lunedì 28 aprile 2014

Recensione IL BAR DELLE GRANDI SPERANZE di J.R. Moehringer



Ed ecco l'altra recensione!

IL BAR DELLE GRANDI SPERANZE
di J.R. Moehringer


Ed. Piemme
Trama

Un bestseller intramontabile che vi lascerà "con un sorriso sulle labbra e una fitta nel cuore" (Kirkus Reviews). 
Figlio unico di madre single, J.R. cresce ascoltando alla radio la voce del padre, un dj di New York che ha preso il volo prima che lui dicesse la sua prima parola. Poi anche quella voce scompare. 
Sarà il bar di quartiere, con l'umanità varia che lo popola, a crescerlo e farne un uomo. 
Appassionata e malinconicamente divertente, una grande storia di formazione e riscatto, di turbolento amore tra una madre e il suo unico figlio, ma anche l'avvincente racconto della lotta di un ragazzo per diventare uomo e un indimenticabile ritratto di come gli uomini rimangano, nel fondo del loro cuore, dei ragazzi perduti.


il mio pensiero

Il bar delle grandi speranze è il romanzo autobiografico che racconta il passaggio dall’infanzia alla giovinezza dell’Autore, nato in una famiglia particolare e cresciuto in un bar altrettanto particolare.

J.R. (la sigla del nome deriva da quello paterno, John Joseph, con l’aggiunta di Junior, da cui J.R.) cresce con la mamma Dorothy, separata dal marito, un uomo privo del senso di responsabilità, amante dell’alcool e delle scommesse, di natura violenta; proprio per timore di essere ammazzata (insieme al figlio) da un uomo privo di senno, la donna decide di vivere da sola col bambino, ma i problemi economici li accompagneranno sempre, così Dorothy dovrà spesso far ritorno all’odiata casa paterna, per garantire al piccolo J.R. tetto e cibo.
L’infanzia del piccolo sarà caratterizzata dalla presenza rassicurante della mamma, che per tutta la vita cercherà di incoraggiarlo, di educarlo a credere in se stesso e nel fatto che le cose non potranno sempre andar male, se si lotta per migliorarle; lei sarà per J.R. un costante punto di riferimento, cui lui tornerà ogni volta che avrà bisogno di comprensione e incoraggiamento.

Come tornerà sempre in quello che con gli anni, da subito, grazie al simpatico e bizzarro zio Charlie, sarà per un il rifugio”, il luogo sacro del suo cuore, quello al quale torni quando vuoi staccare la spina dai problemi e dalle delusioni della vita, che siano a causa della scuola, dell’amore, del lavoro.

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Ognuno di noi ha un luogo sacro, un rifugio, dove il suo cuore è più puro, la sua mente più lucida, dove si sente più vicino a Dio o all’amore o alla verità o a qualunque cosa gli capiti di venerare. Nel bene e nel male, il mio luogo sacro era il bar di Steve. E poiché l’avevo scoperto durante l’infanzia, era ancora più sacro, avvolto dalla particolare reverenza che hanno i bambini peri posti in cui si sentono al sicuro. (…) Ma il bar di Steve è stato l’anello di congiunzione di ogni rito di passaggio con quello precedente e successivo, e di tutte le persone che ho conosciuto.

L’affetto per gli uomini eccentrici e strani incontrati al bar di Steve, il Publicans (chiamato inizialmente il”Dickens”), il pendere dalle loro labbra, il desiderio e il bisogno di essere da loro stimato, apprezzato, ben voluto, consigliato, anche rimproverato, purché non ignorato, prende origine dalla mancanza di una vera e costante figura paterna.
Cresciuto senza l’affetto di un padre – un padre da imitare, da rispettare, da cui farsi coccolare o da cui imparare “l’arte di diventare uomo” - e in compagnia di un nonno sì dai tratti originali e spesso simpatici, ma in realtà gretto nell’animo, insensibile verso il genere femminile, è comprensibile che questo bisogno legittimo di un ragazzino venga in qualche modo appagato attraverso la presenza di codesti omaccioni, frequentatori del bar del mitico e quasi venerato Steve, la cui approvazione conta per sentirsi accettati e degni di rispetto.
E così, J.R. cresce all’ombra di zio Charlie (che lavora al bar, al bancone) e dei suoi amici, a suon di aneddoti, di consigli dati come se fossero le più grandi perle di saggezza, al ritmo di continue scommesse sportive, e impara a modo suo ad aprire gli occhi sul mondo, a maturare sogni, aspettative, ambizioni.
Certo, non è un ragazzino con molta fiducia in se stesso, e un vago senso di fallimento e inadeguatezza lo opprimono sin da piccolo (unito al senso del dovere verso la mamma, che lui sente di dover proteggere, aiutare)  lo accompagnerà anche da adolescente e da giovane, ma J.R. è e resta un tipo intelligente, sensibile, arguto osservatore dell’essere umano, un gran lettore e appassionato di scrittura.



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Vivrà momenti in cui si renderà conto che c’è tanto da imparare, da leggere, da sapere, da capire (e la lettura sarà un valido aiuto, in questo senso), altri in cui sentirà di aver fatto un passo in avanti, tanto in amore quando nell’ambito scolastico, per poi sbattere contro muri di delusione..., ma se c’è una cosa che lo caratterizzerà sempre sarà la forza di ricominciare, di non soccombere mai davvero e del tutto davanti ai primi fallimenti.
Del resto, ad aiutarlo a rialzarsi ci sarà sempre l’esempio materno (la Dorothy disperata per i conti da pagare ma allo stesso tempo capace di drizzare le spalle e andare avanti) e ancor più il bar, con i  suoi amici e i suoi bicchieri di whisky con cui mandar giù qualche magone.

La vita di J.R. non sarà mai in discesa ma egli dimostrerà di avere carattere e saprà trasmettere la sua natura a chi lo legge, facendo entrare il lettore nel “suo” mitico bar, invitandolo a sedere sugli sgabelli, con le braccia appoggiate al bancone, pronto ad ordinar qualcosa, mentre un avventore accanto comincia a raccontarti qualcosa di buffo, che ti farà sorridere o davanti al quale non saprai che rispondere.

Ironico, tenero, divertente, reale come può esserlo un’autobiografia in cui il protagonista è un ragazzino che guarda il mondo e le persone attorno a sé dal basso, con ingenuità e stupore, con curiosità e desiderio di imparare e assorbire al pari di una spugna assetata, Il bar delle grandi speranze è un libro che ha tutte le carte per restare nel cuore dei lettori, perché è schietto e vero.
Il ritmo narrativo non è particolarmente veloce o dinamico, ma non posso dire che sia pedante o noioso, perchè J.R. è molto simpatico.
In particolare mi è piaciuta quella vena di dolce malinconia che l'attraversa e che spinge il lettore a pensare a quanto certi luoghi e certe persone siano stati, in tanti casi, nelle vite di ciascuno di noi, importanti, tanto che nei momenti di "crisi", tornare ad essi (metaforicamente o fisicamente) costituisca un modo per riappropriarci di noi e delle nostre radici.

Consigliato!

Recensione di AFTERLIFE di Stephanie Hudson



Che bello terminare un libro e poter dire la tua! ;=)

Ecco il mio pensiero su....

AFTERLIFE
di Stephanie Hudson


De Agostini
Bookme
Trad. D. Di Falco,
E. Farsetti
680 pp
14.90 euro
USCITA 25 MARZO
2014

Trama

Keira si trasferisce negli USA per iniziare una nuova vita dopo l'incidente che le ha cambiato l'esistenza. 
A Evergreen Falls inizia a lavorare in un locale, l'Afterlife, gestito da una ricchissima famiglia, i Draven, che si fanno vedere in città solo qualche settimana all'anno. 
La sera del loro arrivo, Keira scopre che l'uomo che da qualche tempo "incontra" nei suoi sogni è Dominic Draven: il ragazzo è tanto scostante nella realtà quanto premuroso nei suoi sogni. 
Da quel momento, Keira viene risucchiata in un mondo di cui non immaginava l'esistenza, fatto di demoni e angeli, ma che la attrae come un'ossessione, e più il sentimento che la lega a Dominic cresce, più sarà difficile per lei decidere se fidarsi e rimanere o scappare dalla follia che la consuma.


il mio pensiero

Afterlife ci conduce in un mondo popolato da demoni e angeli, visioni ed incubi, ricordi di un passato oscuro e da dimenticare e profezie di un futuro altrettanto ambiguo ed oscuro, amore e passione contrapposti a odio e malvagità.

La protagonista è una giovane dal carattere molto riservato e di poche parole, da poco giunta a Evergreen Falls, dalla sorella, per cercare di riacquistare un equilibro psicologico perduto: Keira (Catherine) Williams ha un passato triste che desidera dimenticare; ma dimenticare è impossibile, allora l’unica cosa che può fare è cercare di sfuggirgli, allontanandosi da ciò che glielo ricorda e cercando di ricostruirsi una vita.

Per questa ragione ha deciso di andare a vivere momentaneamente dall’amata sorella Libby, sposata col simpatico e affabile Frank; i due sono protettivi verso la loro sorellina Keira, sanno che ha bisogno di stabilità ed equilibrio e non vorrebbero mai che si infilasse in guai o situazioni complicate, col rischio di “farsi male”.

Ed è proprio per questo che Libby resta stupita quando viene a sapere che la sorella - che intanto ha deciso di iscriversi all’Università, conoscendo una simpatica e vivace ragazza, R.J. e suo fratello Jack, gentile e affascinante – è stata assunta all’Afterlife, un club esclusivo, frequentato da tutti e avvolto da un’aura misteriosa, perché misteriosi sono i suoi mitici proprietari: i Draven.


La famiglia Draven è una famiglia inaccessibile, su cui circolano da sempre i pettegolezzi più incredibili, soprattutto quelli più macabri ed inquietanti.
I Draven sono praticamente in tre: Dominic e suo fratello Vincent, e la sorella Sophia e, quando giungono al club, non si mescolano con i propri insulsi clienti, bensì si insediano al “piano di sopra” dell’Afterlife, che è il loro privè, la zona off limit per coloro che sono di sotto e per i camerieri stessi, salvo diversa indicazione, cioè a meno che non siano i proprietari a volere qualcuno di sopra.

E su questo privè circolano dicerie di tutti i tipi, aneddoti e “gossip” a tinte fosche e alquanto raccapriccianti.
Bellissimi (di un bello ultraterreno), sempre eleganti, mai un pelo fuori posto; invidiati, ammirati, temuti e venerati, ma anche odiati  (come lo sono spesso gli individui che sembrano camminare a un palmo da terra e che fanno sentire tutta la propria superiorità): dei tipi così - di cui tutti parlano ma che in realtà nessuno conosce davvero – non possono che destare grande fascino e curiosità.
Anche nella riservatissima e ultima arrivata Keira; Keira che vuol solo star tranquilla e tenersi lontana dai guai.

Ma sono i guai e i problemi che cercano lei e l’Autrice dà, mano mano, al suo lettore “sprazzi di visioni” e incubi mostruosi che purtroppo popolano da anni la mente della povera Keira, che ha imparato sì a conviverci ma che le hanno tolto, via via, serenità.
Per non parlare del fatto che c’è, nel suo passato, un’esperienza bruttissima da lei vissuta e che l’ha resa piena di paura, diffidente, cauta e sempre all’erta, oltre che sensibile a tutto ciò che è “oscuro” e strano, fuori dall’ordinario.

Perché in Keira (nella sua mente, nel suo passato) c’è qualcosa che va oltre l’umano e il normale, e questo la rende la preda ideale per uomini come Dominic Draven.

Dom è un uomo imponente, alto e bellissimo, sempre vestito di scuro, con gli occhi scintillanti e allo stesso penetranti e “scuri”, che ti tagliano l’anima a fettine e ti fanno sentire piccola piccola; e proprio Dom – dalla voce imperiosa e fredda, dallo sguardo di ghiaccio, duro come la pietra, che tutti chiamano “mio signore”, che senza parlare già incute paura – vuole come cameriera nel privè proprio lei, Keira.
A dire il vero, grazie ad un’improvvisa amicizia e simpatia nata tra Keira e Sophia, sarà quest’ultima ad insistere che la prima lavori per loro, e tra Keira e Draven immediatamente si stabilirà un rapporto di odio-amore, di attrazione-repulsione, di sguardi fatti di dolcezza e premura quanto di parole taglienti come spade.

Chi è davvero Dominic?
E quanto e come ha a che fare con gli incubi che la povera Keira ha ripreso a fare con troppa frequenza e che sono popolati da uccelli spaventosi e da una figura scura e minacciosa che a lei pare essere proprio lui, Draven?

Tra litigate e sogni terribili, aventi sempre lui come protagonista, tra flash che la riportano indietro nel tempo, a quando i suoi incubi hanno avuto origine, tra domande e dubbi, Keira imparerà a conoscere i Draven e a chiedersi se sia il caso o meno di fidarsi di loro.
Eh sì, perché c’è qualcosa che sembra minacciarla, ancora una volta.

E Draven è il carnefice o l’alleato?
È semplicemente un ragazzo misterioso o dietro quella bella faccia si nasconde qualcosa di natura profondamente diversa?

Come dicevo all’inizio, la Hudson ci catapulta in un mondo che, pur essendo collocato nel mondo reale, man mano si colorerà di sfumature sempre più sovrannaturali, fino a svelarci ciò che ormai (ai lettori di paranormal/urban fantasy) è già noto: tra gli esseri umani vivono, ben camuffati, esseri provenienti da “altri mondi”, che si servono del genere umano come e quando vogliono e senza farsene accorgere e che, al momento, opportuno, svelano la propria vera essenza.
L’atmosfera di tutto il libro è dark, piena di mistero (e questo aspetto mi è piaciuto), la stragrande maggioranza della narrazione è collocata di notte, per dare maggiore suspense; c’è qualche flashback che illumina il presente e la scrittura in prima persona immerge il lettore in modo diretto non solo negli eventi ma anche nella mente della protagonista; ammetto che in molti frangenti ho trovato i dialoghi e certe situazioni un po’ banalotti, poco convincenti ed avvincenti, soprattutto per ciò che riguarda il rapporto tra Dominic e Keira, ma nel complesso ho letto la storia con sufficiente interesse, in quanto (benchè ci siano diversi elementi che bene o male  si trovano già in altre serie – il che non lo dico come "difetto", perchè è comprensibile, dato il genere! -, anche se non mancano cose originali) ogni capitolo (tra l’altro abbastanza brevi, cosa che preferisco) terminava in modo tale da destare curiosità.
Le scene d'amore sono hot ma senza esagerare, la passione si sente ma l'Autrice c'ha risparmiato l'eccesso di particolari (cosa per cui ringrazio :=) )
Il personaggio di Dominic Draven mi è piaciuto, anche se non al 100%; ok, da subito appare misterioso, pieno di chissà che segreti spaventosi, alterna alla durezza un atteggiamento di tenerezza; però non lo so, non mi ha convinto del tutto, a volte mi sembrava troppo esagerato in un senso o nell’altro, soprattutto nelle parole.

Nel complesso, non mi è dispiaciuto leggere il primo appuntamento di questa nuova serie, non posso dire che mi abbia entusiasmato alla follia, ma non mi sento affatto di sconsigliarlo, anzi, io stessa aspetterò il resto.

domenica 27 aprile 2014

Prossimi arrivi Sonzogno



Prossimi arrivi Sonzogno!!

PRIMAVERA A ROSE HARBOR
di Debbie Macomber

Ed. Sonzogno
Trad.C. Del giudice
288 pp
16 uro
DATA 21 MAGGIO
2014

Nuovi destini si incrociano nella locanda di Rose Harbor, dove ogni ospite trova un proprio angolo di oceano e una seconda chance nella vita.

A Cedar Cove è arrivata la primavera e Jo Marie è impaziente di finire il pergolato di rose nel giardino della locanda, al quale si dedica con amore, in memoria del marito Paul. 

Anche questa volta alla sua porta compariranno nuovi ospiti, ognuno con la propria storia da raccontare e qualche problema da risolvere, sempre legati a quel luogo così speciale. 
E intanto, timidamente, Jo Marie comincia a trovare conforto nella compagnia di Mark, l'uomo assunto per lavorare con lei. Nella tranquilla cittadina in riva all'oceano soffia l'energia giusta per rimettere la vita di ogni personaggio sui binari da cui era deragliata.

16156294
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L'autrice.
Debbie Macomber è regina assoluta del romanzo rosa, con 150 milioni di copie vendute nel mondo e oltre 100 titoli pubblicati, tutti bestseller. Oggi vive col marito a Port Orchard, Washington, e pur essendo felicemente nonna, non smette di dedicarsi alla scrittura e ai suoi milioni di fan in tutto il mondo. La locanda di Rose Harbor è il primo romanzo di una serie ambientata a Cedar Cove, località d'invenzione situata sulla costa del Pacifico, già scena di alcuni libri di enorme successo della scrittrice
.




AMITY & SORROW
di Peggy Riley


Ed. Sonzogno
PROSSIMAMENTE
Trama

Una mamma, in auto con le sue due figlie, guida ininterrottamente per giorni senza mai fermarsi.
È in disperata fuga dal marito, capo poligamo di una setta religiosa in cui le femmine vivono recluse.
Un incidente stradale interromperà la loro corsa nella pianura dell'Oklahoma. 
In loro soccorso arriva un giovane contadino, vedovo, che prende con sé le tre donne nella sua fattoria. 
La convivenza si annuncia più che mai difficoltosa, con le due bambine, Amity e Sorrow, che poco sanno del mondo normale: una si metterà alla scoperta, con ingenuo entusiasmo, della libera e sconosciuta vita quotidiana; l'altra continuerà a desiderare il ritorno al padre e alla rassicurante cattività comunitaria.

L'autrice.
PEGGY RILEY è originaria di Los Angeles, e ora vive in Inghilterra nel Kent. Prima di dedicarsi alla scrittura, è stata libraia e organizzatrice di festival culturali. Amity & Sorrow è il suo primo romanzo
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sabato 26 aprile 2014

Il (mio) cast di "Pagine d'amore"



Ed eccoci, ogni tanto, ad un appuntamento senza scadenza fissa ma che mi diverte e rilassa: Proviamo a fare il cast, questa volta dell'ultimo libro letto e recensito, Pagine d'amore di Karen Kingsbury (la recensione è sul blog).

Allora, cominciamo dalla coppia giovane, protagonista.

La bionda. bella ed elegante Molly Allen, per la quale scelgo l'attrice protagonista di una delle ultime versioni del classico Jane Eyre: Jane Levy (versione bionda).

Invece, per quanto riguarda il bello e rassicurante Ryan Kelly, dai cappelli neri e dall'aria un po' "country" (??), opto per Zack Conroy (l'Oliver di Beautiful, ex di Hope).

molly/jane


ryan/zack



La coppia anziana, composta da Charlie e Donna, invece, sarà interpretata da Ramon Ibarra (Rimundo Ulloa della soap spagnola, Il segreto, avete presente?) e dalla folle Pamela di Beautiful, Alley Mills.

ramon - charlie

alley - donna

Dietro le pagine di LA RAGAZZA DEL LIBRO DEI FUOCHI



Nuovo appuntamento con la rubrica del sabato "DIETRO LE PAGINE".

LA RAGAZZA DEL LIBRO DEI FUOCHI
di Jane Borodale


Leggereditore
Trad. G. Massari
448 pp
14 euro
2011
Tramma

Londra 1752. Fra i vicoli umidi di pioggia si aggira la giovane Agnes Trussell, in tasca una manciata di monete rubate, nel grembo un bambino che non vuole. 
Ma una porta si apre nel buio e Agnes si ritrova ad accettare un impiego come apprendista in un laboratorio di fuochi d’artificio. 
Mentre impara a muoversi in un mondo fatto di polveri esplosive, tentativi e gesti prudenti, la ragazza conquista lentamente la fiducia dell’enigmatico e scorbutico John Blacklock e si unisce alla sua missione: quella di creare i fuochi più spettacolari che occhio umano abbia mai visto. 
I mesi scorrono e per Agnes diverrà sempre più difficile custodire il suo segreto. 
Possibile che nessuno abbia intuito qualcosa? E cosa si nasconde dietro gli sguardi ambigui di Mrs Blight, la governante che segue ogni sua mossa? 
Il tempo scorre, e i segreti di Agnes non rimarranno tali per sempre... la rovina sembra inevitabile... 

Jane Borodale ha la capacità di far emergere la complessità dei rapporti umani come solo le sorelle Brontë sono riuscite a fare. Il suo ritratto della Londra dell’epoca è indimenticabile, dalle strade sudicie dei bassifondi, agli interni polverosi di una casa dove nulla è ciò che sembra.

L'autrice.
Jane Borodale vive in Inghilterra con il marito e i due figli. Divide le sue giornate fra la creazione di sculture di grande successo e la scrittura. La ragazza del libro dei fuochi è il suo romanzo d’esordio, con il quale si è collocata nella terzina finalista del prestigioso Orange Prize 2010
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Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?".

Bene, nel caso del "nostro" romanzo, cosa ha ispirato questa storia?

Ecco in sintesi, cosa dice l'Autrice.

La storia di Agnes Trussel è nata come un lampo, in una notte fredda, accanto ad un falò, a  Dartmoor, ed è cresciuto spontaneamente; man  mano che scrivevo mi rendevo conto che si andavano formando diversi strati che mi aiutavano a dare una forma alla storia. C'erano le varie atmosfere che volevo imprimere, ma anche le varie ricerche sulla vita settecentesca e l'arte pirotecnica.
La passione per i fuochi d'artificio risale all'infanzia e quando, una sera di novembre, nel Sussex, vidi un uomo impegnato in quest'attività; mi parve qualcosa di sovversivo e forte.
Mi affascinava l'idea del fuoco come spinta al cambiamento, alla fortuna, alla magia, al pericolo; il fuoco è ricco di simbolismo e ho voluto che il mio fuochista, John Blacklock, fosse enigmatico, oscuro, vicino al mitico Prometeo; mi catturava la scoperta dei fuori pirotecnici, colorati - che accade verso la fine del secolo - ma ancora di più il pensiero della ricerca e della sperimentazione prima che ci fosse la scoperta stessa.

Scrivendo, la mia attenzione si è poi soffermata anche sulla lotta di classe, tra proletari e borghesi, e su come l'industrializzazione avesse alterato la vita in campagna e in città. Sulla base anche di questo abbandono di un luogo per andare verso la città, si è basata la caratterizzazione del personaggio di Agnes, vedendo nel suo lasciarsi alle spalle i vecchi posti, una ricerca di cambiamento.

Giunti Y e i due classici intramontabili



Chi mi segue da un po' sa che alla sottoscritta piacciono molto i classici, gli evergreen, ed eccomi qui a segnalarvi due nuovissime edizioni, con una veste grafica molto carina, firmata Giunti Y, economiche a da non perdere per chi ancora non li avesse letti:

Ed. Giunti
352 pp
7 euro
USCITA 30 APRILE
2014
L'INNOCENTE
di Gabriele D'Annunzio

Trama
Pubblicato nel 1892 e subito oggetto di accuse di immoralità, ''L'innocente'' narra la storia di Tullio Hermil, ricco proprietario terriero, colto e raffinato ma perennemente inquieto e dominato da un'irrefrenabile sensualità. 
Sposato con la dolce e remissiva Giuliana, Tullio non può fare a meno di esserle infedele, spingendo infine la moglie tra le braccia di un altro uomo. 
Un episodio che avrà conseguenze fatali sul loro destino...


ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
di Ugo Foscolo

Ed. Giunti
USCITA 14 MAGGIO
2014
Trama

La vicenda trae origine dal suicidio di Girolamo Ortis, uno studente universitario morto a soli 23 anni. Foscolo mutò il nome di Girolamo in Jacopo, in onore di Jean-Jacques Rousseau. Nel paese natio esiste tuttora la casa del giovane, ristrutturata dagli eredi a seguito del terremoto del Friuli del 6 maggio 1976.
Jacopo Ortis è uno studente universitario veneto di passione repubblicana, il cui nome è nelle liste di proscrizione. 
Dopo aver assistito al sacrificio della sua patria si ritira, triste e inconsolabile, sui colli Euganei, dove vive in solitudine. 
Passa il tempo leggendo Plutarco, scrivendo al suo amico, trattenendosi a volte con il sacerdote curato, con il medico e con altre persone buone. Jacopo conosce il signor T., le figlie Teresa e Isabellina, e Odoardo, che è il promesso sposo di Teresa, e comincia a frequentare la loro casa. 
È questa, per Jacopo, che è sempre tormentato dal pensiero della sua patria schiava e infelice, una delle poche consolazioni....


QUI c'è la mia recensione del libro di Ortis.

venerdì 25 aprile 2014

Recensione: PAGINE D'AMORE di Karen Kingsbury



L'ho atteso e, appena ne ho avuto la possibilità, l'ho letto.
Sto parlando di un romanzo d'amore uscito ieri:


PAGINE D'AMORE
di Karen Kingsbury

Ed. Tre60
9.90 euro
258 pp (ca.)
USCITA 24 APRILE
 2014
Trama

Molly Alien vive a Portland, ma il suo cuore è rimasto nel Tennessee, insieme con l'uomo che I'ha lasciata sola cinque anni prima.
Ed è sicura che l'amore non tornerà più a bussare alla sua porta.
Ryan Kelly vive a Nashville, ha il cuore spezzato e non riesce a dimenticare Molly e le meravigliose ore trascorse insieme ai tempi del college, in quella piccola, deliziosa libreria nel cuore della cittadina di Franklin.
The Bridge, è il nome di quella libreria.
Un luogo magico, fuori dal tempo, dove rifugiarsi per leggere e sognare e concedersi una fuga tra gli scaffali colmi di storie meravigliose. Un luogo per chi sa ancora concedersi il tempo di volare con la fantasia, per chi è ancora capace di vivere i sogni.
Ed è proprio lì che, adesso, dopo tanto tempo, Molly e Ryan si rincontrano e scoprono che i miracoli possono davvero accadere...

BOOKTRAILER (in lingua originale)

L'autrice.
Karen Kingsbury ha all'attivo più di cinquanta romanzi (per lo più appartenete alla letteratura di ispirazione cristiana), che scalano sempre le classifiche americane e hanno venduto 20 milioni di copie. Tiene conferenze a un pubblico di oltre 100mila persone e ama sottolineare come sia importante nella vita vivere giorno per giorno amando, sorridendo e donando se stessi a Gesù. E' sposata con Don, vive nel Tennessee e ha cinque figli, di cui tre adottati.


il mio pensiero

La mia curiosità verso "Pagine d'amore" era racchiusa in due aspetti principali: anzitutto, lo sfondo della libreria, "The Bridge", unita all'idea che all'interno di essa e grazie ad essa potesse sbocciare un amore; e poi, per l'Autrice, Karen Kingsbury, scrittrice di libri d'ispirazione cristiana.
Avevo proprio voglia d leggere un romanzo "semplice", "pulito" - passatemi i termini - e spero di riuscire a spiegarmi cosa intendo, nell'utilizzarli.
Ma voglio iniziare presentandovi la situazione di partenza.

Molly Allen è una giovane ragazza, proveniente da una famiglia benestante, vive a Portland ed è impegnata nel portare avanti una Fondazione che si occupa, tra le tante cose, di cani abbandonati.
Siamo in pieno periodo natalizio e l'atmosfera è carica di euforia, calore, gioia, ma qualcosa non va nel cuore di Molly.
Qualcosa che assomiglia a un sentimento di nostalgia, rimpianto, malinconia: per un amore provato e mai vissuto, ma lasciato andar via senza che gli fosse mai data la possibilità di sbocciare.
Eppure, lui sembrava essere coinvolto sentimentalmente tanto quanto lei, e il pensiero che tra loro non ci fosse solo amicizia ma "qualcosa di più" non era assurdo, anzi!
Il lui in questione è il bel Ryan Kelly, un ragazzo aitante e gentile conosciuto ai tempi dell'università a Belmont; con lui, in virtù non solo e non tanto degli studi e della comune passione per la musica, quanto grazie all'amore per i libri e la lettura, Molly ha vissuto due anni meravigliosi.


Sfuggita alla tirannia di un padre imprenditore, arrogante, prepotente e convinto di poter decidere per la propria figlia e il suo destino, Molly non crede possibile di aver trovato, finalmente, sulla propria strada, un uomo affabile, sensibile, amante della lettura quanto lei, con cui potersi rifugiare al piano superiore della magica e famosa libreria The Bridge, un uomo con cui aprirsi, confidarsi, condividere ciò che lei è e desidera davvero, senza paure e pregiudizi.
Lo stesso Ryan prova le medesime cose di Molly e, benché entrambi siano troppo timidi e riservati per dichiarare i propri reciproci sentimenti (nel caso di Ryan, essendo egli molto credente e rispettoso della "legge di Dio", riflette molto sulle proprie azioni e mai si sognerebbe volontariamente di mancare di rispetto al prossimo), amano stare insieme e parlare per ore ed ore.
Ma qualcosa si frapporrà tra loro e li separerà..., lasciandoli nella malinconia, nella tristezza, nel ricordo dei giorni passati, felici, che ormai sembrano andati via per sempre.
Sono passati infatti sette anni da quando i due amici si sono lasciati senza darsi la possibilità di vivere il proprio reciproco sentimento e ognuno s'è fatto la propria vista, pur avendo nella testa e nel cuore sempre il pensiero dell'altro.

Parallelamente alla storia di Molly e Ryan, si dipana anche quella, commovente, del libraio della The Bridge, Charlie Barton, e di sua moglie, l'adorata Donna.

Charlie ha trascorso una vita a Franklin, nella sua amatissima libreria, vivendo per essa e per i suoi libri, nuovi e usati; non si è mai limitato solo a vendere libri, ma a consigliarli, regalarli, convinto che un buon libro può, al momento giusto, consigliare, consolare, avvicinare, salvare...!

Ma la vita non sempre è generosa e anche per il vecchio e buon Charlie e sua moglie Donna, arriva il momento della prova e il sogno di continuare a donare sorrisi e consigli attraverso i libri, ai propri clienti, sta per svanire...

Mi fermo qui con la storia, e mi soffermo su altri aspetti del romanzo.

Anzitutto, da lettrice, non posso che apprezzare l'importanza data ai libri, appunto, alla libreria come luogo quasi magico, in cui spesso si trovano tante risposte a tante domande che la vita ci pone.
E' bello leggere e riflettere su come e quanto i libri possano unire!! E questo è un aspetto molto rilevante nel libro.
Ma credo che la base di tutto sia un'altra: la fede in Dio.
Il libro della Kingsbury è intriso di fede in Dio.
Charlie, in particolare, ci appare come un uomo che, benchè afflitto da prove e difficoltà che si abbattono spietate su di lui, scoraggiandolo non poco, continua comunque a riporre un'incrollabile fiducia nel suo Signore.
Non è esente dallo sconforto e dai cattivi pensieri, ma la luce della fede in un Dio che non lascia nulla al caso, in un Dio che non abbandona chi Lo teme e si affida a Lui, lo sostiene anche nei momenti buii.

Perchè Egli è il Buon Pastore ed anche il Dio "delle seconde possibilità".

L'Autrice ci porta per mano a credere che i miracoli siano possibili, ma perchè avvengano hanno bisogno di essere alimentati dalla fede, dalla preghiera e dall'azione di chi comincia ad agire perchè sa che poi il Signore stesso completerà l'opera.

Proprio questi costanti rimandi alla vita di fede mi hanno molto coinvolta e commossa più di una volta; essendo anche io una persona molto credente, che crede nell'importanza di vivere la propria fede in Dio (in un Dio vicino e non lontano, diverso dal concetto astratto che troppo spesso se ne ha) giorno per giorno e praticamente, dando valore alla preghiera e alla Parola di Dio, mi son trovata a mio agio leggendo queste pagine d'amore, in cui a far da padrone è l'amore in tutte le sue accezioni: coniugale, amicale, intellettuale, e soprattutto divino.

E' vero, non siamo in presenza di un romanzo dalla trama articolata, ricca di colpi di scena, con un tratteggio psicologico dei personaggi memorabile; è probabile che in molti possano ritenerlo piuttosto sempliciotto, poco approfondito, con personaggi troppo "perbene" (e quindi inverosimili), una storia d'amore tra adulti ma dai tratti quasi adolescenziali; e forse alcuni lo troveranno, alla fin fine, anche melodrammatico, oltre che poco realistico.

Beh, io mi sento di dire (e qui ritorno a quel che scrivevo all'inizio) che invece esso è un romanzo sì "semplice", senza troppe articolazioni e artifici narrativi, ma prima ancora è limpido, "pulito", capace di mettere in mostra sentimenti genuini, che non si portano dietro alcun eccesso; ad es., sappiate che il livello di sensualità non è semplicemente basso, ma è proprio inesistente.
E' un libro che si legge molto velocemente per la sua brevità e scorrevolezza; è una storia dolce, romantica, "vecchio stampo" (niente sesso e bollori al primo incontro, niente colpi di testa o trasgressioni di alcun genere), con una trama, ripeto, lineare e semplice, ma che può regalare non solo momenti di lettura molto piacevoli, ma anche input di riflessioni, oltre che diverse emozioni, se ci si lascia coinvolgere dall'atmosfera di fede e amore che attraversa queste pagine.

Io lo consiglio, perchè a me è piaciuto e spero proprio di leggere in italiano altre opere di quest'autrice cristiana!!

Mondadori e le uscite Arcobaleno



Da pochi giorni in libreria...:

HERO
di Rhonda Byrne


Ed. Mondadori
Trad. R. Brignardello
240 pp
18 euro
Aprile 2014
Trama

Immagina una mappa in grado di mostrarti come arrivare dallo stato in cui ti trovi oggi alla vita più intensa, appagante, affascinante che tu abbia mai sognato.
Immagina che ti indichi le tappe per raggiungerla; che ti aiuti a realizzare il tuo sogno, a trovare la tua strada nonostante gli ostacoli, a superare le sfide, a sconfiggere le avversità, e a comprendere che tu già possiedi le capacità e le qualità necessarie per concludere da vincitore questo viaggio.
Tu questa mappa ce l'hai già tra le mani.
È la mappa per la tua vita, la mappa che ti condurrà alla grandezza.
Dodici persone di successo ne hanno seguito le indicazioni. E ora condividono i percorsi che li hanno portati al successo a partire da situazioni apparentemente senza speranza. Rivelandoci che ognuno di noi possiede già le qualità necessarie per vivere il proprio sogno, compiere il proprio viaggio alla ricerca della felicità e cambiare così il mondo.

Ecco il motivo per cui ti trovi qui sulla Terra.

L'autrice.
Rhonda Byrne ha iniziato il suo viaggio di scoperta personale con The Secret, film visto da milioni di persone in tutto il mondo, e proseguito con il libro omonimo, tradotto in cinquanta lingue e stampato in oltre venticinque milioni di copie.
Per più di duecento settimane in cima alla classifica del "New York Times", The Secret è stato indicato da "USA Today" come uno dei venti best seller degli ultimi quindici anni.
Ha continuato il suo lavoro pioneristico con The Power e The Magic, anche questi inclusi nella classifica del "New York Times"
.
Prossima uscita Mondadori, nella collana Arcobaleni:

STAYING STRONG. Le parole che mi hanno dato la forza.
di Demi Lovato


Ed. Mondadori
416 pp
14.90 euro
USCITA 29 APRILE
2014
Sinossi

"Nella mia vita ho attraversato esperienze di tutti i tipi, e affrontato problemi che vanno dalla droga alla depressione, senza mai smettere di impegnarmi nella ricerca dell'autoconsapevolezza e della felicità. Ci saranno sempre alti e bassi, cuori spezzati e vittorie, e tutti gli stati d'animo intermedi. A volte, però, poche semplici parole possono fare una gran differenza, possono offrire conforto e ispirazione. Questo libro è una raccolta dei miei pensieri, delle citazioni che mi ispirano, insieme ad alcune lezioni, meditazioni, riflessioni e piccoli compiti quotidiani. Mi hanno aiutato davvero moltissimo, ed è un regalo speciale e personale che voglio condividere con tutti voi." 
Demi Lovato

L'autrice.
Demi Lovato è una cantautrice e star televisiva con un vasto seguito di fan che include 17 milioni di follower su Twitter e 21 milioni di fedelissimi su Facebook. I suoi successi hanno fatto registrare vendite da record, il suo ultimo album, Demi, è arrivato ai vertici della classifca e il singolo Heart Attack ha vinto il disco di platino a sole dieci settimane dal lancio. Demi è stata giudice di "X Factor" USA e ha recitato nella serie televisiva "Glee".
Demi si dedica con sincera passione alla causa dei giovani in tutto il mondo, ed è divenuta per loro un modello dopo aver parlato apertamente delle sue personali esperienze, in particolare del grave fenomeno del bullismo. È inoltre ambasciatrice ufficiale per We Day e Free Children. Di recente ha promosso il Lovato Treatment Scholarship Program, che finanzia terapie di recupero a favore di persone con problemi psicologici e di dipendenza
.

LeggendOrientale: Yu Munyol



narrando, leggendo

Il libro asiatico di oggi è...:

IL POETA
di Yu Munyol


Il Poeta
Ed. Bompiani
256 pp
17 euro
2012
Trama

Quando il governatore del re, caduto nelle mani dei ribelli e convinto a sostenere la loro causa, viene catturato dalle truppe reali e giustiziato, anche i suoi figli e i suoi nipoti vengono condannati a morte. 
Riescono miracolosamente a salvarsi, ma hanno perso il loro posto nella società. 
Il poeta racconta la storia di Kim, il più giovane dei nipoti del governatore, che si trova suo malgrado condannato a una vita di vagabondaggio ed elemosina come poeta girovago. Nel tentativo di risollevare la misera sorte della famiglia, commette però un secondo tradimento, questa volta contro la sua stessa casa. 
Munyol ci offre una storia luminosa e accattivante che ruota attorno a un personaggio profondamente umano nella sua ricerca di sé e del rispetto verso se stesso.

E di seguito un libro di precedente pubblicazione.



UN PICCOLO EROE SBEFFEGGIATO

Un Piccolo eroe sbeffeggiato
Ed. Bompiani
126 pp
13 euro
2007
Trama

Corea del Sud. Han, un ragazzo undicenne, a causa della crisi professionale che ha investito il padre è costretto a cambiare scuola: dalla prestigiosa Seul a un più umile istituto di provincia. 
E la vita di Han precipita in un mondo che non avrebbe mai immaginato. Dovrà fare i conti con le leggi implicite che regolano i rapporti fra studenti e professori, dovrà vedersela con un compagno di scuola che, come un boss della malavita, esercita, con la complicità di un maestro, un dominio incontrastato su tutto e tutti: dovrà, insomma, crescere, affrontare la solitudine, trovare in se stesso le proprie risorse. 
Yi Munyol in questo romanzo che lo ha consacrato come il maggiore scrittore coreano vivente, dà voce a un personaggio indimenticabile. 
E nel piccolo Han si specchia anche la parabola esistenziale dell’autore: abbandonato dal padre che fuggì nella Corea del Nord comunista, Munyol visse su se stesso, giovanissimo, nella Corea del Sud, le limitazioni alla propria libertà.

L'autore.
Yu Munyol scrittore sudcoreano, nato Yongyang nel 1948. Durante la guerra di Corea suo padre disertò e fuggì nel Nord, e la sua famiglia visse nella povertà e nell’emarginazione sociale, esperienza che si è riflessa nelle opere di Munyol. Considerato il più eminente scrittore coreano vivente, autore di grande raffinatezza formale, Munyol ha scritto numerosi romanzi e racconti, tradotti in molte lingue e insigniti dei più prestigiosi riconoscimenti letterari internazionali. Di Munyol Bompiani ha pubblicato: Il figlio dell’uomo (2005) e Un piccolo eroe sbeffeggiato (2007)
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giovedì 24 aprile 2014

Frammenti di... rifugio in libreria



Tratto da... PAGINE D'AMORE di Karen Kingsbury:

"...l’idea di Ryan si era rivelata perfetta fin dall’inizio.
« Conosco una libreria. È in una vecchia casa al centro di Franklin, hanno libri nuovi e usati.
Al piano di sopra c’è una sala lettura dove non sale mai nessuno.
È il mio rifugio. Si chiama The Bridge
Le aveva sorriso, e il bagliore dei suoi occhi l’aveva toccata fin nel profondo dell’anima.
Ne era stata molto incuriosita, e dal primo giorno di studi insieme la libreria era diventata il loro piccolo mondo privato, il loro nascondiglio segreto."


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