giovedì 3 settembre 2015

Recensione film d'animazione: "Una tomba per le lucciole"



Su consiglio di un'amica, ho cercato e visto in streaming un film d'animazione molto molto bello.

N.B.: ovviamente, lì dove vedete una parte della recensione evidenziata di nero è perchè c'è possibilità di spoiler. Quindi... attenzione! ;=)


UNA TOMBA PER LE LUCCIOLE

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Questo cortometraggio è del 1988, scritto e diretto da Isao Takahata per Studio Ghibli e ritratto dall'omonimo racconto semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka.

È prevista un'uscita-evento di due giorni nelle sale cinematografiche nel mese di novembre, se non ho visto male.

Questo capolavoro della filmografia Ghibli ci narra in modo crudo ed intenso la storia straziante di un ragazzo e di sua sorella, indifesi e smarriti di fronte al tragico e crudele spettacolo della guerra.

La nostra storia è ambientata nel 1945; la Seconda Guerra Mondiale è finita da poco, con la resa incondizionata del Giappone in seguito alle bombe su Hiroshima e Nagasaki.



"la sera del 21 Settembre 1945 io morii!"

Questa è la prima frase che, come una doccia gelata, accoglie chi si appresta a guardare questo film, il quale si apre mostrandoci un ragazzo ormai in fin di vita, solo, che muore tra l'indifferenza di chi gli passa accanto e null'altro sa offrirgli che sguardi di disprezzo e noia. Accanto al suo corpo senza vita, c'è una scatoletta di latta rossa, che qualcuno prende e getta via con noncuranza.

Ma sarà da quella scatola che scaturirà la storia di due fratellini che hanno provato in tutti i modi a restare vicini affrontando con coraggio e candore gli orrori di una guerra atroce.

E' il giugno del 1945 e a Kobe ormai non si è più al sicuro: i bombardamenti sono all'ordine del giorno, la gente cerca riparo e salvezza nei rifugi antiaerei; anche la mamma del giovanissimo Seita si avvia al rifugio, mentre il ragazzo e la sorellina Setsuko la raggiungeranno più tardi. 
Ma così non sarà.

Sono giorni e tempi duri e difficili, la vita di ciascuno è continuamente appesa al filo e Seita prestissimo apprenderà che sua madre è rimasta ferita gravemente e da quelle ferite non si riprenderà mai, perchè morrà poco dopo.

Soli (il padre è via in quanto ufficiale nella Marina imperiale giapponese), fratello e sorella dovranno fare i conti con la realtà e cercare di sopravvivere, ma non sarà affatto semplice.
Chiedono aiuto ad una lontana zia, che dopo averli accolti con sollecitudine, mostrerà un volto tutt'altro che caritatevole.

Ma non soltanto lei... Ciò che fa tanta rabbia a tristezza è constatare come praticamente la maggior parte degli adulti riesca a restare indifferenti davanti a un ragazzino e alla sua sorellina terribilmente affamati e soli e non prestar loro soccorso, chiudendosi nel proprio egoismo, nella convinzione che in tempi di guerra, quando il cibo scarseggia, c'è da pensare a se stessi, e per gli altri non è che avanzi un granchè.

Ammiriamo e ci fa tenerezza la dolcezza e la premura affettuosa e matura di questo fratello verso la sua sorellina bisognosa di cure, coccole, cibo.

Accanto alla solitudine e alla consapevolezza di doversela cavare da soli in un mondo che sembra impazzito e distrutto, la mancanza di cibo sarà è ciò che determinerà moltissimo il destino dei due fratelli, i quali però cercheranno sempre di essere positivi, di non abbattersi, consci del grande affetto che li lega; e se è vero che Setsuko riceverà tutto l'aiuto possibile dal fratello, che arriverà anche a rubare pur di sfamarla, è altrettanto vero che lo stesso Seita trae forza e coraggio dalla presenza della sua sorellina, che quando lo chiama "fratellino", con la sua vocina infantile e piena di fiducia, è capace di risvegliare in lui ogni volontà di agire, pur di non farla sentire abbandonata, in attesa che questa orrenda guerra finisca.

"Non è giusto, perchè le lucciole muoiono così presto?"

domanda con tristezza la piccola Setsuko all'altrettanto triste Seita, che non sa cosa rispondere in quel momento, ma ahinoi lo saprà, perchè lo vivrà in prima persona...

E' un film che emoziona, che tocca profondamente perchè non ci si può non sentire vicini a dei bambini soli, impauriti e affamati, che hanno fatto di tutto per non soccombere dinanzi alla crudeltà della guerra e a quella, forse più tremenda, delle persone che hanno incontrato nella loro vita, che li hanno lasciati andare incontro al proprio destino senza curarsene.

Guardiamo le lucciole che illuminano il cielo notturno e buio che tanto spesso ha fatto da tetto ai due protagonisti e speriamo che continuino a splendere anche per loro.

Ma "Una tomba per le lucciole" non è una favoletta, non è tenuto a donarci un happy ending, e ci lascerà un senso di tristezza ed impotenza per come sono andate le cose per Setsuko e Seita, ma anche di tenerezza, per il coraggio di un ragazzino che ha dovuto fare l'uomo troppo presto e per una bambina allegra e dal sorriso luminoso, come le lucciole che le piaceva acchiappare.

Se consigliarlo o meno? Certo che sì, non potrete non emozionarvi...!

Per leggere le recensione di altri film clicca sull'etichetta "Cinema"

Anteprima: Perfect Strangers di Runny Magma




Carissimi amici!
Questa mattina desidero segnalarvi la prossima uscita del romanzo di un autore di cui vi ho presentato tempo fa un altro libro, Mascarado (QUI).


Perfect Strangers
di Runny Magma


Genere: letteratura lgbtq/romance

1.99 euro
170 pp
USCITA:
7 SETTEMBRE 2015


Link e contatti:

Blog: 

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Amazon:
www.amazon.it/dp/B014QBPCVA
(anche per Kindle Unlimited)




Un gay musical. Una metal band. E due uomini più simili di quello che pensano…

Trama

Una compagnia teatrale sta allestendo uno spettacolo che racconta in musica una storia d’amore tra
due ragazzi. Andrea, in qualità di regista e interprete, ci sta mettendo tutto se stesso, anche perché potrebbe trattarsi dell’occasione giusta per continuare a fantasticare su Samuele, il rocker piovuto
nella compagnia solo per migliorare l’interpretazione e la presenza sul palco.
I due mondi appaiono lontanissimi. Samuele non solo è rozzo e scontroso, ma pure sciupafemmine.
E questo dovrebbe togliere ogni speranza ad Andrea, se non fosse che Samuele comincia a provare un certo gusto nello studiarsi la parte...

L'autore.
RUNNY MAGMA mantiene segreta la sua reale identità, ma permette si sappia che alle giarrettiere preferisce le bretelle, e adora azzannare liquirizia, il suo gatto e altre cose che magari immaginate senza starlo a spiegare. Odia Gloria Gaynor, i Village People e pure Lady Gaga, però è in grado di tolleerare Madonna, Kylie Minogue e gli Abba. Ritiene che i gay romance siano parità d’intrattenimento e che un giorno li leggerà persino Giovanardi. Il suo racconto “Porcahontas” è online su RFS e nell’aprile 2015 è uscito il romanzo “Mascarado.” Attualmente cura la rubrica “Drag Stories - Storie di strascichi” sul blog “Refusi Etc.”, dove dà voce alle drag queen italiane” – dalla biografia autografa del suo gatto, che parimenti non si fa vedere perché su Internet i mici sono anche più inflazionati degli scribacchini. 

mercoledì 2 settembre 2015

In lettura: SEI LA MIA VITA di Ferzan Ozpetek



Continua la mia lettura del classico EMMA di Jane Austen e sono in dirittura di arrivo con IRIDIUM.

Ieri sera però la testa mi diceva di non proseguire con queste letture, ma di cercare qualcos'altro da iniziare (la mia è una patologia di cui ancora non si sa molto; io stessa non saprei spiegarvela).

Dopo aver letto e gradito moltissimo il romanzo di Pupi Avati - IL RAGAZZO IN SOFFITTA - la scelta è caduta sul romanzo di un altro regista che mi piace molto, Ferzan Ozpetek.

SEI LA MIA VITA
di Ferzan Ozpetek


Ed. Mondadori
218 pp
17 euro
2015
Trama

Un'auto lascia Roma di primo mattino. Alla guida, c'è un affermato regista. Sul sedile accanto, l'uomo che da molti anni ama di un amore sconfinato. Dove stanno andando? 
Mentre la città si allontana e la strada comincia a inerpicarsi dentro e fuori dai boschi, il regista decide di narrare al compagno silenzioso il suo mondo "prima di lui": "La mia vita è la tua e ora te la racconterò, perché domani sarà solo nostra". 
Inizia così un viaggio avanti e indietro nel tempo: i primi anni in Italia, dove era giunto dalla Turchia non ancora diciottenne con il sogno di studiare e fare cinema, le persone che hanno lasciato il segno, gli amici, gli amori, le speranze, le delusioni, i successi.
Storie che conducono ad altre storie, popolate da figure indimenticabili e bizzarre: una trans egocentrica sul viale del tramonto, un principe cleptomane, un centralinista con il rimpianto della recitazione, una cassiera tradita dalle congiunzioni astrali, una bellissima ragazza dallo spirito inquieto. 
E poi, raffinati intellettuali, inguaribili romantiche, noti cinefili, amanti respinti e madri niente affatto banali. Sullo sfondo, il palazzo di via Ostiense dove tutto accade, crocevia di solitudini diverse, ma anche di intense amicizie e travolgenti passioni. 
Il palazzo che nel tempo si è trasformato, conservando però intatti i suoi più intimi segreti.

L'autore.
Ferzan Ozpetek, regista e sceneggiatore, è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997 esordisce con Il bagno turco (Hamam), cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti, Magnifica presenza, Allacciate le cinture. Ha inoltre diretto Aida (2011) e Traviata (2012). Ha vinto i più importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il MoMa di New York gli ha dedicato una retrospettiva. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro, il bestseller Rosso Istanbul.

Incipit per voi, per catturare la vostra attenzione su uno stile e una scrittura che, a mio avviso, rapiscono dal primo rigo.
«Sei la mia vita.» Così mi avevi scritto, ricordi? Avevo lasciato il cellulare in funzione silenziosa, accanto al letto. All’improvviso, lo schermo si era illuminato nel buio ed erano apparse quelle quattro parole. Semplici, essenziali, ma sconvolgenti.
Era notte fonda. Dovevano essere passate le due. Mi rigiravo nel letto con il cuore pesante, senza riuscire a prendere sonno. Avevamo litigato. Non so più nemmeno la ragione. È sempre così che succede. Sono le cose prive di importanza che possono spezzare i legami più profondi. Una mezza parola buttata lì senza pensarci, uno scatto di nervi, una sfumatura nel tono di voce, un’occhiata che credi non sia per te e che pare mettere in dubbio ciò che solo un attimo prima davi per certo.In quei momenti, sei attraversato da una tristezza così enorme che sembra essere la quintessenza di tutte le sofferenze sperimentate in
passato. Torni bambino e ti struggi dalla nostalgia. Vorresti essere tra le braccia di tua madre, sentire il suo calore, avvertire il tocco leggero delle sue mani, mentre ti accarezzano dolcemente. Vorresti essere di nuovo piccolo, per rifugiarti in quell’abbraccio, l’unico davvero capace di farti sentire al sicuro e immune a qualsiasi dolore del mondo.

In libreria dal 10 settembre "È la vita, Joy" di Nell Dunn‏



Settembre è entrato da solo due giorni e, dopo le vacanze estive, sarà di certo un mese ricco di novità editoriali.

In questi momenti mi soffermerò su un'anteprima Sonzogno (collana Bittersweet), di cui avevo parlato qualche tempo fa, ma ve la ripresento oggi visto che si avvicina la data di uscita in libreria; esce infatti il 10 settembre È la vita, Joy di Nell Dunn.
Pubblicato in Inghilterra nel 1967, il libro all’epoca fece molto clamore.
Da questo romanzo, nello stesso anno, Ken Loach ha tratto il film Poor Cow con Carol White e Terence Stamp.

È la vita, Joy 
di Nell Dunn

(collana Bittersweet)
128 pp
15 euro
trad. M. Magri
uscita:
 10 settembre 2015
«Un romanzo crudo, schietto, selvaggio, adorabile» Morning Telegraph

Un personaggio femminile che ancora oggi commuove per la sua tormentata modernità

Bittersweet riscopre il romanzo cult della Swinging London: i sogni di una ragazza madre tutta rossetto fucsia, minigonna e canzoni anni ’60.

Trama

Londra, anni Sessanta. Joy, detta Fiorellino, porta una finta coda di cavallo bionda, ha gambe magre su scarpe di camoscio dai tacchi alti, il corpo esile, i seni grossi. 
Non esce di casa senza le sue ciglia finte e i riccioli alla Cleopatra sistemati dietro le orecchie. 
A vederla passeggiare per strada guardando le vetrine, scherzando con le amiche, facendo battute sugli uomini, non si direbbe che la sua è una vita di stenti, costellata di guai. 
Si è sposata presto, Joy, con un rapinatore, attratta dall'avventura e dai soldi facili. Invece i soldi un giorno ci sono e quello dopo no.
E quando suo marito finisce in prigione lei, rimasta incinta del piccolo Jonny, è costretta a crescerlo da sola. Eppure Joy non si arrende, anche perché a ventidue anni è ancora troppo giovane per rinunciare all'amore. Allora arriva Dave, di nuovo un poco di buono, così più affettuoso e divertente del marito da farla sentire una regina anche quando se ne stanno soli tra quattro mura a fumare, suonare la chitarra o ascoltare le hit preferite alla radio. 
D'altra parte, poco importa che sia Dave il vero amore: quando le cose si mettono male anche per lui, povero cristo, ancora una volta Joy non intende rassegnarsi. 
E ora, più di prima, dovrà imparare ad arrangiarsi da sola, tra lavoretti precari, storie di una notte, sogni a occhi aperti, scelte difficili, ma anche la forza e la testardaggine di imparare.

Dalla postfazione di Mariarosa Mancuso: «Con grande bravura, per nulla esibita, Nell Dunn ha un tono per le lettere e uno per i monologhi. Con sapienza e senza retorica affronta le molte scene d’amor materno, Joy e Jonny sono complici, dormono appiccicati, giocano sdraiati sulla moquette, «come aveva visto fare nelle pubblicità». Non capita mai che la scrittrice rubi spazio alla protagonista.»

L’autrice.
Nell Dunn (Londra 1936) divenne celebre con i racconti di Up the Junction (1963) e questo romanzo (1967), entrambi adattati per il grande schermo.

Citazioni d'Autore ("Sei la mia vita")



Ieri sera ho iniziato a leggere "Sei la mia vita" di Ferzan Ozpetek, che già dalle prime battute si rivela una lettura molto bella.

Ecco le citazioni in apertura al libro.

L’unico modo per allontanare ciò di cui abbiamo paura è raccontarlo.


«Ho ancora bisogno di una tua parola, di un tuo sguardo, di un tuo gesto.
Ma poi all’improvviso sento i tuoi gesti nei miei, ti riconosco nelle mie parole.
Tutti quelli che se ne vanno ti lasciano sempre addosso un po’ di sé.
È questo il segreto della memoria? Se è così allora mi sento più sicura, perché so che non sarò mai sola.»
La finestra di fronte

Il significato del termine epigrafe al quale mi rifaccio è quello dato dalla Treccani.it
"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
 citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire"

martedì 1 settembre 2015

Prossima lettura: L'UOMO CHE SCAMBIO' SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO di Oliver Sacks



Pochi giorni fa è deceduto Oliver Wolf Sacks, neurologo e scrittore britannico.

Sacks è stato autore di numerosi libri best seller, molti dei quali hanno per soggetto persone con disturbi neurologici. Il suo libro del 1973 Risvegli fu adattato in un film omonimo nel 1990.  Il suo libro L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è stato pubblicato per la prima volta a Londra nel 1985.

L'AVETE LETTO? 
Io conto di farlo presto ^_^

L'UOMO CHE SCAMBIO' SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO
di Oliver Sacks


Traduzione di Clara Morena
gli Adelphi
2001, 19ª ediz., pp. 301 
Oliver Sacks è stato un neurologo, ma il suo rapporto con la neurologia è simile a quello di Groddeck con la psicoanalisi.
Perciò Sacks è anche molte altre cose: «Mi sento infatti medico e naturalista al tempo stesso; mi interessano in pari misura le malattie e le persone; e forse anche sono insieme, benché in modo insoddisfacente, un teorico e un drammaturgo, sono attratto dall’aspetto romanzesco non meno che da quello scientifico, e li vedo continuamente entrambi nella condizione umana, non ultima in quella che è la condizione umana per eccellenza, la malattia: gli animali si ammalano, ma solo l’uomo cade radicalmente in preda alla malattia».
E anche questo va aggiunto: Sacks è uno scrittore con il quale i lettori stabiliscono un rapporto di tenace affezione, come fosse il medico che tutti hanno sognato e mai incontrato, quell’uomo che appartiene insieme alla scienza e alla malattia, che sa far parlare la malattia, che la vive ogni volta in tutta la sua pena e però la trasforma in un «intrattenimento da Mille e una notte».

Questo libro, che si presenta come una serie di casi clinici, è un frammento di tali Mille e una notte – e ciò può aiutare a spiegare perché abbia raggiunto negli Stati Uniti un pubblico vastissimo.
Nella maggior parte, questi casi – ma Sacks li chiamava anche «storie o fiabe» – fanno parte dell’esperienza dell’autore.
Così, un giorno, Sacks si è trovato dinanzi «l’uomo che scambiò sua moglie per un cappello» e «il marinaio perduto». Si presentavano come persone normali: l’uno illustre insegnante di musica, l’altro vigoroso uomo di mare.
Ma in questi esseri si apriva una voragine invisibile: avevano perduto un pezzo della vita, qualcosa di costitutivo del sé. Il musicista carezza distrattamente i parchimetri credendo che siano teste di bambini. Il marinaio non può neppure essere ipnotizzato perché non ricorda le parole dette dall’ipnotizzatore un attimo prima. Che cosa vive, se non sa nulla di ciò che ha appena vissuto? 
Rispetto alla normalità, che è troppo complessa per essere capita, e tende a opacizzarsi nell’esperienza comune, tutti i «deficit» o gli eccessi di funzione, come li chiama la neurologia, sono squarci di luce, improvvisa trasparenza di processi che si tessono nel «telaio incantato» del cervello.
Ma queste storie terribili e appassionanti tendono a rimanere imprigionate nei manuali.
Sacks è il mago benefico che le riscatta, e per pura capacità di identificazione con la sofferenza, con la turba, con la perdita o l’infrenabile sovrabbondanza riesce a ristabilire un contatto, spesso labile, delicatissimo, sempre prezioso per i pazienti e per noi, con mondi remoti altrimenti muti.
Questo è il libro di un nuotatore «in acque sconosciute, dove può accadere di dover capovolgere tutte le solite considerazioni, dove la malattia può essere benessere e la normalità malattia, dove l’eccitazione può essere schiavitù o liberazione e dove la realtà può trovarsi nell’ebbrezza, non nella sobrietà».

Nuova uscita DeAgostini: IL PRIMO AMORE SEI TU di Stephanie Perkins, dal 15 settembre



Dopo "Il primo bacio a Parigi” Stephanie Perkins - autrice bestseller internazionale vincitrice del premio YALSA (Young Adult Library Services Association) – ci regala una nuova indimenticabile commedia romantica.

IL PRIMO AMORE SEI TU
di Stephanie Perkins

De Agostini Libri
Young Adult 14+
Pag. 353 
Euro: 14,90
in libreria:
15 SETTEMBRE 2015
Un’esplosione di umorismo e tenerezza. 
Un romanzo che vi farà innamorare
come se fosse la prima volta.


“Una commedia romanticissima e un cast di personaggi memorabili: Stephanie Perkins non sbaglia un colpo.” MTV.com

“Fate attenzione! Questo romanzo volerà letteralmente fuori dagli scaffali.” School Library Journal

Trama

Lola Nolan ha diciassette anni, un gusto un po’ stravagante per la moda, e tre piccoli, piccolissimi desideri. 
Primo: andare al ballo della scuola vestita da Maria Antonietta. Secondo: convincere i genitori che Max è il fidanzato migliore del mondo. 
Terzo: non rivedere più Cricket Bell. Mai più. A volte però il destino gioca brutti scherzi e la famiglia Bell al completo si trasferisce nella casa proprio di fronte a quella di Lola. All’improvviso la ragazza sente il mondo crollarle addosso. 
Per due anni ha faticosamente tentato di dimenticare Cricket, e ora tutti i suoi sforzi sembrano vanificati. Cricket è di nuovo lì, davanti ai suoi occhi, e con lui il ricordo di ciò che è stato: di quel bacio appassionato e di quell’ultima giornata insieme…
9961796
-

Lola è sicura di aver voltato pagina con Max e di non provare più niente per Cricket. Ma allora perché sente il cuore batterle all’impazzata ogni volta che lo incontra? Forse perché il primo amore non si scorda mai?

L'autrice.
Stephanie Perkins ha sempre lavorato con i libri: prima come libraia, poi come bibliotecaria, e ora come scrittrice. Vive con il marito tra le montagne del North Carolina, e ogni stanza di casa sua è dipinta di un diverso colore dell’arcobaleno. Il primo amore sei tu è il suo secondo romanzo: una nuova romanticissima commedia dopo il successo internazionale di Il primo bacio a Parigi.

lunedì 31 agosto 2015

Recensione: LASCIATI TENTARE di Lynda Aicher



Ultima recensione del mese di agosto!
Si tratta di un romanzo Harmony collana Passion che ho ricevuto in dono l'inverno scorso da LadyCooman del blog Libri & popcorn (gentilissima :*!

LASCIATI TENTARE
di Lynda Aicher


I padroni del piacere - Vol. 3
8.90 euro
Trama

Allison English, avvocato energico e pragmatico, è una donna di classe, molto lontana dall'atmosfera torbida e trasgressiva del Den, un noto club sadomaso di Minneapolis dove viene trascinata dalle sue amiche e vicine di casa.
Pur senza volerlo è coinvolta in una vicenda spinosa, perché i tre soci del Den soccorrono il giovane Tyler, vittima di un cliente tanto intoccabile quanto perverso, e le chiedono il suo parere professionale.
Allie è catapultata così in un ambiente che le è estraneo, e deve fare i conti con l'affascinante Seth, uno dei proprietari, ma anche con la fragilità di Tyler, il seducente ragazzo che deve tutelare.
Sembrerebbe che il destino abbia messo insieme tre persone diversissime: un giovane escort, un dominatore ombroso, taciturno e apparentemente inavvicinabile, e una donna seria che non vuole cedere a desideri inconfessabili...
Ma all'interno del terzetto nascono delle dinamiche potenti e travolgenti; ognuno di loro ha dei bisogni sentimentali ed erotici inespressi che li proiettano inesorabilmente in un vortice di sensualità.
Quando lo scandalo si abbatterà sul Den, sapranno unire le forze per superarlo?

Nel corso della lettura emergono con precisione i caratteri e le personalità dei tre protagonisti, insieme alle loro paure e debolezze.

Seth è un uomo tanto bello e sexy quanto generoso e corretto; benché sia un "dominatori" convinto (nell'ambito delle relazioni di coppia), lo è in base a dei principi di rispetto verso il partner, sul quale non intende mai commettere alcun tipo di abuso.
E' un uomo determinato che, se si prefigge uno scopo per il bene di qualcun altro che gli sta a cuore, lo raggiunge costi quel che costi, anche se ciò potrebbe farlo soffrire.
Ed è così che farà con Tyler, per il quale prova non solo attrazione ma anche tenerezza, unita alla necessità di proteggerlo.

Tyler è un giovane uomo che viene dalla strada, fa l'escort per mestiere e le esperienze passate lo hanno segnato nel corpo e nello spirito, rendendolo diffidente (può esserci davvero qualcuno intenzionato a fargli del bene senza poi pretendere nulla in cambio?), timoroso di lasciarsi andare per paura di soffrire, a volte cinico e sarcastico, ma solo per difesa...

E poi c'è lei, Allie, la donna del terzetto. Efficiente e seria sul lavoro, chiusa nelle proprie etichette morali per tutto ciò che concerne le relazioni sentimentali.
Eppure l'incontro con questi due uomini sensuali e conturbanti, il rapporto ambiguo che c'è tra loro, stanno risvegliando in lei  sensazioni e sentimenti mai provati prima, anzi rigettati con fermezza perchè andavano contro i suoi principi di sempre.
Allie è  spaventata da se stessa, da quel lato trasgressivo di sè che non sapeva di avere, e dai due uomini, che la turbano e l'attraggono allo stesso tempo.

Cosa farà Allie? Resterà affianco a Tyler nella sua battaglia legale senza farsi coinvolgere, o accetterà di mettersi alla prova restando una settimana in casa di Seth, dove Tyler ha trovato rifugio e cure, per dare così spazio ai suoi istinti e desideri più segreti e inconfessabili?
Se dovesse accettare la sfida di Seth - di restare con loro due -, Allie sa che sarebbe una strada senza ritorno, che una volta percorsa non prevede ripensamenti.

Cosa dire...?
Il romance con sfumature erotiche molto accentuate non è propriamente il mio genere, soprattutto se si sofferma su relazioni bisex..., la cui lettura non nascondo mi mette un po' a disagio (per carità, limite mio).
Consigliarlo? Mah, unicamente a chi apprezza il genere e i contenuti, che sono decisamente forti e very hot.

I titoli più belli dei libri



Buongiorno e buon inizio di settimana, cari lettori!!
Anche questo lunedì torniamo con la rubrica dei titoli più belli.

Come sempre, cliccando sui titoli potrete leggere le trame, ma vi chiedo: QUALE TITOLO PREFERITE? 

(T.Vitale, 2015)

(E. Petrone, 2015)



(R. Carlino, 2015)

(D. Cugia, 2015)

domenica 30 agosto 2015

Frammenti di... IRIDIUM




Buona domenica, lettori?
Che leggete in questo fine settimana?
Io proseguo con IRIDIUM ed EMMA!!

Uhn romantico passaggio tratto dal romanzo in lettura, IRIDIUM.

"...hai presente la stretta di mano che si dà a qualcuno di appena conosciuto? Quella in cui le dita sono unite ed è solo il pollice a fare da tramite? – annuii – Stavo pensando al fatto che è identica alla stretta che si dà agli amici quando si è più piccoli, quando tenersi per mano è più un gioco che altro.”

“E che c’entra questo con la stretta di mano con uno sconosciuto?”

“Sono entrambe situazioni innocenti, in cui il legame fra le persone è debole oppure ancora non così importante da essere dimostrato con un abbraccio. Eppure se io ti stringessi ora le dita, sarebbe una stretta diversa. Insinuerei la mia mano nella tua, fino a quando tutte le dita non avranno abbracciato le loro gemelle. E la stretta può serrarsi ancora, diventare una gabbia, una richiesta d’aiuto. Le mie dita potrebbero impuntarsi sulla tua pelle, accarezzarla o perfino graffiarla. È una stretta diversa, te l’ho detto; è una stretta fra amanti, quando un abbraccio non basta e le bocche sono troppo lontane per sfiorarsi.”.
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