venerdì 16 settembre 2016

Recensione: UOMO O LUPO di Mattia Rubino



Buongiorno, cari lettori e amici!
Apriamo le danze qui sul blog in questo venerdì settembrino per parlare di un giovane autore che esordisce con un romanzo incentrato sui leggendari uomini lupo e sui cacciatori coraggiosi impegnati a fronteggiarli.


UOMO O LUPO
di Mattia Rubino


EDITORE: Self-publishing
Numero pagine: 484
Il giovane Autore introduce questo suo libro ponendosi a difesa dei lupi, che spesso vengono visti come bestiacce fameliche e pericolose per l'uomo.
Beh, non che siano propriamente dolci e totalmente innocui come dei peluche, ma spesso la loro cattiva fama è frutto delle tante leggende sui licantropi, cioè sugli uomini che, al plenilunio, si trasformano in lupi dalla stazza mastodontica, dalla ferocia mortale, pronti a sbranare tutto e tutti.

Ed è proprio questa categoria di mostruose creature leggendarie ad essere protagonista di questo libro.

Come sono nati gli uomini lupo? Chi è stato il primo uomo che si è trasformato in lupo alla luce della luna piena?

Le credenze a tal proposito sono tante e le svariate risposte convergono tutte in parole inquietanti come maledizioni, streghe, libri di magia nera, incantesimi.
Ma soprattutto, odio, brama di potere, sete di vendetta, cinismo, egoismo...

Un giorno un nobile, lord Maurice Blackwood, ossessionato dalla voglia di essere potente e di sopraffare il prossimo, fece di tutto per conoscere il modo in cui trasformarsi in uomo lupo e, grazie all'aiuto di una vecchia strega e di un libro di magia, ottenne ciò che voleva.
Da quel giorno, ogni 29 del mese il malvagio uomo lupo attraversava il bosco e andava nel centri abitati per sbranare, attaccare ed ammazzare con crudeltà chiunque gli si trovasse davanti.
La maledizione non si arrestava perchè bastava che una vittima venisse ferita e sopravvivesse, perché fosse il prossimo licantropo assassino.

Come fermare questa minaccia?
Verso la metà dell'800 tre ragazzi ed una ragazza si unirono per formare i Werewolvers Hunters, i Cacciatori di Lupi, pronti a combattere con le armi disponibili, ma ancor di più con il loro coraggio e un pizzico di incoscienza, la minaccia dei licantropi.

Il leader di questo gruppo, giovane ma abile e temerario, è Miles, che tra tutti è il più equilibrato, colui che organizza gli attacchi contro i licantropi e che ha più voce in capitolo; poi ci sono i due fratelli Henry e Jack, il primo calmo e ferrato in medicina, l'altro più ribelle e desideroso di diventare famoso come Cacciatore; infine Sybil, l'unica Cacciatrice, abile con arco e frecce.

I quattro imparano pian piano a conoscersi sempre meglio, combattendo e parlando a cuore aperto, e così ognuno confessa i motivi che l'hanno spinto a diventare Werewolvers Hunter; ciascuno di loro ha un passato intriso di lutti, dolore, solitudine, situazioni scioccanti che hanno condizionato la loro vita e le loro scelte future.

Tutti e quattro hanno validissime ragioni per odiare l'uomo lupo e fermarlo prima che mieta vittime innocenti, e la loro nobile ma pericolosa missione inizia da un piccolo e poverissimo villaggio, che ha richiesto il loro intervento. 

Nel corso delle tante conversazioni che vedono impegnati i quattro amici, vengono fuori intenti, ambizioni, paure e perplessità, principi morali.
I ragazzi si trovano spesso a chiedersi se il licantropo sia affetto da una malattia, per la quale magari c'è rimedio, o da un sortilegio malefico, e se anche per questo eventualmente ci sia una soluzione che spezzi l'incantesimo e che sopprima la parte animalesca e faccia emergere quella umana.

fonte
I quattro Cacciatori sono uniti non soltanto da un unico e fondamentale scopo ma anche da un patto: se uno di loro dovesse accidentalmente, durante uno scontro con l'uomo lupo, essere azzannato e ferito dalla bestia, gli altri dovranno ammazzarlo, ben sapendo che anche tramite una semplice ferita, la maledizione passerebbe dal licantropo al ferito.

Ma davvero un gruppo di amici affiatati e leali sarebbe capace di uccidere uno di loro, dimenticando l'amicizia e l'affetto che li lega e che dietro quella cattiva bestia che si risveglia ogni 29 del mese, c'è ancora la parte umana del loro amico?

"Uomo o lupo" è un libro ricco di avventura, in cui leggiamo le eroiche imprese dei Werewolvers Hunters, così giovani eppure tanto responsabili, di come essi credano fermamente nel compito di salvare innocenti, ai quali risparmiare sofferenze, fermando quegli esseri demoniaci; attraverso i loro dialoghi e le loro azioni, ci facciamo un'idea delle loro personalità, delle debolezze e dei punti di forza.

Questi ragazzi sono uniti dal patto ma soprattutto dall'amicizia, e anche dall'amore - se pensiamo a Miles e Sybil, che sono innamorati l'un dell'altra, anche se non hanno il coraggio di dichiararsi - ma forse proprio questi sentimenti così giusti e nobili potrebbero paradossalmente diventare l'ostacolo maggiore alla loro missione.

E' possibile che l'amore, che spinge a sacrificare se stessi e la propria vita per chi si ama, possa essere allo stesso tempo ciò che fa proseguire la maledizione?

I ragazzi devono imparare a proprie spese a prendere decisioni, scegliendo tra il Bene il Male, tra l'Amore e l'Odio, tra la Vendetta e il Perdono; devono decidere per chi e cosa combattere, chi proteggere e perchè, se continuare a farlo anche quando tutto sembra remare contro e anche quando invece della gratitudine si riceve disprezzo e slealtà.

Di per sè il fulcro della storia è semplice e ruota tutta attorno ai combattimenti tra l'uomo e il licantropo, sulla doppia natura presente in quest'ultimo e su quale di essa prevale.
Anche il modo di scrivere dell'Autore è semplice, come lo sono i dialoghi tra i personaggi; a me le sequenze dialogiche piacciono perchè credo diano vivacità alla narrazione, ma a mio avviso qui ce ne sono troppe, finiscono per essere ripetitive nei contenuti e quindi pesanti in termini di ritmo narrativo; infatti i personaggi (in particolare, i quattro amici) finiscono per dirsi sempre le stesse cose troppo spesso (tipo, "Se il licantropo mi ferisce, ammazzatemi" "No, non lo farò, perchè sei mio amico", e questo concetto viene ripetuto abbondantemente).

Nonostante questa ripetitività, la scrittura ancora poco matura e i personaggi che difettano di un meglio definito spessore psicologico, il romanzo risulta molto scorrevole e di piacevole lettura.

Un esordio, quello di Mattia Rubino, che promette bene, perchè le idee e la capacità di costruire intrecci interessanti ci sono.

giovedì 15 settembre 2016

Segnalazioni settembrine: GUARDAMI NEGLI OCCHI di Manuela Raciti // COSI' IMMOBILE TRA LE MIE BRACCIA di Mary Higgins Clark e Alafair Burke



Tempo di segnalazioni; si tratta di due novità editoriali di due differenti case editrici!

Primo libro che vi presento: Guardami negli occhi”, una raccolta di racconti noir di Manuela Raciti.

Il secondo è un romanzo edito da Sperling&Kupfer e tra le sue autrici c'è un nome molto apprezzato in ambito thriller....


GUARDAMI NEGLI OCCHI
di Manuela Raciti


Formati: ebook
60 pagine
Prezzo: € 2,99
Isbn: 9788899289454
Generi: horror, mistero
Data di uscita: 
14/09/2016


Sinossi

Ricordi traumatici, forti emozioni, viaggi imprevedibili, antichi mestieri, scelte che cambiano la vita. 
Guardami negli occhi, un’antologia di racconti noir. Racconti di come la vita quotidiana a volte possa essere tanto imprevedibile e sconcertante da sembrare un sogno (o un incubo) da cui vorremmo, ma non possiamo, svegliarci. Racconti che mostrano tramite episodi, persone, immagini ed emozioni l’orrore del quotidiano e di storie in cui il lieto fine non è mai scontato. 

Manuela Raciti ha guardato dentro se stessa, nei suoi ricordi, nei suoi sogni, nelle sue aspettative, per regalare al lettore un viaggio ricco di emozioni contrastanti, un viaggio in un’atmosfera sinistra che spinge a riflettere sull’ambiguità delle scelte, dei giudizi e di tutto ciò che ci circonda.


Breve estratto:

Un tempo il mio collo era normale e anche se la mia memoria spesso mi tradisce, ricordo bene la notte in cui un incidente me lo deformò. Ero con due miei amici e ci stavamo rincorrendo tra gli alberi. Ridevamo e scommettevamo su chi sarebbe riuscito ad arrampicarsi più in alto. Io ero brava in queste cose, cavolo se lo ero, e li battei senza difficoltà. Poi, mentre mi trovavo in cima a un albero, sentii un lamento lontano. Era solo un rumore lieve e debole e sulle prime non mi fu facile capirne la provenienza. Urlai ai miei amici di fare silenzio e loro obbedirono, ma il mio atteggiamento autoritario li offese e così si allontanarono senza avvisarmi. Non me ne accorsi, ma grazie a quell'improvvisa quiete riuscii a capire che doveva trattarsi di un animale ferito, spaventato o infreddolito che dovevo assolutamente aiutare. Mi sporsi per riuscire a localizzarlo, ma era buio e la sola luce delle stelle era troppo fioca per illuminare bene il bosco. Allungai il collo sforzando la vista per vedere meglio nell'oscurità. Quello che successe dopo fu rapido come un lampo: sentii un fortissimo rumore e il ramo si spezzò. Nel cadere urlai a pieni polmoni, mentre vedevo avvicinarsi il suolo. Sbattei il collo sopra un sasso e sentii una fitta che mi costrinse a tenere la testa piegata su una spalla per ridurre il senso di dolore. Solo in quel momento scoprii di essere stata abbandonata dai miei amici e vagai da sola nel bosco in cerca di aiuto, ma inutilmente.

Alle luci dell'alba tornai a casa, ma la paura provata fu tale che per molto tempo preferii non uscire. Dieci giorni dopo il collo si era calcificato in una posizione curiosa; era storto e nodoso e la mia postura ricordava vagamente quella di una civetta. La mia somiglianza con questo misterioso volatile notturno unita alla mia passione per gli animali mi fecero guadagnare il nomignolo di Balia, la balia degli animali del bosco e questo soprannome mi piacque subito. Sentivo di essere legata in modo viscerale alle creature che popolavano questo piccolo angolo di paradiso.



Mary Higgins Clark e Alafair Burke ci regalano un thriller bestseller :


COSI' IMMOBILE TRA LE MIE BRACCIA
di Mary Higgins Clark e Alafair Burke


Ed. Sperling&Kupfer
284 pp
19,50 euro
Settembre 2016

Laurie sa bene quanto sia affascinante il mondo di Hollywood. 
E ben presto scoprirà quanto possa essere pericoloso.

La produttrice televisiva Laurie Moran è molto soddisfatta del proprio lavoro: la puntata pilota del suo reality, Under Suspicion, è stata un successo.
Anzi, per dirla tutta, il programma – una serie basata su cold case che Laurie ricostruisce insieme alle persone che erano vicine alla vittima – è decollato in grande stile risolvendo un omicidio già nel primo episodio.
E adesso che sta preparando il secondo, le sembra di avere per le mani il caso ideale: vent'anni fa, Susan Dempsey era stata una brillante studentessa di informatica della UCLA e un'aspirante attrice. Una sera fu trovata uccisa in un parco e, poiché indossava solo una scarpa da ballo d'argento, la stampa battezzò il caso Cinderella Murder.
Il luogo del ritrovamento del cadavere si trovava a poche centinaia di metri dalla casa del regista con il quale Susan aveva appuntamento per un'audizione, Frank Parker, ma l'uomo aveva un alibi di ferro e la polizia alla fine aveva archiviato il caso lasciando molte domande senza risposta: perché la macchina di Susan era parcheggiata così lontano?
Era mai arrivata all'audizione?
Perché il suo ragazzo non vuole parlare?

Autori.
Mary Higgins Clark, acclamata autrice di numerosissimi bestseller internazionali che hanno venduto più di trecento milioni di copie nel mondo, è nota come la Regina della Suspense. Vive a Saddle River, nel New Jersey, con il marito. Madre di cinque figli, si divide tra la scrittura e i molti nipoti. Ha vinto il Premio Agatha Christie alla carriera.

ALAFAIR BURKE
Figlia di un mostro sacro della letteratura americana, James Lee Burke, insegna diritto a New York ed è scrittrice di successo, apprezzata da autori come Michael Connelly («Sono un fan di Alafair Burke fin dal suo esordio, eppure continua a sorprendermi») e Lee Child («Intelligente, brava, capace¿ e molto consigliata»). È l'autrice de La ragazza nel parco (Piemme 2016). 

Recensione film: PERICLE IL NERO (Stefano Mordini)



Un uomo dall'anima nera, come nera è la linea che divide in due non solo la sua schiena ma soprattutto il suo essere ambiguo, amorale, immaturo.
Un "peccatore dall'anima innocente" in cerca della propria identità.

PERICLE IL NERO



TRAILER
Liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Giuseppe Ferrandino.

Presentato al Festival di Cannes 2016 nella sezione Un certain regard.

Italia, Francia 2016
Genere: Drammatico
durata 105'

Regia di Stefano Mordini
Con Riccardo Scamarcio, Marina Foïs, Valentina Acca, Gigio Morra, Maria Luisa Santella.


Pericle Scalzone (R. Scamarcio) è un giovane uomo che lavora per un boss della camorra emigrato in Belgio, tale don Luigino (G. Morra); quando non lavora per don Luigi, recita in film porno.
Per mestiere "fa il c*** alla gente", e la cosa va intesa in tutti i sensi, letterale in primis.

Ed infatti, la scena iniziale del film ci mostra subito un Pericle impegnato nella propria "missione" e la prima impressione che ne ricaviamo è quella di un giovanotto bruto, animalesco, che vive e agisce come un automa, anzi come una bestia, senza farsi domande o cercare risposte.

Pericle è stato adottato e cresciuto da questa famiglia di camorristi, non ha ricordi dei genitori (conserva un'unica foto della madre), è praticamente solo, senza amici, preso anche un po' per i fondelli da chi gli è attorno per il suo modo di essere un po' tonto, dall'aria a volte ottusa, distratta.

Un giorno gli viene affidato un servizietto ai danni di un parroco, che s'è preso delle libertà che non doveva; ma quando si reca dal prete per la spedizione punitiva, commette un grave errore: colpisce con violenza Signorinella, la sorella di don Gualtiero, un altro boss, e da quel momento iniziano i guai per Pericle, che dovrà scappare per evitare di farsi ammazzare.  

E' lo stesso don Luigi a dirgli di andarsene, perchè per Pericle c'è poco da fare.
L'uomo che l'ha praticamente cresciuto non fa granchè per aiutarlo.


"Don Luigi, ma io che dovevo fare?"   "Tu non dovevi proprio nascere"

Dopo aver cercato ospitalità qua e là, si reca in Francia e incontra una donna, Anastasia, con la quale subito "ci prova", seppur con i suoi approcci maldestri e, per certi versi, infantili.
Capendo che l'uomo non ha un posto dove andare, Anastasia lo ospita a casa propria, dove vive con i suoi due figlioletti; tra Pericle e la donna nasce a poco a poco una relazione, che dà a lui, per la prima volta, la piacevole sensazione di vivere in una "famiglia normale," con cui condividere la quotidianità dei rapporti.

Proprio lui che finora è stato "uno che le persone se le deve inventare" per sentirsi meno solo, per dare a se stesso, almeno con l'immaginazione, l'illusione di un'esistenza "normale".

L'incontro e il rapporto con Anastasia, che nonostante l'intimità fisica e la condivisione in termini di spazi (Pericle va a stare da lei) mantiene sempre un atteggiamento di diffidenza e distanza, daranno a Pericle il coraggio di prendere delle decisioni, di acquisire finalmente consapevolezza della propria identità e di rifiutare le regole del suo mondo di appartenenza.
Certo, Pericle non può sfuggire a un passato ingombrante e pieno di interrogativi, e solo affrontandolo a muso duro - come del resto è stato "educato" a fare - potrà provare a liberarsi, a riscattarsi.

CONSIDERAZIONI

"Pericle il Nero" è in fondo la storia di riscatto di un uomo che deve fare i conti con se stesso, con l'ambiente in cui è cresciuto, scoprirne i lati oscuri (che poi sono anche un po' i suoi), conoscere la verità su coloro che lo hanno tirato su, cancellare il passato e provare a costruirsi un futuro.

Il film ha un ritmo piuttosto lento e delle atmosfere sempre un po' buie (che del resto rispecchiano l'esistenza e l'animo del protagonista), è un noir poco movimentato, che nonostante parta da un contesto di camorra, non si sofferma su di esso, sui rapporti all'interno della malavita (genere che spopola già di suo e non c'è bisogno di fare nomi ^_^), bensì ha sfumature più "esistenzialistiche", quasi intime, se vogliamo, perchè al centro vi è non tanto il racconto di fatti, quanto l'evoluzione del protagonista, che si ritroverà a decidere a quale parte della sua anima vuol dare definitivamente spazio.

Il Pericle ben interpretato (nelle movenze come nelle espressioni facciali o nel modo di parlare) da Scamarcio non ha nulla di attraente, con i capelli sempre legati in un codino, l'aspetto poco curato, l'espressione tesa, lo sguardo ora inespressivo e assente ora incattivito dal tipo di vita condotta.

E' un uomo dalla personalità "semplice" e insieme difficile da capire, perchè se da una parte non può piacere proprio per il suo modo di essere cinico, amorale, un cane che obbedisce al padrone senza se e senza ma, dall'altra mi sembra evidente come l'intento del film sia quello di farci soffermare su quella parte infantile, quasi innocente, di questo antieroe: come dire, Pericle non è cattivo di suo, ma finora ha vissuto da cattivo perchè così gli è stato insegnato da sempre, e quello è l'unico modo di stare al mondo che conosce. 

Come anticipato all'inizio, c'è qualche scena non proprio edificante (più che altro all'inizio e sono meno di quante me ne aspettassi leggendo certi commenti qua e là...), si procede con una certa lentezza, ma io non sono d'accordo con quanti hanno parlato di questo film di Mordini in termini quasi totalmente negativi, anzi, secondo me, e come anticipavo qualche rigo su, ha il pregio di aver provato a guardare al mondo della camorra (in senso generale, della criminalità organizzata) da un punto di vista diverso da quello oggigiorno più impiegato; qui c'è una prospettiva più individualistica, che sorvola sulla vita criminale e i suoi loschi affari per soffermarsi sulla personalità di uno di essi, di quest'uomo "peccatore non cosciente delle proprie colpe" (e qui per qualcuno potrebbe scattare la legittima domanda: quanto e come un delinquente può essere considerato vittima del contesto in cui nasce e quanto invece decisamente colpevole perché sceglie volontariamente di farne parte?).

Il film è recitato in francese e in napoletano (i sottotitoli ci sono solo per la prima lingua, perchè il dialetto non è strettissimo tipo Gomorra), è accompagnato da un malinconico sottofondo musicale, è ambientato in Belgio (un elemento originale e diverso dal solito per questo genere di film) e non tra Pescara e Napoli come nel libro, col quale condivide uno sviluppo della storia di per sè non complesso, una certa semplicità nei personaggi che ruotano attorno al principale, così sfuggente ed enigmatico.

Personalmente ritengo che il film abbia colto il senso del romanzo, concentrandosi, come l'Autore, su Pericle, sulla sua personalità torbida, dalle tante sfaccettature: un cane addestrato a mordere a comando, dall'esistenza grigia, senza affetti, circondato da gente che non lo stima ed è pronta a liberarsene alla prima occasione, ma allo stesso tempo un uomo capace di intenerirsi davanti a dei bambini e di osare immaginare e sperare un futuro diverso da quello che ha vissuto fino a quel momento.

A  mio avviso, è un film che merita di essere apprezzato perchè "Percle il Nero" è un noir che contiene qualcosa di diverso e di originale rispetto alla stragrande maggioranza di film di questo genere, che invece rischiano di avere un po' tutti la stessa "impronta", di sottolineare tutti gli stessi aspetti in merito alla vita e alle attività dei criminali, cosa che Mordini nel suo film decide volutamente di ignorare.

mercoledì 14 settembre 2016

Anteprima La Corte Editore: IL BUIO DENTRO di Antonio Lanzetta, dal 13 ottobre in libreria



Buon pomeriggio, lettori!
E' il momento delle segnalazioni editoriali e oggi tocca all'ultimo appassionante romanzo di Antonio Lanzetta:


IL BUIO DENTRO
di Antonio Lanzetta


La Corte Editore
Pag: 288
ISBN: 978-88-96325-85-8
Collana: UNDERGROUND
Dal 13 ottobre 2016 in libreria
.LINK LIBRO

Ci sono stagioni della vita che dovrebbero avere i colori della gioia, della libertà e della spensieratezza. Ma a volte vengono spezzate brutalmente. 

Un romanzo mozzafiato, che vi terrà svegli tutta la notte.

Il corpo di una ragazza viene ritrovato appeso ai rami di un albero. Il filo spinato scava nei polsi e nella corteccia di un vecchio salice bianco. Le hanno tagliato la testa e l’hanno lasciata sul terreno solcato dalle radici, gli occhi vuoti ora fissano quelli di Damiano Valente. 
Lui è lo Sciacallo, un famoso scrittore specializzato nel ricostruire i casi di cronaca nera nelle pagine dei suoi libri. 
Nessuno conosce il suo aspetto, e per Damiano questa è una fortuna: il volto deturpato da cicatrici e quella gamba spezzata che si trascina dietro come un fardello non sono trofei che gli piace mettere in mostra. 
Lo Sciacallo è un cacciatore che insegue nella morte le tracce lasciate dall’assassino della sua amica Claudia. 
Un omicidio avvenuto nell’estate del 1985, quando lui era solo un ragazzino con la passione per la corsa e amici in cui credere.
Un omicidio che gli ha cambiato la vita.
Trentuno anni dopo, Damiano ritorna ai piedi di quel maledetto salice bianco, per dare una risposta a quella sua ossessione che come una ferita pulsante gli impedisce di andare avanti. 
Con lui ci sono gli amici di sempre, Stefano e Flavio, le cui esistenze si intrecciano inesorabilmente nella dura e cruda scoperta della verità, riportandoli a rivivere le emozioni di una folle estate che ha segnato le loro vite per sempre.

L'autore.
Antonio Lanzetta è nato a Salerno e con WARRIOR e REVOLUTION, sempre pubblicati per La Corte Editore, ha conquistato pubblico e critica, rivelandosi autore capace di tenere incollati i propri lettori dalla prima all’ultima pagina grazie ad una scrittura testosteronica e adrenalinica.
Nel 2015 è sempre suo il racconto thriller NELLA PIOGGIA, finalista al premio Gran Giallo di Cattolica e arrivato al primo posto della classifica dei racconti più venduti su ebook.
Con questo romanzo cambia genere, ma si conferma uno dei più talentuosi scrittori italiani della nuova generazione.



Dicono dell'autore:

“Dopo aver esplorato il mondo del fantasy e della fantascienza, Antonio Lanzetta si cimenta per la prima volta in una prova tutt’altro che semplice: la scrittura di un thriller ambientato in Italia. Il risultato è un bellissimo romanzo: sincero, spietato e quel che più conta, vero.” – Maico Morellini.


“Un romanzo nerissimo, un viaggio tra passato e presente segnato dalle cicatrici dell'infanzia, deviato dalla perdita dell'innocenza e dal desiderio di vendetta, in bilico tra la crudeltà dell'adolescenza e i morsi della colpa, una mappa del lato oscuro che ci porterà fin dentro gli angoli più bui della nostra anima.” – Sara Bilotti.

Recensione: IL SEGRETO DI HELENA di Lucinda Riley



La Riley non mi delude neanche stavolta con il suo "Il segreto di Helena": un romanzo intenso che, con una scrittura sempre delicata e scorrevole, ci coinvolge attraverso personaggi che prendono vita tra le pagine e storie personali e familiari che regalano tante piccole emozioni.


IL SEGRETO DI  HELENA
(Helena's Secret)
di Lucinda Riley


Giunti editore
trad. L. Taiuti
544 pp
14.90 euro
USCITA:
LUGLIO 2016
ALEX

E' il luglio 2016 e Alex, un giovanotto di 23 anni, torna a Pandora, nella antica e bella casa sita tra le colline dell'isola di Cipro, lì dove, dieci anni prima, ha trascorso l'estate più indimenticabile della sua ancora giovane esistenza.

Alex cammina nelle stanze dell'elegante tenuta e a ogni passo, ogni oggetto lì presente è per lui un viatico verso i ricordi, verso quell'estate che ha cambiato la sua vita; si ritrova così travolto da un passato che torna prepotentemente ad emozionarlo, ed è (anche) dalla sua voce di ragazzo intelligente, ironico, incredibilmente saggio per la sua età, che veniamo anche noi lettori catapultati nell'estate del 2006, quando la bella Pandora fu teatro di segreti svelati e fiumi inarrestabili di emozioni.

Seguiamo quindi gli eventi del 2006 attraverso la voce (anzi, le parole scritte nel diario segreto) dell'allora 13enne Alex, e scatta immediata la simpatia per questo ragazzino intelligentissimo, arguto e acuto osservatore di tutto ciò che lo circonda, capace di valutare e analizzare con sorprendente razionalità fatti e persone, pur mantenendo la prospettiva emotiva di un ragazzino sensibile e molto empatico verso il prossimo.
Alex è il figlio primogenito di Helena e non conosce il suo vero padre: il ragazzo è frutto di una relazione che la mamma ha avuto con un uomo sconosciuto e innominabile, prima di sposare l'attuale marito, William, l'unica figura paterna che Alex abbia mai conosciuto.
Alex si sente pronto a scoprire l'identità del padre biologico, ma evidentemente è sua madre a non essere pronta a svelarglielo...

HELENA

La bellissima ex-ballerina Helena ha deciso, dopo tanti anni di assenza, di tornare a Pandora, lì dove, quindicenne, trascorse una meravigliosa e decisiva estate, circondata da distese di olivi e da un mare color smeraldo: lì dove si innamorò per la prima volta di un giovanotto affascinante e altruista, Alexis.
Avendo ora ereditato dal padrino Angus la bella villa cipriota, Helena decide di porre fine all'esilio forzato e di tornarvi per trascorrere con la sua bella famiglia - il marito architetto William, il figlio 13enne Alex e i due figli minori, Immy e Fred - le vacanze nell'esotica isola.
Appena messo piede, sfidando i borbottii dello scontento figlio adolescente e tenendo a freno l'irruenza della vivacissima Immy, la donna si rende conto che Pandora ha bisogno di tante urgenti ristrutturazioni, e chi sarà lì pronto a darle una mano?
Il vicino di casa..., tornato dal passato con il suo fascino e la sua bellezza, esteriore ma non solo: Alexis si ripresenta nella vita di Helena a Pandora e la donna non si sente affatto immune a quell'attrazione e a quel sentimento innocente che li ha uniti 20 anni fa, tanto che allo stesso Alex, cui non sfugge nulla, viene il dubbio che tra i due ci sia stato e/o ci sia qualcosa.
Anzi, il dubbio si fa ancora più forte al pensiero che questo "coltivatore di vigne cipriota" sia... suo padre...! 

Helena sa che tornare sull'isola con la famiglia, dove ci sono molti segreti custoditi, potrebbe dar vita a qualcosa in grado di stravolgere la sua vita, il suo matrimonio, i suoi figli, Alex in primis...
Aprire il vaso di Pandora non è mai un'azione priva di conseguenze ed Helena lo sa!

Quali sono questi segreti che Helena ha seppellito nella bella dimora di Pandora, sperando di non doverli mai svelare?

Lucinda Riley fa una rivelazione alla volta, molto abilmente, stuzzicando la nostra curiosità circa il passato di Helena.

Un passato che parte da Pandora e passa per Vienna, dove Helena viene ammirata e acclamata come ballerina di danza classica per poi scegliere di rinunciare a una sicura e sfolgorante carriera.

Come mai? Cosa è accaduto di così forte da cambiare il suo destino di danzatrice? 

La vita della protagonista si tinge, nel tempo, sempre di nuove sfumature d'amore: l'amore adolescenziale, travolgente ma anche doloroso, l'amore passionale e tenero, l'amore per un figlio da proteggere, l'amore maturo che dà conforto e sicurezza, l'amore tradito, l'amore da riconquistare...

whitevillas.com
PANDORA, TEATRO DI SEGRETI 

Eppure, quell'estate del 2006 sarà densa di avvenimenti che metteranno a serio rischio questa serenità tanto ricercata e nonostante Helena, con la sua capacità di affascinare tutti e di essere un'amica paziente ed equilibrata con chiunque le sia vicino, cercherà di tenere insieme i pezzi della sua vita presente per preservare la felicità futura di tutti, il passato sommergerà con il suo carico di segreti e di dolore tutti i presenti...


Qui a Pandora sembra esserci qualcosa che libera le emozioni di tutti. Le pareti della casa sembrano contenere un’energia in grado di togliere lo strato protettivo che le avvolge e capace di scavarti dentro, nel profondo, rivelando la fonte di ogni tuo dolore. Come il bisturi di un chirurgo che penetra senza sforzo fino alle viscere del malato

A Pandora, infatti, quell'anno faranno compagnia e daranno vivacità alle vacanze anche altre persone: la bellissima figlia adolescente di William (precedente matrimonio), Chloe; la famiglia del migliore amico di William, Sacha (un  ubriacone inaffidabile), la moglie Jules (apparentemente superficiale ed acida) e i loro figli Rupes e Viola; l'amica di Helena, Sadie, sempre alla ricerca di nuovi amori...

Insomma, una villa piena di gente che fa da palcoscenico ad avvenimenti, lacrime, verità taciute per anni e costrette di colpo ad essere rivelate, risate, tuffi in piscina, grida di bimbi e litigi di coppia...: un carico di emozioni che travolgeranno tutti senza eccezioni.

Tante certezze crollano, tanti sorrisi si spengono, tante lacrime escono...: il vaso di Pandora è stato aperto e chiuderlo non è più possibile.
Sarà possibile, almeno, trovare spiegazioni e soluzioni ai dolori segreti emersi, recuperando rapporti e sentimenti?

CONSIDERAZIONI

"Il segreto di Helena" è un romanzo che non manca di colpi di scena, tutti aventi a che fare con ciò che è accaduto ad Helena, la cui immagine di "donna perfetta e giusta" sembra sgretolarsi miseramente di fronte alla graduale confessione degli errori commessi e delle bugie dette.
Bugie che negli anni hanno avuto la funzione di salvaguardare la felicità di chi si ama.
Ma basta questo per giustificarsi davanti a chi ha pagato il prezzo di quelle menzogne?

Le pagine scorrono velocemente e non vedevo l'ora di riprendere la lettura, quando la lasciavo, perchè volevo sapere come procedevano le cose a Pandora, quali segreti doveva rivelare Helena, cosa sarebbe accaduto una volta scoperti: la narrazione dal punto di vista di Alex - attraverso il diario - è vivace, ironica, divertente, come sanno esserlo gli adolescenti; la storia presente si intreccia al passato, rimandandoci il carico di nostalgia e malinconia di chi ricorda ciò che accaduto, ma anche la speranza che il futuro riservi ancora belle sorprese, nonostante certe verità abbiano lasciato strascichi dolori e sofferenza.

Si sa, l'amore è così complicato!

"...esistono amori di tanti tipi e che si manifestano in ogni forma.Possiamo guadagnarci l’amore, ma non pagare per averlo.Possiamo darlo, ma mai comprarlo.E una volta che c’è, resiste con forza.Che cosa strana, l’amore.

Un romanzo emozionante, con una bella storia, ben articolata, con tanti piccoli colpi di scena disseminati al momento giusto, che alterna una narrazione malinconica a quella simpatica affidata ad Alex.
Come non consigliare quest'altro bellissimo romanzo della Riley?

martedì 13 settembre 2016

ANTEPRIME: "Note d'amore" di Giovanni Novara (Butterfly Ed.) // IL RISVEGLIO DELLA CACCIATRICE di Alessio Filisdeo (Nativi Digitali Edizioni )



Come anticipato, ritorno con altre segnalazioni.

La prima è un'anteprima Butterfly Edizioni: il 14 settembre esce su Amazon e su kindle unlimited un nuovo ebook per la collana Digital Emotions.


Note d'amore
di Giovanni Novara


Editore: Butterfly Edizioni
Pagine: 130
Prezzo: 1,99 €
Collana: Digital Emotions
Data di uscita: 
14 settembre 2014

L'ebook resterà in offerta per una settimana a 0,99

Disponibile in ebook su Amazon e Kindle Unlimited


TRAMA

Andrea, 17 anni sulle spalle che pesano come un macigno, da quando ha capito di essere solo un errore per la sua famiglia, qualcuno da zittire con abiti firmati ma a cui nessuno sa leggere gli occhi. 
Lui, che odia le apparenze, è costretto a rifugiarsi dietro a un sorriso per nascondere le cicatrici e le delusioni.
Nel suo mondo silenzioso, fatto di parole non dette e lacrime soffocate, entra uno spiraglio di luce con l'arrivo di Emma.

Lei, così diversa dalle altre e così sfuggente, con un passato scomodo tenuto segreto per anni, mente a tutti per evitare di soffrire ancora. 
Ma, a volte, per quanto tu tenti di stare lontano dall'amore, questo ti travolge con la sua forza immensa, facendoti scoprire che - lì dove le parole non hanno più senso - è la musica del cuore a salvarti.



Il secondo romanzo è di tutt'altro genere: si tratta di un Urban Fantasy con note umoristiche e horror: "Il risveglio della Cacciatrice" di Alessio Filisdeo.
Dopo l'adrenalinico "Una notte di ordinaria follia" e lo stravagante "Le follie del vampiro Nik", Alessio Filisdeo si spinge oltre con la sua saga Urban Fantasy, infatti questa volta il protagonista non è un vampiro, ma una cacciatrice templare dai capelli colorati che sembra una punk! E c'è pure un ferocissimo nosferatu di nome... Tony?! 

Il romanzo sarà pubblicato giovedì 15 settembre su tutti gli store di ebook al prezzo di 3.99€ per l'ebook, e nella versione cartacea su Amazon a 12€.

IL RISVEGLIO DELLA CACCIATRICE
di Alessio Filisdeo

Urban Fantasy, Thriller, Umoristico 
Collana: “Fantasy”
Ebook 3.99€
cartaceo 12€ 
230 pagine (circa)
Data di uscita: 
15 settembre 2016 


"Ho imparato tre cose sul suo conto: si chiama Amanda, è una cacciatrice e paga sempre in contanti.

La prima è inutile, forse addirittura falsa; la seconda serve a mantenermi in vita, con la guardia alzata; la terza è l’unica che importa davvero."


Amanda Prince è una ragazza come tante: 24 anni, qualche tatuaggio e una vita frenetica. 
Adora cambiare colore ai capelli e le riesce piuttosto bene impalare vampiri per conto dell'Ordine Templare. Ma c'è dell'altro: Amanda Prince nasconde molti segreti, alcuni più letali di altri. 
Ora l'attende una nuova missione: andare a San Francisco, intercettare uno strano tizio di nome Nik e convincerlo con un paio di lame affilate che l'immortalità non fa proprio per lui. Insomma, un compitino all'apparenza facile facile che si trasformerà ben presto in un immane casino di proporzioni catastrofiche.


L'autore
Alessio Filisdeo: Nato ad Ischia nel 1989, Alessio Filisdeo vive a Barano d’Ischia.
Comincia a scrivere racconti fantasy, e a tema supereroistico, a sedici anni finché, una bella notte, non si trova ad assistere per caso alla proiezione del film culto Intervista col Vampiro. Sboccia immediatamente l’amore per la figura del vampiro aristocratico, per il genere gotico e per i grandi classici ottocenteschi. Il passo da fan del genere a fanatico cultore è più breve del previsto.
Conclude il suo primo romanzo storico a tinte sovrannaturali all’età di diciannove anni. C’è un solo problema: ormai i “vampiri di una volta” di cui ha scritto sono passati di moda.
Ma Alessio Filisdeo non demorde: destreggiandosi tra la passione per la scrittura e alcuni lavoretti part-time (confermando quindi lo stereotipo dello scrittore perennemente squattrinato con tante belle speranze), e spaziando momentaneamente tra più generi e personaggi, aspetta pazientemente il ritorno alla ribalta della creatura dannata in tutto il suo maledetto splendore. Con Nativi Digitali Edizioni ha pubblicato il romanzo breve “Una Notte di Ordinaria Follia”, il racconto gratuito “Le follie del Vampiro Nik” e il romanzo “Il Risveglio della Cacciatrice”.

Novità "I Doni delle Muse": IL LABIRINTO DELL'ENIGMISTA di Dario de Judicibus



Carissimi lettori, dopo qualche giorno di assenza forzata, torno insieme a voi avendo un po' di interessanti segnalazioni da fare, che mi auguro possano incuriosirvi!

Ecco la prima: è una pubblicazione "I Doni delle Muse" e si tratta di nuovo romanzo di Dario de Judicibus, "Il labirinto dell'enigmista", un fantasy per ragazzi, secondo episodio della Saga della Sorgente dei Mondi e del tutto indipendente dal precedente, "Il passaggio per Ywerddon".


IL LABIRINTO DELL'ENIGMISTA
di Dario de Judicibus 


Editore: I Doni Delle Muse
ISBN: 978-88-99167-23-3 
Pagine: 330 
14 euro
DALLA QUARTA DI COPERTINA 

Un misterioso diario in apparenza indecifrabile, la scomparsa della magia sulla terra, una ragazza cieca in grado di percepire simboli che gli altri non possono vedere, un uomo alla ricerca della donna amata in ogni luogo del Multiverso. 
Sarà l’inizio di un’avventura che condurrà quattro giovani amici tra i pericoli del Labirinto, un mondo fatto di caos che continua a mutare forma, dominato da un essere spietato che ha giurato vendetta contro il più potente tra tutti gli antichi dei, Zeus. 
Soltanto lì i ragazzi potranno trovare risposte e scoprire verità troppo a lungo rimaste sepolte…

L'AUTORE
Laureato in fisica delle particelle, Dario de Judicibus è autore di saggistica e articoli di argomento informatico. Appassionato da sempre di scrittura, ha pubblicato diversi romanzi fantasy e racconti. Nel 2014 è uscito per I Doni delle Muse il romanzo d'avventura per ragazzi “Il passaggio per Ywerddon”. Attualmente si occupa di cinematografia.

domenica 11 settembre 2016

Novità Piemme: LA STANZA DEI KIMONO di Yuka Murayama



Per chi desidera immergersi in una lettura dal gusto esotico: ecco un romanzo che promette di travolgere il lettore in un'atmosfera sensuale, piena di ombre e segreti, dove il desiderio bruciante si insinua nell'animo dei protagonisti come un dolce veleno.


LA STANZA DEI KIMONO
di Yuka Murayama



Ed. Piemme
trad. L. Testaverde
348 pp
18.50 euro
Settembre 2016

Romantico, esplicitamente erotico e meravigliosamente scritto, La stanza dei kimono è un romanzo in cui le passioni fioriscono al ritmo delle stagioni, e i kimono e i templi shinto svelano ai personaggi i loro stessi, complicati, desideri, in un Giappone pieno di tradizione, storia e poesia. 
Da tre generazioni, a Tokyo, la famiglia della giovane Asako gestisce un raffinato negozio di kimono. Quella del kimono è un’arte: ogni colore, ogni materiale, modello o fantasia ha un suo significato, che solo pochi sono in grado di decifrare.
E quando Asako riceve in dono da sua nonna la splendida collezione privata della famiglia – una collezione di kimono antichi, preziosissimi, in cui ogni pezzo è unico e ha la sua storia – capisce che è il momento di lasciare il suo lavoro di organizzatrice di matrimoni e cominciare una nuova vita. 
D’altra parte, suo marito Seiji sembra essersi allontanato da lei, preda dell’infelicità e in cerca di qualcosa che forse Asako non riesce più a dargli. È tramite il negozio di kimono che Asako incontra Masataka, un affascinante sconosciuto di Kyoto che ha dei kimono speciali da proporle in vendita. 
Masataka è sposato con Chisa, una ragazza misteriosa con un passato pieno di ferite. Ferite che incidono con il suo senso di inadeguatezza e di paura, ma anche di fatale attrazione, nei confronti degli uomini e del sesso. Asako, Masataka, Chisa, Seiji: quattro persone le cui storie sono destinate a intrecciarsi, e che presto si scopriranno legate a doppio filo dal richiamo della passione, dell’eros, della perversione e del piacere che a volte a essa si accompagna.


L'autrice.
YUKA MURAYAMA, è una delle più importanti autrici giapponesi della sua generazione. Il suo debutto Angel’s Egg, nel 1993, fu un bestseller da più di un milione di copie in Giappone, vincitore di uno dei più prestigiosi premi letterari per esordienti (lo Shosetsu Subaru New Writer’s Award) e diventato un film nel 2006. Nella sua scrittura si è sempre più evidenziato il suo interesse per le protagoniste femminili e il loro rapporto con l’amore e il sesso. Hanayoi (La stanza dei kimono) è il suo più recente romanzo, tradotto quest’anno in Francia e il primo a essere tradotto in italiano.

sabato 10 settembre 2016

COLPA DELLE STELLE - IN UN POSTO BELLISSIMO - MEMORIE DI UNA GEISHA (recensione film)



Come anticipavo ieri, ho avuto modo di guardare diversi film interessanti, alcuni mi sono piaciuti di più, altri meno.
Lasciatemi i vostri pareri su questi film se li avete visti anche voi o se vi incuriosiscono!


COLPA DELLE STELLE
The Fault in Our Stars


USA 2014
Genere: Drammatico
durata 120'

Regia di Josh Boone
Con Shailene Woodley, Ansel Elgort, Willem Dafoe, Laura Dern, Nat Wolff, Lotte Verbeek, Emily Peachey, Sam Trammell, Mike Birbiglia...


I protagonisti di questo melodramma adolescenziale sulla malattia sono Hazel e Gus.
Hazel combatte con il cancro da diversi anni ormai, vive con accanto una bombola d'ossigeno e viene convinta dai genitori a frequentare un gruppo di supporto per ragazzi malati come lei.
Durante uno di questi incontri conosce Gus, affetto da un tumore alle ossa in seguito al quale ha perso una gamba.

I due fanno amicizia e si sostengono a vicenda come sanno fare gli adolescenti, cercando di non soccombere al vittimismo per la propria condizione di salute, ma affrontandola con la forza e l'entusiasmo che appartiene alla loro età.

E sull'onda dell'entusiasmo decidono di mettersi in contatto con uno scrittore, Peter Van Houten (il cui romanzo "Un'afflizione imperiale" è il preferito di Hazel) e ottengono dai genitori il permesso di recarsi ad Amsterdam per incontrarlo.
L'autore è ormai un alcolizzato frustrato e cinico che risponde con molta scortesia e spocchia alle domande di Hazel sul finale non scritto del romanzo, ferendo la sua sensibilità.
Il viaggio ad Amsterdam resta comunque un'occasione bellissima per i due ragazzi per stare del tempo insieme, anche perchè intanto hanno capito di essere innamorati l'un dell'altro e riescono a viversi completamente come due ragazzi normalissimi, senza pensare all'avanzare della malattia.

Certo, il cancro resta pur sempre uno sgradito compagno di viaggio ma l'amore aiuta i due ad affrontarlo insieme con coraggio e fiducia.

E' un film che punta tutto sull'amore puro e sincero che sboccia tra due adolescenti che la vita sta mettendo a dura prova con mali curabili fino a un certo punto; i due fanno tenerezza, le dolci dichiarazioni d'amore che si rivolgono, i loro sguardi... tutti sprizza commozione, e il finale, poi, dà la botta conclusiva...

Che dire...?
Non ho letto il romanzo, non posso fare paragoni, ma il film è carino, forse un tantino prevedibile, ma sicuramente molto dolce e adatto a chi è in vena di drammi sentimentali.
Poi per carità, il tumore è una cosa seria e affrontare un argomento come questo, che ha a che fare col dolore vero di tante famiglie, non è semplice, ma credo che Boone in fondo lo affronti con molta delicatezza... e un tocco di stucchevolezza, inevitabile quando c'è questo soggetto di mezzo.


venerdì 9 settembre 2016

IL SAPORE DEL SANGUE (1997) - MERY PER SEMPRE (1989) - recensione film



Ultimamente ho visto un po' di film, sia di recente uscita che non.

In questo post darò una spolverata a due pellicole molto diverse tra loro, per soggetto, cast, regia, nazionalità, e che in comune hanno solo una cosa: la presenza della violenza ma, a parte questo, direi che si tratta di film decisamente lontani.


IL SAPORE DEL SANGUE

(Clay Pigeons)


,
USA 1997
Genere: Thriller
durata 104'
Regia di David Dobkin

Con Joaquin Phoenix, Vince Vaughn, David Dobkin, Georgina Cates


La strampalata e grottesca storia narrata in questo film di fine Anni '90 è ambientata nello stato del Montana, a Mercer, dove vivono 1536 anime. 

Il protagonista, Clay (J. Phoenix), è un giovanotto che, oltre a lavorare come meccanico, passa il tempo tra partite a biliardo e fiumi di birra al bar; non è cattivo ma sta per cacciarsi in un mare di guai...

Tra tutte le donne che avrebbe potuto trovarsi per amante, s'è scelto quella sbagliata: Amanda, moglie del suo miglior amico Earl che, quando lo viene a sapere, s'arrabbia davvero tanto.
Earl non è un uomo particolarmente coraggioso e non ha il fegato di ammazzare l'amico traditore, ma ha architettato un piccolo diabolico piano per causargli rogne: mentre è solo soletto con Clay in un posto che più desolato non potrebbe essere, si suicida ma fa in modo che sembri un omicidio, sperando così che sia proprio Clay ad esserne accusato.

Clay, disperato, corre da Amanda a chiederle aiuto, ma la donna - cinica e fredda "vedova allegra" - non ha alcuna intenzione di farsi mettere in mezzo (tra l'altro neanche le importa che il marito si sia suicidato, anzi...), così Clay è costretto a vedersela da solo e a sbarazzarsi del cadavere.

Da questo momento in poi, i guai per Clay sono solo iniziati, a causa di Amanda che - ossessionata dall'ex amante e vedendosi da lui rifiutata - farà di tutto per creare una serie di situazioni capaci di incastrare il povero ragazzo e mandarlo dritto dritto in gattabuia.

A complicare le cose ci si mette una ben strana amicizia con un tipo bizzarro, chiacchierone e un po' matto: un camionista cow-boy di nome Lester Long (V. Vaughn).
Con la folle scusa di voler aiutare Clay a liberarsi dell'ossessiva e libertina Amanda, Lester travolgerà il povero Clay in un vortice di sangue in cui apparentemente, agli occhi della polizia, l'unico possibile colpevole è proprio lui: Clay Pigeons.

Scene di sesso e sangue non mancano in questo film noir che oscilla tra il dramma e un umorismo nero.
Nonostante la gente muoia attorno a un innocente Clay, ci fa sorridere l'idea che il giovanotto - cui piacerebbe vivere la propria tranquilla esistenza facendosi i fatti propri, uscendo con le ragazze, giocando e andando a pesca -, incapace di ammazzare un altro essere umano, si ritrovi sempre suo malgrado con qualche morto accanto, cosa che richiede ogni volta e inevitabilmente tutto il suo sangue freddo per risolvere le grane che ne derivano.

Lester è un personaggio che inquieta da subito e qualcosa fa immediatamente presagire che non abbia tutti i venerdì al posto loro; la sua irritante risata poi lo rende davvero odioso. 
Vaughn è perfetto nella parte del cowboy amicone dallo sguardo pericoloso e il mio adorato Gioacchino lo è nell'impersonare questo ragazzo dall'aria sempre apatica, un tipo  un po' annoiato e a tratti stanco, che se da una parte ci fa alzare gli occhi al cielo perchè si fa travolgere dagli eventi senza avere la determinazione di ribellarsi a chi vuole ingabbiarlo nei propri sporchi giochetti, dall'altra ci piace perchè in un modo o nell'altro... riesce a uscirne fuori!

Come dicevo, è un film che pur avendo le sfumature di un thriller/noir, sfocia in certi momenti in commedia, e anche nelle situazioni drammatiche c'è qualcosa che ci spinge a "non prenderlo troppo sul serio".
Belle le musiche country in sottofondo; è un film con un bel cast, che sa spiazzare lo spettatore e che si lascia guardare con interesse dall'inizio alla fine.



MERY PER SEMPRE

Italia 1989
-
Genere: Drammatico
durata 98'
Regia di Marco Risi

Con Michele Placido, Claudio Amendola, Alessandro Di Sanzo


Tratto da un libro-inchiesta di Aurelio Grimaldi.
Michele Placido è Marco Terzi, professore di lettere in attesa di sistemazione definitiva che accetta coraggiosamente un incarico annuale nel carcere minorile di Palermo, Malaspina. 
La realtà di questo carcere è ovviamente violenta e di queste giornate passate tra quattro mura ci viene dato un realistico e disincantato spaccato, attraverso le azioni e le parole di alcuni giovanotti e ragazzini finiti lì per vari motivi, dal furto all'omicidio.

C'è il 14enne Claudio, beccato a rubare di notte in un negozio; Natale (F. Benigno), che deve scontare 9 anni per aver ammazzato il padre e che è il leader del suo gruppetto; Pietro (C. Amendola), arrestato dopo un lungo inseguimento nella Vucciria...
Insomma ogni ragazzo ha la sua "storiaccia" dietro alle giovani spalle, ognuno sembra un uomo vissuto che non ha più niente di buono da imparare.

Un giorno in carcere viene tradotto un ragazzo che, dopo essersi prostituito, ha sparato a un cliente: il giovanotto si chiama Mario ma si fa chiamare Mery perchè trans, cosa che ovviamente lo rende bersaglio degli insulti (e non solo) dei ragazzacci in carcere.

In questo contesto pieno di violenza, parolacce, insulti e soprusi si inserisce il prof. Terzi, che cerca da subito di mostrare polso fermo sì ma anche un atteggiamento comprensivo verso i ragazzi, cercando di far capire a questi insoliti allievi che non vuol essere un nemico per loro, anzi.

I lodevoli intenti di Terzi saranno di difficilissima attuazione, perchè i ragazzi sono assolutamente fuori controllo, ribelli, maleducati (per usare un eufemismo) e non rispettano nessuna autorità; del resto, tanto nella loro vita di quartiere che in carcere vige "la legge del più forte", questi "piccoli criminali" sono abituati a non fare sconti a nessuno e non si aspettano di riceverne tanto meno dalle autorità, ed infatti i primi a trattarli come bestie sono le guardie carcerarie...

Terzi profonde tutto il suo impegno nel provare ad instaurare un rapporto positivo con i suoi allievi, nonostante le delusioni, le incomprensioni e le non poche sconfitte. 

Riuscirà a lasciare un'impronta positiva su queste vite giovani eppure giù piene di cicatrici profonde?

E' un film d'impatto, recitato in parte in siciliano, con un cast davvero eccezionale e valido, soprattutto se pensiamo che non tutti gli attori lo erano di professione, come Alessandro Di Sanzio, "Mery", che fu scelta casualmente dal regista in un negozio di parrucchiera, o Francesco Benigno, che aveva accompagnato un amico ai provini, o ancora Salvatore Termini ed altri ragazzi che erano alla loro prima (e, in alcuni casi, unica) esperienza di cinema.

C'è una considerevole dose di violenza verbale e non, la vita nel carcere minorile è presentata in tutta la sua crudezza, ma proprio per questo "Mery per sempre" è un film fatto bene, capace di denunciare le drammatiche condizioni dei minori incarcerati e, al contempo, di porre l'accento su come e quanto sia importante recuperare questi giovani, aiutandoli ad aprire
, per quello che è possibile, gli occhi sulla vita criminale alla quale sembrano già destinati...

C'è anche il seguito, "Ragazzi fuori", dove ritroviamo gran parte degli attori presenti qui.

Da vedere se vi piacciono i film che si soffermano su certi aspetti realistici e crudi della nostra società.

Curiosità: Molti degli attori compaiono nel videoclip del brano PENSA di Fabrizio Moro, diretto dallo stesso Risi.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...