domenica 27 gennaio 2013

Giornata della Memoria. Le parole dei piccoli



Disegni e poesie dei bambini nel Ghetto di Terezìn.

Margit Koretzovà
Nostalgia della casa

E’ più di un anno che vivo al ghetto,
nella nera città di Terezin,
e quando penso alla mia casa
so bene di cosa si tratta.
[…]
Che arrivi dunque quel giorno
In cui ci rivedremo, mia piccola casa!
Ma intanto preziosa mi sei
Perché mi posso sognare di te.

1943 Anonimo

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Una sera di sole 

In una sera di sole, sotto l’azzurro del cielo,
sotto le gemme fiorite di un robusto castagno,
me ne sto seduto nella polvere del cantiere.
E’ un giorno come ieri, un giorno come tanti.
[…]
Ogni cosa fiorisce e senza fine sorride.
Vorrei volare, ma come, ma dove?
Se tutto è in fiore, oggi mi dico,
perché io non dovrei? E per questo resisto!

1944 Anonimo

Libri artistici



Ancora un artista che si diverte a fare dei libri una base per delle opere d'arte....!
Prese dal web, non so chi sia/siano l'/gli artista/i  :)

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book art artwork sculptures 6 Insane artwork made from my old nemesis    books (35 Photos)
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Funny bookmarks



Segnalibri simpatici!! ^_^
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Giornata della Memoria. Giusto tra le nazioni: Giorgio Perlasca



Uno degli italiani di cui possiamo andare orgogliosi per il coraggio, l'alto senso di solidarietà e rispetto per la dignità umana, è di sicuro GIORGIO PERLASCA.
Vediamo chi era quest'uomo...

Ricordo che le info sono prese dal sito a lui dedicato (QUI).

Perlasca
Giorgio Perlasca nasce a Como il 31 gennaio 1910. Dopo qualche mese, per motivi di lavoro del padre Carlo, la famiglia si trasferisce a Maserà in provincia di Padova.
Negli anni Venti aderisce con entusiasmo al fascismo, in particolar modo alla versione dannunziana e nazionalista.
Coerentemente con le sue idee, parte come volontario prima per l’Africa Orientale e poi per la Spagna, dove combatte in un reggimento di artiglieria al fianco del generale Franco.
Tornato in Italia al termine della guerra civile spagnola, entra in crisi il suo rapporto con il fascismo. Essenzialmente per due motivi: l’alleanza con la Germania contro cui l’Italia aveva combattuto solo vent’anni prima e le leggi razziali entrate in vigore nel 1938 che sancivano la discriminazione degli ebrei italiani. Smette perciò di essere fascista, senza però mai diventare un antifascista.

Scoppiata la seconda guerra mondiale, è mandato come incaricato d’affari con lo status di diplomatico nei paesi dell’Est per comprare carne per l’Esercito italiano.
L’Armistizio tra l’Italia e gli Alleati (8 settembre 1943) lo coglie a Budapest: sentendosi vincolato dal giuramento di fedeltà prestato al Re rifiuta di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, ed è quindi internato per alcuni mesi in un castello riservato ai diplomatici.

Approfittando di un permesso a Budapest per visita medica Perlasca fugge.
Si nasconde prima presso vari conoscenti, quindi grazie a un documento che aveva ricevuto al momento del congedo in Spagna trova rifugio presso l’Ambasciata spagnola, e in pochi minuti diventa cittadino spagnolo con un regolare passaporto intestato a Jorge Perlasca, e inizia a collaborare con Sanz Briz, l'Ambasciatore spagnolo che assieme alle altre potenze neutrali presenti (Svezia, Portogallo, Svizzera, Città del Vaticano) sta già rilasciando salvacondotti per proteggere i cittadini ungheresi di religione ebraica.

Con timbri autentici compila di suo pugno la sua nomina a rappresentante diplomatico spagnolo e la presenta al Ministero degli Esteri dove le sue credenziali vengono accolte senza riserve.
Nelle vesti di diplomatico regge pressoché da solo l’Ambasciata spagnola, organizzando l’incredibile “impostura” che lo porta a proteggere, salvare e sfamare giorno dopo giorno migliaia di ungheresi di religione ebraica ammassati in “case protette” lungo il Danubio.
Li rilascia utilizzando una legge promossa nel 1924 da Miguel Primo de Rivera che riconosceva la cittadinanza spagnola a tutti gli ebrei di ascendenza sefardita (di antica origine spagnola, cacciati alcune centinaia di anni addietro dalla Regina Isabella la Cattolica) sparsi nel mondo.
La legge Rivera è dunque la base legale dell’intera operazione organizzata da Perlasca, che gli permette di portare in salvo 5218 ebrei ungheresi.

Dopo l’entrata in Budapest dell’Armata Rossa, Giorgio Perlasca viene fatto prigioniero, liberato dopo qualche giorno, e dopo un lungo e avventuroso viaggio per i Balcani e la Turchia rientra finalmente in Italia.
Da eroe solitario diventa un “uomo qualunque”: conduce una vita normalissima e chiuso nella sua riservatezza non racconta a nessuno, nemmeno in famiglia, la sua storia di coraggio, altruismo e solidarietà.
Grazie ad alcune donne ebree ungheresi, ragazzine all’epoca delle persecuzioni, che attraverso il giornale della comunità ebraica di Budapest ricercano notizie del diplomatico spagnolo che durante la seconda guerra mondiale le aveva salvate, la vicenda di Giorgio Perlasca esce dal silenzio.
Giorgio Perlasca è morto il 15 agosto del 1992. È sepolto nel cimitero di Maserà a pochi chilometri da Padova. Ha voluto essere sepolto nella terra con al fianco delle date un’unica frase: “Giusto tra le Nazioni”, in ebraico.

INTERVISTA DEL 1990


Libri sulla Shoah. Per non dimenticare



In attesa della Giornata della Memoria, appuntamento annuale, a mio avviso davvero molto molto importante e che va assolutamente rinnovato di anno in anno, tra oggi ma soprattutto domani  la maggior parte dei post che andranno (in automatico, perché fisicamente ORA che leggete, non sono al pc ^_^) saranno attinenti a questo argomento.

Per prima cosa, ora segnalo/ricordo/ sottopongo alla vostra attenzione, cari amici, questi due libri...

IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI
di Giorgio Bassani


Il giardino dei Finzi-Contini
Ed. Feltrinelli
Univ. Economica
214 pp
9 euro
2012
Sinossi

Pubblicato nel 1962, “Il giardino dei Finzi Contini” fa parte del “Romanzo di Ferrara”, opera che comprende - oltre al celebre titolo da cui De Sica trasse l’omonimo capolavoro - “Dentro le mura”, “Gli occhiali d’oro”, “Dietro la porta”, “L’airone” e “L’odore del fieno”.
Il filo conduttore è la città, con le sue atmosfere rarefatte e malinconiche, descritte in modo struggente ed appassionato dalla penna dello scrittore, che fa rivivere le incertezze del cuore e della storia attraverso i paesaggi, tratteggiati di lontano, con l’aura magica del ricordo, con quell' "ansia che il presente diventi subito passato per amarlo e vagheggiarlo a proprio agio".

Raccontata da un narratore che torna con la memoria agli anni dell’adolescenza e dell’università, la storia de “Il giardino dei Finzi Contini” ruota intorno ad una famiglia ebraica tra le più illustri di Ferrara, dai fasti della fine degli anni ’20 in cui l’io narrante bambino, per la prima volta, varcava i cancelli della splendida villa dal parco immenso sino alla tragica sorte di distruzione e morte nei campi di sterminio nazisti.
Il ricordo si focalizza su Micol, la secondogenita della famiglia, bambina bionda e dispettosa, adorabile nei suoi modi un po’ affettati, e poi universitaria distratta, amata disperatamente dal narratore nei lunghi pomeriggi trascorsi nel giardino della villa, a ricreare un mondo protetto in cui ancora dei ragazzi ebrei potevano giocare a tennis. 
Un mondo che stava per andare perduto, come perduto fu l’amore tra i due ragazzi, perché lui non ebbe mai il coraggio di darle un bacio e perché lei pensava che l’amore “fosse roba per gente decisa a sopraffarsi a vicenda, uno sport crudele, da praticarsi senza esclusione di colpi e senza mai scomodare, per mitigarlo, bontà d’animo e onestà di propositi”.

Romanzo lirico e dolente, dai toni delicati e struggenti, “Il Giardino dei Finzi Contini” rappresenta “quella parte incantata del nostro passato, che più amiamo, e di cui perciò sentiamo più acutamente il bisogno di liberarci, per poterlo continuare a vivere e per essere realmente ciò che siamo” e, al tempo stesso, testimonia gli orrori della persecuzione razziale e la crudeltà della Storia.

L'autore.
Giorgio Bassani (1916-2000) nasce da una famiglia della borghesia ebraica, ma trascorre l'infanzia e la giovinezza a Ferrara, città destinata a divenire il cuore pulsante del suo mondo poetico, dove si laurea in Lettere nel 1939.
Durante gli anni della guerra partecipa attivamente alla Resistenza conoscendo anche l'esperienza del carcere; nel 1943 si trasferisce a Roma, dove vivrà per il resto della vita, pur mantenendo sempre fortissimo il legame con la città d'origine. 
E' solo dopo il 1945 che si dedica all'attività letteraria in maniera continuativa, lavorando sia come scrittore (poesia, narrativa e saggistica) sia come operatore editoriale.
Giorgio Bassani lavora anche nel mondo della televisione, arrivando a ricoprire il ruolo di vicepresidente della Rai; insegna nelle scuole ed è stato anche docente di storia del teatro presso l'Accademia d'Arte Drammatica di Roma.
Dopo alcune raccolte di versi e la pubblicazione in un unico volume delle "Cinque storie ferraresi" nel 1956, Bassani raggiunge il grande successo di pubblico con il già introdotto "Il giardino dei Finzi Contini" (1962): nel 1970 il romanzo riceverà anche un'illustre trasposizione cinematografica per opera di Vittorio De Sica, dalla quale però Bassani vorrà sempre prendere le distanze.
Le opere successive dello scrittore, sviluppate tutte intorno al grande tema geografico-sentimentale di Ferrara sono "Dietro la porta" (1964), "L'Airone" (1968) e "L'odore del fieno" (1973), riunite nel 1974 in un unico volume insieme al romanzo breve "Gli occhiali d'oro" (1958), dal significativo titolo "Il romanzo di Ferrara".


Altro libro, più recente.

sabato 26 gennaio 2013

Una fiaba per raccontare la guerra e la speranza



ROSASPINA
di Jan Yolem


Rosaspina
Ed. Leone
Collana Sàtura
256 pp
12 uro
Gennaio 2013
Sinossi

A volte le fiabe sono l'unico modo per raccontare l'orrore senza limiti. 
Sin da bambina Rebecca si lasciava cullare dalle storie di nonna Gemma, dalle avventure di Rosaspina. 
Ma le ultime parole dell'anziana in punto di morte, Rosaspina sono io! la spingeranno a indagare sul passato  di Gemma, conducendola in un viaggio attraverso l'abisso della barbarie nazista, che avrà come ultimo approdo la speranza e la redenzione.
Briar Rose
cover

Una riscrittura moderna della Bella addormentata nel bosco ambientata nelle foreste della Germania durante la seconda guerra mondiale: inserito dall'American Library Association nella lista dei "100 Best Books for Teens". Sulla scia di La vita è bella, del premio Oscar Roberto Benigni, un capolavoro di grazia e profondità, finalmente in traduzione italiana dopo 20 anni di attesa.

L'autrice.
Jane Yolen (1939, New York), è considerata dalla critica l'Hans Christian Andersen americano. I suoi libri hanno vinto diversi premi tra cui la Caldecott Medal, due Nebula Awards, due Christopher Medals, un World Fantasy Award, tre Mythopoeic Fantasy Awards, un Golden Kite Award,un Jewish Book Award, un World Fantasy Association’s Lifetime Achievement Award e l' Association of Jewish Libraries Award.

I libri son desideri....



i libri son desideri
Questa rubrica risponde alla folle domanda: il titolo/la trama/la cover di un libro.... quali desideri e pensieri suscita in voi?

Io oggi scelgo questo:


CONTA LE STELLE, SE PUOI
di Elena Loventhal


Conta le stelle, se puoi
Ed. Einaudi
Super ET
264 pp
11.50 euro
2010
Trama

Moise Levi ha solo ventitre anni la mattina di fine estate in cui lascia Fossano portandosi dietro un carretto di stracci. Vuole andare a Torino a far fortuna, e non può immaginare che quello sia solo l’inizio di una lunga storia. Perché Moise possiede un fiuto eccezionale per gli affari e per i sentimenti: darà il via a una florida ditta di commerci nel ramo tessile, e avrà due mogli, sei figli e un’infinità di nipoti sparpagliati ai quattro angoli del mondo. Dopo la grande guerra mondiale e quel «brutto spettacolo» della marcia su Roma, finalmente la vita di tutti ha ripreso il suo corso. Meno male che nel 1924 a quel «brutto muso di Mussolino» gli è preso un colpo secco, altrimenti la storia di nonno Moise e della sua discendenza sarebbe stata molto diversa. Invece la famiglia Levi – con i suoi amori e i suoi affanni, i suoi commerci e le sue tribolazioni, le grandi cene di Pasqua e i lunghi silenzi delle stanze chiuse – diventa sempre piú numerosa nella casa di via Maria Vittoria, costruita proprio lí dove una volta c’era il ghetto e adesso non c'è piú. Un romanzo che s’inventa un lieto fine per narrare una dolente verità.

La motivazione sta nel titolo che mi fa venir voglia, di sera, di alzare la testa e guardare verso il cielo e... provare a fare una cosa praticamente impossibile ma che secondo me, almeno da bambini, forse tutti abbiamo provato a far: contare le stelle.....

Per grandi e piccini: L'albero di nuvola



Questo libro mi ha colpito, ad iniziare dal titolo.

L'ALBERO DI NUVOLA.
Il libro che ogni bambino dovrebbe far 
leggere ai suoi genitori.
di Enzo Braschi


L'albero di nuvola. Il libro che ogni bambino dovrebbe leggere ai suoi genitori
Ed. Uno Editori
112 pp
12 euro
Maggio 2012
Sinossi

Una favola senza tempo. “Stefano è un bambino di quattro anni che abita nell’ultima casa con giardino in mezzo a una fitta selva di grattacieli di vetro e acciaio, infinite strade che si intersecano le une alle altre, e tanto cemento. Tutto accade una tiepida mattina di primavera. Guardando al di là della finestra, Stefano nota una specie di animaletto dal pelo bianco e soffice che pare dormire nell’erba con la testa tra le zampe. No. Non si tratta, come pensava, di un gattino che ha perduto la sua mamma, ma di una piccola nuvola, una nuvola bambina caduta dal cielo e che non sa più come tornare a casa. Il bambino ha un’idea luminosa: scava un buco, vi adagia la piccola nuvola, la copre di terra e la innaffia con acqua fresca. “Adesso bisogna aspettare che cresca” mormora contento. Il giorno seguente in giardino è già spuntato un piccolo albero di nuvola che da quel momento crescerà più alto del più alto dei grattacieli e che parlerà a Stefano del miracolo dell’intera Creazione, e gli racconterà che la vita è ovunque. Lo farà con una voce che è la voce di uno, cento, mille bambini che hanno tanti anni, tanti secoli, tanti millenni e che l’albero racchiude dentro di sè. Stefano sa di essere il solo a vedere l’albero di nuvola e ad ascoltare le storie meravigliose che il suo amico gli narra ogni giorno, finchè i “grandi” non scopriranno il suo segreto e allora tutto cambierà per sempre nella sua vita...”.

GUARDA IL BOOKTRAILER

L'autore.
Enzo Braschi, nasce a Genova, dove si laurea in Filosofia con una tesi sulla Spiritualità dei Nativi americani delle Grandi Pianure.
Attore televisivo e cinematografico, é uno dei protagonisti della nuova comicità televisiva inaugurata nel 1984 dal mitico Drive In, con personaggi quali il Paninaro, il Cucador, il Soldato di leva, e proseguita in trasmissioni quali Striscia la Notizia, Paperissima e numerosi altri programmi televisivi.
All’attività di attore affianca quella di scrittore e di autore di due documentari: Il cerchio sacro dei Lakota (Canale 5) e La vera storia di ombre rosse (RAI TRE).
Dal 1996 al 2003 prende parte alla Danza del Sole – la cerimonia più sacra dei Nativi delle Grandi Pianure del Nord America – nelle Riserve dei Lakota di Cheyenne River e Rosebud, e nelle Black Hills, le mitiche “Colline Nere” del Sud Dakota. Il suo impegno civile e culturale nei confronti dei Popoli nativo-americani viene pubblicamente riconosciuto dall’Ordine dei Frati Minori, Commissione Giustizia e Pace e Salvaguardia dell’ambiente, con la seguente motivazione: “Riconoscimento all’attore e scrittore Enzo Braschi per aver contribuito alla giustizia e pace con solidarietà e alla salvaguardia della cultura indigena del Popolo d’America attraverso i suoi libri e la sua persona”.
Dopo avere ricevuto una visione, dal capo della Nazione Blackfoot Rufus Goodstriker (Seen from Afar), riceve il suo nome indiano, Iniumahka, “Bisonte Che Corre”. Dal leader spirituale Bruce Starlight (Nazione Blackfoot) gli viene inoltre concesso di poter pregare con la Chanunpa, la “Sacra Pipa”, il più alto simbolo della spiritualità degli Indiani d’America, donata loro da “Donna Bisonte Bianco” in tempi remoti. A partire dal 2000 si produce in un’assidua attività di conferenziere e conduttore di seminari sulla cultura dei Nativi americani in Italia e nel mondo con grande interesse verso il popolo degli Hopi.

venerdì 25 gennaio 2013

Affranca e spedici... un libro!



Simpatica quest'iniziativa, quella scoperta da me solo ieri ma in realtà già presente sul mercato da novembre.... ^_^
celebri autori...
impacchettati
Dal 29 novembre sono giunti in libreria I Pacchetti, i primi libri da chiudere, affrancare (con un francobollo da 1,50) e imbucare in una qualsiasi cassetta postale (infrangendo il tabù di scrivere sui libri, ma niente paura, è solo la sovraccoperta…).
I Pacchetti racchiudono le più originali, sconosciute, umane e quotidiane lettere dei massimi pensatori, artisti e uomini politici di tutti i tempi e riscoprono il gusto del dono implicito in ogni lettera di carta, a rischio estinzione in questi anni digitali. Libretti leggeri nella forma e nel prezzo (5 euro), ma raffinati nell’estetica e nel contenuto, corredati al loro interno da un apparato di immagini in perfetta assonanza con il loro spirito.
Un modo per scoprire un Baudelaire aristocraticamente e cronicamente in bolletta, un Nietzsche innamorato che si lascia andare a imprevedibili slanci di tenerezza, un Leopardi ostinatamente attaccato alla vita e alla ricerca della felicità, un Gramsci intento a trasmettere l’amore per lo studio e per la lettura a figli e nipoti.
In un’epoca di bollette e default, è bello trovare un libro nella cassetta della posta. 
I Pacchetti: un dono di pensiero, un pensiero affrancato.

fonte: http://www.lormaeditore.it/news/3

Fanucci, anteprima e novità in libreria



Sbirciamo in "Casa Fanucci", libri interessanti e dalla trama bella movimentata, uno già presente in libreria, l'altro tra qualche giorno lo sarà!!!

Entrambi sono due autori molto apprezzati a livello internazionale!

TRA DUE FUOCHI
di Karin Slaughter


Ed. Fanucci
Narrativa
416 pp
16.90 euro
USCITA 17 GENNAIO 2013
"Un mistero agghiacciante, una storia da leggere tutta d’un fiato.”  Cosmopolitan

"Semplicemente perfetto. Il miglior thriller di Karin Slaughter. Non riuscivo a smettere di leggerlo.”    Bookreporter.com


Trama

"Voglio farla finita.".
È il tragico messaggio trovato nei pressi del lago Grant, dove i sommozzatori sono impegnati a estrarre dalle gelide acque il cadavere di Allison Spooner. 
Eppure, quello che sembrava doversi risolvere come un caso di suicidio rivela dettagli ben più oscuri e indecifrabili. Quando l’agente speciale Will Trent arriva sul posto, l’accoglienza al locale dipartimento di polizia non è delle più cordiali: nessuna disponibilità
a collaborare, nessuna risposta alle tante domande sulla morte di un ragazzo con disturbi mentali tenuto sotto custodia perché sospettato di aver ucciso Allison. 
Anche l’agente Adams, incaricata di affiancare Trent nelle indagini, sembra a conoscenza di verità inconfessabili, qualcosa che ha a che fare con la morte, avvenuta anni prima, del capo della polizia della contea. E perché la vedova dell’uomo, Sara Linton, cerca a tutti i costi di coinvolgere Will in quella vecchia storia? 
Preso nella morsa di queste due donne illeggibili e determinate, Trent sta per portare alla luce segreti scomodi e oltrepassare quella sottile linea oltre la quale non si torna indietro.

Una vicenda torva, pericolosa, e la determinazione di un uomo nel portare a galla la più dolorosa delle umane verità, non importa quanto profondamente sia nascosta... o quanto possa essere devastante.

L'autrice.
Nata in Georgia nel 1971, Karin Slaughter è una delle punte di diamante del thriller americano: venticinque milioni di copie vendute nel mondo, traduzioni in trenta Paesi. Tra i suoi bestseller, sempre in vetta alla classifiche internazionali, la serie Grant County; L'ombra della verità, il primo romanzo di una trilogia che ha come protagonista Will Trent. Karin Slaughter vive e lavora ad Atlanta, dove divide il suo tempo tra la cucina e la scrittura.


GIOCO MORTALE. GUERRA ASSOLUTA
di Neal Stephenson



Ed. Fanucci
Collana Chrono
704 pp
17.50 euro
USCITA 31 GENNAIO 2013

"Un thriller costruito ad arte, scritto magistralmente.”  The Boston Globe

"Il finale di Gioco mortale – Guerra assoluta è tra i più soddisfacenti ed entusiasmanti letti negli ultimi anni.”    Washington Post

"Gioco mortale – Guerra assoluta combina la meticolosa osservazione delle conseguenze socioeconomiche dello sviluppo tecnologico con un intreccio avventuroso e travolgente.”  The Guardian

"La profondità della storia, l’attenzione per i dettagli, la narrazione a incastro e le abili caratterizzazioni dei personaggi rendono questo libro una lettura indimenticabile.”    Pittsburgh
Tribune

Trama
cover

Dopo l’attentato di Xiamen e la morte di Peter, Zula è ostaggio di un gruppo di terroristi afghani che fanno capo ad Abdallah Jones e, giunti in Canada, vogliono superare il confine per entrare negli Stati Uniti. Per attuare i loro piani hanno bisogno dell’aiuto dello zio della ragazza, il magnate Richard Forthrast, l’inventore di T’Rain, un videogame che permette di trasferire nel mondo reale i soldi vinti nel mondo virtuale. 
In passato, Richard, che contrabbandava marijuana, attraversava spesso il confine in un punto così impervio da rendere impossibile l’intervento di polizia e forze speciali. 
I jihadisti rapiscono Richard e lo costringono a scortarli con la minaccia di uccidere la nipote. Intanto si mettono sulle tracce di Zula anche le persone che si trovavano a Xiamen durante l’esplosione: Yuxia, Marlon, Csongor, Sokolov e Olivia. 
Quest’ultima, un’agente federale, coinvolge nelle ricerche un veterano dell’esercito relegato a svolgere il lavoro sporco nelle Filippine. 
Seguendo piste e indizi differenti, i protagonisti si ritroveranno tutti nel tratto di montagne in cui il fratello di Richard, Jake, vive isolato con la propria famiglia, all’interno di una comunità chiusa e armata fino ai denti che rifiuta la civiltà del mondo moderno. 
Il risultato è una guerra di logoramento dagli esiti sorprendenti dove tutti possono diventare un bersaglio.

L'autore.
Neal Stephenson è uno scrittore americano, conosciuto per i suoi romanzi di fantascienza, cyberpunk e postcyberpunk. La sua scrittura esplora la matematica, la crittografia, la filosofia e la scienza. Ha studiato a Boston specializzandosi in fisica e geografia. Attualmente vive a Seattle con la sua famiglia.
È autore della trilogia storica Ciclo Barocco e dei romanzi Anathem, Cryptonomicon eSnow Crash, pubblicati in Italia da Rizzoli.
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