sabato 25 luglio 2015

Segnalazione Romance: LOVE & THE CITY di Lidia Di Simone



Cari lettori, questa mattina vorrei segnalarvi un romance che si presenta ricco non solo di sentimento e passione ma anche di colpi di scena...:

LOVE & THE CITY
di Lidia Di Simone


Ed. Mondadori
336 pp
17.50 euro
Marzo 2015

Trama

La costruzione di un amore è simile a quella di un grattacielo: ogni passo, una vertigine… Il primo romanzo femminile ambientato nel mondo delle archistar.

Amanda, detta Maddie, non ha ancora trent’anni e un corpo da atleta.
 Lo era davvero, fino a pochi anni fa, quando un SUV l’ha investita, una sera, mentre si allenava, mettendo fine alla sua carriera. 
Maddie era l’astro nascente delle Olimpiadi di Londra, dove secondo tutti i pronostici sarebbe arrivata sul podio più alto: purtroppo, invece di correre gli 800 come una gazzella, ha dovuto prendere in mano la sua vita e giocare una nuova mano con le carte che il destino le ha riservato. 
Si è laureata in architettura e adesso sta per iniziare una nuova carriera – anche se per ora solo come stagista – in un prestigioso studio londinese (che somiglia molto a quello di Norman Foster, affacciato sul Tamigi). 
Qui Maddie incontra due persone che cambieranno il suo destino: la cinese Eli Ching, che commissiona agli architetti inglesi un nuovo quartiere da costruire a Shanghai, e il superboss dello studio, archistar acclamata, scozzese burbero almeno quanto affascinante: il suo nome è Alistair Wolf, Mr Wolf… 
Maddie ancora non sa quante sorprese le riserva la sorte, quali emozioni possano palpitare dietro le pareti di cristallo dello studio Wolf, quanto il lavoro e i sentimenti somiglino alla corsa: devi allenarti, e crederci davvero, per arrivare alla meta.

Dalla timidezza nascosta sotto i suoi jeans da brava ragazza a un tailleur di Gucci mozzafiato, dall’incredibile incontro al buio al 68° piano di un grattacielo in costruzione, alla Cina, Maddie entra in un turbine di emozioni difficili da controllare. 
Solo allontanarsi può chiarirle le idee. 
E sarà a Milano che Maddie approda, nella città dove fervono i lavori per l’imminente Expo 2015, alla ricerca delle proprie radici italiane e di un nuovo equilibrio. Ma con Mr Wolf è sempre come stare su una trave sospesa nel vuoto, e senza nemmeno il casco da cantiere…

Le emozioni fortissime di un’attrazione pericolosa si uniscono alla fiaba di una ragazza coraggiosa, che non si arrende anche quando tutto sembra perduto.

L'autrice.
Lidia Di Simone, abruzzese, vive a Milano dove lavora come caporedattore per il magazine “Focus Storia” e per la rivista di storia militare “Wars”.
E' giornalista professionista da oltre vent’anni, è stata caporedattore del mensile “Biografie” e del teen magazine “Topgirl”, ha collaborato con settimanali d’attualità, femminili e mensili di viaggio, con quotidiani e inserti di economia, ha fatto la cronista di nera e la giornalista musicale, è stata responsabile della redazione spettacoli, autrice televisiva e curatrice di guide culinarie, ha scritto di gossip e costume, di cinema e sentimenti, di abiti griffati e divi capricciosi. E' appassionata d’arte, di mostre e musei.

venerdì 24 luglio 2015

Frammenti di... "L'ultimo battito del cuore"



Ho da poco iniziato a leggere "L'ultimo battito del cuore", il romanzo di Valentina Cebeni, edito da Giunti Editore, avente come protagonista una giovane donna, Penelope, la cui vita è stata distrutta da un tragico incidente, nel quale il suo amato fidanzato Adam è morto.
La vita sembra avere perduto senso e scopo e Penelope non riesce - e, in un certo senso, forse non vuole, non prova neanche - ad andare avanti, finché sua sorella Addison non insiste per portarla a casa propria, in una zona di campagna tranquilla, nel Kent.
E in mezzo alla natura Penelope comincia a riscoprire che ci sono ancora tante cose belle che la fanno sentire bene.
Questo è un piccolo brano tratto dal romanzo che ci lascia intuire proprio questo.

"In quel lembo di terra verdeggiante aveva scoperto il fascino del silenzio; amava stare seduta su una panchina per ore a guardare il fiume senza altro nella testa che lo scrosciare dell'acqua. Camminare per le stradine di campagna la faceva sentire parte del paesaggio, una zolla di terra pronta ad affrontare i primi freddi. Alzò lo sguardo sul paesaggio che li circondava, negli occhi la promessa del mattino."


Recensione: ROMANZO CRIMINALE di Giancarlo De Cataldo



E finalmente ho terminato la lettura di...

ROMANZO CRIMINALE
di Giancarlo De Cataldo


Romanzo criminale
Ed. Einaudi
602 pp
19 euro
2002

Sinossi

Un'organizzazione nascente, spietata e sanguinaria, dalle periferie cerca la conquista del cielo. 
Tre giovani eroi maledetti, che hanno un sogno ingenuo e terribile. 
Un poliziotto molto deciso, un coro di malavitosi, giocatori d'azzardo, criminologi, giornalisti, giudici, cantanti, mafiosi, insieme a pezzi deviati del potere e terroristi neri. 
E il piú esclusivo bordello in città. 


Romanzo criminale è la storia di una banda romana - la Banda della Magliana - che nel girio di qualche decennio è riuscita a tenere la città di Roma sotto scacco attraverso i suoi loschi traffici - spaccio di droga in primis - e le sue sporche alleanze.

Da subito il lettore è immerso nella quotidianità della vita di questa banda e, se anche i personaggi, con i loro nomi pittoreschi ma significativi, sono davvero tantissimi e ricordarseli tutti non è proprio semplice, è pur vero che pian piano si inizia a districarsi tra le fitte maglie di questa grande famiglia, le cui giornate ruotano appunto attorno all’organizzazione delle loro attività malavitose.

Una cosa la si comprende subito e con chiarezza, ed in qualche modo resterà così – seppur con le dovute variazioni e le uscite di scena di qualcuno – praticamente sempre: coloro che hanno in mano le redini di tutti i traffici, che decidono come e con chi collaborare, che sanno mettere a tacere una ribellione interna ecc…, sono i tre uomini, amici da tempo, protagonisti di questa storia : il Libanese – che poi è il capo riconosciuto –, il Freddo e il Dandi.

Er Libano e il Dandi spiccano maggiormente per la loro mania di volersi prendere tutta Roma, di comandare in modo esclusivo; ma mentre il Dandi desidera farlo più che altro per la bella vita e i lussi che ne derivano, per il Libanese è davvero una questione di potere, di primato. E mentre questi è più prudente, riflessivo, calcolatore, l'altro è impulsivo, vuol fare come gli va, anche andando contro le regole interne; a fargli perdere la bussola, poi, ci pensa lei, Patrizia, una squillo di lusso, bella e sensuale, che sa il fatto suo, uno spirito libero che non prende ordini da nessuno.

E il Freddo?
Come dice il soprannome, lui è quello più distante, riservato, di un’intelligenza non spavalda, ma cauta,  e  tra i tre è quello che va più con i piedi di piombo quando si tratta di prendere decisioni importanti.

Da una parte ci sono loro, i criminali, dall’altra lo Stato e la polizia che cercano di prenderli, con l’obiettivo di stanarli e metterli in galera per tutta la vita.

Ma i soldi, il potere, i ricatti… fanno sì che i delinquenti riescano con facilità a pagare i migliori avvocati, che sanno a quali cavilli appendersi per far uscire i loro clienti, non solo il prima possibile, ma anche riportando condanne leggere.

Se non fosse che a dar loro la caccia, c’è il commissario Nicola Scialoja: uno tosto, che non si arrende perchè crede nella sua missione di fermare la banda romana. Missione che diventa man mano una questione personale, soprattutto quando nella sua vita si infila Patrizia, che in qualche modo lo tiene legato a sè, cosicchè Scialoja si ritrova diviso a metà, tra la sua proverbiale onestà e la voglia di prendere i criminali anche con mezzi illeciti.

Le vicende all’interno e all’esterno della banda subiranno una svolta soprattutto con l’assassinio del Libanese, che getterà scompiglio nel gruppo, e allo stesso tempo porterà inevitabilmente alla presenza di un nuovo capo, pronto a guidare e a gestire ogni cosa, nuove alleanze, nuovi giri di “affari”…

Attorno a Libano, Freddo e Dandi ruotano, come dicevo, un sacco di personaggi dai nomi più disparati – Scrocchiazzeppi, Bufalo, Trentadenari, il Vecchio… -, ognuno dei quali avrà la sua piccola parte nel determinare la storia della banda, che al suo interno, nel corso degli anni, vedrà spaccature, ribellioni, tradimenti…, e la voglia di difendere i propri interessi sarà spesso più grande di qualsiasi forma di lealtà tra membri, anche tra quelli più “anziani”.

Spicca, in mezzo a questa gente raccogliticcia meschina e che ispira davvero poca simpatia, la figura de il Nero, un giovane che in un certo senso è un po’ dentro e un po’ fuori dalla banda; ha contatti con i tre gangster ma al contempo non vuole esserne soggetto.
Il Nero si differenzia da loro anche per la sua personalità e il suo modo di pensare, che non sono gretti e da ignorante, in quanto non è neanche ossessionato dalla brama di potere e denaro (tant’è che inizialmente il Nero sembra fare quello che fa perché guidato da una vera e propria filosofia - l'Idea - per quanto sia e resti sempre un assassino); questo modo di essere lo avvicina molto a Freddo, tanto che i due si considerano amici, e forse quella tra loro due è la sola vera amicizia presente nel romanzo, che si rivelerà tale quando uno dei due avrà davvero e seriamente bisogno di aiuto.

Il lettore è totalmente dentro la vita di questi antieroi, ne segue i ragionamenti, i dubbi, le paure, le ossessioni, le meschinità e i vizi, ed è difficile affezionarsi a qualcuno di essi e schierarsi dalla sua parte…, almeno fino a quando uno dei protagonisti, Freddo, si innamora sinceramente di una brava ragazza, Roberta, e comincia a sentire la stanchezza di una vita sempre a rischio (di morte, di arresto…., per non parlare delle ritorsioni sui propri cari) e il conseguente desiderio di uscirne fuori.

Ma queste grosse e complesse organizzazioni criminali, si sa, sono come la fitta tela di un ragno e, una volta che ti ritrovi dentro, liberartene è davvero complicato.

Il Freddo riuscirà a liberarsi della morsa letale della banda in cui è praticamente cresciuto e a vivere la sua vita lontano da essa, con la sua amata Roberta?

Romanzo criminale è scritto con un linguaggio realistico, immediato, e tale immediatezza si respira ad ogni pagina, a cominciare dall’uso abbondante del dialetto (romano,in particolare), dal tratteggio di personaggi definiti, forti, "coloriti" in un certo senso, dal racconto di scene e momenti speso crudi, in cui la violenza e il puro interesse per i fatti propri fanno da padrone.

Ne viene fuori un quadro della malavita romana non solo vicino alla realtà e spaventosamente colluso di frequente con i poteri forti (all’interno dello stesso Stato, della Polizia…), ma soprattutto incredibilmente organizzato al suo interno, anche se le falle non mancano, e i momenti, in cui sembra che qualche crepa nel sistema della banda si stia pericolosamente allargando, non mancano affatto; del resto, come diceva il giudice Falcone: “La Mafia (e credo che quindi possiamo estendere questo concetto ad ogni tipo di organizzazione criminale) è un fatto umano, e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”.

Dove andrà a finire il sogno di Libanese, Freddo, Dandi e di quanto girano loro intorno? Quel sogno “di costruire qualcosa che fosse destinato a durare”?

“Ma non si costruisce sul nulla. La partita non la vincono gli eroi giovani e belli. La partita la vince chi resta sul campo quando gli altri ne hanno avuto abbastanza.”

Chi resterà in piedi e chi, invece, si perderà per via o prenderà altre strade?

Rispetto al film di Placido – che di per sé mi è piaciuto molto -, il libro mi ha preso e soddisfatta un po' di più, non fosse altro perché la complessità dei rapporti tra i membri, la stessa contraddittoria personalità di Scialoja, o anche il personaggio del Nero (che nel film è quasi secondario), sono praticamente accennati nel film, il cui finale è poi nettamente diverso dal romanzo,  che anche per questo mi è piaciuto di più.

Adesso son curiosa di vedere la serie, e intanto consiglio la lettura di Romanzo criminale, in particolare a quanti siano interessati al genere.

Chi di voi ha letto il libro e/o visto il film e/o la serie tv?


Recensione correlata:

mercoledì 22 luglio 2015

Recensione: IL CATINO DI ZINCO di Margaret Mazzantini



Il catino di zinco è il primo libro di Margaret Mazzantini, con cui vince il Premio Campiello nel 1994.

IL CATINO DI ZINCO
di Margaret Mazzantini


Ed. Mondadori
NumeriPrimi
137 pp
10 euro
2014
"Ti approfitti di me perché sai che non credo nel tempo e lo considero un'invenzione, una menzogna per scandire il transito sulla terra. Si sta dove non c'è inizio, dove non c'è fine. In quel mezzo c'è la vita. E tutto gira, gira, gira... Le cose tornano. Tornano i visi. Ora che per te è finita, cerchi anime nella quali riversarti. Cerchi la mia, di anima. Ladra dei miei occhi, delle mie buone intenzioni".

Protagonista indiscussa di questo breve romanzo è Nonna Antenora, una donna che ha saputo vivere la propria esistenza, povera e non sempre felice, con un carattere deciso, forte, tenace, testardo e molto pratico.
L'Autrice parte da una mattina fredda come tante in cui sua nonna è morta e a parlarci di lei e della storia della sua famiglia è proprio la nipote, cui in un certo senso la vecchietta ha affidato le sue storie, le sue memorie, tutti racchiusi in quella casa di Roma che, nel tempo, è diventata una rigatteria di ricordi.

Una sorta di "santuario" che raccoglie tanti visi, tante storie di uomini, donne, bambini, luoghi... che la nipote non ha visto di persona, ma che conosce bene, come se tutte queste cose fossero lei stessa.

E così la voce narrante evoca per il lettore fatti e personaggi d'altri tempi, che partono dal 1903 e attraversano le due guerre mondiali, il fascismo... e arrivano fino a noi con una potenza rievocativa che colpisce il lettore quasi come un pugno violento.

Storie di donne che dovevano essere sottomesse prima ai padri e poi ai mariti, ma che non hanno perso mai la loro personalità, la loro forza, affrontando le sfide della vita di tutti i giorni con coraggio, ed Antenora rappresenta bene questo tipo di identità femminile, che ama svisceratamente i figli - piange quello morto troppo presto di tifo, non si dà pace per quelli andati in guerra, e controlla a vista d'occhio il figlio piccolo perché non faccia sciocchezze -, guarda ora con tenerezza ora con insofferenza il tranquillo marito, il "poromo" Gioacchino, col quale non riuscirà mai a vivere una reale intimità (soprattutto sessuale, nonostante i figli), se non forse solo negli anni della vecchiaia, quando insieme condivideranno la solitudine di un nido familiare che ha visto volar via tutti i figli.

Quella della Mazzantini, alla sua prima opera letteraria, è una scrittura forte e decisa, che alterna l'uso di un linguaggio volutamente ricercato a quello di un linguaggio molto informale, con termini gergali, dialettali, fatto anche di parole ed espressioni che di proposito sconfinano nello scurrile, soprattutto nel loro riferimento alla sessualità.
In un certo senso, il modo con cui la voce narrante si rivolge a chi legge è quasi "maleducato", irriverente, perché è fin troppo diretto, crudo, senza dubbio efficace nel tratteggiare in modo molto vivido i personaggi e le vicende da loro vissute.
Ne viene fuori un ritratto spietato ma onesto di un universo familiare caratterizzato da rancori e rimpianti, in cui c'è posto per tanto crudo realismo e un po' meno per la tenerezza.

Un romanzo che si legge in fretta per il numero di pagine ma che non per questo lascia il lettore indifferente, perchè attraverso l'importanza di andare "indietro nel tempo" con la memoria, ci porta a contatto con gente semplice (lo stesso catino di zinco ci riporta indietro negli anni,  a quando il suo utilizzo era molto frequente, testimone muto di quotidianità), che si portava "sulla groppa un tratto deforme di storia", e doveva far fronte alla povertà e a modi di pensare che adesso ci appaiono giustamente arcaici.

Un libro particolare che rivela, a mio modestissimo avviso, l'originalità e la forza narrativa ed evocativa di questa bravissima Autrice, nonchè la sua bravura nel tratteggiare personaggi femminili forti e ben definiti.


Recensioni correlate:

martedì 21 luglio 2015

Scarica e leggi GRATUITAMENTE l'antologia "Male Antico" di Gianluca Turconi


Lettori, ricevere un libro in dono non può che far piacere!Beh, l'autore Gianluca Turconi e l'illustratore Marco Alfaroli, sperando di fare cosa gradita agli appassionati di narrativa fantastica, hanno deciso di regalare a tutti l'antologia horror gratuita intitolata "Male Antico", in formato eBook.

Sinossi

Religioni, leggende e cronaca criminale hanno apparentemente poco in comune, ma a una più attenta riflessione si scopre che un unico, tremendo, elemento le può accomunare. Subdolamente si intrufola nella quotidianità, per sconvolgerla dalle fondamenta, trasformando ciò che è reale in un incubo.
Ci minaccia e ci alletta, ha molti volti diversi, riesce persino a vedere dentro di noi e a guardare con i nostri occhi.
Per quanto sia sempre diverso, siamo soliti chiamarlo con un solo nome: il Male.
E' nato con l'Uomo o esisteva già in ere precedenti?
Semplicemente non lo sappiamo.
E cosa vuole in realtà da noi?
Anche questa risposta si perde nel tempo che abbiamo trascorso in sua compagnia, nella Storia costellata da immani tragedie, siano esse ben conosciute, come le Crociate o la Seconda Guerra Mondiale, oppure episodi di microcriminalità ignorati dalla maggior parte della gente, eppure tanto importanti nel disegno del Male.
In ambientazioni storiche diverse, i racconti di questa raccolta ci faranno conoscere coloro che si arrendono a questa spaventosa entità e coloro che invece la combattono con tutte le forze.
Grazie a questi ultimi scopriremo che probabilmente non conosciamo la risposta a un'ultima domanda: è davvero possibile sconfiggere il Male?


COLLEGAMENTI ALLE LIBRERIE ONLINE (DOWNLOAD GRATUITO)

lunedì 20 luglio 2015

Frammenti di... baci&abbracci



Due passaggi teneri, entrambi che vertono su una manifestazione d'affetto, che sia il bacio o un abbraccio.

Il primo è tratto dall'urban/paranormal fantasy Opposition, ed è un bacio tra due innamorati giovanissimi pieni di ardore e attrazione reciproca; l'altro è tratto da Il catino di zinco di Margaret Mazzantini e descrive un goffo tentativo di due coniugi maturi di ritrovare una sorta di antica intimità...


"Accostai le labbra alle sue e la baciai piano. Quando appoggiò le mani sulle mie spalle stringendo le braccia intorno al collo, ci misi più passione. Fu un bacio lento e profondo, volevo imprimermi tutto il suo sapore nella memoria. Kat mise un lieve gemito e si strinse a me, accarezzando con dita esitanti i miei capelli sulla nuca. La passione prese il sopravvento, invadendo fino all'ultima cellula del mio corpo."

,

"S'incontrano all'ingresso. Non un vero e proprio abbraccio, il loro: è un modo maldestro di stare uniti con i corpi, placati dall'odore che compongono  insieme. Non si chiedono, nè si raccontano niente. Si stringono in una spossatezza senza parole. E lei finalmente può svenire. Chiude gli occhi e lo fa."

Novità in libreria: "La luna dell'oracolo" di Thea Harrison‏



Sensualità bollente, personaggi affascinanti e un universo intrigante: il nuovo capitolo del Ciclo delle Razze Antiche.


L'ORACOLO DELLA LUNA 
di Thea Harrison


Fanucci Editore
12 euro
dal 16 luglio 2015
Sinossi

La sorte del mondo soprannaturale non è mai stata tra le preoccupazioni di Grace Andreas. 
Pur essendo la sorella di un oracolo, non ha mai considerato il trascendente come qualcosa che la riguardasse da vicino. 
Fino al giorno in cui la sua esistenza prende un’altra strada: sua sorella Petra perde la vita e Grace è costretta a ereditarne il ruolo di oracolo di Louisville, e a adottare i due nipoti rimasti orfani. 
Al suo fianco ci sarà Khalil, un potente principe djinn, che ha promesso di proteggere lei e i due piccoli ma che non ha idea di quanto sia complicato convivere con un carattere difficile come quello di Grace. 
Diventato il guardiano della famiglia, dovrà difenderla non solo dalle insidie dei poteri soprannaturali, ma anche dai guai che Grace sta causando con la sua irriverenza nei confronti delle gerarchie. 
Eppure, nonostante la pericolosità della sua condotta, Khalil sa che in lei c’è qualcosa di delicato e vulnerabile da proteggere a ogni costo. 
Rimarranno l’uno al fianco dell’altra, ma comprenderanno la profondità del legame che li unisce solo quando a essere in pericolo saranno le loro stesse vite.


Inoltre, vi segnalo che pochi giorni addietro, al San Diego Comic-Con, è stato presentato il pilot della serie televisiva The Expanse. Prodotta dal canale Syfy e tratta dai romanzi di James S. A. Corey, di cui Fanucci editore ha già pubblicato il primo volume: Leviathan - Il risveglio.

Qui potete leggere l'intervista rilasciata da Daniel Abraham e Ty Franck durante il paneldedicato al programma.

Per tutte le altre notizie e curiosità, potete visitare la pagina ufficiale di The Expanse suSyFy.

domenica 19 luglio 2015

Recensione: OPPOSITION di Jennifer L. Armentrout



L'attesa per me è finalmente terminata: le avventure di Katy e Daemon, l'eterna battaglia tra i Lux e gli uomini di Dedalo è giunta al termine con l'ultimo capitolo della serie "Lux" di Jennifer Armentrout.

Di seguito ci sono le recensioni degli altri romanzi (cliccate accanto ai titoli per leggerle).

Prequel - SHADOWS (recensione)
1. Obsidian (recensione)
2. Onyx (recensione)
3. Opal (recensione)
4. Origin (recensione)


OPPOSITION
di Jennifer L. Armentrout


Ed. Giunti Y
trad. S. Reggiani
Pagine: 352
Prezzo € 12
Uscita: giugno 2015
LINK

Link del libro su Giunti Editore
Link della pagina autrice sul sito di Giunti Editore


Siamo davvero davanti alla fine di tutto e l'incubo peggiore, cioè le previsioni dei funzionari dell'odiato e pericoloso Dedalo sembrano ormai trovare adempimento: la notte all'improvviso è illuminata da migliaia e migliaia di Luxen che solcano il cielo come stelle cadenti, scendendo in migliaia sulla Terra.
Di fronte a un'invasione di questa portata, nessuno sulla Terra potrà più considerarsi al sicuro, nemmeno la famiglia Black.
Soprattutto la famiglia Black.
I tre fratelli alieni, infatti, attirati come una calamita dai loro simili, non possono non affiancarli.
E questo confonde e spaventa la povera Katy, che non capisce come sia possibili che il suo Daemon, Dawson e Dee possano schierarsi dalla parte dei Luxen invasori.

E poi...., quali sono le intenzioni dei Luxen?
Molto probabilmente essi non hanno nulla di buono... e mentre i giorni passano, la ragazza non può fare a meno di chiedersi se Daemon tornerà davvero, e soprattutto se al ritorno sarà ancora lo stesso...

Subito diviene chiaro che i Luxen desiderano spazzare via gli umani e dominare la Terra..., ma è possibile che i Black sono d'accordo con il loro popolo? 
Pur credendo fermamente nell'amore che la lega a Daemon, quando se lo ritrova davanti, Katy dovrà fare i conti con un ragazzo diverso da quello che lei ha imparato a conoscere: un Daemon dallo sguardo freddo, dalle parole crudeli e dal tono cinico, che sembra non aver memoria di ciò che c'è tra loro.

Ma come è possibile?
Dopo tutto quello che hanno passato insieme, dopo tutto l'amore che li ha uniti, Daemon può davvero rinnegare il passato?

.
Ma niente paura, Daemon non è impazzito, e neppure Dawson - che mai potrebbe abbandonare la sua amatissima Beth, che ora più che mai è bisognosa di cure e di lui.
Il nostro bellissimo alieno dagli occhi magnetici è sempre lo stesso: forte, coraggioso, temerario, furbo e sempre innamoratissimo della sua Kitty, che comprenderà come davanti ai folli Luxen sia necessario comportarsi in modo da non rivelare che in realtà Daemon e il fratello non hanno alcuna intenzione di unirsi a loro.

E Dee?  Per lei le cose sono meno semplici: è davvero cambiata, diventando cattiva e spietata.
Ma è pur sempre la dolce e bella Dee e nè Katy nè Daemon si sognerebbero di abbandonarla.

Le peripezie che i nostri eroi dovranno affrontare saranno davvero all'ultimo respiro, e metteranno Daemon, Katy e il fedele Origin Archer, di fronte alla necessità di guardarsi continuamente le spalle dalle schiere di Luxen che vogliono farli fuori, e cercare di capire con chi possono allearsi per sconfiggerli.

A volte, davanti alle difficoltà più insormontabili, si prospettano soluzioni inimmaginabili e i tre si ritroveranno a chiedere aiuto a un popolo da sempre nemico dei Luxen e che potrebbe essere l'ultima speranza per salvare la Terra dalla invasione aliena, che ha già cominciato a prendere piede in tanti stati degli USA, combinando macelli e provocando distruzione e morte.

Chi  può fermare questi crudeli Luxen?
E che ne è degli Origin, di questa razza speciale, creata in laboratorio da scienziati incoscienti e presi dal delirio di onnipotenza, che non hanno tenuto conto degli effetti devastanti delle proprie sciagurate ricerche su Luxen, umani, ibridi e Origin?
Con chi si alleeranno queste potenti ed inquietanti creature dagli occhi viola? Con i Luxen ribelli - Daemon e Dawson - o con i Luxen invasori?

Per fortuna, c'è sempre Luc, un Origin particolare già incontrato nel libro precedente che, con la sua aria spocchiosa e arrogante, ma con una personalità estremamente intelligente e scaltra, potrebbe rivelarsi l'aiuto indispensabile, che al momento giusto sbuca dal nulla per tirare fuori dai guai Daemon, Kat e Archer.

.
Quest'ultimo romanzo è davvero molto adrenalinico, c'è molta azione, combattimenti corpo a corpo a non finire, in cui ritroviamo la forza sovrumana di Daemon - che si inalbera in modo pericoloso quando gli toccano i suoi cari - ma anche quella di Katy, che è il personaggio che più ha subito evoluzioni nel corso della serie.
Da blogger timida, impacciata, imbranata, amante solo dei libri, tranquilla, incapace di far del male ad una mosca, siamo pian piano arrivati ad una guerriera consapevole dei propri poteri, della proprie potenzialità, e della necessità, non solo di difendersi, ma ancor più di attaccare quei nemici che ormai il destino le sta mettendo davanti giorno per giorno.
Nemici pericolosi, che rischiano di portarle via le persone che più ama al mondo, sua madre compresa, che non vede da troppo tempo e che sarà sicuramente preoccupata...
Insomma una Katy disposta a far cose che solo un anno prima non si sarebbe neanche lontanamente immaginata, e che pensava appartenessero unicamente agli universi distopici dei suoi adorati romanzi.

Come dicevo, la trama è densa di momenti avventurosi e dinamici, come di altri contrassegnati dalla tenerezza e dalla passione che lega Daeomn e Katy, che non perdono la loro vena ironica e la loro indistruttibile fiducia sia nel loro grande amore che nel futuro.
Un futuro "normale" (umano!), in cui possano vivere come dei semplici giovani che stanno insieme, ridono, scherzano, mangiano schifezze guardando film horror e magari si iscrivono al college.

Un futuro legittimo, da sognare e desiderare, ma per il quale dovranno soprattutto combattere, fino all'ultimo sangue, fino all'ultimo fascio di luce, sperando che proprio quando le cose si mettono malissimo, dal cielo giunga l'aiuto tanto atteso...

Una serie che per me era iniziata "così così" per poi diventare appassionante; i due protagonisti piacciono perchè sono schietti, sono sempre loro stessi nonostante le traversie da affrontare; il loro amore intenerisce e fa ben sperare, nel corso della lettura, che possa vincere contro il Male per far trionfare il Bene.
Daemon non mi era simpatico ai tempi di Obsidian, ma andando avanti non ho potuto fare a meno di amarlo, in particolare quando tira fuori tutta la sua gelosia nei confronti della sua Kat, ed è capace di creare il caos più completo per chiarire che la sua ragazza è sua e chi la tocca si fa male, molto male.

Posso dire, giunta alla conclusione della serie Lux, che mi è piaciuta molto, è riuscita a tener sempre alta - soprattutto da un certo momento in poi - la mia attenzione e la mia curiosità; un epilogo che non lascerà il lettore affatto deluso.

venerdì 17 luglio 2015

Cito e canto: Always



Un romantico passaggio tratto da Opposition, l'epilogo della serie Lux.


"Kat". Pronunciò il mio nome come se fosse una specie di preghiera, poi mi sfiorò con un bacio dietro l'orecchio. "Ho infranto ogni regola della mia razza per curarti e averti vicina. Ti ho sposata e ho raso al suolo una città per tenerti al sicuro. Ho ucciso per te. Pensavi davvero che potessi dimenticare tutto? Che ci fosse qualcosa in questo mondo, in qualsiasi universo, più forte del mio amore per te?".





Yeah, I will love you baby
Always
And I'll be there forever and a day
Always 
If you told me to cry for you
I could
If you told me to die for you
I would
Take a look at my face
Therès no price I won't pay
To say these words to you
Well, there ain't no luck
In these loaded dice
But baby if you give me just one more try
We can pack up our old dreams
And our old lives
Wèll find a place where the sun still shines
And I will love you, baby
Always
And I'll be there forever and a day
always
I'll be there till the stars don't shine
Till the heavens burst and
The words don't rhyme
And I know when I die, yoùll be on my mind
And I'll love you
Always

giovedì 16 luglio 2015

Recensione film: IL DONO - GIFTED HANDS di Thomas Carter



Ieri sera ho visto un film molto bello, una storia intrisa di buoni sentimenti, che ogni tanto fa davvero bene vedere.

E' la storia - ispirata a persone e fatti veri - di un medico dall'infanzia un po' turbolenta che però, grazie ai giusti incoraggiamenti materni, ha saputo ritagliarsi un posto nel mondo e col proprio lavoro ha potuto - e ancora lo fa - aiutare il prossimo.


Il film è IL DONO - GIFTED HANDS, del 2009, diretto da Thomas Carter, con Cuba Gooding  jr. nel ruolo di Benjamin Carson.

Ben Carson nasce e cresce nei sobborghi di Detroit, insieme alla madre - che è senza marito - e al fratello maggiore Curtis.
Da ragazzino è un soggetto difficile: ha problemi di apprendimento (che però, si comprenderà dopo, sono da attribuire a disturbi della vista), che gli costano umiliazioni e prese in giro (quante volte si sentirà schernire con l'epiteto "somaro!"), ha un caratterino irascibile, non riesce a gestire molto bene la rabbia.
Tutto questo è accompagnato da una scarsa autostima e dalla convinzione di essere stupido.
Ma per sua fortuna, accanto a lui c'è una mamma tosta, tenace, che pur avendo le proprie fragilità, cerca di non riversarle sui figli, ma di inculcare loro la necessità e l'importanza di leggere, studiare, di avere degli obiettivi alti nella vita e cercare di perseguirli.

"Bennie, tu puoi fare tutto quello che fanno gli altri, solo che puoi farlo meglio"

continua a ripetere la mamma, convinta che Dio abbia un piano per i propri figli, ma essi devono ricercarlo, mettendo a frutto le proprie capacità, non certo standosene con le mani in mano.

E quando, nel corso degli anni, Benjamin sentirà di essere a un bivio e dubiterà delle proprie capacità, gli basterà pensare alle parole amorevoli e incoraggianti della madre, che gli ricorda che il suo cervello è un dono di Dio e dentro di esso vi è un potenziale in grado di operare un miracolo:

"Tu hai un mondo lì dentro; devi solo imparare a vedere oltre quello che riesci a vedere".

E sarà così che, lasciandosi alle spalle chi non crede in lui ma aggrappandosi tenacemente alle parole materne e alla fede incrollabile nel Signore, a 33 anni Ben diventa primario di neurochirurgia pediatrica alla prestigiosa clinica universitaria John Hopkins di Baltimora.

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Questo film è basato sul libro Mani Miracolose (EUN) e ci narra la vita di un uomo pieno di umiltà, compassione, coraggio e sensibilità, un modello per i giovani e per chiunque necessiti di incoraggiamento per tentare ciò che apparentemente sembra impossibile e per eccellere in qualsiasi campo.

Gifted Hands ci porta all'interno della sala operatoria, accanto a questo medico, che ha affrontato interventi chirurgici complessi, in cui davvero c'era solo da sperare il miracolo.

In particolare, nel 1987 il Dr. Carson acquistò fama mondiale per aver partecipato alla prima separazione di due gemelli siamesi uniti alla base del cranio, un'operazione estremamente delicata e complessa, che richiese cinque mesi di preparazione e 22 ore di sala operatoria e coinvolse un piano chirurgico a cui Carson contribuì a dare inizio.

Insomma, un film che forse qualcuno potrà pure trovare buonista e smielato, io l'ho trovo invece commovente, che arriva al cuore perchè tocca argomenti profondi: dalla discriminazione al valore dell'istruzione, alla fede sincera (che guida e trasforma le vita delle persone) al desiderio di aiutare il prossimo.


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