lunedì 7 maggio 2012

Recensione: PAULA di Isabel Allende



La scrittrice cilena Isabel Allende è nata il 2 agosto 1942 a Lima (Perù), dove suo padre, Tomás Allende, cugino di Salvador Allende, è diplomatico ufficiale del Cile.E' vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è trasferita in Venezuela e poi negli USA. Col suo primo romanzo, La casa degli spiriti, catturò l'attenzione del mondo letterario.

Vasta la sua produzione: gliLa casa de spiriti (1982) D'amore e ombra (1984), Eva Luna (1985), Eva Luna racconta (1989), Il piano infinito (1991), Paula (1994), Afrodita (1997), La figlia della fortuna (1999), Ritratto in seppia (2001), La città delle bestie (2002), Il mio paese inventato (2003), Il regno del drago d'oro (2003), La foresta dei pigmei (2004), Zorro. L'inizio della leggenda (2005), Inés dell'anima mia (2006), La somma dei giorni (2008), L'isola sotto il mare (2009).



PAULA
di Isabel Allende
Paula
Edizioni Feltrinelli
Collana Universale Economica
Traduzione di Gianni Guadalupi
Pagine 326
Prezzo 7.50
Data pubblicazione 1997

 Toccante, struggente... e vero, soprattutto.
Il dolore di una madre che sta vedendo la vita della propria figlia - giovane, buona, piena di energie ed obiettivi - scivolare via piano piano, con la sensazione orribile di essere impotente davanti a questo destino crudele... non può lasciare indifferenti.
La grande scrittrice ci apre il suo cuore, e lo fa con una onestà e una dolcezza - mista alla sua inconfondibile sagacia ed ironia - che rapiscono e commuovono chi legge.
Paula è un libro particolare, a cominciare dal semplice fatto che a scriverlo, prima ancora che la penna della famosa e bravissima scrittrice Isabel Allende, è quella della mamma Isabel, la mamma di una giovane donna che,  a causa di una rara malattia (la porfiria), entra in uno stato irreversibile di coma.
Per  mesi e mesi mamma Isabel tiene questa specie di memoriale, che le tiene compagnia durante le sue veglie diurne e notturne al capezzale della sua Paula: la sua iniziale speranza è che queste pagine, che raccolgono non solo gli sfoghi e il dolore provato intensamente da una madre davanti al corpo inerme e immobile della propria "bambina", ma anche "storie", storie vere e allo stesso tempo visionarie che hanno come protagonisti la famiglia Allende, un giorno Paula possa leggerle e sorriderne insieme a lei.
E così, la nostra scrittrice sudamericana intrattiene Paula e il lettore attraverso le vicende della propria vita, da quando era piccola, presentandoci i tanti diversi e bizzarri personaggi della sua  vita: il padre assente, la coraggiosa madre, il nonno, il marito, gli amanti, la vicenda dell'esilio, la stabilità trovata col nuovo compagno... E tutto questo è scritto con la sua vena ironica, "visionaria", profonda, attenta ai particolari, che scava nel profondo della propria anima .. "La mia vita si fa nel narrarla e la mia memoria si fissa con la scrittura; ciò che non riverso in parole sulla carta lo cancella il tempo".
E allora scrivi, Isabel, parla con lo spirito di Paula, senza paura, ma anzi con la consapevolezza che "Se scrivo qualcosa tempo che accada, se amo troppo qualcuno temo di perderlo; eppure non posso smettere di scrivere nè di amare...."
 
già pubblicato su L'angolo di Angy

domenica 6 maggio 2012

Recensione: La regina della casa di Sophie Kinsella



LA REGINA DELLA CASA
di Sophie Kinsella



Edizioni Mondadori
Traduzione di Annamaria Raffo
Pagine: 414
Prezzo 5 euro
Anno edizione 2006

Sinossi

Dal talento inimitabile di Sophie Kinsella, 
una nuova deliziosa protagonista per un’esilarante commedia romantica.

A ventinove anni Samantha Sweeting è la star di un noto studio legale di Londra. Ma proprio mentre aspetta con ansia di essere nominata socio si accorge di aver commesso un errore che le costerà il posto. Sconvolta, fugge dall’ufficio e si ritrova in aperta campagna con il cuore in tumulto. Chiede informazioni in una splendida casa e per un malinteso viene scambiata dai proprietari per una delle candidate al posto di governante. E la assumono, senza sapere che Samantha è una ragazza dal quoziente intellettivo stratosferico che non ha più la pallida idea di cosa significhi tenere in ordine una casa...



La regina della casa è una commedia romantica che, come del resto tutti i libri della Kinsella, strappa più di un sorriso.
Le protagoniste delle commedie di questa scrittrice – e la nostra protagonista Samantha Sweeting non fa eccezione - hanno in comune la caratteristica di essere sempre alla ricerca dell’approvazione altrui, “ossessionate” dal desiderio di essere brillanti, intelligenti, di far carriera, di dimostrare alla famiglia e ai colleghi (prima ancora che a se stessa) tutta la propria bravura, la propria tenacia e determinazione.

Ma..., c’è un ma: il desiderio sfrenato di ambizione – non filtrato dal buon senso – ha il suo risvolto della medaglia: lo stress, il sentirsi continuamente sotto pressione, la paura costante di sbagliare....!
E tutti questi timori portano a non godersi la vita, a non saper apprezzare “la felicità che è nelle piccole cose”, quali fermarsi un attimo a respirare l’aria profumata dai fiori, ascoltare i rumori della natura, ridere per una battuta, andare al pub con il ragazzo che ci piace..., cucinare!

Samantha mi ha fatto sorridere perchè, nonostante la sua vicenda abbia aspetti surreali (tipo, la calca di giornalisti folli che, verso la fine del romanzo, le stanno addosso per intervistarla, fotografarla.. manco fosse la regina Elisabetta!, il singolare personaggio di Trish, il capo dell’ufficio stampa della società presso cui Samantha faceva l’avvocato...) riflette comunque la situazione vissuta da tante persone: la vita è così frenetica, a volte il lavoro ci assorbe ogni energia, tutto il tempo disponibile, compreso quello che potremmo dedicare a noi stessi.... per darci cosa??
Uno stipendio più alto?
Indubbiamente, ma anche tanta tensione, frustrazione per il minimo errore....!

E allora ecco che passiamo da una Samantha che non sa cosa significhi rilassarsi, che tiene il cellulare e il palmare sempre addosso, anche durante una seduta nella beauty farm (dove dovrebbe rilassarsi), ad una Samantha che si ritrova ad ambientarsi in un contesto fino ad allora estraneo: la cucina!

Incredibile come una donna di 29 anni non sappia fare davvero nulla in casa: passare l’aspirapolvere, riconoscere gli attrezzi per cucinare, stirare, mettere un bottone..., sono tutte cose assolutamente estranee all’universo del brillante avvocato della prestigiosa Carter Spink!

Ma il destino viene in aiuto alla stressata Sam: a causa di un errore viene licenziata e, per lo sconforto per una carriera eccezionale finita miseramente, viene catapultata in una casa di proprietà di una coppia simpatica e bizzarra: i Geiger!
Grazie a un equivoco strambo, Sam riuscirà a darsi una possibilità per prendere la vita con più serenità, capirà cosa vuole davvero, incontrerà persone che la faranno sentire amata, compresa, accettata e darà davvero una svolta alla propria vita!

Recensione: IL SAIO SEPOLTO di di Maria Rosaria Regina Angellotti



IL SAIO SEPOLTO 
di Maria Rosaria Regina Angellotti


Edizioni  0111
Genere: Avventura
Pagine 198
Prezzo cartaceo 15,50 euro

Sinossi

Il Medioevo tedesco, all’epoca delle Crociate, fa da sfondo alla trama d’intrighi e delitti che s’innescano intorno a una misteriosa lettera. La morte violenta del suo autore, il vescovo Guglielmo, è il punto di partenza per il viaggio che intreccerà le sorti di un’antica famiglia e di Fortunio, il giovane novizio incaricato di consegnare la lettera, in una successione di eventi, tradimenti e colpi di scena.





Il romanzo inizia nel gennaio 1157. Fra Fortunio viene chiamato da un ragazzino in tutta fretta: lungo un torrente c’è un uomo nudo, insanguinato e gravemente ferito a causa delle torture subite, ma comunque ancora in vita: è il vescovo Guglielmo.
Ha inizio così, con questo tragico e misterioso episodio, la serie di vicende e di intrighi che ruoteranno attorno a questo strano personaggio, Fortunio.
Questo ragazzo, sulla soglia dei 30 anni, pur sapendo di non avere assolutamente un gran fede, desidera diventare un frate benedettino, ma pare che il vescovo non sia d’accordo a fargli pronunciare i voti; del resto, siamo in un periodo storico non proprio semplice e chi ha “oscuri e poveri natali” non viene affatto preso in considerazione, com’è il caso di Fortunio, rifiutato dalla famiglia perchè nato storpio ad una gamba e consegnato in monastero, perchè fosse allevato.

A Fortunio vengono affidate le ultime volontà del moribondo Guglielmo, il quale – essendogli stata mozzata la lingua dai suoi aguzzini – non può far altro che scrivere una lettera alla madre, la contessa Adelaide, per farle sapere alcune verità finora mai rivelate, riguardanti il defunto fratello Ermanno e i suoi figli.

E così, l’autore ci fa fare un salto indietro, ripercorrendo le vicende del conte Ermanno, dei suoi matrimoni infelici e dei suoi tre figli, avuti con mogli diverse.
Conosceremo il secondo figlio (il primo, Ludovico, lo ha perduto in circostanze poco chiare), Federico, mandato in Terra Santa a combattere per espiare le colpe paterne; ma il fato lo priverà anche di quest’altro figlio... o almeno così pare inizialmente.

La storia si complica di intrecci ed inganni che vengono presentati spesso nel corso di dialoghi concitati e non sempre, a mio avviso, chiari: scopriremo così che non tutto è come sembra e che la gente creduta morta dai più, in realtà è viva e vegeta...

Non solo: ma la lettera scritta da Guglielmo in punto di morte e consegnata a Fortunio perchè a sua volta la dia alla contessa madre, diverrà il centro e il motore di tutti gli inganni e gli assassinii che caratterizzeranno la storia: cosa ha detto Ermanno al fratello Guglielmo, prima di morire?

Ma Fortunio – che gli altri vorrebbero fosse e restasse solo un “pezzente”, un uomo inutile e reietto che obbedisce zitto e muto agli ordini dei ricchi – decide di “prendere in mano” le redini del destino, non tanto suo quanto degli altri; a spengerlo è il senso frustrante di umiliazione che da sempre lo tiene avvinto, il desiderio di vendetta, di veder soffrire e morire coloro che lo hanno sempre disprezzato, di “cambiare la carte in tavola” lì dove gli altri avevano pensato di poter fare e disfare come volevano.

Non c’è molto spazio per sentimenti positivi nel romanzo: sì, è vero, c’è l’amore tra Federico e Matilde (l’ultima moglie del padre Ermanno, nonché madre del fratellastro, il piccolo Roberto) e c’è quello della giovane ed umile Isolde per il cinico Fortunio (che è inutilmente innamorato di Matilde), ma per il resto vige un’atmosfera “buia”, come buio è del resto il Medioevo: a far da padroni sono la vendetta, i tradimenti, gli inganni, la freddezza e il cinismo... e in tutto questo caleidoscopio di sentimenti negativi la sintesi di essi resta Fortunio, che vorrebbe dimostrare a se stesso e agli altri di essere furbo, intelligente, sapiente, ma che alla fine soccomberà davanti ai propri intrighi e alla “confusione” (la propria fede è contaminata da dubbi, da voci strane e da paure, da desideri cattivi...) che lo ha sempre inseguito ed ossessionato.

Nel complesso, il romanzo mi è piaciuto: ho trovato la storia potenzialmente buona: sono molti gli elementi accattivanti presenti, ma ritengo al contempo che essi avrebbero potuto essere meglio e maggiormente sviluppati per dare al romanzo quel tocco “gotico” accattivante ed interessante: l’autrice ha avuto più di un’occasione per soffermarsi sui particolari più intriganti, per destare suspense, e faccio alcuni esempi: la morte sotto tortura del monaco Guglielmo, la misteriosa morte di Ermanno, la vita dei monaci e le loro macchinazioni poco pie e caritatevoli... ed altri momenti in cui erano richiesti dinamicità, movimento, azione, tensione...

Ed invece, ciò che appare durante la lettura, è anzitutto che il cambio costante di punto di vista – si passa a vedere le cose secondo l’ottica di Fortunio, di Ermanno, di Federico o Matilde o Adelaide... – renda il tutto non vivace, ma paradossalmente ancora più “distante”: è come se chi scrive non si cali davvero nei personaggi o almeno in uno in particolare, non li renda quindi più vicini al lettore, ma ne parli da un punto di vista troppo esterno, col rischio che vi sia un calo di interesse e un basso coinvolgimento per le vicende narrate (che di per sè sono interessanti, perchè capaci di instillare nel lettore il desiderio di andare oltre, di sapere “cosa c’è dietro” una certa situazione, quale mistero c’è da svelare...) e che la narrazione stessa faccia fatica a “decollare”.

Aggiungo che il titolo stesso – che da solo incuriosisce, che dà modo di pensare, a chi si accosta al libro, che ci sia una storia “oscura” dietro questo saio sepolto – alla fine non trova una vera e propria ragion d’essere e che si sarebbe potuto aggiungere o insistere su alcuni particolari e alcune situazioni in modo diverso, dando più slancio e mordente all’intreccio narrativo.
Ma forse è anche un pò colpa mia, visto che quando mi accosto ad un romanzo dallo sfondo storico, ambientato nel Medioevo – che tanto ha ancora da svelarci, “buio” com’è... , che tanta fantasia (il più delle volte “macabra”) ancora accende negli scrittori –, che vede coinvolti monasteri e che per di più è narrato in un linguaggio “antico”, penso a opere quali Il nome della rosa e mi carico di non so quali aspettative...

sabato 5 maggio 2012

UNA CITAZIONE... UNA CANZONE




Con questa rubrica posterò la citazione di un libro da me letto abbinata ad una canzone che mi viene da associare alla frase stessa....!!!

La frase è tratta da un romantico libro, strugggente e strappalacrime, di cui c'è anche il film:

LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO
di Nicholas Sparks
Le parole che non ti ho detto Nicholas Sparks 978886061579



Era venuto il momento di guardare al futuro, 
i muri che aveva costruito intorno a sé 
avevano incominciato a crollare. 
Theresa aveva pianto quasi tutta la notte, 
ma il mattino successivo sapeva che cosa doveva fare.


venerdì 4 maggio 2012

Libri e mese di maggio: una varietà di uscite!






Proseguiamo con le anteprime!!!
Ce n'è davvero per tutti i gusti e tutti i generi, c'è solo da decidere cosa e quanti libri comprare...!
Fosse per me, tutti... ma il mio portafoglio ha vergognosamente fatto una smorfia in segno di disapprovazione ^^

IL LIBRO SEGRETO DI DANTE
di Francesco Fioretti

Il libro segreto di Dante
Editore Newton Compton
Collana Nuova Narrativa Newton
Pagine 384
Prezzo 9.90
Data prima edizione: 12 maggio 2011
Data: 3 maggio 2012
(ristampa)


Dante Alighieri è morto di malaria oppure è stato assassinato? 
Quale segreto ha portato con sé nella tomba? 
Perché aveva deciso di nascondere con così grande cura gli ultimi canti del Paradiso?

Sinossi
Chi ha ucciso Dante? Quale segreto doveva sparire con lui? 
Dopo la morte del poeta, la figlia, suor Beatrice, un Cavaliere Templare e un medico iniziano un’indagine per fare chiarezza sull’accaduto. 
Quale codice si nasconde tra le pagine della Divina Commedia? 
Chi voleva impedire che l’opera fosse terminata?
 Perché Dante aveva occultato gli ultimi tredici canti del Paradiso? 
E chi ha rubato il manoscritto del poema? Teoremi raffi nati, intrighi complessi e personaggi oscuri si celano tra le righe dell’Inferno e del Purgatorio, come la vera identità del Veltro, o l’annuncio dell’arrivo di un enigmatico vendicatore… 
Sullo sfondo, un periodo storico decisivo: la crisi del Trecento, adombrata da misteri, intrecci e inquietanti interrogativi.

L'autore
Francesco Fioretti, nato a Lanciano, in Abruzzo, nel 1960. È siciliano e apulotoscano d’origine, si è laureato in Lettere a Firenze e ha insegnato in Lombardia e nelle Marche. Attualmente approfondisce gli studi danteschi presso l’Università di Eichstätt in Germania. Ha pubblicato saggi critici e antologie scolastiche. Con la Newton Compton ha esordito con Il libro segreto di Dante, che ha subito scalato le classifiche italiane: è rimasto per mesi tra le prime posizioni, riscuotendo anche un notevole successo di critica. I diritti di traduzione sono stati venduti in 7 Paesi.

LEGGI LE PRIME PAGINE 

Newton Compton: novità in libreria




Eh maggio è davvero un mese pieno di novità e uscite in fatto di  libri!
Solo ieri sono stati pubblicati non pochi libri per la Newton Compton...!

 Anzitutto, cito l'uscita di Colazione da Darcy di Ali McNamara- di cui ho parlato in anteprima QUI

 Poi LA DINASTIA di Andrea Frediani - QUI -

Adesso vedremo le altre uscite, altrettanto interessanti!!

IL BACIO DEL PECCATO
di Lisa Desrochers

Lisa Desrochers
Il bacio del peccato

Edizioni Newton Compton
Pagine 320
Prezzo 12.90 euro
Data uscita 3 maggio 2012

Trama
Quando la passione brucia, spegnerla è di fficile… anche per gli angeli

Luc Cain era un demone sceso sulla Terra per conto di Lucifero, ma Frannie Cavanaugh lo ha reso umano, un essere sensibile capace di dolcezza e abbandono. 
Il loro legame è forte, ma tormentato: il passato potrebbe essere per Luc solo un ricordo lontano, se i suoi vecchi compagni, i demoni, non gli dessero la caccia per trascinarlo all’Inferno, dove lo attende la tremenda punizione che spetta ai traditori. 
Anche Frannie è di nuovo minacciata: il suo potere è troppo forte, fa gola a Lucifero e alla corte infernale. E allora il Male si scatena e affila tutte le sue armi letali, compresa quella primordiale, infallibile e ben collaudata della seduzione erotica. 
Sarà Gabriel, il grande e possente angelo bianco, che si nasconde sotto le vesti di un compagno di scuola, lo scudo più valido per Frannie, il rifugio dove potersi sentire al sicuro. Gabriel però si rende conto ancora una volta che è impossibile stare accanto a un’umana senza esserne irrimediabilmente attratto. 
Eppure si costringe a reprimere i suoi sentimenti per non incorrere nella punizione divina, e subire il dolore e la vergogna di perdere le ali. 
Solo così potrà continuare a proteggere Frannie e Luc, in balia dell’attacco feroce che l’Inferno sta scatenando e che segnerà duramente i due ragazzi, fino a farli dubitare l’uno dell’altra.

L'autrice
Lisa Desrochers vive in California. Dopo Il bacio maledetto, il suo romanzo d’esordio, la straordinaria trilogia che ha per protagonisti Luc, Gabriel e Frannie prosegue con Il bacio del peccato, anch’esso pubblicato in Italia dalla Newton Compton. La saga ha ottenuto un incredibile successo negli USA e verrà pubblicata anche in Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Russia, Polonia, Ungheria, Brasile e Australia. 

Per gli appassionati del genere paranormal fantasy/YA, ecco un'allettante uscita, assolutamente da non perdere!!!!
Infatti, in un unico volume, ad un pezzo davvero stracciato, potrete avere i 5 episodi della saga più sexy ed avvincente degli ultimi tempi!
Vi troverete:
Cacciatori di vampiri 
La condanna del vampiro
La rivolta dei vampiri
Il crepuscolo dei vampiri 
Il bacio del vampiro

I cacciatori di vampiri. La saga completa dei Gardella 
di Colleen Gleason


I cacciatori di vampiri. La saga completa dei Gardella 
Colleen Gleason
Edizioni Newton Compton
Pagine 1088
Prezzo 9.90

Trama


Da generazioni i Gardella sono cacciatori di vampiri: al compimento della maggiore età i discendenti sono chiamati ad accettare il destino della famiglia. 
Questa volta la prescelta è Victoria. Mentre la sua vita scorre tra sontuose sale da ballo e vicoli solitari illuminati dalla luna, il suo cuore è diviso tra il più ambito scapolo di Londra, il marchese di Rockley, e il suo enigmatico alleato, Sebastian Vioget. 
Ma quando si ritroverà faccia a faccia con il più potente vampiro mai esistito, Victoria dovrà compiere la scelta estrema tra amore e dovere… 

È solo la prima delle tante sfide che attendono la coraggiosa cacciatrice di vampiri, in una straordinaria, eccitante serie che ha appassionato milioni di lettori. Cacciatori di vampiri, La condanna del vampiro, La rivolta dei vampiri, Il crepuscolo dei vampiri e Il bacio del vampiro: in un unico volume tutte le avventure della saga dei Gardella, un’avvincente storia di sangue, amore e morte, tra gli splendori e le ombre dell’Europa di inizio Ottocento.

giovedì 3 maggio 2012

Cover belle: l'intensità di uno sguardo!







Con questa rubrica, voglio vedere con voi le cover che mi hanno più colpito, in positivo o in negativo.
Oggi però, pensavo di concentrarmi sulle cover aventi un "soggetto simile"; ad esempio, cover in cui i "protagonisti" principali e su cui la nostra attenzione si sofferma sono gli occhi....

E cercando... ecco alcune cover che ho trovato!

  Il giardino delle favoriteLa donna che mi insegnò il respiro978-88-541-3697-7Le ragazze di KabulLe mie notti nell'harem. Una cattiva ragazza alla corte del principe del Brunei


Le trovo tutte molto affascinanti e l'elemento occhi indubbiamente rende la cover intrigante, come può esserlo uno sguardo  intenso!
Da notare che la maggior parte - eccezion fatta per UNA DONNA INDIMENTICABILE della Ward e di DESIDERIO ETERNO di Larissa Ione, che fanno parte del genere romance e paranormal - sono romanzi che hanno al centro una protagonista femminile inserita in un harem o comunque in un contesto islamico.
La spiegazione che mi dò è che in quelle culture in cui non è concesso alle donne di esprimersi (seppur con sobrietà) attraverso la bellezza del proprio corpo nella sua totalità,  ad esse, appunto, non "resta" che farlo attraverso gli occhi - che non a caso son definiti "lo specchio dell'anima" -.

Concludo con una intensa poesia di Hikmet.
I TUOI OCCHI

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all'ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti d'Antalya,
sono così, le spighe, di primo mattino;

i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno ha perso il loro sole;

i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s'illanguidiscono un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
così sono d'autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l'un l'altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.


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