lunedì 16 giugno 2014

Yara Gambirasio: arrestato il suo presunto assassino (inchiodato dal DNA)


Notizia dell'ultim'ora:

E' stato sottoposto a fermo un uomo che potrebbe essere l'assassino della 13enne Yara Gambirasio, rapita ed uccisa nel 2010.
Si chiama Massimo Giuseppe Bossetti, è un muratore ultraquarantenne, incensurato, di Clusone, sposato e ha tre figli.
In seguito alle numerose indagini, Bossetti è stato sottoposto a provvedimento di fermo ed ora è interrogato.

Come si è giunti a lui?
Tramite il DNA: il suo è sovrapponibile con quello di 'Ignoto 1', rilevato sul corpo della ragazzina.
Il Dna di "ignoto 1" era stato estratto dalla polizia scientifica dagli indumenti che la ragazzina aveva addosso, quando fu uccisa e ritrovata.
Dopo aver estrapolato dal cadavere di Yara il Dna di 'ignoto 1', era iniziata una campionatura a tappeto su tutto il territorio intorno a Brembate di Sopra dove viveva la ragazza.

I carabinieri e la polizia hanno messo a confronto migliaia di profili genetici fino ad arrivare a quello del presunto assassino.
Si parla di un risultato "altissimo, al punto da non lasciare dubbi", infatti il dato di compatibilità che indica nell'uomo fermato il soggetto che ha lasciato il proprio materiale biologico sul cadavere di Yara Gambirasio è praticamente del 100%...

già postato su: L'angolo di Angy


Che dire...

E notizie di cronaca sconvolgono sempre, anche se si tratta di persone che non conosci..

Spero che l'assassino sia consegnato alla giustizia, che sia o meno questa persona (sarà chi di dovere a scoprirlo e smentirlo/confermarlo).

Certo, una persona non è colpevole fino a quando non arriva la sentenza, quindi vedremo cosa quest'uomo dirà a sua difesa...

Una cosa è certa...: alla famiglia Gambiasio nessuno restituirà Yara, ma a volte la nostra ragione ha bisogno di essere soddisfatta nella sete di giustizia, legittima in ciascuno di noi...
.

Recensione: MI SI E' FERMATO IL CUORE di Chamed



Era già da diverso tempo che desideravo leggere questo libro-testimonianza.

Ad attirarmi, anzitutto il fatto che si trattasse di fatti realmente accaduti, e poi il rimando al manicomio e al trattamento (terribile!) dei pazienti al suo interno, prima della celebre Legge Basaglia (180/78), che si proponeva l’obiettivo di mutare l’approccio verso i pazienti psichiatrici, considerando la malattia mentale al pari delle malattie che colpiscono il corpo.
Ha stabilito la fine dei manicomi, chiudendoli e ostacolando la realizzazione di altre istituzioni totali di questo tipo; ha ridato dignità alle persone in situazioni di disagio mentale.

MI SI E' FERMATO IL CUORE
di Chamed


Ed. Leone
176 pp
Sinossi

Chamed ha avuto sfortuna nella vita. Da piccola le diagnosticano la poliomielite: incurabile. E invece, grazie all’affetto del padre e al suo coraggio riesce a guarire, a camminare, a innamorarsi.
Ma è nata sotto una cattiva stella, e a soli quattordici anni perde i genitori in un incidente d’auto.
La tragedia viene acuita dal fatto che la zia, presso la quale viene affidata, la odia e la maltratta e in seguito a un tentato suicidio riesce a farla internare.
I manicomi italiani, prima dell’entrata in vigore della legge Basaglia, erano un vero e proprio inferno. Molestie, violenze, abusi e, immancabile, l’elettroshock.
Chamed entra in coma diverse volte a causa dei “trattamenti”, ma trova comunque la forza di denunciare i suoi aguzzini grazie a un medico illuminato, che la adotterà per farle cominciare una nuova vita.
Una storia vera, un libro che tocca le corde più profonde dell’anima e ci ricorda quanta fragilità e quanta forza possiede l’essere umano.

L'autrice.
Chamed è uno pseudonimo.
Vive in Toscana e lavora soprattutto all’estero: come pittrice su tela e porcellana, esprime fortemente la sua personalità attraverso le sue opere.
Mi si è fermato il cuore è il suo primo romanzo, già pubblicato in edizione americana (My Heart Stopped Beating, MindLeaves 2011).


recensione

Il libro, narrato in prima persona, come se fosse un diario, un memoriale, ci mette immediatamente a contatto con la narratrice-protagonista, a partire dalla sua nascita e proseguendo nella sua crescita.

Chamed è una bimba speciale che, a causa di un vaccino, si è ammalata di poliomielite, “condannata”, quindi, a portare su di sé, sul suo corpo, gli strascichi di questa patologia.

Ma la fortuna della piccola è la sua famiglia: suo papà Michael e sua mamma Helen sono due genitori dolcissimi, affettuosi, presenti, protettivi al punto giusto, ma soprattutto ottimisti, fiduciosi.
In particolare il papà è il motore di questa bella famiglia, colui che ama in modo totale e premuroso la propria adorata moglie e la propria figlioletta speciale, Chamed (che vuol dire “scia”).

Per Chamed lui è un punto di riferimento fondamentale, perché le insegna ad andare oltre la malattia, ad amarsi nonostante il suo handicap (inizialmente, la piccola è zoppa, fa molta fatica a camminare, e in più non riesce a parlare) e, anzi, lui stesso farà di tutto perché Chamed si sforzi a lavorare sui propri limiti, provando a superarli. Ed è così che, grazie alle insistenze di Michael, la bimba riuscirà a camminare e a parlare, come tutti i suoi coetanei.
Certo, la polio non se n’è mica andata e, come purtroppo spesso accade, a scuola molti compagni la scherniscono crudelmente.

Ma la cosa grave sono gli adulti ignoranti.
A cominciare dalla perfida zia, Patti, moglie di Raul (fratello di Michael), che odia con tutta se stessa la nipote e che, appena potrà, attuerà nei suoi confronti una serie di malvagità ed umiliazioni, di violenze fisiche e psicologiche spaventose

La vita non si presenta, agli occhi della fragile ma intelligente Chamed, come una discesa, bensì una dura salita, e se da una parte le donerà l’amore giovanile del dolce Giulio, dall’altra le toglierà troppo presto i suoi amati e amorevoli genitori; gli unici che l’amano svisceratamente e che darebbero la propria vita per lei.
Chamed si ritroverà senza di essi da un giorno all’altro e, nonostante la propria migliore amica Anna e Giulio, la situazione per lei precipiterà in modo drastico, proprio quando, ormai orfana, sarà in balìa di adulti deviati e iniqui: accolta da zio Raul (che è dolce e affettuoso, ma ahilei, assente in settimana per il lavoro) e zia Patti, questa, insieme alla figlia, saranno una spina nel fianco della povera Chamed.

Mi fermo qui con gli elementi relativi alla storia, ma vi dico solo che questa Patti riverserà odio e frustrazioni su una ragazzina di neppure 14 anni, sola al mondo, che già ha subito prove e lutti tremendi, che “ammazzerebbero” chiunque, e a muoverla sarà non solo la propria cattiveria, ma anche l’egoistica sete di soldi.

Come è possibile leggere nella sinossi del libro (che a mio avviso, dice molto.... - troppo..?), la ragazzina finirà in manicomio, a causa dei piani diabolici di Patti, e lì andrà incontro a umiliazioni e vessazioni, a sevizie psicologiche e fisiche degne di un thriller psicologico.

Chi salverà la povera Chamed dalla bassezza cui l’uomo è capace di giungere?


Il manicomio sarà il suo inferno, che metterà alla prova duramente quel germoglio di speranza e desiderio di vivere e amare che lei ha imparato dai genitori e da Giulio; potrebbero non bastare la voglia di vivere e combattere per uscir fuori dall’inferno!

Sarà necessario l’intervento di un angelo, cioè di un medico coscienzioso e umano, a mostrare a Chamed la luce in fondo al tunnel.

Prima che il suo corpo venga spezzato definitivamente e il suo cuore ferito svariate volte si fermi del tutto.


Dal punto di vista formale, non l’ho trovato scritto in modo perfetto; è un po’ confusionario e ci sono troppi punti in cui si passa da una situazione all’altra troppo velocemente, senza dare al lettore il tempo e il modo per assimilare il tutto.

È come se chi scrive avesse fretta di dire tutto (di… “vomitarlo”, perdonatemi il termine), senza soffermarsi troppo su luoghi e circostanze ma risaltando le situazioni specifiche, le parole dette, le azioni compiute, tutto l’amore o tutta la cattiveria che traspaiono, riga dopo riga.

Inoltre, molte cose le ho trovate esagerate (un es. su tutti, il modo in cui è finita Chamed in manicomio…), quasi surreali, ma non perché non sia possibile la loro veridicità, ma proprio per il fatto che il ritmo è troppo veloce, non ci si sofferma sulle dinamiche interpersonali ed emotive in modo chiaro e approfondito e anche gli episodi drammatici rischiano di non coinvolgerci più di tanto.

Certo, di Chamed non possiamo dire di non cogliere la psicologia o l’emotività, tutt’altro, lei è forse il personaggio più a nudo di tutti, però gli altri sono poco tratteggiati e li conosciamo attraverso le azioni più che per un’analisi personale.

Ad ogni modo, Mi si è fermato il cuore è un libro tosto, duro, senza peli sulla lingua, e lo è per la storia, spesso per il linguaggio (non mancano le parolacce, dette per ferire e umiliare), per i suoi personaggi, che mostrano l’essere umano tanto nella sua capacità di amare quanto nel suo saper essere crudele a livelli inimmaginabili.


È un libro che per molti versi mette una certa angoscia, ma dall’altro deve far riflettere, soprattutto per quanto concerne il trattamento della malattia mentale e il superamento di pregiudizi e stereotipi che ruotano attorno ad essa.
Mi ha scosso molto e da lettrice non ho potuto simpatizzare (nonostante i “difetti” riscontrati nella narrazione) con la povera ma forte protagonista.

Lo consiglio a chi privilegia le storie vere e un po’ “crude”.
Mi ha ricordato “Alice all’inferno” (QUI recensione) e mi ha fatto venire in mente un libro che avevo messo in WL, “La prima volta avevo sei anni”.

Sarah A. Addison: books&Titles



Buongiorno e buon inizio settimana!!
I titoli di oggi sono dei libri di un'unica Autrice, ma nell'edizione italiana: Sarah Allen Addison.
Li ho scelti per proporveli perchè li ritengo molto carini e suggestivi!!

Quale preferite?


Il profumo del pane alla lavanda

Giorni di zucchero, fragole e neve





L'albero dei segreti

Il giardino dei raggi di luna



domenica 15 giugno 2014

"L'unica cosa che chiunque desidera più di ogni altra" (frammenti)



Ancora un passaggio tratto da IL PRIMO ULTIMO BACIO di Harris!!

«Ma ho avuto l’unica cosa che chiunque desidera più di ogni altra...» Tossisce.So bene quanto sia difficile per lei parlare in questo modo.«E che cos’è?»«L’amore, Molly. L’amore.»Mi copro la bocca per soffocare i singhiozzi.«Amare qualcuno significa avere la consapevolezza che non sarai felice ogni minuto della vita, che l’altro non può renderti felice ogni minuto della vita. È una speranza irrealistica, campata per aria. E talvolta in un matrimonio o in una relazione di lunga data...»
.
S’interrompe per alcuni istanti e so bene che si riferisce a me. «Be’, bisogna tenerlo ben presente. Quando tuo padre non ne può più, se ne va in ufficio oppure a Londra a vedere una qualche mostra. E quando torna mi dà un bacio ed è di nuovo tutto a posto. Sa bene che ho un brutto carattere, è uno dei miei difetti peggiori. Però sa pure che non penso neanche la metà delle cose che dico.»Non ho parole, d’improvviso tutto acquista un senso.

Novità e anteprime Garzanti



Buongiorno e buonissima domenica!
Spero che questo week end, per voi, proceda serenamente!!
Tanto per contribuire (^_^), ecco a voi qualche novità/anteprima firmata Garzanti!!

MORTE ALL'ACROPOLI.
Le indagini di Apollofane
di Andrea Maggi




Ed. Garzanti
288 pp
14.90 euro
Giugno 2014
«Un ululato squarciò il silenzio della notte. Sulla cima dell'Acropoli, le due sentinelle che sonnecchiavano di guardia al Partenone trasalirono. Il cielo era avaro di stelle. La luna piena irradiava tutta Atene con il suo pallido chiarore. Una raffica di vento mulinò all'interno della sacra cinta muraria. Un fischio sinistro echeggiò rabbioso tra le colonne del tempio. I due si scambiarono un'occhiata carica di terrore. Sapevano che il loro dovere era vegliare sul tempio di Atena. Ma Phobos, il dio della paura, si insinuò nei loro animi.»

Trama

Atene IV sec. a.C. E' notte è un uomo giace morto in una radura, vicino ad un altare: è stato ucciso barbaramente e ad essere accusato è Eurifemo, da sempre ingiustamente accusato di essere un licantropo.
A difenderlo solo Apollofane, mercante di umili natali, ma intelligente e scaltro.
Lui sa che Eurifemo è innocente ma dimostrarlo di fronte agli avvocati ateniesi non è semplice.
Ma ad aiutarlo c'è Filossena, una donna dagli verdi che ha studiato ed è ritenuta una filosofa molto saggia....

Segui l'autore sulla pagina Facebook ufficiale: Andrea Maggi-autore

L'AZZURRO DEL CIELO NON RICORDA
di Hannah Richell


Ed. Garzanti
Trad. A. MAntovani
432 pp
18.60 euro
dal 12 giugno 2014
Trama

Lila ha ricevuto da un anonimo benefattore un'eredità: un cottage in un posto incantato, in Inghilterra. LA sua occasione per lasciarsi alle spalle un passato doloroso.
Ma anche il cottage ha un passato da raccontare: cinque ragazzi e un segreto da nascondere, qualcosa che è accaduto in un'estate di tanti anni fa...






E in uscita il 19 giugno:

QUANDO NASCONO I DESIDERI
di Lucy Dillon



Ed. Garzanti
Trad. S. Caraffini
450 pp
17.60 euro
USCITA 19 GIUGNO
2014
Un regalo inatteso.
Un fedele amico tutto da scoprire.
Domani è un dolce giorno.

Trama

Con un matrimonio naufragato alle spalle, Gina, restauratrice, ha deciso di guardare avanti, devolvendo in beneficenza o vendendo tutto ciò che le ricorda la vecchia vita.
E per caso lei e Buzz si trovano e sarà lui a farle riscoprire la bellezza delle piccole cose, aprendola alla speranza e forse anche all'amore....








CODICE BETA
di Michael Crichton


Ed. Garzanti
USCITA 19 GIUGNO
2014
Un'arma sperimentale.
Un piano infallibile.
Il conto alla rovescia è iniziato.

Trama

Deserto dello Utah. Uno scoppio scuote il silenzio mentre un treno si ferma e un gruppo di uomini armati circonda i portelloni avvolti dal fumo con l'obiettivo di sottrarre due grosse bombole d'acciaio, una gialla, l'altra nera. Al loro interno, accuratamente separati, gli agenti binari di un potentissimo gas nervino destinato al dipartimento della Difesa. 
È un'arma chimica letale dal potenziale devastante, capace di mettere in ginocchio – se si verificasse il temutissimo scenario chiamato in codice «Beta» – la più potente democrazia del mondo occidentale.
A San Diego, qualche giorno dopo, i servizi segreti collegano il furto nello Utah al sorvegliato speciale John Wright, rampollo di una famiglia di industriali e matematico talentuoso, divorato dal risentimento verso una società che considera sbagliata e che vuole sovvertire. 
A tenergli testa è un agente che lo conosce molto bene, John Graves, l'unico in grado di decifrare il piano di Wright per diffondere il gas binario...

sabato 14 giugno 2014

Frammenti di.. ricordi



Ancora un bellissimo passaggio tratto da... indovinate un po'?
IL PRIMO ULTIMO BACIO di Ali Harris.

-
"sono i ricordi a restare con noi per sempre, non gli oggetti cui sono legati. Ho sempre creduto che scattare fotografie mi avrebbe permesso di vedere meglio le cose, di bloccare l’attimo e rammentarlo per sempre.
Poi però mi sono resa conto che l’unico modo perché avvenga è viverlo, quell’attimo, non osservarlo da dietro un obiettivo.
Non occorrono fotografie né video infiniti né pegni d’amore o anelli di fidanzamento per portare con sé i momenti speciali, perché quelli sono sempre con noi comunque.
E, anche se nel tempo sbiadiscono un po’, una mattina il sole splenderà nel cielo in un modo particolare, oppure si ritroverà un oggetto di cui si erano perse le tracce da tempo, come per esempio una conchiglia, o magari sarà un biglietto arrivato per posta... e tutto tornerà alla mente come un fiume in piena.
E i ricordi saranno belli e faranno bene e si avrà la consapevolezza che sono una benedizione. E allora ci si sentirà fortunati ad aver avuto la possibilità di accumularne altri..." (436).

Anteprime Neri Pozza (19 giugno)



Ci sono delle bellissime ed invitanti anteprime Neri Pozza, che vi mostrerò...
Della prima non so ancora la data di pubblicazione; gli altri due credo escano il 19 giugno, ed entrambi sono "storici", seppur ambientati in epoche ed ambienti diversissimi.
Seguitemi e ditemi cosa ne pensate!!

L'AMANTE DI CALCUTTA
di Sujata Massey


Ed. Neri Pozza
528 pp
18 euro
Trad. L. Prandino
PROSSIMAMENTE
«Un romanzo che tiene con il fiato sospeso 
e che parla d’amore e di identità, con un linguaggio accattivante e sensuale».

Laura Lippman

Trama

A 7 anni, Didi - che tutti chiamavano Pom - viene separata dalla famiglia: a 10 anni, dopo essere stata raccolta malconcia dal ciglio di una strada e rimessa in sesto dal dottor Andrews a forza di dal, riso e latte bollito, per entrare a servizio nella scuola inglese di Miss Jamison, Pom è costretta a cambiare il suo nome e diviene Sarah: la piccola orfana che serve il bed tea alle insegnanti ancora assonnate, passa lo straccio nella sala da pranzo, manovra i ventilatori nelle aule per tenere fresche le allieve.
Nell’istante, tuttavia, in cui sente leggere L’isola del tesoro, Il libro della giungla, e ancora Virginia Woolf e Steinbeck, Sarah scopre che cosa vuole fare da grande: lavorare con i libri e, chissà, diventare una brava insegnante.
E così inizia a studiare l’Oxford English Dictionary cercando di apprendere il più possibile, ma uno scandalo a scuola la costringe a fuggire a Kharagpur, una città insidiosa, violenta, in cui alle donne sole è permesso lavorare soltanto nei postriboli.
17354205
Th sleeping dictionary

Dopo varie vicissitudini, giunge a Calcutta e lì incontra un affascinante funzionario del governo inglese che le offre di lavorare nella sua biblioteca.
Pom dice di chiamarsi Kemala, sperando che questo nuovo impiego le porti finalmente fortuna..

L'autrice.
Sujata Massey è nata in Inghilterra da madre tedesca e padre indiano. Cresciuta negli Stati Uniti, ha studiato scrittura alla Johns Hopkins University, ed è stata reporter per il Baltimore Evening Sun. Dopo aver soggiornato a lungo a Tokyo, ha scritto The Salaryman's Wife, il primo libro della serie mystery di Rei Shimura che le è valso, tra gli altri, l’Agatha Award, l’Edgar Award e la pubblicazione in 18 paesi. Vive a Washington con la famigli
a.


Dall'esotica India, approdiamo nel mondo della conturbante storia d'amore tra due letterati....

Dietro le pagine di TI SCRIVERO' DAI CONFINI DEL CIELO



Un romanzo in libreria da pochissimo tempo e del quale sbirceremo i "retroscena".

TI SCRIVERO' DAI CONFINI DEL CIELO
di Tanis Rideout



Ed. Piemme
Trad. A Rusconi
476 pp
18.50 euro
DAL 3 GIUGNO 2014
Trama

8 giugno 1924. Sull’Himalaya, due uomini tentano la scalata della vetta più alta del mondo, l’ultima ancora da conquistare. A Cambridge, una donna comincia una giornata uguale a tante altre: il mercato, la cura dei figli e della casa, le visite degli amici. E l’attesa febbrile di una lettera del marito, di cui non ha notizie da troppo tempo. Quando è partito, George Mallory ha promesso alla moglie Ruth che non avrebbe mai smesso di scriverle. Le ha promesso che, arrivato in cima all’Everest, vi avrebbe posato una sua foto. E che, dopo, sarebbe tornato da lei, per non partire mai più. Per mesi Ruth si è aggrappata a quelle parole, che su fogli leggeri hanno attraversato oceani e continenti. Le ha cullate come uno scampolo di intimità, le ha custodite come un segreto, una parte di George soltanto sua. Quell’8 giugno, Ruth non sa ancora che il destino si è già compiuto, e che al termine di quelle ventiquattro ore ne riceverà infine notizia. Il nome di George Mallory sta per passare alla Storia, ma sarà lei a portare nel cuore ciò che appartiene solo a loro due. Ti scriverò dai confini del cielo è una grande storia d’amore tra un uomo e una montagna, la storia di una folle sfida dal prezzo troppo alto. Ma è anche il resoconto straordinariamente autentico e commovente di un altro amore: quello tra George e Ruth, spezzato da qualcosa di troppo grande per entrambi.
13069244
,


L'autrice.
Nata in Belgio, Tanis Rideout è cresciuta alle Bermuda e a Kingston, in Ontario. Ora vive a Toronto. Già molto apprezzata come poetessa, ha ottenuto grande successo di pubblico e critica con il suo romanzo d’esordio, Ti scriverò dai confini del cielo, che ha impiegato sei anni a scrivere. Ha scoperto la storia di George Mallory ai tempi dell’università, quando lavorava in un negozio di articoli sportivi per pagarsi gli studi. Un giorno, sugli schermi che trasmettevano documentari di avventura, ha visto scorrere le immagini d’epoca girate durante la scalata del 1924, ed è stata una folgorazione
.



Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?".

Ecco cosa dice l'Autrice circa "Above all things" (tradotto dal sito: http://tanisrideout.wordpress.com/)

"Un sacco di persone mi chiedono quanto c'è di vero Above all things; la verità, i fatti, l'elemento fiction: queste sono le risorsi di uno scrittore e la risposta è più difficile di quanto si potrebbe pensare.
Ci sono i fatti della storia, che sono Mallory e Irvine, ci sono i fatti che ho preso in prestito dalla mia vita e ci sono verità che per me sono più grandi di fatti.
Un romanziere ha un ruolo molto diverso da quello dello storico - ma quando uno scrittore approfondisce la storia, è giusto chiedersi quanto debba essere accurato."

Ed è per amore di accuratezza che l'Autrice ha consultato molti libri e documenti riguardanti Mallory e la scalata dell'Everest.

Ho preso il personaggio storico di George Mallory e dei suoi amici, parenti e compagni esploratori e li ha usati come punto di partenza. 
Tutta la ricerca, tutto il desiderio di avere i fatti sulle punte delle mie dita è stato un tentativo di creare un mondo colorato, dettagliato e ricco in cui il lettore può immergersi dentro.
Senza dubbio, alcuni che hanno familiarità con la storia di Mallory noteranno imprecisioni, modifiche e finzioni. 
Mi auguro che queste "distrazioni" non si riveleranno troppo gravi e che l'aspetto emotivo donato dalla storia possa colmarle.

Informazioni su George Mallory.

George Herbert Leigh Mallory (Mobberley, 18 giugno 1886 – Everest, 8 giugno 1924) è stato un alpinista inglese che ha fatto parte delle prime tre spedizioni inglesi per la conquista della cima del monte Everest.

Nato a Mobberley, in Gran Bretagna, diventa insegnante alla Charterhouse School, conosce la sua futura moglie, Ruth Turner, con la quale convola a nozze nel 1914 e dalla quale avrà due figlie e un figlio: Frances Clare (19 settembre 1915 – 2001), Beridge "Berry" Ruth (16 settembre 1917 – 1953), e John (21 agosto 1920).
Subito dopo il matrimonio, nel dicembre del 1915 Mallory entra a far parte del reparto di artiglieria delle forze armate come luogotenente in seconda.
Dopo la guerra Mallory ritorna brevemente al suo lavoro di docente a Charterhouse, dimettendosi nel 1921 per poter prendere parte alla prima spedizione sull'Everest. Tra le varie spedizioni, cerca di guadagnarsi da vivere scrivendo articoli e insegnando. 
l'ultima scalata.
George Mallory, a sinistra,
e Andrew Irvine, a destra, si preparano
 a lasciare la propria tenda.
1924.
L'8 giugno 1924, con il compagno di scalata Andrew Irvine, lascia la propria tenda sulla parete nord dell'Everest e comincia il tentativo di ascensione all'ultimo tratto della vetta più alta del mondo. Alle 12.50, in ritardo sulla tabella di marcia, sono avvistati a circa 240 metri dalla cima dal compagno di scalata Odell, per poi essere nascosti da folate di neve.
Non vi è certezza se i due scalatori abbiano o meno raggiunto la vetta della cima più alta del mondo 29 anni prima di Edmund Hillary e diTenzing Norgay, fatto che costituisce uno principali misteri della storia dell'alpinismo.


fonti: wikipedia - web (info e img)

venerdì 13 giugno 2014

Recensione IL PRIMO ULTIMO BACIO di Ali Harris



Avrei voluto scrivere la recensione di questo romanzo ieri sera, al 90° minuto della prima partita dei Mondiali di Calcio 2014, ma un po' per l'ora, un po' per il fatto di aver terminato il libro qualche minuto prima, ho rinunciato, rimandandolo ad oggi.

Ed eccomi qui, a dirvi la mia- meglio che posso - su

IL PRIMO ULTIMO BACIO
di Ali Harris


EDITRICE NORD
16.40 euro
USCITA 5 GIUGNO
2014
Trama

Quando arriva il momento in cui si capisce di essere innamorati? Per alcuni, mai.
Per altri, troppo tardi, l’attimo successivo alla fine di una storia. Per i più fortunati, invece, è come una rivelazione improvvisa, provocata da uno sguardo, da un gesto premuroso, da una frase sussurrata all’orecchio.
Per Molly, la rivelazione è arrivata grazie a un bacio: quello che, tanto tempo fa, Ryan Cooper le ha dato in mezzo a una pista da ballo.
È stato quel bacio incerto a farle intuire che, dietro la corazza da spaccone arrogante, si celava un ragazzo vulnerabile e generoso.
Eppure Molly ha dovuto attendere il «vero bacio» – quello che lui le ha dato mentre erano in vacanza a Ibiza – per convincersi di aver trovato la sua anima gemella.
Fino ad allora, aveva temuto che, prima o poi, le loro differenze li avrebbero divisi: lei voleva vivere a Londra, Ryan fuori città; a lei piaceva trascorrere i weekend tra musei e mostre d’arte, a lui in compagnia degli amici allo stadio e al pub. Nonostante le incomprensioni, però, nei loro cuori aveva ormai messo radici un amore profondo, sincero, assoluto.
Un amore suggellato dal «bacio del finché morte non vi separi»…

Adesso, cinque anni dopo il matrimonio, Molly sta cercando un modo per andare avanti senza Ryan.
Ma non è possibile se nella sua mente si affollano i ricordi di tutti i baci che si sono scambiati e, soprattutto, dei tanti che si sono negati.
E, mentre chiude gli scatoloni per il trasloco, Molly continua a chiedersi cosa avrebbe fatto di diverso se avesse saputo che quel bacio rubato sulla spiaggia di Ibiza sarebbe stato il primo degli ultimi baci e l’inizio di un lungo, meraviglioso addio; se già allora si fosse resa conto che sarebbe arrivato il giorno in cui, di baci, a lei Ryan non ne avrebbe dati più…



il mio pensiero

Dopo aver rischiato ed evitato volutamente una recensione "a caldo", ieri sera, mi trovo a scriverla adesso, ma senza potervi garantire un'assoluta obiettività.
In che senso?
E' uno di quei romanzi che, soprattutto da un certo momento in poi, mi ha preso, commuovendomi molto; e se siete come me, inclini alla lacrima, beh preparate qualche fazzoletto, non si può mai sapere.

Ryan Copper e Molly Carter sono i due protagonisti di questa splendida storia d'amore narrata in "Il primo ultimo bacio".
Due ragazzi giovani, belli, pieni di vita, che però non potrebbero essere tanto diversi l'un dall'altro.

Lei è precisina anche se insicura, un’amica leale, non troppo attaccata alla famiglia, con un certo senso pratico e poco propensa ad abbandonarsi alla fede e alle cose astratte, le piacerebbe vivere a Londra e dedicarsi alla carriera (è appassionata di fotografia e ne ha fatto il suo lavoro), ama stare con amici e colleghi, andare a ballare, far tardi la sera….

Insomma, vuol vivere i propri anni verdi nel miglior modo possibile, godendosi ogni singolo giorno, perché la gioventù passa in fretta ed è bene trattenerla il più possibile!
Ah un’ultima cosa! È ossessionata dalle liste….!
Sì, le liste di cosa da fare: in quanto amica, in quanto single, in quanto fidanzata o sposata…

Forse proprio le insicurezze che la caratterizzano la spingono a stilare del continuo delle liste di cose da realizzare fintanto che è giovane; e il suo modo di essere pacato e tranquillo, in fondo, è forse ciò che la spinge verso amiche dal carattere turbolento: Mia, bella come una top model, snob e raffinata; e soprattutto la complicata Casey, dalla vita difficile, dalle tantissime fragilità; Casey è l’amica divertente, buffa, con la fissa del sesso e degli uomini, euforica e disinibita.
Mia e Casey sono le migliori amiche di Molly e sembrano compensarsi.

E Ryan?
È il ragazzo perfetto! Sì, ok, è un po’ disordinato, è fissato con il calcio, ma è anche perfezionista nel lavoro, ama stare in famiglia (anche troppo!) e tra andare in discoteca e passare una serata con gli amici di sempre, preferisce la seconda opzione; non sceglierebbe mai Londra per andare a vivere e, fosse per lui, morirebbe a Light on Sea, il paesino in cui è nato e cresciuto.

L’Autrice ci fa passare da un anno all’altro, in un arco di tempo di una ventina d’anni, immergendoci nel mondo della bella Molly, presentandocela quando è solo un’adolescente un po’ scontrosa e diffidente, per poi passare a lei come giovane donna, sempre con una macchina fotografica al collo, pronta a fermare immagini, sensazioni, pensieri.

Pronta a spuntare le voci delle proprie infinite liste.
Ma non sempre le cose che desidereremmo avvengono, o non accadono come le avevamo pensate; a volte si intrufolano persone, voci, facce, emozioni che non immaginavamo e vengono a sconvolgerci la vita.

Tra Ryan e Molly scatta subito quel quid che li lega, agganciando sguardi e labbra, sin dai tempi della scuola.


Un amore bello e solare, ma il grande amore è così; come il cielo, può oscurarsi, annuvolarsi, ma non finisce, se è solido e sincero.


A Molly e Ryan i problemi, piccoli e grandi, non mancheranno!
Avranno la forza di affrontarli e superarli? Sapranno scacciare gli inutili rimpianti e guarda solo al presente e al futuro, ancora tutto da scrivere?

Il romanzo si apre con Molly semi disperata in vista di un trasloco, mentre tra scatoloni e dvd, piange sui vecchi ricordi  – se solo si potessero tutti fermare, immortalare in foto, per non perderne il ricordo!! Se solo facessimo più attenzione a ciò che viviamo, smettendo di dare tante cose per scontato! - e pensa ai tanti momenti importanti trascorsi... (come mai? Cos'è accaduto a lei e Ryan?) e ai baci dati e a quelli che potrebbe non dare più…

Accanto a loro, un altro indiscusso  protagonista infatti è il bacio.

Il bacio appassionato, dolce, d'addio, quello che dà inizio a tutto, quello col quale ci giuriamo "amore eterno", quello dato su una spiaggia e sotto un cielo rosa-arancione, al tramonto; il bacio dato davanti agli amici spiritosi e pronti alla battuta, che ci crea imbarazzo e allo stesso tempo euforia; il bacio scambiato in aeroporto, quello dato su una pista da ballo....

Baci donati, rubati, dimenticati o ricordati, distratti o importanti; labbra che si sono sfiorate tra le risa o che sono state rese umide dalle lacrime.




E ancora il primo bacio..., quello che non scorderai mai.
E poi l'ultimo bacio, anch'esso indimenticabile, che vorresti immortalare con una foto o un video, in modo da guardarlo tutte le volte che ne avrai bisogno, ogni volta che avrai voglia di risentire sulle labbra quel tocco lieve o appassionato, e nel cuore quelle emozioni che nessuno potrà rubarti.

Il tempo ti ruba le persone, le case, gli oggetti, forse un lavoro, qualche amico..., anche la salute, ma non può rubarti l'amore, quello che vive nella tua mente e nel tuo cuore, e che tu cerchi di trattenere contro tutto e tutti, per conservarlo dentro di te e trarne forza e vitalità.

Il primo ultimo bacio è una storia d’amore struggente, appassionata; non mancano i momenti in cui si sorride ma ci sono pure quelli teneri e commoventi; è una storia fresca e giovane ma anche matura e forte, perché quando la vita si fa difficile sei costretto a tirar fuori un coraggio e una voglia di vivere e d’amare di cui non ti credevi capace.

Mi è piaciuto moltissimo: sia per la storia in sé che per i personaggi, il loro modo di essere, la presenza costante dei veri amici e della famiglia.

Vero è che all’inizio sembrava di essere nel solito romance, basato sul fatto che i due piccioncini, seppur destinati a stare insieme, non riuscissero a "concretizzare"; inoltre, mi infastidiva il passaggio continuo da un anno all’altro, anche con salti temporali rilevanti (tipo dal 2007 al 1992), però a parte questo aspetto per il resto non ho altre “pecche” da rilevare.

Mi ha fatto sorridere il pensiero di un giovanotto che ama e ascolta i Take That, com’è il caso di Ryan, ma lui è così: un cucciolo tranquillo e pieno d’amore da dare, affettuoso e paziente.

Io lo consiglio a chi ama le storie d’amore appassionanti, quelle che vanno oltre il tempo, i difetti, le divergenze d’opinione, la morte.
Molto romantico ma senza essere patetico e sdolcinato, a mio avviso!!
E poi ci sono tante bellissime citazioni e frasi da segnare, ed infatti nei giorni scorsi vi ho ossessionati con brani tratti da questo romanzo...! ^_^

OrienteDaLeggere: L'ATELIER di Yeng Pway N.



E il venerdì è il momento orientaleggiante!!

– Vincitore dei South East Asian Writers Awards 2013
– Insignito del Cultural Medaillon for Literature (Singapore)
– Vincitore della sezione cinese del Singapore Literature Prize 2012
– Inserito dalla rivista «Asia Weekly» di Hong Kong tra i 10 migliori romanzi del 2011


L'atelier
di Yeng Pway N.


L'atelier
Ed. Metropoli d'Asia
Trad. B. Leonesi
512 pp
16.50 euro
Trama

Una vecchia villa in stile occidentale a Singapore, trasformata in atelier, è il fulcro da cui si dipanano le storie dei pittori che la frequentano, in particolare del gruppo del maestro Yan Pei e dei suoi allievi.
Se Yan Pei, pittore intransigente, ha dedicato tutta la vita a perseguire il proprio ideale artistico, per i suoi allievi dipingere rappresenta un passatempo, una passione o una fuga dalla quotidianità. 

Il romanzo segue le vicende ora dell'uno ora dell'altro, che da Singapore si diramano in varie regioni dell'Asia orientale - Malaysia, Hong Kong, India e Taiwan -, in Francia e in Spagna. Yeng Pway Ngon ci racconta le vicende dei vari personaggi alla fine degli anni '70, per poi farceli ritrovare vent'anni dopo e tirare le fila delle loro vite ricche di avvenimenti. Qualcuno deciderà di unirsi alla guerriglia nella giungla, altri seguiranno i propri impulsi momentanei o una vana ricerca di serenità, altri ancora si troveranno ad affrontare inaspettati drammi personali. 
Su questo fitto intreccio di storie emergono con particolare forza due storie d'amore, in qualche modo una erede dell'altra: quella del maestro Yan Pei e della sua ex moglie Wanzhen, che riprendono uno scambio epistolare dopo trent'anni che lei lo aveva lasciato, e quella di Sixian e Ningfang, che sempre dopo trent'anni si incontrano per caso a Parigi.

L'autore.
Nato a Singapore nel 1947 da una famiglia di origini cantonesi, Yeng Pway Ngon esordisce agli inizi degli anni ’60 come poeta modernista. Scrittore, poeta e drammaturgo, ha animato diverse riviste letterarie e culturali di Singapore e collaborato come editorialista con diversi quotidiani di Hong Kong. Nel 1978 è stato arrestato e tenuto in custodia dalla polizia di Singapore, che lo sospettava di attività sovversive. Dagli anni ’80 si dedica a tempo pieno alla scrittura e alla libreria che ha fondato nella sua città, la Grassroots Book Room.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...