mercoledì 3 ottobre 2012

I LIBRI CHE VORREI: NEGLI OCCHI DI UNA RAGAZZA - QUELLO CHE FANNO NEL BUIO



Questa mattina per la mia wishlist condividerò con voi due libri: uno avrei voluto leggerlo dagli anni della mia preadolescenza, colpita dalla lettura di un brano tratto da esso e presente nel testo di antologia alle scuole medie; l'altro è di recentissima uscita (ieri) e la sua trama mi ha molto catturato.

NEGLI OCCHI DI UNA RAGAZZA
di Marina Jarre

Copertina anteriore
Ed. Calypso
230 pp
8 euro
2008
Trama

Maria Cristina, la tredicenne protagonista del romanzo, è una ragazza qualunque di una qualunque metropoli, che per caso è Torino. 
Ha un padre artigiano, confinato nelle sue delusioni, un fratello "cinese" che "fa la rivoluzione al telefono", un'amica emancipata che scappa con un coetaneo. 
Poiché non ha memoria e non ha fantasia, e va male a scuola, in famiglia la considerano una stupida. Scopre che nessuno la ama, e si accorge di vivere anch'essa in un'assenza di sentimenti per gli altri. Per lei tutto passa nel "fare": l'unica cosa in cui eccelle è il disegno, e ciò che le accade attorno si riflette nei suoi occhi con la nettezza di chi è abituato a esprimersi attraverso il segno grafico. 
Chiusa com'è in una silenziosa fatica d'insetto, le tocca scoprire con le sue sole forze che la condizione femminile è fatalmente, fisiologicamente servile; e quando, approfittando di quel gusto per il "fare", la vogliono rinchiudere in un destino di lavoro domestico, trova in sé la volontà di sfuggirne. 
Qui approda il sottinteso del romanzo, che rappresenta oggettivamente l'amarezza del "mestiere di donna": la schiavitù di gestire una casa, accudire ad altri, rimediare ai bisogni di tutti, rinunciare alla realizzazione di se stessi.

L'autrice.
Marina Gersoni (Jarre è il cognome del marito) è nata a Riga (Lettonia) nel 1925; nel 1935 si è trasferita in Piemonte.è un’autrice italiana che ha pubblicato 13 romanzi e racconti moderni, alcuni dei quali tradotti in tedesco, francese e ungherese. Nel 1948 si è laureata a Torino in letteratura cristiana antica.

QUELLO CHE FANNO NEL BUIO
di Amanda Coe

Quello che fanno nel buio
Ed. Einaudi
Collana Supercoralli
280 pp
19 euro
USCITA 2 OTTOBRE 2012
Il «Guardian» ha definito quello di Amanda Coe «un esordio magnifico», paragonato da piú parti ai primi lavori di McEwan: Quello che fanno nel buio è un romanzo crudo, spietato, che ha diviso e scandalizzato lettori e critici. Ma sia i primi che i secondi si sono trovati d'accordo nel riconoscere la nascita di una nuova, grande voce della narrativa inglese.

«Un romanzo grande e sconvolgente, che non vi abbandona neanche dopo l'ultima pagina. Il ritratto sentimentale di una gioventú che fa venire i brividi». «The Sunday Times»
Trama

Credi di sapere quello che fanno nel buio. Di poterlo immaginare. 
Ma non conosci il buio. E non conosci loro. 
In fondo Gemma e Pauline sono solo due bambine di dieci anni, cosa potrà mai nascondere la loro vita? Due ragazzine come tante, due compagne di scuola che sembrano non condividere nulla: socialmente privilegiata, cresciuta in un ambiente (all'apparenza) iperprotettivo, l'ingenua Gemma; povera, posseduta da una rabbia che sembra aver ricevuto con il latte della madre prostituta, l'aggressiva Pauline.
 Invece la loro amicizia, strana, casuale, un po' storta, cresce su ciò che le unisce: la violenza di una città operaia e disagiata, l'atmosfera di impalpabile ma incombente minaccia che pervade le loro fragili esistenze. 
cover straniera
E poi c'è la comune passione - anzi ossessione - per Lallie. 
Attrice bambina, piccola lolita televisiva, Lallie dà corpo, un corpo fasciato da tutine aderenti e precocemente ammiccanti, a tutti i sogni di Gemma e Pauline. 
Quando la piccola diva verrà in città per girare un film - in cui interpreta la vittima di un pedofilo - le vite delle tre ragazzine si incontreranno in un'esplosione di orrore, un precipitato di tutta la violenza, la rabbia, i tradimenti, gli abusi, le invidie che hanno accumulato nelle loro vite. 
Esistenze brevi, ma lunghe abbastanza per veder morire il futuro. 
Perché è questo che unisce Gemma e Pauline: il buio che le avvolge e nasconde, che cela colpevoli e responsabilità.
 Il loro essere vittime. Il diventare, a loro volta, carnefici.

L'autrice.
Amanda Coe è una sceneggiatrice inglese. Ha scritto fiction per Bbc e Channel 4. Attualmente vive a Londra con il marito e i due figli. Quello che fanno nel buio è il suo primo romanzo.

Parole d'Autore... prima che la storia abbia inizio ....



Questa citazione d'Autore l'ho presa da un libro che non è nè in mio possesso nè ho mai letto, se non un estratto.
Il libro in questione è (CLICCA SULL'IMMAGINE PER LEGGERE LA TRAMA SULL'ANGOLO)

>Marta che aspetta l'alba
Ed. Piemme
Collana Saggistica
 196 pp
14,50 euro
 2011

"Si immagini ora un uomo, a cui,
insieme con le persone amate,
vengono tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti,
tutto infine, letteralmente tutto quanto possiede:
sarà un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e bisogno,
dimentico di dignità e discernimento,
poiché accade facilmente a chi ha perso tutto,
di perdere se stesso."

Primo Levi, Se questo è un uomo

"ma credete veramente di essere pazzi?
davvero? invece no.
Voi non siete più pazzi della media dei coglioni
che vanno in giro per la strada, ve lo dico io."

Jack Nicholson in Qualcuno volò sul nido del cuculo


martedì 2 ottobre 2012

IN ARRIVO: IL CLUB DEI RICORDI PERDUTI - SE MI CHIAMI MOLLO TUTTO...



Ce la farò a fare quest'ultima segnalazione di anteprime prima che suoni il campanello??

Intanto mi avvio!

IL CLUB DEI RICORDI PERDUTI
di Ann Hood

Il club dei ricordi perduti
Ed. Tea-Tre60
Collana Tre60
352 pp
9.90 euro
USCITA 4 OTTOBRE 2012
Trama

Un commovente romanzo corale che ha conquistato le classifiche americane e che presto sarà un film.

Senza nessuno cui dedicarle, le parole sono vuote e inutili. 
Come vuota e inutile è ormai la vita di Mary Baxter, una brillante giornalista che ha visto il filo della sua esistenza spezzarsi un maledetto giorno di primavera. 
Tuttavia, con un matrimonio sull’orlo del fallimento e un lavoro che ha perso ogni significato, Mary sorprende per prima se stessa quando decide di seguire l’unico consiglio che le ha dato la madre per superare il dolore: iscriversi a un corso di lavoro a maglia. 
Scettica ma allo stesso tempo incuriosita, Mary inizia quindi a frequentare la merceria di Alice – una premurosa e saggia vecchietta – dove cinque donne si ritrovano ogni mercoledì sera per creare sciarpe, maglioni, cappellini e calzini. 
Così, col passare delle settimane, si instaura un profondo rapporto di intimità e amicizia tra Mary e le componenti del «club», che durante le sedute le raccontano il proprio passato. 
Come Scarlet, che ha deciso di aprire una panetteria dopo aver perso l’amore; o Beth, madre di quattro figli, che si porta dietro un grande rimpianto; e poi Lulu, Ellen, Harriet, ognuna con la sua storia e i suoi segreti, le gioie e le delusioni, i successi e i fallimenti… 
E saranno proprio quelle donne e la serenità trasmessa dal lavoro a maglia ad aiutare Mary a capire che è sempre possibile uscire dal guscio in cui ci rinchiudiamo, per aprirci di nuovo alla vita e all’amore.

Pagina Facebook
 
L'autrice.
Ann Hood è nata a Rhode Island ed è cresciuta ascoltando i racconti del padre, ufficiale della Marina, sui suoi oltre vent’anni passati in giro per il mondo. Queste storie l’hanno sempre affascinata, spingendola a diventare assistente di volo. Dopo essersi trasferita a New York, ha conseguito una specializzazione in Letteratura americana e ha cominciato a collaborare con importanti quotidiani e settimanali, come The Washington Post, Glamour e Paris Review.

Tea Edizioni ripubblica: LE QUATTRO COSE ULTIME - L'OCCHIO DEL GOLEM - TUTTO PER AMORE



Proseguiamo con le anteprime, questa volta soffermiamoci su una casa editrice: Tea Edizioni, che ripubblica questi titoli molto interessanti.

Li avevate già letti?

LE QUATTRO COSE ULTIME
di Paul Hoffman

Le quattro cose ultime
Ed. Tea
Collana I Grandi Tea
Trad. di A. Storti
400 pp
10 euro
USCITA 4 OTTOBRE 2012
Trama

Cale è tornato. Pronto a redimere i peccati dell'umanità. Annientandola.

Per dieci anni ha vissuto nel Santuario dei Redentori. Per dieci anni ha patito la fame e il freddo. Per dieci anni ha subito terribili punizioni e atroci torture. 
E, per tutto quel tempo, ha avuto un unico obiettivo: fuggire. 
E ci è riuscito. Eppure, dopo aver conosciuto il mondo al di fuori del Santuario, Cale è tornato, pronto a obbedire al proprio destino: diventare la Mano Sinistra di Dio e redimere i peccati dell’umanità. Annientandola. 
Investito di un potere pressoché assoluto, Cale arruola i detenuti del Purgatorio, le carceri del Santuario dove sono rinchiusi i nemici dell’Unica Vera Fede, e li invia in battaglia: decine, centinaia, migliaia di uomini mandati consapevolmente al massacro come monito per il resto dell’esercito. Per i Redentori, è la prova della sua risolutezza e il primo passo verso la vittoria finale. Per lui, invece, è il primo passo verso la vendetta. 
Sotto quella maschera di spietata ferocia, infatti, Cale nasconde una tempesta di emozioni contrastanti. Proprio lui che ha imparato a non provare benevolenza o rimorso, paura o pietà, è in realtà lacerato da sentimenti così impetuosi da sfuggire persino al controllo dei Redentori. Sentimenti che lo costringeranno a fare una scelta…

L'autore.
Paul Hoffman ha passato gran parte della sua infanzia in giro per il mondo, assistendo alle spericolate evoluzioni del padre, un pioniere del paracadutismo acrobatico. È comunque riuscito a laurearsi in Letteratura inglese al New College di Oxford, diventando poi un affermato sceneggiatore cinematografico. La Mano Sinistra di Dio è uscito in contemporanea mondiale nel gennaio 2010 in 20 Paesi ed è stato definito da Bookseller "uno degli eventi editoriali dell'anno".


Recensione: "ODORE DI FERRO E DI CACAO" di Alessandra Dragone



Ed eccomi alla recensione di ODORE DI FERRO E DI CACAO (scheda), terminato ieri sera per dar spazio in questo mese di ottobre ai tre libri della sfida Boo! - Halloween Reading Challenge.

ODORE DI FERRO E DI CACAO
di Alessandra Dragone


Odore di ferro e di cacao
Ed. Baldini, Castoldi
391 pp
18.30 euro
2012
Odore di ferro e di cacao è un romanzo ambientato negli anni immediatamente successivi alla Prima Guerra Mondiale.
Non è quindi difficile immaginare quanto difficile sia il periodo storico e sociale scelto dall'autrice Alessandra Dragone come sfondo alla storia da lei narrata.
Sono anni complessi, in cui la povertà dilaga, tra il popolo, ed insieme ad essa la rabbia crescente per le ingiustizie sociali; la povertà e la miseria (non solo materiali, ma prima di tutto umane, morali) in cui versa la maggior parte della popolazione italiana, cozzano in modo troppo stridente con il benessere sfoggiato dalla borghesia e i malumori non possono restare nascosti, bensì devono emergere con forza e a volte violenza.
In particolare, i riflettori son puntati sulla situazione delle classi operaie, da sempre discriminate e trattate ingiustamente, senza tener conto dei diritti dei lavoratori e cerando di ignorarne le proteste; questo aspetto, se da una parte rende la narrazione molto concreta e vicina a noi e le tematiche trattate molto attuali, dall'altra mi fa riflettere sul fatto, di conseguenza, che i problemi veri, quelli che coinvolgono tanto i singoli individui quanto le società civili, son sempre gli stessi e richiedono costantemente una soluzione, una risposta che soddisfi coloro che lamentano, a buon diritto, di essere i relitti della società.

Il racconto inizia presentandoci una famiglia del Sud, residente a Pedemonte, nel matese: i Musino, composta dal padre Alberto e dalle 4 figlie, Alberta, Maria Teresa, Emma e Violetta.
Tutto ha inizio dalla morte del notaio Alberto e dal suo testamento, dal quale le 4 sorelle apprendono di aver ricevuto in eredità una villa, situata presso Ferrara, a Cento precisamente.
Di questo immobile nessuna di esse aveva mai saputo nulla e la motivazione verrà presto a galla.
Eccitate all'idea di capirne di più, Emma e Violetta partono subito per Cento, per prendere possesso di Villa Libera, ma la troveranno già abitata da un uomo, tale Errico Guastoni, e dalla sua amica-sorella Fiora.


Dall'incontro di queste due diverse realtà - quella chiusa delle sorelle Musino e quella focosa e passionale di un giovane impegnato nella lotta politica - verranno fuori segreti del passato da sempre taciuti e nascosti, segreti riguardanti proprio il tranquillo e defunto notaio Alberto.
Da una lettera in possesso di Errico, emergerà che a lui è stata affidata Villa Libera: Alberto ha dato ad Errico, senza neppure conoscerlo, la possibilità di vivere nella villa, senza pagare mai nè affitto nè altre spese; il motivo, come si legge nella lettera,  è la comunanza di ideali e valori socio-politici; infatti, anche

Musino in gioventù è stato un fervente anarchico - come adesso lo è Errico - anche se poi, sposandosi, ha abbandonato ogni forma di attivismo politico, propendendo per la comoda vita borghese nel ristretto Sud...

Ma davvero tra Errico e Alberto l'unico filo conduttore è l'ideale politico da entrambi portato avanti?
O c'è qualche evento passato che ha portato il notaio a sentirsi in obbligo verso Errico?

Attraverso dialoghi e scene vivide, narrate con un linguaggio coerente con l'epoca e la semplicità dei personaggi coinvolti, in un ritmo mai monotono, in cui si alterna la narrazione dei fatti alle riflessioni di Errico e Violetta, l'Autrice ci presenta un quadro dell'epoca quanto mai realistico, che denota un'ottima conoscenza del periodo storico, dei costumi, oltre che una grande sensibilità nel dipingere i tratti psicologici dei personaggi principali.

Incontriamo infatti Errico, quest'uomo giovane che sa il fatto suo, che ha le idee chiare: è anarchico, come dicevamo, tiene riunioni a Villa Libera insieme alla sua coraggiosa amica Nina, riunioni in cui cerca di risvegliare le coscienze civili della povera gente, comunicando loro i principi di Bakunin, Marx...
Errico non è uno sprovveduto; si è formato attraverso i libri lasciati da Musino all'interno della villa, sa di cosa parla ed è in grado di tener testa anche ai benpensanti del suo tempo, che credono di essere intelligenti e colti sulla base del proprio ceto sociale.

Errico è un personaggio complesso, che mi ha colpito: è testardo, pieno di passione, si accalora facilmente, è impulsivo, ma sa anche essere paziente e soprattutto il suo rispetto per la gente semplice con cui ha a che fare, lo porta a desiderare che anch'essa possa "crescere", maturare delle idee proprie, senza lasciarsi andare passivamente alla vita, ma combattendo, reagendo.
Non solo, ma è anche una personalità sensibile al bello, a ciò che è dolce, femminile, delicato, sentimentale: questa sua caratteristica si manifesterà in un "piccolo vizio" che gli costerà il lavoro alle poste e che gli farà conoscere Vera.

C'è Violetta, la nostra giovane meridionale, intrepida ma timida al contempo, discreta ma curiosa, che capisce come finora ha vissuto in una campana di vetro, nell'ignoranza culturale e sociale, che le hanno tenuto il "cervello chiuso", completamente fuori dal mondo.
A differenza delle sorelle, che non vogliono affrontare la realtà dinamica e sempre mutevole che si respira al di fuori del loro paesino di montagna, Violetta desidera crescere, conoscere altri luoghi, altre persone, altri modi di fare: non vuole restare un'ignorante, una sempliciotta, ma cogliere l'opportunità che il padre (o il destino) le ha dato di migliorarsi, di aprirsi al mondo, cercando di capirne e carpirne i mutamenti, le problematiche, le soluzioni personali.
Dalla mentalità ristretta e chiusa che vuole la donna in casa a lavorare all'uncinetto, improvvisamente Violetta passa ad una mentalità aperta, più moderna e al passo coi tempi.

Modernità ed emancipazione femminile incarnati da un personaggio che, pur attraversando come un'ombra gran parte del libro, verrà fuori solo verso la fine: Vera, una giovane donna che sa il fatto suo, in cerca di libertà, piaceri, emozioni forti ed intense, a costo di sembrare amorale e impudica.

Vera e Violetta sono due donne davvero agli antipodi: l'una sfacciata e temeraria, l'altra riservata e pura; due donne che entreranno nella vita di Errico, inebriandolo ognuna col proprio "odore", mescolato con quello che invece "viene da fuori".
Errico si ritroverà in mezzo a diverse esigenze, desideri, passioni: Vera, che per lui incarna il piacere e il desiderio sensuale; Violetta, con la sua calma, la sua innocenza e dirittura morale; e poi i suoi ideali, la voglia del progresso, di libertà, di guardare in faccia con sfrontatezza e coraggio agli ipocriti borghesi: ecco la contrapposizione tra l'odore di cacao - dolce, acuto, deliziosamente sensuale - e del ferro, simbolo di progresso e dell'andare avanti, come avanti va la vita, la società.

Leggendo avevo davvero la sensazione di essere immersa in un'epoca lontana da me che però nasconde in sè tante cose, tanti valori, pensieri.... ancora oggi rintracciabili nella nostra epoca moderna: ancora oggi, infatti, continuano i fermenti sociali, politici, gli scioperi per la rivendicazione dei propri diritti, la rabbia irrazionale di chi pensa di poter far sentire la propria voce solo attraverso la violenza e lo scontro, la passione che certi uomini (e donne) mettono nel portare avanti le proprie ideologie in cui credono fermamente, la difficoltà di "restare in piedi" quando tutto attorno a sè sembra mutare e andare allo sfacelo; l'ottusità di chi preferisce continuare la propria vita mediocre e tranquilla, anche quando la vita sta provando a costringerlo a darsi uno scossone; la fragilità e la debolezza di chi pensa di non avere in sè la forza per combattere, ma solo di sopportare; il desiderio e la voglia di riscatto di chi da sempre viene umiliato e disprezzato.
Ci sono stati momenti "cupi" nella lettura, di quelli che mi hanno messo addosso un senso di mistero e di inquietudine, che ancora oggi, in realtà vicine o lontane da noi (dal paesino di provincia in cui sembra che il tempo si sia fermato alle popolazioni che vivono in modo "primitivo") è facile sentire dentro di sè: mi riferisco, in particolare, alle sensazioni di "oppressione" e timore indefinibile che tanti di noi (io di sicuro) continuiamo a provare (nonostante le pretese di progresso scientifico) di fronte a tutto ciò che ha a che fare con i sortilegi, le magie, le malìe... e tutte quelle pratiche bisbigliate dalle vecchine superstiziose per tenere il male fuori dalla porta...
Non ci crediamo, a queste sciocchezze medievali, per carità...,  ma ci basta un gesto, una parola, un racconto dalle tinte un po' oscure... per gettarci nel cuore quel semino di paura e di irrequietezza che ci attira e ci fa rabbrividire allo stesso tempo...!

Ho trovato Odore di ferro e di cacao un romanzo scritto in modo davvero efficace, e dal punto di vista del contesto e da quello dei personaggi, tutti molto realistici (nei dialoghi, negli atteggiamenti, nei pensieri, nei pregi e nei difetti) e vicini alla nostra realtà, nonostante si parli di quasi un secolo fa, il che ha reso naturale, per me, entrare in empatia ora con uno ora con l'altro.
E' un libro che parla di tante cose: del dopoguerra, dei problemi grandi e piccoli della gente e di un Paese, dei mille pensieri, sentimenti e paure che attraversano i cuori di uomini e donne come noi; è un libro che parla di passioni, di amore: l'amore per una causa, l'amore tra uomo e donna, l'amore per la vita e la libertà; amori che forse non sempre andranno come pensavamo, ma che di certo riescono a dare un senso ed un colore alla  nostra esistenza.

Lo consiglio.

LOVER REVEALED - J.R. Ward



Ed eccoci al 4° volume della Confraternita del Pugnale NEro, con al centro l'amore tra Butch O'Neal e la vampira, bella e aristocratica, Marissa!

SENSO
di J.R. Ward

Senso
Ed. Rizzoli
Collana HD
464 pp
5.90 euro
2011
Trama

Butch O’Neal è un ex poliziotto della Omicidi di Calwell e, per certi versi, anche un ex umano. 
lover_revealed_j_r_ward_un_amore_violato
cover mondolibri
Da quando la sua strada ha incrociato quella dei vampiri della Confraternita del Pugnale Nero, infatti, la sua vita è completamente cambiata: ha tagliato i ponti con la sua famiglia disastrata, si è stabilito nel quartier generale della confraternita e combatte al fianco dei guerrieri contro i lesser. 
Ma quando s’innamora di Marissa, bella e aristocratica vampira, Butch capisce che quel mondo non gli appartiene: non può combattere al fianco dei vampiri perché è troppo vulnerabile e non può amare una donna della loro stirpe poiché, come umano, invecchierebbe molto prima. 
Ma Butch non sa di essere un predestinato e, quando i lesser lo catturano imprimendogli il marchio del Male, scopre di possedere un dono: un potere sconosciuto che fa di lui un’arma micidiale contro i nemici giurati dei vampiri. 
cover originale
L’ex poliziotto dovrà sottoporsi a molte terribili prove. 
Sarà un viaggio senza ritorno, che lo condurrà ai confini della morte e sempre più vicino alla meravigliosa creatura che gli ha rubato il cuore.

L'autrice.
J.R. WARD si è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie di Boston.

lunedì 1 ottobre 2012

IO, TOM SAWYER E IL GRANDE FEELING!



Torniamo ad una delle rubriche "senza appuntamento", cioè quelle che annoto quando ne sento il desiderio... ^_^


Questo pomeriggio parliamo di un libro che ha attraversato la mia infanzia; anzi, più che un libro, un personaggio, racchiuso non solo in un libro ma anche in un anime.
Sto parlando di uno dei ragazzini più vivaci, scapestrati ma simpaticissimi della letteratura americana: Tom Sawyer!

Beh, il libro che vede questo birbante protagonista è stato uno di quelli che mi hanno avviato verso la lettura...!
Purtroppo non sono riuscita a trovare un'immagine dell'edizione in mio possesso, di cui tra l'altro non so neanche l'anno, in quanto non riportato.
La casa editrice è S.I.A.E. ed è un libriccino con la copertina di stoffa rossa, certo sarà antecedente agli anni '60, non credo dopo perchè questo romanzo tascabile era nella soffitta di casa di mia madre, probabilmente lasciato dai miei zii...
Ricordo che, quando io e mio fratello ne facemmo la scoperta, provai una tale eccitazione da mettermi immediatamente a leggere la storia, rileggendola parecchie volte, dopo averlo terminato!
Quanto ho amato Tom Sawyer e quanta invidia per le sue avventure!!
E non solo: ma quanta fifa nel leggere certe sue esperienze che io, fifona all'ennesima potenza, non avrei mai potuto vivere insieme a lui!!
Ad adornare la bellezza di questo libro c'era il cartone animato, da me e mio fratello visto e stravisto!!

Di questo ne parlerò nell'altro blog, su L'angolo di Angy.
Ad ogni modo, tutto questo per dire che con Tom & Co. ho avuto davvero un grande feeling, quindi passa a pieni voti la prova di ... empatia..!

VOI LO AVETE LETTO?
C'è UN LIBRO DELL'INFANZIA CHE RICORDATE POSITIVAMENTE 
E CON IL QUALE AVEVATE UN BUON "FEELING"??

LE AVVENTURE DI TOM SAWYER
di MArk Twain

Ed. Mondadori
Collana Oscar nuovi classici
320 pp
8.50 euro
2000
Trama

Tom Sawyer è un ragazzino un po’ irrequieto e vivace, che non esita a ingannare le persone vicine per ottenere i suoi scopi, come rubare la marmellata alla zia che lo adottò quando morirono i suoi genitori, o quando fa passare il lavoro di dipingere lo steccato di sabato, una punizione ricevuta dalla zia, per un privilegio accessibile a pochi, convincendo i suoi coetanei a lavorare al posto suo, per di più a pagamento.
Però Tom è stanco della vita e delle regole della zia e decide insieme agli amici Joe Harper e Huckleberry Finn, quest’ultimo un ragazzo di strada che bighellona sempre in giro e non va a scuola, di fuggire da casa e andare a fare i “pirati”. 
I ragazzi "prendono in prestito senza chiedere" una zattera di legno e una notte riescono a scappare, accampandosi su un’isola deserta sul fiume Mississippi e divertendosi un mondo in una vita senza regole, fino a sperimentare l'esoterica e indimenticabile emozione di assistere al proprio funerale. Saranno infine sopraffatti dal sottovalutato fattore nostalgia che, dopo un lasso di tempo, li ricondurrà a casa per la gioia dei loro parenti e amici che li credevano annegati.
Tom vive altre avventure, tra cui assistere ad un omicidio, o smarrirsi in una grotta con la sua "fidanzatina" Becky Thatcher. 
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