domenica 22 novembre 2015

Novità Butterfly Edizioni (novembre 2015)



Novità Butterfly Edizioni: dal romanzo d'amore a quello in forma epistolare che parla dritto al cuore.

Che ne pensate? ^_-


AMARTI E' IL MIO DESTINO
di Margaret Privitera


Pagine: 180
Prezzo: 1,99 €
Disponibile in ebook
Data di uscita: 16 novembre 2015


Trama

1600, Scozia. Costretto da una grave malattia, Charles Ruaridh Mackenzie deve cedere le redini del suo clan alla sua unica figlia: Aranel. 
La ragazza vive segregata nel castello di famiglia, non solo perchè porta su di sè la "colpa" di non essere un maschio, ma anche a causa del suo aspetto fuori dal comune. 
Cresciuta con la sensazione di essere diversa e sbagliata, Aranel non è pronta ad affrontare il mondo esterno, corrotto e pieno di insidie, dove neanche dello zio Mornon ti puoi fidare. 
Costretta in sposa a un uomo crudele e privo di morale, decide di fuggire al proprio destino. 
Lungo il cammino viene soccorsa dall'affascinante Ian Ross, che ha un conto in sospeso con il suo futuro marito, James Morgan, colpevole di aver ucciso i suoi cari. 
Tra i due scoppia una passione bruciante e una leale amicizia, che ben presto si trasforma in amore. 
Forse c'è ancora una speranza per tutti anche quando all'orizzonte si profila una guerra all'ultimo sangue, perché l'amore è una forza travolgente che può ogni cosa...


sabato 21 novembre 2015

Recensione: NON E' UN VENTO AMICO di Vincenzo Zonno



La storia di cui vi parlo in questi momenti è ambientata nella seconda metà dell'Ottocento in Russia e riesce a mescolare in modo sapiente e accattivante storia e religiosità, collocandole in un contesto socio-economico e politico ben disegnato e interessante.
Sto parlando del romanzo "Non è un vento amico" per la cui lettura ringrazio l'Autore, Vincenzo Zonno, e la C.E. Vocifuoriscena.

NON E' UN VENTO AMICO
di Vincenzo Zonno


Edizioni Vocifuoriscena
Anno: 2015
Pagine: 246
Prezzo: € 15,00



Protagonista del nostro romanzo storico è il giovane tenente Georges Strogonov, che trascorre le proprie giornate di soldato in totale relax, tra festini, bevute con i colleghi e belle donne da conquistare anche solo per una notte.

Ma un giorno la sua vita tranquilla viene scossa da una missione improvvisa affidatagli dallo zar di Russia in persona: Nikolaij Romanov, succeduto al fratello Aleksander (morto in circostanze misteriose), vuole che Georges vada nell'exclave russo Cypel Koszalin per controllare la situazione (dal punto di vista soprattutto morale e religioso) di quel territorio e stendere per lui un rapporto dettagliato.
Sono gli anni in cui gli zar stanno facendo di tutto per combattere il pensiero liberista e riportare la madre Russia alla sua antica stabilità, restituendole un'impronta religiosa definita (ortodossa).

Prima di giungere a destinazione, Georges vuole togliersi una curiosità: dare un'occhiata alla salma del suo povero predecessore, Anatolij Liapa, che aveva ricevuto lo stesso suo compito dallo zar.
Nell'esaminare il cadavere, Georges resta turbato nel constatare che l'uomo aveva fatto davvero una brutta morte: era morto dissanguato, come un maiale, e gli erano state recise addirittura le corde vocali.
Come mai? Da chi? Qualcuno aveva posto brutalmente fine alla vita di Ljapa...: perché?

Quando Georges giunge nel territorio in cui dovrà vivere per portare a termine la sua missione, non sa assolutamente ciò che gli spetta; la prima conoscenza che fa è quella di un uomo gretto e inquietante, Berja, che sparirà alla sua vista così come gli è apparso (per poi ricomparire più tardi...).
L'accoglienza a Cypel Koszalin è abbastanza positiva, soprattutto grazie a padre Evlogij, che si occupa di officiare le funzioni religiose, e che si mostra da subito molto amichevole.
Apparentemente la vita nel territorio scorre tranquilla e anche noiosa, tant'è che Georges non sa che scrivere di eclatante nel rapporto per lo zar.
Se non fosse che... girano voci sulla fine di Ljapa: voci che lo dipingono come un uomo depravato e corrotto la cui fine è sopraggiunta in seguito al severo giudizio di Dio, attraverso Abaddon, l'Angelo della Morte.

Ma si sa, pensa il nostro console, i Russi sono un popolo di cantastorie, arretrato, irretito da uno spirito religioso di stampo medievale.
Eppure, qualcosa non lo convince e il giovane inizierà la sua personale ricerca della verità su ciò che è accaduto a Ljapa.

Intanto, le giornate di Georges vengono allietate da una presenza femminile: la bella e dolce Lidija, 
una vedova con un triste passato; lei e il suo povero marito sono stati in Siberia e non è stato un soggiorno piacevole...
Tra i due scatta una simpatia immediata che ben presto evolverà in un sentimento più forte.
Ma c'è qualcosa in Lidija (e nei suoi discorsi sul peccato e sul perdono divino, che sembrano sopraffarla e turbarla oltre misura) che non è chiaro a Georges, che dovrà ben presto fare i conti con la dura realtà della forte influenza che hanno certi modi di pensare e concepire Dio, il peccato e la redenzione e di come questo sia in qualche interconnesso non solo con la bella Lidija, ma anche con la morte tragica e macabra di Ljapa.

Le atmosfere di questo romanzo sono per la maggior parte cupe e oscure, e contribuiscono a dare quel tocco di mistero che avvolge le vicende ed, in particolare, la ricerca della verità da parte di Georges sull'omicidio del suo predecessore; il linguaggio utilizzato ci riporta indietro nel tempo e mi ha ricordato lo stile narrativo dei grandi autori russi dell'800 - da Dostoevskij a Puskin, a Tolstoj... - e la sua vividezza fa sì che al lettore sembra di sentire davvero gli odori, le voci, lo squallore e la solitudine di questi posti.

Ma si sentono anche la dolcezza e la purezza dei sentimenti di Georges nei confronti di Lidija, e la contraddittorietà che caratterizza quest'ultima, ossessionata da una fede opprimente, che la inchioda davanti alle proprie presunte colpe e che rischia di fagocitarla in un giro più grande di lei, in cui a far da padrone sono il fanatismo religioso più che la vera fede in Dio.

Georges conoscerà da vicino fatti sinistri che alcune persone - tra cui uomini insospettabili, che dovrebbero essere ufficialmente morti e invece.... - hanno tutto l'interesse a tener celati, non esitando ad eliminare chiunque si frapponga tra loro e il desiderio di purificare la madre Russia dai peccatori impenitenti.

Georges, che non ha un gran rapporto con la religione e con Dio, è un giovane determinato e più coraggioso di quanto pensi egli stesso di sé, e la sua sete di verità non si ferma davanti alle difficoltà, spinto com'è dall'amore sincero che prova per Lidija, che egli - al pari di un eroe romantico - vorrebbe salvare da se stessa e da chi si sta servendo delle sue debolezze per portare avanti i propri oscuri scopi, che di spirituale hanno davvero poco.

Ce la farà Georges a far luce sul mistero della morte funesta di Ljapa?
E il suo amore per Lidija sarà più forte di certi modi di pensare arretrati, che si oppongono a ogni forma di modernità come se si trattasse di rifiutare il diavolo in persona? 
Saprà salvare un'anima innocente che rischia di perdersi in un macabro gioco più grande di lei?

Un romanzo le cui vicende si stagliano su uno sfondo storico ben preciso, del quale ci vengono illustrati i tratti salienti dal punto di vista politico, socio-economico e religioso, che in certi tratti assume i colori del giallo e del mistero, lasciando sentire al lettore tutto il peso dello scontro tra il desiderio di alcuni di restare in un certo tipo di arretratezza e il bisogno di modernità; del resto, Cypel Koszalin è un piccolo mondo chiuso, con confini ben precisi, immobile, fisso, in cui non c'è spazio per ciò che è moderno e aperto, ma solo per la pretesa (e folle) ricerca della purezza di una vita fedele ai principi religiosi ortodossi.

"Non è un vento amico" è un romanzo scritto davvero bene, con una trama avvincente, che ruota su alcune dicotomie - come ho anticipato (modernità-arretratezza, purezza-depravazione, peccato-ravvedimento/redenzione, fede-ateismo) -, con un ritmo narrativo che cresce via via che le vicende si sviluppano ma che non toglie quella vena malinconica e triste che accompagna inesorabilmente i fatti narrati, fino alle ultime battute.

Una bella lettura, non posso che consigliarla, soprattutto se amate il romanzo storico.

Novità... da leggere! (Edizioni Cento Autori)



Buon pomeriggio, cari lettori.
Prima di scrivere e condividere con voi la recensione dell'ultimo libro da me terminato, desidero parlarvi di due nuove uscite Edizioni Cento Autori.

Lasciatemi un vostro parere per dirmi cosa ne pensate ;=)



AGHARTI. UN’INDAGINE DEL COMMISSARIO SALINA
di Antonio Forni


Ed. CentoAutori
ISBN 978-88-6872-042-1
Collana L’Arcobaleno
Formato 13×20
Pagine 208


Trama

Due efferati omicidi, un probabile serial killer e un mistero che sembra avere radici in uno scavo archeologico in Kazakistan. 
Un giallo venato di mystery per un commissario con un cronico mal di testa.

Un rompicapo. È quello che deve risolvere il commissario Salina, indagando sulla morte di un giovane ricercatore universitario, specializzato in lingue antiche, il cui corpo è stato ritrovato con la testa tagliata di netto. 
La vita del morto era tranquilla: università, casa, pochi svaghi. Chi e perché ha ucciso l'uomo? 
Il mistero s'infittisce quando anche una giovane prostituta di colore viene ritrovata decapitata. Per Salina e la dottoressa Presti, il magistrato incaricato delle indagini, il doppio omicidio sembra opera di un serial killer, fino a quando una donna telefona dalla Francia e dichiara di conoscere chi è l'assassino.
 Il caso scotta e a Salina e Presti vengono, nel frattempo, revocate le indagini. 
Ma i due non demordono e volano a Parigi per ascoltare la donna. Scoprono che tutto il mistero ruota intorno ad uno scavo archeologico in Kazakistan, alla ricerca di un Kurgan, un antico mausoleo funebre...

Tra suspense e mistero Antonio Forni fa viaggiare il lettore dalla romantica Parigi alle esoteriche tombe del Kazakistan tessendo con sottile maestria le fila della trama di un thriller mozzafiato. C'è solo un modo per scoprire l'autore di efferati omicidi e il commissario Salina non si fermerà davanti a niente per scoprire il mistero di Agharti.

L'autore.
Antonio Forni è giornalista professionista, vice-caporedattore RAI del TGR Campania. Ha pubblicato il romanzo noir Presagio napoletano (Lo Stagno Incantato Editore).


PATER FAMILIAS
di Massimo Cacciapuoti

Ed. CentoAutori
ISBN 978-88-6872-0420-7
Collana L’Arcobaleno
Formato 13×20
Pagine 256



Un romanzo lirico e neorealista su un gruppo di ragazzi di periferia, che la vita ha messo con le spalle al muro.

Trama

Matteo, un ragazzo di 30 anni, ritorna dopo dieci anni di assenza nel suo paese natio vicino Napoli. 
Percorrere le strade e le piazze del paese rievoca in Matteo ricordi ed emozioni che si aprono in continue ed improvvise visioni, in cui il passato ed il presente si mescolano in un vortice senza fine. 
Rivede con gli occhi e con la mente le vite degli amici che non ci sono più: Roberto, morto cadendo da un palazzo terremotato; Antimo, ucciso da un carabiniere nel corso di una rapina; Geggè, che si uccide perché il padre gli ha rubato i risparmi del lavoro; e poi Michele, Rosa, Ciro, Anna... 
Lui era uno di loro, e ora è tornato per fare i conti con quel tragico passato...

Massimo Cacciapuoti con un linguaggio volutamente aulico e ricercato racconta, attraverso i ricordi del passato di un uomo adulto, le vite marginali di ragazzi difficili delle periferie, luoghi dove il tempo sembra essersi fermato e il futuro è fatto soltanto di speranza.

L'autore.
Massimo Cacciapuoti è nato a Giugliano in Campania (NA), dove vive e lavora. È autore dei romanzi L’ubbidienza (Rizzoli, 2004), L’abito da sposa (Garzanti, 2006), Esco presto la mattina (Garzanti, 2009), Non molto lontano da qui (Garzanti, 2011), Va tutto bene (Barbera, 2012) e Noi due oltre le nuvole (Garzanti, 2014). Pater familias è il suo primo romanzo, da cui è stato tratto l’omonimo e pluripremiato film di Francesco Patierno.

venerdì 20 novembre 2015

Imparare leggendo (#5)



Sul blog, nel tempo, ho aperto diverse rubriche, a cadenza settimanale e non, che ad oggi non sempre condivido con voi in modo costante (per quanto ci pensi e vorrei).
Dico questo perchè non ho intenzione di aprire una nuova rubrica, ma pensavo di dare spazio - senza impegni troppo fiscali - a una cosetta che mi salta in mente spesso, quando, leggendo, mi ritrovo davanti a termini di cui non conosco il significato.

E siccome "la vecchia non voleva morire, perché diceva che aveva altre cose da imparare", e siccome la lingua italiana è ricca, tra le tante cose, di un sacco di vocaboli, ho pensato di condividere con voi quelle paroline o espressione di cui ignoravo il significato o l'etimologi o altre curiosità ad esse legate.


PAREIDOLIA

dal greco eidolon (“immagine”), con il prefisso para- (“simile a, presso, accanto”, ma che può indicare anche “deviazione, alterazione”).
Treccani: Processo psichico consistente nella elaborazione fantastica di percezioni reali incomplete, non spiegabile con sentimenti o processi associativi, che porta a immagini illusorie dotate di una nitidezza materiale (per es., l’illusione che si ha, guardando le nuvole, di vedervi montagne coperte di neve, battaglie, ecc.).
Detto più semplicemente: è la tendenza innata ad utilizzare schemi noti e già in nostro possesso per dare un senso a forme casuali ed indistinte. 
Esempi? Beh, ad esempio guardare le nuvole e pensare di vederci forme particolari, o il fatto stesso di chiamare degli oggetti con determinati nomi: pinza a pappagallo, coda di cavallo..



DERAPATA


Treccani: slittata, sbandata laterale; in partic.: 

a. In aviazione, spostamento laterale dell’aeromobile nel piano alare verso l’esterno di una traiettoria curvilinea, dovuto a virata non corretta o ad altra manovra in volo (contrario di scivolata).

b. Nell’automobilismo, spostamento delle ruote posteriori verso l’esterno, in curva, per diminuzione di aderenza, spec. su fondo bagnato; d. controllata, quella voluta e controllata dal pilota per prendere la curva più velocemente.

c. Nello sci, scivolata eseguita in direzione diversa da quella verso cui puntano gli sci (in genere lateralmente) nel discendere un pendio molto erto; anche, scivolata verso l’esterno in una curva, dovuta a movimento errato.

CONOSCEVATE QUESTE PAROLE? ^_-

Frammenti di... bugie (da Il suggeritore)



Un brevissimo passaggio tratto dal bellissimo romanzo - recensito QUI - IL SUGGERITORE sui bugiardi, categoria di persone che bene o male non manca mai...


"Quando un individuo mente deve effettuare un lavorio psicologico per compensare una serie di tensioni. Per rendere credibili le sue risposte è costretto ad attingere a informazioni veritiere, già sedimentate nella sua memoria, e a ricorrere a meccanismi di elaborazione logica per amalgamarle alla menzogna che sta raccontando.
Ciò richiede uno sforzo enorme, nonché un impiego notevole dell'immaginazione.
Ogni volta che si racconta una bugia, bisogna ricordarsi di tutti i fatti con cui la si tiene in piedi. Quando le bugie sono molte, il gioco si fa complesso. E' un po' come il giocoliere che al circo tenta di far ruotare i piatti sui bastoni. Ogni volta che ne aggiunge uno, l'esercizio diviene sempre più difficile e lui è costretto a correre da una parte all'altra senza posa.
E' proprio allora che si diventa più deboli ed esposti."

giovedì 19 novembre 2015

Segnalazione: due racconti di Runny Magma



Segnalazione di un autore già nota sul blog ^_^


Pagine: 68
Prezzo: 0,99 euro
Data di uscita:
20 novembre 2015

Link Amazon

PORCAHONTAS - Una giovane drag queen che si ispira al celebre personaggio storico e disneyano ha una cotta per il parruccaio di fiducia, nonché vicino di casa, ma l’articolo di interesse è una scorbutica velata…

(S)MASCARADO - La popstar misteriosa del momento si è da poco smascherata per salvare il suo amante da un’aggressione omofoba, ma a qualcuno il fatto non è andato a genio...

«Questo ebook nasce dall’esigenza di raccogliere le storie di alcuni personaggi ricorrenti dei romanzi “Mascarado” e “Perfect Strangers”, per quanto i due racconti possano essere letti anche singolarmente. “Porcahontas” è la versione rivista, corretta e ampliata di un testo apparso per la prima volta nel marzo 2015 su RFS. “
(S)mascarado” è invece un inedito che segue le vicende di due comprimari di “Mascarado”, Nuno ed Eros, per i quali alcune porte erano rimaste aperte...»

L'autore.
RUNNY MAGMA mantiene segreta la sua reale identità, ma permette si sappia che alle giarrettiere preferisce le bretelle, e adora azzannare liquirizia, il suo gatto e altre cose che magari immaginate senza starlo a spiegare. Odia Gloria Gaynor, i Village People e pure Lady Gaga, però è in grado di tollerare Madonna, Kylie Minogue e gli Abba. Ritiene che i gay romance siano parità d’intrattenimento e che un giorno li leggerà persino Giovanardi. Nel 2015 sono usciti i suoi romanzi “Mascarado” e “Perfect Strangers.” Cura la rubrica “Drag Stories - Storie di strascichi” sul blog “Refusi Etc.”, dove dà voce alle drag queen italiane” – dalla biografia autografa del suo gatto, che parimenti non si fa vedere perché su Internet i mici sono anche più inflazionati degli scribacchini. Il suo sito: runnymagma.blogspot.it

Recensione: IL SUGGERITORE di Donato Carrisi



Arrivare all'ultimo rigo di un libro e dire: WOW! Quest'uomo è un genio!
Con Carrisi è possibile. Sempre Donato, ovviamente. ^_^


IL SUGGERITORE
di Donato Carrisi


IL SUGGERITORE
Ed. Longanesi
468 pp
4.90 euro
2015


Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l’abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un’indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio.
Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida.
Sarà con l’arrivo di Mila Vasquez, un’investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l’altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila.
Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo...




Mila Vasquez è un'agente speciale, esperta nel ritrovamento di minori scomparsi; ed infatti, facciamo la sua conoscenza proprio mentre è all'opera per salvare un bimbo rapito.
La strada e il lavoro di Mila si incrociano con una squadra speciale di investigatori, capitanata dal bravissimo criminologo Goran Gavila; Goran, Stern, Boris e Sarah Rosa stanno lavorando per risolvere il difficile caso di cinque bambine rapite, che apparentemente non hanno alcun collegamento tra loro, se non evidentemente la stessa mano che sta facendo del male.
Le cose si complicano e si fanno alquanto macabre e preoccupanti quando in un bosco vengono trovate delle braccia (sempre l'arto sinistro) sepolte nel terreno, che però non sono cinque (come il numero delle ragazzine note rapite di recente) bensì sei.

Da quel momento inizia un rituale raccapricciante, frutto di una mente diabolica ma terribilmente intelligente, astuta, che ha un disegno ben studiato per lasciare che la Squadra trovi - nei modi e nei tempi stabiliti da questo serial killer - i cadaveri delle giovanissime vittime, una alla volta e in luoghi e circostanze tutt'altro che privi di senso e significato.
Assieme ai ritrovamenti scattano anche i primi sospettati; il primo è Alexander Bermann, che si scopre essere un pedofilo; il corpo della prima bambina viene ritrovato nel bagagliaio della sua auto, privo del braccio sinistro; nonostante sembri corrispondere al serial killer di ragazzine ideale, Mila e Goran sentono che non è lui l'uomo che cercano, e che hanno deciso di chiamare Albert.
Intanto continuano i ritrovamenti, che ogni volta turbano i nostri agenti speciali, i quali capiscono di aver a che fare con una trama di omicidi studiati a tavolino nei minimi particolari da una personalità molto ordinata, che segue precisi scopi e logiche, così che via via essi si formano un'idea più strutturata del tipo di assassino cui stanno dando la caccia.

Ciò che rende !Il suggeritore" un thriller avvincente è la capacità di Carrisi di tessere una trama piena di colpi di scena; seguiamo con Mila e colleghi tutta la genesi e lo sviluppo delle loro intuizioni, gli abbagli, le piste ipotizzate e poi confermate o smentite, le persone coinvolte, alcune delle quali insospettabili perchè non sempre dichiaratamente criminali...

A complicare e ostacolare la ricerca della verità è infatti il manifestarsi di traditori inimmaginabili, che vanno a depistare le indagini, salvo poi essere scoperti grazie ai ragionamenti acuti di Mila.

Non solo, ma le vicende si rendono particolarmente coinvolgenti a motivo dei complessi risvolti psicologici  che concernono non solo la sfilza di assassini che ruotano attorno ad Albert, ma ancor di più i due colleghi, Mila e Goran.

In questo romanzo a connettere tutto e tutti è la presenza delle tenebre, intesa non soltanto come il Male - i cui confini sono difficili da individuare, ma pure necessari da varcare per conoscerlo e fermarlo - ma in generale come lato oscuro della persona, e non solo del cosiddetto mostro, ma altresì di coloro che sono dalla parte dei "buoni".

Bene o male, qui tutti hanno qualche segreto, qualcosa di torbido o drammatico che influenza il loro presente.
Mila ha un passato doloroso che l'ha resa, almeno in superficie, fredda,molto riservata, incapace di provare empatia, pur essendo una donna comunque sensibile, che prende a cuore i casi di bambini scomparsi ai quali lavora. E c'è un'esperienza in particolare che la rende la poliziotta ideale per fare questo lavoro...

Anche Goran è un personaggio complesso, con le sue contraddizioni, i suoi problemi personali, i suoi silenzi, e questa sofferenza non detta, nascosta in quello sguardo profondo ed enigmatico, lo avvicina a Mila, cosciente di avere dentro di sè una voragine, un "buio" al quale spesso deve tornare, perchè le appartiene.

Lo scrittore mostra una notevole conoscenza degli argomenti riguardanti criminologia, psichiatria forense, medicina legale e tecniche investigative; ci lascia entrare nel vivo delle indagini della polizia scientifica, nella mente del serial killer, individuandone le possibili categorie d'appartenenza - necessarie per inquadrare Albert e poterne prevedere le mosse future -, tra cui c'è una particolare, che è poi quella che dà il titolo al libro.

Carrisi ha quindi costruito una trama complessa, fatta di tappe che sembrano ogni volta avvicinarti alla verità e al dare un nome e un volto ad Albert, per poi scoprire che l'identità del male è ancora lontana dall'essere individuata. La Squadra sa che non c'è tempo da perdere, che c'è un'innocente che rischia la morte a causa dei loro errori di valutazione; è una corsa contro il tempo, un correre dietro ad un essere che non ha le sembianze di un mostro, ma quelle di una persona comune.

Il Male è in mezzo a noi, troppo vicino e dal volto troppo comune per poterlo riconoscere e fermare facilmente.

Tensione sempre alta, ricchi colpi di scena, ritmo narrativo incalzante, spiegazioni accurate ma comprensibili di certe dinamiche e personalità criminali, personaggi complessi psicologicamente, il passato oscuro che ritorna gettando ombre inquietanti sul presente e, allo stesso tempo, rendendolo più chiaro...: tutti gli elementi di questo romanzo contribuiscono a farne un thriller eccellente, costruito in modo avvincente, capace di inchiodare il lettore in un crescendo di suspense, tenendolo col fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Per me Carrisi é un genio. ^_^

In attesa di "La ragazza nella nebbia" mi riservo di leggere "Il tribunale delle anime".

Cosa ne pensate? AVETE LETTO QUESTO O ALTRO DI CARRISI??

martedì 17 novembre 2015

Prossima lettura: PERSUASIONE di Jane Austen



Sta per giungere al termine il mio tour austeniano, e l'ultimo libro che mi resta da leggere è:

PERSUASIONE
di Jane Austen


Ed. Mondadori
trad. A.L. Zazo
368 pp
9 euro
2002
Composto tra il 1816 e il 1817, Persuasione è l'ultimo romanzo completo della Austen, scritto poco prima dell'aggravarsi della malattia che la portò alla morte.
Pubblicato postumo dal fratello dell'autrice, il libro narra le contrastate vicende di due giovani, Anne, figlia di un baronetto, e Frederick, ufficiale di marina.
I due si amano, ma la ragazza presto si lascia persuadere dalla famiglia a rinunciare all'innamorato, di natali troppo umili.
Frederick scompare per sette anni; quando torna, è un uomo ricco e influente, ma ancora pieno di rancore per essere stato abbandonato da Anne.
Costei, ormai donna, si rende conto di averlo sempre amato, e solo dopo lunghi tentativi riuscirà a superare l'ostilità e il risentimento dell'uomo.

LO AVETE LETTO? ^_^

"IL GIARDINO DELLE MELE. La violenza non deve vincere" di Maria Giovanna Farina (segnalazione libro + evento)



Buon pomeriggio, amici e lettori.

Il libro che desidero segnalarvi oggi tratta un argomento tristemente attuale ma di cui è importantissimo che si parli: la violenza sulle donne, e più precisamente si tratta di un saggio tascabile divulgativo che nasce con lo scopo di prevenirla.

Se abitate a Milano e dintorni, potreste essere interessati a partecipare agli degli incontri con l'Autrice che si terranno il 25 Novembre - in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne.

Cliccando sull'immagine, verrete rimandati sul sito della CE dove potrete ingrandire l'immagine della locandina.




IL GIARDINO DELLE MELE
di Maria Giovanna Farina


Silele Edizioni
112 pp
10 euro

Dobbiamo arrivare prima della violenza, dell'abuso e del massacro del femminile.
Il giardino delle mele parte da una riflessione che capovolge ironicamente la storia di Adamo ed Eva e prosegue concentrandosi sulla auspicata parità tra i sessi, sulla prevenzione e sull'amore come antidoto alla violenza.
Caratterizzato da istruzioni pratiche evidenti ma anche da cogliere tra le righe, è un libro di prevenzione veloce ed accattivante: un alleato prezioso per aiutare le donne a non diventare vittime della violenza.

Il giardino è un luogo fecondo dove far fiorire la cultura dell'amore e del rispetto nei confronti di tutto ciò che è femminile. Perché femminile vuol dire vita.
Passo dopo passo, gradino dopo gradino, possiamo incamminarci verso una società in cui la violenza sarà incanalata altrove, non più sulla donna.
La violenza non può vincere, non arrendiamoci ricordando a tutti fin dall’infanzia la sacralità del grembo femminile.
Raggiungere la parità prevede di dimenticare la propria appartenenza politica, religiosa, di genere…


L'autrice.
.
Maria Giovanna Farina, filosofa, consulente filosofico e analista della comunicazione, è autrice di libri per aiutare le persone a vivere meglio. Pioniera nel campo delle pratiche filosofiche, fonda lo studio professionale Heuristic Institution dove si dedica anche alla ricerca di metodi e strategie da applicare alla risoluzione delle difficoltà esistenziali. Esperta di relazioni umane, è autrice di numerosi articoli su varie riviste, ha intervistato anche in video alcuni tra i più noti personaggi della cultura e dello spettacolo. Creatrice della rivista filosofica on-line L’accento di Socrate, dirige la collana in e-book Filosofia pratica per l’editore KKIEN Publishing International con pubblicazioni scientifiche, divulgative e tecniche. È attiva in rete anche come blogger. Con Silele è uscito nel 2014 Dimmi che mi ami, un romanzo di formazione sentimentale.

Occhio al libro: QUEI GIORNI MAI ESISTITI di Andrea Canto



Buongiorno, cari lettori.
Stamattina iniziamo con la presentazione di un romanzo thriller, e un thriller tra le nostre letture non può mandare ^_^


QUEI GIORNI MAI ESISTITI
di Andrea Canto


Ed.goWare
456 pp
2015
LINK UTILI

Amazon      Sito CE




New York, anno 2000. 
La storia prende avvio da una causa legale avviata negli Stati Uniti. Jason Davis, protagonista del romanzo e avvocato di successo e socio fondatore dello studio, è un uomo complesso con un passato da dimenticare. 
Intorno a lui si muovono personaggi carichi di umanità, spietati e cinici, ricchi di compassione o vittime di arrivismo. 
Jason impersonifica il sogno americano, ha uno studio legale importante, una famiglia apparentemente perfetta. 
Ma il suo oscuro passato torna di colpo nella sua vita a scompigliare il presente e a rimettere pericolosamente in gioco ricordi mai sopiti.

In un crescendo di avvenimenti imprevedibili che tengono incollato il lettore alla pagina, si assiste a un evento drammatico che d’un tratto farà precipitare i personaggi nel timore che possano essere rivelati inconfessabili segreti.
 Un testo scritto con vero passo da narratore che sa mescolare realtà e finzione e solo nel finale svelerà perché quei giorni non sono mai esistiti.

L'Autore
Andrea Canto, quarantenne, consulente finanziario, ha esordito nel 2009 con il romanzo Con tutto il cuore edito da Baldini Castoldi Dalai. Andrea è stato redattore di una rubrica finanziaria pubblicata giornalmente e letta da ottomila persone. Scrivere è la sua passione e un modo per creare realtà parallele rispetto a quella in cui vive. Quei giorni mai esistiti è il suo secondo romanzo.
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