giovedì 14 maggio 2015

Le cover di TUTTO QUELLO CHE SO DI NOI di Rowan Coleman



Questa è la cover che mi ha colpito di più ultimamente, per la sua semplicità: sarà il vestitino rosa, il libro tra le mani....., fatto sta che mi piace di più questa versione italiana che le altre, che vi presento sotto.



PRIMO CAPITOLO
TUTTO QUELLO CHE SO DI NOI 
di Rowan Coleman


Dopo aver ricevuto la terribile diagnosi - Alzheimer -  Claire sa bene che presto scorderà tutto e tutti. Così decide di scrivere un Libro dei ricordi, la traccia tangibile della sua esistenza, e soprattutto della sua straordinaria storia d'amore con Greg e del profondo sentimento materno che la lega alle figlie

Ed. Sperling&Kupfer
324 pp
16.90 euro






english
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english





















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german
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french
















Frammenti di.. Orgoglio e Pregiudizio



Eh no, caro Darcy, non hai fatto una prima impressione positiva, a primo impatto ^_-

"Il suo orgoglio", disse Miss Lucas, "non mi colpisce quanto di solito succede con l'orgoglio, perché una giustificazione c'è. Non ci si può meravigliare che un giovanotto così elegante, di buona famiglia, ricco, con tutto a suo favore, non abbia un'alta opinione di sé. Se posso esprimermi così, ha diritto a essere orgoglioso.""È verissimo", replicò Elizabeth, "e potrei facilmente perdonare il suo orgoglio, se non avesse mortificato il mio.""L'orgoglio", osservò Mary, che ci teneva alla solidità delle sue riflessioni, "credo sia un difetto molto comune. Da tutto ciò che ho sempre letto, mi sono convinta che sia davvero molto comune, che la natura umana vi sia particolarmente propensa, e che siano molto pochi quelli che non provano sentimenti di auto-compiacimento per questa o quella delle loro doti, reali o immaginarie. La vanità e l'orgoglio sono cose diverse, anche se le parole sono spesso usate come sinonimi. Una persona può essere orgogliosa senza essere vanitosa. L'orgoglio appartiene più all'opinione che abbiamo di noi stessi, la vanità a quello che vorremmo che gli altri pensassero di noi."

(Orgoglio e Pregiudizio, JA) 

mercoledì 13 maggio 2015

Frammenti di un matrimonio (Orgoglio e pregiudizio)



Un'opinione del matrimonio che mi ricorda molto il proverbio "Dopo i confetti... i difetti".
Che ne pensate? ^_-

La felicità nel matrimonio è solo una questione di fortuna. Per quanto due persone possano conoscersi a fondo in precedenza, o avere caratteri simili, ciò non influirà minimamente sulla loro felicità. In seguito troveranno sempre qualcosa che li dividerà a sufficienza per far avere a ciascuno dei due la propria parte di malumore; ed è meglio conoscere il meno possibile i difetti della persona con la quale passerai il resto della tua vita.

(Orgoglio e pregiudizio, JA)




Novità e anteprima nella collana italiana Giunti.



Come anticipato, in questo post daremo un'occhiata alla collana italiana Giunti.


PASSAGGIO IN SARDEGNA
di Massimo Onofri

Pagine: 288
Prezzo € 12
Dimensioni: 14 x 21,5 cm
Copertina: brossura con bandelle
Uscita: 13 maggio 2015
ISBN: 9788809791213

Dalla Porto Torres del Petrolchimico alla Cagliari dei Bastioni, lungo la statale 131, passando magari per Macomer, quella delle caserme e di alcune piccole star televisive. Sassari tra segreti e clamori. L’incredibile Parco delle Prigionette. 
Le dolcezze di Bosa e di Stintino. Arsura di Gallura. 
I Collage che sono di Olbia. Le isole dell’isola: dall’Asinara del carcere speciale e degli asinelli albini alla Caprera di Garibaldi. Oristano la città-salotto e Nuoro, più Giacometti che Deledda, che dell’isola è la piccola Atene. La Barbagia e il mito identitario. La Siligo di Gavino Ledda, la Ghilarza di Gramsci e la Villacidro di Dessì. E Alghero forever. 
La Sardegna che questo viaggio ci restituisce non l’aveva raccontata mai nessuno, tra grand tour e autoironica autobiografia, nei modi d’una scrittura disinvolta e camaleontica, tra il comico e il lirico. Anche perché Massimo Onofri ha letto tutti i libri, e non solo di viaggio: sottoponendo al vaglio di una critica spietata e allegra tutti i luoghi comuni che hanno poi prodotto tanta cattiva letteratura, autoctona e no, a uso e consumo d’un turista in cerca di brividi esotici e primitivi. Ma la Sardegna, osservata con occhi veri e onesti, è anche la grande occasione per una resa dei conti, commossa e ilare, col proprio stilnovismo patologico.

L'autore.
Massimo Onofri insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Sassari. Collabora con «Avvenire», «Il Sole 24 Ore», «L’Indice dei Libri del Mese», «Nuovi argomenti». Ha pubblicato, tra l’altro, “Storia di Sciascia” (1994-2004), “La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo” (2007, Premio Brancati per la saggistica), “Recensire. istruzioni per l’uso” (2008), “Il suicidio del socialismo, inchiesta su Pellizza da Volpedo” (2009), “L’epopea infranta. retorica e antiretorica per Garibaldi” (2011, Premio De Sanctis per l’Unità d’italia). Vive a Viterbo, quando non è in Sardegna.


QUALUNQUE COSA SIGNIFICHI AMORE
di Guia Soncin

Pagine: 256
Prezzo € 14
Dimensioni: 14 x 21,5 cm
Copertina: brossura con bandelle
Uscita: 27 maggio 2015
ISBN: 9788809807082
TRAMA

Di che cosa ci vergogniamo? Da quanto tempo ci portiamo dentro quell'imbarazzante segreto? Cosa siamo disposti a fare per tenerlo nascosto?
Vanni si vergogna da trentacinque anni, da quando è arrivato a Milano ed era un ragazzo del sud, e non gli è mai più scappato l'accento sbagliato ma non basta. 
Si vergogna di sua madre che teneva sul comodino la biografia di padre Pio, di suo padre che faceva le parole crociate prima di addormentarsi. Guarda Elsa - milanese da sempre, impeccabile in ogni istante - e non si capacita. Di essersi affidato a lei, e che lei l'abbia sposato anche se sa. 
Cosa significa amare qualcuno che è il carceriere dei tuoi segreti?
Elsa si vergogna da trentatré anni: da quando suo padre organizzò quel falso incidente. 
Da venticinque anni: da quando scoprì cos'era successo a sua madre. Da otto anni: da quando, per creare un programma televisivo di successo, ha procurato un'amante a suo marito. Elsa si vergogna d'una vergogna nuova da dieci minuti, da quando ha capito che stasera verranno svelate tutte le loro bugie, e che la loro settimana non finirà come previsto. 
Di una vergogna che non riesce a sedare neanche il cassetto dei medicinali, da cui si è servita l'ultima volta cinque minuti fa.

Che cosa c'entra l'amore con l'ambizione? Che cosa c'entra l'amore con l'abitudine? Che cosa c'entra l'amore con l'inadeguatezza? Che cosa c'entra l'amore coi segreti, e le bugie, e le porte chiuse e chi sta dentro e chi rimane fuori?

Novità e anteprime Giunti (classici, collana Y, Narrativa Adulti)



Cari amici e lettori, le novità e le anteprime non terminano e in questi momenti vorrei presentarvi quelle Giunti.

Iniziamo con l’uscita nella collana Y Classici di tre titoli molto famosi e senza tempo - tutti già disponibili in libreria - come:

- “I dolori del giovane Werther” di J.W. Goethe.
- “La metamorfosi. Lettera al padre” di Franz Kafka.
- “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello.

Sempre nella collana Y esce oggi 13 maggio “Un’incantevole tentazione” di Natasha Boyd, una storia d'amore sensuale e pericolosa che ha fatto impazzire le ragazze americane con 100.000 download in pochi giorni.

Nella collana A della narrativa adulti questo mese vi segnalo:

- “I misteri di Chalk Hill” di Susanne Goga, di cui vi ho già parlato QUI.
Un romanzo storico pieno di mistero e romanticismo che unisce brivido e sentimento in un crescendo di suspense e colpi di scena.

- "Questa scuola non è un albergo" di Pino Imperatore. In uscita oggi 13 maggio 2015.
Una storia scanzonata e commovente ambientato a Napoli, dove, fra crisi economica e crisi dei valori, si svolgono le appassionanti vicende della famiglia D'Amore.

- “Lettere a un amore perduto” di Iona Grey. Disponibile dal 20 maggio 2015.
1943: Due destini uniti e poi divisi dalla guerra. Una lettera appassionata che farà rivivere il loro amore. La storia meravigliosa di un amore perduto e ritrovato.

Mentre nella collana ITALIANA - che rimandiamo al prossimo post - troverete:

- “Passaggio in Sardegna” di Massimo Onofri. In uscita il 13 maggio 2015.
Un viaggio nel cuore della Sardegna come una grande storia d’amore. Uno stile di vita lento per riprendersi la vita. Alla ricerca delle radici della nostra cultura più antica.
- “Qualunque cosa significhi amore” di Guia Soncin. Disponibile dal 27 maggio 2015.
Per tutte le donne appassionate alle puntate di “House of Cards”. Per chi ama letture intelligenti e che ironizzano sulla vita di coppia.



Giunti Editore
Pagine: 160
Prezzo € 5
Dimensioni: 12,5 x 18 cm
Copertina: Brossura con bandelle
Uscita: 6 maggio 2015

I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER

di J.W. Goethe


La prima volta che Werther sente parlare di Lotte, non può immaginare che quelle parole segneranno il suo destino: ''Conoscerà una bella ragazza. Stia attento a non innamorarsene, è già promessa''. Un solo ballo con lei e per Werther non esisterà più nulla: solo quegli occhi neri e quelle labbra rosse, e il desiderio ardente di starle sempre vicino. Finché non arriva Albert, il futuro sposo, tanto saggio e razionale quanto Werther è appassionato e sognatore. Il primo vero bestseller della storia europea: pubblicato nel 1774, il romanzo suscitò reazioni fortissime tra i giovani lettori, divenendo il libro di un'intera generazione, e di ogni nuova generazione.






Pagine: 144
Prezzo € 5
Dimensioni: 12,5 x 18 cm
Copertina: Brossura con bandelle
Uscita: 6 maggio 2015

LA METAMORFOSI. LETTERA AL PADRE
di Franz Kafka


Il dorso duro come una corazza, il ventre bruno solcato da nervature arcuate, e una miriade di zampe penosamente sottili che si agitano davanti ai suoi occhi: è così che il commesso viaggiatore Gregor Samsa si risveglia una mattina nel suo letto. Quello che sembra un incubo si rivela ben presto un'atroce realtà: durante la notte si è trasformato in un gigantesco scarafaggio. Divenuto uno dei simboli del Novecento, ''La metamorfosi'' incarna tutta la tragicità della condizione umana.
Altrettanto feroce e memorabile è la ''Lettera al padre'', atto d'accusa di un figlio contro un padre distante e brutale.






Pagine: 192
Prezzo € 5
Dimensioni: 12,5 x 18 cm
Copertina: Brossura con bandelle
Uscita: 6 maggio 2015

UNO, NESSUNO E CENTOMILA
di Luigi Pirandello


TRAMA
Chi siamo veramente? E cosa accadrebbe se scoprissimo che gli altri hanno un'immagine di noi completamente diversa da quella che credevamo? È ciò che succede al ventottenne Vitangelo Moscarda, ricco erede di un banchiere, quando un commento distratto della moglie gli fa notare per la prima volta un difetto fisico che aveva sempre ignorato: il suo naso pende lievemente verso destra e lui non se ne era mai accorto. Un episodio banale che diventa ben presto un'ossessione, spingendolo a compiere gesti insensati per distruggere l'opinione che la gente si è fatta di lui. Dal rapporto con la moglie agli affari di famiglia, tutto viene travolto in un vortice di follia. Un capolavoro che dipinge in ogni sua sfaccettatura la crisi di identità dell'uomo novecentesco.




COLLANA Y


Prossimamente... Neri Pozza (anteprima libri)



A maggio non fioriscono solo le rose, ma anche le pubblicazioni Neri Pozza...!

Qualcosa che vi tenta?


  • Con un ritmo vertiginoso e «un finale perfetto sotto ogni punto di vista» (Booklist), «il debutto magistrale di Allen Eskens» (Publishers Weekly), Verità sepolte è un romanzo sconvolgente che la critica ha collocato tra Mystic River di Dennis Lehane e Il buio oltre la siepe di Harper Lee. La storia di un ragazzo che scopre la chiave d’accesso alle verità sepolte dietro i silenzi della vita quotidiana.
  • Dall'autore di "Le lacrime di Nietzsche" - che ho attualmente in lettura -, dopo aver indagato i fantasmi della mente in e attraverso Nietzsche, Schopenhauer e Spinoza, Irvin Yalom scrive un romanzo (Sul lettino di Freud) che può essere letto come una lettera aperta ai terapeuti e ai pazienti, una sorta di istruzioni per l’uso prima di avventurarsi sull’impervio sentiero dell’analisi, così come un avvincente racconto che svela al lettore comune che cosa accade realmente sul lettino di Freud.
  • Ogni cosa è segretacon un romanzo «potente e inquietante» (New York Times Book Review) e carico di colpi di scena, Laura Lippman costruisce una storia scioccante sulla colpa, sulla violenza e su un mondo dove ogni cosa è segreta, nascosta sotto un velo di falsità e di ipocrisia.


OGNI COSA E' SEGRETA
di Laura Lippman


Ed. Neri Pozza
PROSSIMAMENTE
Da Ogni cosa è segreta è stato tratto un film con Dakota Fanning e Diane Lane, adattato per il grande schermo da Laura Lippman.

Trama

In un afoso pomeriggio di luglio due bambine, Ronnie Fuller e Alice Manning, attraversano da sole Edmonson Avenue a Baltimora. Vengono da una festa in piscina, da dove sono state cacciate per aver tenuto un comportamento "poco opportuno". 
A metà di Hillside, la più maestosa delle strade di Baltimora, una carrozzina brilla al sole in cima a una rampa di scale. Dentro vi è una neonata addormentata. 
Perché non comportarsi da brave ragazze, «prendendosi cura» di quella bambina abbandonata? è il pensiero che attraversa la mente di Ronnie.
Quando la polizia rinviene il cadavere di Olivia Barnes – questo il nome della neonata – il destino delle due ragazzine è segnato: ritenute colpevoli dell’orrendo crimine vengono condannate a scontare una condanna di sette anni nel penitenziario minorile.
Il giorno del loro rilascio, Alice medita di iscriversi al college. Ronnie pensa a guarire dalle ferite del penitenziario.
6564332
.

Ma l’oblio è solo apparente. Quando in un centro commerciale scompare un’altra bambina, frotte di giornalisti, vicini di casa e poliziotti braccano «le colpevoli dell’omicidio Barnes», convinti che siano responsabili di un nuovo crimine.

L'autrice.
Laura Lippman è nata ad Atlanta e cresciuta a Baltimora, una delle città più violente d’America. Nel 1997, quando apparvero i suoi due primi romanzi, Baltimora Blues e Charm City, Laura Lippman mise da parte una ventennale carriera giornalistica per dedicarsi pienamente alla letteratura. Da allora ha pubblicato numerosi romanzi di grande successo.



Parole d'Autore (Belfondo)



Ieri ho postato la recensione di un piccolo romanzo, Belfondo, di Jenn Dìaz.

Oggi vi riporto la citazione posta in apertura al libro.

Qualcuno ha detto: "un paese è un mostro", perchè in un  piccolo
paese l'invidia e l'odio, il bisogno degli altri, si rendono chiari e
manifesti, come se fossero scritti in fronte o nel cielo che tutti sovrasta.
Questa crudele realtà, tuttavia, poggia i piedi sulla terra.
e la vita è più semplice, più vera.

Ana Marìa Matute, El rio

Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco 
è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi,
 per dedica o ricordo; più particolarm.,
 citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone 
in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli 
quanto si sta per dire. (Treccani)

martedì 12 maggio 2015

L'AQUILA E LA PIOVRA di Gianni Palagonia, da maggio in libreria



Augurandovi buona serata, vi lascio un'anteprima editoriale, un romanzo tratto da una storia vera e basato sulla missione di un poliziotto che lotta conto la criminalità organizzata.

L'AQUILA E LA PIOVRA
di Gianni Palagonia

Editore: CentoAutori
Collana: L'Arcobaleno
Sottogenere: Gialli/Thriller/Noir
Formato: 13x20
Pagine: 384
ISBN: 978-88-6872-026-1
Prezzo: € 16,50

"Ci sono realtà ad un passo da noi che abbiamo già dimenticato. Gianni Palagonia ce le restituisce con la forza del noir, la passione di un grande amore e la struttura avvincente 
di un grande romanzo"
Carlo Lucarelli


Gianni Palagonia è una persona semplice, umile ma determinata.
Un giorno, guardando la realtà che lo circonda, decide di non restare indifferente davanti alle ingiustizie, alle prepotenze e sopratutto a chi si guadagna da vivere in maniera disonesta. 
Lascia la comodità di una vita tranquilla e agiata per indossare la divisa e affrontare in prima linea la mafia.

Per leggere questo romanzo bisogna spogliarsi dei pregiudizi, come ha fatto il nostro protagonista, per riuscire a comprendere un popolo dalla storia travagliata e capire i meccanismi criminali che legano 
l’Aquila e la Piovra, ossia la mafia albanese e quella italiana.

Trama
Il Kanun è un codice millenario che ha resistito a imperi, guerre e rivoluzioni culturali.
Tutt’oggi regola la vita sociale del popolo albanese tra cui gli aspetti di vita familiare come fidanzamenti e matrimoni, ma anche altri come la proprietà, il lavoro, le donazioni, il giuramento, l’onore, il risarcimento dei danni, i delitti infamanti e le vendette, tra cui anche le faide dei clan criminali.
Con queste antiche leggi si deve confrontare un poliziotto italiano che si ritrova in un paese in cui il tempo sembra essersi fermato.
Davanti a lui arriverà a materializzarsi questo mondo fatto di contraddizioni in cui convivono l’antico e il moderno, dove in passato si ascoltavano le canzoni di Sanremo di nascosto perché costituiva reato.

Un paese vittima di sé stesso dove gli onesti cercano di sopravvivere ai disonesti e dove la corruzione si insinua tra le maglie dello Stato. 
Palagonia si ritroverà a scontrarsi con problemi come la mancanza di mezzi e strumenti per portare avanti le indagini della polizia. Al suo fianco troverà il sostegno di molte persone di valore e di gente che resiste alle degenerazioni del capitalismo, persone che conservano valori e regole per loro sacre. 
Questa missione sarà anche l'occasione per il poliziotto di riscoprire quei sentimenti che credeva ormai sepolti negli anni di dura lotta alla mafia. Perché combattere la criminalità in prima linea per vent'anni significa spogliarsi di tutto, anche di quei sentimenti che ti rendono vulnerabile, come l'amore.

L'Aquila e la Piovra racconta di uno dei mestieri più difficili al mondo, quello di “un poliziotto giusto e onesto” che deve portare la luce in un oscurità che si fa sempre più grande, di un poliziotto che non si arrende mai e crede che i buoni sono tenuti a combattere il marcio sempre e ovunque.

Gianni Palagonia. Questo è il nome falso di un poliziotto vero, costretto a nascondersi dietro uno pseudonimo per proteggere se stesso e i propri congiunti. Componente di settori investigativi, ha maturato una notevole esperienza in importanti indagini dirette al contrasto della mafia, della criminalità organizzata, del terrorismo. È una voce ruvida di un uomo battuto ma non vinto, che ha pagato di tasca propria la sua ostinazione. I suoi libri sono stati pubblicati in Germania e Olanda.

Recensione: BELFONDO di Jenn Dìaz



A volte, le letture piccole sono quelle che ti colpiscono di più.


BELFONDO
di Jenn Dìaz



Belfondo
Ed. La Linea
Trad. A. Drenaggi
168 pp
13 euro
2012

Per visitare il blog dell'Autrice... CLICCAMI.

Una donna che ha deciso di vendere per venti pesetas il proprio corpo agli uomini del paese, e di farlo senza alcuna costrizione, ma per semplice... piacere.
Una bambina, unica femminuccia in una famiglia di maschietti, acuta, attenta, che aspetta, un po' gelosa e turbata, che arrivi un altro fratellino.
Un cieco timido ed emarginato cui viene imposto di essere il parroco del paese, e che si convince che Dio sia una bella donna.
Un maestro che vorrebbe insegnare a leggere e scrivere non perchè costretto ma per volontà propria, e che decide paradossalmente di tenersi accanto una moglie analfabeta.

Questi ed altri personaggi ci accompagneranno nella lettura: famiglie, uomini e donne la cui vita ruota attorno al lavoro in fabbrica (o alle mansioni imposte e predefinite previste), all'interno di case spoglie, in un susseguirsi monotono e ripetitivo di giorni fatti solo di lavoro, casa, letto, qualche chiacchiera.. e tanti sogni ad occhi aperti.
Tanti sospiri, tante lacrime silenziose da parte di chi vorrebbe essere altrove, pur non conoscendo nessun altro posto e pur essendo da sempre a Belfondo.

C'è forse un qualche motivo per desiderare di andar via da questo villaggio sonnacchioso ma, in fondo, tranquillo?

Belfondo è un paesino immaginario, una piccola comunità spagnola singolare avente una caratteristica predominante: è "chiusa".
In che senso?
A Belfondo si può "entrare" con facilità ma è difficile uscirne e i suoi confini, ciò che si può o meno fare è già stato deciso.

Come mai?
Forse qualcuno costringe i suoi abitanti a restarvi?

Sapete, Belfondo è un paese strano, i cui "cittadini" sono tutti soggetti a una sola persona e ne accettano le disposizioni volontariamente.
In ogni cosa che fanno o non fanno, si allunga prepotente l'ombra del padrone, a controllare, a concedere o proibire.
Il padrone, a differenza dei personaggi protagonisti delle diverse storie, che si susseguono
.
come mini racconti collegati tra loro
(Beremunda la prostituta, suo fratello Dositeo, la piccola Beniamina, la vedova amata da tutti Domitilda, il poeta Orazio...), non viene identificato con un nome: lui è semplicemente il padrone, colui che comanda, che decide chi fa un lavoro e chi va a lavorare in fabbrica, che stabilisce se ci dev'essere una chiesa e in che tipo di Dio bisogna credere, cosa devono mettere in scena gli attori della compagnia di paese...
Un vero tiranno, insomma, che decide da solo e in piena autonomia, con tutto l'egoismo di cui è capace, come devono andare avanti i giorni nella sua Belfondo, quali sono i confini da varcare e di cosa potrebbero aver bisogno i suoi belfondini affinchè desiderino continuare a restare lì.

Ma forse qualcuno non  è contento e magari desidera e sogna un posto diverso, in cui sentirsi libero e, quindi, felice?


"Quanto più circoscritta era la vita, tanto meglio. Poteva esplodere tutto da un momento all'altro: era come mettere l'acqua del mare in un recipiente che, per quanto grande fosse, aveva un limite. E la vita a Belfondo era così, compressa a fatica, come un paio di scarpe vecchie e consunte che nessuno si fermava più a guardare ma che, in mancanza di scarpe migliori, tutti si mettevano."

Arriverà per i belfondini - ok, magari non per tutti - la voglia di cercare "un'altra prospettiva..., una scappatoia pulita"? Da cosa potrebbe prendere il via? Dai ricordi di un passato antecedente Belfondo e il suo padrone? Dai libri nascosti in una biblioteca segreta? Da un sopito, ma non del tutto, desiderio di libertà?

Belfondo ha una prosa lirica, suggestiva nella sua semplicità che affonda le radici su una base "immaginaria", qual è appunto la comunità rurale spagnola, ma non perde affatto il suo realismo.

Ad affascinare sono i tanti e "variegati" personaggi che la popolano, semplici e complessi al contempo: semplici perchè si tratta di gente analfabeta, che fa lavori umili e vive in modeste condizioni; complessi, perchè tali sono i pensieri, le aspettative (disattese, non confessate), i dolori vissuti interiormente, che capitolo dopo capitolo si vanno intrecciando, creando una trama che perde man mano ogni vaghezza per diventare più chiara, con personaggi che ricorrono più spesso di altri e che ci appaiono più familiari.

L'autrice è molto giovane ma in questo suo esordio rivela la sua bravura, nella scrittura scorrevole ma originale, nella tecnica narrativa scelta (tante piccole storie che però confluiscono in un finale "corale"), nel tratteggio di personaggi di cui comprendiamo, con poche pennellate, lo spessore umano e psicologico.

Consigliato.

lunedì 11 maggio 2015

Pretty titles (maggio 2015)




Buongiorno e buon inizio di settimana!
Questo lunedì riprendiamo la rubrica dei titoli più belli della settimana.
Sono tutte uscite molto recenti e cliccando sui titoli potrete leggere le trame su Amazon.
Ma a prescindere dalla trama, vi chiedo come sempre

QUALE TITOLO VI COLPISCE DI PIU'
A PRIMO IMPATTO?
C'E' UN MOTIVO DIETRO A QUESTA SCELTA
(sensazioni, pensieri, associazioni, sentimenti..)?

di Sarah Jio 

di Francesca Barra



di Gordana Kuic 

di Ilaria Palmosi
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