venerdì 12 agosto 2016

Recensione: DIVERGENT di Veronica Roth


E finalmente ho letto Divergent!!! 
Era da un po' che volevo farlo e grazie agli obiettivi della Reading Challenge ho avuto una ragione in più per tuffarmi nella lettura di questo distopico!

Il primo libro della saga di Veronica Roth si è rivelato sin dalle prime pagine una lettura capace di catturare il mio interesse, per il ritmo via via concitato, per la protagonista - così giovane e minuta - che va di volta in volta "evolvendo", e per i tanti ostacoli da superare.


DIVERGENT
di Veronica Roth


Ed. De Agostini
trad. R. Verde
480 pp
6.90 euro
2015
Siamo nella Chicago del futuro e in questa società "diversa" veniamo introdotti immediatamente dalla voce della giovanissima protagonista: Beatrice Prior ha 16 anni, vive con i genitori ed il fratello Caleb ed è in attesa di affrontare la Cerimonia della Scelta, un giorno importantissimo per tutti gli adolescenti come lei, perchè è il giorno in cui decidono a quale fazione appartenere, dopo essere passati per un misterioso test attitudinale.

In seguito alla Grande Pace, quindi, in Chicago si sono formate 5 fazioni che perseguono ognuna un valore, cercando di lavorare insieme per il bene e la prosperità di tutti, anche se non è facile.
Ci sono gli Abneganti, la fazione di Beatrice, che perseguono l'altruismo ed infatti ad essi è stato affidato il governo della società; i Candidi perseguono l'onestà e la verità a tutti i costi; gli Eruditi portano avanti l'importanza della conoscenza e della sapienza; i Pacifici puntano alla pace e gli Intrepidi giocano tutto sulla forza fisica e sul coraggio.

Beatrice è stata cresciuta in un gruppo di persone rigide e serie, che condannano ogni forma di vanità ed egoismo, a scapito della spontaneità, vòlti alla sola osservanza di regole di condotta rigidissime, in società come in famiglia.
Questo ha fatto sì che l'abnegante Beatrice sia cresciuta eccessivamente timida, paurosa... ma quello che lei non sa è che la scelta che sarà chiamata a fare l'indomani cambierà la sua vita e il suo stesso modo di essere. Nel profondo.

Quando infatti tocca a Beatrice scegliere la propria fazione, la sua scelta non solo sorprenderà tutti (genitori in primis), ma segnerà per sempre il suo destino: pur essendo un'Abnegante, Beatrice non sente quell'impulso all'altruismo che dovrebbe appartenerle come una seconda pelle.
Ma non è portata neanche per lo studio, non è particolarmente pacifica nè tantomeno ama dire la verità a tutti i costi...
Resta la categoria degli Intrepidi...!
Seppure scoraggiata dai sensi di colpa verso i genitori, Beatrice non se la sente di andare contro se stessa, così sceglie quella che le sembra la fazione un po' più adatta al suo temperamento, che finora è stato ben nascosto.

Ciò che la turba ancora di più è l'aver appreso che il suo test attitudinale - dal quale sarebbe dovuto emergere in modo inequivocabile la fazione verso la quale è orientata - si è rivelato inconcludente, cioè lei non ha manifestato un tratto predominante per una fazione piuttosto che un'altra.
In pratica, le viene sussurrato dall'assistente al test, Beatrice è diversa dagli altri: è una divergente.
E deve fare bene attenzione a non dire questo segreto terribile a nessuno, neanche alle persone di cui pensa di potersi fidare.
Potrebbe essere estremamente pericoloso per lei.

Come mai? Cosa vuol dire essere divergenti?

Intanto, dopo aver fatto la propria scelta - gli Intrepidi - Beatrice viene catapultata in un mondo fatto di allenamenti durissimi, al limite delle forze fisiche, in cui soprattutto i ragazzi come lei, chiamati Trasfazione (in quanto passati da una fazione all'altra) devono faticare il doppio per dimostrare di voler essere dei veri e propri Intrepidi.
La vita in questo centro di addestramento è durissima, la violenza e i soprusi, piccoli e grandi, da parte di chi sa di avere il coltello dalla parte del manico, sono all'ordine del giorno; i posti disponibili per entrare sono pochi e il capofazione, Eric, è terribile, e nell'aspetto e nel comportamento: crudele, cinico, sarcastico, insomma davvero insopportabile.

L'unica speranza in questo mare di ostilità è costituito dalla presenza di un'amica, Christina, e di altri Trasfazione più solidali con Beatrice, che viene pesantemente presa in giro ed umiliata perchè Abnegante e per di più minuta di corporatura: come farà a passare gli esami e le prove faticose e difficili per dimostrare di meritare un posto tra gli Intrepidi?
Nessuno punterebbe un centesimo su di lei... tranne l'istruttore Quattro, che vede in lei un coraggio fuori dal comune e confida nel fatto che, nonostante i limiti fisici e le riserve mentali frutto dell'educazione ricevuta, al momento opportuno Beatrice - che ha deciso di cambiare il proprio nome in Tris - sappia tirar fuori capacità, intelligenza, scaltrezza..., tutto ciò che può permetterle non solo di sopravvivere tra compagni più avvantaggiati, ma anche di superarli.

Leggendo, seguiamo il cambiamento di Tris, nel corpo e nel carattere: il suo corpo sottile e insignificante comincia a riempirsi di muscoli grazie agli allenamenti intensi: il suo carattere chiuso e timoroso pian piano si fortificherà, tanto da turbarla in talune occasioni difficili, in cui scoprirà di nascondere in sè una tempra "bella tosta", a volte anche un po' cinica, che mai avrebbe pensato di avere.

La vita tra gli Intrepidi sarà costellata da continui problemi e ostacoli da affrontare, non solo in virtù degli esami ma ancor di più a causa dei rapporti con gli Intrepidi più bravi,  che disprezzano Tris e non acettano che possa essere una di loro.

La nostra protagonista dovrà davvero farsi valere e dimostrare di non essere da meno a nessuno; a volte potrà contare sui pochi amici che ha, altre sarà più complicato..., perchè troppe cose non vanno in questa fazione e quelle che un tempo erano virtù apprezzabili e che sembravano muovere le scelte e le condotte degli Intrepidi, ora pare non valgano più come prima.

Il suo rapporto con Quattro, questo ragazzo misterioso, forte e intelligente, che non fa che tenerla d'occhio, quasi a proteggerla (o a controllarla, visto che sembra aver captato la natura divergente di Tris...) si approfondisce sempre di più e Tris capisce che c'è qualcosa che l'accomuna a lui, che li rende simili o comunque molto vicini...

Col passare dei giorni, Tris farà scoperte importanti sulla fazione che ha scelto, sui piani che essa ha e che coinvolgono le altre fazioni e la cominità in generale...

La vita di Tris tra i selvaggi e atletici Intrepidi è davvero adrenalinica, coinvolge il lettore e inchioda la sua attenzione pagina dopo pagina; come dicevo più su, l'evoluzione caratteriale di Beatrice e il suo "diventare Tris" è un aspetto fondamentale e molto interessante, descritto bene attraverso le sue azioni, le sue decisioni, le sue paure, le contraddizioni e i conflitti interiori.
Tris ci piace perchè pur partendo da una situazione svantaggiata (che la rende, in un certo senso, il bersaglio ideale di atti di "bullismo") riesce a trarre forza dalle cattiverie subite, superando le proprie debolezze e affrontando le proprie paure con un'inaspettata tenacia.

La nuova società disegnata dalla Roth ha il suo fascino agli occhi del lettore, forse proprio perchè suddivisa in questi 5 gruppi tanto diversi tra loro, aventi ciascuno una virtù da perseguire.
Ma gli uomini sono sempre gli stessi, e non basta firmare un trattato di pace e dividersi in sètte perchè l'ordine e l'armonia regnino sovrane sempre...

"Gli esseri umani non riescono ad essere buoni per molto tempo, senza che il male si insinui di nuovo tra loro e li riavveleni"

dice la saggia mamma di Tris alla figlia in un momento cruciale della storia, e questa triste verità emergerà in particolar modo andando verso la fine del romanzo, che chiaramente termina in un modo da solleticare la curiosità di fiondarsi immediatamente sul seguito.

Bello, mi è piaciuto davvero tanto, scritto in un modo accattivante; riprende tematiche e situazioni ritrovate già in altri distopici (la mia conoscenza del genere non è vasta, per cui mi baso ad es. sulla saga della Lowry, "The Giver"), come la cerimonia dalla quale dipende il futuro delle giovani generazioni; il guardare chi è diverso con aperta diffidenza, fino a volerlo sopprimere; la divisione del nuovo assetto sociale in gruppi che solo apparentemente vivono in pace ma che sotto sotto si odiano morto cortesemente...

In conclusione, è stata una lettura avvincente, dal ritmo serrato, emozionante, non si può non fare il tifo per Beatrice/Tris, e il tocco lieve di romanticismo non guasta l'atmosfera avventurosa.

Consigliato!!!

obiettivo 21
libro distopico

PROSSIMI ARRIVI IN LIBRERIA PIEMME/EINAUDI (23-30 AGOSTO)



Prossime uscite d'agosto Piemme - Einaudi.

Cosa attira la vostra attenzione? ^_^

UNA FAMIGLIA FELICE: una trama ricca di tensione narrativa che conduce gradualmente verso sconvolgenti rivelazioni finali. (23.08)
UN AUTUNNO A PARIGI: dopo Ritrovarti, molto amato anche dai lettori italiani, Véronique Olmi torna con un romanzo delicato e struggente, che riesce a toccare tutte le corde del cuore. (30.08)
QUANDO FINISCE L'INVERNO, con cui ha vinto il Premio Herralde de Novela, conferma Nettel come una delle maggiori scrittrici in lingua spagnola di oggi. (23.08)
NON DEVI DIRLO A NESSUNO: Qualcuno controlla Luca, ogni suo movimento. Forse è l'uomo del bosco, forse no. A tredici anni non sai quanto vicino possa essere il male (quarta di copertina).(30.08)


UNA FAMIGLIA FELICE
di Jean H. Korelitz


You should have known
Ed. Piemme
492 pp
18.50 euro
USCITA:
23 AGOSTO 2016
Grace Reinhart Sachs conduce una vita praticamente perfetta a Manhattan, dove fa la psicoterapeuta, abita in una bella casa e ha una splendida famiglia composta da Henry, il figlio dodicenne, e il marito Jonathan, oncologo pediatra di fama.
Non solo: è anche in procinto di pubblicare un libro di consigli per tutte quelle donne che si fidano troppo degli uomini.
Perché le donne troppo spesso non vogliono accettare la realtà, sembrano incapaci di vedere quello che sono veramente i loro uomini.
Tutto si aspettava, tranne che un giorno gli stessi consigli sarebbero valsi anche per lei.
Quel giorno arriva quando suo marito, improvvisamente, non torna a casa una sera da un convegno nel Midwest. Tentando di rintracciarlo, Grace scopre che si è lasciato dietro un cellulare che lei non ha mai visto e, soprattutto, che da settimane non si fa vivo in ospedale.
Forse è il momento di ascoltare quella voce fastidiosa che le sussurra all’orecchio cose che non vuole sapere.

L'autrice.
JEAN H. KORELITZ, ha scritto diversi romanzi e collabora con Vogue, Newsweek, Travel & Leisure. Una famiglia felice non è il suo primo romanzo, ma è sicuramente quello che le ha portato il successo, restando a lungo in classifica sul New York Times e facendole guadagnare ottime critiche. Il romanzo è stato recentemente scelto per un film. Vive a Princeton con il marito e due figli.


Anteprima Giunti Editore: L'IMPERFETTA MERAVIGLIA di Andrea De Carlo - dal 30 settembre in libreria



Una piacevole notizia per quanti apprezzano lo scrittore Andrea De Carlo!

L’autore, che fino a questo momento ha pubblicato con Bompiani, cambia editore: il suo prossimo libro, in arrivo a fine settembre, sarà edito da Giunti Editore.

Ho deciso di pubblicare il mio prossimo romanzo con Giunti perché lì ho trovato uno spirito che mi corrisponde. Mi ha convinto la combinazione di competenza professionale, entusiasmo fuori dalla routine, e impegno a tutti i livelli a raggiungere sempre nuovi lettori – spiega De Carlo”.
Un romanzo che alterna il ritmo del rock, la leggerezza della commedia brillante, e la profondità del tempo che tutto cambia e modifica. Un continuo mutamento che è la bellezza della vita, la possibilità di essere veramente, fino in fondo, quel che siamo.

L'IMPERFETTA MERAVIGLIA
di Andrea De Carlo


Giunti Editore
336 pp
18 euro
USCITA:
30 SETTEMBRE 2016
"La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni altrui"

Trama

In Provenza, l'autunno mescola le prime umide nebbie con un lungo strascico di calore quasi estivo. I borghi e le ville si stanno vuotando di abitanti e turisti. 
Ancora un grande evento però si prepara.
Quasi a sorpresa, sul locale campo di aviazione, si terrà il concerto di una celebre band inglese, i Bebonkers, un po' per fini umanitari un po' per celebrare il terzo matrimonio di Nick Cruickshank, vocalist del gruppo e carismatico leader.
I preparativi fervono, tutti organizzati dal piglio fermo di Aileen, futura moglie di Nick. In paese c'è una gelateria gestita da Milena Migliari, una giovane donna italiana che i gelati li crea, li pensa, li esperimenta con tensione d'artista.
Un rovello continuo che ruota attorno all'equilibrio instabile del gelato, alla sua meraviglia imperfetta perché concepita per essere consumata o per liquefarsi, per non durare...

L'autore.
Andrea De Carlo è nato a Milano. Ha scritto ‘Treno di panna’, ‘Uccelli da gabbia e da voliera’, ‘Macno’, ‘Yucatan’, ‘Due di due’, ‘Tecniche di seduzione’, ‘Arcodamore’, ‘Uto’, ‘Di noi tre’, ‘Nel momento’, ‘Pura vita’, ‘I veri nomi’, ‘Giro di vento’, ‘Mare delle verità’, ‘Durante’, ‘Leielui’. I suoi romanzi sono tradotti in 26 paesi.

Recensione di DUE DI DUE - QUI

giovedì 11 agosto 2016

Le cover di oggi (11.08.2016)



Ecco alcune cover di libri da poco letti e/o in lettura.

Qual è la più carina, secondo il vostro gusto personale?

Sono indecisa tra quella col gatto - che fa sempre tenerezza - e l'ultima, per la sua semplicità ed efficacia (il fiore rosso che spicca sullo sfondo "grigio").

Se vi va, ditemi la vostra ;)









New entry in my library (agosto 2016)



Carissimi lettori ed amici, come procedono le vostre letture di agosto?
Le mie non male: ho in lettura due libri in digitale (Il gatto che aggiustava i cuori e Il prezzo del domani) e un cartaceo (Divergent), ma ancora non ne termino uno, quindi non ho recensioni da proporvi!

Come se non bastassero i libri che già ho e che ancora non inizio a leggere, recandomi a Bari per mio padre, non ho potuto evitare di fare un paio di salti alla Feltrinelli...
Secondo voi potevo mai uscirne a mani vuote??
NON SIA MAI!!!!

E allora ecco i miei acquisti!

IL GIARDINO DEI SEGRETI
Essendomi innamorata della Morton con UNA LONTANA FOLLIA, ed avendo confermato il mio amore per la sua penna con I SEGRETI DELLA CASA SUL LAGO, ero alla ricerca di altri suoi romanzi, come "Ritorno a Riverton Manor", "L'ombra del silenzio" e "Il giardino dei segreti".
Ho trovato quest'ultimo e non me lo sono lasciata scappare :-D

Sinossi

È il 1913 e sulla costa dell'Inghilterra una nave è pronta a salpare per l'Australia: a bordo, tra passeggeri e marinai, una bambina di quattro anni, Neil, stringe il prezioso libro di favole che le ha regalato la misteriosa Autrice, Eliza Makepeace, la donna che dovrebbe prendersi cura di lei, ma che l'abbandona sul ponte.
Distratta da un bimbo più grande che la invita a giocare, Neil non si accorge che la nave lascia il molo diretta verso il mare aperto; sola sulla nave, quando il transatlantico arriva a destinazione, la piccola si ritrova sperduta nel porto di Maryborough: non ricorda il suo nome e tutto ciò che le è rimasto è una valigia bianca che contiene qualche vestito e quel bellissimo libro di fiabe.
Per Hugh, il capitano del porto, quella delicata creatura pare piovuta dal cielo, a consolare lui e la moglie della loro sterilità.
Da quel momento sarà sua figlia.
Solo la sera del suo ventunesimo compleanno Neil apprende dal padre il segreto delle sue origini e la sua vita cambia per sempre.



L'ISOLA SOTTO IL MARE
MOSHI MOSHI
E come non approfittare dell'offerta Feltrinelli, due libri a 9.90?
Ecco le mie due scelte:

L'ISOLA SOTTO IL MARE (Isabel Allende)

1770, Santo Domingo, ora Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. 
Tété impara presto com’è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l’ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. 
Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l’affrancamento degli schiavi. È una battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all’annodarsi di relazioni e alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi – soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti. 
Contro il fondale animatissimo della Storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un’eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni.

MOSHI MOSHI (Banana Yoshimoto)

Dopo aver perso il padre in quello che ha tutta l’aria di essere stato un doppio suicidio d’amore, Yoshie si trasferisce dalla sua casa di Meguro a un minuscolo e vecchio appartamento in un quartiere di Toky. Qui Yoshie spera di superare il dolore e dare una nuova direzione alla sua vita. Un giorno, però, sua madre le si presenta a casa all’improvviso e ciò dà inizio ad una bizzarra convivenza che unisce le due donne lungo il percorso di elaborazione del lutto che le ha colpite, le pone di fronte a verità inaspettate, le aiuta a scorgere fiochi lumi di speranza nel buio di una quotidianità ferita. Moshi moshi – “pronto” al telefono – è il racconto di una rinascita, la favola delicata e struggente della vita di un quartiere, la storia di una madre, di una figlia, di un grande dolore e di qualche piccola felicità inattesa.

AVETE LETTO QUESTI LIBRI?
COSA NE PENSATE?

AVETE FATTO ANCHE VOI QUALCHE ACQUISTO DI RECENTE? ^_-

martedì 9 agosto 2016

Ricordando... Hermann Hesse



Il 9 agosto 1962 moriva, a causa di un'emorragia cerebrale, Hermann Hesse (n. 1877), premio Nobel per la Letteratura nel 1946.


Hesse proveniva da una famiglia di missionari; i suoi genitori erano missionari protestanti, e sua madre era a sua volta figlia di missionari che svolgevano il proprio operato in India.
Aggiungi didascalia
E' facile capire, quindi, come la religione abbia giocato un ruolo importante nella vita di Hesse, in particolare il pietismo. Questa corrente religiosa, infatti, ha offerto ad Hermann una visione della fede personale molto forte che ha influenzato la sua vita.

Hesse era in costante conflitto con le autorità. Probabilmente a causa della rigida formazione ricevuta nell'infanzia, spesso si trovò in conflitto con i suoi genitori, con gli insegnanti e altre figure in autorità.
Quando aveva solo 15 anni, il giovane Hermann iniziò a rivelare la sua natura ribelle fuggendo dal seminario. In quello stesso anno, a seguito di un tentato suicidio, i genitori di Hesse lo avevano fatto chiudere in un istituto per malati mentali. Dopo esserne uscito, Hesse ha sfidato ulteriormente la pazienza degli adulti attorno a lui prendendo a fumare e bere con i compagni più grandi. 
 
Lo scrittore aveva un profondo amore per i libri ed infatti, prima di diventare uno scrittore, Hesse ha lavorato come apprendista in diverse librerie. Ha ottenuto il suo primo apprendistato a 16 anni e ha continuato a lavorare fino alla pubblicazione del suo romanzo Peter Camenzind nel 1904, fatto che gli ha permesso di vivere la vita da autore indipendente.

Hesse ha cercato di riguadagnare la sua spiritualità viaggiando attraverso l'Asia.
Nel 1911, Hesse è andato nello Sri Lanka, in Indonesia, Sumatra, Borneo, e Birmania. Lo scopo del viaggio era rinnovare la propria spiritualità, ma in realtà riuscì solo a esaurirsi ulteriormente. 
Dopo aver lottato con la depressione per tutta la vita, gli sforzi fisici dovuti ai viaggi non fecero che peggiorare le sue condizioni.

Hesse è stato in cura presso Carl Gustav Jung. In particolare, il 1916 è stato un brutto anno per lui che, nel giro di un solo anno, vide morire il padre, il figlio ammalarsi gravemente e sua moglie scendere nelle grinfie della schizofrenia. 
Di conseguenza, Hesse è diventato un convinto sostenitore della psicoterapia e ha iniziato a curarsi. In questo modo, è venuto a conoscere Carl Jung personalmente. 

Il viaggio nella vita di Herman Hesse senza dubbio ha contribuito a rendere vasta la sua opera. 
Le sue lotte interiori per trovare la pace emotiva alla fine lo hanno portato a scrivere libri indimenticabili, tra cui la sua opera sua più celebre e amata: Siddhartha (1922). 

fonte per articolo: QUI

lunedì 8 agosto 2016

Scoprire Rio attraverso le pagine di un noir: "Come perdere l’anima" di Matteo Gennari (goWare Ed.)



L'affascinante noir di Matteo Gennari - Come perdere l'anima., edito da goWare Edizioni -ci conduce nei labirinti di Rio de Janeiro, città bellissima e misteriosa, ricca di contraddizioni e tentazioni.


COME PERDERE L'ANIMA
di Matteo Gennari



goWare
pp. 166
Edizione digitale € 4,99 
Edizione a stampa € 9,99
2016
Andrea, immigrato italiano che fa da autista ad altri italiani ricchi e potenti, è devastato da un’invidia inesauribile. 
Quando si innamora dell’affascinante Dejanira, la prostituta preferita dai suoi passeggeri, la sua vita e la sua anima subiscono un’altra e definitiva perdita.

In quanti modi si può perdere l’anima? 
Andrea lo scoprirà percorrendo le strade di Rio, immerso nel traffico caotico di una città ricca di contraddizioni, bellezze e tentazioni.

L'AUTORE
Matteo Gennari è poeta, scrittore di romanzi e di canzoni con un passato di reporter, giornalista freelance, cantante in una rock band, ma anche lavapiatti, cameriere, addetto alle pulizie e operaio. Insomma, un professore di italiano nato a Milano e ora residente in Brasile, a Rio de Janeiro.


 


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