Ogni uomo è libero di operare le scelte che ritiene più giuste in un dato momento, in un posto specifico, in presenza di determinate persone e per le più svariate ragioni.
Si chiama libero arbitrio, no?
Ma se è vero che siamo liberi di scegliere, è altrettanto vero che non possiamo sfuggire alle conseguenze delle nostre scelte, che ci seguono come segugi fedeli e prima o poi ci chiedono il conto.
Nel bene e nel male.
L'APPUNTAMENTOdi Piergiorgio Pulixi
Ed. E/O 144 pp |
Il protagonista - nonché voce narrante di questo breve romanzo - è un uomo che ha il vizio di osservare le persone attorno a sé con una tale scrupolosa attenzione da risultare più uno spione che un curioso innocuo.
Ma costui non è semplicemente uno spione indiscreto e, dopo aver scambiato poche chiacchiere con un amico, decide di raggiungere la bella signora sola.
I due non si sono mai vista prima di allora; iniziano a parlare e da subito appare chiaro come il loro non sarà un incontro normale, né casuale.
La donna, una bionda quarantacinquenne vestita con sufficiente cura, è lì per incontrare uno sconosciuto con cui sa di dover passare le prossime ore per poter risolvere (seppur solo in parte) un grosso problema di debiti che l'affligge.
Quando si ritrova davanti questo signore elegante, che da subito le lascia capire che è lui l'uomo con cui dovrà avere a che fare quella sera, la donna comprende che sta per infilarsi in una situazione pericolosa, ma la necessità la spinge a stare al gioco del suo interlocutore.
L'uomo è un tipo intelligente, furbo, freddo, sadico, che comincia a fare alla donna domande sempre più inquietanti e morbose, costringendola, dietro il ricatto di rovinare la vita a lei e ai suoi famigliari, a rispondergli.
Ma tra un botta e risposta e l'altro, alla signora appare sempre più chiaro come lui non voglia semplicemente intrufolarsi nel suo privato per un'insana curiosità: no, lo sconosciuto si rivela per ciò che è, ossia un mostro manipolatore e affamato di controllo.
Le sue intenzioni sono palesemente quelle di dimostrare alla povera donna che lei è in suo potere, è nelle sue mani e lui può fare, dire e comandarle ciò che desidera senza che lei possa ribellarsi; o meglio, potrebbe anche farlo - in fondo, nessuno le impedisce fisicamente di alzarsi dalla sedia e lasciare il ristorante - ma lui cinicamente e con un'aria supponente e beffarda, le ricorda che se pure è libera di scegliere cosa fare, non sarà libera dalle conseguenze di queste scelte...
Quindi è vero, la tiene in pugno e lei sente tutto il peso di questa situazione di sottomissione a un uomo che, se solo lo volesse, potrebbe costituire la sua rovina.
Ma chi è costui? E in quale brutto giro s'è cacciata la donna, per dover sottostare a ricatti, a domande scabrose e imbarazzanti, alle quali seguono umiliazioni sempre più crudeli?
Lui sa come spingerla ad assecondarlo, mettendola più volte in situazioni incresciose, che attirano gli sguardi curiosi e sbigottiti delle persone presenti nel ristorante, che guardano la donna con un misto tra stupore, scherno e un pizzico di compatimento.
Quello che si svolge sotto gli occhi del lettore, nella prima parte del libro (che è diviso in tre parti), è un abile e crudele gioco psicologico al massacro a cui la donna non può sottrarsi e che vede l'uomo quale indiscusso manovratore, una sorta di diabolico burattinaio che muove i fili della propria marionetta come vuole, per il puro gusto di vederla soffrire.
Perché è evidente come quest'uomo si diverta a torturare psicologicamente ed emotivamente la sua vittima attraverso i suoi giochini malvagi e sadici.
La situazione si fa ancora più assurda quando sul palcoscenico di questo spettacolo, grottesco e feroce insieme, interviene, seppure per poco, una comparsa, una donna anch'ella vittima dello stesso sporco giro di debiti e usurai senza scrupoli in cui è invischiata l'altra.
Ma ciò che pare essere già scritto, quello che sembra imporsi come un definito rapporto di dominanza e sottomissione, in cui i ruoli degli attori in gioco sono stati già decisi, viene ribaltato, e il lettore diviene spettatore di tutto un susseguirsi di rivelazioni che cambieranno drasticamente le carte in tavola, i ruoli e il copione, perché nulla è come sembra e le apparenze ingannano.
I capitoli sono brevi, scanditi dall'ora in cui avvengono le scene, proprio come le sequenze di un film; la narrazione procede attraverso dialoghi molto serrati, seguendo un ritmo incalzante, che accresce via via il livello di tensione e coinvolgimento, tanto da impedirmi personalmente di abbandonare la lettura perché la voglia di scoprire cosa sarebbe accaduto la pagina successiva si faceva sempre più urgente.
Nella seconda parte del libro, quando lo strano appuntamento tra i due interlocutori si è concluso con un colpo di scena, apprendiamo che gli strascichi di quella bizzarra serata al ristorante non si sono dileguati nel nulla, tutt'altro: le scelte fatte dalla donna la seguono e sono lì pronte a venir fuori in tutta la loro drammatica portata.
L'Autore ci riserva magistralmente continui ribaltamenti attraverso avvenimenti improvvisi ed imprevisti, per cui da un momento all'altro la persona che sembrava averla spuntata e fatta franca sull'altra, scopriamo essere vittima di un disegno malefico e più grande di lei, che avanza inflessibile, travolgendo altri innocenti, fino alla inevitabile tragedia finale.
Ma se credete che Pulixi se ne stia tranquillo a guardare noi lettori che accettiamo un corso degli eventi apparentemente già deciso..., e beh, tenetevi pronti perché fino alla fine...
Ho già avuto modo di apprezzare lo scrittore cagliaritano in Lo stupore della notte e L'isola delle anime e di innamorarmi della sua scrittura, della sua bravura nel creare tanto personaggi forti, sapientemente delineati dal punto di vista psicologico, quanto trame ben strutturate, ricche di dinamiche intriganti dove non mancano mai diversi colpi di scena, che rendono ancora più originale e avvincente ogni sua opera.
Tra le pagine di questo sorprendente noir psicologico, dove la suspense tiene compagnia al lettore dall'inizio alla fine, vengono a galla il marcio e la brutalità latente nell'essere umano, le sue perversioni, la voglia ossessiva di controllo e manipolazione, e ancora il pericolo che questo mondo virtuale, in cui siamo immersi ogni giorno, costituisce per ciascuno di noi e per la nostra privacy, visto che, acquattati nelle fitte e impalpabili maglie della rete, si nascondono lupi alla ricerca di agnelli da divorare.
Non so, mica si intuisce vagamente che STRAconsiglio non solo il presente libro ma in generale questo scrittore? ^_^