Novità in libreria.
BALLANDO AD AUSCHWITZ
di Paul Glaser
Ed. Bompiani Trad. M. Bonomo 320 pp 18 euro USCITA 15 GENNAIO 2015 |
Cresciuto in una devota famiglia cattolica nei Paesi Bassi, Paul Glaser, già adulto, scopre di avere origini ebraiche.
Turbato da questa rivelazione casuale, Paul cerca di capire cosa è successo alla sua famiglia durante la Seconda guerra mondiale, il motivo di un silenzio così lungo sulla propria identità, e il motivo della misteriosa frattura fra suo padre e Rosie, zia di Paul.
Rosie Glaser, ebrea non praticante, è una donna magnetica, sensuale, esuberante, astuta, innamorata del ballo che neppure quando i nazisti prendono il potere si spaventa, e anzi apre una scuola di ballo nell'attico dei suoi genitori, naturalmente illegale.
Tradita dagli uomini di cui si fidava, arrestata dalle SS, finisce ad Auschwitz. Nel campo di concentramento è determinata a sopravvivere, utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione, anche la sua passione per il ballo, anche la sua capacità seduttiva, messa a dura prova negli stenti cui è costretta.
Delle milleduecento persone che sono arrivate con lei ad Auschwitz, solo otto sono sopravvissute.
E tra loro c'è Rosie.
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Illustrato da una ricca selezione di foto, "Ballando ad Auschwitz" è insieme la cronaca di una indagine e di una scoperta che cambiano la vita di un uomo, Paul Glaser; è anche il ritratto di una donna straordinaria, segnata dall'amore, dal tradimento e dal coraggio.
L'autore.
Paul Glaser è nato in Olanda subito dopo la Seconda guerra mondiale. Ha coperto posizioni di rilievo in diverse istituzioni educative e sanitarie. Ballando ad Auschwitz è il suo primo libro.
Trama
Una città francese, ai giorni nostri. Una donna sposata con quattro figli, Elsa. Un’ossessione, la sua.
Paul Glaser è nato in Olanda subito dopo la Seconda guerra mondiale. Ha coperto posizioni di rilievo in diverse istituzioni educative e sanitarie. Ballando ad Auschwitz è il suo primo libro.
PARADISO CONIUGALE
di Alice Ferney
Ed. Bompiani Trad. M. Bonomo 336 pp 18.50 euro USCITA 15 GENNAIO 2015 |
Da quando il marito, che ora se n’è andato, le ha regalato un vecchio film degli anni Quaranta, Lettera a tre mogli di Joseph Mankiewicz, Elsa non fa che guardarlo e riguardarlo.
Vi si narra di una donna che manda a tre amiche una lettera in cui dichiara che è fuggita col marito di una di loro; lettera che innesca nelle tre mogli una serie di timori e tremori ma anche di appassionate riflessioni sull’amore e sul matrimonio.
Sono proprio queste ad affascinare Elsa, insoddisfatta della propria vita, così lontana da quella precedente, in cui lei era una ballerina e a cui ha rinunciato per sposarsi.
Tutto torna nel ricordo: il primo bacio al futuro marito, la crisi di alcuni anni prima, rientrata prima di giungere alla separazione finale, le difficili discussioni dei coniugi sulla loro vita sessuale, il legame con i figli.
Ed è assieme ai due figli più grandi che Elsa rivede il film, in un rito eccentrico ma che propizia l’analisi interiore, lo studio ravvicinato dell’esperienza d’amore in tutte le sue variabili.
È un modo per capire meglio il mondo femminile, per riappropriarsi del corpo, dei suoi segreti. Forse, per cambiare il corso degli eventi...
Alice Ferney torna ai lettori con una storia a più strati, dove si riflette sul fascino del cinema e sull’inafferrabilità dell’amore, attraverso i piccoli passi di un rinato pudore dei sentimenti
L'autrice.
Alice Ferney ha pubblicato: Le Ventre de la fée (1993), L’Elégance desveues (1995), Grâce et dénouement (1997), con il quale ha ottenuto il Premio Culture et Bibliothèques pour tous. Bompiani ha pubblicato La conversazione amorosa (2003) e In guerra (2005) con cui l’autrice ha vinto il Prix Médicis 2003 e, nello stesso anno, è stata selezionata al Prix Goncourt.
L'autrice.
Alice Ferney ha pubblicato: Le Ventre de la fée (1993), L’Elégance desveues (1995), Grâce et dénouement (1997), con il quale ha ottenuto il Premio Culture et Bibliothèques pour tous. Bompiani ha pubblicato La conversazione amorosa (2003) e In guerra (2005) con cui l’autrice ha vinto il Prix Médicis 2003 e, nello stesso anno, è stata selezionata al Prix Goncourt.