lunedì 24 novembre 2025

LIBRI NEI LIBRI (#18) ** LA CASA SULLA SCOGLIERA **

 

Nel corso delle mie letture, mi piace annotare i titoli di libri che vengono citati; non lo faccio sempre, ma quando mi imbatto in numerose citazioni, non posso fare a meno di segnarmele, traendo ulteriori spunti per eventuali future letture in cui immergermi.

I seguenti titoli di romanzi compaiono nel thriller La casa sulla scogliera di Riley Sager.



Uccelli di rovo di Colleen McCullough (1977).


La storia dei Cleary inizia ai primi del Novecento e abbraccia più di un cinquantennio, nel grandioso scenario naturale dell'Australia. Gli anni consumano le vite in una vicenda di sentimenti e passioni, di fede e amore, sulla quale si stende grave e inesorabile il senso della giustizia divina. I personaggi, soprattutto le memorabili figure femminili, tenere e orgogliose, vanno incontro al destino come gli uccelli di rovo della leggenda australiana, che cercano le spine con cui si danno la morte.

Ho una vecchia edizione di questo romanzo di oltre 500 pp in casa: lo leggerò mai? Magari nel 2026 potrebbe diventare un mio obiettivo letterario.


Ayla, figlia della terra di Jean M. Auel (1980).


Un devastante terremoto ha lasciato la piccola Ayla sola, ferita e sperduta : una terra selvaggia e popolata da animali ostili. Raccolta, curata e cresciuta dal Clan dell'Orso delle Caverne, ben presto appare evidente come Ayla appartenga a quelli che i Testapiatta del Clan chiamano gli "Altri": è alta, bionda, :on gli occhi azzurri e, soprattutto, è intelligente. 
Lo scontro con i paurosi Testapiatta, legati alla tradizione delle Memorie, è inevitabile. Ma Ayla deve capire, deve conoscere, non può fermarsi... perché nel suo sangue scorre il futuro dell'umanità.


Nord e sud di Elizabeth Gaskell (1855).

Classico della migliore letteratura inglese, “Nord e Sud” racconta la travagliata storia d’amore tra John Thornton e Margaret Hale, complicata da orgoglio e pregiudizi di sapore austeniano e dalle nuove istanze sociali di un’Inghilterra in piena industrializzazione. 

Lui è un facoltoso proprietario di fabbriche tessili, simbolo della nuova borghesia capitalista di una cupa cittadina nel Nord industriale. Lei è la figlia di un curato trasferitosi dal Sud rurale e tradizionalista, intriso di morale cristiana e ancora governato dall’aristocrazia dei proprietari terrieri. Due caratteri lontani per indole, estrazione e cultura, che da subito si attraggono e respingono tra continui scontri e fraintendimenti in un rapporto complesso, la cui evoluzione appassiona i suoi lettori da oltre un secolo e mezzo.


Hotel New Hampshire di John Irving (1981).

Questa è la storia di una famiglia un po' eccentrica e sgangherata. A raccontarla in prima persona è uno dei cinque figli, quello di mezzo, che dà l'avvio alla narrazione dal giorno in cui suo padre si comprò un orso e sposò sua madre. Poi venne il sidecar e infine i cinque figli. 
Così equipaggiata la famiglia Berry vaga per il mondo alla ricerca del luogo perfetto per l'Hotel New Hampshire, un luogo dove "ognuno di noi può essere se stesso". Mentre il lettore si addentra nelle mirabolanti e scanzonate avventure della famiglia Berry alla conquista della propria terra promessa, altri personaggi, meno centrali ma delineati con strepitosa abilità descrittiva si avvicendano a ricoprire i ruoli di questa storia: terroristi e domatori, sognatori e prostitute, stupratori e frustrati, animali impagliati e illusionisti. 
Personaggi bizzarri eppure tenerissimi e ricchi di quell'umanità che le convenzioni del vivere sociale a volte tendono a soffocare. A tratti sconclusionato e irreale, questo romanzo, oscillando dal melodramma alla commedia, ci appassiona e diverte dalla prima all'ultima pagina.


La cruna dell'ago di Ken Follett (1978).


1941. Mancano pochi mesi, e poi soltanto settimane, al D-Day. Gli Alleati hanno radunato una finta armata aerea e navale nell'East Anglia, in modo da dirottare l'attenzione dei tedeschi verso le spiagge di Calais e allontanarla dalla Normandia, dove è effettivamente previsto lo sbarco. 
L'inganno sembra funzionare. Ma basta che un agente nemico, uno soltanto, scopra la verità... 
Il suo nome in codice è "Die Nagel", l'Ago, perché è inafferrabile e perché la sua arma preferita per uccidere è uno stiletto. È un agente scelto da Hitler e risponde direttamente al Führer. Un uomo di straordinaria intelligenza, che vive in incognito a Londra da parecchi anni senza che il servizio segreto inglese si sia mai accorto della sua esistenza. 
Una spia che adesso ha scoperto il vero luogo dello sbarco: se l'Ago riuscirà a raggiungere la Germania gli Alleati andranno incontro alla disfatta. 
Ma un ufficiale del servizio inglese di sicurezza e una giovane donna fuori dal comune faranno di tutto per impedirgli di portare con sé il suo segreto...


Gente senza storia di Judith Guest (1976).

Due fratelli fanno una gita in barca, ma vengono sorpresi dalla tempesta. Soltanto Conrad sopravvive ed in seguito tenta il suicidio e viene ricoverato in un ospedale psichiatrico. 
Il ritorno alla normalità sarà duro, perché egli si sente in colpa per la morte del fratello, nonostante non sia stata colpa sua. Sua madre è una donna fredda e superficiale, amareggiata per la morte del figlio prediletto. La "guarigione" del protagonista comporterà l'abbandono della madre del tetto coniugale.


Scrupoli di Judist Krantz (1978).


Fascino, prestigio, successo, denaro, sesso, talento e ambizione sono i veri protagonisti di questa storia di amore e di potere incentrata su una donna bellissima, assolutamente senza scrupoli, che dalla vita vuole tutto e riesce sempre a ottenerlo. La vicenda, prodiga di intense emozioni, si svolge nel mondo dorato dei super ricchi e negli ambienti effervescenti e spregiudicati della moda e del cinema.


Li conoscete? Li avete letti?

Come vedete, sono libri non di recente pubblicazioni, alcuni più celebri di altri; 
nella mia libreria posseggo una vecchia copia di Uccelli di rovo 
 (che mi sono ripromessa di leggere) e, 
se non ricordo male, un romanzo di Judist Krantz 
(non quello citato nel post).

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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