martedì 23 luglio 2019

Recensione: DICIANNOVE di E.S. Carter



Jake ed Emma non potrebbero essere più diversi e i loro mondi più lontani. Lui è un dongiovanni in cerca solo di avventure di una notte, non si è mai innamorato e non ha alcuna intenzione di lasciarsi ingabbiare da relazioni sentimentali durature.
Lei è dolce, ingenua, una ragazza seria e pulita: potrebbe far perdere la testa a un tipo come Jake?
Nonostante il destino sembri mettere più di un bastone tra le ruote, i due si sentono attratti l'uno dall'altra in modo irresistibile...




DICIANNOVE

di E.S. Carter



QUIXOTE EDIZIONI
Trad. A. Esposito
SERIE: Love by numbers #1
PAGINE: 289
PREZZO: €3,99 (e-book) 
DATA DI USCITA: 17 luglio 2019
"Diciannove. È il numero di rifiuti ricevuti da agenti di casting e audizioni questo mese" (Jake)


"Diciannove. Non riesco a credere che oggi sia il mio ultimo giorno da adolescente irresponsabile. Cioè, venti sembra il momento in cui devi diventare seria e decidere cosa vuoi fare nella vita. Non è così?" (Emma)

Jake Fox è un giovanotto bello e attraente e ne è incredibilmente consapevole, tanto da esercitare il proprio fascino sulle donne senza limiti e senza mai porsi alcun problema.
Non è alla ricerca di fidanzate e sta bene attento a portarsi a letto solo fanciulle che, come lui, cercano l’avventura di una notte, quella senza strascichi e piagnistei del giorno dopo; niente relazioni serie, zero coinvolgimento sentimentale: sempre e solo puro sesso. Divertimento senza impegni e conseguenze.
La sua vita si trascina così, mentre si barcamena tra le tantissime donne con cui divide qualche ora di “allenamento fisico” a letto, e il lavoro da Havers (un’azienda di moda). E intanto coltiva il suo sogno nel cassetto: fare l’attore.
Ha una famiglia unita e numerosa, tra cui spicca il fratello maggiore Nate, imprenditore di successo e anch’egli latin lover convinto.
Nate ha aperto (e continua ad aprire) locali notturni chic, lussuosi e molto frequentati, il che lo sta rendendo ricco e famoso.
Una sera, proprio nel locale del fratello, il bel Jake fa un incontro che gli sconvolgerà l’esistenza.
Emma Campbell ha diciannove anni (quasi venti) ed è in cerca di un’occupazione; vive in casa con i genitori, e se col padre ha un rapporto profondo e affettuoso, con la madre non c’è alcun tipo di sintonia. La donna sembra completamente disinteressata alla figlia, se non quando si tratta di rimproverarla o di farla sentire un peso in casa o una ragazza senza arte né parte.
Le motivazioni alla base di questa ostilità sono molto profonde e vanno ricercate non semplicemente in una diversità caratteriale, ma ancor più in un drammatico e doloroso evento che ha sconvolto la vita della famiglia (lascio che siate voi a scoprirlo, se doveste leggere il romanzo).
Emma è molto bella ma è come se non se ne rendesse conto; ha poca autostima, non valorizza il proprio fisico da urlo, non è pienamente consapevole del proprio essere “naturalmente sexy” e quindi di poter attirare gli sguardi di desiderio del sesso forte.
Jake compreso.
I due s’incrociano, ma molto di sfuggita, proprio da Havers, dove lavora Jake, in occasione di un colloquio che Emma deve sostenere in vista di un’eventuale assunzione. E se lei resta folgorata dal viso stupendo e perfetto di lui e dai suoi occhi di un blu intenso, lui a malapena la nota, proprio perché Em è sempre sulle sue, si muove “in sordina”, quasi timorosa di farsi notare e di non essere all’altezza degli altri.
Ma, come dicevo, sarà il locale di Nate a fare da teatro per il loro incontro, che si rivelerà fondamentale per entrambi.
Em decide di festeggiare i suoi venti anni con l’amica del cuore, Liv, un tipo frizzante ed estroverso che le vuole un gran bene; le due amiche desiderano divertirsi ballando e conoscendo gente, supportate anche dal coraggio che dona qualche sorso di alcol, perché no?.
Essendo entrambe belle, effervescenti sulla pista da ballo e con due vestitini mozzafiato, non possono passare inosservate: Liv attira gli sguardi proprio di Nate, mentre Emma diventa il bersaglio di Jake.
I due ballano insieme e sentono l’elettricità che corre tra loro, che li calamita l’uno verso l’altra: Emma è stupita di come questo adone moro e dagli occhi magnifici possa dar retta ad un tipo semplice e comune come lei, eppure è così; dal canto suo, Jake percepisce che quella ragazza splendida con i capelli color caramello è speciale, gli stimola non solo le parti basse ma sente che anche il suo cuore perde un battito ogni volta che i loro sguardi si incrociano e le farfalle si fanno sentire nello stomaco come mai gli era accaduto prima di allora.
Cosa cavolo gli sta succedendo?
Lui, il Casanova per eccellenza, che ha sempre trattato le "femmine" come un oggetto nella logica “usa e getta” (per carità, tutte donne adulte e consenzienti, mai nessuna presa in giro con false speranze e corteggiamenti romantici), si ritrova completamente rapito da una sconosciuta e dolce fanciulla che sprigiona sensualità e dolcezza insieme.
Amore a prima vista? Colpo di fulmine?
Qualunque cosa sia, Jake sa solo che non vuol lasciarsi sfuggire un tale e gustoso bocconcino.
Ma quella notte accade qualcosa che manda all’aria i suoi propositi di seduzione e che segna la vita di Emma e di chi le è vicino.
Dopo aver visto Jake flirtare selvaggiamente con una bomba sexy sotto i propri occhi, Emma - delusa, ferita - scappa dal locale e purtroppo nei minuti successivi vivrà un’esperienza tremenda che se non finisce in tragedia è solo grazie al tempestivo intervento proprio di Jake...
Da quel momento inizia un incubo per entrambi: distanti l'uno dall'altra,  lei avrà bisogno di tempo per riprendersi nel fisico e nella mente, e lui dovrà fare i conti con la consapevolezza di avere in qualche modo favorito quel brutto “incidente” con i suoi comportamenti da superficiale ossessionato dal sesso.

Jake ed Emma riusciranno a darsi una nuova e più consapevole opportunità per provare a costruire qualcosa di significativo tra loro, assecondando quel filo d’attrazione che non s’è mai spezzato e che li ha sempre tenuti legati anche nei mesi in cui non si sono visti e frequentati?

L’autrice ci narra le vicende che fanno incontrare i due protagonisti intervallando, di capitolo in capitolo, i loro punti di vista; ogni narrazione di Jake ed Emma inizia con la medesima frase, proprio per sottolineare che c’è qualcosa che li unisce nel profondo, anche se loro non ne sono (subito) consapevoli.
Conosciamo profondamente i due ragazzi, perché ne seguiamo i “dialoghi interiori”, i pensieri, i dubbi, le paure, le speranze, i sentimenti (e le loro evoluzioni), la prospettiva personale con cui vivono i momenti e le esperienze che li accomunano e li avvicinano.
Entrambi cambiano e crescono nel corso della storia: Jake è sempre il seduttore incallito, fissato per il sesso, che seduce e si lascia sedurre molto volentieri, e nonostante mente e cuore siano proiettati verso Emma, sono le parti basse il problema e frenare gli istinti gli è molto difficile. Nondimeno, col tempo saprà darsi una calmata, soprattutto quando capirà che se non vuole perdere Emma deve rispettarla e ragionare con gli organi giusti (il cervello e il cuore!).
Anche Emma matura: dall’essere impaurita e insicura, a causa della brutta esperienza quella orribile notte, imparerà a rafforzarsi proprio a partire dalle sue paure, e cercherà di acquisire maggiore indipendenza e sicurezza di sé, aiutata anche dagli amici.
L'amore saprà legare questi due poli opposti o le circostanze sfuggiranno al loro controllo, distruggendoli?

Le scene hot non mancano perché il caro Jake non si priva dei momenti di sollazzo, così come ci sono quelle simpatiche e buffe (ad es. quando in giro c’è il più caro amico di Jake, Harry) ma abbondano altresì le sequenze più riflessive e gli approcci imbarazzati e teneri tra i due protagonisti.
Essendo il primo di una serie, il finale non solo è apertissimo ma lascia a bocca spalancata e con una gran voglia di scoprire come procederanno gli eventi, che prendono, proprie alla fine, una piega imprevista.
Un romanzo New Adult che si lascia leggere con interesse e coinvolgimento, per la scrittura spumeggiante, adatta ai personaggi (alla loro età e personalità, al contesto in cui sono inseriti), che sa equilibrare i momenti più "goderecci" e leggeri con quelli più seri (violenza sulle donne, complessità dei legami famigliari, amicizia…).
Ringrazio Quixote Edizioni per l’opportunità di conoscere Emma e Jake e non mi resta che immergermi subito nel seguito e intanto consigliare questo libro, che può rivelarsi una lettura ideale per chi cerca storie di passione e di amori che chiedono a gran forza di poter sbocciare.



N.B.: il secondo volume della serie uscirà il 24 luglio!

Eccovi la trama:


VENTUNO
di E.S. Carter



QUIXOTE EDIZIONI
TRADUZIONE: Alessia Esposito
AMBIENTAZIONE: USA
COVER ARTIST: Rocchia Design
SERIE: Love by Numbers #2
GENERE: New Adult
FORMATO: E-book (Mobi) e cartaceo
PAGINE: 291
PREZZO: €3,99 (e-book) – disponibile su KU


TRAMA

Il destino continua a far incontrare Emma Campbell e Jake Fox.
Il destino continua anche a mettere sul loro cammino enormi ostacoli.
Ciò che il destino non ha ancora capito è che la connessione tra Jake e Emma è più forte di ogni circostanza. Un legame intenso che minaccia tutto ciò che hanno sempre pensato di loro stessi, che viene rafforzato da una giornata perfetta.
Una giornata perfetta in cui entrambi si sono arresi alla forza dei loro sentimenti. Una giornata  perfetta che è finita in tragedia e oscurità.
Jake è disperso.
Emma è perduta.
Perduta nel dolore e nella disperazione.
Il fato darà finalmente loro un’occasione per stare assieme o li allontanerà definitivamente?







lunedì 22 luglio 2019

Riflettori puntati sull'autrice Olivia Hessen (segnalazione)



Carissimi lettori, oggi vi presento una serie di romanzi, tutti della stessa autrice, Olivia Hessen.


Il segreto di Fosco 


GENERE: Storico LGBT
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA

"Avevo giurato di non rivolgerti mai più la parola ma in un momento difficile come questo il mio giuramento di cavaliere e di uomo è vano.
Vano bere, vano cercare di dimenticarti, vano anche provare a odiarti.
È tutto vano, vano come il nostro amore che tu hai seppellito."

Inizia con queste parole una lettera scritta nel 1107 da un conte francese che catapulterà il giovane Lukas Ferrantini nell’avventura più straordinaria della sua vita: scoprire la misteriosa verità riguardo il suo antenato Fosco.
Se poi ad affiancarlo in questo viaggio nel passato c’è l’affascinante professore Richard Grant...  allora tutto diventerà molto più coinvolgente!

ESTRATTO

Lukas era sempre più confuso.
Dopo che Richard aveva pagato il conto del Rivoire, nonostante le sue vive proteste, non erano affatto andati a prendere un aereo né si erano rifugiati in una chiesa o in qualche museo.
No, niente di avventuroso.
Avevano invece percorso a piedi la breve distanza che li separava dal quartiere di Santa Croce per raggiungere un bellissimo e grande appartamento che si trovava all’ultimo piano di un antico palazzo.
Chiedendosi cosa ci fosse di avventuroso in un appartamento, Lukas esaminò con occhio critico l’arredamento semplice ma allo stesso tempo elegante dell’ampio soggiorno. Rifletteva il carattere di Richard, soprattutto per la scelta di colori sobri ma ricchi di carattere come il nero e il bianco.
Scostò la tenda per guardare il panorama fuori dalla finestra.
La facciata della chiesa di Santa Croce, bianca e verde, si stagliava contro l’azzurro del cielo.
Lukas amava molto quella chiesa e anche la triste storia che vi era legata, quella della famiglia Pazzi i cui membri erano stati tanto superbi da congiurare contro Lorenzo il Magnifico e avevano finito per pagare con la loro stessa vita.
La cappella Pazzi, tuttora spoglia delle sue ricchezze, era un monito imperituro alla damnatio memoriae cui la famiglia era stata condannata.
-Sei ready?- chiese Richard interrompendo i suoi pensieri.
-Per cosa?- chiese voltandosi –Posso chiederti che intenzioni hai?-
Richard lo guardò negli occhi e Lukas abbassò lo sguardo per nascondere il rossore che stava imporporando le sue guance.
stupida aveva posto, si rimproverò mentalmente.
Però non sarebbe stato affatto male se Richard lo avesse invitato a cena o a prendere un altro caffè.
Nonostante quella situazione davvero fuori dal mondo, era pur sempre un uomo interessante, unico, straordinario...
Praticamente era l’uomo dei suoi sogni, anche se non lo avrebbe mai ammesso con nessuno.
-Non sono un serial killer, se è questo che stai pensando.-



Magia d’inverno

GENERE: LGBT, Romantico, Narrativa Contemporanea
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA

Manca poco a Natale e in una piccola pensione sulle Catskills i destini di sei persone stanno per incrociarsi.
Cosa accadrà a Chris, Gabriel, Thelma, Samuel, Scott e Mary?
Questo incontro fortuito cambierà le loro vite?
Scopritelo in questo allegro e romantico racconto natalizio scritto da Olivia Hessen!

ESTRATTO

Gabriel valutò con un’occhiata piuttosto perplessa la scritta a grandi lettere che campeggiava sull’insegna di legno anticato, appesa sopra l’ingresso della pensione.
Era una scritta a colori vivaci e piena di ghirigori, constatò sempre più scettico.
-Piccola pensione della felicità.- borbottò poco convinto –Un nome un po’ ridondante, non trovi anche tu?-
Chris guardò il suo compagno, avvolto nel pesante giaccone nero che l’uomo aveva comprato qualche mese prima in un famoso negozio di articoli sportivi e che era gli costato un sacco di soldi.
Conciato in quel modo, Gabriel sembrava un pipistrello brontolone e non certo qualcuno che doveva apprestarsi a festeggiare il Natale come facevano tutte le sante persone del mondo.
Si concentrò a guardarlo in volto, per non scoppiare a ridere e aumentare in quel modo il suo profondo disappunto.
Sotto il cappellino di lana blu, qualche ciocca di capelli gli sfuggiva incorniciando il bel viso dai tratti virili. Gli occhi azzurri tradivano una certa impazienza.
-A me piace.- rispose sorridendo –È suggestivo e anche di buon auspicio.-
Era vero.
Chris aveva scelto quella modesta pensione edificata sulle Catskills proprio per il suo nome romantico, quasi magico.
Aveva sperato che anche Gabriel si lasciasse rapire dal suo fascino e per qualche giorno mettesse miracolosamente da parte la frenetica routine quotidiana.
Invece no.
Figurarsi, per Gabriel Cobbs parole come vacanza, relax e divertimento erano solo sciocchezze.

Esotico Mistero

GENERE: LGBT, Romantico, Narrativa Contemporanea
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing


TRAMA

Cosa c’entrano un medico, una lettera affidata da un uomo in punto di morte e un viaggio in Thailandia?
E l’amore?
Cosa c’entra l’amore?
Scopritelo leggendo le pagine di “Esotico mistero”, il romantico racconto estivo di Olivia Hessen.


ESTRATTO

Dopo una lunghissima e faticosa notte trascorsa fra le corsie del pronto soccorso, della clinica universitaria Sant Joan de Déu, Francesco decise finalmente di concedersi una tazza di caffè caldo.
Ne aveva un vitale bisogno prima di rientrare a casa, dove avrebbe riposato giusto qualche ora per poi farvi ritorno per il turno pomeridiano.
Raggiunto il bar, l’uomo lasciò che il vociare del personale pronto a iniziare il turno del mattino lo accogliesse allegramente e che la luce del sole che filtrava attraverso le grandi vetrate delle finestre accarezzasse il suo volto stanco e provato da tutte quelle ore di intenso lavoro.
Dopo avere ordinato una tazza di caffè espresso e avere preso anche una brioche al cioccolato, si accomodò ad uno dei pochi tavoli vuoti e cercò di raccogliere i propri pensieri fin troppo confusi tentando di riportare nella mente un po’ di ordine.
Quella notte era stata particolarmente stressante per lui perché, come si diceva nel gergo medico, aveva perso un paziente.
Francesco sorrise tristemente pensando all’assurdità di quella situazione.
Perdere un paziente.
Santo cielo, mormorò fra sé e sé costringendosi a inghiottire un pezzetto di brioche, che brutta espressione era quella.
Come se un paziente fosse un oggetto qualsiasi che, probabilmente, prima o poi si riuscirà a ritrovare da qualche parte. 
Nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti esistevano uffici appositi per gli oggetti smarriti, che venivano custoditi finché il legittimo proprietario non veniva a reclamarli...
Ma lui dove mai avrebbe potuto reclamare, e di conseguenza ritrovare, il suo paziente perduto?
Da nessuna parte.
Non esisteva un ufficio per i pazienti smarriti!


Tutta colpa di Buck


GENERE: LGBT, Romantico
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA

Adam e Jordan sono nati e cresciuti a Eatonville, un pittoresco paese racchiuso fra le nevose montagne dello stato di Washington.
Hanno condiviso sempre tutto, lasciando che la loro amicizia diventasse qualcosa di più profondo, fino a quando Adam ha ferito Jordan spezzandogli il cuore.
Dopo diciotto anni di lontananza, Jordan decide di tornare nel suo paese natale, augurandosi di non trovare più Adam sulla sua strada.
Adam invece spera ogni giorno di rivedere Jordan, e di poterlo riconquistare.
Riuscirà un improbabile cupido a quattro zampe di nome Buck a far nascere di nuovo l’amore?


ESTRATTO

L’aria del mattino era frizzante.
Portava con sé il profumo della neve, che la notte precedente era scesa silenziosa e aveva imbiancato i profili severi delle alte montagne che circondavano Eatonville.
Presto avrebbe nevicato anche in paese, pensò Adam.
Ottobre era finalmente arrivato e come accadeva durante ogni autunno le temperature si erano rapidamente abbassate, lasciando posto a un freddo pungente che preannunciava l’arrivo del lungo inverno.
Insieme a suo padre Paul, che viveva nella villa accanto alla sua, era andato nei boschi a fare legna, aveva controllato la caldaia e sistemato il tetto, che durante l’estate aveva subito dei danni a causa dei ripetuti e inaspettati temporali che si erano abbattuti sul paese.
La sola cosa che gli restava da fare era assicurarsi che le casette per gli uccellini fossero integre, prima di riempirle con i semi che aveva comperato al vecchio emporio vicino al municipio. 
Adam Peterson strinse fra le mani la sua tazza preferita, quella che suo figlio Steve gli aveva regalato quando aveva cinque anni, e bevve un po’ di caffè caldo.
Amava particolarmente quel momento della giornata, quando la sveglia delle sette non era ancora suonata, e il silenzio circondava la sua amata casa sul lago Clear.
Aveva costruito con le sue mani quella villa a due piani e progettato ogni singolo particolare con estrema cura: era stato il suo personalissimo modo per superare la cocente delusione derivata dal tragico fallimento del suo matrimonio.
Ora, a dieci anni dal divorzio, poteva dire di essere un uomo finalmente sereno.
Poteva anche crederci.


Scacco al Re + Lunga vita al Re

GENERE: LGBT, Fantasy, Romantico
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing


TRAMA

Nella cupa Londra, la capitale del Commonwealth simbolo del progresso, il conte Justin Christopher Sinclair è costretto ad affrontare il più terribile dei suoi incubi: suo padre Andrew Sinclair, capo della spietata organizzazione Black Chess, che ha distrutto la sua vita strappandogli quanto aveva di più prezioso, il suo adorato Raphael.
Per prepararsi alla battaglia finale, Justin ha messo in gioco tutto, anche la sua stessa vita.
Ma ciò che Justin ancora non sa è che il giorno in cui il suo mondo è andato in frantumi, il destino ha mescolato le carte.
Niente, dunque, è come sembra e forse c’è ancora una piccola speranza, anche per un vampiro maledetto come il giovane conte Sinclair.

****************

La vita sembra finalmente felice, per il Conte Justin Christopher Sinclair.
Sconfitta la potente organizzazione Black Chess e salvato il Commonwealth, Justin può finalmente iniziare un’esistenza colma di gioia e serenità a fianco del suo amato Raphael.
Ma qualcuno, un nemico proveniente da un passato ancora troppo vicino, ha in mente progetti ben diversi ed è disposto a tutto per ottenere ciò che vuole.
La posta in gioco è altissima e Justin dovrà lottare con le unghie e con i denti, per salvare la propria vita e quella delle persone che ama, prima che sia troppo tardi.
Se volete scoprire come andrà a finite allora leggete “Lunga vita al Re”, il secondo è ultimo libro di Olivia Hessen dedicato al Conte Sinclair, seguito di “Scacco al re”.


ESTRATTO

Le morbide labbra color pesca del conte si tesero in sorriso enigmatico dando nuova luce al bellissimo volto di alabastro, un ovale perfetto che pareva dipinto dalla mano di Leonardo da Vinci.
Il conte e il geniale artista si erano conosciuti durante un viaggio in Italia, durante l’inverno dell’anno precedente, il milleottocentocinquantanove.
Mentre il grande Leonardo ritraeva con tocco delicato e abile le sembianze pallide e perfette del suo giovane amico, avevano discusso proprio della storia di Caino convenendo che era molto più semplice vedere la storia dal punto di vista di Dio.
Stare dalla parte dei buoni era sempre più vantaggioso, anche se magari i buoni erano più crudeli dei cattivi.
È sempre estremamente doloroso imparare la differenza fra il vedere la superficie delle cose e guardare attraverso di esse, questa era stata la conclusione del lungo discorso in cui si erano intrattenuti.
-Ite, missa est.-
La voce profonda del vescovo riecheggiò fra le pareti della maestosa cattedrale.
Il conte rimase seduto senza mai scostare lo sguardo dal bianco agnello di marmo.
Anche a Silverfall, la tenuta di campagna appartenente alla sua famiglia da secoli, c’era una statua molto simile posta a guardia del grande roseto del parco.
Raphael, se per caso dovessi tradirmi... sappi che mi ucciderò e tu vivrai per sempre con questo rimorso.
-Mi chiedo perché non l’ho fatto.-
-Conte Sinclair, non pensavo di vederla in chiesa questa mattina.-
Justin Christopher Sinclair si alzò dalla panca ergendosi nel suo esile metro e settanta.
Afferrò la lunga giacca che aveva posato accanto a sé e rispose:
-Non avevo intenzione di trattenermi in città, ma l’Orient Express partirà solo questa sera.- 
Il vescovo Ivan studiò il nobile ventenne chiedendosi se il nero dei suoi abiti, lo stesso nero degli splendidi capelli mossi che scendevano oltre le spalle, non fosse lo stesso cupo colore del suo animo.
L’unica nota vivace nell’aspetto del conte era l’elegante camicia bianca, sempre ammesso che il bianco poteva essere definito un colore vivace.
La fama del conte Sinclair era nota in tutto il Commonwealth, dalla vecchia Europa alle lontane terre indiane e cinesi, fino alle colonie penali che re Enrico VIII aveva istituito secoli addietro oltre l’Atlantico.
La regina Victoria aveva assunto il conte dei veleni come investigatore privato e il giovane Sinclair non aveva mai deluso le sue aspettative, a rischio della sua stessa vita.
Justin indossò la giacca e sorrise scoprendo per un istante i lunghi e affilati canini, l’unico segno visibile del suo essere vampiro.
-Credo che andrò a bere un buon bicchiere di Red Heart, si unisce a me?-
Ivan si avviò verso la sacrestia con l’intenzione di liberarsi dei paramenti.
-Berrò del buon vino, se non le spiace.-
-Chissà perché voi umani avete uno strano rapporto con il sangue. Eppure spesso bramate solo quello.-


Un’estate magica

GENERE: LGBT, Romantico
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing


TRAMA

Cos’è l’amore?
Un’amicizia con qualcosa in più, un colpo di fulmine, qualcosa di leggero e improvviso come una brezza estiva?
Scopritelo con i racconti di Olivia Hessen che vi accompagneranno in un’emozionante estate magica!

ESTRATTO

Jess si diede del cretino per non aver insistito nel cercarlo: perché, per esempio, non era andato nel suo studio?
La sua segretaria, a quell’ora, gli avrebbe già chiarito ogni cosa.
Invece non lo aveva fatto, e lui aveva perso l’uomo della sua vita.
Sì, perché al di là della potente attrazione sessuale, lui e Phil erano proprio anime affini e condividevano persino gli stessi interessi: la buona cucina, il teatro, il vecchio cinema, lo sport, l’amore per la montagna...
Erano fatti l’uno per l’altro, tanti erano gli aspetti che li accomunavano.
Così, con in mano quel foglio stropicciato e umido per le lacrime che vi aveva pianto sopra, Jess si domandava disorientato come fosse stato possibile che si fossero perduti e rifletteva sul fatto che troppo spesso le vite delle persone sono governate dal caso e non dalla ragione.
Perché a volte bastava un evento fortuito, come un foglio di carta portato via da un colpo di vento dispettoso, a costringere l’esistenza a seguire un binario diverso da quello  programmato.
Jess rilesse le ultime parole di Phil e prese la sua decisione.



Carrie si sposa

GENERE: Romantico, LGBT
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing


TRAMA

La vita di Rachel Mac Dean, a Whiteness, sembra scorrere di nuovo felice: è una donna serena, appagata, con un lavoro che la soddisfa e una famiglia che la ama.
Almeno all’apparenza.
Infatti nel cuore di Rachel vive ancora il ricordo di Carrie, la donna che anni prima le ha rubato e poi spezzato il cuore.
E un giorno, come un fulmine a ciel sereno, Carrie torna prepotentemente nella sua vita con un insolito invito...

Se siete curiosi di scoprire cosa accadrà fra Rachel e Carrie, allora leggete “Carrie si sposa”, il nuovo e romantico racconto LGBT di Olivia Hessen.


ESTRATTO

Controllò le buste che l’uomo aveva posato sul tavolo, scartando i soliti annunci pubblicitari 
indesiderati, finché non prese in mano l’ultima lettera e sentì le dita scottare come se avesse toccato qualcosa di caldo come l’inferno.
Avrebbe riconosciuto quella calligrafia ordinata e tondeggiante fra mille.
Non poteva essere vero.
Era uno scherzo. Certo, doveva essere uno scherzo!
-Ti senti bene?- domandò Maide preoccupata –Sei diventata improvvisamente pallida.-
-È una lettera di Carrie.- rispose Rachel a mezza voce.
-Carrie? La tua Carrie?-
-Non è la mia Carrie!- esclamò la donna stizzita –Non più, almeno.-
Maide prese la busta dalle mani di Rachel e l’aprì.
-Che fai?- domandò la donna.
-La apro, no?-
-No!-
-Via il dente, via il dolore.- sentenziò Maide –È... accidenti, è un invito!-
-Un invito?- le fece eco Rachel –E da parte di chi?-
-Di Carrie, che ti invita ufficialmente al suo matrimonio.-


DOVE POTETE TROVARE QUESTI LIBRI:

Streetlib (formato epub e kindle)       Kobostore
Amazon         IBS


L’AUTRICE
"Mi chiamo Olivia e sono una ragazza come tante, con mille sogni e progetti per la testa. Le mie passioni sono il cioccolato, i cani, il mare e i film d’amore. Ho iniziato a scrivere un po’ per passione e un po’ per curiosità cimentandomi in storie LGBT. Nella vita ho un solo motto: supera i tuoi limiti."

CONTATTI

-https://olivialascrittrice.blogspot.it/
-https://www.goodreads.com/author/show/15196191.Olivia_Hessen
-https://www.wattpad.com/user/OllyHess
-https://mewe.com/i/oliviahessen

domenica 21 luglio 2019

Recensione: NON TI LASCERÒ di Chevy Stevens



Fuggire da un amore possessivo e violento per dare a se stessa e alla propria bambina una prospettiva di vita nuova e più rosea: è il legittimo desidero della protagonista di questo romanzo, che parte puntando i riflettori su un amore malato per poi colorarsi di suspense e mystery.



NON TI LASCERÒ
di Chevy Stevens



Fazi Ed.
trad. G. Marano
Aprile 2019
Lei è Lindsey Nash e ha diciotto anni quando conosce colui che di lì a poco diventerà suo marito e, non molto tempo dopo, uno dei suoi peggiori incubi.

Lui è Andrew ed è bello come il sole: fisico aitante, braccia forti e muscolose, sorriso sghembo irresistibile, voce profonda, aria scanzonata e gentile, personalità determinata e intraprendente.
Una ragazza dolce e ingenua come Lindesy fa presto ad innamorarsi di un tipo così.

Conosciamo la bella coppia di sposi nel novembre 2005, mentre sta trascorrendo una vacanza in un resort di lusso a Cancùn: il mare cristallino, la spiaggia bianchissima, un luogo paradisiaco. Il posto ideale perché una giovane e bella moglie possa rilassarsi insieme al suo attraente marito e alla loro dolcissima bambina di sette anni, Sophie.
Ma non è così per Lindsey, che non riesce proprio a godersi la vacanza.
Perché il suo matrimonio, in apparenza perfetto e invidiabile, in realtà è una gabbia soffocante e pericolosa dalla quale lei deve scappare il prima possibile, prima che lui perda del tutto la testa e le faccia del male definitivamente e, peggio ancora, arrivi a farne alla loro bambina.

La giovane donna, infatti, non è felice accanto a Andrew, tutt'altro: ne ha paura e il loro matrimonio è un incubo. Andrew è un uomo morboso, geloso nel senso peggiore del termine, è possessivo fino all'esasperazione: qualunque gesto della moglie, anche involontario, può scatenare la sua rabbiosa gelosia e farlo diventare violento. E poi ha il viziaccio di affogare frustrazioni e nervosismo nell'alcool e quando beve.... diventa incontrollabile.

Non è sempre stato così, ovviamente.
C'è stato un tempo in cui Andrew è stato un ragazzo dolce, premuroso, sempre disponibile e comprensivo verso la famiglia di Lindsey, arrivando anche ad assumere come dipendente il suocero quando questi perde il lavoro per aver dovuto assistere la moglie malata di sclerosi multipla.
Quando convola a nozze col suo bellissimo principe azzurro, Lindsey ha solo diciannove anni, è inesperta, innamorata pazza del marito e ci vuole un po' prima che si accorga che certi atteggiamenti di lui, certe parole, certi sguardi... sono da ricondurre ad un tipo di amore "malato", da parte di Andrew.
L'uomo ama la moglie ma ha una concezione tutta sua - molto egoistica, maschilista - di come debba comportarsi lei, soprattutto rispetto al genere maschile; controlla tutto, progressivamente toglie a Lindsey ogni passione, libertà, hobby, l'allontana da ogni accenno di vita sociale (al di fuori della famiglia), l'osserva con cattiveria e malevolenza, immaginando sguardi provocanti o tentativi di seduzione da parte di lei verso altri uomini lì dove non ce n'è motivo, e questi dubbi infondati sono sufficienti a farlo scoppiare, col risultato che Lindsey si ritrova un marito che non esita a farle del male quando è arrabbiato con lei.
E se le prime volte i lividi sembrano il frutto di un "incidente" (Lindsey inizialmente prova a giustificare Andrew, convincendosi che non voglia davvero farle del male e che forse lei ha davvero fatto qualcosa di sbagliato), man mano che il tempo passa, la donna si rende conto che quello di lui è proprio un modo di essere e che difficilmente lei potrà cambiarlo.

Quando poi nasce Sophie, il senso di responsabilità e il dovere di proteggere la bambina, prendono il sopravvento, e così un giorno Lindsey, dopo essersi confidata e consultata con l'amato fratello Chris, decide di scappare da quella vita e da quel matrimonio vissuti nell'angoscia quotidiana, nella paura che lui superi "il limite" e che possa addirittura ucciderla.
Sì perchè Lindsey aveva cercato di lasciarlo e di farlo parlandoci in modo ragionevole..., ma lui l'aveva minacciata di ammazzarla se fosse scappata, dando successivamente una triste prova di come fosse assolutamente pronto a mettere in atto la propria terribile minaccia...

"Una volta ero capace di convincermi che non mi avrebbe mai fatto del male davvero, che non sarebbe mai arrivato a tanto, che qualcosa in lui l’avrebbe spinto a fermarsi. Che mi amava. Adesso non potevo più mentire a me stessa. Sarebbe successo di nuovo."

Allora prima di diventare una delle tante vittime di femminicidio e di violenza domestica, la donna organizza un piano per far sì che il marito cada in un sonno profondo e lei possa avere il tempo di lasciare la casa insieme a Sophie e trovare riparo in un posto sicuro.

Il piano ha successo, mamma e figlie si allontanano da Andrew e non torneranno più da lui, anche perché in quella notte fatidica l'uomo verrà arrestato in seguito a un brutto incidente (dalle conseguenze tragiche, che coinvolgeranno un'altra innocente famiglia).

Per Lindsey e la bambina inizia un periodo di pace.
Le ritroviamo undici anni dopo: Lindsey è una quasi-quarantenne bella e indipendente, con grandi sacrifici ha aperto una piccola impresa di pulizie e ha pure dei dipendenti; la sua vita e quella della figlia adolescente scorrono tranquille in una nuova città.
Lindsey è una donna, ormai, non è più la ragazza giovane e innamorata coi prosciutti sugli occhi, che si fa manipolare e maltrattare senza reagire; è più matura, consapevole di se stessa e di ciò che vuole, è una madre coscienziosa e responsabile ed è più che mai determinata affinché niente e nessuno turbi l'esistenza serena che ha saputo costruirsi insieme a Sophie.
La donna frequenta un gruppo di sostegno ed è in contatto con altre donne che hanno vissuto o vivono situazioni simili alla sua; lì ha conosciuto due persone con cui ha stretto una bella amicizia: Jenny (che ha alle spalle un'esperienza simile alla sua) e il bravo e gentile Marcus, che l'aiuta ad allenarsi per potersi eventualmente difendere in caso di aggressione. Anche l'uomo ha un'esperienza dolorosa che l'ha segnato ed è un punto di riferimento importante per Lindsey, la quale si fida ciecamente di lui.
Inoltre, frequenta Greg, un brav'uomo che la ama più di quanto lo ami lei.
L'esperienza con l'ex-marito l'ha comprensibilmente resa cauta e un po' diffidente verso qualunque uomo l'attragga e con cui ci sia la possibilità di un legame; questi timori (uniti al voler preservare la figlia da eventuali delusioni e turbamenti) la frenano e fanno sì che nessuna relazione con l'altro sesso assuma i caratteri di un fidanzamento vero e proprio, ma resti relegata nei limiti più rassicuranti di una semplice "frequentazione".

La quiete ha termine quando Andrew viene scarcerato e cominciano ad accadere cose strane, una serie di incidenti sempre più inspiegabili e misteriosi che gettano nella mente dell'accorta Lindsey il sospetto che l'ex la stia controllando, seguendo, con lo scopo di vendicarsi e farle del male.

A motivo di una serie di inquietanti circostanze, non liquidabili come semplici coincidenze in quanto lei ci vede lo "zampino" di Andrew, Lindsey e Sophie temono di essere nei guai.

Davvero Andrew sta cercando di terrorizzarla intrufolandosi in casa loro o pedinandola sul posto di lavoro per fargliela pagare per ogni giorno trascorso dietro le sbarre? È tornato per mantenere la sua promessa? 
Come se non bastasse, qualcuno cerca di far del male addirittura al suo cane e allo stesso Greg..., e questo qualcuno - Lindsey ne è straconvinta - è per forza Andrew.

La narrazione degli eventi è affidata alle due protagonisti femminili, così leggiamo lo svolgersi della trama "ascoltando" la voce sia di Lindsey che di Sophie.

E se dalla prima apprendiamo il passato, i tristi precedenti che l'hanno portata a lasciare il marito, le sue paure, i dubbi, le speranze, le consapevolezze acquisite, gli sforzi per rifarsi una vita e per crescere da sola una figlia protetta e amata al di sopra di tutto e tutti, grazie alla seconda vediamo le cose dalla prospettiva di una diciottenne che, sin da piccola, ha visto sua madre avere paura di suo padre, ha dovuto subire la rottura di una vita famigliare caratterizzata da legami non sani, ha seguito la madre nei suoi continui spostamenti - che inevitabilmente l'hanno destabilizzata -, ed è dovuta crescere praticamente senza un padre.

Un padre che ricorda dolce e premuroso con lei ma violento e minaccioso con la madre, che infatti è scappata a gambe levate da lui.
Un padre di cui non c'è da fidarsi perchè il suo modo di amare è perverso, insano, possessivo e morboso.
Eppure quest'uomo resta comunque suo padre e Sophie decide, a un certo punto, di scrivergli, iniziando con lui una relazione prima epistolare e poi, una volta scontata la pena, fatta di qualche segreto incontro con lui.
Sophie è combattuta tra l'amore e la fiducia che ripone in sua madre (e il non volerle dare un dispiacere, cosa che accadrebbe se la donna sapesse che padre e figlia si vedono di nascosto) e la voglia di costruire un rapporto col genitore assente ma che pure le ha influenzato l'esistenza.

Andrew dice di essere cambiato ma l'ex-moglie è certa che sia sempre lo stesso (gli uomini come lui non cambiano!): inaffidabile, narcisista, prepotente, ossessivo, manipolatore e bugiardo; è lui che la sta terrorizzando con squallidi mezzucci e "scherzetti" e, anche se finora non s'è fatto beccare ed è difficile dimostrare che la stia perseguitando, Lindsey non ha dubbi sulla pericolosità di un soggetto simile.
Benché lui continui a negare e a rigettare ogni accusa di persecuzione, resta l'unico sospettato.

Del resto, chi altri potrebbe essere...? C'è qualcun altro che potrebbe voler far del male a Lindsey e a Sophie?
Fino al giorno in cui accade un evento improvviso che sembra, seppur tragicamente, porre fine all'incubo delle due donne.
Ma è davvero così? E se Andrew fosse - una volta tanto - sincero e realmente estraneo alle strane circostanze accadute a Lindsey?
In questo caso, ci sarebbe da avere ancor più paura perchè la minaccia di pericolo potrebbe venire da qualcuno di insospettabile e quindi essere più insidiosa in quanto meno riconoscibile.

Ho letto questo romanzo con viva partecipazione; le vicende familiari coinvolgono a livello emotivo perché sono inevitabili l'empatia e la solidarietà verso Lindsey, vittima di abusi fisici e psicologici da parte di un marito "carnefice", con evidenti problemi di personalità e di alcolismo. 
Viviamo insieme alla protagonista ogni attimo di paura, ogni dubbio, ogni speranza di poter prima "sistemare" tutto e salvare il matrimonio (per amore verso il marito ma anche per il bene della bimba) e poi di fuggire da questo legame sbagliato, che la sta devastando dentro.
Ho apprezzato la sua evoluzione come personaggio, frutto del tempo trascorso e delle esperienze vissute, ma anche di un carattere meno debole di quanto ci fosse parso all'inizio.
L'Autrice è stata brava anche nell'affiancare il punto di vista della giovanissima Sophie, lasciandoci entrare nel suo mondo di ragazza alle prese con i tipici problemi dell'età, le sue contraddizioni, il bisogno di essere amata, compresa, quello legittimo di avere un padre e di provare a credere in lui, la consapevolezza delle proprie capacità, dei propri sogni e desideri e, infine, la scoperta dell'amore attraverso un coetaneo, Jared, tanto bello quanto ricco e appartenente a un ceto decisamente lontano dal suo.

Tutta la narrazione mantiene sempre un buon livello di interesse e coinvolgimento verso le vicende delle protagoniste, rese accattivanti da piccoli e quasi invisibili dubbi che certi particolari riescono a insinuare nel lettore; ma a un certo momento interviene un evento che crea suspense, fa alzare il picco della tensione, fino ad arrivare verso la fine del libro col fiato sospeso e incalzati da una sequenza di momenti dinamici (proprio "da film thriller") e dal ritmo frenetico.

Chevy Stevens mi convince ancora una volta per la sua scrittura accattivante, i suoi profili psicologici attenti e realistici - in particolare Andrew, che ho trovato complesso e dalle tante sfaccettature -, le tematiche attuali e importanti (l’ossessione amorosa, i legami sbagliati, la violenza sulle donne, i conflitti adolescenziali, le relazioni famigliari).

Consigliato, se avete voglia di una storia appassionante, che passa gradualmente dal  family drama al thriller psicologico, e se non vi infastidiscono i passaggi tra presente e passato (concentrato nella prima metà del libro) e il doppio punto di vista narrativo.



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sabato 20 luglio 2019

Nuovi acquisti librosi: due romanzi di Fannie Flagg (luglio 2019)



Ieri mattina al mercatino dei libri usati non ho avuto l'opportunità di dare il meglio di me nell'acquisto di libri, però a casa comunque non sono tornata a mani vuote.
Mi sono lasciata stuzzicare da due romanzi molto apprezzati di Fannie Flagg.




POMODORI VERDI FRITTI AL CAFFÈ DI 
WHISTLE STOP

Bur Rizzoli
trad. O. Crosio
368 pp

Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c’è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un’isolata località dell’Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente.
Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione.
La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, e la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell’esistenza.


PANE COSE E CAPPUCCINO
DAL FORNAIO DI ELMWOOD SPRINGS

Bur Rizzoli
trad. O. Crosio
368 pp


Dena è una splendida e ambiziosa stella nascente della televisione degli anni Settanta. L'aspetta un futuro più che promettente, ma il suo presente è irto di complicazioni e il passato avvolto nel mistero. 
Tutti i nodi della sua vita vengono al pettine quando è costretta a lasciare l'amata New York per fare ritorno nella cittadina della sua infanzia, Elmwood Springs, Missouri.
Dove rivede una vecchia amica pronta a buttarsi nel fuoco per lei; i parenti chiacchieroni ma saggi; una pioniera delle trasmissioni via etere. E altri personaggi teneri e bizzarri, tutti ammaliati da una donna che, senza sapere dove sia la sua casa e neppure cosa sia l'amore, proprio grazie a loro mette le basi per un futuro nuovo ed inaspettato.


L'autrice.
Fannie Flagg ha esordito a 19 anni come autrice e produttrice televisiva. È stata attrice e sceneggiatrice per la tv, il teatro, il cinema. Si è affermata come scrittrice con Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop (Sonzogno, 1992), divenuto un film di successo. I suoi ultimi romanzi sono Mr. Zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina e Torta al caramello in Paradiso, entrambi in Bur.

venerdì 19 luglio 2019

Anteprima Butterfly Edizioni: "Tutta colpa dell'autocorrettore" di Mina F.



Cari lettori, stasera vi presenti un libro che ha fatto sognare 3 milioni di lettori su wattpad: si tratta di una pubblicazione Butterfly Edizioni.



Tutta colpa dell'autocorrettore


Autore: Mina F.



Editore: Butterfly Edizioni
Collana: Digital Emotions
Genere: Romance
Pagine: 490 ca. 
Prezzo: 3,99 € ebook
Data di uscita: 23 luglio 2019



** il libro sarà in offerta a 0,99 € solo i primi 3 giorni **


Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited 


Cartaceo disponibile a partire da agosto, sullo store della C.E. in preordine con uno sconto speciale a partire dal 23 luglio: Butterfly Edizioni - Blomming Social Shopping 




Avalon ha diciotto anni, odia le feste e preferisce rifugiarsi nel suo mondo fatto dei libri che legge o delle storie che scrive e pubblica su Wattpad. 
La vita reale, invece, l’ha abituata a lottare e difendersi dai suoi dispettosi – ma anche affettuosi – fratelli gemelli e dal suo nemico giurato numero uno: Julian Hamilton, capitano della squadra di football. 
Se Avalon non sa spiegare il motivo per cui lo odia tanto, Julian sa bene perché con lei è guerra aperta. Non può dimenticare quello che lei gli ha fatto due anni prima. 
Quando legge il post in cui Avalon mette in vendita la propria verginità, anche se si tratta di un errore dell’autocorrettore, Julian manifesta un prepotente senso di protezione nei confronti della ragazza. 
È inutile nasconderlo, in tutto quell’odio c’è un legame silenzioso e indissolubile. 
Solo quando si troveranno a faccia a faccia con una crudele realtà sapranno comprendersi, perché Avalon, più di ogni altra cosa, è arrabbiata con la vita e con la morte. 
Non riesce a superare la prematura perdita della madre e non accetta che il suo cuore malato non funzioni come dovrebbe. Ha tanti progetti per il futuro, ma solo un miracolo potrà permetterle di realizzarli...
Si odiano. Si fanno del male. Sono nemici senza benefici.

giovedì 18 luglio 2019

A novembre al cinema: L'UFFICIALE E LA SPIA || ATTRAVERSO I MIEI OCCHI



Un altro film tratto da un libro - in uscita in autunno - e che ruota attorno al celebre caso Dreyfus, è L'UFFICIALE E LA SPIA, la storia del capitano dell’esercito francese accusato di tradimento e confinato sull'isola del Diavolo e che sconvolse l'opinione pubblica francese alla fine del XIX secolo.
Firma la regia Roman Polanski; al cinema dal 21 novembre.

Robert Harris ha scritto l'omonimo libro, pubblicato da Mondadori - link IBS

Nel cast: Emmanuelle Seigner, Jean Dujardin, Louis Garrel, Mathieu Amalric, Melvil Poupaud. 


(mymovies)



"La storia è quella dell'affare Dreyfus: nel dicembre del 1894 il capitano Alfred Dreyfus fu accusato di tradimento dall'esercito francese di cui faceva parte. Condannato dalla corte marziale, fu mandato a scontare la pena nell'Isola del Diavolo: solo il colonnello Georges Picquart, capo del controspionaggio, comprese che era stato commesso un errore madornale nelle indagini, e che Dreyfus era innocente. Il suo tentativo di salvarlo portò l'esercito a isolare progressivamente Picquart e persino ad arrestare anche lui. Dreyfus fu scagionato solo dopo dodici anni." (Fonte: https://www.mymovies.it)


Ho scoperto, sbirciando sul sito filmtv, che un libro che ho letto un po' di tempo fa diventerà un film: L'arte di correre sotto la pioggia (recensione) di Garth Stein sarà un film diretto da Simon Curtis, con Milo Ventimiglia, Amanda Seyfried, Kathy Baker, Martin Donovan, Ryan Kiera Armstrong, Gary Cole.
 Attraverso i miei occhi (The Art of Racing in the Rain) racconta la storia di Enzo, un cane che attraverso il suo legame con il proprietario Denny Swift, un aspirante pilota di Formula Uno, acquisisce una straordinaria conoscenza della condizione umana e comprende che le tecniche necessarie in pista possono essere usate anche per muoversi con successo in quel viaggio straordinario che è la vita. In particolar modo, il film segue Denny e gli amori della sua vita: la moglie Eva, la piccola figlia Zoë e, ovviamente, Enzo, il suo miglior amico a quattro zampe. Avendo visto un documentario sulla Mongolia, in cui si sostiene che dopo la morte un cane possa reincarnarsi in un uomo, Enzo desidera rinascere come un umano, con i pollici opponibili e una lingua che facilita la comunicazione, permettendogli di esternare quei pensieri saggi e filosofici che una voce fuori campo (quella dell'attore Kevin Costner nella versione originale) tende a restituire.
Dal 7 novembre al cinema.



mercoledì 17 luglio 2019

Recensione: L'INVERNO DI GIONA di Filippo Tapparelli



Solo accettando di ricordare non più le menzogne ma la verità, il giovane protagonista, Giona, potrà uscire dal suo inverno, da quel "paese" di cui è allo stesso tempo padrone e schiavo e nel quale si era nascosto per non vedere la realtà.




L'INVERNO DI GIONA
di Filippo Tapparelli


Ed. Mondadori

192 pp
€ 17,00

2019


"La realtà è migliore della malattia (...)? Non ci sono cose più fragili della verità. Per questo motivo va detta a bassa voce. Le parole la sporcano e la confondono, non sanno riportarla in modo fedele. La verità è fatta di silenzio. Un silenzio che riesce a rendere sordo il mondo, quando ciò che cela è troppo grande per essere compreso".

Un anziano con la barba bianca, il volto segnato da rughe, gli occhi di ghiaccio; una vita solitaria in montagna, pranzi e cene frugali a base di pane e formaggio.
È un nonno. È il nonno di un quindicenne di nome Giona, al quale ha fatto da padre, da nonno, da unica figura di riferimento.
Una descrizione così non vi farebbe pensare a una celebre storia della nostra infanzia, in cui una nipotina vispa e allegra vive sola ma felice col suo nonnino in una baita di montagna?
Beh, sappiate che le somiglianze iniziano e finiscono lì. 
Il vecchio Alvise, il nonno di Giona, è lontanissimo dal nonno di Heidi, burbero ma buono.

Alvise è tutto controllo, rigore estremo, disciplina, ordine quasi militare; e guai a "sgarrare"! Sono botte e punizioni per quel nipote che lui ha accolto in casa e che si impegna a educare secondo i propri principi intransigenti, parole e atteggiamenti bruschi che non lasciano spazio a gesti affettuosi, al calore dell'amore familiare.

Si respira il gelo, tanto in casa che fuori. È una montagna ostile, fa molto freddo; nonno e nipote vivono in un villaggio aspro e desolato, tenuto sotto scacco dallo spietato Alvise, che domina e comanda, tanto in paese quanto in casa propria, dove impone al ragazzo compiti apparentemente assurdi e punizioni mortificanti, ammantati da una ipocrita saggezza insita nelle sue "lezioni di vita".

"Hai sbagliato e queste sono le conseguenze. Lo sai benissimo. Io ti spiego come fare ma tu continui a sbagliare. Non impari. Ecco perché ti punisco. La sapienza, Giona, si acquisisce attraverso la sofferenza» dice. «Deve essere così. Diffida di chi impara con gioia, perché ciò che si apprende senza dolore, altrettanto facilmente si dimentica.» Alvise mi ripete sempre che bisogna avere consapevolezza di tutto per riuscire a cambiare le cose, ed è per questo che è costretto a picchiarmi. Per inchiodare la consapevolezza nelle mie ossa. E che deve continuare a farlo perché, dopo che la conoscenza mi ha raschiato la carne e il dolore ha cominciato a placarsi, è giusto che la pelle continui a ricordare."

Giona è un adolescente cresciuto in un ambiente privo di carezze e tenerezza; non ha ricordi dei suoi genitori e l'unica cosa sua è un logoro maglione rosso, rammendato ripetutamente perchè il nonno gli ha lasciato solo quell'indumento per scaldarsi in inverno, quando il freddo punge ossa e pelle.
Giona è abituato a parlare e muoversi a comando, se e quando il nonno gliene dà il permesso; sa che deve eseguire con meticolosità tutti gli ordini del vecchio, mettere in atto sempre gli stessi gesti, tenere tutto lindo e pinto e servirlo come se fosse il suo schiavo.

Fino a quando, un giorno, non riesce a scappare.

"Decidi cosa fare, Giona. Non cercare il tempo del sole e della luna, o per te non ci saranno altre albe. Il tuo tempo ora è quello della scelta. Puoi decidere se essere per sempre il servo di Alvise, oppure provare a diventare un uomo libero."

È un atto di ribellione che nasce in seguito ad una piccola ma preziosa scoperta: una foto di lui con una donna - la sua mamma - e da quel frammento del passato scaturisce un flusso di ricordi prima confusi e poi più nitidi.
Giona ha avuto un padre e una madre, che a un certo punto non ci sono stati più, l'hanno lasciato solo con l'arido e cattivo nonno Alvise. Perché? Sono morti? E in che modo? C'entra qualcosa Alvise?

Quella foto scuote Giona nel profondo, così il ragazzo decide di non restare più in casa del nonno, di sfuggire alla sua tirannia, a questa non vita alla quale si è finora tristemente adattato.
Anche la voce che vive nella sua testa gli suggerisce di scappare, di non dare al vecchio il modo e il tempo di fargli nuovamente del male e di trattenerlo lì.

Varcare la soglia della casa in cui è cresciuto per immergersi nel freddo glaciale e nevoso che attanaglia il silenzioso villaggio non è una decisione semplice per lui, ma è l'unica scelta possibile se non vuole morire lì, in balìa di un vecchio matto e crudele, che prima o poi finirà per ammazzarlo a suon di pugni e calci.
Nonostante la paura delle conseguenze, Giona deve provarci e lasciare la casa-prigione del nonno.

"Di paura ne ho eccome, ma lui mi ha già preso tutto: non mi ruberà anche quella. Oggi è mia e mi serve per sopravvivere"

Giona non sa dove andare e nel suo peregrinare, e nel dirigersi poi verso la chiesa del paese, dovrà affrontare il proprio personale inverno, un'inesorabile caduta negli inferi, intercalata da pezzi di ricordi della sua famiglia, scene ben precise in cui lui sembra un bimbo felice con la sua mamma - che lui ricorda sempre malata e stanca - e che sembrano appartenere a una vita precedente.

Attraversando il paese, Giona incontra altre persone: c'è la gentile signora Anna, che custodisce e pulisce la sagrestia dopo la morte del prete del villaggio; ci sono Attilio e Linda, un'anziana coppia sempre in contrasto a motivo della loro figlia Lucia, che ha preso sogni e scarpine da ballerina e se n'è andata da quel paese claustrofobico e opprimente.
E poi c'è lei, la piccola Norina - figura sfuggente, evanescente -, una bimba col suo gatto Carbone, che appare e scompare al momento giusto, parlando a Giona con decisione e con tono da adulta.

E se gli abitanti sembrano burattini senza vita, volontà, coraggio, il paese appare come un animale ferito, in procinto di crollare su se stesso, e la terra sembra sprofondare pian piano sotto i piedi del ragazzo. 

Ma che succede al mondo intorno a te, Giona?
Qual è la verità su Alvise, sui tuoi genitori..., su di te?
Ciò che appare corrisponde a ciò che è davvero?
Chi sei tu?

Se il vecchio nonno, nella sua mania di controllare tutto, vive ingabbiato in un eterno presente, Giona ha il dovere verso se stesso di cercare nel proprio passato, ma di farlo sul serio, smettendo di raccontarsi bugie.

"Sei un bugiardo, Giona» (...) Ti inventi le cose perché hai paura e sei senza coraggio."
Ci vuole coraggio a guardare in faccia la realtà, a immergersi nella nebbia che copre tutto, offusca i ricordi, impedisce di vedere bene e rende l'atmosfera pesante, soffocante, come se ci fosse una cappa di immobilità che avvolge tutto - il paese, la montagna e la stessa mente di Giona.

"Io non temo il buio, anzi. Nel buio più profondo anche la paura procede a tentoni e io, invece, ho imparato a vederci."

Solo attraversando la solitudine, la nebbia e il gelo, solo incamminandosi per quelle aspre strade che conosce bene e che finora l'hanno tenuto prigioniero come in un labirinto senza uscita - quelli in cui prendi una strada piuttosto che un'altra e ti sembra di aver fatto progressi verso la luce e la libertà, ma in realtà stai solo girando in tondo -, solo accettando di ricordare non più le cose sbagliate ma quelle vere, Giona potrà uscire dal suo inverno, da quel "paese" di cui è allo stesso tempo padrone e schiavo e nel quale si era nascosto per non vedere la realtà.
È un cammino necessario che il protagonista e il lettore affrontano insieme, e anche quest'ultimo si ritrova imprigionato in una dimensione priva di riferimenti temporali, sospesa, in cui il sogno, le allucinazioni, i ricordi spezzettati di Giona si confondono con la realtà, fino a creare uno spazio onirico irreale che può essere compreso solo facendo il passo decisivo che permettere di comprendere davvero che cos’è l’inverno di Giona.

Il romanzo è come diviso in due parti: nella prima viviamo la decisione di Giona di sfidare Alvise e i propri dolorosi ricordi, scontrandosi con il villaggio, chiuso nella sua bolla senz'anima; nella seconda, è come se facessimo un salto da questa dimensione ad un'altra, che ci aiuta a comprendere la precedente; anche nella nuova dimensione ritroviamo Giona, che sta ancora combattendo la sua battaglia personale per uscire definitivamente dalla "pancia del pesce" e ritrovare se stesso.
E poco importa se in questo percorso non tutti sapranno qual è la "verità vera"; ciò che conta è che Giona sia finalmente libero.

Ho letto questo libro di Filippo Tapparelli incuriosita dalla bella recensione di Mr. Ink: Diario di una dipendenza e sono contenta di averlo fatto perchè mi sono lasciata sedurre dalla scrittura evocativa e piena di suggestione dell'Autore, che ha saputo coniugare l'elemento del mistero con un profondo livello introspettivo, lasciandoci entrare nella mente del protagonista, nelle sue paure e nei pensieri più intimi, nelle sue emozioni inespresse, nelle verità difficili da raccontare a se stesso (e agli altri!) ma con le quali, prima o poi, deve fare i conti.

Bello, lo consiglio a quanti hanno voglia di una storia capace di scandagliare nel profondo dell'animo umano e in cui i confini tra verità e allucinazioni si perdono per poi distinguersi nettamente mentre si va verso la svolta delle battute finali.


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