venerdì 8 maggio 2015

Tentazioni Neri Pozza (anteprime&novità - maggio)



Lettori, Neri Pozza mi tenta senza ritegno con le sue pubblicazioni di maggio, tipo queste che vi presento di seguito :D

Non so se anche voi, come me, vi sentite tentati...

L’estate dell’amicizia, romanzo di notevole successo in Germania, narra magnificamente di una piccola comunità di artisti e grandi scrittori che, mentre l’Europa si consegna all’Apocalisse della guerra, crede di avere lasciato alle spalle l’inferno e di avere davanti il mondo intero.

L'ESTATE DELL'AMICIZIA
di Volker Weidermann


L'estate dell'amicizia
Ed. Neri Pozza
176 pp
15 euro
in libreria:
7 maggio 2015
Trama

È l’estate del 1936 a Ostenda, la piccola città belga affacciata sul Mare del Nord. 
Seduto in una loggia al terzo piano di una villa, Stefan Zweig contempla l’orizzonte. 
Lo sguardo fisso nel vuoto, è intento a scrivere e a osservare. 
Tra poco lo raggiungerà con la macchina da scrivere Lotte Altmann, la sua segretaria e amante. 
Lui le detterà la sua storia fino al punto in cui si bloccherà, come gli accade da tempo ormai. Lotte lo incoraggerà e lo spronerà, come sempre. È per questo che Zweig la ama.
Di un amore silenzioso, riservato, timido. «Una giovane donna mi fa bene» ha scritto una volta all’amico Joseph Roth.
Uno strano sodalizio, quello tra Zweig e Roth, un’amicizia che dura da anni. Zweig, maggiore di dieci anni, proprietario di un castello, uomo di mondo, autore di bestseller; e Roth, autore di romanzi-verità di minor successo, alcolista, socievole, generoso, prodigo di racconti, sempre circondato da amici, ascoltatori e sostenitori e, nello stesso tempo, uomo infelice e incattivito. 
Zweig, i cui libri vengono banditi dai nazisti soltanto nel maggio del 1936; e Roth che già nel 1932 vede i suoi libri messi all’indice e bruciati nel paese della peste bruna, proprio quando con Giobbe e La Marcia di Radetzky avrebbe potuto avere ricchezza e fama.
Ora eccoli entrambi in esilio a Ostenda, in mezzo a dileggiatori, combattenti, cinici, amanti, sportivi, bevitori, oratori e narratori gettati sulla stessa spiaggia dal capriccio della storia: Hermann Kesten, il romanziere sempre allegro, Egon Erwin Kisch, il predicatore, Ernst Toller, il gran nuotatore, Arthur Koestler, lo stratega e, soprattutto, Irmgard Keun, la regina dello champagne.
Euforica, pazza di gioia per essere fuggita dalla Germania nazista, Irmgard Keun non è ebrea, eppure i suoi libri in patria sono stati vietati. Descrivono donne troppo moderne e sicure di sé, proprio come lei, bella e sfrontata trentenne con stola di pelliccia intorno al collo, grande bocca, grandi occhi.
A Ostenda le danno il benvenuto con tre orchidee nella stanza d’albergo. Tutta la comunità di esuli è eccitata dal suo arrivo e, in modo particolare, Joseph Roth, lo scrittore coi baffi biondi sfilacciati, la cenere sulla giacca e la tristezza negli occhi, che, dopo un’iniziale diffidenza, se ne innamora perdutamente.

L'autore.
Volker Weidermann è nato nel 1969 in Germania. Ha studiato scienze politiche e letteratura a Heidelberg e Berlino. È l’editor della pagina culturale della FAZ ed è autore di diversi saggi e romanzi. L’estate dell’amicizia è il suo romanzo più noto.


Il nuovo romanzo dell’autore de La simmetria dei desideri.

SOLI E PERDUTI
di Eshkol Nevo

Ed. Neri Pozza
MAGGIO 2015

Trama

Nel lontano New Jersey, dopo quarant’anni di felice vita coniugale, e dopo la dipartita della moglie, Geremia Mendelshtorm si scopre improvvisamente privo di appartenenza in un luogo come l’America dove le famiglie sono come cocci di vaso. 
Nemmeno i risparmi, accumulati sgobbando da mane a sera, lo interessano più.
Un giorno, ecco la brillante idea: immortalare il nome dell’amata finanziando la costruzione di un nuovo mikveh, un bagno rituale, nella Città dei Giusti in Israele, dove aveva in animo di recarsi con la moglie l’estate precedente.
Nella Città dei Giusti, Moshe Ben Zuk, l’assistente generale tuttofare del sindaco, si occupa della pratica. 
Anni addietro Moshe si è messo la kippah in testa e si è trasferito là, nel paese degli ortodossi, sforzandosi disperatamente di considerarsi un uomo nuovo, capace di guardare le vecchie passioni da una distanza di sicurezza. Nonostante tutti gli sforzi, però, Ben Zuk è fuori posto anche lui, un uomo solo e perduto, intristito dal rimpianto di essersi lasciato sfuggire l’amore della selvaggia e bellissima Ayelet.
In cambio di una cospicua donazione del signor Mendelshtorm, Moshe trova il luogo giusto dove edificare il mikveh, il bagno che, nell’ebraismo, è destinato alle cerimonie di purificazione: nel quartiere Siberia, dove un gruppo di immigrati russi vive nel rispetto dei suoi antichi usi e costumi.
In una irresistibile commedia degli equivoci generata da eventi inaspettati, il mikveh si rivela miracoloso per ragioni tutt’altro che pure e immacolate. Una inaspettata tensione erotica impregna, infatti, magicamente le sue acque e i suoi muri e si propaga a chiunque vi si immerga.

Irresistibile elogio del primato del desiderio e dell’amore in ogni circostanza della vita, il nuovo romanzo di Eshkol Nevo – vincitore del premio della Book Publishers’ Association e del FFI-Raymond Wallier Prize – ambientato nell’immaginaria Città dei Giusti, getta uno sguardo furtivo e ironico su alcuni aspetti paradossali e comici della vita reale in Israele, ma è anche una meravigliosa storia universale sulla solitudine e sul bisogno di appartenenza.

19485472
,
«Un vero gioiello! La scrittura di Eshkol Nevo 
è irresistibile e scorrevole come al solito»
Makor Rishon

«Nevo scava ancora una volta nell’anima umana
 per denudarla completamente».
Walla

L'autore.
Eshkol Nevo è nato a Gerusalemme. Dopo un’infanzia trascorsa tra Israele e gli Stati Uniti ha completato gli studi a Tel Aviv e intrapreso una carriera di pubblicitario, abbandonata poi per dedicarsi alla letteratura. Oggi insegna scrittura creativa in numerose istituzioni. Tra le sue opere: La simmetria dei desideri (Neri Pozza 2010, BEAT 2012), Neuland (Neri Pozza 2012, BEAT 2015), Nostalgia (Neri Pozza 2014
).




Le cover di THE LAKE HOUSE, prossimo romanzo di Kate Morton



Su facebook ho appreso una bella notizia libresca: un nuovo romanzo attende i lettori e fans della bravissima Kate Morton, autrice di L'ombra del silenzio, Il giardino dei segreti, Ritorno a Riverton Manor, Una lontana follia (RECENSIONE).

Bene, abbiamo le cover straniere del prossimo romanzo - THE LAKE HOUSE -  la cui pubblicazione (in Australia, credo)  è prevista per metà ottobre c.a.
Più in là spero di trovare qualche informazione sulla trama, ma mi aspetto qualcosa di misterioso e affascinante come Kate sa fare! ;=)

QUALE COVER PREFERITE?

IO LA TERZA...! ^__-


USA
CANADA

UK

AUSTRALIAN
NEW ZEALAND

giovedì 7 maggio 2015

Novità e anteprime Piemme (maggio 2015)



Ed ecco qualche novità e qualche anteprima Piemme.

Come stamattina, le trame sono riassunte e non dettagliate ;=)

Sono già in libreria:

SE NESSUNO SA DOVE SEI (Laura Bonaiuti): per Alba crescere non è una strada in discesa.
Dopo la morte del padre, la madre si è rinchiusa nel proprio dolore e Alba comincia a lavorare facendo le pulizie per mantenere la madre nella clinica in cui è stata ricoverata.
 Lavora negli spazi dove vivono gli altri, quando le persone non ci sono, colma il vuoto immaginando vite diverse dalla sua. Vite vere. 
L'incontro con Roger le farà intraprendere un viaggio con cui scoprirà se stessa, l’amore, un mondo che non credeva esistesse. Sarà una vera e propria rinascita.

TRENO DI VITA (W. Holden):  tre donne sono scampate alla morte e alla follia di Mengele ad Auschwitz riuscendo miracolosamente a nascondere di essere incinte. Una di loro dà alla luce una femmina appena prima del viaggio, un’altra un maschietto sul treno in condizioni disumane, e la terza varcando il cancello del campo, a Mauthausen. Sessant’anni dopo, ognuno dei tre bambini, ormai cresciuti, crede di essere l’unico uscito vivo dall’inferno in quelle condizioni. Ma le sorprese nella loro incredibile storia non sono ancora finite. Una storia che è un inno all’amore, alla resistenza e alla vita.
Dal 12 maggio in poi...:

Libri per ragazzi: AMICI di Yumoto Kazumi


Un romanzo adatto ad un pubblico giovane (ma non solo), che racconta una storia che riesce a trasmettere una prospettiva culturale e un tema universale.
Il tema della vita e della morte è molto delicato, ma Yumoto Kazumi è riuscita ugualmente a creare un libro assai godibile che al contempo aiuta i ragazzi a riflettere.
In definitiva, è una storia per conoscere se stessi e gli altri e il potere taumaturgico dell’amicizia.


AMICI  
di Yumoto Kazumi


copertina Amici
Ed. Atmosphere
trad. d. Guarino
2014


FINALISTA AL PREMIO ANDERSEN 2015 E PREMIO MARE DI LIBRI

Trama

Inizialmente, si potrebbe pensare che Amici sia la storia dei tre ragazzi protagonisti. Ma, come il racconto si sviluppa, un quarto amico emerge.Lui è un uomo anziano, spiato di continuo dai ragazzi: Kiyama, lo spilungone; Kawabe, il pazzo occhialuto; Yamashita, il grassone. I tre vogliono imparare a conoscere la morte: cosa significa, come appare, ciò che accade. Il vecchio sembra un buon candidato. Mentre osservano l’uomo, cominciano a interessarsi alla sua vita. Quando il vecchio siaccorge di essere spiato, si infuria e forse ha un po’ di paura, in un primo momento, ma sceglie di diventare amico dei tre giovani per trascorrere del tempo insieme dopo l’orario di scuola. Il vecchio è un esempio per i ragazzi, ma non nel modo in cui lo immaginavano inorigine. Lui diventa un amico, un amico adulto che insegna loro la vita semplicemente stando insieme e continuando a essere se stesso.Kiyama, Kawabe e Yamashita sono una sorta di disadattati, vittime di bullismo da parte di alcuni compagni di scuola. Diventano così un trio inseparabile, sempre pronti a lottare per crescere.

Anche se il romanzo è ambientato in Giappone, riguarda i problemi degli adolescenti di tutto il mondo.
Tutti i ragazzi condividono la preoccupazione di non essere vittime di episodi di bullismo. 
La maggior parte di loro è curiosa tanto della vita quanto della morte, indipendentemente dall’'eventuale condivisione dei sentimenti con un adulto.

L'autrice.
Yumoto Kazumi (1959) è nata a Tokyo e si è laureata alla Tokyo College of Music. Ha iniziato la sua carriera scrivendo script radiofonici e televisivi, poi ha fatto il suo debutto come scrittore di libri per ragazzi nel 1992 con il romanzo Natsu No Niwa, Amici. Il lavoro ha vinto il JAWC New Talent Award e il Japan Juvenile Writers Association, è stato adattato per il cinema da Somai Shinji nel 1996, così come tradotto e pubblicato in oltre una dozzina di paesi in tutto il mondo; l’edizione inglese ha ottenuto il Boston Globe - Horn Book Award e il Mildred L. Batchelder Award. Il suo Nishibi no machi è diventato uno dei finalisti del Premio Akutagawa nel 2002, e Kishibe no tabi è stato finalista al Oda Sakunosuke Prize nel 2010.

Anteprime Sperling&Kupfer-Frassinelli (12/15 maggio)



Buongiorno lettori!
In questo mese di maggio sono davvero tante le anteprime editoriali Sperling&Kupfer e Frassinelli.

Eccone alcune, tutte collocate tra il 12 e il 15 maggio.
Qualcosa vi attira?

Ed. Sperling&Kupfer
352 pp
16.90 euro
in libreria
12 MAGGIO 2015

UNA CASA SUL MARE DEL NORD

di Nina George


Marianne vaga da sola per le strade di  Parigi, consapevole della propria infelicità, accanto ad un uomo con cui condivide la propria vita in un matrimonio soffocante.
Proprio quando ha deciso ormai di farla finita, passeggiando lungo la Senna, incontra un barbone e da quel momento la sua vita cambierà
Da Parigi alle splendide coste della Bretagna, una nuova vita e un nuovo amore attendono Marianne...




Ed. Frassinelli
180 pp
15 euro
dal 12 MAGGIO 2015

LA FIGLIA SBAGLIATA

di Raffaella Romagnolo

La storia di una donna che ha fatto troppe rinunce nella sua vita per rintanarsi nel più sicuro e tranquillo ruolo di moglie e madre modello.
Alla morte improvvisa del marito Pietro per infarto, Ines agisce insolitamente: non chiama nessuno in soccorso, neanche i familiari, ma resta lì, in casa, da sola, divisa tra presente e passato.
Un passato costellato di delusioni, traumi inconfessati e fantasmi che la perseguitano.
Alla disperata ricerca di un possibile riscatto di se stessa.




Ed. Sperling&Kupfer
216 pp
15.90 euro
in libreria:
12 MAGGIO 2015

TI MANDO UN BACIO

di Niccolò Zancan

In un mondo in cui gli ostacoli e le difficoltà non mancano, in cui è difficile arrivare a fine mese e portare da mangiare a casa (e ancor di più permettere ai propri figli di farsi una vacanza all'estero), restare onesti e lucidi non è semplice per tutti.
Lo sa Dan Martini, che è pronto a rapinare un autogrill per avere qualche soldo in più; lo sa Sergio, che non sa come fare per poter trascorrere più tempo col figlio che è stato messo in comunità..
E come loro lo sanno anche altre persone in difficoltà economiche (e non solo), le cui vite finiranno per intrecciarsi...



Ed. Sperling&Kupfer
336 pp
16.90 euro
in libreria:
15 MAGGIO 2015

I GIORNI SOSPESI
di Anne Hope

Londra 1920. La Grande guerra è finita da pochi anni e le sue cicatrici sono ben visibili.
Ada aspetta ancora il figlio dalla guerra; Evelyn ha perduto il suo grande amore e soffre in solitudine; Hettie fa la ballerina e desidera solo scrollarsi di dosso tutto quel dolore. 
Non si conoscono, ma qualcosa le lega a loro insaputa: una verità inconfessabile che tocca gli uomini della loro vita. Nel corso di cinque giorni cruciali, quel segreto comincerà a venire a galla, sconvolgendo ogni loro certezza, ma anche liberandole dai fantasmi del passato. Finché finalmente, potranno riaprirsi alla vita


mercoledì 6 maggio 2015

Recensione: RAGIONE E SENTIMENTO di Jane Austen



Un classico della grande romanziera inglese a cavallo tra Settecento e Ottocento, Jane Austen.

RAGIONE E SENTIMENTO 

(Sense and Sensibility)


Ragione e sentimento. Ediz. integrale
Ed. Newton Compton
288 pp
3.90 euro
2015

La famiglia Dashwood, protagonista di questo romanzo (il primo, tra i “canonici”, della Austen, pubblicato nel 1811), è “tutta al femminile”, composta da una mamma (seconda moglie di Henry Dashwood e vedova dello stesso) e dalle sue tre giovani figlie: Elinor, la maggiore, la sedicenne Marianne e la piccola Margaret.

Stabilitesi nel cottage di un parente nel Devonshire (dopo essere state gentilmente allontanate dalla casa di famiglia da John, figlio del primo matrimonio di Henry), Elinor e Marianne avranno modo di conoscere un sacco di gente, dalle donne alla ricerca dei pettegolezzi più interessanti agli uomini che sembrano ancora più pettegoli delle mogli.
Come in Orgoglio e Pregiudizio, uno degli argomenti di discussione tra le donne, che si incontrano amabilmente in occasioni di visite di cortesia e passeggiate, è la ricerca di un buon partito, e conoscere un nuovo giovanotto è sempre fonte di speranza per le giovani in cerca di marito.
Certo, buono sarebbe se l’amore fosse preceduto e seguito da una buona rendita annuale da parte di entrambi, e spesso proprio questa preoccupazione diventa predominante nella ricerca di un/a fidanzato/a…

In questo romanzo, ciò che prende l’attenzione del lettore (o forse dovrei dire, della lettrice, perché immagino che JA sia più apprezzata e letta tra il genere femminile. Vi prego, uomini, smentitemi!) è la differenza caratteriale e di temperamento tra le due sorelle Marianne ed Elinor.

Entrambe sono sensibili e romantiche, ma mentre la maggiore ("la ragione", il "sense") è brava a nascondere – forse per pudore, per riservatezza. o semplicemente per carattere…. - il proprio desiderio di innamorarsi e di vivere un amore sincero e “da batticuore”, dispensando invece soltanto consigli e ascoltando confessioni altrui, la minore, Marianne ("il sentimento", la "sensibility"), rivela da subito maggiore ardore, istintività, un modo di fare più spontaneo e meno ligio a convenzioni e perbenismi.

Cercando e sognando l’amore romantico, mai a Marianne verrebbe in mente di incoraggiare il corteggiamento del colonnello Brandon, che sarà pure garbato e gentile, ma è troppo “anziano” per lei, che infatti verrà irretita dal fascino giovane e fresco di un certo giovanotto, Mr John Willoughby.
,

Ma ce n’è anche per Elinor, che non riesce ad essere indifferente alla signorilità e alla intelligenza del cognato del proprio fratello maggiore (John Dashwood, sposato con l’antipatica Fanny Ferrars), Edward Ferrars, il quale però p fortemente soggetto alle volontà della esigente madre.

Tre le due donzelle e i due giovanotti si creeranno delle incomprensioni, che potrebbero portare a conseguenze non proprio liete per il loro cuore palpitante e innamorato.

Di per sé, il nocciolo della storia non è complesso e particolarmente articolato e l’Autrice spende un sacco di pagine descrivendo i pomeriggi dei personaggi (sono tempi in cui le signore e i signori paiono non fare altro che andare gli uni a casa degli altri, a parlare di questo o di quello) in modo molto particolareggiato, con dialoghi abbondanti (cosa che a me piace) e lunghi, rendendo però molto spesso la narrazione piuttosto lenta.

Ma nonostante la prolissità di diversi capitoli, il cui il ritmo scorre abbastanza lento (per velocizzarsi solo verso le ultime battute), non posso non apprezzare la prosa di JA, che riesce a farti entrare in quei salotti in cui si chiacchiera all’infinito, e soprattutto ti apre completamente il cuore dei suoi personaggi.

Sì, perché se c’è una cosa che mi piace di quest’Autrice inglese è proprio la capacità di indagare nell’animo dei personaggi principali, in particolare di Elinor, il cui punto di vista ci guida nella lettura nel darci una chiara idea del carattere di tutti coloro che ruotano attorno a lei, e che a loro modo contribuiranno – con chiacchiere e non solo – allo svolgersi delle vicende.

Ci fa sorridere la sottile e deliziosa ironia dell’Autrice nel tratteggiarci quei personaggi più buffi, un po’ superficiali, sciocchini e fin troppo pettegoli, che lei sembra prendere bonariamente in giro.

Marianne ed Elinor: due sorelle colte, belle, tutto sommato con una rendita non proprio da disprezzare, socievoli…. Potrebbero mai non trovare fidanzato?

Loro sospirano, pensano, parlano, osservano, sperano… e Jane, che pure crea ostacoli ed incomprensioni, dimostra sensibilità non lasciando né loro né le sue lettrici romantiche assetate di lieto fine e di sorrisi soddisfatti.

Io la Jane la consiglio sempre e vi anticipo che tra qualche giorno (giusto il tempo di una piccola disintossicazione) rileggerò Orgoglio e Pregiudizio.

Frammenti d'amicizia (Gala Cox)



Un passaggio molto bello sul valore dell'amicizia che, quando è vera e forte, non necessita di fiumi di parole... (non sempre, quanto meno).


-

I nostri pensieri volavano altrove.
Scese tra noi un silenzio dì amicizia. 
Non astratto, non imbarazzato. Sereno.
Che voleva dire che non era necessario riempire i vuoti con le parole. Darsi importanza con frasi ad effetto. 
Cercare l'ammiccamento. 
Bastava che fossimo insieme 
per essere forti.
E lo sapevamo entrambi.

(Gala Cox, R. Fenoglio)


Da domani 7 maggio in libreria: "NOTIZIE CHE NON LO ERANO" di Luca Sofri



Da domani in libreria una raccolta divertente, e preoccupante, delle balle giornalistiche.

NOTIZIE CHE NON LO ERANO
di Luca Sofri

Ed. Rizzoli
252 pp
16 euro
in libreria:
7 maggio 2015

Perché certe storie sono troppo belle per essere vere.
Le notizie false corrono più veloci di quelle vere. Mentre carta stampata e web si screditano a vicenda, la pratica del giornalismo diventa sempre più complessa e indefinita. Di chi possiamo ancora fidarci? 
Sinossi
Se il nostro Paese fosse proprio come ce lo raccontano i giornali, l’Italia sarebbe un posto molto più strano di quanto già non si creda. Infatti, stando a quello che negli ultimi anni hanno affermato le più rinomate fonti di informazione, gli italiani dovrebbero essere un popolo composto da una marea di analfabeti (sei milioni), da un esercito di persone sotto ipnosi a fini terapeutici (otto milioni) e da una sorprendente percentuale di donne ossessionate dall’idea di portarsi a letto un arbitro.
Non serve avere un gran fiuto per rendersi conto che si tratta di invenzioni. E non era vero il “complotto per uccidere Obama”, né che un padre volesse far bocciare il figlio, né che fosse stata trovata l’agenda di Paolo Borsellino, né la foto di Elizabeth Taylor nuda, né che Papa Francesco uscisse la notte di nascosto dal Vaticano. Eppure queste storie, insieme a tante altrettanto inventate, sono state spacciate per vere da testate che dovrebbero avere la nostra fiducia.
Con l’arrivo di internet, i giornalisti di tutto il mondo si sono dovuti abituare al confronto con lettori che possono mettere in dubbio, contestare o addirittura smentire le loro affermazioni. Il mito del web come fucina di leggende metropolitane va ribaltato: oggi la rete testa la veridicità delle notizie, mentre i falsi giornalistici sono quasi sempre il risultato di errori o leggerezze compiuti dai media tradizionali, che hanno ormai rinunciato al ruolo di filtro e alla propria funzione di controllo.

Dopo aver smontato per anni false notizie e vere bufale, Luca Sofri le ha raccolte in questo libro che, oltre a rivelarci i piccoli e grandi meccanismi del giornalismo, ci invita a riflettere sullo stato della nostra informazione e a costruirsi una bussola per distinguere il vero dal falso.
L'autore.
LUCA SOFRI, giornalista, scrittore e conduttore radiofonico, è direttore e fondatore del giornale online “il Post” (www.ilpost.it) e collabora con diverse testate, tra cui “Internazionale” e “Vanity Fair”. Per Rizzoli ha pubblicato Un grande Paese e Playlist.

lunedì 4 maggio 2015

Citazioni d'Autore ("Le confessioni di Maria Antonietta")



Stamattina ho anticipato l'imminente uscita di "Le confessioni di Maria Antonietta" di Juliet Grey.

Ecco da quali citazioni il romanzo è introdotto.

Le tribolazioni più di ogni altra cosa ci fanno capire chi siamo davvero. 
Maria Antonietta al conte di Mercy-Argenteau 

I posteri non dovrebbero prestar fede a «quelle leggende segrete che si raccontano su un principe mentre è in vita per dispetto, o per puro gusto del pettegolezzo, che un pubblico mal informato ritiene vere e che nel giro di pochi anni vengono adottate dagli storici che in tal modo ingannano se stessi e le generazioni a venire». 

Voltaire, Éloge funèbre, scritto durante il regno di Luigi xv

Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco 
è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi,
 per dedica o ricordo; più particolarm.,
 citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone 
in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli 
quanto si sta per dire. (Treccani)

Recensione: OCCHI DI RUBEN di Azzurra Targa



Un romanzo ricco di sentimento e avventura:

OCCHI DI RUBEN
di Azzurra Targa

Autopubblicazione
212 pp
0.99 euro
2015



Greta Laversi, aspirante pittrice - con qualche mania di troppo-, ha scoperto l'espediente perfetto per razionalizzare il dolore: 'dominare il cuore' attraverso la corsa.
Per provare a dimenticare un passato (sentimentale) ricco di dolori e di troppe mancanze, Greta decide di lasciare Latina (e con essa famiglia e ricordi) e approdare a Torino, dopo aver risposto ad un annuncio di lavoro come barista.
Un annuncio non certo allettante (per la paga bassa) ma che pare l'àncora di salvezza per la ragazza, che desidera davvero ricostruirsi una vita altrove, lì dove il passato non può tormentarla...

Giunta nella grande e bella Torino, Greta non conosce nessuno, se non una vecchia amica - la simpatica Daniela - e i suoi nuovi e burberi datori di lavoro; per fortuna, nel bar c'è Lucy, la collega, un tipo allegro e chiacchierone.

Ma il destino non lascia di certo in pace la solitaria Greta e le mette sul suo cammino il bel Ruben, un misterioso colombiano, schivo e riservato.

Nonostante sia intenzionata a non  lasciarsi coinvolgere dal sesso forte, Ruben l'attrae: saranno i suoi occhi neri 
.
magnetici ed espressivi, sarà il fascino latino, sarà quell'aria smarrita che intenerisce e fa simpatia..., fatto sta che Greta non riesce a restarne indifferente.
I due cominciano a frequentarsi, condividendo l'hobby della corsa; Greta prova a spiegare cosa voglia dire "dominare il cuore", facendo attenzione a non rivelare troppo di sè, della ragione perchè è tanto reticente a fidarsi del prossimo, a lasciarsi andare.
Tra i due nasce un'amicizia pulita e sincera, fatta di piccole confidenze, soprattutto da parte di Ruben, che ama parlare della propria infanzia nell'amata Colombia, parlandole del suo Paese, trasmettendo a Greta tutto l'amore per esso.

Ma l'amicizia ben presto  lascia il posto a un sentimento più forte, fatto di passione, attrazione non solo fisica ma anche mentale, nonostante gli sforzi razionali di Greta di restare solo l'amica di Ruben.

E così, tra una corsa e perdifiato e tante conversazioni intime e accorate, Ruben e Greta comprenderanno che l'amore è quello che li spinge l'uno verso l'altra, ma a dividerli c'è qualcosa che i due ancora non sanno.
Entrambi, infatti, hanno un passato fatto di cose non dette per paura: Ruben non ha detto tutto di sè, del proprio lavoro, del proprio passato in Colombia, delle proprie origini, ed è restio a farlo perchè teme di perdere la sua Greta.
Greta, a sua volta, non riesce a sbottonarsi, a confessargli da cosa sta fuggendo: non riesce neppure a mostrargli il bellissimo quadro dipinto pensando all'amato - "Occhi di Ruben", appunto, che ben riflette il fascino magnetico ed enigmatico di quest'uomo tanto bello quanto a volte misterioso.

E nonostante l'amore e la passione, se i segreti non vengono rivelati e i problemi risolti, i due innamorati si ritroveranno a dover affrontare muri molto alti, che rischiano di crollare loro addosso, schiacciandoli sotto il peso delle bugie e dei misteri.
Proprio quando Greta comincia a fidarsi, Ruben la delude, perchè ciò che non aveva voluto rivelarle adesso è sulla bocca di tutti.
Non solo, ma a complicare le cose ci si mette il quadro "Occhi di Ruben", che viene acquistato da un misterioso individuo, dal nome di Alvaro Montoja.
Questo sconosciuto è strettamente legato a Ruben, che lo sta cercando da molto tempo...

Sarà proprio il dipinto a riportare un tormentato Ruben in Colombia, scappando da una confusa Greta, che però - pur di vederci chiaro e spinta dal desiderio di proteggere l'uomo che ama - si armerà di coraggio e seguirà il suo uomo nel suo Paese.

Dalla bella Torino - da un ambiente tranquillo, familiare, in cui ci aggiriamo tra i parchi per correre insieme a Greta e Ruben, o attorno allo stadio a sentir giocare la Juve* - l'Autrice ci fa fare un bel volo in Colombia, Paese ricco di colori, sapori, rumori, vita..., ma anche pericoli, a causa di narcotrafficanti senza scrupoli, alla ricerca del famigerato Montoja.

Il viaggio in Colomba non sarà una gita di piacere e Greta si ritroverà davanti a realtà dolorose, che mai avrebbe immaginato e che metteranno in serio pericolo la sua vita.

-

Chi è davvero il suo Ruben? 
Quale segreto inconfessabile nasconde in Colombia?
ci sarà mai un futuro per la loro storia d'amore?



Proprio quando, tornata in Italia, segnata nel cuore e nel fisico da un viaggio rocambolesco e avventuroso, un'amareggiata Greta è fermamente intenzionata a dimenticare questo amore tanto forte quanto sofferto (anche se il suo cuore fa come gli  pare e continua a battere e fremere per Ruben)... la vita non smette di riservarle sorprese e altri batticuori che potrebbero ancora una volta stravolgere la sua vita...

Occhi di Ruben è un romanzo ricco di azione pur essendo fondamentalmente una storia d'amore; ma l'amore di cui ci parla l'Autrice non è semplicemente romantico, bensì è un amore che deve superare molti ostacoli, molte difficoltà per poter essere vissuto appieno e per sempre.
In queste pagine ci sono vari riferimenti allo sport (corsa, calcio) e l'Autrice è stata molto meticolosa ed accurata nell'uso della terminologia pertinente; si dà spazio all'azione, soprattutto nella parte del "viaggio in Colombia"; sembra di essere infatti sul set di un film avventuroso, tipo spy story, in cui alla nostra protagonista saranno richiesti coraggio, determinazione, all'insegna di una "vita spericolata" in cui non c'è posto per la paura.
Non manca l'amicizia, fonte di conforto e incoraggiamento per Greta, soprattutto nei momenti di solitudine e difficoltà
Ma è, come dicevo, anche una storia d'amore, in cui non mancano momenti di passione, di dolcezza, di dubbi e tormenti, che solo l'amore vero sa dare.

E' un romanzo interessante, avvincente caratterizzato da una scrittura consapevole, dettagliata, ricca di particolari, in cui nulla è lasciato al caso ma ogni dettaglio è sicuramente frutto di ricerca da parte dell'Autrice.
I personaggi principali sono ben tratteggiati, e il punto di vista della protagonista (anche se la narrazione sarà, seppur brevemente, affidata pure a Ruben) ci immerge in modo totale nei suoi sentimenti e pensieri come nelle vicende narrate.
Non mancano i colpi di scena e si arriva all'epilogo (che soddisfa il lettore) curiosi, perchè fino alla fine non mancheranno peripezie e pericoli da affrontare.

Ringrazio l'autrice Azzurra Targa per avermi dato modo di leggere questo suo romanzo, che ho apprezzato e di cui consiglio la lettura.

*vi prego: tutti insieme adesso diciamo 33
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