Con questo post mi appunterò tutti quei libri che desidererei acquistare leggere, se avessi il "portafoglio a fisarmonica", una casa moooooolto più grande con una mega stanza soooooolo per la libreria (MIA) e se avessi la giornata con qualche ora in più rispetto alle 24 ore (da cui tra l'altro bisogna togliere il tempo per il riposino ecc... ).
Ad ogni modo, mai dire mai: EVVIVA L'OTTIMISMO! :D
Colgo l'occasione per informare/ricordare che dal 1° al 30 giugno la
Newton Compton promuove un bello sconto su tutta la collana dei Grandi classici.
Ed è proprio dai classici che inevitabilmente ho trovato molti titoli che mi mancano e che finiscono nella "lista dei desideri"...!
LA RAGAZZA DAGLI OCCHI D'ORO
di Honorè de Balzac
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Edizioni Newton Compton
Collana I Grandi Tascabili Economici
Traduzione di L. Chiavarelli
128 pp
4.90 - 3,60 |
Sinossi
Una ragazza di meravigliosa bellezza fa misteriose apparizioni in un quartiere di Parigi, sempre strettamente vigilata da una governante. Un giovane si innamora perdutamente di lei, ma solo quando la passione divampa tra i due scopre il terribile mistero che essa cela.
Sullo sfondo di una Parigi «spietata e grande cortigiana», teatro di sinistri intrighi e oscure vendette, Balzac tratteggia uno dei quadri che compongono il grande affresco della Comédie Humaine, rappresentazione dei costumi della società del xix secolo e «fisiologia generale del destino umano».
UNA STANZA TUTTA PER SE'
di Virginia Woolf
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Traduzione di M. Del Serra
128 pp
6.00 - 4.50
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Sinossi
«La sola cosa che potevo fare era offrirvi un punto di vista: se vuole scrivere romanzi,
la donna deve avere del denaro e una stanza tutta per sé».
Nell'ottobre del 1928 Virginia Woolf fu invitata a tenere due conferenze sul tema Le donne e il romanzo. È l'occasione per elaborare in maniera sistematica le sue molte riflessioni su universo femminile e creatività letteraria.
Risultato è questo straordinario saggio, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, che ripercorre il rapporto donna-scrittura dal punto di vista di una secolare esclusione attraverso la doppia lente del rigore storico e della passione per la letteratura.
BELLI E DANNATI
di Francis Scott Fitzgerald
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Traduzione di P.F. Paolini
320 pp
7.60 - 5.25
e-book 1.49 |
Sinossi
Gloria Gilbert, bellezza del Kansas, fa strage di cuori a New York; Anthony Patch, raffinato erede di un miliardario bigotto, contempla la vita dalla sazietà dei suoi venticinque anni. I due si innamorano e si scambiano il primo bacio in un taxi che attraversa Central Park.
Sono belli e innocenti, ma il loro non sarà un destino facile, turbato dall’alcool e dall’avidità.
Fitzgerald evoca in queste pagine luci e ombre della New York del secondo decennio del Novecento, la conversazione brillante dei ragazzi ambiziosi che sanno già tutto, la caduta dal sogno in una realtà prosaica.
Belli e dannati è un romanzo dolceamaro, ferocemente critico nei confronti dei nuovi ricchi della società americana, ma fresco e poetico, indulgente con i suoi eroi.
JUDE L'OSCURO
di Thomas Hardy
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304 pp
4.90 - 3.68
e-book 1.49 |
Sinossi
E' la storia di Jude Fawley, un ragazzo di campagna che ama studiare e sogna di entrare all'università di Christminster (Oxford), ma non può permettersi neppure di andare a scuola. Dopo un matrimonio fallito a cui era stato costretto con l'inganno, si trasferisce a Christminster. Lavora come scalpellino restaurando le facciate di quegli stessi collegi universitari ai quali gli è negato l'accesso, e conosce la cugina Sue Bridehead, una giovane colta e emancipata di cui s'innamora subito.
Sue sposa un anziano maestro di scuola, pur non amandolo, e quando decide di abbandonarlo e di andare a vivere con Jude, lo fa tra dubbi e sensi di colpa.
La loro convivenza sarà osteggiata dalla società, che rifiuterà a Jude un lavoro, e non potrà non finire in tragedia.
Pubblicato inizialmente a puntate e poi in volume nel 1895, Jude l’oscuro fu l’ultimo romanzo di Hardy e fu stroncato senza riserve dalla critica e dal pubblico vittoriano del tempo, a tal punto che Hardy ritenne conclusa la propria carriera di romanziere.
Il libro, ribattezzato dalla critica «Jude the Obscene» (Jude l’Indecente), venne inoltre bruciato pubblicamente dal vescovo di Exeter lo stesso anno.