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CHIAROSCURO MILANESE
di Moreno Castelli
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0111 Edizioni 175 pp 15 euro |
14 episodi, 13 ricordi emersi sui binari di un treno di solo andata e un’unica passione:
la musica.
In questo lungo viaggio solitario, passato e presente si mescolano per dar forma alla vicenda personale del protagonista e così alle drammatiche storie di
Giulì, Rambo, Pedrito, Misha e di molti altri ancora, dei quali impariamo a conoscere il carattere, le speranze, i sogni e le sconfitte, attraverso i dialoghi e la voce del protagonista.
“Nella mia visione personale – sostiene infatti l’autore Castelli - la letteratura dovrebbe essere la coscienza di una società, che ha il compito di dare una voce a chi una voce non ce l’ha”.
Ed è da questa convinzione che nasce
Chiaroscuro Milanese, opera prima di un autore emergente definito “periferiologo” da Antonio Bozzo sul Corriere della Sera.
Grazie al
linguaggio contemporaneo, semplice e diretto, Moreno Castelli riesce a catturare l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine, lasciando a
Lola, prima “voce” descritta nel libro, il compito di introdurci a un mondo di periferia.
“Chiaroscuro Milanese – conclude Moreno Castelli – vuole essere la trasposizione in chiave contemporanea di un mondo pittoresco, colorato, a volte paradossale popolato da tanti personaggi, ciascuno con un proprio passato, complesso e difficile da raccontare, con sensazioni da trasmettere e segreti da svelare”.
Sinossi
Milano, ottobre 2013 –
Chiaroscuro Milanese è il primo romanzo di Moreno Castelli, nato a Milano nel 1973. In questa città, ma soprattutto nei dintorni, nel corso degli anni arricchisce la sua esperienza personale attraverso preziosi e curiosi incontri che alimentano la sua passione per la scrittura e il suo desiderio di raccontare storie della Milano di periferia.
Il romanzo si distingue subito nel panorama delle nuove uscite editoriali per la sua concretezza narrativa espressa da un insolito stile contemporaneo e da personaggi grotteschi che popolano il Centro Sociale Baraonda, nucleo principale ove ruota gran parte del libro.
Il protagonista è Selmo, un musicista colpito da una grave malattia che decide di reagire con forza alla vita partendo verso una meta difficile ove fare i conti con sé stesso.
Attraverso i ricordi emersi durante questo viaggio prendono forma e vita i segreti e le caratteristiche degli “appartenenti” alla Comunità e allo stesso tempo si ricostruisce, pezzo per pezzo, la vicenda personale di
Selmo, uomo insolito e singolare ispirato alla figura di Enzo Jannacci.
“Erano tanti anni che pensavo di scrivere un romanzo che prendesse spunto da una persona carismatica come Enzo Jannacci - afferma Moreno Castelli - un artista che mi ha sempre colpito per la sua capacità di affrontare i temi più drammatici dell’esistenza, alternandoli con disinvoltura all’ironia e alla comicità demenziale”.
Il romanzo infatti, sebbene racconti sprazzi di vita complesse che si svolgono nella periferia della Metropoli lombarda, è ironico, graffiante e in alcuni tratti stravagante.
Lo stile di narrazione in prima persona, inoltre, consente di vivere appieno le vicissitudini del protagonista - musicista “impegnato” - e condividere con lui forti emozioni della sua storia personale.
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L'autore.
Moreno Castelli nasce a Milano nel 1973. Laureato in Scienze della Comunicazione Interculturale è artigiano orafo. Un po’ per formazione, un po’ per esperienza di vita, si interessa di problematiche legate all’immigrazione nelle periferie, con particolare attenzione al tema dell’ integrazione attraverso l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri.
Chiaroscuro milanese è il suo primo romanzo, ma altri due romanzi sono in attesa di pubblicazione.