giovedì 2 agosto 2018

Recensione: IL TALENTO DI MR. RIPLEY di Patricia Highsmith



Cinico, agghiacciante, beffardo e inquietante...: Tom Tipley è uno dei personaggi letterari più particolari che abbia mai incontrato e che, nonostante le malefatte, non sono riuscita a detestare in toto ma anzi, ne sono rimasta affascinata.



IL TALENTO DI MR. RIPLEY
di Patricia Highsmith



Ed. Bompiani
304 pp
Siamo negli anni '50 e il 25enne Tom Ripley è un giovanotto che vive a New York.
E' un tipo solitario, dai modi gentili, dalle risorse economiche decisamente modeste, ha pochi amici, è riservato e... con un certo "talento" per le piccole truffe.

Un giorno, con sua grande sorpresa, viene avvicinato da un signore benestante, che scopre essere un ricco industriale nautico: il signor Greenleaf, tra sorrisi imbarazzati e speranzosi insieme, lo riconosce quale amico del proprio figlio, Dickie, e gli chiede di fargli un immenso favore.
Poichè il caro Dickie manca da New York da tempo e si è trasferito in Italia (vicino Napoli), disinteressandosi e dei genitori e degli affari di famiglia per inseguire il sogno di una vita dorata e senza pensieri e responsabilità, il signor Greenleaf chiede al buon Tom di raggiungere l'amico e di... convincerlo a tornare negli USA.
Chiaramente, lui stesso gli pagherà le spese di viaggio e la (temporanea, si presume) permanenza in Italia per tutto il tempo
che ci vorrà per persuadere Dickie a tornare a casa.

Per quanto inizialmente Tom sia stupito dalla inusitata richiesta - soprattutto in quanto conscio di non essere un amico intimo di Dickie Greenleaf e di non avere alcun potere persuasivo nei suoi confronti... -, la vede come l'occasione giusta non solo per fare un viaggio in Europa ma ancor più per assaporare l'ebbrezza di un tipo di esistenza agiata e di amicizie decisamente più altolocate di quelle che finora gli hanno fatto compagnia.

Parte, quindi, per recarsi a Mongibello (località fittizia), in Campania, carico di belle speranze, seppur con qualche perplessità, visto che molto probabilmente Dickie neppure si ricorderà di lui...
Arrivato a Mongibello, ritrova l'amico, che se la sta spassando: eternamente in vacanza, passa le giornate a dipingere i suoi (orrendi) quadri (è convinto di avere una vena artistica) e fare tuffi in mare, tra pranzi e cene con gli amici, che sia a casa (con la domestica straniera che cucina per lui) o fuori, il tutto sempre in compagnia di un'amica - americana anche lei -, Marge Sherwood, una ragazza formosa (troppo, per i gusti di Ripley) e palesemente innamorata del bellissimo e affascinante Dickie, che però sembra non filarsela, da quel punto di vista.

La vita del giovane Greenleaf incarna tutto ciò che si possa desiderare, agli occhi di uno spiantato frustrato e infelice come Tom; Dickie è un tipo carismatico, vive alla giornata, fa quel che vuole, non ha preoccupazioni e pensieri per la testa, spende a spande senza alcuna remore...
Sarebbe bello essere come lui, o quanto meno essergli davvero amico, condividere il sole, il mare, i viaggi, i vestiti alla moda, gli anelli d'oro e i quattrini...!

Certo, Tom è tutto fuorchè stupido e si rende conto di due ostacoli immediati e non di poco conto: la diffidenza di Dickie e quella di Marge.
Infatti, a primo impatto, Dickie non sembra affatto felice di averlo tra i piedi, forse perchè - pensa Tom - detesta che il padre abbia mandato qualcuno fin lì a fargli la paternale per convincerlo a tornare a casa, quindi inizialmente il giovanotto è freddo e distaccato, benchè cortese, verso "l'amico americano" (che a malapena rammenta di aver incontrato e in che occasione).
E poi c'è Marge... La ragazzona non è la fidanzata di Greenleaf, quindi ha poco da fare la gelosa, eppure lo è; dal primo momento guarda Tom con sospetto, è gelosa del tempo che Dickie trascorre con lui e di eventuali cose che progettano da fare insieme.
Un giorno Tom viene sorpreso da Dickie mentre è nella camera di questi a provare i suoi abiti; insospettito e infastidito, Dickie confessa a Tom che Marge crede che egli sia omosessuale e che abbia delle "mire" su Dickie stesso, in questo senso.
Tom, confuso e intimidito, chiarisce di non essere gay ma da quel momento capisce che se vuole continuare a godere della bella vita in compagnia di Dickie, deve allontanarlo dalla presenza morbosa di Marge.
I due ragazzi partono, allora, per una vacanza a Sanremo... e da lì il desiderio folle di Tom Ripley di poter vivere l'esistenza felice e spensierata di Dickie, prende sempre più forma.
Mentre sono in giro per mare su una barca, Tom ammazza l'amico, affonda il corpo e la barca (sporca di sangue) tra le acque e... comincia così il suo spietato e furbo "gioco" di nascondere l'omicidio, fingendosi ora Dickie ora tornando nei panni di Tom...

Dal primo omicidio in poi, Tom è costretto a tirar fuori tutto il proprio ingegno e le proprie capacità immaginative per incastrare le due identità, così da essere all'occorrenza se stesso e il povero Dickie, che chiaramente lui desidera far credere che sia vivo.

Finalmente è giunta l'occasione da sempre agognata: essere il bel Dickie! Vestire i suoi pantaloni, le sue camicie, le sue cravatte, mangiare nei più bei ristoranti, pagare fior di quattrini per le migliori camere negli alberghi, viaggiare in lungo e in largo, in Italia e, chissà, magari anche in altri posti dell'Europa!

Tom è un ragazzo davvero strano, la cui freddezza nell'organizzare le sovrapposizioni di identità e nell'eseguire gli omicidi (farà fuori, infatti, anche una persona per lui pericolosa, che potrebbe rivelare lo sporco gioco che sta facendo e il fatto che Dickie in realtà non sia affatto vivo), nel camuffarli, la destrezza (e l'ottima memoria!) con cui risponde alle domande di amici, parenti e conoscenti di Dickie, e a quelle della polizia italiana, hanno destato in me inevitabilmente sentimenti negativi, di repulsione verso questo soggetto cinico e privo di rimorsi di coscienza.
Allo stesso tempo, però, non ho potuto fare a meno di essere affascinata dalla sua capacità di gestire ogni aspetto della propria nuova vita con una lucidità sorprendente, con una determinazione, a modo suo, invidiabile e frutto di una certa intelligenza e scaltrezza (per quanto usate per fini ignobili).

Tom monta su uno spettacolo grottesco e in fin dei conti surreale, un enorme gioco di cui lui è il principale attore, lo sceneggiatore, il regista; deve destreggiarsi per non far scoprire le proprie azioni malvagie, si inventa un sacco bugie il cui racconto egli prova e riprova per perfezionarlo, tanto da arrivare quasi a convincersi che è tutto vero; lo vediamo preoccuparsi per ogni minimo sospetto su di lui, impaurito all'idea di non riuscire a dare la risposta più persuasiva che possa allontanare ogni dubbio attorno alla sua persona, lo vediamo innervosirsi in modo spaventoso quando qualcuno (ad es. Marge, che egli odia con tutto se stesso) non lo lascia in pace e sembra toccare dei punti oscuri della sua messinscena che, se scoperti, potrebbero chiaramente farla crollare.

Tom è risoluto: non vuole rinunciare alla libertà e alla bella vita che, grazie a Dickie, alla sua identità, ai suoi soldi, si sta godendo, e per mantenerla ed evitare di finire in manette, è pronto a tutto.

E' un thriller che punta tutto sulla personalità "lucidamente folle" di questo giovanissimo protagonista, che a modo suo cresce nel corso del romanzo, e da timido e un po' imbranato acquisisce gradualmente maggiore sicurezza in se stesso e in ciò che è capace di architettare; l'Autrice è bravissima a trasmettere al lettore le emozioni contrastanti di Tom: la sua rabbia cieca, le paure, i mille dubbi che non lo lasciano riposare, l'ansia di fare le valigie perchè restare in un posto potrebbe essere rischioso, la meticolosità nel pensare alle tante menzogne da raccontare, a voce o per lettera, l'abilità nell'immaginare a come Dickie risponderebbe, come si muoverebbe, che toni userebbe..., e la certezza che, nel peggiore dei casi, può sempre ritornare ad essere il buon Tom, scostante e di poche parole, poco mondano ma gentile nell'accettare gli inviti a party e aperitivi.

Un assassino senza scrupoli i cui contorti percorsi mentali ci vengono svelati con chiarezza e naturalezza, coinvolgendo il lettore in un'avventura terribile e trascinante, in cui per me è stato impossibile non chiedermi: ma qualcuno scoprirà mai la verità su Tom, fermando la sua vita di menzogne? C'è una giustizia che alla fine trionferà sulla malvagità?

Nonostante non sia un angioletto - tutt'altro, c'è molto di diabolico in lui! -, in alcuni momenti ho avvertito tristezza per Mr. Ripley, perchè in definitiva egli è un uomo solo e continuerà ad esserlo dopo essersi trasformato in un assassino, condizione che lo costringe a fuggire e a mentire per non essere scoperto; e se da una parte Tom soffre per questo senso di estraneità verso gli altri uomini e per il suo bisogno d'amore insoddisfatto, dall'altra la solitudine egli la cerca perchè gli offre l'illusione di essere libero.

"Era solo, e il gioco che stava facendo era un gioco solitario.".

"Era solitario ma non si sentiva solo. Era (...) la sensazione di trovarsi su una ribalta con tutto il mondo che lo guardava, la sensazione di dover stare costantemente sul chi vive, di essere messo alla prova ogni minuto, perché il minimo errore gli sarebbe stato fatale. Ma era assolutamente certo che non avrebbe fatto errori. Questa certezza dava alla sua esistenza una indefinibile, deliziosa atmosfera rarefatta di purezza simile a quella, riteneva Tom, che deve provare un attore quando sale in scena, conscio di saper recitare una parte meglio di chiunque altro. Era se stesso eppure non era se stesso. Si sentiva libero e senza macchia, per quanto controllasse ogni minima azione."


Tom Ripley vuol essere ricco, libero, viaggiare dove vuole, in compagnia di se stesso: qual è il prezzo da pagare per questa libertà, per questo tipo di vita? Stare sempre coi sensi in all'erta, col timore che da un momento all'altro arrivi qualcuno ad arrestarlo?

Un thriller psicologico nel complesso godibile e interessante, forse in alcuni tratti un tantino descrittivo ma in linea di massima mantiene un buon ritmo e sa trasportare il lettore all'interno dei vorticosi processi mentali di un protagonista a suo modo irresistibile e magnetico (proprio perchè insulso in se stesso eppure geniale maestro dell'inganno), rendendolo testimone silenzioso e impotente di una catena di eventi drammatici e ineluttabili.



N.B.: in questo romanzo (pubblicato nel 1955), l'autrice introduce per la prima volta la figura di Tom Ripley, che torna protagonista in altri romanzi di Patricia Highsmith: Il sepolto vivo, L’amico americano, Il ragazzo di Tom Ripley e Ripley sott'acqua

mercoledì 1 agosto 2018

Bilancio di letture di Luglio + Reading Challenge



Ecco le mie letture di luglio, un mese - devo dire - davvero pieno di pagine (di carta e virtuali) sfogliate!



  • Obiettivo n. 31. Un libro in cui il vino sia in qualche modo protagonista MAIGRET E IL PRODUTTORE DI VINO di Georges Simenon (RECENSIONE): il commissario Maigret, in questa indagine, sfodera tutta la sua umanità ed empatia, che lo rendono un invidiabile e sensibile conoscitore dell'animo umano.
  • Obiettivo n.27. Un libro che ti faccia sbellicare dalle risate.  - DENTE PER DENTE di F. Muzzopappa (RECENSIONE): puoi essere sfigato e imbranato quanto ti pare, ma se la persona in cui riponi tutta la tua fiducia ti tradisce senza vergogna, facendoti sentire uno che vale meno di zero..., e beh allora quel briciolo d'orgoglio, di cui credevi di essere sprovvisto, si fa sentire, e solo una cosa potrà farti sentire meglio: la vendetta. Un libro esilarante.



Reading Challenge
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Altri romanzi letti non rientranti nella sfida:



  • L'UOMO DEL LABIRINTO di Donato Carrisi (RECENSIONE): una ragazza scomparsa 15 anni prima viene ritrovata; i suoi ricordi possono portare all'identificazione del suo rapitore? La ricerca dell'Uomo del Labirinto porta chi si mette sulle sue tracce in un fitto e spaventoso intrico di tenebre e malvagità.
  • URLA NEL SILENZIO di Angela Marsons (RECENSIONE). Una detective tanto scontrosa quanto brava e professionale è impegnata in un caso difficile, per risolvere il quale non deve soltanto capire cosa è accaduto molti anni prima in un orfanotrofio ormai abbandonato, ma anche fare i conti col proprio passato e i propri personali demoni.
  • ORDO MORTIS di Salvatore Conaci (RECENSIONE): un giovane insegnante, per motivi di lavoro, si trasferisce in un paesino della Calabria e si ritrova incastrato in un intrico di vicende oscure, dall'inquietante sapore esoterico e in cui il Male fa da padrone.
  • LA PICCOLA PARIGI di Alessandro Tonoli (RECENSIONE): non c'è persona, uomo o donna che sia, che non abbia bisogno di recuperare lo sguardo innocente dell'infanzia con cui guardare il mondo e la vita, per meravigliarsi ancora delle piccole e semplici cose che danno felicità.
  • LONTANA DA ME di Cristiana Serangeli (RECENSIONE): può essere difficile tornare a sentirsi felici e godersi la vita, attimo per attimo, quando la persona che più ami al mondo si allontana da te; il rischio è che si porti via un pezzo troppo grande del tuo cuore e che tu finisca per allontanarti da te stessa. Ma non c'è salita senza discesa, e non c'è una notte, per quanto buia, cui non segua una nuova, luminosa alba. Non ci resta che attenderla.
  • IN CIMA AL CUORE di Mia Mistràl (RECENSIONE). Un tranquillo paesino sugli Appenini, in cui la vita scorre placida e sempre uguale, in cui l'età media degli abitanti è over 50 e dove il pettegolezzo e il chiacchiericcio sui fatti altrui è all'ordine del giorno: questo è lo scenario in cui è ambientata la storia divertente e sensuale di Chiara, una ragazza "costretta" ad improvvisarsi "detective degli animali".
  • IN CIMA AL CUORE 2 di Mia Mistràl (RECENSIONE): in questo secondo episodio ritroviamo la protagonista, Chiara, alle prese con un altro "giallo" che la vede stavolta impegnata per ritrovare un agnellino scomparso nei giorni di Pasqua. Ma non sarà solamente la bestiola a farla scervellare, bensì anche atroci dubbi d'amore...
  • IN CIMA AL CUORE 3 di M. Mistràl (RECENSIONE): e giungiamo al terzo ed ultimo appuntamento con le avventure amorose e investigative di Chiara, ambientate in un paese di montagna solo in apparenza tranquillo, ma in realtà ricco di sorprese tanto per la protagonista quanto per i suoi abitanti.
  • RITROVARSI di Raffaele Messina (RECENSIONE): tra Capri e Napoli cresce e matura il giovane Francesco, il caparbio protagonista di questo romanzo storico, che vive la propria adolescenza durante i dolorosi anni della Seconda guerra mondiale, in un periodo tra i più difficili della Storia contemporanea, anni in cui all’uomo è tolta la libertà di essere se stesso e di manifestare liberamente il proprio credo e i propri valori.
  • STORIE DELLA BUONANOTTE PER BAMBINE RIBELLI #1 di Francesca Cavallo, Elena Favilli (RECENSIONE). C'era una volta... una, due, dieci.., cento bambine, che avevano deciso di perseguire i propri obiettivi e realizzare i propri sogni nonostante le difficoltà e gli scoraggiamenti; quelle bambine sono diventate delle piccole grandi donne che, ognuna a modo suo e con il suo piccolo contributo, hanno lasciato un esempio e sono state fonte di ispirazione per altri, uomini e donne, dopo di loro.
  • IL MORBO DI HAGGARD di Patrick McGrath (RECENSIONE). Solitudine, amore ossessivo e morboso, sofferenze fisiche, insonnia: questo circonda la grama vita di un medico solitario, la cui mente è proiettata in un passato che non si ripresenterà mai più, il cui cuore è ingabbiato in sentimenti che non gli recano alcuna gioia ma solo tormento, e il cui corpo è sfiancato da dolori atroci, in virtù dei quali, paradossalmente, egli si sente ancora vivo.
  • IL FUOCO SACRO DI ALTEA.Gli arconti ombra di Isabel Harper (RECENSIONE). Avventura, fughe rocambolesche, inseguimenti, singolari mezzi di trasporto, animali fantastici dai nomi e dall'aspetto bizzarri, uno scrigno prezioso e due ragazzini alla ricerca di un fuoco che può restituire vitalità a un'intera città.
  • VITE FRAGILI di E. Sabato (RECENSIONE): storie di vite difficili, di donne dolci e comprensive e di altre ciniche e folli; esistenze come tante che nascondevano in loro stesse tutta la fragilità e la forza del vivere quotidiano.



Mi sono resa conto, con un certo stupore, di aver letto più libri del solito, anche se c'è da dire che alcuni di essi non sono lunghissimi, eh :-D 
Chi va sul podio? Eh, ho pochi dubbi: Carrisi (L'uomo del labirinto) di sicuro, perchè mi ha lasciata a bocca aperta con la sua genialità; anche il thriller di Angela Marsons (Urla nel silenzio) mi ha tenuta incollata. E ringrazio Muzzopappa che col suo Dente per dente mi ha donato parecchie risate ^_^

Per il resto, sono state tutte letture a loro modo interessanti.

Attualmente sto leggendo:

- IL CADAVERE INGOMBRANTE (L. Malet), noir francese;
- IL TALENTO DI MR. RIPLEY di P. Highsmith; thriller cui si è ispirato il famoso film con Matt Damon;
- CON IL CUORE SPEZZATO di Kelly Elliott, romance western.


Per quanto riguarda i film, ho visto:


  • Tommaso, di e con Kim Rossi Stuart, che veste i panni di un uomo sentimentalmente instabile, ossessionato dalla ricerca della donna ideale, e allo stesso tempo spaventato all'idea di trovarla...
  • La ragazza nella nebbia è un film diretto da Donato Carrisi, che in questo suo esordio alla regia torna a ricordarci che il Male non è così semplice da individuare perchè non sempre ha "sembianze mostruose". Così pure la verità: ce ne sono tante quanti sono i soggetti coinvolti e capire qual è quella "vera" è tutto fuorchè scontato...
  • mi sto godendo la serie tv The Handmaid's Tale: mi piace davvero molto, la società del futuro è spaventosa ma... anche morbosamente affascinante...!  :-D


E ADESSO TOCCA A VOI!
COME SONO STATE LE VOSTRE LETTURE DEL MESE SCORSO?
QUALI LIBRI VI HANNO MAGGIORMENTE COLPITI/DELUSI?

martedì 31 luglio 2018

Libri ricevuti in dono ^_^




Due libri che di recente ho ricevuto in regalo; il primo l'ho vinto in occasione di un contest organizzato da Fazi Editore su Facebook; l'altro è un dono della blogger Sara88 di My caffè letterario.


IL CADAVERE INGOMBRANTE
di Léo Malet


Fazi Ed.
trad. G. Pallavicini
208 pp
15 euro
La signora Désiris non si spiega alcune entrate misteriose sul conto in banca del marito. Decisa a fare chiarezza, chiama Nestor Burma.
Ma quando il detective arriva a casa dei coniugi, li trova entrambi morti. Secondo la polizia il marito ha ucciso la moglie, togliendosi poi la vita: un banale omicidio-suicidio, quindi.
Ma naturalmente Nestor Burma non è soddisfatto: c’è di più, sotto questa vicenda.
Charles Désiris era un inventore che, tempo prima, era stato licenziato dalla fabbrica di automobili dove lavorava.
Quando, per un altro caso, Burma deve trovare la sosia di un’attrice, il detective finisce in un appartamento abitato da un gruppo di maîtresse.
Tra di loro trova la donna che cercava, la quale – così si scopre – è proprio l’ex amante di Charles Désiris e, poco dopo, viene rapita da due uomini…
Nestor Burma questa volta si ritroverà a indagare nella Parigi notturna, fra gangster marsigliesi e maîtresse, ricatti e tradimenti, bugie e mezze verità…
Il detective anarchico più scorretto di Francia torna in libreria con una nuova, imperdibile avventura.
L'autore.
Léo Malet, l’anarchico conservatore, come amava definirsi, è uno dei padri del romanzo noir francese. Dopo una dura esperienza in un campo di concentramento nazista, nel 1941 inizia a scrivere polizieschi firmandosi con svariati pseudonimi: Frank Harding, Leo Latimer, Louis Refreger, Omer Refreger, Lionel Doucet, Jean de Selneuves, John Silver Lee. Con lo pseudonimo di Frank Harding crea il personaggio del reporter Johnny Métal, protagonista di una decina di romanzi gialli. Nel 1943 pubblica 120 Rue de la Gare con cui esordisce la sua creazione narrativa più celebre, l'investigatore privato Nestor Burma. Burma sarà protagonista di una trentina di avventure, inclusa una “serie nella serie” intitolata I nuovi misteri di Parigi, che comprende quindici racconti, ognuno dei quali dedicato a un diverso “arrondissment” di Parigi. Con Nestor Burma, Malet da un lato riscuote i primi consensi di pubblico, anche attraverso successive trasposizioni cinematografiche, una serie televisiva (1991-1995) di 85 episodi e l’adattamento a fumetti. Ma d’altro canto si allontana dal movimento anarchico: nel 1949 il gruppo dei Surrealisti lo espelle con l’accusa di essere diventato “seguace di una pedagogia poliziesca”. In realtà Malet è uno scrittore dai mille volti: accanto al poliziesco, si cimenta nei romanzi di cappa e spada e, soprattutto, nel noir.



LA SCONOSCIUTA
di Mary Kubika



Harlequin Mondadori
trad. M.B. Piccioli
Un incontro casuale. Un atto di gentilezza. Un'intricata rete di menzogne. Heidi vede la ragazzina su un binario alla stazione, immobile sotto la pioggia torrenziale, mentre stringe tra le braccia un neonato. La ragazzina sale su un treno e se ne va. Heidi non riesce a togliersi quella scena dalla testa...

Heidi Wood è sempre stata una donna dal cuore d'oro, ma la sua famiglia inorridisce quando un giorno torna a casa con Willow e la sua neonata di soli quattro mesi: trasandata e senza casa, la ragazzina potrebbe essere una criminale, o anche peggio. Tuttavia Heidi invita Willow e la bimba a restare...

A poco a poco, mentre Willow comincia a riprendersi, vengono alla luce inquietanti dettagli sul suo passato e così, quello che è iniziato semplicemente come un gesto gentile precipita sempre più velocemente verso l'abisso...

lunedì 30 luglio 2018

Duecento anni di... Emily Bronte



Il 30 luglio 1818, quindi duecento anni fa, nasceva Emily Bronte, il cui unico romanzo, Cime tempestose, è uno dei miei classici preferiti.

Oggi la ricordiamo qui sul blog con qualche piccola curiosità su lei e il suo capolavoro.


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  • Emily Brontë è stata una brillante pianista. Il padre le comprò un pianoforte da studio e pagò perchè le figlie prendessero lezioni, e mentre ad Anne piaceva soprattutto cantare, fu Emily che ben presto si distinse sui tasti bianchi e neri. Emily era così brava che quando andò a vivere a Bruxelles con Charlotte Brontë nel 1842, per studiare alla scuola Pensionnat Heger, ricevette presto un incarico come insegnante di musica.
  • Pare che... Emily Brontë, prima di morire, stesse scrivendo un seguito di Cime tempestose. Lo si intuisce dal fatto che una lettera dell'editore di Emily, Thomas Newby, del 15 febbraio 1848 parla del prossimo lavoro di Emily e le consiglia di non affrettarsi a completarlo. Non è noto se il lavoro in corso sia stato distrutto dalla stessa Emily o forse da Charlotte dopo la morte della sorella dieci mesi dopo la lettera di Newby.
  • A ispirare il personaggio di Hindley Earnshaw è stato purtroppo il fratello della scrittrice, Branwell. Infatti, mentre Emily stava scrivendo il romanzo, Branwell viveva nella stessa casa soccombendo all'alcool e alla dipendenza da oppio, e le sue condizioni di salute si aggravarono in seguito alla fine della sua relazione clandestina con una donna sposata. Tra le pagine del classico, il fratello di Catherine finisce negli abissi dell'alcolismo dopo la morte della moglie Frances.
  • Wuthering Heights è sempre stato stra-venduto nel corso del tempo, eppure quando sono usciti i film della saga di Twilight della Meyer dove la protagonista Bella paragonava il suo amore per il vampiro Edward all'amore di Cathy per Heathcliff... una ristampa di Cime tempestose ha venduto quattro volte di più rispetto alla media. 
  • Il romanzo non fu molto apprezzato quando fu pubblicato la prima volta, nel 1847 (Emily aveva 29 anni), e tra le critiche mossegli era che sfidava gli ideali vittoriani dell'epoca, tra cui la moralità, il concetto di classe sociale e le disuguaglianze di genere.
  • Ci sono diverse canzoni ispirate al libro; sicuramente, la più ricordata è quella, omonima, di Kate Bush; rammentiamo anche "Total Eclipse of the Heart", scritta da Jim Steinman e cantata da Bonnie Tyler; essa si ispira al rapporto tra Catherine e Heathcliff, che pur condividendo un amore intenso e appassionato, la loro relazione era anche distruttiva.
  • Una rara copia della prima edizione dell'unico romanzo della scrittrice inglese è stata venduta a un'asta di Bonham's a Londra per 114.000 sterline, ovvero quasi 162.000 euro.
  • E' probabile che l'ambientazione presente nel romanzo si basasse su un posto reale chiamato Top Withens. Anche se Top Withens ora è in rovina, quando Emily era viva era una fattoria ben funzionante. Originariamente chiamato "Top of the Withens", questo posto si trova su una collina isolata e battuta dal vento che domina la valle. Mentre alcuni dettagli architettonici di Wuthering Heights sono più vicini ad High Sunderland Hall, è Top Withens  la location comunemente accettata come ispirazione per la casa immaginata da Emily.

Top Withens


(wikipedia)
 High Sunderland Hall


    (fonte)
     High Sunderland Hall



    Fonti consultate per preparare l'articolo:

    https://www.makers.com
    http://mentalfloss.com
    https://www.thehistorypress.co.uk

    domenica 29 luglio 2018

    Anteprime Fazi Editore (agosto/settembre)



    Ho sotto il naso il catalogo delle novità ed anteprime Fazi Editore.
    Che dirvi se non che ci sono diverse (ehm... troppe...?) pubblicazioni che mi stuzzicano?

    Ecco un assaggino, che spero troviate stuzzicante ^_-


    La prima prossima uscita è un romanzo d'esordio; una storia drammatica, dall'intreccio robusto, sorretta da uno stile fascinoso e piena di immagini indimenticabili.



    VOLO DI PAGLIA
    di Laura Fusconi


    220 pp
    15.50 euro
    USCITA
    30 AGOSTO 2018
    (?)
    Siamo agli inizi degli anni Quaranta e Tommaso, Camillo e Lia trascorrono le giornate tra i campi sterminati della campagna emiliana, tuffandosi per gioco tra le balle di fieno.
    Lia è una bimba bellissima tutta presa dal pensiero di conquistare l'affetto di un padre sempre scostante e indifferente. Il padre è il ras della zona, un feroce fascista che vive nella casa più grande del paese.
    La morte improvvisa della bambina, ritrovata davanti al fienile (nel 1948) dell'abilitazione è il perno attorno al quale ruota il romanzo.
    Cinquant'anni dopo quella casa è in rovina e nessuno osa avvicinarsi per timore di essere contagiato dall'orrore che vi si è consumato.
    Solo due ragazzini hanno il coraggio di farlo, giocando anch'essi tra le balle del vecchio fienile con i mostri che nasconde e i fantasmi di chi lì è vissuto decenni prima.

    L'autrice.
    Laura Fusconi (1990), dopo il liceo e la laurea in Graphic Design&Art Direction, si è diplomaata presso la Scuola Holden. I suoi racconti sono usciti su "effe", "Verde rivista", "Achab" e "Horizonte".


    Torna l'amata autrice della Saga dei Cazalet e  lo fa con un romanzo dalle atmosfere nuove: mondanità, vita agiata, mondo sfarzoso e nevrotico di fine anni Cinquanta, fra Londra e New York.
    All'uscita, nel 1959, questo romanzo fu incluso tra i migliori libri dell'anno.


    CAMBIO DI ROTTA
    di Elizabeth Jane Howard



    trad. M. Francescon
    450 pp
    18.50 euro
    USCITA
    6 SETTEMBRE 2018
    (?)
    Emmanuel e Lillian Joyce sono una coppia di mezz'età appartenente all'alta borghesia londinese ebraica e cosmopolita. Lui è un drammaturgo di successo, lei è una donna fragile, raffinata e mondana.
    I due conducono una vita da girovaghi: Londra, New York, il Mediterraneo.
    Lui tradisce la moglie sistematicamente, ma lei lo ignora...
    Quando entra in scena la nuova segretaria, la giovane ed ingenua Alberta, i tre, insieme al manager tuttofare Jimmy, si trasferiscono su un'isola greca e le dinamiche all'interno dell'irrequieto quartetto prendono una piega inaspettata...

    L'autrice.
    Elizabeth Jane Howard (1923-2014) ha vissuto al centro della vita culturale londinese del secondo Novecento. Sempre molto amata dal pubblico, è stata una scrittrice prolifica: ha scritto quindici romanzi, tra cui i libri della Saga dei Cazalet, che sono senza dubbio quelli di maggior successo.


    Un esordio potente rientrato tra i cinque finalisti del Man Booker Prize 2017; è il ritratto brutale e commovente di una famiglia atipica che vive ai margini della società.


    ELMET
    di Fiona Mozley


    trad. S. Castoldi
    350 pp
    18 euro
    USCITA
    27 SETTEMBRE 2018
    Daniel e Cathy sono due adolescenti fuori dal comune: lui molto sensibile e lei un maschiaccio, sono stati abbandonati dalla madre, che sembra essere sparita nel nulla.
    Vivono senza regole e senza contatti con il mondo esterno, insieme al padre, un pugile burbero e solitario, in una casa in mezzo ai boschi da lui costruita.
    Finchè non compare Mr. Price, ricco proprietario terriero senza scrupoli, che reclama il terreno dove John ha costruito la sua casa, affermando di esserne il legittimo proprietario.
    Ma John è pronto a difendere con tutto se stesso la casa e la serenità costruite faticosamente con le proprie mani...

    L'autrice.
    Fiona Mozley ha studiato a Cambridge, trascorso un periodo a Buenos Aires e a Londra. Questo è il suo primo romanzo.



    sabato 28 luglio 2018

    Novità Giallo/Noir (Frilli Editore/goWare)



    Tre fresche novità in ambito giallo/noir!

    La prima è la seconda indagine del maresciallo Saverio Bonanno. Un giallo ambientato in una Sicilia in cui nulla sembra essere mai come appare. Il ritrovamento del cadavere di un uomo con la testa fracassata darà il via ad un'indagine fatta di false piste, bambini dagli occhi tristi, una focosa assistente sociale e diversi ricatti. L'autore, Roberto Mistretta, è abile nel descrivere la sua terra e i suoi personaggi. Un romanzo dalla trama avvincente nel segno della denuncia civile nella migliore tradizione del giallo siciliano.


    IL CANTO DELL'UPUPA
    di Roberto Mistretta



    Frilli Editore
    200 pp
    12.90 euro
    In Sicilia il rosso la fa da padrone. Rosso delle arance che crescono rigogliose, rosso dei fichi d'india maturi, rosso del sole che la infuoca, delle passioni che infiammano i suoi abitanti. 
    Anche il rosso del sangue che ne macchia la terra. 
    Come quello del cadavere con cui deve fare i conti Saverio Bonanno, maresciallo dell'Arma dei Carabinieri, animo sanguigno e qualche chilo di troppo. Il pestaggio sospetto d'un noto pappone sa di lezione, ma in Sicilia nulla è come appare e a complicare la vita al maresciallo ci si mette quel cadavere con la testa fracassata. 
    Troppo amico dei bambini, sussurrano i bene informati. Lo sbirrume pizzicantino di Bonanno però dice altro, fiuta l'aria, percepisce a pelle carrettate di rogne. 
    E lui ha imparato a fidarsi del suo istinto. Quando poi entrano in scena l'upupa, col suo canto cupo e lugubre, e Salomone, che invade la rete con la promessa della venuta di un nuovo millennio, e nomi altisonanti, di gente intoccabile, le domande si moltiplicano. 
    Tra false piste, bambini dagli occhi tristi, una focosa assistente sociale e diversi ricatti, Bonanno si farà largo tra le fitte trame di un crimine che poco ha che fare con lupare e pistole, e più col buio dietro i nostri occhi. E cercherà di far luce anche lì dove l'oscurità predomina. 

    Con "Il canto dell'upupa", l'irascibile protagonista in uniforme uscito dalla penna di Roberto Mistretta, conferma la sua indole bonaria e indomita. L'autore riesce a compiere il miracolo di guardare con ironia anche le vicende più crude, innestando su una trama abilmente costruita nel segno della denuncia civile, situazioni in cui i personaggi si muovono con originale e spiazzante leggerezza. Nella migliore tradizione del giallo siciliano.


    PER VASARI SI MUORE 
    di Gianlorenzo Casini e Maria Laura Ghinassi



    goWare
    pp. 166 
    Edizione digitale € 4,99 
    Edizione a stampa € 10,99
    Sotto le mirabili Logge vasariane in Piazza Grande ad Arezzo viene trovato il corpo di una ragazza con accanto un misterioso messaggio. Le indagini vengono affidate al commissario Laura Scortecci, donna intelligente e determinata che però sta attraversando una profonda crisi personale.

    In lotta contro il tempo, Laura condurrà un’indagine serrata, ricca di colpi di scena, in una città sconvolta da omicidi commessi in nome del grande Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico dell’arte.
    Per Laura trovare un nesso tra follia e realtà, e risolvere velocemente il caso, potrebbe essere l’unico modo per ritrovare se stessa.

    GLI AUTORI
    Gianlorenzo Casini è laureato in Ingegneria elettrotecnica. Disabile visivo, è centralinista presso l’Ispettorato territoriale del lavoro di Arezzo. Dalla combinazione dell’interesse per la scrittura, le scienze e l’astronomia è nata la trilogia Boundless, pubblicata da goWare.
    Maria Laura Ghinassi, madre di Gianlorenzo, è insegnante di Lettere. Si è dedicata alla scrittura fin da giovane, conseguendo svariati riconoscimenti. Solo più tardi è approdata alla pittura.
    Per Vasari si muore è la loro prima opera a quattro mani
    .



    Dopo aver conquistato i lettori risolvendo il caso de Le tessere mancanti, il commissario Bonelli si trova alle prese con nuove, appassionanti...


    SU IL SIPARIO
    di Manuela Della Corte




    goWare
    pp. 344
    Edizione digitale € 6,99 
    Edizione a stampa € 14,99
    Siamo sulla riviera ligure dove nove amici si riuniscono in una villa per ritrovare il cameratismo dei tempi dell’università. L’allegra rimpatriata è soltanto una messa in scena, però, e l’omicidio di uno dei protagonisti porta alla luce i veri motivi che sono alla base dell’incontro.

    Il commissario Bonelli si trova così catapultato in una spirale di intrighi e menzogne che complicano un caso già di per sé difficile, con un piano che prevede il delitto perfetto.

    Bonelli non delude il lettore neanche questa volta e un incontro, forse importante, non scalfisce la grinta e l’intuito che lo hanno caratterizzato neLe tessere mancanti.

    L'AUTRICE
    Manuela Della Corte, fiorentina, ha alle spalle un lavoro impegnativo, che l’ha portata in giro per il mondo a conoscere gente e culture diverse. Adesso viaggia solo per piacere e scrive nella quiete delle colline toscane, dove vive. Ha pubblicato diversi racconti, ottenendo dei riconoscimenti a livello nazionale. Nel 2017 ha esordito con il suo primo giallo Le tessere mancanti, a cui fa adesso seguito Su il sipario.



    venerdì 27 luglio 2018

    Oggi vi segnalo...



    Pochi settimane fa ho letto e recensito qui sul blog il racconto "La piccola Parigi" di Alessandro Tonoli, di cui oggi vi propongo un'altra opera letteraria:


    QUEL CHE RIMANE INCASTRATO NEL VENTO


    LINK
    Cecil è una giovane ragazza svuotata dalla vita. L’università, il lavoro e la frenesia dell’esistenza hanno drenato fino all’ultima goccia la sua passione per la danza, lasciandola alla deriva in guscio vuoto. 
    Per questo si recherà a Bajardo, antica cittadina Ligure, dove scoprirà la presenza di un vento, un vento che la gente del paese dice possa raccontare, e far vivere, delle storie uniche. 
    Cecil non ha però più il cuore per credere in tutto questo, e le sembrerà solo uno dei tanti racconti assurdi di un paese vecchio e dimenticato. Ma lentamente con l’amicizia di Emile, un attore in preda ad uno strano concetto di dissolvenza, sembra iniziare a cambiare qualcosa. 
    Una storia la sta cercando per tentare di sconfiggere quel dramma nascosto nel suo passato. Una storia che possa tornare a farle credere nell’incanto di tutte le storie, e farle ritrovare, forse, quella che era nata per vivere.

    Siamo anime in cerca di un sogno, incastrato a sua volta nel vento.



    Passiamo a un romance storico ambientato nell'età Vittoriana.

    Janie - Macaron e una tazza di tè è il primo di una serie in cui racconto la vita di quattro amiche.
    La particolarità di questa collana è che non solo i romanzi sono concatenati tra loro, ma si svolgono nello stesso lasso di tempo dando origine a degli intrecci di trama tra l’uno e l’altro romanzo.


    Janie – Macaron e una tazza di tè vol. 1 
    di Giulia Masini


    Inghilterra 1865. 
    Formato: ebook e cartaceo 
    Autopubblicato
    Editing: Antonella Monterisi
    Data di pubblicazione: Luglio 2018
    Pagine: 242 cartaceo 

    Janie Hamilton ha appena iniziato la sua Stagione, quando scopre che a breve la madre sposerà Anthony Carter, conte di Rochester, e che si trasferiranno in un paesino sperduto del Kent. Nel giro di due settimane, Janie si ritrova catapultata in un incubo. Lontana da Londra, dalle sue amiche più care e soprattutto lontana dal conte di Orford, il quale sembrava seriamente intenzionato a chiederle la mano. 
    Come se tutto ciò non bastasse, la famiglia Carter si dimostra ben diversa dagli aristocratici a cui lei è abituata. S
    ono chiassosi, trattano la servitù come parte della famiglia, non sanno cosa sia la discrezione e si prendono confidenze inopportune che la ragazza non riesce a tollerare. Inoltre, l’impatto con i figli del conte non è dei più rosei: Sophia, la maggiore, nutre nei confronti di Janie una profonda avversione; la minore, Anika, la considera già una sorella, e la sua presenza si rivela asfissiante. 
    Ma è con l’unico figlio maschio del conte che Janie ha lo scontro peggiore. Reed Carter è sfacciato, dispettoso e non ha idea di cosa sia il senso del pudore. Inoltre, la irrita di continuo con atteggiamenti provocatori.

    Possono due anime così diverse trovare un punto d’incontro? E se il destino allungasse un piede per far loro uno sgambetto?




    L'autrice.
    Giulia Masini nasce a Lucca nel 1973. La sua passione per la scrittura inizia quando è poco più di una ragazzina con la scrittura di alcuni racconti che custodisce gelosamente fino a quando le viene voglia di riprenderne in mano alcuni per svilupparli in modo più articolato. Nel 1997 nasce il suo primo romanzo: L’Orlando Blu, che pubblica in formato e-book nel luglio del 2015 con StreetLib SelfPublishing e nel dicembre del 2015 in esclusiva su Amazon. Segue poi il secondo romanzo “Il Sigillo dei Kerrey”, storico ambientato nell’Irlanda della seconda metà dell’800. Nell’aprile del 2016 pubblica “Come Acqua e Cielo”, primo romanzo contemporaneo dedicato ai più giovani. Nel Giugno 2016, in esclusiva su Amazon, pubblica un altro storico “Maybelle Tentazione Proibita”. Nel luglio del 2018 pubblica Janie - Macaron e una tazza di tè vol. 1
    .



    Estratto
    Janie fece appena in tempo a girarsi supina, poi Reed le piombò addosso. Il fiato le uscì dai polmoni con un lungo gemito strozzato; subito dopo, un fragoroso colpo fece vibrare la recinzione e si ritrovò stretta tra le braccia di Reed. Avrebbe dovuto avere paura, in fondo se il toro fosse riuscito a rompere la staccionata la protezione che le stava offrendo il giovane non sarebbe servita a molto. E invece, per quanto assurdo potesse sembrare, si sentiva al sicuro; come se fra le braccia di Reed niente e nessuno potesse farle alcun male. Doveva essere veramente sconvolta per fare simili ragionamenti. Ma allora come mai, nonostante il toro si fosse calmato, ancora non aveva fatto niente per mettere fine a quell’inappropriato contatto fisico? – Potresti toglierti? – s’impose di dire. La voce le uscì debole e strozzata dal peso che la opprimeva.Lui la liberò dalla sua stretta e si sollevò sui gomiti per guardarla. Per un attimo Janie ebbe l’impressione di leggere nei suoi occhi qualcosa molto simile alla sorpresa. Non ebbe il tempo di pensarci più di tanto perché il toro tornò a colpire il recinto. Questa volta Reed non la strinse, ma si limitò a voltarsi verso l’animale e per un inspiegabile motivo Janie ne fu delusa.– Posso sapere cosa ci facevi nel recinto di Honey? – chiese lui tornando a rivolgerle attenzione. Subito dopo si mosse con il chiaro intendo di liberarla dal suo peso, ma non lo fece. Invece abbassò gli occhi per guardare un punto non ben definito al proprio fianco. Janie si rese conto che lo stava trattenendo per la camicia solo in quel momento. Chiedendosi come le fosse venuto in mente di fare una cosa del genere, mollò la presa. Poi lo fissò, ma un attimo dopo si rese conto di non riuscire a guardarlo negli occhi e abbassò le palpebre. – Stai bene, Janie? Era preoccupazione, quella che aveva appena sentito nella sua voce? Beh, aveva chiuso gli occhi e non gli stava rispondendo, al posto suo si sarebbe preoccupata anche lei. Così tornò a guardarlo e cercò di comportarsi come sempre. – Come faccio a saperlo se continui a schiacciarmi a terra in questo modo? E poi, chi diamine è Honey?Reed si spostò da un lato scatenando in lei un fastidioso senso d’abbandono. – Il nostro simpatico amico – rispose ammiccando verso l’enorme bovino che adesso stava brucando erba poco lontano da loro.– Honey? – Janie sarebbe voluta rimanere seria, lo avrebbe voluto davvero, ma non riuscì a fare a meno di pensare che un toro come quello non poteva chiamarsi Honey. Forse Maciste, Rabbia, Belzebù, ma “miele”… Senza riuscire a impedirselo, scoppiò a ridere come una sciocca. E più tentava di smettere, più rideva. – Hai picchiato la testa, per caso? – le chiese lui, con aria sconcertata. L’idea che Reed pensasse che fosse in qualche modo impazzita la fece ridere ancora di più. – Sto bene – riuscì a dire tra una risata e l’altra.A un tratto il giovane si chinò su di lei e la fissò dritto negli occhi; tra i loro volti solo pochi centimetri. Janie sentì il sorriso spegnersi lentamente e si ritrovò a chiedersi se erano sempre stati così azzurri, i suoi occhi. Sembrava serio e concentrato, diverso… e per un momento desiderò che la baciasse. Che idea assurda! Lei baciare lord Buzzurro? Doveva aver picchiato la testa molto forte. 


    La terza ed ultima segnalazione di oggi riguarda un romanzo è ambientato a Pavia, nell'ambiente universitario, che ruota attorno alle incognite e alle difficoltà della crescita di un giovane. Quattro storie, legate fra loro da un filo conduttore, il rapporto umano.


    E ALLA FINE C'E' LA VITA
    di Davide Rossi



    Apollo Ed.
    9 euro
    Di seguito la lettura effettuata da Valter Zanardi dell'introduzione del romanzo:

    https://www.youtube.com/watch?v=F5c8jDWHuOY&t=24s

    “Marika è ben vestita, elegante, pronta per andare alla festa. Si profuma mentre si guarda allo specchio in bagno. Controlla che il vestito sia a posto un'ultima volta ed esce dalla stanza. Va al computer e scrive su Facebook: “Stasera grande serata”. Va sulla pagina del suo ex ragazzo e trova delle foto di lui con Agnese. Scuote la testa, incredula, e chiude furiosamente il computer. Il cellulare sul comodino vibra. Lo prende e risponde…”

    L’autore:
    Davide Rossi è nato il 18 gennaio 1985 ed è cresciuto in un piccolo paese della provincia di Pavia, Sant’Angelo Lomellina. Nonostante gli studi di natura prettamente scientifica, continua a coltivare due grandi passioni che lo accompagnano fin dalla tenera età: il cinema e la scrittura. La stesura di varie sceneggiature rappresenta dunque un’evoluzione naturale e una di queste, scritta a sei mani, risulta nel film “Benvenuti a casa Verdi” del 2013 (Muccapazza film). Parallelamente all’esperienza cinematografica inizia una fase di sperimentazione che l’ha portato a partecipare a diversi concorsi letterari con racconti brevi, poesie e saggi. "E alla fine c'è la vita" nasce in seguito, e dall’unione, di tutti questi percorsi
    .

    Film e serie tv tratti dai libri... in arrivo



    Attenzione, fans della Kinsella, pare sia in arrivo la versione cinematografica del divertente
    romanzo "Sai tenere un segreto?" (link).
    ,
     La protagonista è Emma Corrigan, una ragazza che lavora in una multinazionale ed ha un fidanzato simpatico. E come tutte le ragazze normali coltiva i suoi sogni, i suoi segreti e le sue paure. E proprio cercando di fronteggiare una delle sue più grandi paure, quella di volare, si trova a raccontare tutti i suoi più intimi segreti al suo compagno di viaggio, un simpatico americano. E' solo il primo dei tanti pasticci che combinerà...


    Emma sarà interpretata dalla bellissima Alexandra Daddario, che sarà  anche co-executive producer, mentre alla regia ci sarà la regista televisiva Elise Duran.


    ,
    Arriverà al cinema anche The Woman in the Window, tratto dal romanzo di A.J. Finn, tradotto in Italia con "La donna alla finestra" (Mondadori); alla regia Joe Write, nel cast  Gary Oldman, Julianne Moore e Amy Adams.
    La protagonista è Anna Fox, che vive rinchiusa nella sua casa di New York e la sola idea di mettere piede fuori dalla porta rischia di provocarle un attacco di panico.
    Passa le sue giornate vagando da una stanza all’altra con un bicchiere di Pinot in mano, chattando con uomini sconosciuti, guardando vecchi film noir e soprattutto… spiando i vicini con l’aiuto della sua Nikon D5500. 
    Quando la famiglia Russell si trasferisce dall'altra parte della strada Anna inizia a spiarli con una certa morbosità, gelosa della loro armonia.
    Ma un terribile evento è destinato a sconvolgere non solo tali equilibri, ma soprattutto la vita di Anna..


    Molta attesa c'è per la serie tv (diretta da Saverio Costanzo) tratta da L'amica geniale di Elena Ferrante, che verrà  presentata alla 75° mostra del cinema di  Venezia.
    L'amica geniale racconta la lunga amicizia che lega Elena e Lila, interpretate rispettivamente da Elisa Del Genio e Ludovica Nasti nella versione fanciullesca e da Margherita Mazzucco e Gaia Girace in quella adolescenziale.
    wmagazine.com
    Quando l'amica più importante della sua vita sembra essere scomparsa senza lasciare tracce, Elena Greco, una donna anziana che vive in una casa piena di libri, accende il computer e inizia a scrivere la storia sua e di Lila, la storia di un'amicizia nata sui banchi di scuola negli Anni ’50. 
    Ambientato in una Napoli pericolosa e affascinante, inizia così un racconto che copre oltre sessant'anni di vita e che tenta di svelare il mistero di Lila, l'amica geniale di Elena, la sua migliore amica, ma anche la sua peggiore nemica.


    Hollywood Reporter
    Altra miniserie è Sharp Objects, tratto dal romanzo di Gillian Flynn, "Sulla pelle".
    Diretta da Jean-Marc Vallée, Sharp Objects e i suoi 8 episodi sono attesi in tv per luglio e in Italia saranno proposti in contemporanea da Sky Atlantic.
    Amy Adams veste i panni della protagonista Camille Preaker, una giornalista che fa ritorno nella sua città natale per indagare su un raccapricciante duplice omicidio. Uscita da poco da un ospedale psichiatrico dopo anni di autolesionismo, Camille non sembra essere perfettamente lucida, come riconosce anche Amma (Eliza Scanlen), la sua sorellastra. 
    Indagando sugli omicidi insieme al capo della polizia locale e a un agente speciale dell'FBI, Camille inizia a identificarsi sempre di più con le giovani vittime. Perché ha la sensazione di aver già vissuto sulla propria pelle i loro orrori? Incalzata dai suoi demoni, dovrà risolvere il puzzle del suo passato, prima che il ritorno forzato a casa si trasformi in un viaggio a senso unico verso l'inferno.



    Fonte: https://www.comingsoon.it

    giovedì 26 luglio 2018

    Recensione: VITE FRAGILI di Elisabetta Sabato



    Storie di vite difficili, di donne dolci e comprensive e di altre ciniche e folli, di uomini arroganti e di altri buoni e leali; esistenze come tante che nascondono in loro stesse tutta la fragilità e la forza, la normalità e la pazzia del vivere quotidiano.


    VITE FRAGILI 
    di Elisabetta Sabato




    Ed. Del Poggio
    144 pp
    15 euro
    Marzo 2018
    "Vite fragili" è un romanzo particolare, nel senso che ci sono sì dei personaggi principali e, di conseguenza delle dinamiche relazionali e dei filoni narrativi che il lettore è chiamato a seguire e sui cui l'Autrice si sofferma più che su altri, ma come, del resto, il titolo stesso suggerisce, il vero protagonista, che fa da fil rouge alle vicende che si susseguono, sia la vita stessa, con tutte le traversie, "i capricci", le rare gioie e le ben più frequenti afflizioni, che l'accompagnano.

    Conosciamo Alice, una donna sensibile, creativa, piena di talento, empatica, il cui sguardo profondo e riflessivo attira la fiducia di chiunque si ritrovi a scambiare con lei anche poche parole; pur portando dentro il proprio cuore e sulle proprie fragili spalle il peso di un'infanzia poco felice, della quale aveva conservato il senso di frustrazione e di negatività, la donna possiede la capacità di

    "...guardare oltre le cose, vedendo la magia di ciò che altri non potevano vedere, perchè affannati dalla pressione della loro vita, dei problemi e di tutte le giornate che passavano uguali a se stesse ora dopo ora".

    Innamorata del proprio compagno Carlo, in lui ha trovato un rassicurante rifugio e i due si completano a vicenda, trovando reciproco sostegno, comprensione, complicità.
    Alice ha poche amiche con cui trova affinità, e tra esse ci sono la collega Elia, una donna dal carattere forte e dall'animo puro, e Iris, dal fisico minuto ma dal grande cuore, capace di capire Alice con un solo sguardo.

    E poi c'è un'altra amica (o meglio, una conoscente), Linda, che però si rivelerà fin troppo debole caratterialmente, tanto da causare non pochi problemi alla povera Alice che si fiderà di lei, presa com'è dalla voglia di ricercare stimoli nuovi che la facciano sentire viva e la tengano impegnata, così da poter costruire qualcosa di personale e di bello che le doni una rinnovata voglia di vivere; è lo stesso psichiatra che la segue a incoraggiarla a buttarsi in un'attività diversa da ciò che aveva intrapreso fino a quel momento:

    "Hai proprio bisogno di una svolta, di un cambiamento netto che spazzi via le tue angosce, le paure di fallimento, e la voglia di approvazione",
    e così Alice, con l'appoggio fiducioso di Carlo, decide di coinvolgere Linda nella ristrutturazione di una proprietà in campagna per aprirvi un ristorante.
    In questo progetto Alice investe molto, da tutti i punti di vista, e purtroppo... molto le sarà richiesto; un prezzo decisamente troppo alto ed ingiusto, che sarà costretta a pagare per aver dato fiducia a chi non avrebbe dovuto...
    Linda, infatti, è una persona succube della propria amante e compagna, Nina, ed è incapace di ribellarsi alla tirannia psicologica che questa esercita su di lei e che provocherà una tragedia nella vita della povera ed inconsapevole Alice...

    Le vicende drammatiche di Alice si intrecciano con quelle di Iris, la sua dolce amica, una donna bisognosa d'amore che purtroppo avrà la sfortuna di incontrare un uomo bugiardo e infedele, che la farà soffrire; ma Iris non si arena nel proprio dolore, nell'amarezza e nella delusione, e parte per un viaggio che potrebbe cambiarle la vita.
    Il destino è spesso bizzarro ed ha in serbo per lei altre situazioni, altre avventure, altri luoghi da esplorare ed altre persone da conoscere, con cui entrare in empatia e che, a loro volta, le parleranno di se stesse, dei traumi dolorosi che hanno segnato la loro vita.

    I vari personaggi che compaiono tra queste pagine sembrano passarsi il testimone e raccontarci ognuna pezzi importanti di sè; veniamo messi di fronte a diverse esistenze tutte segnate, lacerate da qualcosa di brutto che è intervenuto a creare in loro dei vuoti, a caricarli di pesi, di solitudini.
    Vi troviamo donne e uomini come noi, come potremmo incontrarne normalmente per strada..., forse a scuola o all'aeroporto, o magari di fronte casa nostra; gente comune, ma con i propri segreti, le proprie debolezze.

    Uomini generosi e sensibili e altri mascalzoni e arroganti; donne che vivono nell'agiatezza ma col cuore ormai inaridito dall'assenza di calore umano, altre accecate dalla propria follia, dall'egoismo, dalla prepotenza, e ancora donne desiderose di incontrare l'amore vero, con cui invecchiare insieme, con cui condividere il bello e il brutto che ogni giorno porta con sè.

    Elisabetta Sabato ha scritto un libro sicuramente carico di umanità, in cui l'essere umano viene fuori in tutte le sue sfaccettature, da quelle più positive a quelle più infime e meschine, e l'ha fatto proponendoci un ventaglio - non troppo vasto, in quanto sarebbe stato dispersivo - di storie, di avvenimenti e intrecci che man mano, di capitolo in capitolo, si concentrano su una o due persone alla volta; leggere queste singole storie di vita è come addentrarsi nel gioco delle scatole cinesi, in cui dentro una narrazione ce n'è un'altra e poi un'altra ancora. 
    Ad accomunarle c'è spesso il dolore, il Bene che deve fare i conti col Male che c'è nel prossimo e il conseguente carico di sofferenza che esso produce; in particolare, ci sono due storie (con protagoniste femminili) che mi hanno molto colpita e che terminano lasciando un sapore amaro e molta tristezza di fronte alle brutte sorprese che la vita non di rado riserva e alle quali non sempre è possibile sfuggire.

    Adatto in special modo a chi predilige letture in cui a contare non è tanto (o soltanto) un ricco intreccio di vicende e fatti, quanto la complessità psicologica e la varietà del mondo interiore presente in ogni singola persona e nelle relazioni che la vedono coinvolta.


    mercoledì 25 luglio 2018

    Recensione: DENTE PER DENTE di Francesco Muzzopappa (RC2018)



    Puoi essere sfigato e imbranato quanto ti pare, ma se la persona in cui riponi tutta la tua fiducia ti tradisce senza vergogna, facendoti sentire uno che vale meno di zero..., e beh allora solo una cosa può farti sentire meglio: la vendetta.


    DENTE PER DENTE
    di Francesco Muzzopappa



    Fazi Ed.
    218 pp
    15 euro
    2017
    "Cominciamo dalla parte triste.
    Perdere due dita a quindici anni ti rende popolare come la sifilide o la gonorrea.
    L’adolescenza non l’ho vissuta, l’ho subita.
    Prendiamo le ragazze: quelli come me li fiutavano a distanza. Ero quel tipo di ragazzino triste con una leggera peluria sul labbro, destinato a ragazzine tristi con una leggera peluria sul labbro. Mi spettinavano i capelli dicendomi «come stai, campione?», dove campione era ovviamente ironico.
    Nessuno chiama campione un vero campione.
    Andava male con le ragazze, socializzavo poco con i ragazzi.
    Convinti di possedere un raffinato umorismo, si divertivano a inventare per me deliziosi nomignoli come “Ottodita” o “Moncler” (da Monco, ah-ah)."

    Mi chiamo Leonardo, ho ventotto anni e abito in provincia di Varese.
    Non sono stato pensato per essere un oggetto sessuale, per cui non immaginatemi bello, charmant e provvisto di muscoli pronti a guizzare fuori dalle braccia o dal petto. Evitate anche di immaginarmi in costume da bagno. Lo dico per voi.
    I miei capelli sono neri, lunghi e lisci come un emo della vecchia guardia, senza però il bisogno di ricorrere alle tinture Testanera per sembrare più dark.


    Da questo incipit il lettore già si fa una prima idea di che tipo sia il protagonista, Leonardo.
    E diciamolo, la prima impressione che ne ricaviamo è...: 'sto tipo è uno sfigato.
    Mano storpia, aria triste, introverso, scansato dai coetanei e guardato con pietosa comprensione dagli adulti; uno così, al massimo ti suscita tenerezza.
    Ma Leo non è mica uno stupido, anzi; da subito ci colpisce per il suo umorismo nero, la sua arguzia, la capacità di sorridere dei propri guai e di non abbattersi.
    Cresciuto per lo più solo e senza grandi opportunità di socializzazione, Leonardo ha trovato nei motori la sua più grande passione, aprendo anche un blog in cui descrive le caratteristiche delle auto classiche e moderne, ottenendo discreti consensi per le sue conoscenze.

    Leo lavora al museo MU.CO (museo d'arte contemporanea) di Varese, da tre anni. Non coltiva chissà quali ambizioni per il futuro, e l'unica grande certezza della sua vita ha un solo nome: si chiama Andrea, una ragazza molto cattolica, osservante e praticante, che rispetta alla lettera i dieci comandamenti, non dice parolacce e, soprattutto, non fa sesso.
    Una così poteva fidanzarsi soltanto con il nostro Leo, che arde per la voglia di poter "concretizzare" questo sentimento e non riesce a capacitarsi di come proprio a lui dovesse capitare una bigotta con la fissa della castità fino al matrimonio.

    Andrea è figlia unica di una coppia in vista a Varese, che in modo chiaro e palese ostenta la propria disapprovazione nei confronti del ragazzo della loro bellissima e intelligentissima figlia: come fa la loro Andrea a stare con un imbranato senza arte nè parte e per di più... monco? Che ci trova in lui?

    I momenti in cui Leo ci descrive gli incontri con i genitori di Andrea mi hanno fatto ridere un sacco perchè l'autore, attraverso il suo brillante protagonista e narratore, ci fa dei ritratti del signor Lanzini e consorte davvero comici; per non parlare poi dell'odioso pappagallo (che si è meritato la copertina) colorato e strafottente che essi hanno regalato alla loro figlia e che si diverte a prendere in giro Leo per le sue otto dita!

    Ma torniamo a Leo e Andrea: lui venera la sua LEI, la vede perfetta e l'ama da morire, fa e farebbe qualsiasi cosa per lei...anche se - da ateo qual è - ingoia controvoglia il rospo dell'astensione sessuale, su cui lei sembra non voler cedere di un millimetro.
    Se non fosse che...., proprio il giorno in cui decide di regalarle un anellino e farle la proposta di matrimonio a sorpresa, la scopre a letto con un altro!!

    Per il povero Leo è uno shock e una doppia delusione: non solo lo sta tradendo ma l'ha preso in giro pure circa la sua obbedienza cieca ai comandamenti divini...!

    Dal preciso momento in cui il ragazzo vede LEI sollazzarsi in amorosi piaceri con un altro, la sua vita va in pezzi.
    Leo non riesce a spiegarsi come sia possibile che la sua casta fidanzata abbia potuto tradire un fidanzato devoto e innamoratissimo come lui, che non le ha fatto mai mancare niente!
    Dopo una fase di disperazione nera che più nera non si può, sorge un pensiero confortante: la vendetta.

    Leonardo decide di rifarsi su Andrea e sui suoi preziosi comandamenti. In che modo? Infrangendoli tutti, dal primo all'ultimo, uno dopo l’altro, senza pietà e senza troppi rimorsi di coscienza.

    E così, per ognuno dei divieti del Decalogo, Leo architetta un piano per vendicarsi della traditrice, compresi i suoi genitori, il pappagallo e tutto il resto.

    Muzzopappa ci regala una storia fatta di scene esilaranti, buffe e comiche, raccontate con un'ironia tagliente, sferzante e caustica, in cui i vari personaggi sono delle macchiette bizzarre che ci vengono descritte per certi loro tratti specifici, un po' marcati ma senza dubbio strambi e divertenti.

    Una commedia nera originale, godibilissima, che m'ha fatto ridere di cuore e strizzare l'occhio con tenerezza a Leo, questo Nerd intelligente, autoironico, dal cuore, a modo suo, puro (se ama, ama totalmente, ma anche se "odia", lo fa senza mezzi termini) che non si può non amare, come del resto lo stesso Autore, simpaticamente irriverente nei confronti di un bigottismo religioso che si rivela più falso di una banconota da due euro.

    Lo consiglio vivamente, soprattutto se avete voglia di una lettura che vi faccia nascere sulla faccia, dalla prima all'ultima pagina, un sorrisone che va da un orecchio all'altro.
    Leggerò sicuramente altro di questo autore!



    Reading Challenge
    obiettivo n. 27.
    Un libro che ti faccia sbellicare dalle risate.


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