venerdì 5 dicembre 2014

Supergiveaway su "Parole al vento": 15 libri per 15 vincitori!!



Il periodo natalizio - tra le tante cose - si accompagna anche al piacere di fare e ricevere dei doni!
E per noi lettori, cosa c'è di meglio che ricevere in dono uno o più libri?

Ecco a voi una bellissima iniziativa!
Da oggi 5 dicembre fino al 19 dicembre sul blog PAROLE AL VENTO presenterà ogni giorno un autore o un'autrice, per un totale di 15 ospiti, ciascuno dei quali metterà in palio il libro che verrà presentato di volta in volta, per un totale di ben 15 LIBRI!!!!

E udite udite: ci saranno 15 VINCITORI, che verranno estratti a sorte utilizzando il sito Random.org il giorno 21 dicembre…

Insomma un vero super giveaway con una miriade di vincitori.



Ecco tappe e libri:

1^tappa: venerdì 5 – “Cyborg 1.0″ di Roberto Serafini (ebook)
2^tappa: sabato 6 – “Sorcer for sale” di Eva Fairwald (ebook)
3^tappa: domenica 7 – “Una str…ega sotto l’albero” di Corinne Savarese (ebook)
4^tappa: lunedì 8 “Gabriel. Il sigillo della tredicesima luna” di Francesca Pace (ebook)
5^tappa: martedì 9 – “Due cuori in gioco” di Virginia Rainbow (il vincitore potrà scegliere se lo preferisce cartaceo o ebook)
6^ tappa: mercoledì 10 – “Il cuore e la maschera” di Daniela Iannuzzi (ebook)
7^tappa: giovedì 11 – “Il tempo di Luther” di Alessandra Paoloni (ebook)
8^tappa: venerdì 12 – “Amethyst” di Silvia Kristen Castellano (ebook)
9^tappa: sabato 13 – “Lupus Occulta. La femmina alpha” di Morgan Cavendish e Lyanna Wolfe (ebook)
10^tappa: domenica 14 – “Parigi, amore e altri disastri” di Marta Savarino (ebook)
11^tappa: lunedì 15 – “Crimson Moth” di Reika Kell (ebook)
12^tappa: martedì 16 – “”I demoni di mezzanotte” di Romina Principato (cartaceo)
13^ tappa: mercoledì 17 – “L’eredità del serpente” di Diletta Brizzi (ebook)
14^tappa: giovedì 18 – “Il mendicante di sogni” di Miriam Mastrovito (ebook)
15^tappa: venerdì 19 – “I custodi della notte” di Manuela Dicati (ebook)
16^tappa: domenica 21: ESTRAZIONE DEI VINCITORI (il primo estratto avrà diritto a scegliere per primo il libro che preferisce, poi toccherà al secondo e così via fino al quindicesimo vincitore)

Per partecipare alla gara è necessario:

  • Scrivere: “PARTECIPO, HO CONDIVISO IN…” come commento a questo post (clicca), aggiungendo il LINK della pagina dove avrete condiviso l’evento. 
  • Mettere mi piace alla pagina facebook della pagina collegata al blog "Parole al vento", che trovate cliccando qui. Se non avete facebook, potete seguire il blog su Twitter o Google+
  • Condividere le varie tappe su almeno 1 social (pagina personale, eventuale pagina fan ecc..) 
  • Scrivere un commento libero sotto a ciascuna tappa. I più belli saranno citati nelle pagine fan degli autori. 
  • Invitare un paio di persone che pensate possano essere interessate all’evento (inseritele nell’evento di fb, cliccate qui per essere rimandati alla pagina) . 

La partecipazione al supergiveaway è aperta da ieri 4 dicembre, fino alla mezzanotte del 20 dicembre!!

Oriente dal leggere: "La lanterna delle peonie"



Ancora un Autore che entra nel nostro "harem" di scrittori orientali!

narratori dell'est

LA LANTERNA DELLE PEONIE
di Encho San'yutei


La lanterna delle peonie
Ed. Marsilio
Trad. M. Mastrangelo
pp. 296, 1° ed.
Euro 18,00
2012
Sinossi

Kaidan botando-ro- (La lanterna delle peonie. Storia di fantasmi), titolo del repertorio delle narrazioni orali di San'yu-tei Encho-, narra di fantasmi che appaiono tra gli uomini per amore e per vendetta, mettendo in luce quanto i secondi siano più temibili dei primi. 
Ma chi ha davvero paura dei fantasmi? Coloro che hanno qualcosa di irrisolto e di sospeso, sia nella propria vita sia nel proprio karma, così come colui la cui razionalità tenta una negazione del mondo fantastico. 
Questa la risposta di Encho- nella sua opera, primo testo dei racconti orali giapponesi trascritto e consegnato alla storia della letteratura.


L'autore.
Encho San'yutei (1839-1900), uno dei declamatori più rappresentativi del Novecento giapponese, si devono famose storie umoristiche e di fantasmi, alcune originali e altre elaborate partendo da antiche leggende giapponesi e cinesi. Sulle orme del padre, comincia a calcare la scena fin dai sei anni sperimentando diverse modalità e generi di narrazione teatrale. Negli ultimi anni della carriera si dedica ad adattamenti di trame occidentali firmando testi come Meijin kurabe. nishiki no maiginu (Maestri a confronto. Il vestito da ballo di seta, 1894), che deriva da La Tosca di Victorien Sardou, a lui raccontata dal giornalista e scrittore di teatro Fukuchi Ochi, e per un caso elaborata prima di Tosca di Puccini, con il quale non ci furono mai contatti
.

giovedì 4 dicembre 2014

Frammento da "Oceano mare" (Baricco)



Tratto da OCEANO MARE di Baricco.

"Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro e ti salverai."

 

Le cover di "Il cavaliere d'inverno"



Le cover de "Il cavaliere d'inverno".
Che ne pensate?
Quale preferite?

Quella italiana mi piace molto, ma anche la seconda.

83144
Paperback, 656 pages
Published April 2001 
by HarperCollins

6323104
Paperback, 810 pages
Published September 2009
by William Morrow





















6140000
Paperback, 636 pages
Published September 2009
by HarperCollins

9686190
697 pages
2009 by Biblioteca Univ. Rizzoli





















12994361
spagnola

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ceca

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tedesco













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tedesca

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Estonia



4 dicembre 1575: nasceva la monaca di Monza




Manzoni la chiama Gertrude nel suo celebre romanzo "I Promessi Sposi", ma la storia ci dice che la monaca di Monza si chiamava suor Virginia Maria, al secolo Marianna de Leyva y Marino (nata il 4 dicembre 1575 – 1650), che divenne famosa a motivo di  uno scandalo che sconvolse Monza agli inizi del XVII secolo.

Figlia di un nobile, il conte di Monza Martino de Leyva y de la Cueva-Cabrera, fu da lui costretta a entrare nell'Ordine di San Benedetto, diventando la monaca Suor Virginia a soli 16 anni. 
A dare scandalo fu la sua relazione (quasi dieci anni) con un uomo, il conte Gian Paolo Osio, con il quale ebbe due figli (dopo due aborti), una femmina (allevata dal padre) e un maschietto. 
Conobbe l'uomo perchè questi abitava in un palazzotto attiguo al convinto e questa relazione fu coperta anche tramite l'appoggio di altre converse e di un prete (Paolo Arrigoni).
L'amante di Suor Virginia era avvezzo all'assassinio: quando già su di lui pendeva una condanna per omicidio, si macchiò di altri delitti e uccise tre persone per nascondere la tresca; fu scoperto, condannato a morte in contumacia e poi assassinato da un uomo ritenuto suo amico. 

La Signora di Monza dipinto
di Giuseppe Molteni (1847),
 basato sul personaggio dei  I promessi sposi
di Alessandro Manzoni.
Anche la monaca fu processata, per volere dell'arcivescovo Federico Borromeo, e condannata a essere "murata viva" ("carcere duro") per 13 anni al Ritiro di Santa Valeria. Sopravvissuta alla pena, rimase a Santa Valeria fino alla morte.

Alessandro Manzoni si ispirò alla storia di questo scandalo, romanzando però gli eventi, cambiando ad esempio la composizione della famiglia, la cronologia, particolari delle vicende biografiche e il nome stesso degli amanti che diverranno Suor Gertrude ed Egidio.

 Dopo dodici mesi di noviziato, pieni di pentimenti e di ripentimenti, si trovò al momento della professione, al momento cioè in cui conveniva, o dire un no più strano, più inaspettato, più scandaloso che mai, o ripetere un sì tante volte detto; lo ripetè, e fu monaca per sempre.

 Tra l'altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c'era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de' tanti, che, in que' tempi, e co' loro sgherri, e con l'alleanze d'altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar 1ì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall'empietà dell'impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.         In que' primi momenti, provò una contentezza, non schietta al certo, ma viva. Nel vòto uggioso dell'animo suo s'era venuta a infondere un'occupazione forte, continua e, direi quasi, una vita potente; ma quella contentezza era simile alla bevanda ristorativa che la crudeltà ingegnosa degli antichi mesceva al condannato, per dargli forza a sostenere i tormenti. 


Frammenti da "Il cavaliere d'inverno" (P. Simons)



Teneri passaggi tratti dal bellissimo romance "Il cavaliere d'inverno" (sul blog trovate la recensione!!).

Alexander le prese il viso minuscolo tra le sue mani massicce.
“Sei... spaventata?”
“Terrorizzata.”
“No, per favore, non aver paura di me.” Le baciò la bocca con una tale
passione, un tale amore che Tatiana sentì divampare il desiderio dentro di sé.
Vacillò, perdendo l’equilibrio. “Tatiasha, perché sei così bella? Perché?”
“Sono uno straccio. Tu sei bello.”
La abbracciò. “Sei un dono di Dio. Lui ti ha mandata per darmi la fede.” Le
prese le mani. “Sei un miracolo, lo sai, vero?” Si fermò. 
“Lui ti ha mandata per
redimermi, per confortarmi, per guarirmi..."



"Soldato, lascia che ti accarezzi il viso e baci le tue labbra, lasciami urlare attraverso i mari e sussurrare attraverso i prati ghiacciati della Russia quello che sento per te...

Luga, Ladoga, Leningrado, Lazarevo... Alexander, un tempo tu mi hai portata e io ora porto te. Nella mia eternità ora io porto te.
Attraverso la Finlandia, attraverso la Svezia, fino in America con le mani tese, mi ergerò e mi farò avanti, destriero nero che galoppa senza cavaliere nella notte.
Il tuo cuore, il tuo fucile mi conforteranno, saranno la mia culla, la mia tomba.
Lazarevo stilla il tuo essere nel mio cuore, goccia d'alba al chiaro di luna, goccia del fiume Kama.
Quando mi cerchi, cercami là, perchè là sarò tutti i giorni della mia vita."

mercoledì 3 dicembre 2014

Cito e canto: "Ci vorrebbe il mare".



Tratto da "Oceano Mare".

Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. E' come se non fosse mai passato nessuno. E' come se noi non fossimo mai esistiti. Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. non è vita falsa, non è vita vera. E' tempo. Tempo che passa. E basta.

Canzone che mi viene in mente...:

CI VORREBBE IL MARE
(Marco Masini)

Parole d'Autore prima che la storia abbia inizio ("La tregua")



Ed ecco le parole che introducono il libro "La tregua" di Primo Levi.


Sognavamo nelle notti feroci
Sogni densi e violenti
Sognati con anima e corpo:
Tornare; mangiare; raccontare.
Finché suonava breve sommesso
Il comando dell’alba:
«Wstawaç»;
E si spezzava in petto il cuore.
Ora abbiamo ritrovato la casa,
Il nostro ventre è sazio,
Abbiamo finito di raccontare.
È tempo.
Presto udremo ancora
Il comando straniero:
«Wstawaç».

11 gennaio 1946.


Il significato del termine epigrafe al quale mi rifaccio
 è quello dato dalla Treccani.it "Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi,
per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore
o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto

per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire".

Occhio al libro: "Dolce fiele" di Silvia Mariaelena Damiani



Lettori ed amici, desidero presentarvi anche oggi un'Autrice emergente, con un romanzo fantastico ma non privo di elementi thriller e psicologici.

DOLCE FIELE
di Silvia Mariaelena Damiani

COPERTINA DOLCE FIELE
prezzo cartaceo: 11 euro
prezzo ebok: 4 euro
casa editrice: SENSOINVERSO

Trama

Kaspar e Nicole sono l'esempio più puro del concetto di amore. Una vita semplice ma perfetta. 
che inaspettatamente qualcosa va storto, ed un tragico incidente spezza per sempre quella relazione che per entrambi era una ragione di vita. Andare avanti non è facile, ma l'aiuto di amici e familiari porta conforto a Kaspar. Si dice che l'amore vero non abbia confini, il protagonista non sa se sia vero o meno, sa solo che ora più che mai vede dappertutto la sua Nicole. 
Ma queste visioni non tengono in vita solo lei: oscure presente, voci sussurrate nel vento e brividi di gelo iniziano sempre più a farsi largo nel mondo di Kaspar, il quale dovrà decidere a cosa o a chi è disposto a rinunciare. Eppure tutto ciò è già successo da qualche altra parte, in qualche altro luogo.Solo il tempo cambia. 
E come sempre una voce di alza forte nel vento: "Dimmi ancora come mi troverai...". 
Riesci a sentirla?

Dolce fiele, perché dolce è il veleno che ogni giorno siamo disposti ad ingerire pur di non affrontare la realtà. Ma chi di noi non lo sarebbe?

(le musiche sono originali di un gruppo piacentino)

Sito per maggiori informazioni: QUI


Link Amazon: QUI
“Dolce fiele” parla, in termini fantastici e onirici, del dolore della perdita e di come la nostra mente preferisca giocare con le nostre sensazioni e alterare tutto ciò che ci circonda per mero egoismo, piuttosto che affrontare la realtà.

Si ringrazia la disegnatrice Marta Andreuzza che ha saputo catturare le atmosfere del romanzo e Marco Vincini e la sua band NowHere che ha scritto e composto la promessa d’amore allegata al romanzo: “Six Thousand Lives”, 6000 vita, seimila promesse, seimila notti in cui si è soli, con la speranza, anche solo per un’ora, di non esserlo più.
 

Recensione "Oceano mare" di Alessandro Baricco



Il mio primo approccio ad Alessandro Baricco.


OCEANO MARE
di Alessandro Baricco


(foto dal cell)
Ed. Feltrinelli
224 pp
7.50 euro
2013


Presso la solitaria locanda Almayer, che si affaccia sul mare, alloggiano degli strani ospiti: uomini colti, riflessivi e dalle passioni bislacche, una donna bella e con una "strana malattia" da cui guarire, una ragazza dolce con la voce di velluto, bambini vivaci e curiosi, un prete che scrive poesie dai titoli lunghissimi...
E poi c'è lui, l'uomo del mistero che alloggia nella settima stanza. Chi sarà mai?

Davvero un posto strano, insomma, ma con la sua attrattiva inspiegabile.

O forse la spiegazione c'è e risiede nel vero e indiscusso protagonista della nostra storia: il mare.

Attorno al mare - con la sua maestosità, il suo non avere limiti, il suo essere tanto calmo e rassicurante quanto burrascoso e assassino, il suo carattere misterioso, affascinante, suggestivo... - ruotano i personaggi di Baricco, che dinanzi alla distesa infinita dell'oceano mare sentono di essere piccoli, inutili, fragili.

E se ci si sente così davanti al mare, quanto indifesi e piccoli ci si può sentire ritrovandosi sballottati nel suo ventre...?

"Il mare. Sembrava uno spettatore, perfino silenzioso, perfino complice. Sembrava cornice, scenario, fondale. Ora lo guardo e capisco: il mare era tutto. E' stato, fin dal primo momento, tutto. Lo vedo ballare intorno a me, sontuoso in una luce di ghiaccio, meraviglioso mostro infinito. C'era lui nelle mani che uccidevano, nei morti che morivano, c'era lui, la pazzia, lui era l'odio e la disperazione, era la pietà e la rinuncia, lui è questo sangue e questa carne, lui è questo orrore e questo splendore. Non c'è zattera, non ci sono uomini, non ci sono parole, sentimenti, gesti, niente. Non ci sono colpevoli  e innocenti, condannati e salvati. C'è solo il mare. Ogni cosa è diventata mare."

Lo sanno bene i 147 uomini  di una fregata della marina francese che naufragò molto tempo fa, in un oceano freddo e cupo.
frud9vfu.png
,

Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera e, tra essi, faremo la conoscenza in particolare di due personaggi: il dottor Savigny e il marinaio Thomas.
Due vite che si intrecceranno in modo indissolubile; l'uno cercherà di sfuggire all'altro, che invece lo seguirà ovunque, ossessivamente, perchè i due hanno un conto, molto salato e doloroso, in sospeso.

E' sul mare che si incontrano le vicende di questi bizzarri personaggi. 
Ci fa sorridere con simpatia il paziente e calmo professore Bartleboom, che cerca di stabilire dove finisce il mare e ogni altro fenomeno naturale, mentre aspetta di riconoscere la donna della sua vita; il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, la cara e dolce Elisewin e la bella Ann Deverià, che devono guarire dalle loro personali malattie...
Tutti individui soli, in cerca di se stessi, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare.

Un libro diviso in tre parti, attraversato da un'atmosfera surreale, a volte onirica, con uno stile che il più delle volte ti rapisce, ti incanta, ti arriva dentro, come una musica che non puoi fare a meno di ascoltare e dalla quale desideri essere avvolto; altre volte la scrittura di Baricco mi ha irritata, lo ammetto...
Ecco, le prime 20/30 pagine (e pure qualcosina di più) per me sono state incomprensibili: parole su parole, ripetizioni, proposizioni troppo lunghe, il salto da un personaggio all'altro... Fortunatamente non mi arrendo facilmente e sono andata avanti nella lettura...!
Però è uno stile particolare che mi ha mandato inizialmente un po' in confusione, anche se poi siamo entrati in confidenza e la lettura è stata più scorrevole.

Lo consiglio comunque, Baricco ha un modo di scrivere, di giocare con le parole e di creare mondi e personaggi che è particolare e affascinante. 
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