta Cecchini


Armando Editore
176 pp


Come affrontare e superare una delusione amorosa? 
Questo è il nodo centrale del libro. Quando un amore finisce è difficile guardare avanti. 
Questo pratico manuale vuole essere un ausilio per superare un momento così complesso. 
Attraverso degli esercizi e un programma in tre punti, viene offerta al lettore la possibilità di distaccarsi dal percorso del racconto, creandone uno proprio, adatto alla singola storia di vita. Si arriva così alla comprensione profonda di se stessi e della propria esperienza, riuscendo finalmente a dare un senso costruttivo a quanto accaduto.

L'autrice.
Ombretta Cecchini, psicoterapeuta esperta in relazioni, sessuologa e coach. Ha svolto in passato attività di consulenza come direttore creativo per diverse case editrici e automobilistiche
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L'ARTE DI CORRERE SOTTO LA PIOGGIA
di Garth Stein



Ed. Piemme
288 pp
Mi chiamo Enzo. Adoro guardare la TV, soprattutto i documentari del National Geographic, e sono ossessionato dai pollici opponibili. 
Amo il mio nome e adoro le macchine. So tutto: i modelli, le scuderie, i piloti, le stagioni… Me lo ha insegnato Denny.
Denny è come un fratello per me. Per sbarcare il lunario lavora in un’autofficina, ma in realtà è un pilota automobilistico, un asso, anche se per ora siamo in pochi a saperlo. 
Perché lui ha delle responsabilità: deve prendersi cura della sua famiglia e di me, perciò non può dedicarsi interamente alle gare. Eppure è un vero campione, l’unico che sappia correre in modo impeccabile sotto la pioggia.
Tra noi è stato amore a prima vista. Ne abbiamo passate tante, negli anni che abbiamo trascorso insieme. Ci sono stati l’incontro con Eve, la nascita di Zoë, il processo per il suo affidamento…
Ah, ho dimenticato di dirvi una cosa importante: sono il cane di Denny, e questa è la mia storia.

A tratti esilarante e a tratti commovente, ma sempre tenerissimo e originale, L’arte di correre sotto la pioggia offre uno sguardo unico sulle meraviglie e le assurdità della vita umana... come solo un cane può raccontarle. 
L'autore.
Garth Stein vive a Seattle, ed è l'autore di uno dei maggiori bestseller internazionali degli ultimi anni, L'arte di correre sotto la pioggia, pubblicato in Italia da Piemme. Una luce improvvisa, attesissimo in tutto il mondo, è schizzato subito ai primi posti delle classifiche americane e ha ricevuto una magnifica accoglienza di pubblico e critica
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