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giovedì 4 dicembre 2014
Frammento da "Oceano mare" (Baricco)
Tratto da OCEANO MARE di Baricco.
"Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro e ti salverai."
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frammenti
Le cover di "Il cavaliere d'inverno"
Le cover de "Il cavaliere d'inverno".
Che ne pensate?
Quale preferite?
Quella italiana mi piace molto, ma anche la seconda.
Paperback, 656 pages
Published April 2001
by HarperCollins
|
Paperback, 810 pages
Published September 2009
by William Morrow
|
Paperback, 636 pages
Published September 2009
by HarperCollins
|
697 pages
2009 by Biblioteca Univ. Rizzoli
|
spagnola |
ceca |
tedesco |
tedesca |
Estonia |
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cover
4 dicembre 1575: nasceva la monaca di Monza
Manzoni la chiama Gertrude nel suo celebre romanzo "I Promessi Sposi", ma la storia ci dice che la monaca di Monza si chiamava suor Virginia Maria, al secolo Marianna de Leyva y Marino (nata il 4 dicembre 1575 – 1650), che divenne famosa a motivo di uno scandalo che sconvolse Monza agli inizi del XVII secolo.
Figlia di un nobile, il conte di Monza Martino de Leyva y de la Cueva-Cabrera, fu da lui costretta a entrare nell'Ordine di San Benedetto, diventando la monaca Suor Virginia a soli 16 anni.
A dare scandalo fu la sua relazione (quasi dieci anni) con un uomo, il conte Gian Paolo Osio, con il quale ebbe due figli (dopo due aborti), una femmina (allevata dal padre) e un maschietto.
Conobbe l'uomo perchè questi abitava in un palazzotto attiguo al convinto e questa relazione fu coperta anche tramite l'appoggio di altre converse e di un prete (Paolo Arrigoni).
L'amante di Suor Virginia era avvezzo all'assassinio: quando già su di lui pendeva una condanna per omicidio, si macchiò di altri delitti e uccise tre persone per nascondere la tresca; fu scoperto, condannato a morte in contumacia e poi assassinato da un uomo ritenuto suo amico.
La Signora di Monza dipinto di Giuseppe Molteni (1847), basato sul personaggio dei I promessi sposi di Alessandro Manzoni. |
Anche la monaca fu processata, per volere dell'arcivescovo Federico Borromeo, e condannata a essere "murata viva" ("carcere duro") per 13 anni al Ritiro di Santa Valeria. Sopravvissuta alla pena, rimase a Santa Valeria fino alla morte.
Alessandro Manzoni si ispirò alla storia di questo scandalo, romanzando però gli eventi, cambiando ad esempio la composizione della famiglia, la cronologia, particolari delle vicende biografiche e il nome stesso degli amanti che diverranno Suor Gertrude ed Egidio.
Dopo dodici mesi di noviziato, pieni di pentimenti e di ripentimenti, si trovò al momento della professione, al momento cioè in cui conveniva, o dire un no più strano, più inaspettato, più scandaloso che mai, o ripetere un sì tante volte detto; lo ripetè, e fu monaca per sempre.
Tra l'altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c'era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de' tanti, che, in que' tempi, e co' loro sgherri, e con l'alleanze d'altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar 1ì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall'empietà dell'impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose. In que' primi momenti, provò una contentezza, non schietta al certo, ma viva. Nel vòto uggioso dell'animo suo s'era venuta a infondere un'occupazione forte, continua e, direi quasi, una vita potente; ma quella contentezza era simile alla bevanda ristorativa che la crudeltà ingegnosa degli antichi mesceva al condannato, per dargli forza a sostenere i tormenti.
Frammenti da "Il cavaliere d'inverno" (P. Simons)
Teneri passaggi tratti dal bellissimo romance "Il cavaliere d'inverno" (sul blog trovate la recensione!!).
Alexander le prese il viso minuscolo tra le sue mani massicce.
“Sei... spaventata?”
“Terrorizzata.”
“No, per favore, non aver paura di me.” Le baciò la bocca con una tale
passione, un tale amore che Tatiana sentì divampare il desiderio dentro di sé.
Vacillò, perdendo l’equilibrio. “Tatiasha, perché sei così bella? Perché?”
“Sono uno straccio. Tu sei bello.”
La abbracciò. “Sei un dono di Dio. Lui ti ha mandata per darmi la fede.” Le
prese le mani. “Sei un miracolo, lo sai, vero?” Si fermò.
“Lui ti ha mandata per
redimermi, per confortarmi, per guarirmi..."
"Soldato, lascia che ti accarezzi il viso e baci le tue labbra, lasciami urlare attraverso i mari e sussurrare attraverso i prati ghiacciati della Russia quello che sento per te...
Luga, Ladoga, Leningrado, Lazarevo... Alexander, un tempo tu mi hai portata e io ora porto te. Nella mia eternità ora io porto te.
Attraverso la Finlandia, attraverso la Svezia, fino in America con le mani tese, mi ergerò e mi farò avanti, destriero nero che galoppa senza cavaliere nella notte.
Il tuo cuore, il tuo fucile mi conforteranno, saranno la mia culla, la mia tomba.
Lazarevo stilla il tuo essere nel mio cuore, goccia d'alba al chiaro di luna, goccia del fiume Kama.
Quando mi cerchi, cercami là, perchè là sarò tutti i giorni della mia vita."
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frammenti
mercoledì 3 dicembre 2014
Cito e canto: "Ci vorrebbe il mare".
Tratto da "Oceano Mare".
Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. E' come se non fosse mai passato nessuno. E' come se noi non fossimo mai esistiti. Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. non è vita falsa, non è vita vera. E' tempo. Tempo che passa. E basta.
Canzone che mi viene in mente...:
CI VORREBBE IL MARE
(Marco Masini)
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canzone
Parole d'Autore prima che la storia abbia inizio ("La tregua")
Ed ecco le parole che introducono il libro "La tregua" di Primo Levi.
Sognavamo nelle notti feroci
Sogni densi e violenti
Sognati con anima e corpo:
Tornare; mangiare; raccontare.
Finché suonava breve sommesso
Il comando dell’alba:
«Wstawaç»;
E si spezzava in petto il cuore.
Ora abbiamo ritrovato la casa,
Il nostro ventre è sazio,
Abbiamo finito di raccontare.
È tempo.
Presto udremo ancora
Il comando straniero:
«Wstawaç».
11 gennaio 1946.
Il significato del termine epigrafe al quale mi rifaccio è quello dato dalla Treccani.it "Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire". |
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epigrafe
Occhio al libro: "Dolce fiele" di Silvia Mariaelena Damiani
Lettori ed amici, desidero presentarvi anche oggi un'Autrice emergente, con un romanzo fantastico ma non privo di elementi thriller e psicologici.
DOLCE FIELE
di Silvia Mariaelena Damiani
prezzo cartaceo: 11 euro prezzo ebok: 4 euro casa editrice: SENSOINVERSO |
Trama
Kaspar e Nicole sono l'esempio più puro del concetto di amore. Una vita semplice ma perfetta.
che inaspettatamente qualcosa va storto, ed un tragico incidente spezza per sempre quella relazione che per entrambi era una ragione di vita. Andare avanti non è facile, ma l'aiuto di amici e familiari porta conforto a Kaspar. Si dice che l'amore vero non abbia confini, il protagonista non sa se sia vero o meno, sa solo che ora più che mai vede dappertutto la sua Nicole.
Ma queste visioni non tengono in vita solo lei: oscure presente, voci sussurrate nel vento e brividi di gelo iniziano sempre più a farsi largo nel mondo di Kaspar, il quale dovrà decidere a cosa o a chi è disposto a rinunciare. Eppure tutto ciò è già successo da qualche altra parte, in qualche altro luogo.Solo il tempo cambia.
E come sempre una voce di alza forte nel vento: "Dimmi ancora come mi troverai...".
Riesci a sentirla?
Dolce fiele, perché dolce è il veleno che ogni giorno siamo disposti ad ingerire pur di non affrontare la realtà. Ma chi di noi non lo sarebbe?
(le musiche sono originali di un gruppo piacentino)
Sito per maggiori informazioni: QUI
Link Amazon: QUI
“Dolce fiele” parla, in termini fantastici e onirici, del dolore della perdita e di come la nostra mente preferisca giocare con le nostre sensazioni e alterare tutto ciò che ci circonda per mero egoismo, piuttosto che affrontare la realtà.
Si ringrazia la disegnatrice Marta Andreuzza che ha saputo catturare le atmosfere del romanzo e Marco Vincini e la sua band NowHere che ha scritto e composto la promessa d’amore allegata al romanzo: “Six Thousand Lives”, 6000 vita, seimila promesse, seimila notti in cui si è soli, con la speranza, anche solo per un’ora, di non esserlo più.
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Recensione "Oceano mare" di Alessandro Baricco
Il mio primo approccio ad Alessandro Baricco.
OCEANO MARE
di Alessandro Baricco
(foto dal cell) Ed. Feltrinelli 224 pp 7.50 euro 2013 |
Presso la solitaria locanda Almayer, che si affaccia sul mare, alloggiano degli strani ospiti: uomini colti, riflessivi e dalle passioni bislacche, una donna bella e con una "strana malattia" da cui guarire, una ragazza dolce con la voce di velluto, bambini vivaci e curiosi, un prete che scrive poesie dai titoli lunghissimi...
E poi c'è lui, l'uomo del mistero che alloggia nella settima stanza. Chi sarà mai?
Davvero un posto strano, insomma, ma con la sua attrattiva inspiegabile.
O forse la spiegazione c'è e risiede nel vero e indiscusso protagonista della nostra storia: il mare.
Attorno al mare - con la sua maestosità, il suo non avere limiti, il suo essere tanto calmo e rassicurante quanto burrascoso e assassino, il suo carattere misterioso, affascinante, suggestivo... - ruotano i personaggi di Baricco, che dinanzi alla distesa infinita dell'oceano mare sentono di essere piccoli, inutili, fragili.
E se ci si sente così davanti al mare, quanto indifesi e piccoli ci si può sentire ritrovandosi sballottati nel suo ventre...?
Davvero un posto strano, insomma, ma con la sua attrattiva inspiegabile.
O forse la spiegazione c'è e risiede nel vero e indiscusso protagonista della nostra storia: il mare.
Attorno al mare - con la sua maestosità, il suo non avere limiti, il suo essere tanto calmo e rassicurante quanto burrascoso e assassino, il suo carattere misterioso, affascinante, suggestivo... - ruotano i personaggi di Baricco, che dinanzi alla distesa infinita dell'oceano mare sentono di essere piccoli, inutili, fragili.
E se ci si sente così davanti al mare, quanto indifesi e piccoli ci si può sentire ritrovandosi sballottati nel suo ventre...?
"Il mare. Sembrava uno spettatore, perfino silenzioso, perfino complice. Sembrava cornice, scenario, fondale. Ora lo guardo e capisco: il mare era tutto. E' stato, fin dal primo momento, tutto. Lo vedo ballare intorno a me, sontuoso in una luce di ghiaccio, meraviglioso mostro infinito. C'era lui nelle mani che uccidevano, nei morti che morivano, c'era lui, la pazzia, lui era l'odio e la disperazione, era la pietà e la rinuncia, lui è questo sangue e questa carne, lui è questo orrore e questo splendore. Non c'è zattera, non ci sono uomini, non ci sono parole, sentimenti, gesti, niente. Non ci sono colpevoli e innocenti, condannati e salvati. C'è solo il mare. Ogni cosa è diventata mare."
Lo sanno bene i 147 uomini di una fregata della marina francese che naufragò molto tempo fa, in un oceano freddo e cupo.
Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera e, tra essi, faremo la conoscenza in particolare di due personaggi: il dottor Savigny e il marinaio Thomas.
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Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera e, tra essi, faremo la conoscenza in particolare di due personaggi: il dottor Savigny e il marinaio Thomas.
Due vite che si intrecceranno in modo indissolubile; l'uno cercherà di sfuggire all'altro, che invece lo seguirà ovunque, ossessivamente, perchè i due hanno un conto, molto salato e doloroso, in sospeso.
E' sul mare che si incontrano le vicende di questi bizzarri personaggi.
Ci fa sorridere con simpatia il paziente e calmo professore Bartleboom, che cerca di stabilire dove finisce il mare e ogni altro fenomeno naturale, mentre aspetta di riconoscere la donna della sua vita; il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, la cara e dolce Elisewin e la bella Ann Deverià, che devono guarire dalle loro personali malattie...
Tutti individui soli, in cerca di se stessi, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare.
Un libro diviso in tre parti, attraversato da un'atmosfera surreale, a volte onirica, con uno stile che il più delle volte ti rapisce, ti incanta, ti arriva dentro, come una musica che non puoi fare a meno di ascoltare e dalla quale desideri essere avvolto; altre volte la scrittura di Baricco mi ha irritata, lo ammetto...
Ecco, le prime 20/30 pagine (e pure qualcosina di più) per me sono state incomprensibili: parole su parole, ripetizioni, proposizioni troppo lunghe, il salto da un personaggio all'altro... Fortunatamente non mi arrendo facilmente e sono andata avanti nella lettura...!
Però è uno stile particolare che mi ha mandato inizialmente un po' in confusione, anche se poi siamo entrati in confidenza e la lettura è stata più scorrevole.
Lo consiglio comunque, Baricco ha un modo di scrivere, di giocare con le parole e di creare mondi e personaggi che è particolare e affascinante.
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recensioni
Da oggi sugli store online: "Tutto è possibile" di Lucy Denis
Carissimi, anche oggi ci ritagliamo uno spazio da dedicare agli autori emergenti!
TUTTO E' POSSIBILE
di Lucy Denis
2,68 pp dal 3 dicembre online |
SINOSSI
Connie ha trent'anni, è brutta, grassa e lavora come dog sitter, quando le riesce.
Ogni singolo giorno, la sua vita scorre piatta e inanimata come un foglio di pasta frolla. Passa le sue giornate sul divano di casa ad ascoltare musica, mangiando direttamente dal barattolo di Nutella.
Insomma, ha una vita da sfigata. Fino a quando, incontra Antonio Esposito, trentenne ricco, bello e dal sorriso bianco candeggina. E da quel momento in poi tutto il mondo di Connie cambia per sempre.
Antonio le propone un accordo, un matrimonio d'interesse e senza pensarci due volte, Connie accetta la bizzarra, quanto unica proposta da Mister Perfezione alias Antonio. In cambio di un solo anno di matrimonio, Connie avrà un milione di euro e una villa da sogno, oltre al più grande e immenso brillante che abbia mai visto e desiderato.
Prima di accettare però, Connie pone a sua volta una “condizione” che Antonio accetta senza battere ciglio.
Nessuno della famiglia di Connie deve
conoscere il reale motivo di questo improvviso lieto evento. Tutti dovranno credere che si sposano
per amore.
Ma come spesso accade, più si tenta di nascondere la verità e più questa salta fuori.
E così attorno a questa bugia, nascono una girandola di eventi buffi, di personaggi fuori le righe
come la famiglia di Connie che strilla, strepita, e pensa solo a mangiare e a non fare brutta figura
davanti alla famiglia dello sposo, e di personaggi sopra le righe, come la famiglia di Antonio che si
rifiuta persino di mangiare in casa di Connie per paura che possa infettarsi con il germe della
volgarità Connie e Antonio all'apparenza si amano, ma in realtà si odiano, si prendono in giro a vicenda e si sfidano.
Sembra tutto perfetto tutto organizzato nei minimi dettagli.
E quando tutto sembra filare liscio come l'olio, ecco che appare lei: Giulia, la fidanzata segreta.
E tutto quello che Connie ha sempre desiderato cade giù come un castello di sabbia.
L'autrice.
Lucy Denis è di origine napoletana, vive con la sua famiglia e questo è il suo primo romanzo.
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martedì 2 dicembre 2014
Mondadori Anteprima: dal 2 gennaio "Una più uno" di Jojo Moyes
Un'anteprima del nuovo anno che attenderò con entusiasmo!! ^_-
Dopo aver amato "Io prima di te" (e in attesa di leggere il sequel di "Luna di miele a Parigi", "La ragazza che hai lasciato"), arriverà per noi...
UNA PIU' UNO
di Jojo Moyes
Ed. Mondadori omnibus 396 pp 16 euro USCITA 2 GENNAIO 2015 |
Trama
Con due lavori e due figli Jess Thomas, una giovane mamma single, fa del suo meglio per vivere dignitosamente, ma i sacrifici sono molti, specie quando non c’è nessuno che ti possa aiutare.
E a volte Jess fa anche cose azzardate...
Sua figlia Tanzie è un genietto dei numeri, ma è anche una ragazzina fragile che bisogna aiutare perché possa avere successo nella vita grazie al suo talento matematico.
E poi c’è Nicky, un teenager difficile come tutti i ragazzi della sua età, che è vittima di bullismo (e non può certo combatterlo da solo...).
La famiglia di Jess è proprio scombinata e molte volte lei non sa se ce la farà, finché sul suo cammino incontra inaspettatamente Ed Nicholls, un affascinante sconosciuto, un uomo di successo travolto da una crisi profonda.
Jess e Ed non si conoscono, ma desiderano entrambi la stessa cosa e capiscono, nonostante la loro diversità, che hanno molto da imparare l’uno dall’altra e che uno più uno fa più di due.
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Jojo Moyes (1969), londinese, scrittrice e giornalista, ha lavorato a lungo all'"Independent" prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Attualmente è una delle più affermate scrittrici in Inghilterra e i suoi romanzi sono sempre in testa alle classifiche. Io prima di te (Mondadori, 2013) è diventato subito un bestseller internazionale. Nel 2014 Mondadori ha poi pubblicato Luna di miele a Parigi. L'autrice vive nell'Essex con il marito e tre figli.
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