cito e canto |
Breve passaggio, pieno di significato, tratto da DIARIO 1941-1943 di Etty Hillesum, con annessa canzone; ho pensato ad essa in particolare per una frase che l'Autrice scrive e che, a livello concettuale, è presente anche nel testo di Baglioni.
"Trovo bella la vita, e mi sento libera.
I cieli si stendono dentro di me come sopra di me.
Credo in Dio e negli uomini e
oso dirlo senza falso pudore.
La vita è difficile, ma non è grave.
Dobbiamo cominciare a prendere sul serio il nostro lato serio,
il resto verrà allora da sé:
e «lavorare a se stessi» non è proprio una forma d'individualismo malaticcio.
Una pace futura potrà esser veramente tale
solo se prima sarà stata trovata da
ognuno in se stesso
- se ogni uomo si sarà liberato dall'odio contro il prossimo,
di qualunque razza o popolo,
se avrà superato quest'odio
e l'avrà trasformato in qualcosa di diverso,
forse alla lunga in amore
se non è chiedere troppo.
È l'unica soluzione possibile."
"Sono nato anch'io sotto un passaggio di stelle
e nel cuore Dio fu come nella notte un tuono
ho viaggiato il mio destino tra l'anima e la pelle
muto in ogni addio da solo il vento non ha suono
io non chiedo un poco più di pane
ma che tu lo mangi insieme a me
E non credo che ci sia una pace mai
se la pace non è dentro te...!"
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz