Ieri sera ho visto un film molto bello, una storia intrisa di buoni sentimenti, che ogni tanto fa davvero bene vedere.
E' la storia - ispirata a persone e fatti veri - di un medico dall'infanzia un po' turbolenta che però, grazie ai giusti incoraggiamenti materni, ha saputo ritagliarsi un posto nel mondo e col proprio lavoro ha potuto - e ancora lo fa - aiutare il prossimo.
Il film è IL DONO - GIFTED HANDS, del 2009, diretto da Thomas Carter, con Cuba Gooding jr. nel ruolo di Benjamin Carson.
Ben Carson nasce e cresce nei sobborghi di Detroit, insieme alla madre - che è senza marito - e al fratello maggiore Curtis.
Da ragazzino è un soggetto difficile: ha problemi di apprendimento (che però, si comprenderà dopo, sono da attribuire a disturbi della vista), che gli costano umiliazioni e prese in giro (quante volte si sentirà schernire con l'epiteto "somaro!"), ha un caratterino irascibile, non riesce a gestire molto bene la rabbia.
Tutto questo è accompagnato da una scarsa autostima e dalla convinzione di essere stupido.
Ma per sua fortuna, accanto a lui c'è una mamma tosta, tenace, che pur avendo le proprie fragilità, cerca di non riversarle sui figli, ma di inculcare loro la necessità e l'importanza di leggere, studiare, di avere degli obiettivi alti nella vita e cercare di perseguirli.
"Bennie, tu puoi fare tutto quello che fanno gli altri, solo che puoi farlo meglio"
continua a ripetere la mamma, convinta che Dio abbia un piano per i propri figli, ma essi devono ricercarlo, mettendo a frutto le proprie capacità, non certo standosene con le mani in mano.
E quando, nel corso degli anni, Benjamin sentirà di essere a un bivio e dubiterà delle proprie capacità, gli basterà pensare alle parole amorevoli e incoraggianti della madre, che gli ricorda che il suo cervello è un dono di Dio e dentro di esso vi è un potenziale in grado di operare un miracolo:
"Tu hai un mondo lì dentro; devi solo imparare a vedere oltre quello che riesci a vedere".
E sarà così che, lasciandosi alle spalle chi non crede in lui ma aggrappandosi tenacemente alle parole materne e alla fede incrollabile nel Signore, a 33 anni Ben diventa primario di neurochirurgia pediatrica alla prestigiosa clinica universitaria John Hopkins di Baltimora.
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Gifted Hands ci porta all'interno della sala operatoria, accanto a questo medico, che ha affrontato interventi chirurgici complessi, in cui davvero c'era solo da sperare il miracolo.
In particolare, nel 1987 il Dr. Carson acquistò fama mondiale per aver partecipato alla prima separazione di due gemelli siamesi uniti alla base del cranio, un'operazione estremamente delicata e complessa, che richiese cinque mesi di preparazione e 22 ore di sala operatoria e coinvolse un piano chirurgico a cui Carson contribuì a dare inizio.
Insomma, un film che forse qualcuno potrà pure trovare buonista e smielato, io l'ho trovo invece commovente, che arriva al cuore perchè tocca argomenti profondi: dalla discriminazione al valore dell'istruzione, alla fede sincera (che guida e trasforma le vita delle persone) al desiderio di aiutare il prossimo.