mercoledì 12 ottobre 2016

LETTERE DA BERLINO (Vincent Perez) tratto da “Ognuno muore solo” - dal 13 ottobre al cinema



Aggiornamento del post FILM TRATTI DAI LIBRI AL CINEMA.

Film tratti dai libri in uscita nel 2016
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Da domani 13 ottobre arriva in sala Lettere da Berlino, film diretto da Vincent Pérez e tratto da una storia vera,  raccontata nel romanzo “Ognuno muore solo” di Hans Fallada, pubblicato nel 1947.


OGNUNO MUORE SOLO
di Hans Fallada


Ed. Sellerio
Trad. C. Coïsson
2010
16 euro
752 pagine
Postfazione di Geoff Wilkes
Titolo originale: Jeder stirbt für sich allein

«Il libro più importante che sia mai stato scritto sulla resistenza tedesca al nazismo» (Primo Levi) 


E' un romanzo che si basa sulle informazioni relative all'inchiesta della Gestapo che portò alla decapitazione due coniugi berlinesi di mezz’età accusati di avere diffuso materiale anti-nazista; un libro sulla resistenza e sulla disperazione presenti nella Germania nel periodo difficilissimo del nazismo e della guerra. 

Hans Fallada, massimo autore del neorealismo weimariano, ormai alcolizzato, dipendente da farmaci, ripetutamente incarcerato e rinchiuso in istituti psichiatrici, ricevette l’incartamento da autorità della ricostruzione e scrisse l’opera nel tardo 1946, in ventiquattro giorni, appena prima di morire. 
quasi inosservato.

Purtroppo per molti anni questo ritratto agghiacciante di una Germania stretta nella morsa del nazismo è passato quasi inosservato, ma esso sfata un po' il luogocomune secondo cui Hitler non conobbe oppositori tra la gente ordinaria, e Fallada racconta di poveri eroi.


Anna e Otto Quangel, lui caporeparto lei casalinga, come tutti i loro pari soli e addormentati e poco prima ancora abbagliati dal Führer, conoscono un risveglio dopo la notizia della morte del figlio al fronte, e cominciano a riempire alcuni caseggiati della loro Berlino con cartoline vergate in modo incerto di appelli ingenui di ribellione. Lo fanno per comportarsi con decenza fino alla fine, ben sapendo che morranno e sicuri che nel vicino incontreranno più facilmente il delatore. 
L’autore li illumina, scorgendo in loro una specie di coscienza della nazione, rappresentata dai tanti volti intorno, espressioni di un popolo spaccato in due, chi odia e opprime e chi è sepolto nella sua paura.

L'autore.
Hans Fallada, pseudonimo di Rudolf Ditzen (1893-1947). Di Fallada Sellerio ha pubblicato E adesso, pover’uomo? (2008), Ognuno muore solo (2010) e Nel mio paese straniero (2012).


IL FILM.

LETTERE DA BERLINO



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DATA USCITA: 13 ottobre 2016
GENERE: Drammatico
ANNO: 2016
REGIA: Vincent Perez
ATTORI: Emma Thompson, Daniel Bruehl, Brendan Gleeson, Mikael Persbrandt, Louis Hofmann.


Berlino 1940. La città è paralizzata dalla paura. Otto e Anna Quangel sono una coppia appartenente alla classe operaia che vive in un appartamento malmesso e che, come tutti, cerca di stare alla larga dai guai durante la dominazione nazista. 
Quando il loro unico figlio viene ucciso al fronte, la perdita spinge Otto e Anna a compiere uno straordinario atto di resistenza e rivolta. Iniziano così a diffondere per tutta la città cartoline anonime contro il regime di Hitler, con il rischio concreto di essere scoperti e giustiziati. 
Presto la loro campagna antinazista richiama l'attenzione dell'ispettore della Gestapo Escherich e inizia una spietata caccia all'uomo. 
Nella loro ribellione silenziosa ma decisa, i Quangel riescono a sfidare il regime spietato e dispotico di Hitler con la sola forza delle parole.




Fonti per le trame e le immagini: Sellerio - Coming soon

BRIDGET JONES'S BABY - In libreria dal 13 Ottobre



Se non sbaglio è ancora in programmazione in diversi cinema d'Italia (SCHEDA FILM), e sappiate che il libro da cui sono tratte queste nuove avventure esce domani in libreria ^_^

Pronti a lasciarvi andare a larghi sorrisi con la pasticcione Brdget, alle prese con una gravidanza un po'... confusionaria, proprio come è sempre la sua vita?


BRIDGET JONES'S BABY. I diari
di Helen Fielding


Ed. Rizzoli
240 pp
18 euro
9.99 euro
IN LIBRERIA
13 OTTOBRE 2016

«Come si fa a non amare questa donna?» - “New York Times Book Review” 

«Helen Fielding è una delle scrittrici inglesi più divertenti, e Bridget Jones è di una comicità geniale.» - Nick Hornby 

«Una comicità brillante.» - Salman Rushdie


Bridget Jones è tornata. Col pancione. 

Arriva in libreria il quarto capitolo di una delle serie più divertenti degli ultimi anni, tutti pubblicati in Italia da Rizzoli.

Bridget Jones ha una nuova vita che adora: è produttore esecutivo di un programma televisivo, ha finalmente un’ottima linea, e possiede persino un’auto con tanto di navigatore.
È veramente soddisfatta, se non che... è più single che mai, attorniata da amiche che sfornano un bambino dopo l’altro e che le ricordano l’inesorabile ticchettio dell’orologio biologico. 
Per il momento si limita a fare la madrina, ed è proprio all’ennesimo battesimo che rivede, dopo cinque anni dalla rottura del loro fidanzamento, Mark Darcy. 
Uno sguardo, poche parole, e i due si ritrovano a letto insieme. Nella vita di Bridget Jones, però, niente è mai così semplice: dopo qualche giorno rivede anche l’incorreggibile rubacuori Daniel Cleaver, che la trascina in una notte di passione.

Passano i mesi e Bridget non riesce più a entrare nei suoi jeans preferiti… 
Gli amici la convincono a fare un test di gravidanza, che ovviamente è positivo.
Chi sarà quindi il padre? Il rigido Mark o Daniel il cialtrone-cheperò-potrebbe-cambiare? 
Basterebbe molto meno per riaccendere la loro rivalità, ma fra i due litiganti Bridget se la gode: perché è felice, molto felice, di aspettare un bambino. 
In fondo, il papà è un dettaglio! 
Anche alla soglia dei quarant’anni Bridget Jones resta l’esilarante, caotica, imbranata ragazza che si nasconde in ciascuna di noi, e che – per citare Mark Darcy – ci piace così com’è.

L'autrice.
HELEN FIELDING è l’autrice di Il diario di Bridget Jones, Che pasticcio, Bridget Jones e Un amore di ragazzo, tutti pubblicati da Rizzoli e presenti nel catalogo BUR. Ha lavorato come giornalista per la stampa e la televisione. Vive tra Londra e Los Angeles.

martedì 11 ottobre 2016

Recensione: L'UCCELLO DEL TUONO di Valentina Marcone



Amore, passione, litigi, avventura...: la vita della giovane Furia Deva non è affatto noiosa, impegnata com'è non solo a gestire i suoi rapporti con i tre baldi vampiri che l'hanno cresciuta, e in primis col consorte Gabriel, ma ancor di più a gestire se stessa, i suoi istinti, le capacità ma anche i limiti che la riguardano (e che spesso la scoraggiano), per non parlare poi dei nemici numero 1: i licantropi!.

Ma se c'è una cosa che caratterizza Deva è la testardaggine e non ci sono ostacoli troppo grandi che possano fermare la sua natura di Furia.

"L'Uccello del Tuono" è il terzo volume della saga Urban Fantasy/Paranormal Romance "La croce della Vita" di Valentina Marcone.

Precedenti romanzi della serie:
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L'UCCELLO DEL TUONO
di Valentina Marcone


Data di uscita: 31 maggio 2016
Genere: Urban Fantasy, 
Paranormal Romance
Collana: “Fantasy”
Prezzo: Ebook 3.99€
cartaceo 12€
215 pp
            Link per acquisto

Ritroviamo Deva, fidanzatissima con il suo bel vampiro, Gabriel Sincore, geloso e un po' scontroso ma perdutamente innamorato dei suo Scricciolo, che, a dispetto del tenero soprannome, è spesso più snervante e cocciuta che dolce e mansueta.

Ma Deva è così e chi la conosce, la ama e l'accetta per quella che è.

Insieme a lei, ritroviamo i fratelli di Gabriel, il saggio Michele e l'affettuoso Raffaele (sposato con la bella vampira Clara), e ad essi si aggiungono saltuariamente altri vampiri che frequentano i Sincore.

Deva sta crescendo: aver affrontato i nemici licantropi l'ha resa più consapevole di ciò che è e può diventare, ma le prove sono dietro l'angolo.

La vita sembra procedere fin troppo serena e regolare, tra pietanze succulente preparate dall'apprensiva Adele, lo studio, gli allenamenti con Gabriel, con cui ha un'ottima vita intima...; insomma è tutto ok.

Ma si sta avvicinando il Solstizio d'estate, il 21 giugno, che coincide con i tre anni da quando è avvenuta la prima trasformazione di Deva in Furia.
Cosa potrebbe accadere al corpo e alla mente della giovane Deva in quei giorni fatidici?

Nessuno lo sa, ma certo la nostra protagonista è convinta che non si trasformerà in una ninfomane pazza!
Ma per evitare problemi inutili, ai fratelli Sincore viene in mente una soluzione: passare tre giorni chiusa in casa soltanto in compagnia di vampire femmine, tenendo lontano qualsiasi esponente del sesso forte (pena eventuali torture e barbaro assassinio da parte del fidanzato ultra geloso e poco disposto ai compromessi).

Ma il Solstizio si rivelerà foriero di brutte e traumatiche esperienze per la nostra Deva e, mentre è in casa con Clara ed altre vampire reputate degne di fiducia, accade l'inimmaginabile: Deva viene rapita dai licantropi, e a questa già difficile realtà si aggiunge la certezza che ciò è accaduto perchè ci sono dei traditori...

Deva resterà poco in mano ai suoi rapitori ma se la vedrà davvero brutta, perchè le faranno male, molto male, e non tanto e non solo fisicamente (essendo lei una Furia, il suo corpo è in grado di guarire e riprendersi, seppur gradualmente) quanto nella mente e nell'anima.

Ritrovarsi in mano di nemici male intenzionati e disposti a ogni forma di aberrazione per portare a termine i propri orribili piani, sarà devastante per Deva, perchè qualcosa di "forte" spezza i suoi equilibri e la ragazza si ritrova a dover fare i conti con debolezze e limiti che non sapeva di possedere.

Il suo alter ego - la Furia che è in lei -, quella natura combattiva che le appartiene intimamente, sembra averla tradita e "non rispondere più ai suoi richiami".

Deva si sente frustrata, afflitta, delusa da se stessa e questa nuova consapevolezza di avere dei punti deboli che non conosceva, regalerà dei momenti di sconforto non soltanto a lei, ma anche a chi le è attorno e le vuol bene,

Di cosa ha bisogno Deva per risvegliare quella parte di sè che pare essersi improvvisamente assopita?

Sarebbe bello avere un libretto di istruzioni dei propri poteri, così da sapere come comportarsi in caso di "guasti improvvisi", ma ahilei, non è così che la vita va...

Ma come dicevo all'inizio, Deva è una combattente, ha una personalità che, con tutte le fragilità del suo essere una giovane donna, cresciuta sotto le ali protettrici di tre uomini che le hanno fatto da padri e da fratelli maggiori, nasconde altrettanti punti di forza; ha un caratterino bello "tosto", è testarda, tenace, e il lettore non ha dubbi che ce la farà a ritrovarsi e ad essere pronta ad eventuali successivi attacchi.

In questo capitolo della saga di Valentina Marcone, come si evince, seguiamo Deva in un percorso di crescita, che la vede combattere con una parte sconosciuta di sè, prima ancora che con i nemici di fuori.
Ma Deva non è sola e chi l'ama è pronto ad aiutarla e anche a sopportare i lati del suo carattere più capricciosi e spesso davvero irritanti.

Deva è un "peperino", ha le sue mille paranoie ed insicurezze, detesta essere trattata come un'eterna bambina ma al contempo è bisognosa di coccole.
Con Gabriel ha un rapporto davvero "effervescente", fatto di litigi e baruffe alternate a momenti hot, di passione sfrenata e di baci infuocati.

La lettura scorre fluida e molto piacevole, come nei volumi precedenti; lo stile è fresco, frizzante, ironico, Deva è una protagonista e una voce narrante che trascina e coinvolge il lettore nel suo vortice di pensieri e sentimenti, facendogli vivere da vicino ogni sua esperienza; la storia, le avventure di Deva, i suoi rapporti con chi le è vicino sono ben narrati, le pagine si leggono tutte d'un fiato perchè il ritmo è dinamico e non ci sono momenti morti o noiosi (del resto, con Deva non ci si può annoiare), finchè si arriva all'ultima pagina soddisfatti di ciò che si è letto.

E' una saga scritta bene, con tanti elementi originali, i momenti più "profondi" - relativi alla dimensione interiore di Deva - si alternano ad altri umoristici e leggeri, col risultato che ogni libro è assolutamente piacevole da divorare e inevitabilmente appassiona il lettore.

Consiglio davvero questa saga, in particolare agli appassionati del genere.

COMUNICATO: festival noir LA PASSIONE PER IL DELITTO | 15 e 16 ottobre



Siete appassionati di gialli/noir e abitate nei pressi di Como?

Bene, allora questo comunicato potrebbe interessarvi!!


FESTIVAL LA PASSIONE PER IL DELITTO 
 15^ edizione
Libri e autori tra giallo e noir

15 e 16 ottobre 2016
Lariofiere – Erba (Como)

Il festival di narrativa La Passione per il delitto, giunto con successo alla sua 15^ edizione, offre anche quest’anno due giornate no stop – sabato 15 e domenica 16 ottobre - di incontri letterari, fotografia, cucina e didattica all’insegna della contaminazione, nel centro espositivo e congressuale Lariofiere di Erba.
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Il Festival è una delle manifestazioni dedicate alla narrativa di genere più longeve in Italia, la cui prima edizione risale al 2002; una storia importante che testimonia l’interesse, ancora forte, per il genere letterario noir e poliziesco che richiama ogni anno numerosi appassionati.

PROGRAMMA

Il programma dell’edizione 2016 parte come sempre sulla centralità delle opere letterarie di genere, pubblicate in Italia nell’ultimo anno, attraverso incontri con autori di notorietà nazionale. 
Tra queste, le ultime proposte di piccole e promettenti case editrici, capaci di proporre al mercato e ai lettori nuove voci inedite e interessanti.
Ma non solo. Oltre alle presentazioni, sono previsti eventi e iniziative capaci di dare la dimensione del festival.

GIORNO 15 OTTOBRE

  • L’edizione 2016 si apre sabato 15 ottobre alle ore 14.00 con il corso di scrittura, a partecipazione gratuita fino a esaurimento posti intitolato, “Raccontare una storia. Trame, personaggi, scrittura”. Il corso è tenuto da Franco Limardi, scrittore, giornalista e sceneggiatore e docente di corsi di scrittura.
  • Segue alle ore 16.00 il corso dal titolo “Raccontare una storia. Le immagini”. Fotografie che racchiudono una storia: un percorso a ritroso che parte dallo scatto, ritratto di un momento da cui si sviluppa il racconto dell’accadimento e di chi ne è stato protagonista. Il relatore è Mattia Vacca, fotogiornalista impegnato per le principali testate giornalistiche italiane e straniere.

Entrambi i corsi, a partecipazione gratuita con iscrizione, sono validi per il riconoscimento dei crediti formativi per giornalisti attraverso la piattaforma Sigef.

GIORNO 16 OTTOBRE

  • La giornata di domenica 16 ottobre si apre alle ore 13.00 con l’incontro “Come ti cucino un giallo”. Racconti, libri e cucina con lo showcooking di Federica Camperi, cuoca a domicilio con il nome Incomincia per C.
Intervengono Emilio Martini (dalla penna di Elena e Michela Martignoni) con “il mistero della gazza ladra. Le indagini del commissario Bertè” (Corbaccio);Cristina Rava “Quando finiscono le ombre” (Garzanti). L’incontro è moderato dalla giornalista Katia Trinca Colonel. Al termine dell’incontro verrà servito un piatto rigorosamente giallo.

  • Segue alle 14.30 il dialogo a due voci, moderato da Elisabetta Bucciarelli, tra: Claudio Morandini “Neve, cane, piede” (Exorma) e Andrea Fazioli “L’arte del fallimento” (Guanda).
  • Alle 15.30 salgono sul palco Antonio Fusco con “Il metodo della fenice” (Giunti), Claudio Metallo con “come una foglia al vento” (CasaSirio), Paolo Restucciacon “Io sono Kurt” (Fazi). Modera l’incontro Carmen Legnante con Carolina Crespi.
  • Alle 16.30 torna lo showcooking di Federica Camperi che accompagna le presentazioni di Nicoletta Sipos con “La promessa del tramonto” (Garzanti), Silvia Avanzato con “Anemone al buio” (Fazi). Modera Antonella Bavetta.
  • La giornata di incontri prosegue alle 17.30 con un nuovo dialogo a tre voci, moderato da Paolo Moretti e Marco Proserpio, tra Cosimo Argentina con “L’umano sistema fognario” (Manni), Antonio Zamberletti con “Cascina smorta” (Runa), Filippo Fornari con il nuovissimo “Omicidi all’Isola, nevrotico erotico blues” (Todaro).
  • La quindicesima edizione del festival si chiude alle 18.30 con la Banda Putiferio e lo spettacolo “Liscio assassino, dalla galera alla balera”. Racconti, poesie e canzoni ambientati nei vicoli bui del giallo e del noir. Ideato da Daniele Manini e Roberto Barbini, porta sul palco scrittori, cantanti e musicisti per una grande performance artistica.
La serata erbese vede la partecipazione degli scrittori Gianluca Mercadante e Samuel Giorgi.

  • Alle ore 19.30 risotto giallo e brindisi per tutti.



N.B.: INGRESSO gratuito, compresa la partecipazione ai corsi (fino ad esaurimento posti)

INFO:

E-mail redazione@lapassioneperildelitto.it

Web www.lapassioneperildelitto.it

Anteprima Sonzogno\ Louise Miller, "Ricettario amoroso di una pasticciera in fuga" - in libreria dal 13 ottobre




«Bisogna sempre fare tutto il possibile per rendere la vita più gustosa»: cari lettori, questo è il godurioso consiglio di Louise Miller, la quale "sa che una grande storia è come una torta di mele ben fatta: calda, piena di carattere, e mai troppo dolce" (Erica Bauermeister, autrice di La scuola degli ingredienti segreti).



Ricettario amoroso di una pasticciera in fuga
di Louise Miller



Sonzogno Editori
Trad. M. Parolini - M.Curtoni
pp. 320
€ 17.50
ebook €9.99
in libreria
13 OTTOBRE 2016

Gli chef, si sa, hanno un brutto carattere. E non tutte le ciambelle riescono col buco. 
Eppure Olivia Rawlings, rinomata pasticciera del più esclusivo club di Boston, sembra fare eccezione: con le sue forme abbondanti e i capelli tinti di viola, colleziona un successo dietro l’altro, concedendosi a servizi giornalistici e apparizioni televisive, nonché a una relazione clandestina col suo datore di lavoro, padre di famiglia. 
Una vita dolce e piena di sapore, almeno fino al giorno della festa per i 150 anni del club, quando Olivia, sotto gli occhi di tutti, incendia non solo la torta flambé ma l’intero locale. 
La sua carriera è – letteralmente – in fumo,e le tocca abbandonare il glamour della metropoli per rifugiarsi a Guthrie, uno sperduto paesino del Vermont, patria di musiche e balli folkloristici. Immersa nella vita di provincia in compagnia del cane Salty, Olivia crede di ritrovare la tranquillità necessaria per riordinare le idee. 
Tanto più che la burbera Margaret la assume come pasticciera nella propria locanda.
Per una cittadina come lei, la casetta con veranda, il frutteto, la fragranza dei cibi genuini e le serate danzanti con la band del luogo sono un vero idillio. 
E l’incontro con Martin, tornato da Seattle per accudire il padre malato, la persuade di non essere più così sola al mondo. Ben presto, però, qualcosa si incrina: nel piccolo paese i pettegolezzi cominciano a girare e la nuova arrivata, dipinta come una rovinafamiglie, ne è l’oggetto preferito. 
Fino a quando una visita a sorpresa getterà il villaggio nello scompiglio e Olivia si troverà a dover decidere se continuare a scappare o impastare gli ingredienti che la vita sembra offrirle. 
E magari scoprire che quel che vuole davvero non è come lo immaginava, ma addirittura migliore.


L'autrice.
LOUISE MILLER, scrittrice e pasticciera, vive a Boston. Ricettario amoroso di una pasticciera in fuga, in uscita in altri cinque paesi, è il suo romanzo d’esordio
.



lunedì 10 ottobre 2016

Recensione film: LA VERITA' STA IN CIELO di Roberto Faenza



E' attualmente nelle sale cinematografiche italiane il film d'inchiesta di Roberto Faenza "La verità sta in cielo", che ha al centro uno dei casi irrisolti più misteriosi e inquietanti d'Italia: la scomparsa di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana 15enne di cui si perse ogni traccia dal 22 giugno 1983. 


Il titolo del film prende spunto da una frase che il fratello di Emanuela, Pietro, si è sentito dire da papa Bergoglio a proposito della sorella: "Lei è in cielo"; non solo, ma è un titolo in un certo senso "provocatorio", perchè a prescindere dal fatto che Emanuela sia viva o meno (e sia in cielo o meno), una cosa è certa: la verità non va ricercata in cielo, bensì in terra, perchè è qui che si nasconde, ormai da 33 lunghi anni.

Questo film non pretende di dare LA risposta al mistero Orlandi ma costituisce quasi sicuramente un tentativo, doveroso, di far aprire gli occhi (o di ricordare, se preferite) di più persone possibili su realtà poco pulite presenti nel nostro Paese, che vedono intrecciate criminalità, istituzioni politiche e religiose.


LA VERITA' STA IN CIELO



DATA USCITA: 06 ottobre 2016
GENERE: Drammatico
ANNO: 2016
REGIA: Roberto Faenza
ATTORI: Riccardo Scamarcio, Maya Sansa, Greta Scarano, Valentina Lodovini, Shel Shapiro, Luciano Roffi.


Emanuela scompare in un pomeriggio di fine giugno, dopo essere uscita dalla scuola di musica; non farà più ritorno a casa, e a nulla serviranno gli iniziali appelli di papa Giovanni Paolo II ai rapitori perchè lascino libera la ragazza.

Anni di buio, di ipotesi, piste e depistaggi, finchè alla trasmissione di Chi l'ha visto? arriva la telefonata dell'Americano, che suggerisce, se si vuol risolvere il "caso Emanuela", di andare a dare un'occhiata a Sant'Apollinare, dove è sepolto uno che lì, tra santi e madonne, proprio non dovrebbe starci: Enrico De Pedis.

Cosa c'entra De Pedis con Emanuela?

Nel film, che mescola qualche elemento fittizio (ad es, la testata giornalistica inglese che sta facendo ricerche su Mafia capitale e la giornalista Maria, interpretata da Maya Sansa) ai tanti reali (basati su testimonianze, documentazione e atti processuali), ci vengono ricordate (quanto meno accennate) alcune delle piste (percorse negli anni) legate alla sparizione di Emanuela  ma in realtà ci si concentra su una pista in particolare, erroneamente da sempre associata alla Banda della Magliana.

Questa nota banda romana è stata forse fin troppo mitizzata e romanzata, col risultato che ci si è distratti da coloro che invece muovevano davvero le fila della criminalità organizzata nella capitale a partire dagli anni Settata: i Testaccini, il cui leader è stato Enrico De Pedis, il boss che viveva come un principe, sempre elegante e ben vestito.
Enrico De Pedis, chiamato Renatino (nel film è interpretato da Riccardo Scamarcio), pare abbia avuto un ruolo non indifferente nel caso di Emanuela, fosse anche "soltanto" in qualità di freddo esecutore di ordini ricevuti "dall'alto".

E a sua volta attorno a lui ci sono la sua allora giovane amante Sabrina Minardi (Greta Scarano), e individui ambigui come il cardinale Marcinkus.

Il film dà un discreto spazio a De Pedis e al suo rapporto con la Minardi, bella e desiderabile ma anche succube di Renatino, "il suo principe", per compiacere il quale è disposta a tutto.

Ma passati 30 anni, quando una giornalista inviata dalla nota trasmissione già citata, Raffaella Notariale (Valentina Lodovini), va a cercarla, dopo qualche reticenza iniziale, la donna, ormai sola, provata nel fisico oltre che emotivamente, decide di far sentire la propria voce, di raccontare non solo il suo rapporto personale con l'amante, ma anche i loschi affari in cui questi era coinvolto, e che vedevano implicati politici e istituzioni, oltre che, purtroppo, una parte della Chiesa.

Le dichiarazioni di Sabrina Minardi sono quelle di una donna tristemente consapevole del proprio passato non limpido, che, oramai solo in compagnia di sensi di colpa, decide di dire la sua.
Chi le crederà?

Una bravissima Greta Scarano ci rimanda la complessità del personaggio da lei interpretato, tutte le sue contraddizioni di donna volubile, innamorata e manipolabile da un uomo dalla forte personalità, una donna spesso inconsapevole spettatrice di cose su cui era chiamata a restare muta; ma certi segreti terribili possono restare seppelliti per sempre?
La Minardi non più giovane (apprezzabile il tentativo del trucco per "invecchiare" la Scarano, a prescindere dal risultato finale, che magari non è perfetto) porta su di sè le conseguenze di una vita sregolata (l'uso di droga, la confusione che caratterizzerà le sue "confessioni", le inesattezze, faranno di lei una teste giudicata inattendibile) e, per sua ammissione, confida di sapere cosa è accaduto alla povera Emanuela.

Il personaggio della giornalista Maria è tra i pochi fittizi ma "ci sta" perchè fa da legante tra quelli reali, unendo persone, fatti e informazioni.

Verso il finale compare anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, e i toni diventano più commoventi perchè dal registro più neutro dell'inchiesta scendiamo verso qualcosa di più "personale", perchè quella di Emanuela e della sua famiglia è una storia che riguarda un po' tutti noi, soprattutto perchè vede coinvolte delle persone con sentimenti, sofferenze, speranze, paure... reali, delle quali la Giustizia non può dimenticarsi, archiviandole con un'alzata di spalle.

E questo film in un'ora e mezza prova a dare delle risposte, e lo fa percorrendo, come dicevo inizialmente, la pista criminale romana; chiaramente sono tanti i fatti, le informazioni e i personaggi che ci scorrono davanti; approfondire tutto in poco tempo è impensabile, ma credo che "La verità sta in cielo" faccia onore a quello che penso sia l'intento finale: tener desta l'attenzione pubblica su un caso che non merita di finire nel dimenticatoio, perchè nessuna persona, tanto meno un'innocente ragazzina che aveva una vita davanti, si volatilizza, sparisce nel nulla.., e se questo sembra accadere, beh la risposta va cercata, anche se son trascorsi 33 anni. Anzi, a maggior ragione dopo un'agonia lunga 33 anni.



Un film che risulta interessante. coinvolgente, con un cast a mio avviso azzeccato - da Riccardo Scamarcio nei panni del boss imperturbabile, con le mani in pasta ovunque, a Greta Scarano che interpreta con passione e credibilità la Minardi giovane e quella di 30 anni dopo, a Valentina Lodovini, che dà il volto alla determinata e tenace Raffaella Notariale.

Il film di Roberto Faenza potrebbe avere un peso tale da far riaprire il caso (come si augura il regista stesso), archiviato l'anno scorso?
Ci sono validi presupposti che motiverebbero la riapertura delle indagini?
Secondo ciò che comprendiamo nelle ultime battute, sembrerebbe di sì...

Io credo che ci stia tutto un film su questo caso (mi verrebbe da esclamare: finalmente è arrivato!), di cui sentiamo parlar da anni, grazie all'efficiente lavoro di Chi l'ha visto? (che non ha mai abbassato la guardia) e soprattutto all'instancabilità della famiglia Orlandi che ha il diritto di ricevere risposte definitive e vere su ciò che é accaduto a Emanuela, e di vedere puniti in egual misura tutti i colpevoli, mandanti ed esecutori.

Personalmente ho apprezzato il coraggio del regista nel decidere di portare sul grande schermo un tema scottante, che punta su verità scomode, la maggior parte delle quali, chiaramente, non sono notizie che rivelano l'impensabile o che svelano particolari mai detti prima da qualcun altro, ma resta il fatto che se esso può servire a non dimenticare che i tanti personaggi, che hanno avuto un peso in questa vicenda, non hanno finora mai pagato le proprie malefatte, allora ben venga "La verità sta in cielo".

domenica 9 ottobre 2016

LIBRI NEI LIBRI (#12)



Appuntamento con "I libri citati nei libri"!

Ecco i libri citati ne IL SEGRETO DI HELENA di Lucinda Riley, tutte letture dell'intelligentissimo Alex, il figlio primogenito di Helena:

  1. oltre a menzionare un classico spessissimo citato (tanto nei film quanto nei libri) - JANE EYRE di Charlotte Bronte -,  ci sono:


IL MAGO DI OZ
di Baum


Ed.  Feltrinelli
trad. S. Sacchini
192 pp
8.50 euro
2014
Dorothy e il suo amato cane Toto vengono depositati nella Terra dell’Est dei Biascichini da un tornado, ma nell’atterraggio schiacciano la Strega Cattiva. 
La Strega Buona del Nord viene a complimentarsi con Dorothy per quanto avvenuto, donandole le scarpe d’argento della defunta strega e le spiega che in tutto il Paese di Oz (così si chiama quel luogo fantastico) esistono quattro streghe, di cui due buone e due cattive. 
Ma in realtà Dorothy è poco interessata alla storia, vuole solo tornare subito a casa, dagli zii nel Kansas. 
A quel punto, la Strega Buona le consiglia di recarsi dal Mago di Oz, l’unico che potrà aiutarla.
Per trovarlo, le dice, sarà sufficiente seguire la “strada di mattoni gialli” fino alla Città di Smeraldo. LA strada è lunga e non priva di difficoltà, ma con la ragazzina ben presto si affiancano tre nuovi compagni di viaggio...







NICHOLAS NICKLEBY
di Charles Dickens


Ed. Newton Compton
trad. R. Reim
768 pp
4.90 euro
Nicholas Nickleby, un giovane gentiluomo di “belle speranze”, ridotto in miseria insieme con la madre e la sorella dalla improvvisa morte del padre, si getta ingenuamente nelle spire di tremendi individui, uno dei quali è il suo stesso zio, vera anima nera di tutta la vicenda.
Da quando Nicholas intraprende il viaggio che lo porterà da Londra allo Yorkshire, nella lurida “scuola” di Master Squeers per ragazzi abbandonati, alla ricerca di un lavoro e di se stesso, anche i lettori, trascinati dalla ineffabile potenza narrativa di Charles Dickens, viaggiano con lui attraverso le più spietate desolazioni della cattiveria umana e l’infinito calore di una presenza amica pronta a rischiare in prima persona per dare aiuto e conforto.

Nicholas Nickleby è lo splendido romanzo dove si svolge anche la rivolta di un gigante della letteratura contro la crudeltà più ripugnante: quella verso i deboli, gli indifesi, i bambini.



Concludo questo post con una splendida e nota lettere-poesia di Rudyard Kipling, menzionata sempre dal co-protagonista all'inizio del romanzo.
Essa risale al 1895, scritta dallo scrittore al figlio.



SE


Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti 
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne, 
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; 
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina 
E trattare allo stesso modo quei due impostori; 
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, 
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite 
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio 
E non dire una parola sulla perdita; 
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro 
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, 
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile 
Dando valore a ogni minuto che passa, 
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, 
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!


PAROLE CHE A ME METTONO I BRIVIDI
OGNI VOLTA CHE LE RILEGGO! *_*


ANCHE VOI AVETE FATTO CASO A TITOLI DI LIBRI
MENZIONATI NELLE VOSTRE ULTIME LETTURE?
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