domenica 5 gennaio 2020

Film tratti dai libri in uscita nel 2020



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POST IN AGGIORNAMENTO!!!!



Film tratti dai libri la cui uscita è prevista nel 2020.


*** N.B.: il post è soggetto a modifiche ed aggiornamenti; solitamente le ultime news aggiunte sono messe via via in evidenza, all'interno di asterischi*** 


GENNAIO

Un classico senza tempo, Piccole donne, vede l'ennesima trasposizione cinematografica; nel cast, diretto da Greta Gerwig: Saoirse Ronan (Jo March) a Meryl Streep (Zia March), da Timothée Chalamet (Laurie) a Florence Pugh (Amy March), da Emma Watson (Meg March) a Louis Garrel.  Dal 9 gennaio.

Dal 9 gennaio anche Sulle ali dell'avventura di Nicolas Vanier, che è anche un romanzo edito da Sperling&Kupfer: ispirato all'incredibile storia vera dell'ornitologo Christian Moullec, è l'indimenticabile viaggio di un padre e di un figlio che ritrovano la complicità mentre tentano di salvare uno stormo di oche a rischio di estinzione.
Nel cast Jean-Paul Rouve e Melanie Doutey. 
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Jojo Rabbit è un film scritto, diretto, co-prodotto e interpretato da Taika Waititi, affiancato da Scarlett Johansson, Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie. Liberamente tratto dal romanzo del 2004 Come semi d'autunno di Christine Leunens, narra di un giovane ragazzo seguace di Hitler che scopre la madre impegnata a nascondere un ragazzo ebreo nella loro casa. Dal 16 gennaio. 






FEBBRAIO


E' un film Il ladro di giorni di Guido Lombardi (IBS) che racconta la storia di Salvo che ha circa 5 anni quando suo padre Vincenzo scompare, portato via da due carabinieri. Alcuni anni dopo, uscito di prigione, Vincenzo torna a riprendersi suo figlio che nel frattempo è andato a vivere in Trentino dagli zii. Padre e figlio quasi non si riconoscono e, come due estranei, si mettono in macchina verso il sud d'Italia, dove Vincenzo ha una missione da compiere. Sarà il tempo del viaggio a metterli di fronte alla verità del loro rapporto e di cosa sono l'uno per l'altro.
Alla regia c'è l'autore stesso, nel cast Riccardo Scamarcio, Massimo Popolizio, Augusto Zazzaro.


La celeberrima fiaba del fratelli Grimm, Hansel e Gretel sarà rivisitata in chiave horror in un film dal titolo Gretel e Hansel, diretto da Oz Perkins, con Sophia Lillis, Alice Krige, Jessica De Gouw, Ian Kenny, Charles Babalola. al cinema dal febbraio 2020.
E' la storia di una ragazza e suo fratello minore. I giovani partono durante un periodo di pestilenza e carestia. Durante i loro viaggi incontrano un cacciatore gentile (Charles Babalola) prima di trovare conforto nella casa di una donna anziana (Alice Krige), che li accoglie in realtà con strane intenzioni.

Altra celeberrima fiaba rivisitata è quella di Biancaneve e i Sette NaniScarpette Rosse e i 7 Nani è un remake animato diretto da Sungho Hong.
Biancaneve ha a che fare con un gruppo di sette nani un po' particolari: dentro i loro corpi ci sono le anime di sette principi arroganti e vanitosi. Per sciogliere l'incantesimo i nani dovranno trovare delle magiche scarpette rosse. Al cinema dal febbraio.  

Una nuova versione cinematografica attende il romanzo Il richiamo della foresta di Jack London. Buck, cane di razza abituato al clima mite e alla tranquillità degli Stati Uniti del Sud, viene venduto e spedito improvvisamente in Alaska, come cane da slitta. Qui, costretto a sopravvivere a un clima rigidissimo e all’educazione severa del suo allevatore, crescerà e diventerà sempre più forte, indipendente e libero. Dal 20 febbraio.


ESTATE


Emma, diretto da Autumn de Wilde, è una nuova trasposizione dell'omonimo romanzo di Jane Austen; con Anya Taylor-Joy, Bill Nighy, Callum Turner, Mia Goth, Josh O'Connor, Chloe Pirrie.
Emma Woodhouse è una giovane donna inglese, bella, ricca e molto intelligente, che vive agli inizi del 1800. Ama molto combinare amori e matrimoni all'interno della sua cerchia sociale, senza però curarsi di ciò che può capitare alla sua vita sentimentale; questa sua caratteristica la porta a trovarsi invischiata in una rete di giochi amorosi che non aveva alcun modo previsto, imbattendosi di continuo in equivoci e fraintendimenti. Da 18 giugno al cinema.



FILM PREVISTI NEL 2020... e oltre


Bloodshot è diretto da Dave Wilson con protagonista Vin Diesel nel ruolo di Bloodshot. Si tratta dell'adattamento cinematografico dell'omonimo fumetto creato da Kevin VanHook, Don Perlin e Bob Layton.

La storia racconta di Raymond Garrison, un ex militare statunitense a cui vengono inseriti dei nano-droidi nel corpo che gli consentono di avere poteri sovrumani a livello di prestazioni fisiche e di avere la capacità di rigenerare le ferite. Garrison però ha visto la sua memoria venire cancellata, non ricorda bene la sua vita precedente ma sa di aver amato una donna di nome Gina che è stata uccisa: il suo obiettivo diventa quindi la vendetta contro gli ha portato via l'amore.

***Pupi Avati dirige Renato Pozzetto e Stefania Sandrelli in Lei mi parla ancora tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Sgarbi; le riprese inizieranno il 3 agosto.

Nino e Caterina sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente dal primo momento che si sono visti. Alla morte di Caterina, la figlia Elisabetta, nella speranza di aiutare il padre a superare la perdita della donna che ha amato per tutta la vita, gli affianca Amicangelo, un editor con velleità da romanziere, per scrivere attraverso i ricordi del padre un libro sulla loro storia d’amore. Amicangelo accetta il lavoro solo per ragioni economiche e si scontra subito con la personalità di un uomo che sembra opposta a lui. Ma il rapporto tra i due diventerà ogni giorno più profondo fino a trasformarsi in un’amicizia sincera. ***


La Terra dei Figli, tratto dall'omonima graphic novel di Gipi, è il nuovo film di Claudio Cupellini; nel cast Leon de la Vallée, Paolo Pierobon, Maria Roveran, Fabrizio Ferracane, Maurizio Donadoni, Franco Ravera e con Valerio Mastandrea e Valeria Golino.
Claudio Cupellini ha dichiarato: "Il film La Terra dei Figli è una storia di formazione in cui la bellezza e la meraviglia, rappresentate da un adolescente solo al mondo, combattono contro le tenebre di una terra che sembra implacabilmente ostile. Il film che abbiamo appena terminato di girare è però anche una storia di avventura titanica e appassionante, un grande viaggio fisico e sentimentale, che parla di argomenti che appartengono sempre più al sentire comune: il futuro del mondo che lasceremo ai nostri figli e l'importanza della memoria".

Sinossi: Gipi racconta e disegna la visione di un imprecisato futuro post catastrofe che è lo specchio esasperato del nostro presente. La fine della civiltà è arrivata, non sappiamo come. L’aria è piena di mosche, l’acqua di cadaveri e di veleni. Un padre e due figli ragazzini sono tra i pochi superstiti: la loro esistenza, in una baracca in riva al lago, è ridotta a lotta quotidiana per sopravvivere. Non c’è più società, ogni incontro con gli altri è pericoloso. Il padre scrive qualcosa su un quaderno, ogni sera, e i figli vorrebbero imparare a leggere, per sapere qualcosa del passato e della loro madre. Ma lui non vuole… Per condurci “dentro” la storia, dritto al cuore di personaggi indimenticabili. Nei quali riconosciamo, portati all’estremo, i nostri desideri, le fragilità, le paure. E la capacità di amare che è propria di donne e uomini, anche tra le macerie della società, nonostante tutto. (tratto dal sito di Fandango Editore).  


Percoco di Marcello Introna (Mondadori) salperà al cinema. Lo scrittore stesso l'ha annunciato, chiarendo però che il film è in fase di preparazione e ancora non è stato scelto neppure l'attore protagonista, il quale però - questo è un dato certo - dovrà essere rigorosamente pugliese.

Sinossi libro (dal sito Mondadorilibri): siamo a Bari, dopo la Seconda guerra mondiale. La famiglia Percoco vive la sua esistenza borghese e illusoriamente irreprensibile, ma all'interno delle mura di casa la realtà è molto diversa. Vittorio, il maggiore dei tre figli, è in galera per cleptomania, Giulio, il piccolo di casa, è affetto dalla sindrome di Down e Franco, il protagonista della storia, sembra l’unico a non dare problemi. Il padre Vincenzo, ispettore delle ferrovie, è un debole rassegnato, la madre Eresvida una casalinga con l’ossessione dell’affermazione sociale che vuole vedere a tutti i costi il figlio professionista laureato. Nel castello fasullo che i Percoco hanno costruito Franco ha infatti il ruolo dello studente universitario modello, l’unico in grado di dare lustro al blasone familiare.
La vicenda, ispirata a un fatto realmente accaduto, parte dall’adolescenza del protagonista, fino al terrificante epilogo in cui, agli albori del boom economico degli anni Cinquanta, tutte le inettitudini, compulsioni e paure di Franco Percoco esploderanno devastando la quiete di una comunità intera.


Edoardo Ponti è alla regia del film tratto dal romanzo di Romain Gary, La vita davanti a sè (recensione libro) in cui dirige nientemeno che sua madre, Sophia Loren, che interpreta Madame Rosa, una sopravvissuta all’Olocausto che ha un legame molto forte con un ragazzo di 12 anni, un immigrato senegalese di nome Momo.

E' un film anche il divertente  Nonno, questa volta è guerra! (The War with Grandpa), basato sul romanzo di Robert Kimmel Smith: un ragazzino, costretto ad abbandonare la propria stanza per cederla al nonno, escogita una serie di scherzetti per vendicarsi e mandarlo via...
Diretto da Tim Hill nel cast c'è Robert De Niro nei panni del nonnino.  Al cinema dal 21 settembre.


La donna alla finestra è un film di Joe Wright, con Amy Adams, Julianne Moore, Gary Oldman, Wyatt Russell, Anthony Mackie, tratto dal'omonimo romanzo di A..Finn.
Anna Fox, la protagonista, è una dottoressa che vive reclusa nel suo appartamento a causa di una forma acuta di agorafobia. Le giornate si susseguono tutte identiche e molto grigie finché Anna non inizia a interessarsi alle vicende dei suoi nuovi vicini, i Russell, che nonostante delle apparenze perfette, sembrerebbero nascondere un incredibile segreto…


Stefano Sollima, il regista di "Suburra" e "Soldado", è in trattative con la Paramount per dirigere l'adattamento cinematografico del romanzo di Tom Clancy Without Remorse (Senza Rimorso, 1993), con Michael B. Jordan ("Black Panther" e "Creed II") nei panni di John Clark, un ex Navy SEAL divenuto agente della CIA e in cerca di vendetta dopo che la sua ragazza è stata uccisa da un narcotrafficante. Uscita prevista per ottobre.

Kenneth Branagh torna a trasporre Agatha Christie in Assassino sul Nilo, con lo stesso Branagh nei panni di Poirot; accanto a lui Jodie Comer, Gal Gadot, Armie Hammer, Tom Bateman.
Basato sul romanzo "Poirot sul Nilo": il destino ha riunito un eterogeneo gruppo di viaggiatori sul lussuoso battello da crociera Karnak, in navigazione sul Nilo. Ciascuno dei personaggi ha una sua storia e un suo segreto da custodire, ben nascosto sotto la facciata di rispettabilità e di perbenismo. Fra i turisti c'è anche Hercule Poirot, una volta tanto in vacanza, ma anche in questa occasione il suo ozio è destinato a durare poco. Nel giro di poche ore, infatti, a bordo del Karnak si consumano ben due delitti, e la tranquilla crociera si trasforma in una disperata caccia all'assassino... Uscita prevista per novembre.

Bérénice Bejo e Matilda De Angelis nel nuovo film di Sergio Castellitto: Il materiale emotivoispirato a una graphic novel realizzata da Ivo Milazzo su script di Ettore Scola. Un progetto che lo stesso Scola voleva adattare per il grande schermo ma che era rimasto nel cassetto fino ad ora.
Il film è sceneggiato da Castellitto e Margaret Mazzantini e sarà girato a partire dalla fine del mese di maggio quasi interamente a Cinecittà.
La vicenda raccontata è quella di Pierre, un libraio antiquario parigino la cui vita ruota attorno all'amore per i volumi rari e per la figlia paraplegica: tutto sembra molto abitudinario e prestabilito finché l'uomo non s'imbatte in una giovane donna esuberante e solare.

Il romanzo di Eshkol Nevo, Tre pianisarà un film diretto da Nanni Moretti .
L'autore israeliano descrive la vita di tre famiglie sulla base delle tre diverse istanze freudiane – Es, Io, Super-io – della personalità, Tre piani si inoltra nel cuore delle relazioni umane: dal bisogno di amore al tradimento; dal sospetto alla paura di lasciarsi andare. E, come nella Simmetria dei desideri, l’opera che ha consacrato sulla scena letteraria internazionale il talento di Eshkol Nevo, dona al lettore personaggi umani e profondi, sempre pronti, nonostante i colpi inferti dalla vita, a rialzarsi per riprendere a lottare. Nel cast ci sono Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini, Margherita Buy e Alessandro Sperduti; inizio delle riprese: 4 marzo, a Roma. In uscita nel 2021.

Gli indifferenti dal romanzo di Alberto Moravia torna al cinema con film diretto da Leonardo Guerra Seragnoli con Valeria Bruni Tedeschi, Edoardo Pesce e Giovanna Mezzogiorno. La storia è quella di una famiglia della borghesia dell'epoca, che in un clima di costante menzogna e indifferenza, incapace di accostarsi alla vita, rappresenta il ritratto delle ipocrisie e la mediocrità della società borghese di quei tempi. 

Tratto dal romanzo "Avevano spento anche la luna" di Ruta Sepetys, il film Ashes in the Snow racconta una storia di sofferenza che trova la luce grazie all'amore. Nel 1941, un aspirante artista e la sua famiglia vengono deportati in Siberia. In un luogo apparentemente senza speranza, l'amore è l'unico mezzo di sopravvivenza.
Regia di Marius A. Markevicius, con Sophie Cookson, Bel Powley, James Cosmo, Martin Wallström, Adrian Schiller.

Il celebre romanzo per ragazzi Il giardino segreto di F. H. Burnett avrà una nuova versione cinematografica, diretta da Marc Munden; il ruolo dello zio gobbo è stato affidato a Colin Firth; accanto a lui: Julie Walters, Dixie Egerickx, Hedan Heyhurts, Amir Wilson e Isis Davis.


The bell jar, diretto da Larry Peerce con Marilyn Hassett e Julie Harris, è un romanzo fortemente autobiografico di Sylvia Plath (pubblicato da Neri Pozza col titolo La campana di vetro) avente come protagonista Esther, una brillante studentessa di provincia, vincitrice di un soggiorno a New York; intorno a lei, l'America spietata, borghese e maccartista degli anni Cinquanta: una vera e propria campana di vetro che nel proteggerla le toglie a poco a poco l'aria. L'alternativa sarà abbandonarsi al fascino soave della morte o lasciarsi invadere la mente dalle onde azzurre dell'elettroshock.

Abbiamo sempre vissuto nel castello (We have always live di in the castel) di Shirley Jackson (Adelphi) arriverà al cinema in un film diretto da Stacie Passon, nel cast Taissa Farmiga e Alexandra Daddario; la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa dove vive reclusa ma felice con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido; tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (il cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia.

Basato sul romanzo di William Gay, The Long Home  è un film che  narra la storia sul raggiungimento della maturità ambientata negli anni quaranta nel rurale Tennessee, avente per protagonista un giovane e testardo falegname che ha perso il padre anni prima per colpa della malvagità umana ed è costretto a fare delle scelte morali difficili per affrontare questo dolore: inizierà infatti a lavorare per un contrabbandiere ignorando che si tratta dell'assassino del padre.
Regia di James Franco; nel cast: Timothy HuttonJosh Hutcherson (nei panni del giovane protagonista)Courtney LoveJames FrancoAnaleigh Tipton.

Ben Affleck dirigerà e reciterà nel remake di Testimone d'accusa (una produzione della 20th Century Fox), tratto da un racconto breve di Agatha Christie, ma anche qui è presto per la data.


Ophelia, come si evince dal titolo, è un film che si ispira alla figura creata dalla penna di Shakespeare, Ofelia, e al romanzo di Lisa Klein; sarà diretto da Claire McCarthy e vede protagonista Daisy Ridley come personaggio principale; ritroveremo anche Naomi Watts, Clive Owen, Tom Felton, Dominic Mafham e George MacKay. Il film segue la storia di Amleto ma dalla prospettiva di Ofelia, appunto.

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The Shack è un film diretto da e tratto dal romanzo di William Young “Il rifugio”: Missy, la figlioletta di Mack, viene brutalmente assassinata durante una vacanza di tutta la famiglia, e il suo corpo viene ritrovato in un rifugio abbandonato. Molti anni dopo Mack riceve un bigliettino, inviato da Dio, che lo invita a tornare in quel rifugio per un weekend. Accadrà qualcosa di straordinario che restituirà a Mack la fede e la voglia di vivere.
Diretto da John Fusco; nel cast: Sam Worthington, Octavia Spencer, Radha Mitchell, Tim McGraw.



La storia di Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa e documentata nel libro "Lacrime di sale", sta per diventare un film con Sergio Castellitto nei panni dell'uomo che ha deciso di vivere in prima persona quella che è stata definita la più grande emergenza umanitaria del nostro tempo. La storia di un eroe sconosciuto e di una bambina scappata dalla Siria in fiamme che cerca la sua mamma. Uno straordinario monito contro l'indifferenza di chi non vuole vedere.

Un libro di Sophie Kinsella, che ho letto e che mi ha divertita molto, diventerà un film: Can You Keep A Secret? (Sai tenere un segreto?).
Emma Corrigan lavora come assistente marketing per un'importante azienda. Durante un viaggio, l'aereo sul quale stava viaggiando rischia di precipitare e, senza rendersene conto, Emma inizia a raccontare tutti i suoi segreti (anche quelli più intimi) all'uomo che le è seduto accanto. Quell'uomo, poi, si rivelerà colui che le paga lo stipendio, Jack, fondatore dell'azienda. Emma, imbarazzatissima, cercherà inutilmente di evitarlo, ma finirà per mettercisi insieme. La coppia però inizierà subito a vacillare per una serie di incomprensioni...

Anche la novella di Henry James, Il giro di vite diventerà un film - The turning - diretto da Floria Sigismondi e interpretato da Finn Wolfhard e Mackenzie Davis. Il film è ambientato in una misteriosa e vecchia tenuta nelle campagne del Maine in cui abitano Flora e Miles, due orfani con turbe psichiche. Una giovane tata di nome Kate viene assunta per prendersi cura dei due ragazzi. Durante la sua permanenza in casa, Kate inizia a credere che questa sia infestata da presenze maligne. Molto presto si renderà conto che i ragazzi e l'abitazione nascondono oscuri segreti, e che le cose sono molto diverse da quelle che sembrano.

Paolo Sorrentino dirigerà Jennifer Lawrence in Mob Girl, tratto dal romanzo di Teresa Carpenter, vincitrice del Premio Pulitzer. L'attrice è stata infatti scelta per interpretare Arlyne Brickman, moglie di un boss della mala che passa dalla parte della mafia a quella della polizia di New York.

Chiamami col tuo nome 2, sequel attesissimo film di Luca Guadagnino, vincitrice del premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale e tratta dal romanzo Chiamami col tuo nome (Guanda) di André Aciman, arriva al cinema probabilmente nel 2020; sarà sempre lo stesso regista a dirigere il film, nel quale torneranno gli attori Timothée Chalamet nei panni di Oliver e Armie Hammer in quelli di Elio. La storia sarà ambientata negli anni ’90, poco tempo dopo gli eventi narrati nel primo film, e si concentrerà sul viaggio dei due amanti attraverso gli Stati Uniti.

The Rhythm Section è una spy story al femminile basata sulla saga in 4 libri di Mark Burnell, di cui The Rhythm Section è il primo volume. Il film racconta la storia di Stephanie Patrick, una donna che dopo aver perso tutta la sua famiglia in un incidente aereo, cerca di rintracciare i colpevoli per vendicarsi.


The Aftermath è un film diretto da James Kent con protagonisti Keira Knightley, Alexander Skarsgård e Jason Clarke. La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 2013 scritto da Rhidian Brook. All'indomani della seconda guerra mondiale, durante la ricostruzione post-bellica, un colonnello britannico e sua moglie vanno a vivere ad Amburgo. La convivenza con un vedovo tedesco diventa però sempre più difficile.

***Greyhound è un film basato sul romanzo The Good Shepherd di C.S. Forester; per la regia di Aaron Schneider, nel cast ci sono Tom Hanks, Elisabeth Shue, Stephen Graham.
Durante la seconda guerra mondiale un comandante viene messo a capo di una nuova nave chiamata Greyhound dove dovrà affrontare gli scontri a fuoco da parte dei nemici ma anche all'interno della stessa imbarcazione. ***

Anche il capolavoro della letteratura, La fattoria degli animali (Animal Farm), di George Orwell diventerà un film per Netflix, diretto da Andy Serkis.
Un anziano maiale riesce ad organizzare la rivoluzione degli animali contro Jones, il padrone, e a conquistare la fattoria.

Sempre per Netflix verrà realizzata la trasposizione di un altro grande classico: Frankestein.
A dirigerlo Guillermo Del Toro, che ha dichiarato che il lungometraggio non sarà una fedele trasposizione dell’originale, in quanto egli ha intenzione di realizzare un racconto di avventura che coinvolgerà la mostruosa creatura.

Il romanzo "La casa di vetro" di Simon Mawer sarà un film, con Carice Von Houten come protagonista.
Attraverso il racconto dell'intenso rapporto tra due donne, la pellicola ripercorre gli eventi drammatici e i cambiamenti avvenuti nella società negli ultimi ottanta anni. La storia è ambientata in una casa che si ispira a quella (vera) costruita dal celebre architetto Ludwig Mies van der Rohe.
Nel cast ci saranno anche Hanna Alström, Karel Roden, Alexandra Borbély, Roland Moller e Claes Bang.
La regia sarà di Julius Sevcik. Le riprese si svolgeranno anche in Italia, oltre a Repubblica Ceca, Austria e Paesi Bassi.


Diventa un film anche il romanzo di Lorenzo Marone LA TRISTEZZA HA IL SONNO LEGGERO; sceneggiatura di Tiziana Martini e Marco Mario De Notaris.


“Dune” è il nuovo adattamento del romanzo di Frank Herbert, diretto da Denis Villeneuve.
Il cast del film comprende Timothée Chalamet (nel ruolo del protagonista Paul Atreides), Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Stellan Skarsgård, Josh Brolin, Javier Bardem, Zendaya, Jason Momoa, Charlotte Rampling e Oscar Isaac.
Ambientato in un lontano futuro, “Dune” venne pubblicato nel 1965 ed è il primo di sei romanzi che formano la parte centrale del Ciclo di Dune. La storia segue le vicende della dinastia Atreides e quella Harkonnen per il controllo del pianeta desertico Arrakis, dove viene prodotta una sostanza fondamentale per la struttura della società galattica in cui è ambientata la storia.
Le riprese del film si svolgeranno in Ungheria e in Giordania.
“Dune” uscirà nelle sale nel 2020. (Fonte: Rb casting)


 Nightmare Alley, remake del film La fiera delle illusioni con Tyron Power (1947) e adattamento del romanzo di William Lindsay Gresham, sarà diretto da Guillermo Del Toro; nel cast Bradley Cooper, Cate Blanchett, Rooney Mara, Willem Dafoe; è la storia di un giovane ambizioso truffatore che si unisce a una psichiatra ancora più corrotta di lui.

Security, diretto da Peter Chelsom, si ispira all'omonimo romanzo di Stephen Amidon (Mondadori), ha nel cast Marco D'Amore, Maya Sansa, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bilello, Silvio Muccino, Tommaso Ragno, Ludovica Martino, Giulio Pranno e Beatrice Grannò.
Una storia ironica e avvincente di adulti e bambini, vite segrete e cultura civica, sospetto e isteria sessuale: in una tranquilla cittadina americana, Edward Inman, proprietario della Stoneleigh Sentinel, riceve un allarme a tarda notte dalla casa di uno dei suoi clienti più ricchi, Doyle Cutler. Sembra tutto a posto, fino a quando una ragazza afferma di essere stata aggredita sessualmente, proprio quella notte, a casa di Cutler. Edward si ritrova presto attratto dalla storia della ragazza e la sua indagine lo conduce alla sua vecchia fidanzata, il cui figlio adolescente potrebbe conoscere la verità su ciò che è accaduto in quelle ore...
L'uscita nelle sale è prevista per il 2021.


La fuga. Chaos di Patrick Ness diventa un film, Chaos Walking, diretto da Doug Liman: è un distopico ambientata sul pianeta Mondo Nuovo, dove gli uomini convivono con il Rumore, cioè la capacità di sentire i pensieri altrui, e le donne sembrano estinte, almeno fino a quando Todd, giovane protagonista, non scopre Viola.
Nel cast Tom Holland, Daisy Ridley e Mads Mikkelsen e non si ancora la data di uscita.

L’uomo invisibile è un film liberamente ispirato all’omonimo romanzo di fantascienza (Newton Compton) dello scrittore Herbert George Wells.
La pellicola, diretta da Leigh Whannell, è un horror psicologico che narra di Cecilia Kass, succube di una relazione malsana e violenta con Adrian, uno scienziato ricco e brillante, ma manipolatore e folle. Stanca di quel legame tossico, la donna riesce a far perdere completamente le sue tracce al marito, che si suicida tagliandosi le vene. Da quel momento Cecilia viene perseguitata da sinistri incidenti che la convincono lui sia vivo e invisibile. TRAILER
Nel cast: Elizabeth Moss, Oliver Jackson, Aldis Hodge, Storm Reid.

Limonov (Adelphi) di Emmanuel Carrère narra la vita di Eduard Veniaminovich Savenko, in arte Limonov, scrittore, e dissidente russo la cui vita assomigliava a un romanzo prima ancora d’essere scritta. Il film sarà diretto da Pawel Pawlikowski, ma non si sa ancora molto.



Appunti di un venditore di donne (Baldini+Castoldi) di Faletti diventa un film, Il venditore di donne, diretto da Fabio Resinaro, e interpretato da Mario Sgueglia, Miriam Dalmazio e Libero de Rienzo.
E' il racconto della (mala)vita di un uomo cinico, noto come Bravo, il cui habitat naturale è la Milano degli anni ’80, un’eterna notte di lussi e divertimenti sregolati; il suo lavoro, quello che gli permette di godersi la bambagia, è vendere donne, almeno finché non incontrerà Carla. 


News of the world, il romanzo western della scrittrice americana Paulette Jiles, sta per diventare un film, News of the world, diretto da Paul Greengrass e interpretato da Tom Hanks; l’uscita nelle sale statunitensi è prevista per il Natale 2020.
E' la storia di una ragazzina rapita dagli indiani, che hanno ucciso i suoi genitori, e del suo viaggio verso la libertà e una nuova famiglia, ambientata nella seconda metà dell’Ottocento, all’indomani della guerra civile americana.


Siti consultati:

https://www.comingsoon.it
www.filmtv.it
rbcasting.it
https://www.mymovies.it
http://www.filmitalia.org
https://www.esquire.com
https://media.bookbub.com/
il Libraio
Movieplayer

sabato 4 gennaio 2020

Reading Challenge 2020 - 20 libri, 20 Case Editrici



Anno nuovo..., Reading Challenge nuovissima!!

Ed ecco la sfida letteraria di quest'anno, concordata con i membri del bookclub di cui faccio parte su Facebook.
Come potete vedere, gli obiettivi sono solo venti e sono assolutamente accessibili, quindi sarà una challenge anti-stress ^_-




Di seguito, mi sono segnata alcuni titoli già in mio possesso, che potrebbero rientrare nella sfida; dico potrebbero perché nel corso dell'anno c'è la probabilità che cambi idea e inserisca altro; ma per ora, fungono da "promemoria".


  • Per EINAUDI, credo di inserire il libro del mese di gennaio (da commentare a febbraio, sempre sul bookclub): Il treno dei bambini di Viola Ardone, di cui sto leggendo pareri entusiastici. 
Altri titoli: Kafka sulla spiaggia  di Murakami.
  • SELLERIO: hum.., penso di scegliere un libro di Marco Mavaldi. ma ancora non decido quale.

Altri titoli: La bambina sulla banchisa di Adélaïde Bon.


  • FAZI: L'annusatrice di libri di Desy Icardi (ho vinto una copia cartacea partecipando a un giveaway l'anno scorso).
Altri titoli: Il giocattolaio di Stefano Pastor; Il Salice di Hubert Selby jr.
  • FELTRINELLI: ho un paio di libri dell'Allende (La casa degli spiriti, L'isola sotto il mare), ma per ora sento un'attrazione maggiore per Il ladro di giorni di Guido Lombardi, che ne ha tratto un film, in uscita quest'anno.

  • LONGANESI: per ora per questa C. E. c'è un solo nome a echeggiare: Donato Carrisi ^_^

  • ADELPHI: è una C.E. che amo molto, di titoli interessanti ne ho adocchiati diversi, però uno in particolare mi chiama con prepotenza: Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi.

  • CORBACCIO: in casa ho un romanzo di Charlotte Link, La casa delle sorelle. Però sono aperta a nuove proposte.

  • NERI POZZA: quante pubblicazioni belle ci sono qui...! In casa c'è Tracy Chevalier con La vergine azzurra, ma sicuramente qualche altro titolo verrà fuori perchè di cosette interessanti nel catalogo se ne trovano di certo.


  • BOMPIANI: ho scovato due romanzi che mi attirano un sacco, non vedo l'ora di iniziarli: Texas Blue di Attica Locke, West di Carys Davies.


  • PIEMME: in casa mi ritrovo un paio di thriller e un fantasy: L'eredità dell'ombra. La profezia del lupo di Marilù Monda, La città delle ossa di Michael Connelly, Il persuasore di Mark Billingham.

  • LA NAVE DI TESEO: tempo fa mi ero procurata una copia del romanzo d'esordio di Kim Rossi Stuart, Le guarigioni.
  • MARSILIO: in casa ho Il male non dimentica di Roberto Costantini, che però mi sembra di ricordare fosse il terzo di una trilogia...., quindi dovrei recuperare prima i precedenti, ve'?

  • KELLER EDITORE: ammetto di essere completamente a digiuno in merito alle pubblicazioni di questa C.E. Ergo, me ne occuperò strada facendo.

  • NN EDITORE: potrei riprendere Kent Haruf e tornare a Holt, avendo già ivi soggiornato con Canto della pianura.

  • GUANDA: C.E. da me poco frequentata. Urge sbirciata al catalogo. 


  • C.E. A SCELTA: chi vivrà, vedrà. 


Se avete consigli letterari (uno o più libri che, a vostro avviso, proprio non posso lasciarmi scappare) per una, qualcuna o anche tutte le C.E., fatevi avanti: sono tutta orecchie occhi! ^_^



AGGIORNAMENTO DURANTE L'ANNO



  1. FELTRINELLI: IL LADRO DI GIORNI di G. Lombardi (RECENSIONE)
  2. PONTE ALLA GRAZIE: UNA DONNA PUÒ TUTTO.  1941: volano le Streghe della notte di Ritanna Armeni (RECENSIONE)
  3. BOMPIANI: WEST di Carys Davies (RECENSIONE).
  4. KELLER EDITORE: VELOCE LA VITA di S. Schenk (RECENSIONE).
  5. EINAUDI: IL TRENO DEI BAMBINI di V. Ardone (RECENSIONE).
  6. FAZI: IL SALICE di H. Selby Jr. (RECENSIONE)
  7. MARSILIO: SHOTGUN LOVESONGS di N. Butler (RECENSIONE)
  8. ADELPHI: IL GIORNO DELLA CIVETTA di L. Sciascia (RECENSIONE)
  9. C.E. A SCELTA (SONZOGNO): I QUATTRO CANTONI di G. Genisi (RECENSIONE)
  10. E/O EDIZIONI: I RAGAZZI DI ZINCO di S. Aleksievic (RECENSIONE)
  11. IPERBOREA: LA TUA VITA E LA MIA di M. Axelsson (RECENSIONE)
  12. NN EDITORE: BULL MOUNTAIN  di B. Panowich (RECENSIONE) 
  13. PIEMME EDIZIONI: IL PERSUASORE di M. Billingham  (RECENSIONE)
  14. NERI POZZA: IL CASALE di F. Formaggi (RECENSIONE)
  15. CORBACCIO EDITORE: LA COSA VERAMENTE PEGGIORE di T. L. Hayden (RECENSIONE)
  16. SELLERIO EDITORE:  L'ATTENTATO di Y. Khadra (RECENSIONE)
  17. GUANDA EDITORE: ALTA FEDELTÀ di N. Hornby (RECENSIONE)
  18. TEA EDIZIONI:  IN UN MILIONE DI PICCOLI PEZZI di J. Frey (RECENSIONE)
  19. LONGANESI: IL GIOCO DEL SUGGERITORE di D. Carrisi (RECENSIONE)
  20. LA NAVE DI TESEO: LE GUARIGIONI di K. Rossi Stuart (RECENSIONE)




mercoledì 1 gennaio 2020

Bilancio di fine anno: le mie letture del 2019



E siamo davvero giunti nel nuovo anno...!
Prima di rifilarvi un riepilogo delle mie letture e di eleggere le più belle ed emozionanti del 2019, colgo l'occasione per augurarvi di cuore un felice Anno Nuovo!
Che il 2020 possa essere per ciascuno di voi un anno ricco di tante cose belle e di desideri realizzati!




Di seguito, riassumo le mie letture da luglio a dicembre; quelle della prima metà del 2019 sono QUI.

I titoli che trovate in grassetto sono quelli che mi hanno colpito in ciascuna categoria e tra essi spicca chiaramente il libro "vincitore" ^_^


NARRATIVA CONTEMPORANEA


RECENSIONE
L'INVERNO DI GIONA di F. Tapparelli coniuga in modo suggestivo l'elemento del mistero con un profondo livello introspettivo, lasciandoci entrare nella mente del protagonista, nelle sue paure e nei pensieri più intimi (5/5): attraverso SUOR GIOVANNA DELLA CROCE Matilde Serao ci racconta una storia di solitudine, abbandono, di un'anima indifesa in balia dei soprusi e degli abusi di chi ha più soldi e potere (4/5); in una Sardegna intrisa di mito e memoria si intrecciano storie di donne forti e legate alla loro terra, LE DEE DEL MIELE di E. Fenu (4/5); F. Carofiglio con la sua scrittura evocativa sottolinea il potere della memoria raccontandoci L'ESTATE DELL'INCANTO vissuta da Miranda, che ormai anziana ripensa al passato (5/5); LA REGINA DELLE GREGGI di T. Savage è la storia di una famiglia americana che ruota attorno a un personaggio femminile dalla personalità granitica (3,5/5); AMATISSIMA di T. Morrison ci racconta l'odissea di una donna forte e disposta a tutto pur di sfuggire alla schiavitù e dare la libertà anche ai propri figli (4/5); Io Khaled vendo uomini e sono innocente di F. Mannocchi è la scioccante storia di un trafficante di esseri umani (5/5); Yalom con LA CURA DI SCHOPENHAUER offre spunti filosofici e psicologici interessanti circa le relazioni umane e la necessità di empatia e comprensione reciproca (4.5/5); un triangolo amoroso è al centro di UNA SCRITTURA FEMMINILE AZZURRO PALLIDO di Werfel; abile Nevo nel parlarci di tre famiglie, che vivono in TRE PIANI diversi di un medesimo stabile, attraverso le istanze di ES, IO e SUPER-IO (4.5/5); Dexter ci mostra IL CUORE NERO DI PARIS TROUT e ci rammenta che quando la società è malata e ha valori sballati, il crimine non può che esserne il riflesso (4.5/5); con BACIO FEROCE Saviano ci riporta a Napoli, dove la paranza dei bambini è cresciuta ed è più affamata che mai (4/5); se avete voglia di una coccola letteraria da gustare al calduccio sul divano, leggete un romanzo di Fannie Flagg, tipo POMODORI VERDI FRITTI ALLA FERMATA DI WHISTLE STOP (4.8/5); LE NOTTI DI KOS di E. D'Ambrogio Navone è la storia di una vicenda umana e famigliare, che si staglia su un contesto storico e sociale complicato (4/5). Il primo posto in questa categoria va a Sacha Naspini con OSSIGENO per aver narrato mirabilmente  una "storia di gabbie" (materiali e non) in cui ci si ritrova chiusi, soli e prigionieri (5/5).

LIBRI LETTI: 15



THRILLER

RECENSIONE
Chevy Stevens mi ha regalato una storia appassionante, che passa gradualmente dal family drama al thriller psicologico in NON TI LASCERÒ (4/5); un thriller paranormale quello di S. Ruggerini, un grande incubo dove le paure più ancestrali vengono fuori e dove nulla succede a caso perchè TUTTO È SCRITTO (3,5/5); sfumature horror in LA GRANDE CASA BIANCA di M. Gramolini e il suo viaggio visionario che conduce verso una dimensione sovrumana, a contatto con malvagie entità paranormali (3/5): THE CHAIN di A. McKinty costruisce una catena di rapimenti e ricatti, che però ha più di un anello debole (2,5/5); VOCI SOFFOCATE di B. Quintini mi ha colpita per la trama articolata e i colpi di scena (4.5/5); c'è molta avventura in I MIRACOLI DEL SANGUE di Roccato, che partendo da fatti storici realmente accaduti, ci porta indietro agli anni del nazismo (4/5).


LIBRI LETTI: 6

GIALLO/NOIR


SVEGLIARSI CON TRUMP UNA MATTINA di P. Lanzetta: Peppenella deve destreggiarsi tra 

vecchi casi non risolti, juventini ammazzati e pene d'amore (2,5/5);  in SABOTAGGIO A. Piras ci presenta un vicequestore solitario, malinconico, intuitivo, alle prese con un caso più complesso di ciò che sembra (3.8/5); LE LACRIME DEL LAGO TAI di Qiu Xiaolong si contraddistingue per la personalità del protagonista e i ragionamenti attraverso cui giunge alla soluzione del caso (3,5/5); ARIANNA ZETA è una protagonista con una personalità forte e pronta ad usare le armi per portare a termine le missioni affidatele (3.5/5); merita il podio L'ISOLA DELLE ANIME di Pulixi che, attraverso intrecci avvincenti e sullo sfondo di una terra aspra e affascinante insieme, svela i lati più ambigui, tormentati e imprevedibili dell'essere umano (5/5).

LIBRI LETTI: 4


NARRATIVA FANTASTICA/POST-APOCALITTICA

Yeats, attraverso FIABE IRLANDESI ci trasporta in un magico universo di leggende proprie del folclore irlandese, popolato da spettri, folletti, diavoli, giganti, streghe, re e principesse (3,5/5); in un mondo impazzito e ormai ridotto a un lugubre cumulo di macerie, è possibile coltivare la speranza in un futuro più luminoso e umano? Ce lo racconta  Cormac McCarthy in LA STRADA (4/5); POLOM PROJECT (di S. Queen) è un progetto scientifico dalla portata notevole e fa gola ad un gruppo di gente senza scrupoli (3,5/5).

LIBRI LETTI: 3.


RACCONTI

NATALE ROSSO SANGUE è una raccolta di racconti ad altissima tensione e carichi di suspense, hanno in comune l'ambientazione natalizia (4/5); PROMESSE. Due indagini di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs di J. Deaver ci presenta la coppia alle prese con un paio di casi da risolvere insieme (2.5/5)

LIBRI LETTI: 2


POESIE

F. Canfora nella raccolta poetica ORIZZONTI scrive versi sul senso della vita e sulle istanze spirituali dell’uomo (3/5); VERSO UN FORSE di S. Di Ubaldo costituisce un viaggio dentro se stessi, costellato di riflessioni su passato, presente e futuro, di un certo disincanto nei confronti della realtà (3,5/5); sentimenti, ricordi e pensieri che Mattia Cattaneo tramuta in poesie dando voce a IL LINGUAGGIO DELL'ANIMA (4/5).

LIBRI LETTI: 3



ROMANZO DI FORMAZIONE

M. La Piana propone al suo lettore OTTO PAROLE attorno alle quali declina pensieri, riflessioni, racconti di pezzi di vita nei quali viene spontaneo ritrovarsi (3.5/5); LASCIA CHE LE COSE ACCADANO di Ksenija Stojic è un romanzo molto introspettivo, che scava mirabilmente nel cuore e nella psiche dei personaggi (4/5). MAX di Sarah Cohen Scali è ambientato nella Seconda guerra mondiale e illustra, attraverso un punto di vista originale e spiazzante, il terribile e crudele Progetto Lebensborn, volto alla germanizzazione delle giovani generazioni (4.5/5).

LIBRI LETTI: 3


NARRATIVA PER RAGAZZI

Essere diversi non è un ostacolo, bensì una ricchezza da condividere con gli altri, ce lo ricorda R.  Postorino in TUTTI GIÙ PER ARIA (4/5).

LIBRI LETTI: 1



NARRATIVA ROMANTICA/YOUNG ADULT/CHICK-LIT


In DICIANNOVE e VENTUNO di E.S. Carter conosciamo Emma e Jake, il cui amore dovrà attraversare più di un ostacolo prima di poter sbocciare (3,8/5); l'amore romantico incontra quello per i libri in LA BAMBINA CHE ANNUSAVA I LIBRI di M. Chiarottino (4/5); alla Franklin Gooding Junior High School la vita degli studenti scorre movimentata tra emozioni travolgenti, deliziose infatuazioni, baci rubati e vere amicizie (4/5); PURCHÈ SIA AMORE di B. Nalin è un romance 
RECENSIONE
contemporaneo che ruota attorno a passioni ed amori intensi, con una protagonista romantica alla ricerca del vero amore (3,8/5); il romance si incastra con l'elemento post-apocalittico in LE CONCUBINE DEL PIANETA GOMORO di L. Calvano (4/5); PIANO CONCERTO SCHUMANN di P.M. Liotta è l’intrigante storia di una talentuosa pianista di fama internazionale, la cui esistenza verrà sconvolta da una particolare proposta di lavoro e da un prestigioso regalo (4/5); in NOVE MINUTI di B. Flynn si narra la drammatica storia d'amore tra una ragazza rapita da una banda di bikers e il loro capo (4.8/5); DIARIO SEMITRAGICO DI UN CASALINGO DISPERATO di Ariel ci fa sorridere per l'ironia e le situazioni buffe che coinvolgono il suo protagonista pasticcione (4/5); amore, passione e avventura in HIGHLANDER. TORNA DA ME di Karen M. Moning (4/5).

LIBRI LETTI: 9


NARRATIVA STORICA

TRADITI E CONSEGNATI ALLA MORTE di E. Anzanello  vicende avventurose e drammatiche di un gruppo di soldati tedeschi appartenenti alla 3. SSPanzer Division Totenkopf che, alla fine della seconda guerra mondiale, si sono visti traditi dagli americani e consegnati alle truppe sovietiche (3.5/5).

LIBRI LETTI: 1



MANUALI (vari generi)/INCHIESTE

RECENSIONE
Fabio Federici ci offre un'analisi chiara e illuminante de IL LATO OSCURO DELLA MAFIA NIGERIANA, un fenomeno criminale di grandissima attualità e dalla portata molto pericolosa (4/5); LA SCOPERTA DELL'INTELLIGENZA di E. Cicciola si concentra sulle ricerche di Alfred Binet nell'ambito della psicologia sperimentale (3,8/5); FEDERICO di F. Anselmo ripercorre la triste e ingiusta vicenda di Federico Aldrovandi, morto in seguito all'intervento delle forze dell'ordine (5/5); G. Gagliardi si sofferma sulla PSICOLOGIA DEL MALATO ONCOLOGICO  e sulle conseguenze psicologiche che vivono coloro ai quali viene diagnosticato un tumore. (5/5); beh io adoro Chef Rubio quindi mi sono goduta ogni saporita e simpatica tappa di UNTI E BISUNTI. Viaggio nell'Italia dello street food (5/5).

LIBRI LETTI: 5


(AUTO)BIOGRAFIA

GLI SPIRITI NON DIMENTICANO di V. Zucconi narra la vita del leggendario guerriero Sioux "Cavallo Pazzo" e le continue lotte con l'Uomo Bianco (4,5/5); CESSATE OGNI COMUNICAZIONE è il racconto che Anton Solarino ci ha lasciato della propria esperienza di radiotelegrafista durante la seconda guerra mondiale.

LIBRI LETTI: 2


Tenendo conto di tutti i libri letti nel corso dell'anno che da poche ore ci ha lasciati, ecco la Top Ten delle letture più belle (non necessariamente l'ordine corrisponde all'indice di gradimento):

  1. OSSIGENO (S. Naspini)
  2. L'ISOLA DELLE ANIME (P. Pulixi)
  3. ELLIE ALL'IMPROVVISO (L. Jewell)
  4. IL PAESE DELLE PAZZE RISATE (. Carroll)
  5. COUNTRY DARK (C. Offutt)
  6. MAX  (S. Cohen-Scali)
  7. PISTA NERA (A. Manzini)
  8. VOLO DI PAGLIA (L. Fusconi)
  9. STONER (J. E. Williams)
  10. L'INVERNO DI GIONA  (F. Tapparelli)


Totale pagine lette da luglio a dicembre: 14.565 (circa)
Totale pagine lette nel 2019: 28.976

Totale libri letti da luglio a dicembre: 54
Totale libri letti nel 2019: 112

martedì 31 dicembre 2019

Recensione: MAX di Sarah Cohen-Scali



Ambientato nella Seconda guerra mondiale, Max narra, in maniera originale, romanzata e attraverso un punto di vista realistico e spiazzante, il terribile e crudele Progetto Lebensborn, volto alla formazione di nuove generazioni appartenenti alla pura razza ariana.


MAX
di Sarah Cohen-Scali


Ed. L'Ippocampo
trad. F.Ascari
445 pp
"19 aprile 1936. Sta per scoccare la mezzanotte. Nascerò tra un minuto esatto. Vedrò la luce il 20 aprile, giorno in cui si festeggia il compleanno del nostro Führer. Sarò così benedetto dalle divinità germaniche e si vedrà in me il primogenito della razza suprema. La razza ariana. Quella che ormai regnerà sul mondo. Sono il bambino del futuro. Concepito senza amore. Senza Dio. Senza Legge. Senza null'altro che la forza e la rabbia. Morderò, invece di poppare. Urlerò invece di vagire. Odierò, invece di amare. Heil Hitler! "


La prima cosa che colpisce di questo romanzo è il narratore: lo incontriamo prima ancora che nasca; la sua voce si fa sentire prima ancora che dalla sua gola esca il primo vagito in assoluto.
Sì, Max è decisamente un narratore speciale, e sin da subito comprendiamo che si rivelerà molto probabilmente un protagonista sui generis.
Non potrebbe essere diversamente: lui è un bambino particolare, lo è, tanto per iniziare, per il modo in cui è stato concepito: brutale, ingiusto.

La sua giovanissima e bellissima mamma è stata praticamente stuprata da un ufficiale tedesco, con l'obiettivo specifico di inseminarla, affinché da due giovani esponenti della pura razza ariana (biondi, occhi azzurri, carnagione di porcellana) venisse concepito un bimbo perfettamente tedesco.

Max è particolare anche per il modo in cui viene cresciuto, anzi addestrato, come gli animali da circo.
Egli nasce (e trascorre i primi sei anni di vita) all'interno di un istituto nel quale vengono fatti nascere tutti i bambini del Progetto Lebensborn, che letteralmente significa "Sorgente di Vita": è un programma genetico ideato dai nazisti e iniziato da Himmler, che seleziona prima donne e future madri, poi i bambini stessi (non tutti si rivelano, crescendo, adatti a far parte di questa missione) quali puri rappresentanti della razza ariana: una gioventù ideale destinata a rigenerare la Germania e poi l'Europa occupata dal Reich.
Nei primi due capitoli "ascoltiamo" la voce di Max, quando è ancora un feto ma già è esaltato, inebriato dall'ideologia nazista, dall'adorazione del Führer, che egli sente e ama quale "padre" spirituale.
Assistiamo al parto mozzafiato che mette al mondo questo neonato, il cui cuore è a forma di svastica, e continuerà ad esserlo negli anni a venire.

Max è una sorta di personificazione del male ma lo è in termini così schietti, spontanei, quasi ingenui, da indurci a sorridere; forse intenerire no, ma parliamo comunque di un bambino piccolissimo, al quale ovviamente - per ragioni narrative - l'Autrice ha "prestato" una voce ed una prospettive molto "lucide", razionali, non di rado ciniche.
Sì, cinico è Max, ad es., quando parla della sua mamma, che lui non vede come una povera ragazza costretta a farsi violentare a scopo riproduttivo, ma come una giovane privilegiata che ha avuto l'onore di accoppiarsi con un bell'esemplare di tedesco per offrire poi il proprio figlio a Hitler e alla Germania.
Non considera la sofferenza della genitrice, ma non per cattiveria...: semplicemente non la contempla, non la coglie, e pur godendo del calore umano da lei offertogli, è convinto di non averne bisogno. Lui, Max, non necessita di una madre, in quanto è il figlio prediletto di Adolf Hitler e la gloriosa nazione germanica è la sua unica mamma.
Sua madre lo chiama Max, sussurrando questo nome così semplice e comune alle minuscole orecchie del suo frugoletto, ma quando il bimbo viene battezzato niente di meno che dal Führer in persona, riceve un altro nome: Konrad.
E quando sua madre viene allontanata dall'istituto (succede per tutte le madri dei piccoli ospiti), Max dice di non soffrirne... eppure per diverso tempo starà malissimo, tra forti mal di pancia e una preoccupante inappetenza.

Ma il bravo dottor Ebner, il "mostro" che seleziona i piccoli, decidendo chi può restare e continuare il programma e chi, invece, è un "coniglio" da annientare, sa come curare questo piccoletto, il prototipo del tedesco ideale, e così Max-Konrad si riprende e riacquista le forze, crescendo in modo perfetto e divenendo un bambino bello, forte, resistente, dalla personalità coriacea, volitiva; è eccitato e curioso verso tutto ciò che lo circonda, assiste con (apparente?) indifferenza e un disarmante e cinico senso pratico ai numerosi crimini commessi dai nazisti ed è tuttavia orgoglioso di far parte di questo sistema di cui ammira i codici segreti, che lui - intelligente e intuitivo com'è - cerca in tutti i modi di interpretare correttamente.

Sogna di frequentare la scuola di formazione per i futuri leader nazisti, per poter finalmente uccidere impunemente i nemici dei Reich, cresce con l'ossessione di un mondo migliore (germanizzato, of course) e dell'invasione dell'Europa da una cosiddetta razza superiore. una razza formata da elementi aventi specifici tratti fisici, somatici, per i quali era necessario che avessero "le misure" (del corpo, ad es. del cranio, la distanza degli occhi tra loro e dal naso, ecc...) giuste per poter rientrare nel progetto Lebensborn.

Ho letto con sgomento e un senso di indignazione e impotenza delle durissime condizioni di vita cui vengono sottoposte le povere creature ammesse al programma: sorvegliate a vista da vere e proprie megere inacidite e severe al limite del disumano, alimentazione scarsa e inadeguata, esercizi fisici assurdi, che mettono alla prova i corpi infantili e già fragili (ci sono bambini anche di quattro anni) che non di rado soccombono davanti a tanta durezza; punizioni corporali crudeli per chi infrange regole e disciplina; menti vergini che vengono costantemente bombardate da informazioni deviate, proprie della propaganda dell'ideologia nazista.
Sono bambini strappati alle proprie famiglie, alla braccia delle proprie madri, costretti a crescere molto in fretta e respirando un'aria di fanatismo perenne, di odio razziale, viscerale, in particolare verso gli ebrei, i parassiti del mondo, a detta di Hitler e compagni.
Konrad è un futuro nazista super convinto della giustezza e della "bontà" delle convinzioni del suo amatissimo e invincibile Führer, e desidera essere come lui lo vuole, per servirlo al meglio, come merita.

Si resta basiti davanti a questo bimbetto dall'aspetto angelico ma capace di fare riflessioni e pensieri sprezzanti, a volte spietati, indifferenti e freddi da un punto di vista emotivo: un moccioso saputello, che sa tutto, capisce tutto, pensa come un adulto, non ha paura di niente (anche se i mal di pancia continueranno a verificarsi ogni volta vivrà situazioni traumatiche) ed è folle di orgoglio nazista; mai un dubbio, mai una domanda che metta in discussione ciò che gli viene insegnato, mai un cedimento sentimentale, mai una lacrima per i soprusi subiti da lui (ben pochi e rari, a dire il vero, essendo egli il "cocco prediletto" del professor Ebner) o dai compagni, con i quali si guarda bene dall'instaurare una finanche primitiva forma di amicizia.

Chi è Konrad, cosa rappresenta? È metafora di uno spaventoso fanatismo marchiato nella mente e nel cuore di una vita acerba, manipolata e violentata sin dal grembo materno?
Una cosa è certa: questo bambino che descrive in prima persona di cosa siano capaci gli uomini in tempo di guerra, ci spiazza, è vero, ci lascia senza parole per il suo punto di vista così arrogante, tronfio, "innocentemente perfido"..., e allo stesso tempo ci fa provare un gran dispiacere al pensiero di queste vittime del nazismo; vittime di cui si parla poco, di cui si conosce poco, che nel corso degli anni son passati sotto silenzio e, anzi, a pensarci destano solo antipatia, in quanto figli di quella ideologia aberrante e razzista che tutti condanniamo, giustamente.

E invece anche Max è una vittima verso la quale il lettore, proseguendo con la lettura e seguendone le vicende avventurose, prova compassione. Che colpa si può, in fondo, attribuire a un'anima innocente cresciuta in un contesto manipolato, che ne ha formato il modo di pensare e agire senza offrirle alternative, senza educarla a coltivare alcun pensiero critico, senza fornirle gli strumenti per accettare o rifiutare una certa dottrina?

Questo aspetto comincia ad emergere quando Konrad, ammesso alla Napola (Istituto di Educazione Nazionalpolitica), conosce un ragazzo più grande, Lukas, un polacco dal temperamento ribelle, il cui aspetto fisico, però, corrisponde al prototipo ariano: è perfetto, quindi, per essere indottrinato e reso tedesco.
Lukas potrebbe essere il fratello maggiore di Konrad, tanto che si somigliano, e per qualche oscura ragione il bambino si sente irresistibilmente attratto da questo ragazzaccio che inizialmente non esita ad affrontare punizioni durissime pur di non cedere all'indottrinamento nazista.
Per difenderlo, Konrad si infila nei guai, senza ricevere neppure un grazie dal signorino; come se ciò non bastasse, la batosta più grande arriva quando questi gli rivela di essere... un ebreo!
Konrad sa che dovrebbe denunciarlo, ma non ce la fa, non vuol farlo: si sente legato a Lukas, è disposto a mentire e a "tradire" l'adorato Führer pur di non vedersi allontanato dall'amico, perché sente che i loro destini sono legati.
E che gioia per il ragazzino constatare che, dopo gli iniziali ammutinamenti, Lukas si è convinto a germanizzarsi! Finge di essere un perfetto nazista... e lo fa davvero bene!

Sì, perché Konrad sa che il suo amico finge: lui è un ebreo e tale resterà per sempre.
E grazie a questo ebreo la cui coscienza resta sveglia nonostante tutto, "il vecchio Max" comincia a risorgere in Konrad, che vedrà scosse tutte le proprie certezze e prenderà coscienza dell'ingiustizia che sta affrontando (insieme agli altri allievi).

Finalmente il lettore può vederlo da una diversa angolazione: non più come un nemico, ma come vittima dell'indottrinamento nazista.Con un ritmo che si fa via via più serrato, ci appassioniamo all'amicizia tra i due ragazzi all'interno della scuola, assistiamo all'evolversi della guerra e delle sorti della Germania, giungendo alla catastrofe finale del 1945, in una Berlino illuminata e devastata dalle bombe e occupata dai russi...

Max è un romanzo di formazione che si impone nel panorama letterario (e, in special modo, in quello per ragazzi) per l'importanza dell'argomento affrontato e di cui non si parla moltissimo (tantissimi ragazzi furono rapiti dalle SS e crudelmente tolti alle famiglie per essere inseriti in questo malefico progetto, tanti altri furono eliminati prima ancora di diventare grandi perché ritenuti inadeguati però quante informazioni in merito ci capita di leggere sui testi di storia scolastici?) ma che rappresenta un crimine vero e proprio, per il quale purtroppo i colpevoli non hanno pagato come avrebbero dovuto; per la prospettiva originale, insolita e disarmante scelta per raccontarci questa storia; per l'evoluzione morale del protagonista-narratore, che vediamo nascere, crescere, formarsi in un modo per poi "rinascere" a una nuova vita, a un modo differente di pensare e concepire il mondo e l'altro; per lo sfondo storico accurato, su cui l'Autrice ha fatto ricerche e ha letto tanto.

Lo reputo un romanzo appassionante, scritto (e tradotto!) molto bene, che inchioda e impressiona il lettore, ne cattura tutta l'attenzione, lo scuote emotivamente, suscitandogli indignazione, commozione, turbamento... In una parola, non lo lascia indifferente.

Io lo consiglierei come libro di narrativa per le scuole medie e superiori; credo possa offrire moltissimi spunti di riflessione critica alle giovani generazione... e non solo a loro.

Finisce dritto dritto nella Top Ten dei libri più belli del 2019.

lunedì 30 dicembre 2019

Bilancio di letture di dicembre 2019



Si sa, quando un anno volge al termine, si fanno bilanci, si tirano le somme.
Domani vedrete online il post in cui riassumo le mie letture della seconda metà del 2019 e stilo la Top Ten di quelle più belle lette nel corso dei dodici mesi appena trascorsi.
Oggi, invece, eccovi le mie letture dicembrine.




  • OSSIGENO di Sacha NaspiniLiberi: lo siamo davvero? Essere privati della propria libertà fisica da qualcuno che crudelmente decide di rinchiuderti in una prigione da cui difficilmente potrai uscire, è terribile; eppure non è l'unica prigione nella quale possiamo essere segregati: ce ne sono di emotive, mentali, che si creano in seguito a meccanismi perversi messi in moto a volte da altri, altre da noi stessi. E allora la domanda che continua a risuonare è questa: chi ha rinchiuso chi?
  • I MIRACOLI DEL SANGUE di Maurizio Roccato. La storia narrata in questo thriller molto avventuroso è ambientata in Italia, più precisamente a Torino e si basa su fatti storici realmente accaduti; fatti che, nell'immaginazione dell'Autore, collegano periodi storici distanti tra loro e ci portano indietro agli anni del nazismo.
  • LE NOTTI DI KOS di Elena D'Ambrogio Navone. Nata nella bellissima Kardamena, situata nella costa meridionale di Kos, isola del Dodecaneso, Igea, dopo essere cresciuta in una famiglia agiata, è costretta, dalla guerra e dal fascismo, a vivere anni di esilio, umiliazioni e miseria. Ma il destino è imprevedibile e chissà, forse anche per lei ha in serbo qualcosa di buono.
  • "UNTI E BISUNTI. Viaggio nell'Italia dello street food" di Chef Rubio. Condito con le ricette delle sfide che lo hanno visto protagonista, insaporito da aneddoti da backstage e simpatiche curiosità, servito con uno stile frizzante, romanesco e sincero, il diario di viaggio di Chef Rubio ci svela un grande segreto: in cucina non importa che tu sia un cuoco stellato o un semplice appassionato, occorrono curiosità, amore per il cibo e la sua condivisione.
  • LASCIA CHE LE COSE ACCADANO di Ksenija Stojic, che ha al centro la bellissima amicizia tra due donne, diverse per età e vissuto, che hanno tanto da donarsi reciprocamente.
  • ARIANNA ZETA. THE ANGELS OF ASSASSINATION di F. Zanirato: una  raccolta di racconti avente come protagonista una giovane donna che, dietro l'aspetto angelico e una professione "normale", nasconde una doppia vita, dai contorni decisamente "noir": è un angelo, sì..., ma della morte.
  • IL LINGUAGGIO DELL'ANIMA di M. Cattaneo: in queste pagine esterna ciò che è dentro l'essere umano, dando voce a pensieri, sentimenti, percezioni, emozioni, e condividendoli con il lettore, che ha modo, quindi, di ritrovarsi in questo linguaggio speciale, che è quello del cuore.
  • MAX di Sarah Cohen-Scali, che ci racconta dell'assurdo Progetto Lebensborn, ideato dal nazismo per favorire la nascita di bambini ariani ed elevare così il grado di «purezza» del popolo tedesco.
  • CESSATE OGNI COMUNICAZIONE di A. Solarino: il resoconto autobiografico da parte di chi la guerra "l'ha fatta", l'ha vista coi propri occhi, e a un certo punto ha deciso di parlarne mettendoli su carta, analizzando quegli anni (1940-'45) con la lucidità e il necessario distacco dovuti al tempo passato, riconoscendone incongruenze e follia.


La vera scoperta letteraria dicembrina è costituita da OSSIGENO di Sacha Naspini, una storia che tiene il lettore incollato ad ogni singola pagina. Originale anche il romanzo MAX, che offre un punto di vista insolito e interessante di una pagina del nazismo forse poco nota.

domenica 29 dicembre 2019

Recensione: CESSATE OGNI COMUNICAZIONE di Anton Solarino



Un’opera postuma, il resoconto autobiografico da parte di chi la guerra "l'ha fatta", l'ha vista coi propri occhi, e a un certo punto ha deciso di parlarne mettendoli su carta, analizzando quegli anni (1940-'45) con la lucidità e il necessario distacco dovuti al tempo passato, riconoscendone incongruenze e follia.


CESSATE OGNI COMUNICAZIONE
di Anton Solarino



Armando Editore
240 pp
L'autore è solo un ragazzo quando, in qualità di Radiotelegrafista, si ritrova a partecipare al secondo conflitto mondiale, assumendo anche incarichi di grande responsabilità, svolti a contatto delle più alte Autorità Militari.

Il racconto di Solarino è autobiografico, egli ci parla della "sua" guerra, l'esperienza da lui fatta in prima persona di questo evento dalla portata immensa, e che per lui è iniziata quando aveva soltanto 18 anni.
Ci racconta degli addestramenti militari, i rapporti con i compagni e i superiori, e quindi l'arrivo in Albania, poi in Grecia...; leggiamo le condizioni di disagio affrontate, a motivo della scarsità di cibo, di indumenti (inadatti alle condizioni climatiche), il rapporto con la popolazione locale.
Non mancano pagine più "leggere", in particolare quelle in cui l'autore ci racconta dei flirt avuti con diverse donne, relazioni amorose più o meno fugaci, che hanno allietato le notti del giovane militare lontano da casa.

Il compito suo e dei compagni era quello di ricevere dal Comando Supremo di Roma (per trasmetterle ai Comandi di zona delle forze aeree e navali Italo-tedesche che stazionavano nelle basi della Grecia) tutte le notizie riguardanti movimenti di convogli e di navi da guerra Inglesi, affinché le forze Britanniche combattenti in Egitto non ricevessero rifornimenti di alcun genere.

Dell'articolata e dettagliata narrazione di Solarino colpiscono diversi aspetti: ad es., le durissime condizioni vissute da questi uomini che "per garantire il perfetto funzionamento di ogni singola parte dell’impianto Radio (...) hanno sofferto il freddo, la fame, le fatiche più inumane, affinché i collegamenti, potessero essere garantiti in qualunque situazione".

L'autore non nasconde il genuino entusiasmo iniziale col quale ha aderito alla guerra voluta da Mussolini ed è palese la sincera ammirazione per quanti, come lui, hanno dato il proprio contributo per questa "causa" che avrebbe dovuto - nei sogni del duce e di chi ha "creduto" in lui - dare lustro all'Italia.
Solarino insiste molto su un concetto che però vacilla un po', a mio avviso, e ha le sue grosse fragilità: secondo lui, l'esercito italiano era tutt'altro che impreparato ad affrontare gli sforzi bellici accanto alla Germania, ed è giusto tentare di sfatare la leggenda della "nostra impreparazione” e della inadeguatezza degli armamenti militari italiani; gli Specialisti godevano di una preparazione accuratissima sulle apparecchiature più moderne ed efficienti, la Marina Militare era in quel momento tra le più forti in assoluto.

Ma evidentemente, qualcosa via via dev'essere cambiato, e drasticamente direi, nelle file dei nostri militari, soprattutto a livello organizzativo, visto che tutta questa preparazione o è venuta decisamente meno... o in realtà non c'era proprio (non più di tanto, almeno):

"Noi, cresciuti all’ombra del Fascismo, partiti per quella guerra carichi di entusiasmo, convinti di andare incontro ad un avvenire radioso per la nostra Patria, così come ci era stato promesso. Noi, che in buona fede cercavamo tutte le giustificazioni per la totale disorganizzazione che incombeva su quell’operazione che avrebbe dovuto essere rapida e decisa e si stava rivelando invece macchinosa e dilettantesca."

Emerge quindi, tra queste pagine, il quadro di un’Italia sballottata e confusa che invia i suoi uomini a combattere spesso privi di mezzi e preparazione tecnica e bellica.

Col trascorrere di settimane, mesi e anni, lo stesso Solarino ha dovuto ammettere che la propria visione "romantica" di una guerra combattuta solo ed unicamente sui campi di battaglia e tra eserciti contrapposti, cozzava contro la realtà: a soffrire erano (e sono) sempre e comunque i civili, la gente comune.
La guerra è guerra, ed è spietata, senza onore.

“Il nostro non aveva l’aspetto di un esercito vittorioso in marcia nel territorio conquistato, ma era una massa informe di uomini stanchi, laceri e affamati”.

Altro che esercito conquistatore! Piuttosto una massa informe di uomini che fuggivano disordinatamente davanti all’incalzare del nemico.

Cosa resta di questa guerra, giunti alla fine di essa?

"Centinaia di migliaia di morti e di invalidi, il Paese semidistrutto, distrutti, l’orgoglio Nazionale e il rispetto di noi stessi."

Cessate ogni comunicazione è un diario di guerra, una guerra vista e vissuta dal di dentro, dietro le quinte, a stretto contatto con coloro che la costruirono giorno dopo giorno, "operando in modo che certi avvenimenti si verificassero mentre altri no; pilotando gli uomini e gli eventi a condursi in una certa maniera, che alla fine, non poteva che dare certi risultati."
L'obiettivo di Anton Solarino è quello di raccontare "quei fatti" come li ha vissuti, per rendere un omaggio, sia pure tardivo, alla memoria di tutti quei morti di cui si sarebbe potuto fare a meno, di coloro che immolarono la propria giovinezza fiduciosi e sereni per ideali che non hanno portato a nulla di buono, anzi.

Sebbene io non ami particolarmente i racconti di guerra, la lettura di questo libro si è rivelata sufficientemente interessante perché giunge a noi attraverso un punto di vista interno, personale: è una testimonianza profondamente umana, che ci permette di riscoprire la bellezza della condivisione delle esperienze vissute e il piacere di essere vivi.


sabato 28 dicembre 2019

Libri da leggere nel 2019: obiettivi rispettati... e non!






A differenza dell'anno precedente, a gennaio 2019 mi ero ripromessa di non stendere liste (interminabili!) di libri che desidero leggere da tempo immemore, per non scontrami - a fine anno - con la triste consapevolezza di non aver ottemperato agli obiettivi che mi ero prefissata  .

Come al solito quando si parla di libri, però, non ho mantenuto fede al 100% a questo proponimento, e ho ceduto comunque, nel corso dei mesi, alla tentazione di segnarmi qualche autore da recuperare assolutamente .

Alcuni effettivamente li ho letti, altri... me tapina!, no. 

Rimandati al 2020?
Mah, me lo auguro!  


Tra gli autori per i quali è avvenuto il mio desiderato battesimo letterario, ci sono:




KENT HARUF
WILKIE COLLINS


MAURIZIO DEL GIOVANNI
ANTONIO MANZINI

ESHKOL NEVO


Gli scrittori che, al contrario, "non ho fatto in tempo" () a leggere, sono stati: Gianrico Carofiglio, John Irving, Ian Manook, Valentina D'Urbano, Alessia Gazzola, Marco Mavaldi, Giampaolo Simi, Nick Hornby, Philippa Gregory ... E ALTRI CHE FORTUNATAMENTE IN QUESTO MOMENTO MI SFUGGONO .


E poi ci sono gli autori che ho già letto e che mi ero ripromessa di approfondire, tipo Elena Ferrante, di cui devo leggere STORIA DEL NUOVO COGNOME (ce la farò prima della seconda stagione della serie tv??? ), Stephen King (ero attratta da Elevation, Doctor Sleep...), Margaret Atwood, con I TESTAMENTI: devo continuare anche la serie de "Le Sette Sorelle" di Lucinda Riley prima che si accumulino i libri che la compongono, chè poi mi secca recuperarne troppi...; e mi ero ripromessa di riavvicinarmi ad autori che mi sono piaciuti molto in passato, come De Cataldo, De Giovanni e Antonio Lanzetta 

Ok, non mi è andata malaccio, dai, ma si può sempre fare di meglio .

Per adesso, continuo a leggere ciò che ho sotto mano , per le TBR... c'è tempo  



ANCHE VOI AVEVATE UNA LISTA DI LIBRI 
CHE DESIDERAVATE LEGGERE NEL 2019?

CI SIETE RIUSCITI? 

venerdì 27 dicembre 2019

Recensione: IL LINGUAGGIO DELL'ANIMA di Mattia Cattaneo



"Il linguaggio dell'Anima" è una raccolta di poesie di Mattia Cattaneo, il quale in queste pagine esterna ciò che è dentro l'essere umano, dando voce a pensieri, sentimenti, percezioni, emozioni, e condividendoli con il lettore, che ha modo, quindi, di ritrovarsi in questo linguaggio speciale, che è quello del cuore.

Ciascuno di noi ha tutto un mondo dentro, sicuramente ricco e profondo, ma non tutti lo esprimiamo nel medesimo modo; non solo, ma non tutti sanno "convertirlo" in versi che fanno vibrare le corde dell'anima.

L'anima è, infatti, uno scrigno magnifico, che di sovente custodiamo gelosamente per noi, e l'Autore possiede la mirabile capacità di usare la parola poetica, ricca di metafore e suggestioni, quale splendido ed efficace mezzo attraverso cui esprimere, con sensibilità e delicatezza, stati d'animo, momenti vissuti nel passato, ricordi legati a persone, profumi, ambienti. 


Primosegno Edizioni
72 pp
10 euro
"Il cuore ha tremato,
ma non ti sei fermato.
Questa è la vita:
poche parole,
giuste azioni."


La solitudine, la tenerezza, l'amore - fonte di gioie, ristoro, come anche di pensieri nostalgici -, le tante inquietudini che turbano il cuore, lo sguardo rivolto verso l'infinito, verso la natura (così generosa nell'ispirare impressioni, associazioni di idee, nello stimolare la memoria), il valore dei ricordi, ora struggenti ora malinconici, ma sempre e comunque preziosi in quanto indispensabili per dare colore e valore alla nostra storia personale.

Leggo molto volentieri le raccolte poetiche e sono sempre pronta a lasciarmi trasportare e coinvolgere emotivamente dalle liriche contenute in esse quando sento che chi scrive riesce non solo a rivelare e condividere la propria interiorità attraverso il linguaggio poetico, ma ancor più a mettere il lettore sensibile in condizione di rispecchiarsi in quei versi, toccando con mano emozioni e sensazioni, sentire che appartengono anche un po' a lui, e in essi ritrovare frammenti di sè, del proprio mondo.

Non posso che consigliare, a quanti amano in particolare il genere, questa raccolta molto bella e corredata da immagini che arricchiscono le poesie presenti in essa. 

giovedì 26 dicembre 2019

Recensione: ARIANNA ZETA - The Angels of Assassination di Flavia Zanirato



Una raccolta di racconti avente come protagonista una giovane donna che, dietro l'aspetto angelico e una professione "normale", nasconde una doppia vita, dai contorni decisamente "noir": è un angelo, sì..., ma della morte.

ARIANNA ZETA - The Angels of Assassination 
di Flavia Zanirato



Cartabianca publishing
136 pp
12 euro (cart.)
5.99 euro (ebook)
Novembre 2019
Anna Vailati lavora per una piccola compagnia aerea, l’Esperia Air Lines, come assistente di volo: professionale, efficiente, sempre gentile con colleghi e passeggeri..., ma in realtà ha un inquietante segreto, che tale deve restare: il suo nome è Arianna Zeta e fa parte dell'associazione The Angels of Assassination, gli “angeli assassini”, costituita per difendere gli oppressi eliminando i loro aguzzini, individui senza scrupoli, egoisti, che pensano unicamente ai propri interessi senza preoccuparsi se schiacciano i diritti altrui - politici, finanzieri, bancarottieri, affaristi, fidanzati maneschi, uomini che sfruttano le donne.

Questi sono i bersagli di Arianna e dei suoi colleghi, pronti ad operare senza esitazioni, armati di tutti punto, agili e scattanti, bravi nel rendersi invisibili e nel dileguarsi nel buio o tra la folla perché nessuno scopra mai la loro identità o le loro "missioni letali".

La spregiudicata killer è una donna decisa, coraggiosa, sa essere spietata e cinica e non potrebbe essere diversamente perché per far fuori qualcuno ci vuole sangue freddo e polso fermo; sa come muoversi in qualsiasi contesto, svolge ogni operazione con lucidità, freddezza, calcolando in modo minuzioso ogni dettaglio, ogni possibile ostacolo, prevedendo "piani di riserva" nel caso quello principale dovesse fallire per qualche imprevisto.

"La verità è che ho un aspetto angelico ma dentro di me arde un fuoco inestinguibile, il quale brucia ogni cosa. Nelle mie vene scorre la lava".

Anna-Arianna sa quel che fa e soprattutto perché lo fa, e questo la spinge a portare avanti ogni compito senza reticenze, anche se questo vuol dire non avere una vita normale, non poter vivere nella propria città natale, fare attenzione alle amicizie da coltivare, ai luoghi da frequentare; è disposta a girare in lungo e in largo - del resto, già lo fa in quanto hostess -, dal quartiere romano dell’EUR a Sanremo, da una splendida isola della Sardegna alla provincia veneta, da una cena aziendale in una villa fuori Mantova alla campagna intorno al Circeo.

Dovunque ci sia l'esigenza, Arianna Zeta e gli altri “angeli” della sua associazione segreta affrontano mascalzoni e arrivisti di vario genere, vendicano torti, eliminano ingiustizie, chiaramente a modo loro, come dei moderni Charlotte Corday, la rivoluzionaria francese che uccise Marat, affermando di “aver ucciso un uomo per salvarne centomila”.

Lo sfondo di questi dodici racconti è il mondo delle compagnie aeree italiane, che l'Autrice conosce bene e personalmente; immagina così una collega esasperata dai piccoli e grandi soprusi di cui è testimone, che sia ad "alta quota" o nella vita di tutti i giorni e come questo la stessa spinga a trovarsi una professione parallela: la killer professionista, appunto, una donna  bella e dal fascino letale, una giustiziera che agisce nel segreto, con grazia felina e un sorriso beffardo a incurvarle le labbra.

L'ultimo racconto - il 13esimo - non si allontana dall'ambito dell'aviazione e, pur non essendo sanguinario, è comunque misterioso, perché è una storia di strani ed inquietanti presagi, che sembra vera e forse lo è, chissà…

"Arianna Zeta" è un noir il cui fil rouge sta non soltanto nello sfondo costante dei voli aerei ma ancor più nella sua protagonista audace e "tosta", ironica quando serve, riservata ma al contempo sopra le righe e spesso esagerata in ciò che fa, affascinante nella sua coerenza omicida, circondata da colleghi con le sue stesse qualità, abituati ad agire col favore delle tenebre della notte e a sporcarsi le mani di rosso per il sangue versato. 
Una donna che si fa amare o detestare, senza mezze misure.

Una lettura intrigante e godibile, che si lascia apprezzare  per la scorrevolezza e la prosa fluida, i continui "cambi di scena", il ritmo vivace, che la rendono adatta tanto a chi già ama il genere quanto a chi solitamente ne è "a digiuno".

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