C'era una volta... una, due, dieci.., cento bambine, che avevano deciso di perseguire i propri obiettivi e realizzare i propri sogni nonostante le difficoltà e gli scoraggiamenti; quelle bambine sono diventate delle piccole grandi donne che, ognuna a modo suo e con il suo piccolo contributo, hanno lasciato un esempio e sono state fonte di ispirazione per altri, uomini e donne, dopo di loro.
STORIE DELLA BUONANOTTE PER BAMBINE RIBELLI #1
di Francesca Cavallo, Elena Favilli
Ed. Mondadori 224 pp 19 euro illustrato Età: 6-9 anni |
Delle combattenti, insomma.
Sono cento le bambine, poi diventate ragazze e donne adulte, che le Autrici ci portano come esempi di forza e determinazione: bambine che hanno vissuto in epoche e luoghi differenti e lontani, che tra loro - la maggior parte di esse quantomeno - neanche si sono mai incontrate e conosciute, ma che hanno molto in comune: lo spirito battagliero, il sapere sempre cosa volevano dalla vita e il non darsi mai per vinte fino a quando non lo raggiungevano: "questo il segreto per ottenere grandi risultati nella vita.".
Bambine che si sono ribellate alle concezioni che la società, e in particolare i maschi, avevano della donna e del suo ruolo nella comunità: chi l'ha detto che le femminucce debbano starsene in casa a cucinare e basta, a badare alla famiglia, a far figli, senza avere il diritto di fare altro, di porsi degli obiettivi, di provare a mettere a frutto le proprie capacità?
Non solo, ma tante di queste donne hanno combattuto contro l'ingiustizia, contro l'ignoranza, contro i pregiudizi di genere, razziali..., e si sono messe in prima linea per portare avanti le proprie battaglie e far sì che certi diritti, certe libertà fondamentali dell'Uomo, venissero rispettati.
E così, tra queste pagine, ho percorso una sorta di viaggio intorno al mondo, incontrando bambine/donne più o meno note: dalla sensuale e forte Cleopatra al genio di Rita Levi Montalcini; dalle energiche battaglie di attiviste politiche (tipo Evita Peròn, Hillary Clinton) alla bravura di artiste di varia natura, come Coco Chanel o di Artemisia Gentileschi o Frida Kahlo; da spericolate amanti della natura (come Maria Sibylla Merian) a scrittrici di talento (come l'Allende); e ancora tenniste, regine-guerriere, piratesse, donne di scienza, astronaute, sollevatrici di pesi, musiciste, giudici, chef, sportive…: non manca nessuna!
Perchè non c'è bambina che non possa diventare la donna che desidera essere; ci vuole una grande forza di volontà, determinazione, generosità, sacrificio, creatività... per realizzare i propri sogni, può essere difficile, non sempre è una passeggiata (beh..., quasi mai, a dire il vero), ma nulla è impossibile.
Cento donne diversissime l'una dall'altra, ma con una medesima importante consapevolezza: non c'è sifda che non possa essere affrontata e vinta.
«Anche di fronte alle più grandi sfide, non abbandonare mai i tuoi sogni. Più insisterai, più ti avvicinerai a ottenere quello che desideri. Quando le cose diventano difficili, tu diventa ancora più forte».
Donne che non hanno necessariamente vinto sempre e in tutti i momenti della loro vita (e della loro battaglia)..., non dal punto di vista dell'uomo, perchè sapevano che...
"...la chiave per la vittoria era saper perdere: «Nessuno vince in continuazione. Se riesci a ripartire dopo una cocente sconfitta, per poi vincere di nuovo, un giorno sarai un grande campione»."
... ma che non hanno comunque smesso di credere in loro stesse, in ciò che erano in grado di fare per migliorare la vita non solo propria ma ancor più quella degli altri, di un popolo intero come di una comunità o di un gruppo di persone.
Questo "progetto" d raccogliere 100 storie al femminile sotto forma di favole (l'incipit è il classico "C'era una volta...") mi è piaciuto molto, lo trovo originale; un mezzo semplice ed efficace per far conoscere alle giovani generazioni alcune delle tantissime donne che hanno dato un contributo non indifferente alla Storia e che meritano di essere ricordate, non solo perchè tante di esse trovano posto nella società odierna (pensiamo a certe "scoperte" di tipo scientifico/medico di cui godiamo ancora oggi) ma perchè sono un esempio di cosa voglia dire credere in se stessi, sfruttare consapevolmente i doni, i talenti, le capacità che si possiedono, recando benefici a noi e a chi ci circonda.
Donne che ci insegnano, ad es., una verità fondamentale: se noi non crediamo di essere capaci a far qualcosa (che amiamo e per la quale ci sentiamo portati), se non combattiamo noi per i nostri sogni..., chi lo farà al posto nostro?
Se vogliamo ottenere qualcosa, dobbiamo sforzarci, studiare, fare sacrifici, allenarci, mettere da parte timori e timidezza, forse tapparci anche le orecchie perchè le voci scoraggianti ci saranno sempre, pronte a ricordarci che "non siamo capaci", "siamo troppo piccole/grasse/brutte/insulse...", e soprattutto... siamo femmine!, e certe cose è bene lasciare che restino prerogative maschili...!
E' successo anche a queste cento guerriere: poprio quando attorno a loro (anche in famiglia) tanti sostenevano: "Non ce la farai!", esse hanno sorriso, si sono armate di forza e coraggio, hanno alzato il mento in aria con lo sguardo fiero e hanno proseguito per la propria strada, e il tempo ha dato loro ragione, tant'è che noi oggi le conosciamo, le ammiriamo, le ritroviamo sui libri di storia, le vediamo in tv, ne sentiamo parlare...: hanno lasciato il segno, e non uno qualsiasi, bensì proprio il segno che volevano lasciare!
Donne ordinarie, comuni, non certo delle aliene, ma che hanno fatto delle proprie doti, della propria esistenza, qualcosa di straordinario perchè hanno avuto la giusta fiducia in loro stesse e hanno creduto che anche tramite loro qualcosa di bello e di buono potesse essere fatto.
Molto carino, formativo, davvero una bella idea, per es. da regalare a giovani lettrici; favole "moderne" semplici nel linguaggio, che colgono gli aspetti fondamentali delle vite delle cento donne protagoniste, facendocele apprezzare.
Le autrici. SITO
Elena Favilli è una scrittrice e una giornalista professionista. Ha lavorato per Colors, McSweeney's, Rai, Il Post e La Repubblica, e diretto redazioni digitali sulle due sponde dell'Atlantico. Si è laureata in semiotica all'Università di Bologna e ha studiato giornalismo digitale all'Università di Berkeley, in California. Nel 2011, insieme a Francesca Cavallo, ha creato Timbuktu, la prima rivista iPad per bambini mai realizzata. È fondatrice e amministratrice delegata di Timbuktu Labs. Storie della buonanotte per bambine ribelli è il suo quinto libro.
Francesca Cavallo è una scrittrice e una regista teatrale. Si è laureata in scienze umanistiche per la comunicazione all'Università Statale di Milano, e si è successivamente diplomata in regia alla Scuola D'Arte Drammatica Paolo Grassi.Appassionata innovatrice sociale, Francesca è la fondatrice di Sferracavalli, un Festival Internazionale di Immaginazione Sostenibile nel Sud Italia. Nel 2011, ha unito le proprie forze con Elena Favilli per fondare Timbuktu Labs, dove ricopre il ruolo di direttrice creativa. Storie della buonanotte per bambine ribelli è il suo settimo libro.
Francesca Cavallo è una scrittrice e una regista teatrale. Si è laureata in scienze umanistiche per la comunicazione all'Università Statale di Milano, e si è successivamente diplomata in regia alla Scuola D'Arte Drammatica Paolo Grassi.Appassionata innovatrice sociale, Francesca è la fondatrice di Sferracavalli, un Festival Internazionale di Immaginazione Sostenibile nel Sud Italia. Nel 2011, ha unito le proprie forze con Elena Favilli per fondare Timbuktu Labs, dove ricopre il ruolo di direttrice creativa. Storie della buonanotte per bambine ribelli è il suo settimo libro.