martedì 23 luglio 2013

On my wishlist: BAMBINO 44 - IL VECCHIO POZZO



I libri che vanno in wishlist oggi sono di due generi diversi.
Il primo è un thriller di cui ho sentito parlare da Silvia di "Il piacere della lettura".

BAMBINO 44
di Tom Rob Smith


Ed. Sperling&Kupfer
12 euro
456 pp
2009
Trama

Questo è il thriller più spaventoso e "freddo" che vi sia mai capitato di leggere. Una straordinaria opera prima, i cui diritti cinematografici sono stati opzionati dal mitico Ridley Scott. Lasciatevi sprofondare nella gelida Russia del 1953, in pieno regime totalitario, un paese perfetto "dove il crimine non esiste". Il primo a non mettere in dubbio tutto questo à Leo Dimidov, ufficiale di polizia, eroe di guerra che ha sempre eseguito gli ordini del Partito: ma stavolta non gli riesce proprio: deve indagare sulla morte di un ragazzino che a lui non sembra per nulla un incidente. Ma non è facile cercare la verità da soli contro tutti e contro il tempo. Trasformato da predatore in preda, Leo comincia a scoprire realtà spaventose e viene messo di fronte a scelte impossibili (arrestare la moglie, o rinunciare alla propria vita...) Non si era mai letto un romanzo così teso, agghiacciante, perfetto. Ispirato ad una storia vera, un caso editoriale che ha messo in fibrillazione il mondo intero. Una rara commistione di scavo psicologico, eccellente scrittura e brivido allo stato puro.

L'autore.
Tom Rob Smith è nato nel 1979 a Londra, dove tuttora vive, da madre svedese e padre inglese. In Italia, tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Sperling & Kupfer
.

IL VECCHIO POZZO
di Magda Szabò


Il vecchio pozzo
Ed. Einaudi
Super ET
Trad. B. Ventavoli
280 pp
10 euro
2013
Una bambina. 
Un vecchio pozzo vicino al quale è vietato giocare. 
E, nelle sue profondità, uno straordinario tesoro di ricordi.

Trama

In un angolo del cortile della casa di Debrecen in cui Magda Szabó visse per molti anni, c'era un vecchio pozzo ricoperto ormai da lungo tempo. 
Era un luogo al quale la bambina non poteva avvicinarsi - i genitori temevano potesse cedere - e che per questo esercitava un fascino particolare.
Le alterne vicende della vita e della Storia condussero poi la scrittrice lontano dalla città natia, nella casa andarono a vivere altri inquilini, il cortile fu frequentato da gente sconosciuta.
Ma non per questo l'incanto di quel posto si fece meno intenso: il vecchio pozzo non era più una minaccia, anzi, le sue misteriose profondità custodivano vivi e intatti i frammenti dell'infanzia che la donna ormai adulta e famosa poteva richiamare alla memoria a ogni nuova visita.
Appaiono così i genitori, due «scrittori mancati» che tuttavia non rimpiansero mai di non avere consacrato tutta la vita all'arte e diedero alla figlioletta un'educazione particolare tutta intrisa di solidi valori e antichissima cultura; emerge Debrecen, la città in cui il vento era più autentico, l'acqua più buona, le stelle più luminose, fanno capolino il Natale, gli animali, il paesaggio, gli antenati, la scuola, i giochi dell'infanzia.
Accostandosi, come un novella Alice, a quel pozzo, che è allo stesso tempo cifra dell'infanzia e del suo mondo interiore, capitolo dopo capitolo Magda Szabó ci svela, con una delicatezza senza pari, l'origine di un'esistenza artistica fuori dal comune.


L'autrice
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Autrice di numerosi romanzi, drammi, raccolte di poesie, Magda Szabó (1917-2007) è considerata la più importante scrittrice ungherese del XX secolo. Di lei, Einaudi ha pubblicato i romanzi La porta (2005) , La ballata di Iza (2006), Via Katalin (2008), L'altra Eszter (2009), tutti disponibili anche nei Tascabili Einaudi, e Il vecchio pozzo (2011 e 2013).

"Ombra bianca" di Cristiano Gentili. Una storia di emarginazione e riscatto



Passiamo ad un'altra segnalazione, anche se di diverso "tenore".
Per  noi lettori è assodato come la narrativa possa costituire un valido ed efficace strumento per portare avanti e far conoscere non solo determinati modi di pensare, ma anche dei progetti ben precisi, delle "missioni", passatemi il termine, per sensibilizzare l'opinione pubblica su argomenti importanti ma di cui si parla poco e che senza dubbio meriterebbero un'attenzione maggiore.
E' il caso dell'albinismo in Africa.

Mi è giunta una mail in cui mi viene segnalato non solo questa incredibile realtà del "bianco in Africa" (alla quale non avevo mai pensato, son sincera....), ma anche un romanzo che tratta proprio la difficile condizione degli albini nel continente nero.

“Ombra bianca” narra le vicende di un bianco europeo e di una bambina africana con albinismo; la loro sopravvivenza in un ambiente ostile fino a quando, per un capriccio del destino, le loro vite s’intrecceranno in una spirale di dipendenza reciproca dove la posta in gioco è la vita stessa. Una romanzo dove sono messi a confronto amore e odio, emarginazione e riscatto, magia nera e fede.

OMBRA BIANCA
di Cristiano Gentili


Libro Cartaceo
Edizioni Ota Benga
320 pp
10 euro (cartaceo)
2.99 euro (e-book)
Sinossi

C’è un luogo nel cuore dell’Africa, dove non arrivano gli echi chiassosi del turismo, dove non ci sono resort né safari per viaggiatori in cerca di avventura, dove un giorno una giovane donna posa sulle ginocchia di un uomo europeo una neonata dai lineamenti africani ma dalla pelle bianca come il latte.
Lui è un ricco proprietario di una miniera d’oro, discendente di coloni inglesi. Lei è una bambina africana albina, un’anomalia per i suoi conterranei.
Entrambi lottano per sopravvivere in un ambiente ostile fino a quando, per un capriccio del destino, le loro vite s’intrecceranno in una spirale di dipendenza reciproca dove la posta in gioco è la vita stessa.
È l’inizio di un’avventura in cui saranno messi a confronto amore e odio, emarginazione e riscatto, magia nera e fede.
Un viaggio nell’Africa misteriosa e nei meandri delle più intime emozioni umane, sullo sfondo di una cultura strangolata da un capitalismo senza morale che affonda le sue radici nel colonialismo moderno.

Per leggere l’anteprima di circa 40 pagine del romanzo su questo sito clicca qui.

Vi lascio il link del sito dedicato al libro - QUI -

L'autore.
Cristiano Gentili è nato a Grosseto nel 1973; ha scritto finora due romanzi ("Io, Maria Bellofiore", 2009; "Ombra bianca", 2013) e ha lavorato nella cooperazione allo sviluppo e nell'emergenza umanitaria con un'Organizzazione umanitaria nei Balcani, in Africa, Asia, America del Sud per oltre 10 anni.

Un libro per l'estate: NON TUTTA LA JELLA VIEN PER NUOCERE di Mariangela Garofano



TI CONSIGLIO....
Buondì!!
E' tempo di presentarvi un altro divertente romanzo edito da Sesat Edizioni!!
Un romanzo leggero e divertente, ideale per chi ama leggere per sognare, divertirsi e continua a sperare nel lieto fine!
Devo dire che, nella sua semplicità, anche la grafica è davvero molto estiva e vivace!

NON TUTTA LA JELLA VIEN PER NUOCERE
di Mariangela Garofano


Copertina Non tutta la jella vien per nuocere
Sesat Edizioni
Chick Lit
1.99 euro
Trama

Eve Marshall è una trentaduenne londinese con un buon lavoro, buoni amici e un matrimonio in vista. Una vita piacevole, si direbbe, ma quando la jella ci si mette in mezzo, è difficile contrastarla.
In breve tempo Eve perde tutto: a sei mesi dalle nozze, Rick, l’amato fidanzato, la lascia senza tante spiegazioni, per colpa di un cliente dalle mani lunghe viene licenziata e, come se non bastasse, passa anche una notte in carcere per il ceffone mollato al “polipone”.
Decisa a dare una svolta alla sua vita, Eve partirà per gli Stati Uniti dove, lontana dall’uggiosa capitale britannica, cercherà di gettarsi alle spalle la sfortuna che l’ha perseguita. 
E così, complice il sole di San Diego e le spettacolari feste sulla spiaggia, fra incontri fortuiti e strane coincidenze, fra cocktails e abitini alla moda, Eve imparerà che non tutta la jella vien per nuocere, anche se, a volte, è meglio portarsi dietro un cornetto portafortuna!


L'autrice.
Mariangela Garofano, classe 1981, scrive da diversi anni.
Non tutta la jella vien per nuocere è il suo secondo romanzo, il primo di genere Chick Lit. In precedenza ha pubblicato un romanzo d’avventura sotto pseudononimo.
Vive e lavora a Parma.

Fedele alla propria politica editoriale, vicina alle esigenze dei lettori, anche questo e-book sarà disponibile all’imbattibile prezzo di 1,99€ nei maggiori formati e su tutte le piattaforme online, Amazon, Kobo ed Apple in primis ed anche nel nuovo Sesat Store, il negozio online della Sesat Edizioni.

lunedì 22 luglio 2013

Recensione I TRE MOSCHETTIERI di Alexandre Dumas (padre)



Un altro classico va ad aggiungersi non solo al mio bagaglio culturale ma anche alla sfida "Un classico al mese".

I TRE MOSCHETTIERI
di Alexandre Dumas

LA Repubblica
Sinossi

I tre moschettieri è uno dei romanzi più amati e letti. Un tempo passaggio pressoché obbligato nell'apprendistato culturale di intere generazioni di ragazzi, oggi il capolavoro di Alexandre Dumas padre si conferma un classico della letteratura di tutti i tempi e paesi. 
In una felice commistione di vicende storiche e romanzesche, di avventure e idilli, di duelli e burle, I tre moschettieri è un libro indimenticabile, reso tale dal talento narrativo dell'autore, dalla qualità dell'intreccio, dalla suspense.




il mio pensiero

Cosa si può dire di un romanzo d'avventura che è tra i più amati della letteratura ottocentesca, tanto da ispirare film, cartoni animati ecc?
Beh io devo ammettere, per onestà, che c'ho messo parecchi mesi per finirlo..,
A mia vergogna, ok.
L'ho iniziato ad aprile ma nel corso delle settimane l'avevo abbandonato; non so, arrivata praticamente a metà, non riuscivo ad appassionarmi alla storia...!
E credetemi, io ho amato Il conte di Montecristo e Dumas è tra i miei scrittori  preferiti, eh!!
Credo che a metà, però, Dumas abbia perso troppo tempo in episodi e particolari che, per come la vedo io, non aggiungevano chissà cosa al succo della storia e che quindi mi avevano un po' distratta e annoiata...
Però son contenta di non averlo abbandonato, perchè poi c'è stata un'ascesa della mia attenzione e devo ringraziare, per questo, in particolare la cattivona della situazione, vale a dire Milady De Winter!!

Ad ogni modo, sappiamo che d'Artagnan è un giovane ventenne proveniente dalla Guascogna e desideroso di entrare nel corpo dei mitici moschettieri del re.
Grazie al suo carattere vivace e coraggioso, ma anche un po' incosciente, il giovanotto si ritroverà a sfidare a duello i suoi tre futuri amici, Aramis, Porthos ed Athos, ma appunto tra i quattro uomini nascerà un sincero rapporto di amicizia e lealtà.
Si ritroveranno invischiati in intrighi di corte, che vedono coinvolto il potente cardinale Richelieu, in teoria alleato del Re Luigi XIII, ma in realtà in contrasto con la Regina Anna d'Austria; e sarà proprio per evitare che il cardinale e i suoi sostenitori riescano a gettar fango su di lei che i nostri quattro moschettieri dovranno portare avanti delle "missioni" (quale riportare alla Regina i puntali che il Re aveva regalato alla moglie, ma che quest'ultima a sua volta aveva donato, come pegno d'amore, all'amante, il duca di Buckingham), si ritroveranno spesso "costretti" (con loro grande piacere) a duellare con avversari sbucati apparentemente dal nulla e soprattutto d'Artagnan avrà diverse pene d'amore.
Fondamentalmente è innamorato di Constance Bonacieux - sposata a un uomo più grande di lei e che si rivelerà uno spione - ma nel corso della storia lo vedremo anche molto ammaliato da Milady, giovane (ha circa 27 anni) ma sa assolutamente il fatto suo: è arrivista, spregiudicata, poco incline alla pietà, fredda calcolatrice... insomma è davvero un personaggio "moralmente" negativo, eppure - come dicevo su - devo ringraziare lei per aver trovato "l'input" per continuare la lettura perchè, da un certo momento in poi, la sua presenza diventerà concreta e importante ai fini dell'intreccio.

Devo dire che Dumas - nonostante con la sua predilezione per i dettagli, le descrizioni, i particolari ridondanti, possa risultare un tantino pesante....- ha un modo di scrivere che effettivamente è da "gran romanziere"; sì, lo so, ho detto una banalità (per la serie: hai scoperto l'acqua calda, ma non credete: è considerato uno scrittore di "second'ordine"), ma lo scrivo perchè quando si leggono certi romanzi ti rendi sempre ed ogni volta conto, come se fosse la prima volta, che comunque hai davanti un "grande" della letteratura.

Io non ho, tra i miei generi preferiti, il romanzo d'avventura, ma lo stile di Dumas riesce sempre a centrare il segno e a risultare nel complesso accattivante.
A parte che i suoi intrecci sono sempre ben congegnati (che fantasia, da fare invidia quantomeno a una come me che non ne ha...), i colpi di scena convincenti, i dialoghi sempre briosi, ma soprattutto i personaggi: sono sempre ben caratterizzati ed è impossibile non immaginarseli, non farsene un'idea non solo fisica ma più che altro caratteriale e di personalità.
E così impariamo a sorridere - del resto è lo scrittore stesso che usa un'ironia fresca e frizzante godibilissima nel tratteggiare i suoi beniamini, le loro imprese - del grosso Porthos, mangione e beone, ma anche forte e impavido; di Aramis, delicato e raffinato quanto nobile d'animo; di Athos, razionale, intelligente, saggio e distinto.
E poi c'è lui, il più giovane, il guascone d'Artagnan, coraggioso, passionale, generoso, pieno di entusiasmo, instancabile...., un vero moschettiere, insomma!

I tre moschettieri è sicuramente un classico da leggere, e se riuscite a superare (meglio e prima di me) le parti meno "vivaci" e dinamiche, per il resto il tutto scorrerà in modo fluido, sempre accompagnati da quell'atmosfera leggera, scanzonata, bonariamente ironica che rende la lettura senza dubbio piacevole, in special modo per coloro che amano i classici d'avventura.





con questo libro
partecipo alla sfida

Recensione LA DELICATEZZA di D. Foenikons



Ok, inevitabili le recensioni dei tre libri (anzi, due e mezzo, di "Ruggine e ossa" più di un mini-parere, non potrò dire...) terminati nel week end.

Ad aprire le danze:

LA DELICATEZZA
di Davide Foenkinos


Ed. E/O
Tascabili
Trad. A. Bracci Testasecca
176 pp
9 euro
2011
Trama

Freschezza, lievità, umorismo e fantasia sono i tratti di questo romanzo che ne hanno decretato il sorprendente successo presso il pubblico francese.
L’autore riesce magicamente a trasformare il dolore e la volgarità in poesia e sorriso.
Nathalie vive un grande amore, seguito da un tragico evento, e solo quando scoprirà un amore lì dove meno se lo sarebbe aspettato, in un essere divertente e delicato, inizierà timidamente a riaprirsi alla vita. Proprio di delicatezza aveva bisogno Nathalie in questa fase della sua esistenza.

È davvero straordinaria la capacità di David Foenkinos di penetrare nell’animo femminile e nelle sfumature dei sentimenti.
Il romanzo è il racconto di una storia d’amore sublime che vola al disopra delle bassezze umane. Dolcissimo.








il mio pensiero
La delicatezza è un romanzo centrato sui sentimenti, i quali vengono presentati dall’Autore in tutta la loro vividezza  e trasparenza.
Il tutto prende avvio da due perfetti sconosciuti, un uomo e  una donna, Francois e Nathalie, che per caso si incontrano e incominciano una relazione; l’affinità che li lega, pur nella loro diversità caratteriale, è immediata e in capo a pochi mesi si sposeranno.
Francois e Nathalie vivono l’uno per l’altro e per sette anni l’uno entra nella quotidianità dell’altro con una tale naturalezza e delicatezza da finire per completarsi reciprocamente.
Si amano e si cercano, si consigliano, fanno tante cose insieme pur conservando una sorta di “autonomia” e di "spirito di indipendenza”, che si manifesta in particolare nel rimandare la scelta di avere figli.
Ma Francois è per Nathalie tutto e questa consapevolezza le crollerà addosso come una doccia fredda  un giorno, in una comune mattina come le altre: mentre lei è seduta sul divano, sorseggiando il the e leggendo, suo marito esce per andare a correre, ma viene investito da una donna che stava andando a consegnare dei fiori per un fidanzamento.
Il dramma della perdita del proprio uomo, del compagno della propria vita, con il quale credeva di invecchiare, è davvero un colpo durissimo per la povera Nathalie, che si ritroverà di punto in bianco a gestire la propria quotidianità senza Francois.
La morte, come del resto ogni perdita, porta con sé necessariamente dei vuoti, che si manifestano nelle cose più concrete (la casa vuota…) come in quelle “immateriali”, quali la sfera emotiva.
Il cuore di Nathalie diventa un guscio vuoto, arido, che lei riempie gettandosi a capofitto nel lavoro di dipendente nella ditta in cui lavora dai primi tempi del matrimonio.
Non riesce a dare una scossa alla propria vita e il sol pensiero che un altro uomo possa corteggiarla e prendere il posto di Francois la paralizza.
Non solo: la infastidisce, come appunto le dà fastidio ricevere le avances del proprio datore di lavoro, Charles.
La narrazione, che è sempre in terza persona, passa dal punto di vista di Francois e Nathalie a quello di Charles, come passerà del resto ad altri personaggi.
Charles si ritiene sinceramente innamorato della sua dipendente, della quale percepisce la tristezza, e  il pensiero di conquistarla, di possederla, diventa un’ossessione.
Ma, nonostante Charles si dia un gran da fare a cercare le definizioni della parole sul dizionario Larousse – tra cui quella di “delicatezza” – ciò che gli manca è l’avere un animo delicato.
Il suo è un bisogno, una fame di dare e ricevere amore quasi aggressivo, egoista, che non potrebbe mai avvicinare una persona dal cuore ferito e vuoto quale quello di Nathalie.
E il destino ha in serbo per lei qualcosa di diverso dalla possessività “maschia” di Charles e le metterà davanti un’altra anima, probabilmente poco interessante agli occhi di tanti, ma che colpirà Nathalie proprio per la sua…. delicatezza.
Markus è un giovane svedese che lavora nell’azienda di Charles e in particolare è un membro del team di Nathalie (che negli anni ha assunto una carica importante proprio per la sua sollecitudine professionale, dettata dal desiderio di non pensare alla sofferenza e al vuoto che riempie tanto la  casa quanto il cuore); è un giovanotto “insipido”, scialbo, e nel fisico e nel carattere.
Esteticamente è bruttino, non ha nulla di avvenente, e appare sempre eccessivamente timido, timoroso, gentile sì, ma anche talvolta irritante.
Ma allora perché Nathalie, una mattina, di punto in bianco lo bacia con passione?
A una persona riservata, insicura ed impacciata qual è Markus, ricevere il bacio improvviso del proprio capo, da tutti ritenuta inaccessibile, è il top della felicità.
Ma quel bacio è davvero importante per lei? O è stato un colpo di testa momentaneo, dettato dalla frustrazione, dalla voglia di fare qualcosa di diverso e "vivo"?
L’Autore ci fa entrare nella mente del giovane svedese, che si fa davvero un sacco di elucubrazioni mentali, che ci permettono di conoscerlo meglio, di vederne le qualità, come l’umorismo schietto e a volte un po’ infantile, la gentilezza, la bontà d’animo, la sensibilità; in una parola: la delicatezza.
Tra lo scalpore generale, tra i pettegolezzi dei colleghi – in particolare della giovanissima Chloè, vivace ed impicciona – e la gelosia possessiva ed ossessiva di Charles, la delicatezza di questo giovane “insignificante” (ben diverso dall’intelligente e frizzante Francois), che inizia a provare dei sentimenti per la bella vedova, riuscirà a trovare la via per arrivare fino a lei, che a modo suo sta lasciando le sue ”briciole” come Pollicino per ritrovare la strada della felicità?
Come Nathalie, anche Markus ha un gran desiderio di vivere fino in fondo i sentimenti…; forse queste briciole d’amore sparse qua e là li faranno incontrare?
A volte l’amore arriva sotto forma di qualcosa di sconvolgente ed impetuoso, che ci travolge fin dal profondo di noi stessi, altre volte cammina in punta di piedi, come una brezza delicata piacevole, davanti alla quale desideriamo solo chiudere gli occhi per goderne le sensazioni.

La narrazione procede con un linguaggio scorrevole, spesso velato da una piacevole ironia nel parlarci di alcune caratteristiche dei personaggi, ma a tratti anche poetico, quando si tratta di sentimenti; la storia è ambientata in Francia e le note che si intervallano ai capitoli (nonché quelle a fine romanzo) danno un tocco nostalgico ma allo stesso simpatico e leggero alla narrazione stessa.
I personaggi sono credibili, anche se ho trovato un po' patetico Charles; breve apparizione della nonna di Nathalie, dolcissima anziana che rappresenta un po' "il ritorno a casa", alle proprie origini, a se stessi, per trovare serenità di fronte alle tante inquietudini che rumoreggiano dentro di noi.

Foenkinos racconta una storia che di per sé non ha elementi particolari; voglio dire, non è una lettura sconvolgente, di cui ricorderai l’originalità nella trama.
Però, nella sua semplicità, è narrata con una tale naturalezza, con quella leggera e fresca ironia che non dà mai fastidio, con quella sensibilità verso i suoi personaggi  (che vengono “messi a nudo” nei loro sentimenti, nelle loro “paranoie”, nelle loro insicurezze, in tutte le diverse sfumature psicologiche che li caratterizzano), nessuno dei quali vediamo “da lontano”, ma sui quali – anche solo per un po’ – viene fissata la luce dei riflettori, che entrano facilmente nella mente e nel cuore del lettore, senza fare irruzione, ma con dolcezza, quasi in silenzio.
Ho trovato anche molto sensibile l’approccio all’esperienza del dolore (di Nathalie), trattato in modo realistico, senza sdolcinatezza o pateticità, ma come una parte inevitabile della vita di ogni essere umano.

Una lettura carina, senza troppe pretese, ma comunque piacevole.

Titoli... da cantare



titoli ... da cantare
I titoli di oggi hanno in comune la parole... CANTO.

Quale "canto" preferite? ^_^

IL CANTO DELLE PAROLE PERDUTE
(A. Pascual, Ed. Corbaccio)

nostalgia, rimpianti,
malinconia

IL CANTO DI UN UOMO FELICE
(R. Shankar, De Agostini)

felicità
euforia


CANTO DELLA NEVE SILENZIOSA
(H. Selbey, Ed. Feltrinelli)

il neige
silenzio,
pensare in solitudine,
pace con se stessi,
delicatezza

IL CANTO DELLE FARFALLE
(G. Ferrero, Ed. Rizzoli)

papillons,png,butterfly,tubes,BORBOLETA,MARIPOSA,
non so come cantino le farfalle,
ma queste poche parole mi danno
una sensazione di leggerezza,
libertà....


Da domani in libreria...



Due uscite che potrebbero interessarvi e previste per domani, 23 luglio!! ;)

IL VELENO DEL SANGUE
di Brian Freeman


Ed. Piemme
Linea Rossa
Trad. A. Colitto
432 pp
17.50 euro
USCITA 23 LUGLIO
2013
Trama

Ufficialmente quel villaggio non esiste più. 
Solo i giovani del posto ci vanno per spaccare finestre e disegnare graffiti sui muri. 
È quasi mezzanotte e, ora che la macchina ha deciso di abbandonarla proprio in quella terra di nessuno tra le cittadine di Barron e St. Croix, Ashlynn si fa prendere dal panico. Poi dal buio emergono due figure.
 Sono ragazze della sua scuola, ma non sembrano avere intenzioni molto amichevoli. 
Soprattutto Olivia, che è ubriaca e parecchio su di giri. E ha in mano una pistola.
La mattina seguente, Ashlynn giace su un tavolo dell’obitorio, Olivia è in carcere con l’accusa di omicidio. Ad assumere la difesa della ragazza è suo padre Chris, esperto avvocato, che non può credere che la figlia sia un’assassina. 
A mano a mano che si addentra nei fatti di quella notte, intuisce che la vicenda è qualcosa di più che una lite tra adolescenti finita in tragedia. 
Ha a che fare con una rivalità che avvelena il sangue, che divide due cittadine attraversate dallo stesso fiume. 
Perché ciò che porta ricchezza e benessere a una, condanna l’altra a disperazione e morte.




n
L'autore.
Brian Freeman è un autore bestseller di thriller venduti in 46 paesi e tradotti in 20 lingue. Ha esordito con Immoral, che ha vinto il Macavity Award come migliore opera prima; sono seguiti, sempre presso Piemme: Las Vegas Baby, La danza delle falene, Polvere e sangue e Il respiro del ghiaccio (finalista agli International Thriller Writers Awards). Tutti hanno per protagonista il tenente Jonathan Stride, che invece, ne Il dubbio, lascia il posto al detective Cab Bolton. Brian Freeman ama molto entrare in contatto con i suoi fan, via e-mail e su Facebook. In Italia è stato nominato miglior autore del 2009 dai blogger del sito Corpi Freddi. Vive in Minnesota con la moglie.

Dal thriller passiamo all'urban fantasy, con un altro libro della serie Shadowhunters:

SHADOWHUNTERS.LE ORIGINI DELLA PRINCIPESSA
di Cassandra Clare


Ed. Mondadori
Chrysalide
Trad. R. Belletti
532 pp
17 euro
USCITA 23 LUGLIO
2013
Trama

Una rete d'ombra si stringe sempre di più intorno agli Shadowhunters dell'Istituto di Londra. 
Mortmain progetta di usare un esercito di automi spietati per distruggere una volta per tutte i Cacciatori.
Gli manca un solo elemento per completare l'opera: Tessa Gray.
Intanto, Charlotte Branwell, capo dell'Istituto, cerca disperatamente di trovarlo per impedirgli di scatenare l'attacco. 
E quando Mortmain rapisce Tessa, Will e Jem, i ragazzi che ambiscono alla conquista del suo cuore, fanno di tutto per salvarla. Perché anche se Tessa e Jem sono fidanzati ufficialmente, Will è ancora innamorato di lei, ora più che mai.
Tuttavia, mentre chi le vuole bene unisce le forze per strapparla alla perfidia di Mortmain, Tessa si rende conto che l'unica persona in grado di salvarla dal male è lei stessa. 
Ma come può una sola ragazza, per quanto capace di comandare il potere degli angeli, affrontare un intero esercito? 
Pericoli e tradimenti, segreti e magia, oltre ai fili sempre più ingarbugliati dell'amore e dell'abbandono si legano e si confondono mentre gli Shadowhunters vengono spinti sull'orlo del precipizio, in un finale che lascia con il fiato mozzo.
Cassandra Clare
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L'autrice.
Cassandra Clare è nata a Teheran e ha vissuto i primi anni della sua vita in giro per il mondo con la famiglia trascinandosi sempre dietro bauli di libri. Dopo aver lavorato come giornalista tra Los Angeles e New York, ora si è fermata a Brooklyn, dove, per non farsi distrarre dai suoi gatti e dalla TV, scrive libri nei caffé e nei ristoranti. Per Mondadori ha pubblicato anche Shadowhunters - Città di Cenere, Shadowhunters - Città di Vetro,Shadowhunters - Città degli angeli caduti,Shadowhunters - Città delle anime perdute,Shadowhunters - Le origini - L'angelo eShadowhunters - Le origini - Il Principe, che hanno appassionato tutti gli amanti dell'urban fantasy
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In lettura: UN CUORE XXL - L'IPOTESI DEL MALE



Buongiorno e buon inizio settimana!!
Mi spiace di aver abbandonato il mio blogghino per il week end ma scrivere mi è stato impossibile e non avevo neppure preparato dei post....
Però è stato un fine settimana proficuo per quanto concerne la lettura....!!!

Ho terminato La delicatezza di David Foenikons, ho leggiucchiato (ahimè, in modo non proprio completo, alle ultime pagine mi sono fermata, mea culpa) "Ruggine e ossa" di Craig Davidson (mmmmm non mi è piaciuto per nulla), sto quasi terminando "Un cuore XXL" di Sara D'Amario e sono a metà dell'avvincente "L'ipotesi del male" di Carrisi.
Di questi due ultimi libri sono qui a parlarvi, in questo momento....!!!

Il primo mi sta dando momenti spensierati, divertenti ma non per questo frivoli: è un romanzo centrato su adolescenti normali ma allo stesso tempo speciali, ognuno con i propri problemi, grandi e piccoli, con le proprie paure, le proprie speranze, il proprio vissuto, e da anche diversi spunti di riflessioni e giovanissimi e non.

L'altro è un thriller scritto benissimo, che sa tenere altissima la curiosità del lettore e non vedo  l'ora di immergermi nuovamente nella lettura e seguire le ipotesi e le indagini insieme alla poliziotta Mila!!!

VOI AVETE LETTO QUESTI LIBRI?

UN CUORE XXL
di Sara D'Amario


Ed. Fanucci
304 pp
13 euro
maggio 2013
Trama

Il mondo di Zucchero e Gas è un mondo grande, anzi grandissimo...
 È grande l’amicizia che li lega, sono grandi le loro intelligenze (uno è un campione in matematica e l’altro in italiano), è grande la famiglia in cui vivono (e anche un po’ allargata, come si dice oggi), sono grandi le loro scorpacciate quotidiane (uno ingurgita tutti i dolci che trova e l’altro beve Coca-Cola come fosse acqua) e grande ma proprio grande è il loro peso.
E il primo giorno di liceo, il loro mondo diventa ancora più grande: Lucrezia sorride a Gas che subito si scioglie, e Zucchero non ha occhi che per Isabella, lunga e sottile e con una serie di tatuaggi da fare invidia a Zayn Malik degli One Direction.
E così, tra un compito d’inglese e un saggio di danza, tra una gita a Parigi e un sms d’amore, tra un bacio strappato e un fratello che arriva, Zucchero e Gas scopriranno che la cosa più grande che hanno è il loro cuore, tanto grande, ma così grande, da contenere tutti.


L'autrice.
Sara D'Amario è nata a Moncalieri. Dopo aver conseguito la laurea in lettere, si è diplomata presso la Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino e si è specializzata a New York con Susan Batson. In teatro è stata diretta da Luca Ronconi, Nanni Garella e Luca Zingaretti; per il cinema ha recitato in La banda dei Babbi Natale (con Aldo Giovanni e Giacomo), Caos calmo (con Nanni Moretti), Colpo d'occhio (con Riccardo Scamarcio e Sergio Rubini), Assassini dei giorni di festa (con Carmen Maura, regia di Damiano Damiani), La ragazza del lago (con Toni Servillo); in televisione ha partecipato allo sceneggiato Il commissario Nardone (nel ruolo di Rina Fort); Le tre rose di Eva, Non smettere di sognare,Distretto di polizia 8, oltre ad aver recitato nelle soap opera Vivere e Centovetrine. Vive a Parigi con il marito e la figlia Venise.

L'IPOTESI DEL MALE 
di Donato Carrisi


Ed. Longanesi
La Gaja Scienza
432 pp
18.90 euro
aprile 2013
Trama

C’è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato nella vita: il desiderio di sparire. Di fuggire da tutto. Di lasciarci ogni cosa alle spalle. Ma per alcuni non è solo un pensiero passeggero. Diviene un’ossessione che li divora e li inghiotte. Queste persone spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Nessuno sa che fine fanno.
 E quasi tutti presto se ne dimenticano. 
Mila Vasquez invece è circondata dai loro sguardi. Ogni volta che mette piede nell’ufficio persone scomparse – il Limbo – centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza dei passi perduti, ricoperte di fotografie.
 Per lei, è impossibile dimenticare chi è svanito nel nulla. Anche perché la poliziotta ha i segni del buio sulla pelle, come fiori rossi che hanno radici nella sua anima. Forse per questo Mila è la migliore in ciò che fa: dare la caccia a quelli che il mondo ha dimenticato.
Ma se d’improvviso alcuni scomparsi tornassero con intenzioni oscure?
Come una risacca, il buio restituisce prima gli oggetti di un’esistenza passata. 
E poi le persone. Sembrano identici a prima, questi scomparsi, ma il male li ha cambiati. Alla domanda su chi li ha presi, se ne aggiungono altre. 
Dove sono stati tutto questo tempo? E perché sono tornati? 
Mila capisce che per fermare l’armata delle ombre non servono gli indizi, non bastano le indagini
. Deve dare all’oscurità una forma, deve attribuirle un senso, deve formulare un’ipotesi convincente, solida, razionale... 
Un’ipotesi del male. Ma per verificarla non c’è che una soluzione: consegnarsi al buio.

L'autore.
Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive a Roma. Dopo la laurea in Giurisprudenza, si è specializzato incriminologia e scienza del comportamento per poi diventare sceneggiatore di serie televisive e per il cinema. È una firma del Corriere della Seraed è l’autore di romanzi bestseller internazionali. Ha vinto prestigiosi premi fra cui il Bancarella in Italia, il Prix Polar e il Prix Livre de poche, il più importante premio dei lettori in Francia.


venerdì 19 luglio 2013

Momento Cover



Le cover di oggi  mi piacciono tutte e tre molto, per i colori, le sfumature e per il soggetto: mi sento un po' così, con un gran desiderio di "stendermi", ma non solo e non tanto fisicamente, quanto mentalmente...
Tra un po' urlo e mando via chiunque mi si avvicini.... >_<

A VOI PIACCIONO?

Enchanted hearts

Haunting violet
Want

Narrativa giapponese: L'OSCURITA' E LA LUCE di Mayumi Hattori



L'OSCURITA' E LA LUCE
di Mayumi Hattori


L_oscurit___e_la_49bf8f96848dc
Konc yami to hikari
Ed. Controluce
Collana: Passage 7
Trad. D. Guarino
Pagine: 216
euro 15,00
USCITA 31 LUGLIO
2013
Trama

Reia è cieca, misura l’ambiente e le poche persone che sono con lei attraverso il suono delle voci e i profumi dei corpi.
Dafne, una donna misteriosa, la sorveglia: le ispira paura, la sua voce è minacciosa, il suo profumo insopportabile. Reia ha cinque anni quando ha inizio il racconto. 
Vive isolata dal mondo in un luogo misterioso, chiuso nel tempo dei libri e della musica, circondato da nemici che tengono in loro potere il padre, un re spodestato, che è il suo punto di riferimento e il suo unico tramite con il mondo.
 L’oscurità e la luce è un romanzo affascinante che mescola magistralmente fiaba antica e moderna, horror gotico e storie criminali del nostro tempo. Una fiaba vera dove i cattivi, giocando i ruoli fondamentali dell’universo infantile, ne rappresentano le paure e i traumi.

L’autrice.
Mayumi Hattori è nata a Tokyo nel 1948 e morta nel 2007. Diplomata presso l’Accademia di Belle Arti, nel 1984 viene premiata nella decima edizione della mostra d’arte nippo-francese. Come ricordo dell’evento scrive “Toki no arabesque”, Arabeschi del tempo, con cui vince il premio “Yokomizo Seishi”. Da allora ha pubblicato numerose raccolte di racconti mistery. 
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