Ed eccomi con il mio recap di giugno 2024.
- LA CERIMONIA DELL'ADDIO di R.Cotroneo: narrativa italiana - una profonda riflessione sul difficile percorso affrontato da chi elabora una perdita, un abbandono, un lutto (4/5). ADATTO A CHI CERCA UNA LETTURA INTIMA, INTENSA E DAI TONI MALINCONICI.
- TUTTO SU DI NOI di R. Petri (4.5/5): narrativa italiana - storia di una famiglia disfunzionale, narrata con la voce irriverente e schietta dell'unica componente sana di mente (5/5). SE AMI I RACCONTI IN PRIMA PERSONA SU COMPLICATE DINAMICHE FAMIGLIARI.
- LA PIENA (Blackwater I) di M. McDowell: gotico, paranormal - primo libro di una saga famigliare dalle atmosfere cupe e misteriose (4.5/5). ADATTA AGLI AMANTI DEL GENERE.
- NEL PAESE DI BLA BLA di B. Masci: narrativa umoristica - riusciremmo a vivere senza i social? Restare sempre connessi è l'unica cosa che conta ormai? (3.5/5). LETTURA CHE OFFRE SVAGO E RIFLESSIONE.
- X di V. Mira: romanzo autobiografico (sotto forma di lettera), il racconto di uno stupro e di come la protagonista sia riuscita ad andare avanti. Feroce e doloroso (5/5). SE CERCHI UNA STORIA VERA CHE VA DRITTA AL CUORE.
- L'UNITÀ di N. Holmqvist: distopico - immagina un tempo in cui se non sei genitore, non sei nessuno, non sei utile... a meno che non ti sacrifichi per il bene della collettività (5/5). SE AMI I DISTOPICI E GLI SPUNTI DI RIFLESSIONE A CARATTERE SOCIALE CHE OFFRONO.
- UN'ESTATE di C. Keegan: racconto breve - un'estate è sufficiente per imparare cosa voglia dire essere amati? (4/5). IDEALE PER CHI CERCA UN ROMANZO MOLTO BREVE MA STRUGGENTE.
- SPORCO SUD di J. Connolly: crime novel - diverse ragazze di colore vengono assassinate ma lo sceriffo è poco intenzionato a indagare. Interviene l'ex-detective Charlie Parker, mosso da motivazioni personali (4.5/5). SUPERATA LA PRIMA META' (PROLISSA), SCORRE PIU' CHE BENE, SODDISFACENDO CHI AMA NOIR E CRIME.
- DOVE SI ANNIDA IL MALE di Vi. De Cecco: giallo italiano ambientato in un'uggiosa Udine; l'omicida può rifugiarsi dove meno te lo aspetti (3.5/5). PIACEVOLE GIALLO CHE SI SOFFERMA SULLE FRAGILITA' DELLA MENTE UMANA.
- ISOLATI E CONTENTI di I.Carioti: narrativa romantica - ai tempi del lockdown, una quasi suora e un giovanotto, latin lover per stile di vita, si sentono attratti l'una dall'altro. L'amore vince sulle diversità? Ma certo che sì! (3/5). PER CHI CERCA UN LIBRO LEGGERO E SENTIMENTALE.
- INTRODUZIONE ALLA PATRISTICA. Dal platonismo al Concilio di Nicea di M. Distort: saggio utile per studiare e capire il percorso intellettuale e filosofico della prima tradizione cristiana (5/5). INTERESSANTE L'ARGOMENTO, SCRITTURA DETTAGLIATA MA FRUIBILE AI PIU'.
Per la READING CHALLENGE ho raggiunto l'obiettivo UN LIBRO CHE HAI SULLA MENSOLA DELLA LIBRERIA DA OLTRE 5 ANNI, scegliendo
12. IL GIARDINO DEGLI INCONTRI SEGRETI di L. Riley: narrativa straniera - un appassionante intreccio di passato e presente dove il comune denominatore è l'amore (5/5). SE AMATE LE STORIE COINVOLGENTI, DISLOCATE SU DUE DIVERSI PIANI TEMPORALI.
Come potete notare, molti libri letti il mese scorso mi hanno conquistata: gli intrecci coinvolgenti della Riley, il racconto difficilissimo di uno stupro, quello schietto e tagliente di una famiglia complicata...
SERIE TV/FILM
A giugno, di rilevante ho guardato
✔ MISS VIOLENCE del regista greco Alexandros Avranas: è la storia di una famiglia greca fortemente patriarcale e molto, molto disfunzionale.
L'uomo di casa è un individuo che domina sulla famiglia col pugno di ferro, tenendo moglie, figli, nipoti nella paura, in un regime di sottomissione totale; tutto deve avvenire nei modi e nei tempi decisi da lui, anche cosa e quando mangiare o uscire, se tenere le porte aperte o chiuse, se parlare o meno, se uscire di casa o giocare.
Che le cose in questa casa grigia e triste vadano male è palesato dalla prima violenta e drammatica scena cui lo spettatore assiste, impreparato: è il giorno dell'11esimo compleanno di una dei componenti della famiglia, Angeliki; dopo aver soffiato sulle candeline e aver fatto un mezzo ballo con il padre-padrone, la ragazzina si dirige verso il balcone e si butta giù.
Si è suicidata. A 11 anni.
Angeliki muore sul colpo e ci resta più di sasso lo spettatore che i famigliari della povera ragazzina, che accorrono attorno al cadavere e lo guardano sbigottiti e immobili.
Sulla tragedia il padre cerca, dai primi momenti, di far cadere lo spesso velo del silenzio, dell'oblio; della suicida non si deve parlare, né dentro né fuori casa, ciò che le è appartenuto viene gettato via.
Questo dramma va relegato nel dimenticatoio.
Se da subito l'atmosfera che si respira è percepita dallo spettatore come opprimente, asfissiante, irrespirabile e angosciante, ad emergere progressivamente è il tipo di rapporti che realmente intercorrono tra i membri del nucleo famigliare.
Il padre-padrone è il genitore di chi, esattamente? Ed è il nonno di...?
Dopo la morte di Angeliki, in casa vivono sei persone: il padre, sua moglie (che però sembra più grande anagraficamente del marito, tanto da poter essere indotti quasi a credere, nei primi momenti, che sia sua madre...), le due figlie Myrto (14enne) e la maggiore Eleni, che ha due bambini, Philippos ed Alkmini. Per quanto riguarda il padre di questi ultimi...: non pervenuto (ovviamente andando avanti con la visione viene più di un dubbio circa la paternità...).
All'inizio può sembrare che i ragazzi siano tutti figli dell'uomo, ma poi ci accorgiamo che i più piccoli lo chiamano nonno, il che fa scattare in chi guarda una sensazione sgradevole di inquietudine, anche perché, a un primissimo impatto, Eleni potrebbe essere scambiata per la moglie di lui, ma no, è la figlia maggiore ed è un'altra volta incinta...
Entrando in questa casa l'infelicità è palpabile; anche nei rari momenti in cui qualcuno sorride o accenna una risata, è evidente come ogni manifestazione di gioia sia innaturale in quel contesto.
Eppure, dall'esterno, questa famigliola allargata mostra una facciata borghese di apparente normalità: i ragazzi vanno regolarmente a scuola, il padre/nonno non si perde un colloquio o un incontro con gli insegnanti, accompagna con premura Eleni dalla ginecologa..., insomma, da fuori pare tutto ok.
Ma noi che siamo lì con loro lo vediamo che il padre non è proprio a posto, che alza le mani, umilia, ordina, rimprovera, punisce duramente (corporalmente e psicologicamente), impedisce a tutti di poter coltivare un qualsiasi interesse o amicizia fuori di casa; non c'è intimità o privacy, le porte non vanno mai chiuse e lui deve saper tutto ciò che succede.
E man mano comprendiamo... tante cose, tutto, e il maledetto quadro che si prospetta davanti agli occhi ferisce, indigna, fa stare male; andando verso la fine, in particolare, il male e la violenza che dominano in quella casa si palesano con crudeltà, e ciò che avevamo comunque immaginato, considerando il clima di muto terrore e di dipendenza psicologica, ci scoppia in faccia senza filtri, in tutta la sua oscenità.
In quella famiglia si compiono abusi e soprusi, col silenzio (assenso?) della madre/nonna (anch'ella comunque vittima, certo, anche se la rabbia nei suoi confronti un po' viene) e il vederli avverarsi sotto i nostri occhi impotenti... è tremendo.
E capiamo - eccome se capiamo! - perché Angeliki ha preferito la morte.
Si può porre fine all'orrore che si compie ogni giorno all'interno delle mura di questo appartamento?
A un certo punto arrivano i servizi sociali..: cambierà qualcosa??
Che dire: è un film che racconta di abusi in famiglia e lo fa attraverso un'ambientazione grigia, anonima, fredda e tristissima, puntando sui non detti e su ciò che si intuisce dietro certi sguardi, gesti e parole ambigue, anche se poi l'ambiguità verrà meno e vedremo il padre in tutto il suo disgustoso ruolo di carnefice.
Durante la visione mi ero immobilizzata, proprio come le donne di questa casa, desiderando da una parte una loro decisiva reazione e dall'altra comprendendone la dolorosa accettazione di quello che è, per esse, un dato di fatto, uno status quo che non sanno come modificare.
Il finale non saprei giudicarlo, nel senso che da un lato mi ha dato una certa "soddisfazione" ma dall'altro mi ha lasciato un grande amaro in bocca..., tanto più se penso che queste drammatiche realtà, di famiglie abusanti, sono molto diffuse.
Lo stesso regista ha dichiarato di essersi basato su fatti reali di cronaca nera per il suo film.
Non mi sento di consigliarlo a tutti, soprattutto non a chi è molto sensibile e suscettibile al tema abusi; per me è stato un film potente e "duro" da vedere e ho continuato a pensarci per un bel po', anche dopo averlo terminato, proprio perché lascia un magone dentro.
✔ OUTLANDER Stagione 7 (i primi 8 episodi).
Basata principalmente sui libri "Destini incrociati" e "Il prezzo della vittoria" e su alcune trame dei precedenti - "Nevi infuocate" e "Cannoni per la libertà" - non trattate nella precedente stagione, ritroviamo l'(ex) Highlander Jamie Fraser alle prese con la liberazione di Claire, prima che venga processata e condannata ingiustamente per l'omicidio di Malva Christie.
Sullo sfondo ci sono le avventurose vicende inerenti alla rivoluzione americana, che vanno via via facendosi più complicate, costringendo Jamie e Claire ad accantonare il desiderio di tornare a Lallybroch e riportare finalmente il giovane Ian da sua madre Jenny.
In questa stagione conosceremo meglio il figlio illegittimo di Jamie, cresciuto da lord John, William; scopriremo anche chi ha ucciso davvero Malva.
Brianna e Roger hanno la loro seconda figlia che però ha un serio problema di salute; perché sopravviva, non possono restare nel passato ma devono tornare negli anni '80 e permettere alla bimba di subire una necessaria operazione.
Li vediamo quindi provare a riprendere in mano la loro esistenza lontani dai Fraser e nell'epoca contemporanea, con il cuore diviso tra l'oggi e quel passato lontano secoli che però per loro è vicinissimo, concreto e, soprattutto, dove hanno lasciato una vita che amavano (nonostante difficoltà. pericoli e disagi) e i loro cari, Claire e Jamie, cui pensano spesso con nostalgia.
Con una Mandy ormai cresciuta e Jemmy che è un ragazzino sensibile e intelligente, Brie cerca di dare un senso agli studi accademici intrapresi in precedenza e a farsi strada in un mondo professionale tutto al maschile, mentre Roger è in cerca del proprio posto in quell'epoca in cui si sente un po' un pesce fuori d'acqua.
Purtroppo nella loro vita fa capolino un uomo che scopre il segreto di Roger e famiglia e commetterà un'azione che indurrà la coppia a prendere decisioni radicali...
Trovo ogni volta molto appassionante tornare nella seconda metà del Settecento e seguire le vicende dei miei amati Claire e Jamie, sempre disposti a tutto pur di preservare l'una la vita dell'altro e impegnati a districarsi tra gli eventi rivoluzionari della storia.
✔ Ho cominciato Bridgerton e ho terminato la prima e la seconda stagione.
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Al centro della serie vi è la famiglia Bridgerton e la prima signorinella di cui seguiamo le vicende sentimentali è Daphne, la figlia maggiore, che ha raggiunto l'età giusta per sposarsi.
Siamo negli anni del regno della regina Carlotta, donna esigente, capricciosa, permalosa e chi più difetti ha da attribuirle, prego, si accomodi pure; se lei elegge una giovinetta come il "diamante della stagione", automaticamente gli occhi di tutta la società londinese sono sulla prescelta che, in questo caso e non per nulla, è la deliziosa, bella e gentile Daphne.
Il fratellone Anthony (che in seguito alla morte del padre è diventato, suo malgrado, l'uomo di casa ed è sua la responsabilità di portare avanti la famiglia, la tenuta, di accasare le sorelle e di badare ai fratelli minori) però, vorrebbe per la sorellina un uomo degno di starle accanto e scarta qualsiasi pretendente; il fato mette sul cammino di Daphne sia il principe (nipote della regina) che il duca di Hastings, amico di Anthony e noto scapolo d'oro assolutamente non intenzionato a prender moglie.
Il duca è un giovane tanto bello quanto tormentato dal ricordo sempre vivo di un'infanzia infelice, priva di affetto paterno (la madre morì dandolo alla luce) e questo dolore l'ha segnato, influenzandone le scelte di vita, compresa quella di non sposarsi né di mettere al mondo dei figli.
Quando conosce Daphne, tra i due nasce un'affinità che entrambi pensano di "utilizzare" per interessi personali in cui il coinvolgimento emotivo tra loro è escluso a priori, ma l'amore è pronto a mettere alla prova ogni loro presunta convinzione...
Ogni fatto e pettegolezzo è oggetto di conversazione tra gli uomini e le donne dell'alta società ma è, più di tutto, materia di articoli da parte di una misteriosa scrittrice: Lady Whistledown, le cui considerazioni, i giudizi e opinioni contano moltissimo per la regina e per gli aristocratici, che attendono con trepidazione e timore ogni uscita delle sue "cronache", che possono decretare vincitori e perdenti a ogni ballo e stagione.
L'identità della temuta Lady Whistledown viene svelata nell'ultimo frammento dell'ultimo episodio della prima stagione.
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Nella seconda stagione ci si concentra principalmente su Anthony, anch'egli occupato a cercar moglie; dopo aver scartato moltissime pretendenti, la ragione - non il cuore!! - lo conducono verso una signorina tanto bella quanto ingenua, Edwina Sharma, che sogna un amore vero e travolgente.
Anthony, invece, non ritiene necessario sposarsi per amore ma solo per dovere, e quando la sorella maggiore di Edwina (Kate) scopre le reali intenzioni del visconte Bridgerton, prova in tutti i modi a boicottare il possibile matrimonio tra la sorellina e quel nobile arrogante e cinico.
Le schermaglie verbali tra i due, però, non faranno che avvicinarli pericolosamente l'uno all'altra.
Lo scandalo è dietro l'angolo.
Attorno ai filoni principali, ne gravitano altre che danno il via a sotto trame: Eloise, sorella minore di Daphne e Anthony, "accusata" dalla regina di essere nientemeno che Lady Whistledown; lady Featherington, impegnata a far sposare una delle figlie con il cugino venuto a insediarsi in casa loro; Penelope, che prosegue a nascondere il proprio segreto (il quale verrà scoperto da Eloise al termine della stagione) e i propri sentimenti per Colin Bridgerton.
L'ho seguita con sufficiente interesse, più che altro perché adoro in generale i film e le serie in costume, le ambientazioni inglesi e il periodo storico; inoltre, sono storie che mi ricordano la cara zia Jane, anche per l'ironia che ne accompagna "il racconto"; ho preferito la prima alla seconda, che ho trovato in alcuni punto un po' moscia; non so, forse la storia tra Anthony e Kate mi ha presa di meno.
Comunque vedrò anche la terza ^_^
E questo è quanto!!
Fatemi sapere se avete visto queste serie e cosa ne pensate;
se poi avete dei titoli da consigliarmi, fatevi sotto!