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lunedì 25 aprile 2022

[[ RECENSIONE ]] I CURATORI DI SUNBLACK di Nicolò Manuel Bellenzier



In un mondo devastato da una misteriosa e mortale malattia, la Chiesa e la setta dei Curatori sono impegnati, su fronti opposti e ciascuno con i propri metodi e servitori, a salvare l'umanità da questo terribile morbo. Mentre gli infetti aumentano, il giovane protagonista dovrà sfidare molti pericoli e individuare la causa che ha dato origine a tutto per poter fermare il male che avanza.


I CURATORI DI SUNBLACK 
di Nicolò Manuel Bellenzier

goWare Ed.
494 pp
Quando scende la notte a Sunblack, la Città Oscura, non è saggio uscire di casa e avventurarsi per le buie e malsane strade del villaggio.
Il giovane Roj, che vive con sua madre, lo sa bene: è di notte che i malati vengono fuori, in cerca di corpi da azzannare, e finora né il controllo della Chiesa né le azioni dei Curatori son riusciti a debellare il morbo, né a fermarne la diffusione tra gli esseri umani.

L'umanità - o meglio, ciò che di essa resta - sembra abbandonata a sé stessa e il giovane Roj, schivo e solitario, non può più starsene con le mani in mano, barricato in casa con la dolce madre Sophie.
Ha deciso di raggiungere la Magione in cui vive la setta dei Curatori,
adoratori del dio sanguinario Nurasha, e di entrarvi per farne parte. 

Da subito, la sua decisione incontra i primi ostacoli, ma riesce ad arrivare a destinazione e a farsi accettare dal Gran Maestro dei Curatori, non prima di essersi sottoposto a dei terrificanti riti per essere ammesso nella setta.

"...il mondo lo schifava, la vita era un inferno. A volte gli capitava di immaginare come sarebbe cambiato il mondo se fosse riuscito a incastrare la Chiesa nei suoi stessi inganni e a smascherare il vero volto dei Curatori. Da secoli esistevano due poli di potere e la popolazione aveva in un certo senso accettato quella situazione e si era adeguata. Come sarebbero state amministrate le varie isole? Chi avrebbe respinto la minaccia dei malati? Era possibile trovare una vera cura o ogni essere vivente aveva un  destino di morte segnato? E Roj soprattutto si domandava quale fosse il suo posto in quel mondo. 
Non aveva più una famiglia, né una casa, che sperava di trovare nella Magione, si sentiva un viandante su una terra che si affacciava sulla morte."

Alla Magione inizia per lui una nuova esistenza, all'insegna di combattimenti notturni al seguito dei suoi diretti superiori, tra cui spicca la bella e coraggiosa Lucy, che ha il compito di addestrare e controllare i nuovi adepti affinché diventino dei veri Curatori.
Sin dal primo momento, l'adepto Roj stringe amicizia con Christopher e Annabeth; fra i tre ragazzi si instaura un'amicizia, salda e sincera, anche se i due ragazzi sono entrambi attratti dalla compagna, che è tanto bella quanto diretta, impavida e sicura di sé.

Roj e suoi amici ben presto vengono introdotti nella difficile situazione che rende invivibile la vita al villaggio: i malati sono in aumento e sono sempre più aggressivi e pericolosi. Vanno fermati e Sunblack va liberata e dal morbo e da chi ne è infetto, il quale purtroppo va ucciso, visto che da quel male atroce non c'è guarigione.

Roj è un giovane riflessivo, che cerca di capire tutto ciò che accade attorno a sé e di arrivare al cuore degli eventi e delle persone con cui si trova ad interagire; non si limita a chinare il capo, ad ubbidire e a sguainare spade o pugnali: vuol capire chi e perché ha ideato questo morbo e fatto sì che si creasse questa infausta condizione.

E lui è intenzionato a scoprirlo. Certo, ora è nei Curatori ed è chiamato a rispettare il dio Nurasha e tutti i suoi superiori, cui deve obbedienza; ma dentro di sé Roj non si sente un Curatore, e anche se entrare nella oscura setta è stata una sua decisione, qualcosa gli dice che non è quello il suo destino.

Scoprire chi stia dietro gli infetti non è un'impresa facile: è colpa dei Curatori stessi? O della Chiesa?
Una cosa è sicura: dei sacerdoti non ha una buona concezione, in quanto sono maestri nel conservare segreti e nel tramare inganni, anche se poi non tutti sono mossi da fini malvagi e, anzi, Roj avrà modo di conoscere, in particolare, un sacerdote diverso dagli altri, che al momento opportuno gli sarà d'aiuto: Joannis, il sacerdote albino.

Intelligente e razionale, Roj capisce che è il sangue degli infetti ad essere stato contaminato; tutti coloro che si ammalano manifestano i medesimi sintomi: comportamenti aggressivi contraddistinti da un'anomala potenza fisica, cambiamento cromatico negli occhi e nel sangue, che diventa nero ed emana un fetore insopportabile. Col passare degli anni, questi esseri, sempre meno umani, diventano simili a belve feroci.

"Erano dei mostri, ma che differenza c'era tra lui e loro? Li aveva ammazzati come cani, senza mostrare pietà, senza risentimento. Un uomo normale sarebbe stato divorato in pochi secondi; lui no, il sangue infetto lo aveva reso più forte. Roj capì di essere diventato qualcosa di più, una terribile macchina assassina."


Una prova concreta di quanto sia potente quel sangue infetto, Roj e gli altri Curatori ce l'hanno sulla propria pelle, o meglio, nelle proprie vene: per far parte della setta, tutti loro hanno ingoiato quel disgustoso sangue malato, traendone insospettabilmente un vigore mai avuto prima!

Il giovane non si capacita di  come sia possibile questa contraddizione: pur essendo il sangue contaminato, se un Curatore lo beve e viene poi morso o graffiato da un malato, non subisce danni e non contrae l'infezione.
Ma allora che razza di morbo è? È davvero un dannato virus dai poteri oscuri e qualcuno - ma chi? - ha dato il via a questa maledetta epidemia, creata ed estesa intenzionalmente.
Perché? Con quale losco obiettivo?

Roj farà di tutto per rispondere a queste fondamentali domande, andando incontro ad avventure molto pericolose in cui si ritroverà spesso da solo, senza la presenza rassicurante degli amici Annabeth e Cristopher, e quella più riservata ma solida di Lucy, verso la quale il giovane prova dei sentimenti.

A dargli un grosso aiuto nella sua personale missione sarà il ritrovamento di un libro segreto: il diario di un sacerdote. A costo di soffrire atroci torture sul proprio corpo, Roj si addentrerà nei sotterranei di un posto lugubre e raccapricciante dove apprenderà l'identità di coloro che, attraverso rituali magici innominabili, hanno creato qualcosa in grado di modificare il corpo a livello genetico e trasformare un uomo in un animale.

Come se non bastasse la spiazzante scoperta della realtà che si cela dietro il morbo, Roj scopre che tra i Curatori non mancano i traditori.
Non sarà facile, in alcuni momenti si vedrà prossimo alla morte, nella più completa solitudine, ma neppure in quelle situazioni drammatiche ascolterà il consiglio disperato di Joannis:

"Scappa (...), non farti domande, non guardarti indietro. È più grande di te, non puoi sorreggere il peso del male".

La convinzione di voler dare il proprio contributo per salvare le persone del suo villaggio - e non solo - da quella peste malefica e dalla rabbia incontrollata degli infetti, è più forte di qualsiasi paura ed esitazione.


"I Curatori di Sunblack" è un fantasy dalle atmosfere oscure, tenebrose - la notte è il momento migliore per agire e per combattere -, in cui non mancano elementi macabri, spargimenti di sangue e dove il male trova il modo di manifestarsi attraverso le nefandezze di uomini il cui cuore è diventato un pozzo nero privo di sentimenti di pietà, giustizia, compassione.
Ma il protagonista è determinato a combattere per porre fine alla malattia che rende gli uomini delle belve aggressive e a svelare ogni segreto, ogni malvagio piano orchestrato di nascosto, coperto da anni di menzogne, tradimenti e finzioni. 
Grazie a questa missione, Roj avrà modo di crescere e scoprire i propri punti di forza, di testare il proprio coraggio e il sangue freddo; non solo, ma nonostante le lacrime e le perdite (umane, soprattutto) prenderà coscienza di cosa vuol essere e fare nella vita.

Se amate il genere fantasy/distopico, vi consiglio il romanzo di Bellenzier perché ha una storia accattivante, un linguaggio accurato, dialoghi interessanti, descrizioni efficaci di ambienti e situazioni, un buon ritmo narrativo e personaggi (primari e secondari) ben delineati sia nel fisico che caratterialmente. 

domenica 10 gennaio 2021

Nuovi libri in lettura

 

Vi presento due libri che ho iniziato a leggere da pochissimo ^_^




QUESTA SCUOLA NON È UN ALBERGO
di Pino Imperatore


Giunti Ed.
288 pp
Angelo D'Amore è un ragazzo che renderebbe orgogliosa ogni mamma: ha diciotto anni, è bello, simpatico, intelligente e non ha grilli per la testa. 
Vive in una casa che si affaccia sull'incantevole Golfo di Napoli e frequenta l'ultimo anno dell'istituto alberghiero "Lucullo". Circondato da una banda di bislacchi compagni di classe, come Pinuccio detto 'o Scienziato per la sua ossessione verso gli extraterrestri, Alfonso detto 'o Muscio per la sua lentezza esasperante o Maria Peppa Pig, che ama il cibo più di ogni cosa, Angelo è segretamente innamorato della sua prof. di Lettere e sogna di diventare un grande chef. 
Insomma, potrebbe essere il ragazzo più spensierato del pianeta Terra, se non fosse per la mancanza della persona più importante della sua vita: la madre, morta durante un naufragio mentre era in barca col marito, in circostanze mai del tutto chiarite. Il padre, infatti, preferisce tacere sulla sciagura. 
Un'ombra che Angelo, con tutta la comicità, la leggerezza e la ferocia dei diciott'anni, è determinato a chiarire.




IL CERCHIO DI PIETRE
di Enrico Graglia


goWare Ed.
390 pp

Vincenzo, ragazzo di provincia, fa una strana scoperta al fiume. 
Ne derivano sogni oscuri e vivide allucinazioni, che ostacolano la sua relazione con l'intraprendente e affascinante Lavinia e lo spingono a credere che in gioco ci sia più della propria sanità mentale. 
È possibile che qualcuno - o qualcosa - stia cercando di mettersi in contatto con lui? E cosa ci fa un antico e misterioso cerchio di pietre nella campagna piemontese? 
Ad aiutare Vincenzo, lo scrittore-guru Saverio, in cerca di riscatto da un'esistenza mediocre. 
I tre protagonisti di questa storia dark, che affonda le sue radici nella provincia italiana, si confronteranno con l'ignoto, causa delle nostre più grandi paure, in cui a decidere l'esito dell'eterno scontro fra Bene e Male è la fragilità stessa dell'animo umano

martedì 22 dicembre 2020

Occhio ai libri || segnalazioni editoriali

 

Oggi voglio presentarvi alcune pubblicazioni segnalatemi da autori e/ case editrici.


Partiamo da una storia dark ambientata in Italia: IL CERCHIO DI PIETRE di Enrico Graglia (Goware ed. 390 pp,).


Vincenzo, ragazzo di provincia, fa una strana scoperta al fiume. Ne derivano sogni oscuri e vivide allucinazioni, che ostacolano la sua relazione con l’intraprendente e affascinante Lavinia e lo spingono a credere che in gioco ci sia più della propria sanità mentale. 
È possibile che qualcuno – o qualcosa – stia cercando di mettersi in contatto con lui? E cosa ci fa un antico e misterioso cerchio di pietre nella campagna piemontese? 
Ad aiutare Vincenzo, lo scrittore-guru Saverio, in cerca di riscatto da un’esistenza mediocre. 
I tre protagonisti di questa storia dark, che affonda le sue radici nella provincia italiana, si confronteranno con l’ignoto, causa delle nostre più grandi paure, in cui a decidere l’esito dell’eterno scontro fra Bene e Male è la fragilità stessa dell’animo umano.

Autore
Enrico Graglia, nato a Torino nel 1980, non ricorda di aver trascorso un giorno della sua vita senza leggere. In casa non c’era un televisore e nel 1990 Il signore degli anelli cambiò per sempre il suo immaginario, indirizzandolo al fantastico. Al liceo scrisse i primi racconti, ispirato dalla letteratura italiana e rapito dai libri di Stephen King e Clive Barker, che rimangono tra i suoi autori preferiti. Laureato in legge, oggi vive in Piemonte, sulle colline del Monferrato. Il cerchio di pietre, vincitore del premio Vallavanti Rondoni 2019, è il suo romanzo d’esordio
.


Il secondo libro è un Fantasy illustrato da Lorenzo Nicoletti: "Hollow World - Il ragazzo senza memoria" di Luca Damiani (autopubblicato, 300 pp).
Si tratta di un’opera complessa e ricca di spunti, ma scorrevole e dai toni spesso leggeri. Ispirato alle
Light Novel, il romanzo attraversa vari generi (Fantasy, Romanzo Storico, Romanzo di formazione, Thriller, Mistery e Romance) per raccontarci le vicende di personaggi memorabili e offrirci qualcosa di davvero fresco e innovativo, soprattutto per un autore italiano.

Cosa faresti se ti svegliassi in un posto che non conosci? Se non ti ricordassi nemmeno chi sei, come ti chiami, da dove vieni? Se l’unica cosa che hai con te fosse un libro in una lingua incomprensibile, e dormissi in un peschereccio incastrato dentro la roccia a dieci metri da terra?
Se qualcuno ti insegnasse a rubare, per sopravvivere, e a pelare patate in un ospedale pieno di feriti, con una guerra sempre più vicina? Cosa faresti se poi questa nuova normalità venisse sconvolta da un profumo di mandorle, da qualcosa che non hai mai provato prima?
E se questa cosa ti cambiasse?
Se ti togliesse il sonno, e anche la fame?
E se poi la guerra la mettesse in pericolo e di colpo ti facesse rischiare di perderla?
Se fossi tu stesso a metterla in pericolo?
Cosa faresti per salvarla?
Fino a che punto ti spingeresti?

L’autore
Luca Damiani, classe ’78, vive a Torino con quattro ragazze (tre mordaci e l’altra... pure). Ama la pizza in tutte le sue forme e condimenti (tranne quella all’ananas!) e odia l’ultima goccia di shampoo al fondo del flacone. Tra un libro e un altro si occupa di mandare avanti un’azienda del food. Si innamora del teatro all’età di quattordici anni e dopo aver frequentato l’accademia d’arte drammatica, lavora come attore professionista per circa un ventennio. L’esperienza maturata in campo teatrale, e la passione che da sempre lo accompagna per la cultura Jpop, sfociano nel progetto “Hollow World”: un mondo in continua espansione dove spera che altri ne rimangano affascinati e, nel pieno rispetto della cultura Anime, contribuiscano alla sua crescita, caratterizzazione e diffusione
.



L'ultima pubblicazione è un romanzo dalle atmosfere molto misteriose: SORTILEGIO MORTALE di Roberto Marconi (Kimerik Ed. 210 pp).

In una stazione di polizia, di fronte a un ambiguo vice ispettore, Marco Robertini si trova improvvisamente invischiato nella misteriosa scomparsa di un’ex fidanzata e, di lì a poco, nell’omicidio di un’accompagnatrice di uomini. 
Egli ha un legame apparentemente opposto con entrambe e le circostanze sembrano prospettarlo come duplice presunto colpevole. 
L’iniziale innocenza del protagonista, che si basa sulla logica e il raziocinio, man mano stinge nell’ambiguità per l’irrompere del mistero e dell’esoterico, rappresentato da altrettante donne intrise di pensiero magico. Sarà l’indagine dentro se stesso che potrà aprire la strada alla spiegazione della realtà, ma ricorre la ciclicità del Fato e del Cigno Nero nella sua vita. Come finirà?

L'autore: Nato vicino a Jesi, nelle Marche, e vissuto quasi tutta la vita a Senigallia, Roberto Marconi si è laureato a Bologna in Giurisprudenza e lavora da sempre nel settore assicurativo e finanziario. Ha cominciato a scrivere, nei primi anni del nuovo millennio, brevi racconti e poesie pubblicati su siti per appassionati, in coincidenza casuale, ma densa di affinità elettive, con l’articolo letterario del noto scrittore americano Chuck Palahniuk intitolato La chiesa delle storie. Ha già pubblicato un’opera, Il segreto di Paracelso, edita da Booksprint Edizioni, che partecipa alla XXXIV edizione del Premio Italo Calvino. Ha tre figli e tre sogni nel cassetto che forse non aprirà mai.

giovedì 23 luglio 2020

Recensione: IL PUPARO di Salvatore Lecce e Cataldo Cazzato



Puoi essere un bravo ragazzo quanto ti pare, ma se la vita, imprevedibile com'è, ti infila in situazioni estreme e pericolose, dove, per salvarti la pelle, devi fare scelte discutibili..., puoi riscoprire lati di te che non credevi di possedere.
E quel che succede a Giacomo Reale, il protagonista di questo avventuroso noir.



IL PUPARO
di Salvatore Lecce, Cataldo Cazzato


goWare Ed.
296 pp
"Che lo spettacolo abbia inizio! Signore e signori, lasciatevi prendere per mano e trasportare nell'emozionante teatro dell'opera dei pupi!"


Non c'è esistenza tranquilla e anonima che non possa, in casi eccezionali, trasformarsi in una vera e propria avventura, con tanto di fughe rocambolesche e imboscate pericolose.

Lo impara a proprie spese e suo malgrado un fotografo qualunque di un paesino siciliano qualunque.

Giacomo Reale fa il fotografo per mestiere ma la sua vita cambia da un momento all'altro quando viene scelto per curare il servizio fotografico per le nozze della figlia di don Ninì Buttafava, famigerato boss mafioso soprannominato “’u Puparu”.

La promessa sposa - Maria Carmela - è bella, sensuale, fa girare la testa a tutti i maschietti che posano gli occhi su quel pezzo di femmina; purtroppo per lei, non solo è figlia di un malavitoso, ma sta per sposare don Pasquale, che è della stessa cattiva pasta.
Giacomo, se potesse, non accetterebbe l'incarico ma intuisce da subito che non potrebbe di dir di no al Puparo e uscirne indenne; tanto vale fare il proprio lavoro e poi... chi s'è visto, s'è visto.
Ma evidentemente, il Fato o chi per lui ha deciso diversamente: per una serie di circostanze drammatiche e, fino a un certo momento, accidentali, finisce per mettersi nei guai e per diventare il bersaglio di don Ninì e dei suoi scagnozzi.
Il boss, infatti, ha le sue ragioni per essere infuriato, e medita tremenda vendetta contro chi lo ha vigliaccamente privato di uno dei suoi affetti più cari, e purtroppo Giacomo viene incolpato di qualcosa che non ha fatto; che sia a causa di un destino avverso o di un complotto per scaricare su di lui ogni responsabilità, sarà il tempo a dirlo.

Intanto che il tempo si decide a fare il galantuomo, Giacomo è costretto a prendere coscienza di come sia iniziata una caccia all'uomo (e quell'uomo è proprio lui) forsennata e priva di scrupoli: lo vogliono morto e i Buttafava sono criminali che non scherzano, non dimenticano e non fanno sconti.
Sono anche poco ragionevoli, quindi non c'è tentativo di farli ragionare che possa avere senso: non resta che darsela a gambe e, grazie all'aiuto prezioso dell'amico di sempre - Ciccio -, Giacomo prima si limita a nascondersi nei dintorni di casa propria e poi a fuggire.
Fortunatamente, per lui non è difficile orientarsi tra i luoghi aspri e selvaggi della terra in cui è nato e cresciuto; a rendere pesante la sua fuga adrenalinica è il timore di dover fare il latitante a lungo e di non poter vedere più le persone cui vuol bene (la madre, Ciccio...), con la paura che accada qualcosa di brutto a loro per colpa sua; non solo, ma Giacomo si troverà ad avere a che fare con strani ed enigmatici personaggi, alcuni dei quali potrebbero essere degli traditori e servirsi di lui per i propri personali scopi.

"Dicono che negli astri si possa leggere il nostro destino. Chissà se non vi sia davvero scritto ciò che sta per accadere.(...) Così è la vita, purtroppo. Crediamo di essere noi stessi artefici delle nostre azioni, quando invece siamo soltanto marionette. Pupi nelle mani di un puparo. "

Il nostro fuggitivo deve tirare fuori la propria scaltrezza, l'istinto di sopravvivenza, il sangue freddo, e anche la giusta dose di cinismo necessaria per non soccombere; gli eventi imprevedibili e concitati che lo travolgeranno faranno emergere delle caratteristiche di sé che non credeva di avere e che, in casi normali, disapproverebbe; ma quando è in gioco vita, interrogarsi sulla giustezza o meno di certe azioni diventa per lui l'ultimo dei problemi.


"Che senso aveva pensare che un tempo sei stato retto e onesto, quando poi vai a bussare alla porta di  certa gente? Puoi vantarti di aver sempre rispettato la legge (beh, più o meno), pagato le tasse, adempiuto ai doveri di buon cittadino. Di non aver mai oltrepassato i confini dell'etica e della  moralità. Ma dopo quel passo non conta più nulla, perché quanto di buono è stato fatto prima viene  vanificato, spazzato via come un castello di sabbia da un'onda improvvisa. Ci si sporca  indelebilmente. E io, ormai, facevo parte del lerciume. Ecco cosa continuavo a ripetermi. Io e tutta la gente con cui avevo avuto a che fare. Tutti, sì, nessuno escluso, in un calderone di immondizia."


In questo noir ad avvincere il lettore è, a mio avviso, in primis la consapevolezza di trovarsi davanti ad un protagonista comune, che non ha doti e qualità da eroe: un ragazzo simpatico, con una professione "normale", che conduce una vita senza grosse emozioni; è un buon amico e un figlio premuroso, che va a trovare regolarmente la mamma ricoverata in un ospizio; l'azione peggiore che gli si può attribuire è aver messo gli occhi su una donna fidanzata, ma questo di certo non fa di lui un uomo "in odor di mafia"!

Se non fosse che, da un giorno all'altro e per una serie di circostanze casuali (che diventano causali), si ritrova a doversi ingegnare per affrontare minacce e pericoli di morte. 
La psicologia e il carattere di questo personaggio non emergono tanto grazie al ricorso a sequenze riflessive (che comunque ci sono) lunghe, cervellotiche, e a dialoghi interiori, quanto attraverso le azioni, le scelte operate dal protagonista stesso, che tra l'altro è un tipo molto pratico, più istintivo che riflessivo, e non di rado l'istinto riesce a salvarlo da certe situazioni che volgono palesemente a suo sfavore.
La narrazione è in prima persona per cui è con gli occhi di Giacomo che viviamo ogni momento: dalla paura di restarci secco ai mille dubbi, ai pericoli che via via lo travolgono, e nonostante le disavventure egli riesce a mantenere una certa ironia e leggerezza, oltre che la speranza (incosciente?) di riuscire a cavarsela, magari giocando la mossa vincente al momento opportuno.

Le pagine de "Il Puparo" scorrono scattanti e veloci sotto gli occhi del lettore, che volta le pagine con la crescente curiosità di scoprire cosa ne sarà di questo giovanotto inseguito da criminali dal grilletto facile; le vicende si susseguono a un ritmo incalzante, dinamico, molti i momenti di tensione, che vedono il protagonista a faccia a faccia con la possibilità di chiudere gli occhi per sempre; il linguaggio è adeguato al protagonista, ai personaggi che intervengono e al contesto; la presenza del dialetto siciliano contribuisce a dare maggiore "realismo" alla narrazione e una più precisa e forte caratterizzazione dei personaggi.

Non mi resta che complimentarmi con gli autori per questo romanzo trascinante e vivace, con uno sfondo ben delineato, una trama intrigante e un protagonista scatenato pronto a tutto.

Ringrazio goWare Edizioni per la copia omaggio di questo noir, che consiglio, in particolare agli appassionati del genere. 

sabato 13 giugno 2020

Recensione: L'ULTIMO RINTOCCO di Diego Pitea




Molto accurato nello stile, con un ritmo serrato, "L'ultimo rintocco" è un thriller con una trama e uno sviluppo delle vicende davvero avvincente; la ricerca dell'intelligente e spietato serial killer da parte dello psicologo Richard Dale tiene col fiato sospeso il lettore a ogni capitolo, che vive con coinvolgimento, insieme al protagonista, il trascorrere delle ore che li separano dal prossimo omicidio.


L'ULTIMO RINTOCCO
di Diego Pitea



goWare Ed.
424 pp
Quanto sadismo può albergare nella mente e nell'animo di un essere umano? Dietro crimini efferati e sanguinosi si nasconde una mente "semplicemente pazza", disturbata, o una personalità malvagia e diabolica, espressione di un'intelligenza superiore alla media e in grado di partorire abilmente omicidi di difficile soluzione?

Tra le strade della città eterna si aggira un genio del male che ha cominciato a mietere vittime, e queste hanno - come sovente accade - caratteristiche comuni: sono donne in stato di gravidanza (solitamente attorno al quarto/quinto mese), con un altro figlio piccolo, attualmente single e che vivono da sole.

E' il caso cui si sta dedicando Richard Dale, psicologo esperto in criminologia che collabora come consulente nell'Unità Analisi Crimini Violenti.
Al suo fianco c'è l'ispettrice e profiler Doriana Guerrera e i due, supervisionati dal commissario Marani, si ritrovano al cospetto di una prima scena del crimine cruenta e terrificante: a terra giace una donna incinta con un taglio sopra il pube; del feto nessuna traccia e sulla parete una scritta enigmatica: "Rosso".

Inizia da questo momento un vero e proprio incubo che diventerà, coi giorni, una corsa contro il tempo frenetica e drammatica, costellata da altre morti; ogni volta sul luogo del delitto c'è un elemento presente che "stona", un particolare che non tutti riescono a cogliere ma Richard - che tra altre cose è da sempre appassionato di indovinelli - sì; non solo, ma il serial killer lascia questi indizi proprio per lui, per sfidarlo a interpretarli, a sciogliere l'enigma che si nasconde e che, se risolto in tempo, può portare a intuire il posto in cui avverrà il prossimo omicidio e tentare così di salvare la prossima vittima.

Perché la successiva vittima di certo ci sarà; del resto, le azioni di un serial killer sono contrassegnate dalla metodicità e dalla precisione, per cui se costui - denominato l'Escissore per le sue notevoli abilità nel praticare questi tagli alle povere donne incinte, sottraendone il feto - lascia intendere che colpirà in un determinato luogo e a una data ora, è sicuro che ciò accadrà, nei modi e nei tempi da lui stabiliti.

Quando Richard realizza di essere il bersaglio del maledetto gioco-sfida iniziato dall'Escissore ne resta sconvolto, preoccupato ma anche personalmente coinvolto e stimolato: trovare l'assassino diviene una vera e propria missione, che chiama all'appello tutte le sue abilità nel tracciare la personalità del ricercato, provando a prevederne le mosse.

A Dale non resta che analizzare, come in una macabra caccia al tesoro, le tracce lasciate dall'Escissore, personalità edonista, molto intelligente, scaltra e anche colta, per identificare le vittime prima che sia troppo tardi per loro.

Richard è un uomo molto particolare; affetto dalla Sindrome di Asperger, è sfuggente, enigmatico, scontroso, solitario, brusco, si perde spesso nei propri labirintici pensieri e cercare di comprenderlo, di avvicinarglisi, di dimostrargli empatia.. è davvero un'ardua impresa per chiunque, anche per coloro che gli vogliono bene e gli sono vicini, che sia la moglie Monica o la collega Doriana, che tra l'altro è segretamente innamorata di lui, consapevole però di avere ben scarse chance...

Ma al di là dei mille difetti che fanno innervosire Doriana e infuriare il burbero - ma in fondo buono e  generoso, e avrà modo di dimostrarlo nel corso dello sviluppo degli eventi - commissario Marani, Dale è bravo e sa il fatto suo: non sarà facile ma saprà arrivare a fermare l'uomo che sta infestando le periferie romane ma nel momento in cui tutto sembrerà aver fine, in realtà avrà inizio il vero inferno, il countdown più brutto della sua vita, e se prima la corsa contro il tempo era vòlta ad evitare che povere donne innocenti morissero, adesso la tragedia incombe sulla sua vita, sulla sua casa, sui suoi affetti più cari.

Le vicende narrate sono, per questa ragione, divise in due parti: nella prima vediamo Richard e i due poliziotti impegnati nella caccia del sadico Escissore e nella soluzione dei suoi indovinelli; nella seconda apprendiamo che un anno dopo la soluzione del caso, è accaduto qualcosa di drammatico nella vita di Richard, che lo ha reso molto abbattuto, scoraggiato, apatico verso tutto e tutti, compreso il proprio lavoro di psicologo.

Ma Doriana abbatte il muro della sua solitudine e torna all'attacco coinvolgendolo in un altro caso di omicidio (slegato a quelli del serial killer) su cui cominciano ad indagare e al quale a un certo punto  si affianca un'altra indagine che porterà Richard a scontrarsi con le sue paure più profonde e con un nuovo rompicapo all'apparenza insolubile... fino allo scoccare dell'ultimo rintocco.

Ogni capitolo (di questa seconda parte) è introdotto da un'indicazione temporale, una sorta di timer che segna lo scorrere di minuti ed ore, di un lasso di tempo che ha una scadenza stabilita da qualcuno che sta cercando di far del male a Richard (chi è e perché ce l'ha tanto con lui?), di metterlo alla prova, di frustrarlo e fargli capire che questa che sta giocando la partita più importante della sua esistenza e che se non sarà in grado di risolvere tutti gli enigmi e gli indovinelli disseminati lungo il cammino, ad attenderli ci sarà un grande dolore, una grandissima perdita... e la colpa sarà solo sua.

Ho letto con molto interesse questo thriller, l'ho trovato molto accurato nello stile, con un ritmo serrato e una trama e uno sviluppo delle vicende davvero avvincenti, ricche di elementi sorpresa e di risvolti via via sempre più appassionanti, e la ricerca dell'intelligente e spietato serial killer mi ha tenuta col fiato sospeso a ogni capitolo.


Ringrazio la goWare edizioni per la copia omaggio e non posso che consigliare questo romanzo, in special modo a chi apprezza il genere!

domenica 21 ottobre 2018

Novità giallo/noir (goWare Edizioni - Frilli Editori)



Buona domenica pomeriggio, amici lettori!

Oggi torno qui con voi presentandovi alcune uscite goWare Editori e Frilli Editori, tutte appartenenti al genere giallo-noir.


Un giallo dal ritmo serrato, ambientato in Cornovaglia e Bretagna, in cui l’indagine sull’omicidio di una bambina diventa un viaggio tra segreti, bugie, verità inconfessabili e pericoli.


La bambina che disegnava i draghi
di Paolo Moretti


goWare Ed.
212 pp
6.999 euro (ebook)
12.99 euro (cart.)
«Ma non furono le onde o il movimento del peschereccio a tradire la sua sicurezza da marinaio. Bensì ciò che vide tra quelli che sembravano stracci gettati nell’oceano: gli occhi sbarrati di una bambina.»

Un corpo trovato nelle acque della Manica. Un tubetto di vernice e un pennello come unici indizi per identificare la vittima. 
Un cronista curioso e fuori dagli schemi che, con l’amica fotografa, si appassiona al caso. 
Sono questi gli elementi del nuovo romanzo di Paolo Moretti, La bambina che disegnava i draghi, edito da goWare.

Protagonista dell’inchiesta Brando Modesti, giornalista in cerca di un giornale, sempre a caccia di storie da raccontare a bordo di un vecchio Westfalia e in compagnia dell’inseparabile cocker Picabo.
Tassello per tassello, articolo dopo articolo, Brando conduce la sua inchiesta, in parallelo a quella di Scotland Yard e della polizia francese, ponendo domande a chiunque pur di avere quell’unica risposta che conta: perché uccidere una bambina che amava dipingere i draghi?

L'autore.
Paolo Moretti nasce sotto il segno dei pesci nell’ultimo sabato di un lungo inverno di tanti, troppi, anni fa. Sognatore, scribacchino, babbo, prisoner of rock and roll. Giornalista per professione e scrittore per passione, il suo primo libro, La cicogna che sconfisse l’aviaria (Infinito Edizioni), racconta l’adozione della figlia. Con Stefano Ferrari ha pubblicato I 30 passi. La vera storia della strage di Erba (edizioni La Provincia) e con Francesco De Filippo Mafia padana (Editori Riuniti).
La bambina che disegnava i draghi è il secondo romanzo dopo Una crepa nel muro (goWare 2017).




Nuova indagine per l'investigatore privato Michele Astengo di Genova.
La morte del figlio di un noto imprenditore nel settore dei profumi è il caso che gli viene affidato. Morte naturale o delitto eseguito ad opera d'arte? Non sarà un'indagine semplice quella che si ritroverà tra le mani. Genova lo attende colorandosi via via di intense sfumature di paura...


L'ESSENZA DELLA COLPA
di  Andrea Novelli & Gianpaolo Zarini 



Fratelli Frilli Editori
224 pp
12.90 euro
Casi banali per l’investigatore privato genovese Michele Astengo. Piccole questioni di ricatto, tradimenti, controversie economiche. Calma piatta in una vita volutamente avulsa da inutili complicazioni, anche quelle di cuore. Ma una telefonata sta per dare una sterzata violenta alla sua pigra e svogliata esistenza. Arcangelo Argentero, il più grande produttore italiano di profumi, chiede il suo aiuto. 
Non un’indagine semplice, non ordinaria. 
Ciò che Argentero gli chiede è qualcosa di alquanto inusuale per un investigatore privato. 
Astengo all’inizio è riluttante. Ma poi, con il solito cinismo e distacco, accetta l’incarico e inizia l’indagine portando alla luce i segreti sopiti degli Astengo. 
Una famiglia che appone il suo nome a un’azienda florida e lungimirante, ma in balia di un qualcosa di estremamente pericoloso e radicato. Michele Astengo si trova proiettato in un gioco più grande di lui, al punto di rischiare la propria vita. 
Morti sospette, poteri forti, sotto la lente di una Genova che indaga insieme ad Astengo, che mette in gioco la sua apatia al servizio dell’investigatore. Una città che si colora delle sfumature intense della paura. 


Gli autori.
Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini dopo Acque torbide e La superba illusione ritornano con il terzo episodio dedicato al detective Michele Astengo. Novelli&Zarini hanno scritto tre romanzi di grande successo per Marsilio: Soluzione finale (2005), Per esclusione (2008), pubblicato anche ne Il Giallo Mondadori e Il paziente zero (2011). Hanno pubblicato per Feltrinelli la trilogia Manticora (2015), per Araba Fenice l’antologia Gli insoliti casi del professor Augusto Salbertrand (2013), editata in Germania per Chichili. Molti i racconti per innumerevoli antologie tra cui: Anime nere reloaded - Oscar Mondadori, Medicina Oscura - Giallo Mondadori. Bad Prisma - Mondadori, Nero Liguria - Perrone, Ribelli - Robin, Genova criminale - Novecento, Una finestra sul noir - Fratelli Frilli Editori. Tra gli ultimi lavori, la partecipazione alla saga spin-off di The Tube (creata da Franco Forte), The tube Nomads ideata da Alan D. Altieri, considerata dagli appassionati del genere il The Walking Dead letterario in digitale, con l’episodio Shockwave, per Delos Books
.




Ritorna il commissario Botteghi di Livorno dopo il buon successo di vendite dei precedenti “LA BAMBOLA DEL CISTERNINO” (2015 - II edizione), “IL SEGRETO DEL VOLTONE” (2016 – II edizione) e "LA BAMBOLA DEL CISTERNINO" (2017).

Una nuova indagine per il commissario Botteghi di Livorno che si trova a che fare con il mondo dell'illusionismo. La morte di un notaio porta alla luce una lettera di un mago del secolo scorso conosciuto come Il Mago Wetryk. Una lettera che rivela di un favoloso trucco che mai purtroppo riuscì ad eseguire.



IL COMMISSARIO BOTTEGHI E IL MAGO
di Diego Collaveri



Fratelli Frilli Editori
240 pp
12.90 euro
Livorno. La morte di un notaio, in una villetta liberty sul viale Italia, sembra legata alla vendita dell’immobile e al suo originale proprietario Antonio Pastacaldi, conosciuto in tutto il mondo come Wetryk, illustre mago livornese del secolo scorso, oggi dimenticato, ritiratosi misteriosamente all’apice del successo. L’interesse degli acquirenti, appartenenti al settore illusionismo, verrebbe dal casuale ritrovamento di una lettera in cui il mago rivela di un favoloso trucco per il suo grande rientro, purtroppo mai avvenuto, ma l’apparizione di un fantomatico erede sta rischiando di scombinare i loro piani. 
Pur affascinato dal mistero di Wetryk, il commissario si mostrerà scettico, restando coi piedi per terra, fino a quando una scoperta eccezionale lo farà ricredere. 
Riscoprendo l’ascesa e la caduta nell’oblio del nome di Wetryk, riuscirà Botteghi a strappare il velo dell’illusione che nasconde la verità sul caso, restituendo al tempo stesso alla città il suo illustre concittadino, rivelandone l’antico segreto?

L'autore.
Diego Collaveri. Dal 1992 al 2000 lavora in campo musicale, collaborando con Emi Music come chitarrista, arrangiatore e paroliere. Nel 2000 comincia a scrivere narrativa e poesia, ottenendo premi e riconoscimenti. Nel 2001 vira verso la sceneggiatura, prima teatrale e poi per il cinema breve; l'anno successivo con la prima regia vince il concorso Minimusical indetto da La Repubblica e Fandango, con quest'ultima collaborerà come sceneggiatore per i successivi quattro anni. Intraprende un percorso didattico/formativo con vari registi italiani (tra cui Paolo Virzì, Davide Ferrario, Ruggero Deodato, Francesco Falaschi, Umberto Lenzi), studiando storia della cinematografia mentre lavora sui vari set. Nel 2003 fonda la Jolly Roger productions, etichetta indipendente per produzioni video(videoclip, backstage, live show, booktrailer). Nel 2006 viene invitato dall’Universtià di Pisa, dipartimento Cinema Musica Teatro, a intervenire nell’ambito del seminario “il cinema classico Hollywoodiano”. Nel 2009 viene inserito nell’Enciclopedia degli Scrittori Contemporanei. Nel 2013 alcuni suoi racconti noir sono apparsi sul settimanale Cronaca Vera. Dal 2014 collabora con LaTelaNera.com come critico cinematografico. Dal 2015 al 2017 è docente di sceneggiatura e storia del cinema presso Scuola di Scrittura Carver di Livorno.Nel 2018 è tra i docenti del corso Form.Ed – Tecnico della Gestione delle Fasi di Lavorazione Editoriale indetto da Provincia di Livorno e Regione Toscana.È tra gli ideatori di “Paura sotto la Pelle”, prima rassegna di incontri in Italia dedicata al genere mistery/crime e le sue trasposizioni tra narrativa, cinema e fumetto, tenutasi a Bologna a dicembre 2017, patron Pupi Avati.Finalista Premio Alberto Tedeschi – Il Giallo Mondadori 2015. Finalista Garfagnana in Giallo 2016 e 2017. Menzione speciale della giuria Festival Giallo Garda 2017 e 2018, Premio Best al premio letterario internazionale di Montefiore 2018. Oltre alla serie Anime Assassine, nel genere noir è autore per Fratelli Frilli Editori di L’Odore Salmastro dei Fossi, Il Segreto del Voltone, La Bambola del Cisternino(in concorso al Premio Scerbanenco 2017).


Il 5° episodio con protagonista la originale coppia formata dal commissario Sergio Crema e dall’amico e critico cinematografico Mario Bernardini.
Torino, un caso solo apparentemente già risolto prende una piega inaspettata trascinando i due protagonisti ad investigare e ad andare più a fondo nell'indagine.



IL CODICE BINARIO
di Rocco Ballacchino 

Fratelli Frilli Editori
224 pp
12.90 euro
Il commissario Crema e il critico cinematografico Bernardini sono di nuovo alle prese con un omicidio apparentemente già risolto. Gabriele Balestri, un amministratore di condominio, è stato assassinato, in un’afosa sera di luglio, all’interno del suo ufficio. Una vittima e un solo potenziale colpevole su cui investigare. Tutto troppo scontato anche per la vedova che non crede a una sentenza già scritta, in cui i pregiudizi si trasformano, anche a causa del magistrato Giulia Bonamico, in giudizi.
 I due investigatori scopriranno, invece, che tutti i protagonisti di quella vicenda hanno qualcosa da nascondere e si muoveranno tra Torino e Genova alla ricerca di una verità in grado di collegare i segreti del passato al sangue del presente. 
Entrambi ostaggi di un’esistenza governata da un codice binario dove ogni singola scelta può rivelarsi, nel bene o nel male, quella decisiva.

L'autore.
Rocco Ballacchino è laureato in Scienze della comunicazione. È autore dei gialli, editi da Il Punto - Piemonte in Bancarella, Crisantemi a Ferragosto (2009), Appello mortale (2010) e Favola Nera (2012), quest’ultimo scritto a quattro mani con il giornalista Andrea Monticone. Dopo Trappola a Porta Nuova, edito da Fratelli Frilli Editori, ha pubblicato Scena del crimine-Torino piazza Vittorio, Trama imperfetta-Torino piazza Carlo Alberto, Torino Obiettivo Finale e Tredici giorni a Natale in cui al centro della scena c’è il duo investigativo composto dal commissario Sergio Crema e dal critico cinematografico Mario Bernardini (Fratelli Frilli Editori 2013-2017). Dal 2018 è il curatore della collana di gialli per ragazzi I Frillini, per la quale ha pubblicato I gemelli Misteri e l’invasione zombie. È tra i fondatori del collettivo di scrittori ToriNoir.


sabato 28 luglio 2018

Novità Giallo/Noir (Frilli Editore/goWare)



Tre fresche novità in ambito giallo/noir!

La prima è la seconda indagine del maresciallo Saverio Bonanno. Un giallo ambientato in una Sicilia in cui nulla sembra essere mai come appare. Il ritrovamento del cadavere di un uomo con la testa fracassata darà il via ad un'indagine fatta di false piste, bambini dagli occhi tristi, una focosa assistente sociale e diversi ricatti. L'autore, Roberto Mistretta, è abile nel descrivere la sua terra e i suoi personaggi. Un romanzo dalla trama avvincente nel segno della denuncia civile nella migliore tradizione del giallo siciliano.


IL CANTO DELL'UPUPA
di Roberto Mistretta



Frilli Editore
200 pp
12.90 euro
In Sicilia il rosso la fa da padrone. Rosso delle arance che crescono rigogliose, rosso dei fichi d'india maturi, rosso del sole che la infuoca, delle passioni che infiammano i suoi abitanti. 
Anche il rosso del sangue che ne macchia la terra. 
Come quello del cadavere con cui deve fare i conti Saverio Bonanno, maresciallo dell'Arma dei Carabinieri, animo sanguigno e qualche chilo di troppo. Il pestaggio sospetto d'un noto pappone sa di lezione, ma in Sicilia nulla è come appare e a complicare la vita al maresciallo ci si mette quel cadavere con la testa fracassata. 
Troppo amico dei bambini, sussurrano i bene informati. Lo sbirrume pizzicantino di Bonanno però dice altro, fiuta l'aria, percepisce a pelle carrettate di rogne. 
E lui ha imparato a fidarsi del suo istinto. Quando poi entrano in scena l'upupa, col suo canto cupo e lugubre, e Salomone, che invade la rete con la promessa della venuta di un nuovo millennio, e nomi altisonanti, di gente intoccabile, le domande si moltiplicano. 
Tra false piste, bambini dagli occhi tristi, una focosa assistente sociale e diversi ricatti, Bonanno si farà largo tra le fitte trame di un crimine che poco ha che fare con lupare e pistole, e più col buio dietro i nostri occhi. E cercherà di far luce anche lì dove l'oscurità predomina. 

Con "Il canto dell'upupa", l'irascibile protagonista in uniforme uscito dalla penna di Roberto Mistretta, conferma la sua indole bonaria e indomita. L'autore riesce a compiere il miracolo di guardare con ironia anche le vicende più crude, innestando su una trama abilmente costruita nel segno della denuncia civile, situazioni in cui i personaggi si muovono con originale e spiazzante leggerezza. Nella migliore tradizione del giallo siciliano.


PER VASARI SI MUORE 
di Gianlorenzo Casini e Maria Laura Ghinassi



goWare
pp. 166 
Edizione digitale € 4,99 
Edizione a stampa € 10,99
Sotto le mirabili Logge vasariane in Piazza Grande ad Arezzo viene trovato il corpo di una ragazza con accanto un misterioso messaggio. Le indagini vengono affidate al commissario Laura Scortecci, donna intelligente e determinata che però sta attraversando una profonda crisi personale.

In lotta contro il tempo, Laura condurrà un’indagine serrata, ricca di colpi di scena, in una città sconvolta da omicidi commessi in nome del grande Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico dell’arte.
Per Laura trovare un nesso tra follia e realtà, e risolvere velocemente il caso, potrebbe essere l’unico modo per ritrovare se stessa.

GLI AUTORI
Gianlorenzo Casini è laureato in Ingegneria elettrotecnica. Disabile visivo, è centralinista presso l’Ispettorato territoriale del lavoro di Arezzo. Dalla combinazione dell’interesse per la scrittura, le scienze e l’astronomia è nata la trilogia Boundless, pubblicata da goWare.
Maria Laura Ghinassi, madre di Gianlorenzo, è insegnante di Lettere. Si è dedicata alla scrittura fin da giovane, conseguendo svariati riconoscimenti. Solo più tardi è approdata alla pittura.
Per Vasari si muore è la loro prima opera a quattro mani
.



Dopo aver conquistato i lettori risolvendo il caso de Le tessere mancanti, il commissario Bonelli si trova alle prese con nuove, appassionanti...


SU IL SIPARIO
di Manuela Della Corte




goWare
pp. 344
Edizione digitale € 6,99 
Edizione a stampa € 14,99
Siamo sulla riviera ligure dove nove amici si riuniscono in una villa per ritrovare il cameratismo dei tempi dell’università. L’allegra rimpatriata è soltanto una messa in scena, però, e l’omicidio di uno dei protagonisti porta alla luce i veri motivi che sono alla base dell’incontro.

Il commissario Bonelli si trova così catapultato in una spirale di intrighi e menzogne che complicano un caso già di per sé difficile, con un piano che prevede il delitto perfetto.

Bonelli non delude il lettore neanche questa volta e un incontro, forse importante, non scalfisce la grinta e l’intuito che lo hanno caratterizzato neLe tessere mancanti.

L'AUTRICE
Manuela Della Corte, fiorentina, ha alle spalle un lavoro impegnativo, che l’ha portata in giro per il mondo a conoscere gente e culture diverse. Adesso viaggia solo per piacere e scrive nella quiete delle colline toscane, dove vive. Ha pubblicato diversi racconti, ottenendo dei riconoscimenti a livello nazionale. Nel 2017 ha esordito con il suo primo giallo Le tessere mancanti, a cui fa adesso seguito Su il sipario.



mercoledì 11 luglio 2018

Novità editoriali dal mondo dei gialli/noir




Novità editoriai dal mondo dei gialli/noir ^_^


MAI COME PRIMA 
di Giusi Balzano



goWare Ed.
228 pp
12.99 euro
Disordinata, caotica, dai ritmi dilatati è questa la vita di Margherita. Laureata in filosofia, disoccupata, viene assunta nell’agenzia di viaggi degli Aldrovandi, famiglia per la quale diventerà in breve tempo una figura indispensabile. 
Sofia e Roberto sono una coppia esemplare, la loro è una famiglia modello. 
Una mattina, entrando nella villa, Margherita scopre Roberto con la pistola in mano, lo sguardo assente, seduto sulla poltrona della camera: i bambini sono riversi sul letto, morti. Il corpo di Sofia, a terra, in un lago di sangue.
La ragazza torna faticosamente alla sua vita, ma dopo cinque anni, quando tutto sembra trovare un nuovo equilibrio, un detective privato, assunto dal signor Aldrovandi, indaga nuovamente sul caso, coinvolgendo Margherita quale unica testimone di quella strage. 
L’incubo non è finito e nuove pericolose verità stanno per essere svelate.

I personaggi del nuovo romanzo giallo di Giusi Balzano Mai come primanascondono tutti qualcosa. Tutti tradiscono qualcuno. Tutti sono alla ricerca della verità.


NEROGOLFO
di Mattia Bagnoli-Roberto Lamma



Fratelli Frilli Editore
320 pp
12.90 euro
Spezia, 1996. Amilcare Bava, potente imprenditore locale e boss assoluto nel campo dello smaltimento dei rifiuti, viene arrestato.
La discarica di Belvedere, piccola frazione che domina il porto cittadino, viene sequestrata. Con Bava finiscono in carcere alcune personalità-chiave della Pubblica Amministrazione spezzina – da anni saldamente controllata dal Partito Riformista di Sinistra. 
Le indagini rischiano di portare a galla decenni d’inconfessabili
accordi e malepratiche di governo del territorio. Cosa si nasconde realmente nella pancia della discarica di Belvedere? Chi trae vantaggio dal losco commercio dei rifiuti tossico-nocivi d’origine industriale? Lorenzo Arra, non più giovane avvocato di Spezia, decide di non restare con le mani in mano. 
Contemporaneamente, il colonnello dei Servizi Segreti Tazio Ambrosi rientra da una lunga missione in Somalia, che è fallita e a dominare sono i signori della guerra.
Tazio torna a Roma sconvolto. E contatta il suo vecchio amico Oscar De Vincentis, incaricato delle indagini sulla discarica di Belvedere. Non può accettare ciò che il suo capo, e per estensione, lo Stato, gli ordina: tacere e obbedire. 
Dieci anni dopo Mauro Pilger, reporter italo-britannico di una rivista di viaggi e turismo, viene invitato a Spezia per un tour organizzato dalla Provincia. Ben presto, però, capisce che qualcosa non quadra: dietro alle bellezze naturali del golfo si cela in realtà una guerra silenziosa tra due diverse concezioni di sviluppo economico. Mauro sceglie quindi di restare e indagare, e le sue ricerche lo porteranno a fare la conoscenza di Lorenzo Arra: i due uniscono le forze e, insieme, riescono a dare un senso al perché Bava e soci di fatto sono degli intoccabili.
Sullo sfondo, quello che assume i connotati di un vero e proprio intrigo internazionale: il porto di Spezia, oltre che uno dei terminali delle navi a perdere, le carrette affondate nel Mediterraneo pur di far sparire il loro carico di veleni a costo zero, si scopre essere il teatro di un inconfessabile patto tra Russia e Stati Uniti…


Dopo il successo del precedente "Nero dominante", anche in questo romanzo – frutto di inventiva letteraria ma supportato da ricerche storiche - Armando d'Amaro, si è divertito a ricostruire fedelmente grazie ad approfondite ricerche storiche i personaggi reali e di invenzione su uno sfondo dettagliatamente ricostruito per situazioni, ideologie e, soprattutto, umanità.


BOCCADORO E IL CAPPOTTO ROSSO
di Arando D'Amaro


Fratelli Frilli Editore
199 pp
11.90 euro
Genova, novembre 1939: un violento scirocco spinge i marosi a infrangersi con rabbia sulla foce del Bisagno, mentre minacciosi nuvoloni carichi di pioggia opprimono sia il sole, basso e morente, che l’umore di Francesco Boccadoro. 
I regi decreti ‘razziali’, che da più di un anno si stanno susseguendo, continuano a produrre i loro squallidi frutti, anche se in città alcuni volenterosi si attivano per limitarne le conseguenze. 
Mentre cerca di passare qualche momento sereno in famiglia, il commissario viene avvisato del ritrovamento di un cadavere rimasto appeso sotto il ponte di Sant’Agata, che scavalca il torrente - ruggente e gonfio di fango - poi costretto sotto la copertura da poco terminata. Ma le indagini per determinare chi abbia accoltellato la donna sono ostacolate dallo stesso Questore che, volendo tutelare il buon nome di un medico amico di tanti gerarchi, pretenderebbe che si punti il dito sul colpevole ideale, un giovane ‘sovversivo’.
Boccadoro riesce a superare l’ostacolo ricorrendo ad una vecchia conoscenza e prosegue caparbiamente nel suo lavoro, mentre il Bisagno esonda provocando notevoli danni specie al Borgo degli Incrociati, dove un testimone… 

domenica 22 aprile 2018

Novità editoriali di aprile (Kimerik Ed. - Butterfly Ed. - goWare Ed.)



Buona domenica, amici lettori! Spero vi stiate rilassando (o divertendo!), come cerco di fare io, sempre in compagnia di un buon libro ^_^

Oggi vi presento alcune novità di aprile di tre diverse realà editoriali (Kimerik Ed. - Butterfly Ed. - goWare Ed.).


LA COSA PIU' VICINA A UN'EMOZIONE
di Giulio Serra



goWare ed.
LINK
2018
pp. 144

Edizione digitale € 4,99
cart. € 10,99
Se tu fossi nato incapace di amare? E se fin dalla nascita non potessi gioire, odiare, commuoverti, arrabbiarti? 
La vita del trentenne Lorenzo Zancan è così: lui non può provare emozioni a causa di una rarissima malattia che lo ha colpito alla nascita, l’alessitimia. 
Il mondo che lo circonda lo allontana o ne sfrutta l’analfabetismo emotivo, rendendolo un opportunista senza scrupoli.

Con il licenziamento spinge al suicidio Giuseppe Monforte e ne distrugge la famiglia. Quando cerca di rabbonire la vedova, rimane però coinvolto dalla giovane figlia di Monforte, Francesca.

Francesca ha occhi enormi e il cuore genuino, sarà l’incontro con lei a cambiare per sempre Lorenzo. La giovane donna riuscirà infatti a fargli scoprire il suo vero Io, conducendolo verso la cosa più vicina a un’emozione che abbia mai provato in tutta la sua vita.

Un romanzo sulla forza fragile dei sentimenti e sulle barriere che tutti ci portiamo dentro.

L'AUTORE
Giulio Serra vive a Venezia dove fa il marketing specialist. Giornalista pubblicista, scrive di sport per il “Corriere del Veneto”. Nel 2014 ha pubblicato per Alba Edizioni Nel Nordest la mafia non esiste, con la prefazione di don Luigi Ciotti e il patrocinio di Libera. Nel 2015 il libro ha ottenuto il Premio Giovani al Premio Nazionale della Microeditoria di Chiari
.



LEI E IRENE
di Elena Ana Boata


Kimerik Ed.
LINK
Attraverso una narrazione ricca di dettagli e intrisa di quotidianità, Elena Ana Boata porta alla ribalta tematiche estremamente delicate, descrivendo dall’interno, attraverso le sensazioni dei personaggi, la società odierna in tutta la sua modernità, ma anche nel suo arroccarsi a un perbenismo che, spesso, non è altro che una maschera per nascondere la propria insicurezza e la paura di vivere, lasciando piena libertà all’amore, l’unica cosa per cui valga davvero la pena alzarsi ogni mattina per affrontare la propria giornata. 
Ecco che l’amore è declinato in tutte le sue forme, vissuto, descritto, urlato nella speranza che faccia da collante per un mondo che, ostentando felicità, spesso promette solo caducità.

L'autrice.
Elena Ana Boata, autrice curiosa ed eclettica, è appassionata da sempre dalla scrittura in tutte le sue forme. Ha già pubblicato Il viaggio di Anna e Due passi tra le nuvole, oltre a innumerevoli poesie, contenute in diverse antologie. Nello stile fresco e leggero che caratterizza la sua scrittura, riesce comunque a trattare argomenti seri che rappresentano la complessità delle relazioni moderne, scandagliando con semplicità e armonia il profondo dell’animo umano.



FIL ROUGE
di Raffaella Candelli



Kimerik Edizioni
LINK
Da un dolce risveglio all’interno di un matrimonio appagante, l’esplorazione più ampia del vissuto quotidiano trasforma la realtà secondo schemi che vanno ben oltre gli intenti prefissati. 
Incentrato perlopiù su di un solo personaggio, quello di Julienne, Fil Rouge è un romanzo a più voci, dove i personaggi si incontrano e intrecciano le loro vicende quotidiane in maniera sorprendente facendo sì che questi stessi siano visti in parte anche con l’ottica della stessa Julienne, che diviene così il filo conduttore o meglio il fil rouge, il leit-motiv di una narrazione che si fa via via più ricca, inaugurando un percorso labirintico e ramificato, strutturato come un videogioco a più livelli, dove la posta in palio sembra essere trovare il nesso che unisce tutte le personalità coinvolte all’interno della narrazione. 

“Ciascun individuo è come una luna, con un lato oscuro che non mostra mai a nessuno, dietro al quale albergano segreti che devono rimanere tali. Ma ogni segreto ha un prezzo. E quando viene alla luce qualcuno sarà costretto a pagarlo. In questa storia, saranno gli innocenti a pagare quello più alto. Un filo doppio lega gli eventi, lasciando spesso il lettore col fiato sospeso, fra congiure, scenari rocamboleschi e imprevedibili evoluzioni”.

L'autrice
Raffaella Candelli è nata a Taranto il 19 luglio del 1965. Attualmente vive a Como. Ha pubblicato: Eclisse di cuori nel 2009; Lo specchio della verità nel 2011 (Premio letterario a Vico Equense “Tra le Parole e L’infinito”, oggetto di tesi di Laurea in Psicologia per uno studente); Fuscello d’ebano nel 2014 (Premiazione e riconoscimento dell’Opera per Cumse Onlus); Love in the Kitchen nel 2015 (DAMSTER EDIZIONI - Recensito su La Provincia di Varese).


INDELEBILE
di Rebecca Smith

Butterfly Edizioni
Genere: Romance
1,99 € 
Data di uscita: 18 aprile 2018

Gilbert sa che l'amore per la sua amica d'infanzia è irruente, violento, passionale, imprevedibile, dolce, beatitudine e dannazione al contempo. 
Ma quando ritorna nella sua città è convinto che il suo tormento interiore sia ormai finito, che la vista della bellissima Margot non gli procuri nessuna emozione. È stato mandato via ingiustamente, accusato di colpe non sue e la sua amica del cuore, la ragazza che avrebbe voluto al proprio fianco per sempre, si sta per sposare. 
Non dovrebbe volerla, dovrebbe soltanto odiarla e tenerla lontano da sé. Invece, quando i loro occhi si incrociano, il passato torna prepotente a ricordare loro quando indelebile sia il sentimento che provano. 
A distanza di anni, lei è ancora in grado di fargli ardere il cuore e, anche se si tratta di un amore malato che va dimenticato, una volta di nuovo vicini non riescono a fare a meno l'uno dell'altra e a volersi più di prima.

martedì 17 aprile 2018

Novità Noir/Giallo - goWare Ed./Frilli Editore




Carissimi, inizio questa nuova giornata segnalandovi alcune recenti pubblicazioni giallo/noir targate goWare Edizioni e Fratelli Frilli Editore.


ULTIMO TANGO A MILANO
di Ippolito Edmondo Ferrario


Frilli Editore
12.90 euro
208 pp
Gunther Sander e' un personaggio nuovo e originale creato da un abile scrittore nonchè ottimo conoscitore della Milano anni '80 e della storia dei mercenari in Congo negli anni '60. Il risultato è un avvincente romanzo con protagonisti un tedesco e un francese che si muovono in un'indagine meneghina dai molteplici aspetti alternando momenti di toccante introspezione ad altri decisamente più ironici e leggeri.

N.B.: L'autore donerà l'intero ammontare dei propri diritti d'autore derivanti dalla vendita di questo libro alla Fondazione de Marchi di Milano che da sempre è schierata in prima linea nell'assistenza ai bambini e alle loro famiglie.

Milano, 1984. Gunther Sander, ex mercenario che ha combattuto negli anni Sessanta in Congo con altri volontari europei, da alcuni anni gestisce uno dei più frequentati night club della città, il Bodega di via Amedei. La morte di suo figlio, il piccolo Florian, avvenuta anni prima in Francia, ha cambiato per sempre la sua vita.
Malinconico e introverso, Gunther sopravvive giorno dopo giorno, sforzandosi di adeguarsi al presente e ad una parvenza di normalità. 
Tutto sembra non avere più un senso per lui, mentre i giorni scivolano lenti e uguali, dividendosi tra la vita notturna al locale e cercando conforto in una relazione con una donna sposata. L’improvviso ritorno di un suo ex commilitone, Albert, ed una tragica storia di droga con protagonisti due ragazzi poco più che ventenni, costringeranno Gunther ad abbandonare la routine per intraprendere una serrata indagine nel mondo della Milano da bere.
L'autore.
Ippolito Edmondo Ferrario, milanese, classe 1976, è autore di numerosi saggi e romanzi editi da Ugo Mursia Editore, Fratelli Frilli Editori, Alberto Castelvecchi Editore, Newton Compton Editori. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Milano Esoterica (con Gianluca Padovan, Newton Compton Editori, 2015), Milano Sotterranea (con Gianluca Padovan, Newton Compton Editori, 2013). Sui conflitti del dopoguerra ha pubblicato: Mercenari. Gli italiani in Congo 1960 (Ugo Mursia Editore, 2009), Legionario in Algeria 1957-1962 (di Sebastiano Veneziano, a cura di I.E Ferrario, Ugo Mursia Editore, 2010), Un parà in Congo e Yemen 1965-1969 (con Robert Muller, Ugo Mursia Editore, 2016), Mercenario. Dal Congo alle Seychelles. La vera storia di “Chifambausiku” Tullio Moneta (con G. Rapanelli, Lo Scarabeo Editore, 2013). 


IL VENDITORE DI BIBITE
di Achille Maccapani



Frilli Editore
12.90 euro
Ponente estremo della Liguria, da moltissimi anni una fetta di terra strategica per infiltrazioni malavitose.
Il primo caso del capitano dei carabinieri Roberto Martielli di Imperia farà luce su una drammatica realtà. Un giallo di denuncia tra reportage e finzione.

«Adesso tutto va nel solco della nostra verità, guarda le pagine dei giornali, le televisioni. Ma col tempo diranno il tutto e il contrario di tutto. Eppure i risultati delle nostre indagini saranno tanto forti da resistere ai processi che ne conseguiranno. Quella di indagare era la missione che i miei superiori mi hanno dato. E che continuerò a svolgere fino in fondo.» 

Uscito dal coma dopo un attentato nelle campagne della piana di Gioia Tauro, il capitano dei carabinieri Roberto Martielli viene trasferito a Imperia.
Assieme alla sua compagna, il sostituto procuratore antimafia Viviana Croce, il comandante del nucleo investigativo inizia una lunga indagine. 
In questo modo ricostruirà il funzionamento di un sodalizio criminale con base a Ventimiglia che gestisce un fiorente commercio legato all’usura, alla prostituzione e alla droga, in un clima di calma apparente, nel territorio costiero ai confini con la Costa Azzurra. 
Con una lunga serie di colpi di scena, il capitano Martielli si troverà, solo contro tutti, a dover sconfiggere una lunga rete di connivenze.

L'autore.
Achille Maccapani (Rho, 1964) ha pubblicato saggi di storia locale, manuali di diritto della pubblica amministrazione e i romanzi Taci, e suona la chitarra – Milano rock Ottanta (Fratelli Frilli Editori, 2005 - XXII Premio Città di Cava de’ Tirreni), Delitto all’Aquila nera (Zona, 2007), Confessioni di un evirato cantore (Fratelli Frilli Editori, 2009 – fiorino d’argento del Premio Firenze) e Bacchetta in levare (Marco Valerio, 2010). Dopo la prima apparizione nell’antologia Una finestra sul noir (Fratelli Frilli Editori, 2017), dedicata all’editore Marco Frilli, questa è la prima indagine dell’ufficiale dei carabinieri Roberto Martielli e del magistrato Viviana Croce.


Per gli amanti del giallo classico che amano scovare tra le righe i più insospettabili indizi. La giovane penna di Andrea Ripamonti vi trascinerà sulle rive dell’isola di Pantelleria, teatro di un orribile omicidio, con il suo giallo d'esordio Morte nel dammuso.


MORTE NEL DAMMUSO
di Andrea Ripamonti



goWare Ed.
138 pp
10.90 euro
Un commissario inesperto e una poetessa in vacanza sono la strana coppia che tenterà di districare i nodi di questo complicato caso.

Corina Montescu, poetessa romena, è in cerca di ispirazione sull’isola di Pantelleria quando si ritrova coinvolta, suo malgrado, nell’omicidio di una giovane donna, il cui corpo senza vita viene ritrovato in uno dei dammusi del villaggio, le tipiche abitazioni pantesche.

A fianco del maresciallo Lombardo, carabiniere poco esperto, indaga per scoprire chi ha compiuto il delitto e perché, quando la morte incombe di nuovo.
Il primo indizio? Non distrarsi mai. La verità è nei dettagli.

L'AUTORE
Andrea Ripamonti è un giovane lombardo di 24 anni. Studente universitario appassionato da sempre di lingue straniere, alcune delle quali apprese esclusivamente da autodidatta. Ha iniziato ad interessarsi al mondo della poesia in età adolescenziale. Scrive testi propri e apprezza le opere di vari autori italiani e stranieri, in particolare Eugenio Montale e Mihai Eminescu. Morte nel dammuso rappresenta il suo esordio narrativo
.



mercoledì 15 novembre 2017

Narrativa contemporanea - novità goWare Edizioni/Scrittura&Scritture



Due romanzi molto belli, già disponibili online e in libreria!



La custode dei bambini morti
di Maria Ielo

goWare
2017
 pp. 148

Edizione digitale € 4,99
Edizione a stampa € 10,99
Beatrice muore a tredici anni in un incidente nella campagna umbra. 
Trent’anni dopo Alessio, suo padre, offre a Cristiana uno strano lavoro: fare da custode alla figlia, rimasta sola nel casale di famiglia. 
Cristiana accetta, e si ritrova immersa in un mondo favoloso e inquietante, in cui si affollano misteri, protagonisti e fantasmi del passato. 
Myrsine, una governante con poteri oscuri, aiuterà la donna a sciogliere le sue domande.

Storia della perdita - dell’amore, della vita, della ragione - ma anche storia dell’amore, consumato in fretta o nutrito in silenzio per anni, La custode dei bambini morti, che segna l'esordio di Maria Ielo, è un romanzo narrato a più voci, tra cui spicca quella della greca Myrsine, narratrice/governante in grado di vedere oltre le apparenze tangibili.

Nel romanzo di Maria Ielo normale e paranormale si fondono senza mai distogliere il lettore dall’aspetto più complesso e insieme affascinante da indagare: i moti dell’animo umano in tutte le loro manifestazioni.
E una domanda percorre l'intera storia: si può custodire e far rivivere ciò che è andato perduto per sempre?

L'AUTRICE
Maria Ielo, origini calabro-pugliesi, vive a Foligno (Umbria). La custode dei bambini morti è il suo primo romanzo. 



Gli anni Novanta, gli adolescenti e il brusco salto nel mondo degli adulti:


La ragazza della fontana
di Antonio Benforte



Scrittura & Scritture edizioni
collana Voci
pp.160 
euro 13,50

Parte come un romanzo di formazione questa storia raccontata da Antonio Benforte, giovane scrittore napoletano, esperto di comunicazione, da anni impegnato nel recupero e nella valorizzazione del territorio campano attraverso eventi e il magazine green econote.it.
Ma a mano a mano che si procede nella lettura, attraverso un io narrante ormai adulto, ci si rivolge al complicato mondo di cinque adolescenti, segnato da un brutto episodio durante l’estate del ’94.
L’ambientazione è quella di un paesino dell’entroterra campano arretrato e chiuso: cinque ragazzi tra i quattordici e quindici anni trascorrono l’estate tra la comune passione per il calcio e giornate al mare. Poche le possibilità economiche per una lunga vacanza fuori. 
La maggior parte di loro teme il Capitano, additato da tutti come il “diverso” «ovvero il pazzo del paese, spesso burbero e solitario, un uomo che passava la sua esistenza chiuso in casa o a bordo di una vecchia auto scassata». 

Durante una partita di calcio nella pineta del paese, un ragazzino del gruppetto scopre il cadavere di Rebecca una compagna di scuola poco più adulta di loro.
Sarà questo episodio che segnerà il brusco passaggio alla vita degli adulti.
Cominceranno le diffidenze, si incrineranno amicizie che sembravano ben salde.

Un romanzo di amicizia, emarginazione, solidarietà, in cui si respira la vita vera degli adolescenti e del loro complicato mondo fatto di insicurezze e timori, che possono portare a scelte sbagliate o a seconde possibilità inaspettate. Perché ci vuole coraggio a essere se stessi, ma solo allora si comincia a vivere davvero.


Due estratti del romanzo

«Da quando avevamo ritrovato quel corpo senza vita, poco più di un paio di mesi prima, la morte era entrata a far parte delle nostre vite, eravamo diventati adulti di colpo. La spensieratezza delle partite di pallone in pineta era stata sostituita da un’angoscia latente, dalla paura di andare là fuori, di sera»
«Il nostro era un paesino di persone fredde e povere nell’animo, di quelli in cui ci si conosce tutti, in cui la gente mormora e da cui i ragazzi con un briciolo di cervello scappano appena compiuta la maggiore età. Io questo lo capii solo dopo quell’estate del ’94»

L'autore.
Antonio Benforte vive a Napoli. Giornalista ed esperto di comunicazione, è Social Media Manager del Parco Archeologico di Pompei. Ha lavorato per anni in una casa editrice milanese e si è occupato di social media e ufficio stampa per diverse realtà nazionali. Dal 2008 partecipa al progetto Econote, magazine green e associazione culturale.
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