oriente |
Novità orientaleggiante ^_^
IL GIARDINO DELLE NEBBIE NOTTURNE
di Tan Twan Eng
Ed. Elliot
Collana Scatti
Trad. M. Francesconi
320 pp
18.50 euro
USCITA 10 APRILE
2013
Trama
Dopo aver terminato gli studi in legge a Cambridge e aver dedicato molti anni nel perseguire i criminali di guerra giapponesi, Yun Ling Teoh, a sua volta sopravvissuta a un brutale campo di concentramento, cerca rifugio tra le piantagioni nel nord della Malesia, dove ha trascorso la sua infanzia.
Lì scopre l’esistenza di un giardino giapponese, Yugiri, il cui proprietario e creatore è l’enigmatico Aritomo, un tempo giardiniere dell’Imperatore del Giappone e ora in esilio. Nonostante il suo odio per i giapponesi, Yun Ling tenta di assumere Aritomo perché realizzi un giardino a Kuala Lumpur, in memoria della sorella morta nel campo.
Aritomo rifiuta, ma accetta Yun Ling come apprendista “fino all’arrivo dei monsoni”, momento in cui lei sarà in grado di disegnare un giardino da sola.
Con il passare dei mesi, Yun Ling stabilisce inconsapevolmente un profondo legame con il suo “sensei” e la sua arte mentre, fuori dal giardino, giungono gli echi della guerriglia.
Ma il Giardino è anche un luogo pieno di misteri, e ognuno di loro custodisce un segreto…
di Tan Twan Eng
Ed. Elliot Collana Scatti Trad. M. Francesconi 320 pp 18.50 euro USCITA 10 APRILE 2013 |
Dopo aver terminato gli studi in legge a Cambridge e aver dedicato molti anni nel perseguire i criminali di guerra giapponesi, Yun Ling Teoh, a sua volta sopravvissuta a un brutale campo di concentramento, cerca rifugio tra le piantagioni nel nord della Malesia, dove ha trascorso la sua infanzia.
(cover straniera) |
Tan Twan Eng è nato a Penang e ha vissuto in molti posti della Malaysia, da bambino; il suo primo romanzo, The Gift of Rain,è stato candidato per il Man Booker Prize ed è stato tradotto in numerose lingue; Il giardino delle nebbie notturne (The Garden of Evening Mists) è il suo secondo libro.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz