Cari lettori ed amici, oggi desidero presentarvi un racconto che tratta di bullismo e razzismo (con accenni anche all'anoressia), tematiche purtroppo dolorosamente attuali, attorno alle quali non bisogna mai "abbassare la guardia", ma anzi dare risposte adeguate a questi deprecabili "fenomeni" troppo frequenti nella nostra società e in preoccupante aumento tra i giovanissimi/giovani.
L'AZZURRO DELL'AMICIZIA
di Imma Pontecorvo
Milena Ed. 50 pp 6 euro |
NON ACCETTARE IL BULLISMO...
...DENUNCIALO!
Alessia e Shaila sono due adolescenti, compagne di classe ma soprattutto grandissime amiche; sanno di poter contare ciecamente l'una sull'altra e il loro sincero legame è fonte di forza e gioia per entrambe, che hanno tante cose in comune, tra cui la passione per la scrittura e quello per la danza.
Shaila è una ragazzina di origini indiane ma fino a un certo punto della sua vita, questo aspetto - unito al colore della pelle, ovviamente più scuro - non ha mai costituito un problema; la ragazza infatti è perfettamente integrata e amata dai suoi compagni di scuola e dai docenti.
Le cose cambiano quando, al secondo anno di liceo, due ripetenti, Gilda e Iolanda, vengono inserite nella loro classe e questo comincerà a rompere gli equilibri.
Fin dai primi giorni, Alessia e Shaila vengono infastidite con dispetti che, se all'inizio paiono delle semplici "ragazzate" di due compagne più grandi e molto prepotenti, col passare delle settimane cominciano a traformarsi in vere e proprie aggressioni verbali e fisiche: violenti e offensivi insulti di tipo razziale e fisico vengono rivolti alla povera Shaila dalle due stupide compagne, che sembrano trovare un sadico piacere nel vedere come le loro minacce feriscano Alessia e Shaila.
Le due amiche cercano di sostenersi a vicenda, convincendosi che quelle parole cattive, volte a ferire soprattutto Shaila (se la prendono anche con Alessia ma in misura differente), e per il colore della pelle e per la sua fisicità, sono cattiverie gratuite e frutto di ignoranza e, chissà, prima o poi le due "carnefici" smetteranno di insultarle.
Ma purtroppo all'ignoranza e alla malvagità non sempre è possibile rispondere solo con una forzata indifferenza sperando che "l'incubo prima o poi finisca", perchè Gilda e Iolanda sono mosse da un tale stupido e irrazionale "odio" verso ciò che reputano diverso e inferiore, da perdere ogni forma di ragionevolezza, fino a spingersi a commettere atti che vanno ben oltre i dispettucci...
L'amicizia che unisce Shaila ed Alessia è assolutamente fondamentale perchè il bene trionfi sul male, ma affinchè le nuvole scure della stupidità e del bullismo vadano via lasciando posto a un cielo sereno e azzurro, si renderà necessario anche l'aiuto degli adulti, genitori e istituzioni scolastiche.
La storia di queste due normalissime adolescenti è ispirata a fatti reali ed affronta i temi attuali della disuguaglianza sociale, del razzismo e del bullismo in contesti scolastici ed extrascolastici; mostra come il bullo prenda forza dalla paura e dal silenzio delle proprie vittime, che cercano di rimandare il più possibile la "denuncia" delle angherie subite sperando di farcela da sole, ma non sempre è possibile, se l'altro non è disposto a ragionare; e purtroppo spesso questi bulli si sentono forti anche a motivo di compagni gregari, che per timore di diventare essi stessi oggetto di prese in giro e cattiverie, preferiscono essere omertosi e "farsi i fatti propri".
"L'azzurro dell'amicizia" di Imma Pontecorvo è un racconto breve ma significativo, scritto con molta sensibilità verso il mondo dell'adolescenza, spesso teatro di esperienza brutte che possono segnare in modo grave e negativo chi è più fragile o semplicemente più "pacifico" e tranquillo, spesso incosapevole vittima di ragazzi più aggressivi, che si sentono invincibili solo quando fanno i prepotenti.
E' una lettura scorrevole e veloce che deve far riflettere tanto i giovanissimi quanto gli adulti, sensibilizzando le coscienze di tutti affinchè non si volti la testa dall'altra parte quando ci si accorge che si è davanti a questo problema, ma anzi si approntino strategie educative per aiutare e ascoltare non soltanto le vittime del bullismo, del razzismo, ma anche gli stessi bulli, a loro volta bisognosi di essere educati a valori basilari, come il rispetto dell'altro, il valore della diversità e l'empatia.
Mi fa piacere aver letto "L'azzurro dell'amicizia" - ringrazio a tal proposito l'Autrice - e di poter anche minimamente contribuire alla diffusione di questo racconto e delle tematiche su cui esso ci chiama a riflettere.
L'autrice.
Imma Pontecorvo, nata a Vico Equense, vive a Piano di Sorrento; laureata in Scienze dell'Educazione, lavora presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Ama scrivere poesie, ha partecipato a diversi concorsi letterari, ricevendone premi e riconoscimenti. Nel 2015 ha pubblicato "A passi di danza sui miei pensieri" (Youcanprint), il racconto "Lo specchio dei ricordi" e il romanzo "In un mare di emozioni" (Schena Editore - Fasano).
Vi lascio con la dedica riportata dall'Autrice e una canzone molto conosciuta che mi è spontaneamente venuta in mente:
Le due amiche cercano di sostenersi a vicenda, convincendosi che quelle parole cattive, volte a ferire soprattutto Shaila (se la prendono anche con Alessia ma in misura differente), e per il colore della pelle e per la sua fisicità, sono cattiverie gratuite e frutto di ignoranza e, chissà, prima o poi le due "carnefici" smetteranno di insultarle.
Ma purtroppo all'ignoranza e alla malvagità non sempre è possibile rispondere solo con una forzata indifferenza sperando che "l'incubo prima o poi finisca", perchè Gilda e Iolanda sono mosse da un tale stupido e irrazionale "odio" verso ciò che reputano diverso e inferiore, da perdere ogni forma di ragionevolezza, fino a spingersi a commettere atti che vanno ben oltre i dispettucci...
L'amicizia che unisce Shaila ed Alessia è assolutamente fondamentale perchè il bene trionfi sul male, ma affinchè le nuvole scure della stupidità e del bullismo vadano via lasciando posto a un cielo sereno e azzurro, si renderà necessario anche l'aiuto degli adulti, genitori e istituzioni scolastiche.
La storia di queste due normalissime adolescenti è ispirata a fatti reali ed affronta i temi attuali della disuguaglianza sociale, del razzismo e del bullismo in contesti scolastici ed extrascolastici; mostra come il bullo prenda forza dalla paura e dal silenzio delle proprie vittime, che cercano di rimandare il più possibile la "denuncia" delle angherie subite sperando di farcela da sole, ma non sempre è possibile, se l'altro non è disposto a ragionare; e purtroppo spesso questi bulli si sentono forti anche a motivo di compagni gregari, che per timore di diventare essi stessi oggetto di prese in giro e cattiverie, preferiscono essere omertosi e "farsi i fatti propri".
"L'azzurro dell'amicizia" di Imma Pontecorvo è un racconto breve ma significativo, scritto con molta sensibilità verso il mondo dell'adolescenza, spesso teatro di esperienza brutte che possono segnare in modo grave e negativo chi è più fragile o semplicemente più "pacifico" e tranquillo, spesso incosapevole vittima di ragazzi più aggressivi, che si sentono invincibili solo quando fanno i prepotenti.
E' una lettura scorrevole e veloce che deve far riflettere tanto i giovanissimi quanto gli adulti, sensibilizzando le coscienze di tutti affinchè non si volti la testa dall'altra parte quando ci si accorge che si è davanti a questo problema, ma anzi si approntino strategie educative per aiutare e ascoltare non soltanto le vittime del bullismo, del razzismo, ma anche gli stessi bulli, a loro volta bisognosi di essere educati a valori basilari, come il rispetto dell'altro, il valore della diversità e l'empatia.
Mi fa piacere aver letto "L'azzurro dell'amicizia" - ringrazio a tal proposito l'Autrice - e di poter anche minimamente contribuire alla diffusione di questo racconto e delle tematiche su cui esso ci chiama a riflettere.
L'autrice.
Imma Pontecorvo, nata a Vico Equense, vive a Piano di Sorrento; laureata in Scienze dell'Educazione, lavora presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Ama scrivere poesie, ha partecipato a diversi concorsi letterari, ricevendone premi e riconoscimenti. Nel 2015 ha pubblicato "A passi di danza sui miei pensieri" (Youcanprint), il racconto "Lo specchio dei ricordi" e il romanzo "In un mare di emozioni" (Schena Editore - Fasano).
Vi lascio con la dedica riportata dall'Autrice e una canzone molto conosciuta che mi è spontaneamente venuta in mente:
Insieme a te, Amico mio, io non ho paura.
Vinceremo il male, con il bene.
Saremo gli “eroi” di un mondo migliore.
Io sono un guerriero
Veglio quando è notte
Ti difenderò da incubi e tristezze
Ti darò certezze contro le paure
Per vedere il mondo oltre quelle alture
Non temere nulla io sarò al tuo fianco
Con il mio mantello asciugherò il tuo pianto.