venerdì 3 giugno 2016

(Anteprima Cinema) Nel 2017 il remake di "It". Pennywise avrà il volto di Bill Skarsgård



Non so se è accaduto soltanto a me, ma se c'è un film dell'infanzia che mi ha donato generosi incubi notturni è stato It, trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di King.
Quel brutto clown che sbucava dai tombini quando meno te lo aspettavi proprio non mi stava simpatico >_<

Ebbene, leggevo su Coming soon che ci sarà un altro film con il "caro" Pennywise a ridare vita a "It" e che sarà più spaventoso ed inquietante di quello degli Anni '90; il precedente film era stato diretto da Tommy Lee Wallace, con Tim Curry nei panni dell'infernale pagliaccio, che ha quasi rischiato di traumatizzare la mia infanzia, visto che da allora ho una certa fobia per i tombini e i lavandini che di notte, mentre mi lavo le mani, potrebbero sporcarsi di sangue che esce dalle tubature.
Sono certa che se andassi dallo psicologo emergerebbe che è colpa di Penny 


Sono indecisa se chiedere un risarcimento morale  Dovrei decidere prima a chi  :-D

A prestare la faccia al clown sarà Bill Skarsgård, uno dei volti del secondo e terzo capitolo della saga di Divergent, anche se inizialmente si parlava di Will Poulter.

Già nel 2014 si parlava di realizzare due lungometraggi incentrati uno sull'infanzia dei protagonisti e l'altro sul loro ritrovarsi in età adulta e si faceva il nome di Cary Fukunaga quale regista.
Poi il testimone era passato ad Andrés Muschietti ma il tempo è passato ed era calato il silenzio.
Finchè qualcuno non ha ben pensato di riprendere in mano il progetto: la sceneggiatura - firmata dal regista succitato, insieme a Gary Doberman - è pronta e lo stesso cast è quasi al completo; si fanno i nomi di Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen Jacobs e Jeremy Ray Taylor.

Dalla New Line Cinema e dalla Warner Bros è venuta fori la data di uscita: 18 settembre 2017.


Altri film in uscita tratti dai libri:

Film tratti dai libri in uscita nel 2016
post in aggiornamento

In uscita oggi su Amazon: AMORE A SECONDA (S)VISTA di Alexandra Maio (Butterfly Edizioni)



Anteprima Butterfly Edizioni!
Una commedia romantica degli equivoci in uscita oggi, 3 giugno su Amazon solo in ebook, per pochi mesi anche su Kindle Unlimited e nel week end sarà in offerta a 0,99.

AMORE A SECONDA (S)VISTA
di Alexandra Maio

 
Editore: Butterfly Edizioni
Pagine: 120 
Prezzo: 1,99 € 
Data di uscita: 
3 giugno 2016

TRAMA

Da quando ha perso la moglie in un incidente stradale, Raul è diventato un cinico e usa le donne per cancellare il dolore della perdita. 
I suoi amici continuano a organizzargli cene al buio, sperando che lui si affezioni a qualcuna ma nulla sembra smuoverlo; finché la moglie del suo migliore amico gli predice, attraverso la lettura dei tarocchi, l’imminente incontro con l’anima gemella.
Agata, romantica e folle trentenne, non riesce a sopprimere il senso di colpa per il passato, ha già trovato la sua dolce metà ma la sua sete di vendetta non le permette di essere felice.
Il destino minaccia di sconvolgere le loro vite e di intrecciare il loro cammino. 

Tra situazioni imbarazzanti, figuracce ed equivoci, il romanzo “Amore a seconda (s)vista” ci ricorda che l’amore è cieco ma il cuore sa sempre dove andare…
E se il tuo destino fosse già scritto?

giovedì 2 giugno 2016

Yankee Candle Book Tag (Original)



Readers carissimi, sono stata gentilmente taggata dalle simpaticissime blogger - che ringrazio - di "Bookish Brains" in questo booktag originale e creato da loro: Yankee Candle Book Tag (Original).

Siete tutti invitati a cimentarvi! :)


Bundle Up - Un libro che ti scalda il cuore e ti fa sentire al sicuro

PAGINE D'AMORE di K. Kingsbury: sarà l'atmosfera natalizia, sarà il riferimento ai libri e alla fede, sarà la storia d'amore romantica e dolce, ma questo romanzo mi ha scaldato davvero il cuore.

Sun flower - Un libro che all'inizio sembra triste ma ti stupirà con un lieto fine.

I SEGRETI DELLA CASA SUL LAGO di K.Morton: non è che inizi triste nel senso vero del termine, ma di certo c'è un'atmosfera cupa per via del mistero che sta al centro della storia narrata (la scomparsa di un bambino), ma l'Autrice sa come soddisfare il suo lettore ;)

Fireside treats - Un libro che parla di un viaggio, sia fisico che mentale.
FUGA SENZA FINE di J. Roth : ha per soggetto il vagabondare di Franz Tunda, dalla steppa siberiana all'Europa - Germania, Francia, Austria. Ma il suo è anche un viaggio simbolico di un uomo dallo spirito libero, individualista e di certo un po' volubile.

Home sweet home - Un libro che ti fa sentire come a casa tua.

UN ALBERO CRESCE A BROOKLYN di Betty Smith: mi fa sentire a casa perchè mi sono sempre immedesimata molto nella protagonista, Francie, e da bambina ero caratterialmente molto simile a lei (timida, taciturna e a mio agio solo tra i libri)

Baby powder - Un libro che ti ricorda la tua infanzia.
tom e huck

LE AVVENTURE DI TOM SAWYER di Mark Twain: quanti e quali ricordi!! L'ho letto più di una volta e amavo guardare anche il cartone animato!

Midsummer's night - Misterioso, sensuale e irresistibile. Il ragazzo dei tuoi sogni.

SEI BELLISSIMA STASERA di S. Young: Braden Carmichael, l'uomo dei sogni, geloso al punto giusto, passionale...

Pink sands - Un libro ambientato in un luogo esotico.

MADRE DEL RISO di R. Manicka: storie di donne e di famiglie ambientate in Malaysia.

Turquoise sky - Un emozionante libro d'avventura.

LE CRONACHE DI NARNIA di Lewis: amo le magiche avventure dei protagonisti, mi fanno sognare!

Fresh cut roses - Un retelling, una rivisitazione di un mito o di un classico.

Sicuramente i primi tre libri della trilogia di Dean Lucas, AEGYPTIACA e PYRAMISIA, ambientati nell'antico mondo greco ed egiziano.

Midnight Jasmine - Un libro da leggere sotto le stelle.

UNA LUNA MAGICA A NEW YORK di S. Palmieri: una storia d'amore e di tenerezza, di desiderio di tornare alle proprie radici, il tutto con una spruzzata di magia e deliziosa ironia!

Wedding day - Un matrimonio letterario.

VIA COL VENTO di Margareth Mitchell. Direi che Rossella O'Hara ha più di un matrimonio alle spalle, ma io preferisco quello con quel briccone di Rhett Butler!

Madagascan orchid - Un libro con un mistero.

UNA LONTANA FOLLIA di K. Morton: i libri della Morton hanno sempre un mistero al centro... e io mi lascio catturare molto volentieri ^_^

Anteprima Neri Pozza (giugno 2016): UNA DOLCE CAREZZA di William Boyd



Un'anteprima Neri Pozza di cui ho sentito parlare bene, da parte di amiche che lo hanno già letto in quanto membri del Neri Pozza Bookclub.

Con le magnifiche ricostruzioni storiche e la prosa accurata che lo hanno fatto amare in tutto il mondo, William Boyd – autore del bestseller internazionale Ogni cuore umano – consegna ai lettori la storia straordinaria di una donna che amava la fotografia sopra a ogni cosa. E che lottò per mostrare a tutti quanti gli orrori della guerra, e per insegnare che vivere il presente è il più bel regalo che possiamo farci ogni giorno.

UNA DOLCE CAREZZA
di William Boyd


Trad. M. Ortelio
Euro 18,00
476 pagine
USCITA:
23 GIUGNO 2016 
Fin dall’infanzia trascorsa nella bottega dello zio Gregory, Amory Clay ha sempre saputo che cosa avrebbe fatto da grande: sarebbe fuggita dal padre schizofrenico per diventare una fotografa professionista.
A metà del 1930, Amory si trasferisce a Berlino per immortalare scene di strada, soprattutto donne, bordelli e locali a luci rosse: materiale che entrerà a far parte della sua prima mostra a Londra. Anche se la polizia sequestra le foto per oscenità, tra i numerosi visitatori della mostra c’è anche Cleveland Finzi, editor della rivista americana Global-Photo-Watch, che le offre un lavoro a New York.
Diventata l’amante di Cleve e tornata a Londra per aprire una nuova sede della rivista, Amory va a documentare una manifestazione fascista ma viene aggredita violentemente.
La diagnosi è spietata: non potrà più avere figli.
Amory non si perde d’animo e nel 1944, dopo una relazione con il diplomatico e romanziere Jean-Baptiste Charbonneau, si trasferisce a Parigi, da dove viene assegnata come fotografa di guerra a un comando americano di stanza presso le montagne della Renania.
Non ha paura delle bombe né delle minacce di Sholto Farr, un soldato scozzese che vorrebbe cacciarla e che, invece, finirà per diventare suo marito.
Nonché, inaspettatamente, il padre di due sue gemelle.
Neanche stavolta però la calma e la felicità durano.
Sholto muore e Amory, a 59 anni, dopo un’ultima esperienza di corrispondente dal Vietnam, rientra a casa, dove delusa dai continui guai con la giustizia della figlia Blythe, inizia a cedere alla vecchiaia, finché una sera tenta il suicidio. Ci riuscirà qualche anno dopo, nel 1983.

«“Carezza” è proprio la parola giusta per parlare di questo romanzo, perché Boyd riesce a trattare temi pesanti con grandissima leggerezza». The Times

«William Boyd è un romanziere che scrive libri intelligenti e personaggi alle prese con grandi sfide. Ma, soprattutto, è un narratore senza pari». Telegraph

«Una lettura coinvolgente. La storia di una donna interessante che ha condotto una vita piena. Che ha colto ogni opportunità con entrambe le mani». The Independent


L'autore.
WILLIAM BOYD nato ad Accra, in Ghana, il 7 marzo del 1952, vive oggi a Londra. È considerato uno dei grandi scrittori inglesi viventi. Il suo primo romanzo, A God Man in Africa (1981), vinse il Whitbread First Novel Award e il Somerset Maugham Award. Tra le sue opere si segnalano: An Ice-Cream War (finalista del Booker Prize 1982), Brazzaville Beach (James Tait Black Memorial Prize 1990), The Blue Afternoon (Sunday Express Book of the Year 1993, Los Angeles Times Book Prize 1996). Con Neri Pozza ha pubblicato Ogni cuore umano (2004), Inquietudine (2006), Le nuove confessioni (2007).

mercoledì 1 giugno 2016

READING CHALLENGE 2016: bilancio di maggio



Come ogni fine mese, eccomi con il riepilogo delle mie letture, rientranti nella Reading Challenge e non.

Inizio dagli obiettivi raggiunti nella RC, che in questo mese hanno lasciato moooolto a desiderare 
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READING CHALLENGE
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Obiettivo n. 33. Un libro di avventure per ragazzi:"Il lago del tempo fermo" di Laura Bonalumi (RECENSIONE). E' uno di quei libri che, a metà strada tra realtà e fantasia, ti sfiorano l'immaginazione e il cuore come una dolce carezza, pronta a darti quel brivido di emozione e tenerezza di cui non si smette mai di aver bisogno.

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Passiamo ai romanzi letti non rientranti nella "sfida":

  • "Segreto di famiglia" di Mikaela Bley (RECENSIONE): un thriller coinvolgente, narrato a più voci, che tiene incollato il lettore alle pagine fino alla risoluzione del mistero; un mistero concernente una bambina scomparsa nel nulla, letteralmente dileguata, mentre attorno a lei chi avrebbe dovuto starle vicino era troppo preso dai propri personali problemi.Forse il modo in cui è stato trattato il finale non mi ha convinta al 100% ma resta un bel libro.
  • "L'amore è una cosa meravigliosa" di Han Sujin (RECENSIONE): un romanzo che narra la storia d'amore tra un uomo e una donna diversi per cultura ma affini nell'animo, ma che è anche il ritratto vivo e mai noioso di un preciso periodo storico, che ci trasporta indietro negli anni in luoghi lontani da noi, che grazie alle parole appassionate di Han Suyin impariamo a conoscere almeno un po', restandone affascinati.
  • "I pedoni danzanti" di Katherine J. Boodman (RECENSIONE): un racconto originale e magico che catapulta il lettore in un'avventura davvero particolare, intrisa di magia e un pizzico di mistero, ma anche di tante emozioni, da quelle più tristi a quelle più belle.
  • "Ross Poldark" di W. Graham (RECENSIONE): romanzo storico e saga famigliare (sono ben 12 romanzi!) che  ti immerge nella Cornovaglia di fine Ottocento; le pagine scorrono ad una velocità incredibile grazie ad una penna affascinante, che incanta per le descrizioni precise e vive del paesaggio, delle persone coinvolte, delle vicende di cui sono protagoniste, che catturano tutta l'attenzione del lettore.
  • "I segreti della casa sul lago" di Kate Morton (RECENSIONE): bellissimo romanzo, in cui si intrecciano storie di amore, vendetta, sacrifici, speranze, sofferenze e segreti, e il tutto in una cornice ricca di mistero e fascino.
  • "L'avventura inutile di Alfredo Pistocchi" di Alessandro Di Giuseppe (RECENSIONE): la storia ha come protagonista un uomo ultra 70enne, che, ormai vedovo, solo e pensionato, prova a dare una svolta alla propria esistenza andando alla ricerca di una chimera...
  • "Il suonatore di pietre" di Sergio Saggese (RECENSIONE): un noir originale che, attraverso momenti di placida riflessione - accompagnati da arguti parallelismi tra il mondo degli insetti e quello degli esseri umani - ed altri intrisi di una vena dura e pungente, Sergio Saggese ci avvince con una storia in cui la ricerca della verità si mescola al sapore dolceamaro della vendetta.
  • "Lui è tornato" di Timur Vermes (RECENSIONE): romanzo-parodia che ha al centro lui, uno degli uomini del Novecento più odiati di sempre: Adolf Hitler, che tra queste pagine, grazie a un surreale viaggio nel tempo raccontato con irriverenza e una apprezzabile aderenza storica basata su documenti storici (in primis il Mein Kampf dello stesso Hitler), ritorna tra noi, o meglio nella sua Germania del 2011, pronto a tentare una nuova scalata sociale e politica.
Tra questi libri (ahimè, 'sto mese non ho letto quanto avrei voluto...), se dovessi scegliere quello che più mi è piaciuto, direi "I segreti della casa sul lago" della Morton, che crea sempre storie ricche di emozione, suspense, colpi di scena, con personaggi dal passato pieno di segreti da svelare.


Attualmente ho in lettura codesti libri:

"Open" di Agassi e "Villette" di Charlotte Bronte.
Da iniziare:  "Come petali sulla neve" di Antonella Iuliano.


ED ORA TOCCA A VOI!
SE VI VA, DITEMI NEI COMMENTI COME SONO ANDATE LE VOSTRE LETTURE, SE QUEL CHE AVETE LETTO VI E' PIACIUTO O MENO, 
E QUALI LETTURE VI ASPETTANO!  

Recensione: LUI E' TORNATO di Timur Vermes



Sono stata curiosa di leggere questo libro sin dalla sua pubblicazione, ma l'ho fatto solo tre anni dopo; meglio tardi che mai, no?

"Lui è tornato" è un romanzo-parodia che ha al centro lui, uno degli uomini del Novecento più odiati di sempre: Adolf Hitler, che tra queste pagine, grazie a un surreale viaggio nel tempo raccontato con irriverenza e una apprezzabile aderenza storica basata su documenti reali (in primis il Mein Kampf dello stesso Hitler), ritorna tra noi, o meglio nella sua Germania del 2011, pronto a tentare una nuova scalata sociale e politica.


LUI E' TORNATO
di Timur Vermes


Ed. Bompiani

trad. F. Gabelli
400 pp
13 euro
2014
La nostra storia prende le mosse dalla primavera del 2011.
Adolf Hitler non è morto suicida nel suo bunker, ma è vivo e vegeto (ahilui, solo, senza Goebbels, Eva...) e si sveglia, un po' confuso e stordito, in una di quelle campagne desolate che ancora caratterizzano il centro di Berlino.
E la situazione, ai suoi occhi, è alquanto bizzarra: la Germania non è in uno stato di guerra, per strada non vi vedono insegne naziste, per le strade girano liberamente troppi stranieri - cinesi, turchi...! - e a governare la Germania chi c'è? 

"una donna tozza, che infondeva lo stesso ottimismo di un salice piangente".

Sono passati 66 anni dalla caduta di Hitler, ma lui non è cambiato.
Per quanto sorpreso dalla nuova realtà tedesca (ed europea), Adolf riesce ad adattarsi molto bene a ciò che gli è attorno e ad interagire con le persone che man mano lo avvicinano, con molta disinvoltura, continuando a manifestare quello che è il suo carattere, la sua visione del mondo ecc.

Ovviamente, quanti riconoscono in lui la forte somiglianza col dittatore coi baffetti, non possono che fargli i complimenti, credendo che si tratti di un attore, di un commediante particolarmente dotato che riesce ad interpretare Hitler in una maniera sorprendentemente efficace (nell'aspetto estetico come nella gestualità, nei discorsi e anche nell'uniforme).

E se qualcuno lo trova sgradevole e di cattivo gusto, tanti altri lo trovano vincente, ed infatti ben presto Adolf incontrerà professionisti che lavorano in tv e che desiderano puntare su di lui per fare audience nei propri programmi.
Hitler ci prende gusto, anche perchè i suoi desideri non hanno cessato di essere sempre quelli di governare la Germania e di farne una vera potenza pura (ariana) e forte secondo i principi del nazionalsocialismo; accetta di buon grado di partecipare nelle trasmissioni e di tenere infervorati discorsi al popolo tedesco.
Discorsi che inevitabilmente toccano fili scoperti, soprattutto inerentemente alle ideologie razziste, ma che Hitler affronta senza paura e senza retrocedere di un passo.
Lui è Hitler: perchè mai dovebbe fingere di essere qualcun altro?

Del resto, le sue convinzioni sono talmente radicate in lui che non riesce a trovare nessuna ragione in base alla quale esse non siano ancora attuabili; anzi, non c'è aspetto della realtà odierna (in particolare, tutto ciò che concerne i progressi della scienza e della tecnica) che Adolf non riesca ad apprezzare e a vedere come conferma del fatto incontestabile che la Germana sia sempre all'apice, e di come i tedeschi siano un popolo degno di rispetto e destinati a primeggiare.

Hitler è un oratore, ed è anche bravo, pieno di fervore, convinto e serio, che non ha dimenticato qual è il ruolo che la Provvidenza gli ha affidato ora come allora:

"Un vero Fuhrer rivela la sua natura nei momenti di crisi, nei quali dimostra di avere nervi di acciaio, determinazione, assoluta fermezza, anche quando il mondo gli si schiera contro".

Ed infatti gli oppositori, e quanti cercheranno di farlo passare per un folle che dice cose sgradevoli, non mancheranno; ma il problema è che non mancheranno neanche i sostenitori, e quanti si accendono nell'ascoltare i suoi sermoni tanto in tv che su youtube che sui social network...!

Il protagonista e narratore, Adolf Hitler - cui tutti si ostinano a chiedere il vero nome, costringendolo a ripetere come si chiama -, pur conservando quel temperamento irascibile, facilmente irritabile, la severità, la freddezza e la capacità di giudizio che lo hanno contraddistinto, non è privo di compassione e pazienza verso il prossimo, in particolare verso le donne, da lui giudicate più irrazionali, ipersensibili e per questo un po' inferiori agli uomini; non solo, ma mostra una certa comprensione per tutti, in quanto consapevole di come purtroppo le cose siano cambiate dai suoi tempi ad oggi, e di quanto bisogno ci sia di riprendere le redini in mano e ritemprare i cittadini tedeschi.

Diverse sono le situazioni buffe e da sit-com che si creano nel momento in cui il redivivo interagisce con le persone di oggi che, non potendo giustamente credere che lui sia effettivamente Adolf Hitler, da una parte lo guardano sorprese, confuse e un po' irritate, e dall'altra si divertono ad assecondarlo, scimmiottando magari il saluto nazista o chiamandolo Mein Fuhrer per farlo contento.
Dal canto, suo, Adolf non può che rapportarsi a questi strani e irrispettosi connazionali con i medesimi atteggiamenti che aveva negli Anni '30-'40.

Insomma, l'Autore ci mette davanti ad una commedia surreale in cui un uomo del passato - e non un uomo qualsiasi, ma uno dei più terribili, le cui gesta ancora fanno male e fanno scuotere il capo per l'indignazione - torna nel presente all'improvviso, ancora carico delle proprie idee, delle proprie esperienze e convinzioni, e cerca di combinare queste ultime con la realtà odierna, come se gli anni non fossero mai passati e il mondo fosse ancora in attesa che egli adempia i suoi piani politici.

Il romanzo ha una vena comica, ironica, leggera, e sfiora temi importantissimi come quello degli ebrei (e del "trattamento" riservato loro dal nazismo hitleriano) mantenendosi su questo tenore; del resto, non rientra nei fini della narrazione disquisire sulla moralità delle azioni del dittatore (la cosa non è messa in alcun modo in discussione, ci mancherebbe) e, oltretutto, siamo su un piano decisamente irreale in quanto è impossibile che il defunto dittatore torni a vivere e che, più di tutto, cerchi ancora di far carriera..
Vero?

Perchè poi la riflessione seria che ne scaturisce potrebbe essere questa: se un fantomatico Hitler (nel senso di "uno con le sue stesse idee e gli stessi malefici piani") cercasse di salire alla ribalta e di convincere (e confondere) le masse, che tipo di uditorio troverebbe? Quanti e quali seguaci? Rideremmo di lui prendendolo per pazzo o gli daremmo spazio, fosse anche per "gioco" e per convenienza?
Ognuno di noi è libero di riflettere su questo quesito e di darsi la risposta che crede opportuna.

Di questo libro colpisce la precisione dei riferimenti (personali) riguardanti Hitler, che arrivano a noi grazie all'analisi, da parte dell'Autore, di diversi libri, quali il già citato La mia battaglia ("Mein Kampf)"; in secondo luogo i Monologhi dal quartier generale del Führer, trascritti con oggettività da Heinrich Heim; infine le Conversazioni a tavola, riportate da Henry Picker.

In appendice al romanzo vi sono delle interessanti e illuminanti "Note dell'autore" che spiegano tante delle frasi che Hitler pronuncia, contestualizzandole storicamente; lo stesso dicasi per i personaggi storici citati e così gli aneddoti e i fatti realmente accaduti; lì dove c'è stata un'aggiunta di fantasia, è precisato.

E' un libro di piacevole lettura; ci fa sorridere seguire i pensieri di questo Hitler tornato dal regno dei morti, che non si sente sconfitto e abbattuto ma che è pronto ad affrontare a muso duro gli insulti e le risatine di chi lo crede semplicemente un bravo comico (forse un po' troppo fissato e "dentro la parte", ma inoffensivo)  e che non ha capito che.. lui è davvero tornato.

Lettura consigliata, perchè unisce, ad uno stile scorrevole e una intelligente vena umoristica, una costruzione di personaggi e situazioni che non solo fanno sorridere (ci rassicura la certezza che Hitler sia davvero morto nel bunker e che non possa danneggiare nessuno...) ma, a modo suo, se lo volete, anche riflettere.

Conto di guardare presto il film!

VOI CHE NE PENSATE?

Epigrafe: "Il lago del tempo fermo"



Sul blog è presente la recensione del romanzo per ragazzi "Il lago del tempo fermo" di Laura  Bonalumi.

Eccone la citazione che introduce la storia narrata:


Ci sono solo due modi di vivere la propria vita:
uno come se niente fosse un miracolo;
l’altro come se tutto fosse un miracolo.

Albert Einstein




ANCHE IL LIBRO CHE STATE LEGGENDO VOI 
HA UNA CITAZIONE INTRODUTTIVA O UNA BELLA DEDICA?




"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire


Novità goWare Edizioni: UNA VACANZA QUASI PERFETTA di Giancarlo Giuliani



Carissimi lettori!
Torno sul blog questa mattina per dare con voi uno sguardo ad alcune novità/anteprime editoriali.

In questi momenti vorrei segnalarvi un noir edito da goWare Edizioni, le cui pubblicazioni, devo dire, continuano a piacermi ^_-

Il protagonista è Michele, che perde le tracce della sua fidanzata sull'isola di Almareta. Le ricerche lo condurranno in una sequenza di peripezie straordinarie, tra il mistero e l'assurdo.

UNA VACANZA QUASI PERFETTA
di Giancarlo Giuliani


goWare
2016
pp. 144
Edizione digitale € 4,99 
Edizione a stampa € 9,99

L’isola immaginaria di Almareta, un piccolo lembo di terra, circondato da un mare incontaminato, è lo sfondo teatrale del nuovo romanzo di Giancarlo Giuliani Una vacanza quasi perfetta. Le singolari vicende dell'isola di Almareta, edito da goWare.

La storia si dipana nell’arco di un’intera giornata d’estate. Michele Arte, sceneggiatore in crisi d’ispirazione, in vacanza sull’isola, perde le tracce della fidanzata Elena. 
Quando finalmente la ritrova, alcuni degli isolani non gli consentono di avvicinarsi a lei e di parlarle. Tutto si trasforma in un incubo carico di mistero e di assurdo.
A Michele non resta che indagare, muoversi in fretta, battere tutti sul tempo per arrivare alla verità. 
Verrà trascinato in una sequenza di peripezie fuori dell’ordinario, procedendo inesorabilmente verso un finale che renderà la sua “una vacanza quasi perfetta”.

L'AUTORE
Giancarlo Giuliani è nato a Roma, dove vive e lavora come ingegnere e scrittore. È il fondatore della comunità letteraria “Chi mi consiglia un libro?”, cui fanno riferimento il sito web www.chimiconsigliaunlibro.it, la pagina e il gruppo Facebook, frequentati da oltre 140.000 lettori.

martedì 31 maggio 2016

Novità Intrecci Edizioni: "Amori possibili" di Maurizio Corrado - "Vuoto fino all'orlo" di Samuela Pierucci



Readers, rieccomi qui per segnalarvi un paio di novità editoriali in casa Intrecci Edizioni: si tratta di un libro di racconti d'amore, Amori possibili di Maurizio Corrado, e di un racconto lungo che affronta la voglia di scappare da una realtà piccola e opprimente, Vuoto fino all'orlo.


AMORI POSSIBILI
di Maurizio Corrado

Intrecci Edizioni
106 pp
10 euro
ISBN: 978-88-99550-12-7
Aprile 2016
In quell’universo in un granello di quel primo attimo eterno, il mondo era semplice. C’era il suono, io, e c’era lei, la materia. Io impalpabile e vibrante, lei caotica e nervosa, sempre sul punto di esplodere.
Tanto che a un certo punto non ce la fece più e scoppiò.
In un mondo il cui ogni cosa è in relazione, è possibile che la relazione sia d’amore, contrastato, difficile, lungo ere geologiche, breve quanto l’attimo in cui è nato l’universo e oltre ogni genere, spazio, tempo.“…in questi racconti vi è un recupero della dimensione geologica del tempo, quella che non sentiamo scorrere vivendo, ma che conosciamo solo grazie alla storia e alla scienza. Il tempo cosmico che modella le montagne e scava gli oceani, fa crescere le foreste e le città, che a torto si ritengono inerti. 
Maurizio Corrado ci narra di una cosmologia senziente, e attraverso sentimenti fin troppo umani dà corpo al legame stretto che unisce fra loro tutti gli elementi della creazione.

L'autore.
Maurizio Corrado (1958) è scrittore, architetto, saggista. Ha pubblicato oltre venti libri di cui alcuni tradotti in francese e spagnolo. Scrive per il teatro.



VUOTO FINO ALL’ORLO
di Samuela Pierucci


Intrecci Edizioni
86 pp
10 euro
ISBN: 9788899550134
Marzo 2016
A Mandalchiria la vita scorre senza imprevisti, appagando la rassicurante routine degli abitanti. 
Nel giorno di riposo accade, però, qualcosa di insolito: lo spauracchio Torcimente irrompe durante la funzione religiosa. Polveri, colori, allucinazioni e una filastrocca immobilizzano i presenti e il villaggio cade in un momentaneo stato di torpore. Riprese le inossidabili abitudini, l’accaduto diventa tabù per tutti; ma non per lo spazzino Almalinda e i suoi amici. 
Guidato da Almalinda, l’assortito gruppo – esseri umani, lucertole e gatti, tutti parlanti – inizia un’indagine sull’episodio. Leggende del passato si proiettano sul presente e, soprattutto, sul futuro, rivelandolo incerto e funesto.
La ricerca si dimostra essere, via via, una mera sbirciatina nelle altrui vite, portando a galla mediocrità e banalità di esistenze basate su ruoli da rispettare e faccende da sbrigare. 
«Le unghie servono per lacerare le costrizioni che imprigionano, ma anche per restare aggrappati a qualcosa, se si scivola»: è questo il risultato dell’indagine dello spazzino e dei suoi compagni. 
Andranno oltre il “confine” o rimarranno nel confortante recinto?

L'autrice.
SAMUELA PIERUCCI è cresciuta in un piccolo paese toscano prima di trasferirsi a Firenze, dove oggi è anestesista all’ospedale Careggi. Vuoto fino all’orlo, scritto durante l’adolescenza e rivisto poi con il filtro dell’età adulta, è una stigmatizzazione delle regole deviate della società, incarnate in personaggi e situazioni ai limiti di un reale deforme
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Recensione: IL SUONATORE DI PIETRE di Sergio Saggese



Un noir originale che, attraverso momenti di placida riflessione  - accompagnati da arguti parallelismi tra il mondo degli insetti e quello degli esseri umani - ed altri intrisi di una vena dura e pungente, Sergio Saggese ci avvince con una storia in cui la ricerca della verità si mescola al sapore dolceamaro della vendetta.



IL SUONATORE DI PIETRE
di Sergio Saggese


goWare
2016
pp. 142
Edizione digitale € 4,99
Edizione a stampa € 10,99
«Non è per niente vero che nella vita è tutta questione di scelte. Ho due dati certi a testimoniarlo, due dati che di fatto hanno caratterizzato tutta quanta la mia esistenza senza essere per nulla dipesi dalla mia volontà: il soprannome col quale sono conosciuto ormai più che col mio stesso nome, e il fatto che suono i piatti sinfonici.»

Sandro Cramarossa vive a Napoli con l'anziana e dolce nonna Mena; ha perso da anni i genitori e pure il caro nonno Enzo, da cui ha ereditato la passione per l'entomologia, la scienza che studia il variegato universo degli insetti.

"«L’entomologia è una scienza sincera, assai più di tanti preti, riguardo alla morte. Una scienza che ci parla di quelli che ripuliranno un domani il mondo dalla nostra vanità e che abiteranno la nostra carcassa, una volta sfrattata l’anima.»"

Ha anche un'altra passione, di tipo "artistico": è un suonatore di pietre e il suo contributo nelle esecuzioni alle quali partecipa non è irrisorio:

"Una nota tenuta a bada per tutto il tempo dell’attesa che non si può, proprio non si può essere superficiali a emettere, perché unica e inviolabile come la sola vita che si ha da vivere". 

Durante un viaggio in vesuviana, Sandro incrocia un suo amico di infanzia, Mattia, soprannominato Mulignana, (anche Sandro ha un soprannome, "Fattallà", ma vi lascio leggere il romanzo per scoprirne l'origine), travestito da donna. Dopo qualche tempo aver sognato la morte cruenta dell'amico, l’uomo viene effettivamente ucciso brutalmente; il suo cadavere straziato viene ritrovato in un treno, e Sandro decide di seguire le indagini, incuriosito anche dalla vita dell’amico, che nasconde pieghe insospettate. 

Avvicinato dall'enigmatico poliziotto Luca Cipriasi, Sandro inizia ad entrare nell'esistenza movimentata di Mattia; conosce la sua compagna, Nina, e il figlio di lei, Davide, ma soprattutto viene pian piano introdotto in un mondo sporco e inquietante, che vede coinvolti clochard, prostitute, camorristi.

Cosa aveva da spartire Mattia con certa gentaglia? Chi era davvero e com'era la sua vita? In quale losco giro si era infilato e chi e perchè l'ha fatto fuori e in quel modo così plateale?

La polizia è convinta che si tratti di un'esecuzione di stampo camorrista; le indagini proseguono e lo stesso Sandro, per quanto non autorizzato, dà il proprio contributo, collaborando con Luca, che però si rivelerà di giorno in giorno sempre più ambiguo, come se nascondesse qualcosa di importante.

La sensazione che attorno a lui in troppi sappiano qualcosa e non parlino, è molto forte e ben presto Sandro capirà che per scoprire la verità deve contare più su se stesso che sugli altri, perchè forse soltanto a lui interessa davvero far luce su ciò che è accaduto Mattia, mentre tanti hanno tutto l'interesse a tenerlo nascosto.

Attraverso l'aiuto di un rom, tra calci in faccia e altri pericoli da evitare- ma protetto da qualcuno di cui scoprirà tardi l'identità - Sandro andrà a fondo in questa triste storia, scoprendo che il suo amico si era purtroppo infilato in orrendi traffici e affari criminali, che gli si sono rivoltati contro e che, adesso, rischiano di estendere la propria feroce vendetta anche sullo stesso Sandro.

"Il suonatore di pietre" è un romanzo noir che ha al centro la ricerca della verità sul brutto assassinio dell'amico del protagonista, ma non è solo questo: Sandro è un protagonista solitario, di poche parole, un narratore acuto, capace di osservare le persone e le situazioni con estrema lucidità e profondità, a cominciare da se stesso, dai suoi pensieri, ricordi, speranze; è una persona sincera e non sempre, o comunque non subito, si rende conto delle trame di menzogne che gli altri gli tessono attorno, come ragni pericolosi e velenosi, pronti a catturarlo, magari dopo essersi serviti di lui.

Interessanti, originali e sempre molto opportuni e illuminanti gli abbondanti riferimenti a specifici insetti, le cui tante e strabilianti "abitudini" e peculiarità (nel procacciarsi il cibo, nella fecondazione..) l'Autore ci fa conoscere attraverso la voce di Sandro, accostandoli ai modi di fare degli esseri umani, nelle qualità e soprattutto nei difetti più cinici ed egoistici; eppure, nel confronto con gli animaletti, a uscirne perdente è l'uomo, non solo perchè coscientemente meschino (contro l'istintualità che invece caratterizza il mondo animale), ma in particolare per il suo stupido delirio di onnipotenza che gli impedisce di considerare la propria fine, cioè che presto o tardi arriva per tutti il momento di diventare terreno fertile per i piccoli e disprezzati insetti, come amava ricordare nonno Enzo.

Lo consiglio perchè è un romanzo che si legge con tanta scorrevolezza in quanto scritto molto bene e con una trama assolutamente intrigante.
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