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lunedì 2 marzo 2020

I libri che vorrei (febbraio 2020)




Tre libri che mi sono appuntata e che mi piacerebbe leggere!

I primi due ruotano attorno al tema tristissimo dell'infanzia rubata: in A bocca chiusa leggiamo il racconto di come nasce un assassino, addentrandoci tra i suoi deliri, e partendo da un’infanzia di violenze e privazioni, sfociamo in un finale tragico e surreale; nel secondo, Eravamo solo bambini, c'è una storia di maltrattamenti psicofisici verso dei poveri orfani, da parte di chi dovrebbe prendersi cura di loro; l'ultimo è totalmente un altro genere, in quanto siamo nel campo dell'ucronia (narrativa fantastica basata sul presupposto che un determinato avvenimento storico abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale) mista a distopia: anticipando Orwell e Atwood, La notte della svastica affronta il tema del rapporto tra biologia e potere, tra violenza e sessualità, e quello che emerge in modo più inquietante dalle pagine di questa scrittrice (che a quel tempo pubblicò l'opera con uno pseudonimo maschile) è la riduzione della donna ad una macchina finalizzata a procreare soldati, il disprezzo misogino, la distruzione di memoria e identità personali.




A BOCCA CHIUSA di Stefano Bonazzi (Fernandel, 256 pp,15 euro)

«Credo che la morte abbia le sembianze di un signore distinto. Abiti scuri, scarpe lucide. Con i
capelli bianchi come la neve, il viso pulito, senza barba né baffi. Me lo immagino camminare per le strade con un branco di cani neri al guinzaglio. Sono scuri come pantere, con le orecchie basse, sempre furiosi. Non fanno altro che sbavare e urtarsi tra loro per stare in testa al branco. Sono affamati e ringhiano contro chiunque passi loro vicino. Il signore distinto ce la mette tutta per tenerli al guinzaglio, ma ogni tanto uno gli scappa e la bestia si fionda indemoniata verso il primo disgraziato che incontra sul suo cammino. Gli salta addosso e gli strappa via l’anima a morsi. È così che muoiono le persone».

L' afa d’agosto è insopportabile, soprattutto quando hai dieci anni e sei costretto a startene chiuso in casa con il nonno, una belva in gabbia la cui violenza trova sfogo su di te. E se non puoi frequentare gli altri bambini, anche tu diventi un animale solitario, destinato a crescere somigliando ogni giorno di più al tuo aguzzino.
Così finisci per accogliere il seme del male.
Lo covi per anni, lo senti germogliare, finché non spunta il desiderio di vendetta. 
Ma se la persona che ti ha allevato, trattandoti come una bestia, ora è morta, devi scegliere qualcun altro su cui sfogare la tua rabbia...



IL NIDO DEGLI ANGELI. ERAVAMO SOLO BAMBINI di Massimo Polidoro (Piemme, 256 pp).

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Lo chiamano "il nido degli angeli" perché è un istituto che accoglie bambini senza famiglia.
Mario è uno di loro, ha dodici anni ed è solo al mondo. Quando vi arriva, ha già alle spalle una lunga esperienza di brefotrofi e collegi, ma spera di trovare finalmente calore umano e affetto. 
Tanto più che la direttrice, una ex suora che gode fama di donna caritatevole, afferma di voler essere per i suoi sfortunati ospiti "la mamma che non hanno mai avuto". 
La realtà è ben diversa. 
Quello che Maria Diletta Pagliuca dirige con spietata crudeltà è un vero e proprio inferno in cui i bambini devono fare i conti con la fame, il freddo, i maltrattamenti, le più infami punizioni corporali. Eppure la luce della speranza non si spegne, alimentata da gesti semplici e quotidiani. 
Mario riesce perfino a trovare un amico, Francesco. Insieme condividono piccole gioie e grandi sofferenze, ma una notte Francesco scompare e a Mario non resta che sperare che sia riuscito a realizzare il suo sogno di fuga. 
Molti anni dopo, i lavori di demolizione di quel luogo di dolore riaprono la ferita che non si era mai rimarginata. E Mario deve affrontare di nuovo i fantasmi della sua infanzia rubata.



LA NOTTE DELLA SVASTICA di  Katharine Burdekin (Sellerio, trad. A. Geraci, 323 pp, 15 euro).

Il Nazismo ha trionfato. Settecento anni dopo il pianeta si trova diviso in due soli potenti domini:
l'impero tedesco e l'impero giapponese. E nella parte tedesca si trova aggiogato a un'assurda religione, imposta dall'abolizione della memoria e nata dall'oblio di ogni scienza e tecnologia, arte, letteratura e filosofia. 
Il nuovo Credo ha deificato Hitler, trasformato in un dio mitologico, «non nato da grembo di donna, ma esploso dalla testa del padre suo, Dio del Tuono». 
Un mondo brutalizzato e brutale, ritornato a una specie di feudalesimo mistico, di cui le prime vittime, che non si possono del tutto eliminare, sono le donne. 
Eppure qualcuno, nella lunga notte dei secoli, è riuscito a custodire un barlume della memoria (un libro, una fotografia), estremo antidoto, ultimo riparo contro l'annichilimento dell'umano. 

"La notte della svastica" fu scritto, incredibilmente, nel 1937, cioè prima della Seconda guerra mondiale e prima dell'alleanza bellica tra il Giappone e la Germania. Immagina e prevede l'una e l'altra. E comprende del Nazismo un carattere che verrà rilevato decenni dopo: il legame strutturale tra il totalitarismo e il misticismo irrazionale. 

martedì 23 aprile 2013

Novità in libreria: "Deja vu. il romanzo dei ricordi perduti"



Nella mia ricerca di anteprime e novità, spesso mi piace soffermarmi su libri/autori/case editrici di cui si parla un po' meno che di altri; e si trovano non di rado cose interessanti...!!

Inizio con questo libro dalla copertina... davvero particolare ^:^

DEJA VU. Il romanzo dei ricordi perduti
di Tom McCarthy


Ed. Isbn
Reprints
Trad. A. Miloni
256 pp
14 euro
Aprile 2013


«Uno dei più grandi romanzi inglesi degli ultimi dieci anni.» Zadie Smith
«Un autore straordinariamente ingegnoso, capace di giochi verbali pirotecnici.» Jennifer Egan
«Un’opera di filosofia romanzesca, tanto inquietante quanto divertente.» New York Times

Trama

Un oggetto indefinito cade dal cielo e ferisce un uomo, che perde la memoria. I responsabili dell’incidente lo risarciscono con otto milioni e mezzo di sterline, a patto che non riveli nulla dell’accaduto. L’uomo non sembra essere particolarmente toccato dal trauma, finché non viene colpito da un intenso déjà vu. È l’inizio di una vera e propria ossessione: una misteriosa forza, prevaricante e totalitaria, spinge l’uomo senza nome a mettere in scena le sue visioni. All’apice della sua psicosi, decide di allestire un immenso teatro dell’assurdo, comprando un intero palazzo e pagando decine di persone per eseguire i suoi ordini. La ricerca dell’autenticità e del ricordo perduto lo trascinerà in una commovente, drammatica e violenta spirale il cui senso ultimo riposa nel profondo mistero della memoria, la materia stessa di cui sono fatti gli uomini.

L'autore.
Tom McCarthy, artista e romanziere, è nato nel 1969 e vive a Londra. Déjà vu, il suo romanzo d’esordio, è stato pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 2005, ottenendo un immediato successo di critica e di pubblico. Nel 2009 Isbn ha pubblicato Uomini nello spazio. Nel 2010, il suo ultimo romanzo, C, è stato finalista al Man Booker Prize
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L'ELEFANTE NEL SALOTTO
di Andrea Fiorenza


Ed. Fernandel
128 pp
12 euro
Aprile 2013
Trama

È una vita in bilico quella di Tommi, diciassettenne bolognese, e dei suoi amici: cinque piccoli Bukowski dediti a uno stile di vita orgogliosamente irregolare. Spaventati dalle responsabilità, vivono sospesi tra l’insofferenza nei confronti della vita scolastica e la fantasia sfrenata dei sogni tossici, dove tutto sembra a portata di mano. Mai sazi di emozioni forti, il loro tempo scivola lento e vuoto fra scorribande alcoliche e piani improbabili di spaccio, alla ricerca della prossima vittima.
Ma un giorno a rompere l’equilibrio del gruppo arriva Francesca. Tommi la vede sul telefonino di Giò Giò, una foto che la sorprende nuda, scattata dal suo ex. Un ingresso non certo da signora. Lui però non è da meno perché, con la sua solita delicatezza da elefante, la prima volta che la incontra vomita come una fontana. Nonostante tutto, per una ragione che Tommi non comprende, Francesca sembra conoscerlo, è sicura che sia diverso dagli altri del gruppo, ed è decisa a non lasciarlo solo...

Un romanzo mesto e solido, d’impianto realistico, in cui adolescenza e autodistruzione danzano insieme.



L'autore.
Andrea Fiorenza ha pubblicato: Bambini e ragazzi difficili (Ponte alle Grazie, 2000); Come rovinare la vita ai propri genitori(Pendragon, 2004); Ansia. 99 stratagemmi per liberarsene rapidamente (Rizzoli, 2006); Quando l’amore non basta (Rizzoli, 2008).
L'elefante nel salotto è il suo primo romanzo
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