sabato 3 giugno 2017

Novità noir/giallo: ANNA CON TUTTI di A. Alioto, R. Repaci (Frilli Editore) // FONDAMENTA INQUIETANTI di Luca Marchioro (goWare ed.)



Un paio di segnalazioni editoriali per i lettori che prediligono il noir/giallo.


Il primo noir - edito da Frilli Editore - ruota attorno ad una nuova delicata indagine del Maresciallo Massimo De Scalzi di Genova.
La violenza sulle donne è il tema intorno a cui ruota la trama di questo romanzo. Tema purtroppo troppo spesso presente nei drammatici fatti di cronaca nera.



ANNA CON TUTTI
di A. Alioto, R. Repaci


Frilli Editore
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Il Maresciallo De Scalzi ama le donne, le considera il sesso forte, pur riconoscendo che sono ancora bistrattate e, per questo, bisognose di protezione. 
Quando Anna, una cara amica di sua sorella, lo chiama chiedendo aiuto, lui non esita ad intervenire.
Lei è una donna di quarant’anni che conosce il significato della parola violenza, ne porta i segni sul corpo e nel cuore. Le cicatrici dell’anima sono indelebili, ma Anna sta tentando di rinascere dalle ceneri, come una fenice. 
Le botte del marito, perpetrate negli anni, non hanno fermato il suo bisogno di riscatto da una vita senza rispetto. 
La scrittura l’ha aiutata, è stata la mano che l’ha sollevata dal pozzo di disperazione nel quale lui l’aveva gettata. Per lei, scrivere è catartico. 
Inaspettatamente il suo romanzo erotico diventa un successo editoriale. Il prezzo da pagare per il suo trionfo, però, è troppo alto e Anna si ritrova nuovamente in un vortice di minacce, paura, violenza e morte. 

Massimo De Scalzi, in questa seconda indagine, inciamperà in una realtà di malvagità nascoste, di segreti e di persecuzione. La sua anima non ne uscirà indenne. 

Gli autori.
Alessandra Alioto è nata a La Spezia e vive a Rapallo. Svolge la professione di Educatrice Professionale in ambito scolastico e sociale. Scrivere con l’amica, ex collega di lavoro, Rosalba, le ha dato modo di condividere con i personaggi dei loro libri un vissuto sociale proprio della vita reale. 
Rosalba Repaci è nata a Genova e vive a Recco dove lavora come Educatrice in un asilo nido. Le due amiche, complici nel guardare gli altri con un’attenzione non comune, hanno deciso di assecondare la loro passione per la scrittura, dedicandosi a raccontare storie che rispecchino i loro valori. Hanno scritto: Dimmi come mai, Edizioni Cicorivolta, pubblicato nel marzo 2014, La dolce morte. Un’indagine genovese per il Maresciallo De Scalzi, Fratelli Frilli Editori, pubblicato a giugno 2016 e Buongiorno Miriam, primo classificato al concorso Panesi - Lugalè, febbraio 2017 di prossima pubblicazione.



Secondo romanzo: è il giallo d'esordio di Luca Marchioro, Fondamenta inquietanti, edito da goWare, che ci trascina nel vortice degli eventi che coinvolgono il Divo con note goliardiche e conviviali, portandoci a scoprire i segreti dell'assissino e della migliore ricetta per cucinare il baccalà.



FONDAMENTA INQUIETANTI
di  Luca Marchioro 

goWare ed.
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Il Divo è un detective privato che assiste a un omicidio nel locale Hard Rock di un paese del Vicentino. Sensibile al fascino femminile, un po’ brusco ma leale, decide di investigare sulla morte dell’uomo, marito di una sua fiamma di gioventù.
Con il collega Gianni e con Giulia, giovane e avvenente ispettrice di polizia, scoprirà i risvolti amari della crisi economica del Paese, di procedure illecite e rapporti umani non più corretti.

Tra donne che lo seducono, una moglie gelosa e nemici che lo vogliono morto, gli unici che non lo abbandoneranno saranno gli amici.

L'AUTORE

Luca Marchioro vive e lavora a Thiene (VI). Appassionato di musica, suona in diverse band rock e rockabilly, da sempre ispirazione per la sua scrittura. Alcuni suoi racconti sono presenti in antologie di concorsi letterari.
Fondamenta inquietanti è il suo romanzo d’esordio.

venerdì 2 giugno 2017

3096 TAGE di Sherry Hormann: recensione e considerazioni



Ci sono storie, fatti di cronaca, di cui sentiamo parlare in tv o che leggiamo sui giornali, che ci paiono talmente "forti" nei loro contenuti, da sembrare spesso degni di un film.
Ma la realtà è che certe cose drammatiche, terribili, inumale.. accadono davvero a persone vere, in carne ed ossa, come lo siamo io e voi.
Tempo fa lessi un libro - testimonianza: 3096 di Natascha Kampusch (RECENSIONE) e in seguito ho deciso di vederne il film.


3096 TAGE


Regia: Sherry Hormann
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Con Antonia Campbell-Hughes, Jaymes Butler, Thure Lindhardt, Trine Dyrholm, Vlasto Peyitch, Angelina Noa, Amelia Pidgeon

Natascha Kampusch ha 10 anni quando nel 1998 viene rapita, mentre sta andando a scuola, da Wolfgang Priklopil, che di professione fa il tecnico delle telecomunicazioni.
L'uomo la terrà segregata per otto anni e mezzo in uno scantinato costruito apposta per la sua vittima, fino a quando la ragazza riuscirà a scappare nel 2006.
Poco dopo l'arresto, Priklopil si suicida gettandosi sotto un treno.

Tanto il libro quanto il film sono una ricostruzione dell'inferno vissuto da Natascha in 3096 giorni, nella mani di un uomo con seri problemi psichici...

Il film parte col mostrarci una bimba di otto anni, con i capelli lisci a caschetto, carina e paffutella; le piace mangiare biscotti ma poi non si ama fisicamente. Una mattina, quella mattina, dopo aver litigato con la mamma, la bimba si avvia verso la scuola, ma un uomo esce da un furgone bianco e la porta via.

E' il 2 marzo 1998 ed è soltanto il primo giorno di quella che diventerà una lunga prigionia.

Il film mostra bene quello che, per sommi capi, chiaramente, fu il tipo di rapporto instauratosi tra vittima e carnefice.

Un rapporto che noi dal di fuori non possiamo comprendere.
Un rapporto fatto principalmente di umiliazioni fisiche e psicologiche, di percosse, di plagio, di "torture" a base di digiuni prolungati per giorni, di minacce, urla...

Riusciamo a scorgere la solitudine e la disperazione di una bambina che settimana dopo settimana, anno dopo anno diventa una giovane donna; il suo fisico cambia insieme a lei e la mancanza di libertà non impedisce certo al suo corpo di crescere, e questo Priklopil non potrà non notarlo.

Natascha è il suo personale oggetto, una sorta di giocattolo, di schiavetta o di bambola che gli deve OBBEDIENZA assoluta, che deve far la brava se vuole mangiare e risparmiarsi le botte.
Che deve soddisfarlo quando lui vuole.

Natascha ha un carattere forte, però, e riesce a restare lucida e presente a se stessa nonostante sevizie e umiliazioni; terrà sempre presente che è una prigioniera, una persona cui è stata tolta la vita, la libertà, e che sa di avere tutti i diritti di porre fine a questa condizione, la quale DOVRA' necessariamente terminare con la morte di uno dei due.

Soltanto uno di loro sopravviverà e i fatti ci dicono che è stata Natascha ad "averla vinta".

Dal film emerge anche l'ambiguità del rapporto di Priklopil con la ragazza, che lui maltrattava ma al contempo vedeva come la persona che doveva restargli accanto; probabilmente la immaginava come un'amante/compagna..., di certo l'ha sempre vista come un qualcosa che gli apparteneva e di cui disporre a suo piacimento.

Ecco, credo che il film ci lasci entrare con molta efficacia e realismo nello scantinato con Natascha, e ci faccia vivere almeno per un po' e con l'immaginazione quello che ha vissuto lei sulla propria pelle: la paura, la rassegnazione, la disperazione, la voglia di combattere e fuggire, il timore di farlo arrabbiare per un nonnulla ricevendone botte e calci... E poi il pensiero di farla finita e porre fine a quel tormento.

Lo consiglio chiaramente a chi predilige i film con al centro le storie vere, forti, in cui qualcuno.., un nostro simile, ha dovuto vivere l'inimmaginabile ma è riuscito a sopravviverne.



Curiosità letterarie: John Singer Sargent



Sto continuando la lettura del romanzo di Kate Morton "Il giardino dei segreti", e sono citati personaggi realmente esistiti, le cui esistenze si intrecciano con quelle inventate dalla fantasia dell'Autrice.

Ad es., è menzionato un pittore vissuto a cavallo tra Otto e Novecento.

John Singer Sargent (1856 - 1925) è stato il maggior ritrattista della sua epoca, come pure un dotato pittore di paesaggi e acquerellista. Sargent è nato a Firenze, da genitori americani; ha studiato in Italia e Germania, e poi a Parigi sotto Emile Auguste Carolus-Duran.

Grazie agli insegnamenti di Carolus-Duran Sargent, ammiratore del pittore spagnolo Diego Velázquez, John imparò tantissimo da lui, che insegnava ai suoi studenti a liberarsi degli schemi rigidi proprio dei "vecchi maestri" e di non fare un dipinto a partire da schizzi o disegni, ma tenendo presente che i principali elementi del volto devono essere posati direttamente col pennello sulla tela.
Sargent fece sue queste tecniche ed infatti le sue opere successive sarebbero state apprezzate proprio per la loro immediatezza, profondità emotiva e tecnica raffinata.

Inizialmente, quando incominciò a viaggiare moltissimo per vedere opere di maestri illustri, Sargent era orientato soprattutto nel dipingere paesaggi (nelle sue tele è possibile notare l'influenza di Claude Monet  (che in effetti incontrò nel 1876 a Parigi), per poi man mano avvicinarsi alla ritrattistica.
Tra il 1877 e il 1882, le commissioni per ritratti diventavano sempre più frequenti; il più noto è probabilmente Madame X, intrapreso senza una commissione, in cui si intravvedono influenze da parte di Velázquez, Tiziano, Édouard Manet e perfino le stampe giapponesi.

Nella primavera del 1886, si trasferì in Inghilterra e lì vi rimase per il resto della sua vita.
Inizialmente gli inglesi erano un po' restii ad affidargli commissioni ma la critica fu conquistata dinanzi all'incantevole Garofano, giglio, giglio, rosa (1887).
Dopo la fine del secolo, Sargent si stancò delle esigenze della ritrattistica e negli anni successivi consolidò la propria reputazione di acquerellista.


Vi lascio alcune immagini dei suoi ritratti; sul sito http://www.johnsingersargent.org (da dove ho preso le immagini) potrete farvi un'idea più completa di tutte le sue opere.



Madame X


Carnation, Lily, Lily, Rose
Garofano, giglio, giglio, rosa

Lady Agnew


Una Passeggiata mattutina


Robert Louis Stevenson

Ponte-San-Giuseppe-di-Castello,-Venice



Siti consultati per i cenni biografici: 

http://www.metmuseum.org
http://www.telegraph.co.uk
https://www.biography.com

giovedì 1 giugno 2017

Anna Bolena: la seconda moglie di Enrico VIII



Era il 1° giugno 1533 e Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII, diventava Regina d'Inghilterra.

Sulla data di nascita di Anne Boleyn pare non esserci unanimità: si presuppone comunque sia nata tra il 1501 e il 1507; sulla data di morte, invece, si è certi, e cioè il 19 maggio 1536.


Anna ha trascorso parte della sua infanzia e adolescenza in Europa; il suo primo "impiego" come dama di compagnia fu presso l'Arciduchessa Margherita d'Asburgo, nei Paesi Bassi; tornata a Londra intorno al 1522, frequentò la corte e presto divenne famosa più per la sua civetteria che per la sua bellezza; viene nominata come dama di compagnia della moglie di Enrico VIII, Caterina d'Aragona.
I suoi sguardi affascinanti e i modi sofisticati le fecero guadagnare molti corteggiatori (tra cui il poeta Thomas Wyatt) e nel 1523 si fidanzòa con Lord Henry Percy, relazione che però fu osteggiata e quindi interrotta.

A partire dal 1525, dopo cioè sedici anni di matrimonio con Caterina d'Aragona, il re si abbandonò a una violenta passione per la signorina Bolena (Enrico aveva già avuto come amante la sorella più piccola di Anna, Mary), tanto che nel 1527 egli dichiarò di voler divorziare da Caterina, prendendo a pretesto il fatto che questa non gli avesse dato figli maschi.

Enrico VIII fece appello a papa Clemente VII per l'annullamento del suo matrimonio in modo che potesse sposare Anna, ma il pontefice, premuto da Carlo V che non poteva tollerare un affronto fatto a Caterina, sua zia, ordinò che la questione dovesse essere gestita da Roma. 
Tale decisione scatenò l'ira di Enrico VIII contro il capo della Chiesa e nel 1531 il re si dichiarò capo della chiesa inglese.

Enrico ed Anna si sposarono in gran segreto, lei fu incoronata regina il giorno di Pentecoste del 1533 in una sontuosa cerimonia a Westminster Abbey, e il 7 settembre di quell'anno diede alla luce una bambina, la futura regina Elisabetta. 

Due ulteriori gravidanze finirono con un aborto spontaneo, durante l'estate del 1534 e nel gennaio 1536. 
Quando Enrico - ancora alla disperata ricerca di un erede maschio - scoprì che il secondo bambino era un maschietto, si convinse che il matrimonio fosse stato maledetto e accusò Anna di questa disgrazia. 
Intanto lei aveva preso come dama di compagnia Jane Seymour, che presto divenne l'amante del re, il quale cominciò a cercare subito un modo per porre fine al suo matrimonio.

Nel mese di aprile 1536, durante un torneo, il re sorprese la regina mentre lasciava cadere un fazzoletto ad un cavaliere; il giorno seguente, Anna veniva rinchiusa nella torre di Londra, e quattro cortigiani e lo stesso fratello della regina, lord Ruthford venivano imprigionati per aver commesso rispettivamente adulterio ed incesto con lei. 

In carcere l'ormai decaduta regina mantenne un contegno fiero e dignitoso, protestando la propria innocenza; al processo fu accusata di adulterio e stregoneria.

Il 17 maggio 1536, i cinque uomini accusati di tresca con la regina vennero decapitati; due giorni dopo, la stessa Anna fu condannata a morte dal consiglio dei Pari (del quale faceva parte anche suo padre) e decapitata con un colpo di spada per mano di uno spadaccino venuto dalla Francia. 
Invece di negare la sua colpa, la condannata impiegò i suoi momenti finali tenendo un discorso in cui esprimeva parole di elogio per il re Enrico VIII, affermando che "un principe più misericordioso non c'è mai stato: e per me è stato sempre un sovrano buono e dolce".
Pochi giorni dopo, il "dolce e caro" Enrico VIII sposava Jane Seymour.


Siti consultati:

www.bbc.co.uk/history/people/anne_boleyn (info biografia)
https://englishhistory.net (immagine)




Vi lascio qualche titolo nel caso voleste approfondire (saggi e romanzi).




Film - tratti dai libri - in tv (1° giugno)



In questo primo giorno di Giugno, cosa danno in tv che sia tratto da libri?

Ho scelto film in programmazione nel pomeriggio, in serata e... anche in seconda serata per chi non riesce a chiudere occhio ^_^




RAI MOVIE - ORE 16:20

GOLD - IL SEGNO DEL POTERE

Regia: Peter R. Hunt
Cast: Roger Moore, Susannah York, Ray Milland.

Tratto dal romanzo Una vena d'odio (1970) di Wilbur Smith.

Un gruppo di speculatori vuol fare alzare il prezzo mondiale dell'oro: per questo progetta di far esplodere una grossa miniera approfittando del fatto che dietro una parete rocciosa si estende una grande massa d'acqua. L'incarico dello scavo è affidato all'ingegnere Rod Slater, appositamente promosso e tenuto all'oscuro. Slater prevede alcune misure di sicurezza ma, mentre è assente, avviene l'inondazione delle gallerie: dovrà intervenire prontamente, con l'aiuto di un eroico minatore...



CANALE 5 - ORE 21:25



BRIDGET JONES'S BABY



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Bridget Jones's Baby
Regno Unito 2016

Tratto dalla serie di romanzi di Helen Fielding (I diari di Bridget Jones)


Regia di Sharon Maguire
Con Renée Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey, Jim Broadbent, Gemma Jones, Emma Thompson


Dopo la rottura con Mark Darcy, la vita di Bridget Jones non è proseguita secondo le sue aspettative.
Quarantenne e passa e di nuovo single, decide di concentrarsi sul suo lavoro e si circonda di amici vecchi e nuovi. 
Per una volta, sembra avere tutto sotto controllo ma l'incontro con il focoso americano Jack scombussola i suoi piani. 
Quando poi si ritrova incinta, Bridget non è sicura di chi sia il vero padre della creatura che porta in grembo.



LA 5 - ORE 21:10

PHILOMENA

Tratto dal romanzo “The lost child of Philomena Lee”, pubblicato in Italia da Piemme col titolo “Philomena” (info).

Regia: Stephen Frears
Cast: Judi Dench, Steve Coogan, Charlie Murphy

Presentato in concorso al Festival di Venezia 2013.


Irlanda, 1952. Philomena Lee, ancora adolescente, resta incinta. Cacciata dalla famiglia, viene mandata al convento di Roscrea. Per ripagare le religiose delle cure che le prestano prima e durante il parto, Philomena lavora nella lavanderia del convento e può vedere suo figlio Anthony un'ora sola al giorno.
A tre anni Anthony le viene strappato e viene dato in adozione ad una coppia di americani. Per anni Philomena cercherà di ritrovarlo. 
Cinquant'anni dopo incontra Martin Sixmith, un disincantato giornalista, e gli racconta la sua storia. Martin la convince allora ad accompagnarlo negli Stati Uniti per andare alla ricerca di Anthony.




MEDIASET ITALIA 2 - ORE 0:05


V PER VENDETTA


Il film è tratto dal romanzo grafico V for Vendetta, scritto da Alan Moore e illustrato da David Lloyd.

Regia di James McTeigue
Con Natalie Portman, Hugo Weaving, Stephen Rea, Stephen Fry, John Hurt



In un futuro prossimo, un regime totalitario opprime Londra. Un vendicatore di nome V, mascherato da Guy Fawkes (il ribelle impiccato nella storica congiura delle polveri del 1605), colto e galantuomo, salva la giovane Evey dalle violenze di alcuni sbirri: insieme lotteranno contro un regime che perseguita stranieri, omosessuali e oppositori.



RETE 4 - ORE 0:40

IL SOLISTA

Regia: Joe Wright
Cast: Robert Downey Jr.,  Jamie Foxx. 

Tratto dal libro omonimo di Steve Lopez, pubblicato nel 2008.

Steve Lopez è un giornalista di un certo successo sempre a caccia di storie per la sua rubrica sul "Los Angeles Times". Un giorno si imbatte in Nathanial, un homeless che suona - all'ombra della Walt Disney Concert Hall di LA - complessi brani di musica classica su un violino con solo due corde. Steve capisce che quel disperato ha un talento non comune e si interessa alla sua storia, scoprendo che è affetto da schizofrenia, ma ha anche seguito severi studi in una scuola prestigiosa. Decide così di provare ad aiutarlo per ridargli quel che la vita e la malattia gli han tolto.



PARAMOUNT CHANNEL - ORE 0:40

CONGO


Liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Michael Chricton.

Regia di Frank Marshall
Con Dylan Walsh, Laura Linney, Ernie Hudson, Tim Curry, Grant Hes
lov

Lo studioso di scimmie Peter Elliot organizza un viaggio in Congo per riportare nella giungla il suo straordinario gorilla che ha la peculiarità di parlare con gli uomini. Lo studioso si unisce a una spedizione inviata da una società americana alla ricerca di un giacimenti di diamanti. Tra misteri e città perdute gli avventurieri scopriranno che in Congo sono loro la specie in pericolo...



RAI MOVIE - ORE 0:55


NOWHERE BOY


Il film si basa sul libro Imagine: Growing Up with My Brother John Lennon di Julia Baird (sorellastra di John Lennon).

Regia di Sam Taylor Wood
Con Aaron Johnson, Kristin Scott Thomas, Thomas Sangster, Anne-Marie Duff, David Morrissey


A Liverpool, il quindicenne John Lennon è cresciuto con la zia conformista, ma un giorno si rifà viva la mamma eccentrica, appassionata di musica, che ha sempre vissuto a pochi passi da casa. L'incontro tra i due sarà fonte di conflitto così come di cambiamento.


RAI UNO - ORE  2:25

LA MONTAGNA DI LUCE


Tratto dall'omonimo romanzo di Emilio Salgari.

Regia di Umberto Lenzi
Con Richard Harrison, Luciana Gilli, Wilbert Bradly, Daniele Vargas


Il rajah del Punjab, deciso ad entrare in possesso del favoloso diamante detto "la montagna di luce" che brilla sulla fronte di una statua, incarica l'avventuriero Allan Foster di mettere a segno il furto. Assieme a Sitama, Allan riesce grazie ad un ingegnoso piano ad impossessarsi della pietra preziosa. Non intende però dividere con altri il bottino e cerca rifugio presso il protettorato inglese.


Bilancio di letture + Reading Challenge (Maggio 2017)



Giugno è appena entrato ed io tiro le somme delle mie letture (e non solo) di maggio.

Parto dagli obiettivi raggiunti della Reading Challenge:


READING CHALLENGE
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  • Obiettivo n.6 - Un libro che nel titolo abbia un grado di parentela - CONSIGLI PRATICI PER UCCIDERE MIA SUOCERA di Giulio Perrone (RECENSIONE): questo romanzo dolce-amaro di Giulio Perrone vi strapperà molti sorrisi e, allo stesso tempo, vi darà modo di considerare aspetti interessanti e quanto mai attuali che caratterizzano il nostro modo di rapportarci agli altri e la nostra società.
  • Obiettivo n.28 - Un libro ambientato nell’antica Roma - ROMA 46 d.C. - VENDETTA di Adele Vieri Castellano (RECENSIONE): un romance avvincente, sensuale, meravigliosamente ambientato nell'antica Roma, sotto il dominio dell'imperatore Claudio, con protagonisti il senatore guerriero Marco Quinto Valerio Rufo, sposato con la bella Livia, che insieme devono affrontare una difficile prova: la loro figlioletta Valeria è stata rapita da un uomo malvagio e Marco farà di tutto per ritrovarla e per vendicare questa turpe azione.
  • Obiettivo n.20 - Un libro sulla mafia - COSE DI COSA NOSTRA di Giovanni Falcone e Marcelle Padovani (RECENSIONE): la testimonianza vera, lucida, chiara e illuminante di un servitore dello Stato il cui grande lavoro per combattere la Mafia deve restare vivo nella memoria di tutti noi, affinchè del sacrificio di uomini come Giovanni Falcone non resti solamente qualche targa commemorativa nelle piazze o le cerimonie (pur giuste!) tenute una volta all'anno per onorarli, ma si imprima il loro esempio nelle coscienze di ogni cittadino e, ancor più, di quanti hanno il dovere e i poteri per proseguire l'enorme e prezioso lavoro da essi incominciato.
  • Obiettivo n.26 - Un libro scritto in forma epistolare - ...E ORA PARLIAMO DI KEVIN di Lionel Shriver (RECENSIONE): qual è la responsabilità civile e penale di genitori i cui figli commettono feroci atti criminali, organizzati nei minimi dettagli con uno spaventoso sangue freddo? Questo libro di Lionel Shriver mette a nudo con una lucidità spiazzante i pensieri più reconditi di una madre la cui esistenza è stata letteralmente stravolta da un figlio assassino.

Altre letture:


  • NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS di Salvatore Esposito (RECENSIONE): "Ogni vita è una storia da raccontare (...), le vite non devono essere dimenticate": questo libro autobiografico nasce dal desiderio del suo Autore, l'attore napoletano Salvatore Esposito, di parlarci di sè, di ciò che ha valore e significato nella sua vita, e di quelle persone e situazioni che gli hanno permesso di realizzare un sogno.
  • LA VENTIQUATTRORE (Delitto in albergo) di Maurizio Castellani (RECENSIONE): una ventiquattrore dal contenuto misterioso, un uomo dalla professione decisamente particolare trovato morto in un albergo tranquillo e poco affollato, e tre amici pronti a investigare sul delitto... tra una mangiata e l'altra!
  • VIKTOR di Elena Ticozzi Valerio (RECENSIONE): il secondo appassionante capitolo della saga "La stirpe di Inanna", cominciato con "Palindra", che anche stavolta riserva al lettore personaggi interessanti, avventura e, tra vampiri e sacerdotesse potenti e pericolosi, numerose prove da affrontare.
  • LA GABBIA di Luca Spaziani (RECENSIONE): un romanzo che ci parla di amicizia, di rapporti di coppia naufragati, di vite rinchiuse dentro gabbie apparentemente dorate ma in realtà piene di infelicità e frustrazioni; un romanzo che punta sulla voglia di spiccare il volo alla ricerca di un'esistenza piena e gratificante.
  • UNA WEDDING PLANNER A NOZZE di Maria Ciccu (RECENSIONE): una giovane e bella wedding planner alle prese con un amore travolgente nato all'improvviso e con una serie di equivoci e incomprensioni sentimentali che si mescolano con il lavoro; per fortuna ci sono tre amiche sempre pronte a incoraggiarla e a tirarla su di morale...!


  • Quali letture mi hanno maggiormente colpito a maggio? Sicuramente il libro di Falcone, grande esempio di un uomo che ha dedicato la propria vita per ciò in cui credeva, e "...E ora parliamo di Kevin", un libro sconvolgente dalle tematiche attualissime e che pone interrogativi urgenti.


Cosa sto leggendo?

IL GIARDINO DEI SEGRETI di Kate Morton: una storia ricca di mistero, ambientata tra Australia e Cornovaglia.
IL PRINCIPE DELLE OMBRE di Francesca Persico: un paranormal fantasy che si sta rivelando molto intrigante.
NEI PANNI DI VALERIA di E. Benavent: romanzo al femminile, ricco di umorismo.


Quali letture mi aspettano a giugno?

Stendo la mia mini TBR:

IO UCCIDO di G. Faletti
COME INCIAMPARE NEL PRINCIPE AZZURRO di A. Premoli
IL MINIATURISTA di J. Burton
LA CASA DELLE FOGLIE ROSSE di P. Simmons



Film che vi consiglio:

  • MANCHESTER BY THE SEA: narra della famiglia Chandler, fatta di modesti lavoratori del Massachusetts; è una storia di drammi individuali e famigliari, molto intensa.
  • ... E ORA PARLIAMO DI KEVIN: tratto dall'omonimo libro, desta molti interrogativi, uno tra tutti: quale e quanta responsabilità hanno i genitori (la famiglia) nel tirare su un figlio che si rivela essere un feroce e spietato serial killer?
  • COME IL VENTO: la storia vera di una delle prime donne a diventare direttore di un carcere; una donna piena di fragilità, nascoste sotto una corazza apparentemente molto forte e difficile da scalfire; ma si sa, anche le spalle più vigorose rischiano di crollare quando i fardelli da sopportare sono troppo pesanti e attorno c'è solo un opprimente senso di solitudine.
  • AGNUS DEI: una storia drammatica che ci trasporta negli orribili e devastanti anni della guerra, in cui si sono consumati tanti abusi su povere donne innocenti; il film ben racconta la sofferenza dovuta non solo allo stupro ma anche alle conseguenze (comprese quelle di ordine spirituale) da esso derivanti.
  • LION. LA STRADA VERSO CASA: l'emozionante storia vera di un ragazzo indiano che da bambino s'è perso prendendo un treno sbagliato e, ormai adulto, decide di usare Google Earth per ritrovare la sua famiglia.


E VOI? COME SONO STATE LE VOSTRE LETTURE DEL MESE SCORSO?
QUALE LIBRO VI HA COLPITO MAGGIORMENTE?

mercoledì 31 maggio 2017

Musica e citazioni letterarie (#2)



Una dolce canzone degli Stadio in cui un paio di versi mi ricordano una bellissima poesia di Pablo Neruda:


TI MANDO UN BACIO



I pensieri piu' dolci che ho

sono quelli per te ...

Ti mando un bacio con il vento

e so che tu lo sentirai

ti volterai senza vedermi

chiudendo gli occhi capirai.

E mi sentirai e mi sentirai

io volevo dirtelo sai

Che ho bisogno di te davvero ma so

che tu mi perdonerai quando ti abbraccerò







BACIO

Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c'è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.

martedì 30 maggio 2017

"Scrittura&Scritture" a Palermo - UNA MARINA DI LIBRI



Buon pomeriggio, cari lettori!

Torno sul blog per comunicare che la casa editrice Scrittura & Scritture sarà presente per la prima volta e con un proprio stand a Una marina di libri- Festival del libro Palermo 8-11 giugno 2017 (Orto Botanico- Via Lincon, 2)

Sarà presente con tutto il proprio catalogo sarà lieta di incontrare lettori, gli addetti del settore e chiunque voglia conoscere questa realtà e tutto la sua produzione.

Si tratta di una casa editrice indipendente con sede a Napoli. Fondata nel 2006 da Chantal ed Eliana Corrado, si contraddistingue per dar voce a storie fuori dai luoghi comuni e per l’accurata selezione delle opere. Pubblica all’anno non più di 8 libri per seguirli a lungo, perché non si sviliscano nel tempo di una novità che, nella migliore delle ipotesi, equivale a circa tre mesi ma che spesso si riduce a poco più di 45 giorni.
Il catalogo spazia dal romanzo contemporaneo e moderno a quello storico, dal giallo al thriller e noir. Non mancano i racconti. 
Ha portato al successo nazionale scrittori come Adriana Assini, Domenico Infante, Francesca Battistella. 
La casa editrice è fondatrice a Napoli di un circolo letterario “Circolo Book & Tè - Scrittura & Scritture” che si tiene con cadenza annuale e che vede sempre un gran numero di partecipanti. 

Ed ecco a voi tre libri scelti in omaggio alla Sicilia:


Le vicende umane di una famiglia travolta dal vento folle della guerra. 
Romanzo breve ambientato tra le Madonie, in particolare a Petralia Sottana, e a Palermo. 

SENTO LA NEVE CADERE
di Domenico Infante 


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Nel microcosmo di una provincia si muovono le vicende di Salvatore Salvati, di due bambini che crescono insieme, dell'amicizia inossidabile tra Gaspare, Esilio e Peppina.
In quel morso di cielo vivono anche la famiglia Diotallevi, un vecchio centenario, un barone e sua nipote Giulia.
Qualcosa travolgerà quel confine abbattuto solo per decreto, dove tutti conoscono tutti. 
Una rivelazione, arrivata da molto lontano, porterà un vento folle, finora distante, che ne sconvolgerà la vita.


Due estratti: 

Nell’assetto sociale di un paese come, i cambiamenti si stemperano in un nonnulla: tolti i fanatici d’un verso o l’altro, esclusi burocrati e notabili del paese, la vita prosegue come sempre. A Petralia niente adunate oceaniche per il nuovo regime, tanto più che le elezioni locali del 1920 avevano decretato la sconfitta della vecchia classe politica aristocratica e alto borghese, designando sindaco Filiberto Calascibetta e costringendo, nei fatti, all’opposizione quelli che da sempre avevano retto le sorti del paese. 

Prima d’allora, Esilio non aveva mai visto niente di simile al mercato di Ballarò, un insieme di colori e profumi sovrapposti nei banchi dei venditori di frutta e verdura d’ogni tipo, pomodori verdi e rosso fuoco, peperoni piccoli e grandi, gialli e rossi, e melanzane violacee pronte a scoppiare nei piatti con tutti i loro profumi d’estate. Percorse la piazza del Carmine e una zaffata calda gli investì le narici: in un angolo un uomo tagliava panini che farciva con dei pezzi di carne bruna. Il venditore di pani ca meusa, lo fissò sorpreso, poi aggiunse: «Ci la cuonsu? a vuoli schetta o maritata?». 

L'autore.
Domenico Infante è autore per la casa editrice Scrittura & Scritture dei racconti Cronache del vicolo (2006)- premio piccola editoria di qualità (2006), premio “Desenzano libri” (2007), Novanta minuti (2009), Vento e sabbia (2012) e del romanzo Sento la neve cadere (2016).


Romanzo storico ambientato nel Seicento tra Palermo e Roma. 
La storia dell’avvelenatrice siciliana Giulia Tofana che vendeva il veleno di sua invenzione solo a donne vittime di uomini violenti. 

Giulia Tofana. Gli amori, i veleni 
di Adriana Assini 


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Nella Roma barocca di Urbano VIII trionfa l’arte e imperano le feste, ma anche il Tribunale dell’Inquisizione lavora senza soste. 
Le leggi le fanno ancora gli uomini
e le donne le subiscono, assieme ai matrimoni imposti e ai maltrattamenti non puniti, prepotenze a cui nessuno, nemmeno il Santo Padre, intende porre rimedio.
La musica cambia, però, quando nella città sul Tevere approda una bella forestiera, Giulia Tofana, giovane plebea di dubbia morale e cuore schietto.
Innamorata persa di un barone e amante di un bel frate, non ne sa di scienza né di lettere, ma a forza di trafficare con l’arsenico e l’antimonio, ha messo a punto la formula di un veleno che non lascia tracce, non desta sospetti. 
Un veleno perfetto, dunque, che però non è per tutti: paladina di giustizia, Giulia lo vende soltanto alle donne.
Per liberarsi di mariti grevi e maneschi, che non hanno scelto.

Due estratti: 

Sfogata l’euforia con canti, balli e fantasie, corse a ringraziare le quattro sante patrone di Palermo: Agata, Ninfa, Cristina e Oliva, protagoniste indiscusse del minuscolo oratorio situato accanto al letto. «Che c’è di male nel fare il bene? Io sono la speranza di tante sventurate che nessun giudice difende, che nessun santo protegge» affermò altera, inveendo contro la stirpe di Adamo, che aveva la sfrontatezza di varare leggi inique, concepite a esclusivo vantaggio di se stessa. «Ci oltraggiano, ma non ci domandano perdono. Ci uccidono e se la cavano con un’ammenda.» aggiunse con un ghigno, mentre osservava con fierezza le fiaschette ancora allineate sulla cassapanca, sicura che nessun codice potesse contraddirla, a fronte delle vergognose attenuanti previste per i consorti lesti di mano. «Di fronte a simili ingiustizie, non posso che vantarmi della mia invenzione.» 

Nelle vie di Palermo la confusione era alle stelle. Una giostra, tenuta al Piano della Marina, aveva attirato masse di popolani, che adesso bivaccavano nei cantoni, come se il fasto di quella guerra giocosa appartenesse un po’ anche a loro. All’eco festante dei tamburi s’erano sovrapposti i sordi boati dei cannoni, sparati dai torrari costieri per annunciare le vele nere dei pirati, apparse di nuovo all’orizzonte, dopo che avevano fatto razzie a Capo d’Orlando. 

L'autrice.
Adriana Assini ha pubblicato per Scrittura & Scritture, i romanzi storici Un caffè con Robespierre (2016),due ristampe e 3.500 copie vendute, La Riva Verde (2014) e Le rose di Cordova che dalla sua prima edizione del 2007 ha visto la fortuna di due edizioni successive e tre ristampe (6.800 copie vendute) e pubblicato in Spagna dalla Arcibel edizioni.


Il terribile terremoto di Messina nel 1909 e l’emigrazione verso il Nuovo Mondo, tra i tanti temi del romanzo d’atmosfera ambientato su un transatlantico. 

LA PASSEGGERA
di Daniela Frascati



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1914. Il transatlantico Il Paradiso naviga verso il Nuovo Mondo. A bordo, tra i passeggeri di ogni rango sociale, stipata nella terza classe, spicca da subito Aquilina per gli strani poteri di cui sembra essere dotata. 
Ma non è lei l’unico pensiero dell’integerrimo capitano Zocalo. 
Sul piroscafo, infatti, scoppia una improvvisa epidemia dalle cause sconosciute persino al medico di bordo, Nerio Ferrer. Inoltre, viene denunciata la scomparsa di un uomo che, dal racconto del suo accompagnatore, aveva fatto espressa richiesta di cenare al tavolo di Marie Verdier, una francese che viaggia in seconda classe con il marito. L’incontro tra il capitano e la francese si rivela potente almeno quanto la tempesta nella cui balìa cade la nave. Nessuno forse aveva colto il presagio di una traversata difficile nelle decine di gabbiani agonizzanti schiantatisi sul ponte della nave durante il passaggio nello stretto di Gibilterra. 
Quando una cameriera mostrerà al capitano le piume nere disseminate nella cabina di Aquilina, il legame tra i suoi misteriosi poteri e quei fenomeni comincia ad assumere contorni inaspettati.


Estratto: 

Coperta dal ciglione dell’altipiano, una roccia nerissima disposta a strati, Messina moriva. Avvolta nell’odore dei roghi, sotto un cielo denso come materia, percossa dal vento e dalle scorrerie dei predoni. Ferrer camminava tra le macerie in quello scenario cupo e crudele, respirando un forte odore di carne umana bruciata. Aveva voglia di vomitare, voleva tornare indietro, svegliarsi e uscire da lì. Eppure qualcosa lo costringeva ad andare avanti. Camminò a lungo tra mucchi di cadaveri agli angoli delle strade. Non sapeva dove fosse. L’architettura dei pochi edifici rimasti in piedi e alcune insegne ancora intatte sopra l’ingresso di piccoli negozi facevano pensare a una città balcanica, ma le rovine e la distruzione del luogo gli riportavano alla mente Messina e il terremoto che aveva inghiottito la compagna della sua vita. 

L'autrice.
Daniela Frascati collabora con vari giornali e ha ideato e condotto per Radio Città Futura una trasmissione dal titolo “Il Pane e le Rose”. Tra il 2005 e il 2012 ha pubblicato alcuni racconti in diverse antologie, accanto a nomi di calibro tra cui Camilleri, Carlotto, De Luca, Macchiavelli, Guccini, Morozzi, Marcialis. È del 2011, invece, il suo romanzo Nuda vita.

Recensione: UNA WEDDING PLANNER A NOZZE di Maria Ciccu



Una giovane e bella wedding planner alle prese con un amore travolgente nato all'improvviso e con una serie di equivoci e incomprensioni sentimentali che si mescolano con il lavoro; per fortuna ci sono tre amiche sempre pronte a incoraggiarla e a tirarla su di morale...!


UNA WEDDING PLANNER A NOZZE
di Maria Ciccu



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Mya è una giovane donna che vive a New York, è single, lavora come wedding planner e lo fa da vera professionista, prendendo seriamente l'organizzazione attenta di quello che deve essere il giorno più bello e romantico di tante coppie innamorate che si rivolgono all'agenzia per la quale lavora.

Ha ventotto anni, è felicemente single, anche se sua madre è disperata all'idea di avere una figlia zitella e di non essere ancora diventata nonna; a rallegrare le sue giornate ci pensano le tre amiche del cuore, che sono come sorelle: Kiky, Beth e Clo: ad unirle c'è una fantastica e sincera amicizia, si vogliono un gran bene e sanno di poter confidare l'una sull'altra sempre e per qualsiasi cosa, bella o brutta.

Mya sta organizzando il matrimonio più importante dell'anno, quello che darà una svolta alla sua carriera; la sposa si chiama Kety e da subito sentiamo parlare del testimone di nozze, un certo Bane, in un modo che stuzzica la curiosità di Mya e che fa presagire a noi lettori che di questo tipo - di cui si vocifera essere un dongiovanni, uno che prende in giro le ragazze, sempre e solo alla ricerca di avventure poco serie - sentiremo parlare nelle pagine successive.

Di solito, Mya esce con le amiche e tutte e quattro si ritrovano sempre nel locale di Kiky; una sera, la ragazza viene corteggiata con troppa insistenza da uno sconosciuto con l'alito puzzolente, per poi essere "salvata" da un giovanotto bellissimo e sexy, che si presenta come Demian.

Sicuro di sè, affascinante, determinato e pure un tantino possessivo, dai primi minuti in cui se lo trova accanto, Mya sente un feeling scorrere tra loro: non riescono a staccarsi gli occhi di dosso e a stare lontani, tant'è che nel giro di pochi giorni escono insieme e cominciano a provare delle belle sensazioni, condividono momenti romantici in cui l'attrazione si fa sentire ed infatti finiscono per passare la notte insieme.

Proprio quando il cuore comincia a battere per questo quasi sconosciuto, bello come il sole, attraente e premuroso, che sa stupirla e farla sentire al centro dell'attenzione, che la chiama affettuosamente "Scheggia" e pronuncia il nome Mya con una tenerezza mista a sensualità che le fa letteralmente tremare le gambe per l'emozione...., ecco che lui sparisce per tre giorni con un semplice messaggio.

Mya è delusa e pensa che Demian abbia voluto solo scherzare e divertirsi con lei e che, una volta ottenuta "quella cosa", l'abbia scaricata.

Nel corso dell'organizzazione del matrimonio di Kety, scopre poi un particolare che noi lettori avevamo immaginato dalle prime pagine e che collega il misterioso testimone sciupafemmine, chiamato Bane, con il bel Demian, il quale è sempre accompagnato da una bionda bellissima, con cui sembra avere molta confidenza.
Mya non ci mette niente a fare 2+2 e trae le proprie conlusioni: la bella bionda (Amy) è la fidanzata ufficiale, tutto il resto sono solo avventure, lei compresa!

Ma spesso la realtà è diversa da come la ipotizziamo noi, soprattutto quando i sentimenti prendono il sopravvento rendendoci più vulnerabili e meno razionali.
Per fortuna, Mya - che sarà pure professionale sul lavoro ma che diventa pasticciona e molto insicura quando ci sono in ballo i propri sentimenti - è circondata tra tre amiche vivaci e pronte a venire in suo aiuto.

E' una storia romantica che si lascia gustare per diversi aspetti: la protagonista si rivolge direttamente al lettore, facilitando il suo coinvolgimento nei fatti narrati; è un tipetto sveglio, simpatico, ironico, e insieme alle sue amiche formano un quartetto allegro in cui il valore dell'amicizia, l'affetto che le lega, è qualcosa di bello, che crea momenti frizzanti e camerateschi molto piacevoli.

Ci sono anche aspetti più "scontati", che creano poche aspettative in quanto facilmente immaginabili, come ad esempio il collegamento tra il misterioso Bane e il Demian incontrato casualmente in discoteca; un po' forzata anche l'ossessione materna che la figlia a ventotto anni sia una zitellaccia sfigata che nessuno sposerà mai; non troppo originali e un tantino tirati anche altri tipi di equivoci che rimandano il lieto fine tra i due protagonisti, però nel complesso devo dire che è una lettura carina, leggera, spensierata, sia per come è scritta - linguaggio scorrevole, informale, tipico dei giovani, ironico, immediato - che per le situazioni create, in cui non mancano scene divertenti e romantiche, che danno vita a un romance contemporaneo gradevole proprio per la sua semplicità e per la spontaneità dei sentimenti che legano tra loro i personaggi e le vicende che li vedono convolti.


READING CHALLENGE
Obiettivo n.3 -
Un libro ambientato in un posto che vorresti visitare

lunedì 29 maggio 2017

Recensione film: "CHILD 44 - Il bambino numero 44" di Daniel Espinosa



Un uomo, militante nella polizia segreta sovietica a Mosca e poi esiliato insieme alla moglie in un piccolo paese di provincia, indaga su una serie di efferati omicidi che vede tra le vittime più di 50 persone, tra donne e, soprattutto, bambini.
Il film è liberamente ispirato alla storia di Andrei Chikatilo, un serial killer russo conosciuto tristemente con vari epiteti: «il macellaio di Rostov», il Cittadino X, il Mostro di Rostov, lo Squartatore Rosso.


CHILD 44 - Il bambino numero 44


Regia: Daniel Espinosa
Genere: drammatico, thriller 
Cast: Tom Hardy, Gary Oldman, Noomi Rapace, Joel Kinnaman, Paddy Considine, Vincent Cassel, Jason Clarke.

La pellicola incomincia con la frase "Non ci sono delitti in Paradiso", per poi spiegarci sinteticamente che durante il regime di Joseph Stalin si conta che 25mila persone al giorno (in particolare nel 1933) morissero di fame a causa della carestia da lui imposta a danno del popolo ucraino; questo genocidio - noto come "Holodomor", che in ucraino vuol dire "infliggere la morte mediante la fame" - rese orfani migliaia di bambini *.

Uno di questi, nella storia narrata nel film (tratto dall'omonimo romanzo di Tom Rob Smith), è il protagonista, che incontriamo quando è solo un ragazzino che scappa da un orfanotrofio.

Ritroviamo Leo Demidov nel 1953, ed è ormai un giovane uomo che milita nella MGB, la polizia segreta sovietica: ex eroe di guerra, una delle migliori menti all'interno del servizio di sicurezza nazionale dello Stato, di quelli che svolgono il proprio lavoro con molto rigore; è un cinico e spietato investigatore tra i più zelanti nella lotta ai dissidenti del regime staliniano, sempre alla ricerca di spie da arrestare, torturare e alle quali estorcere informazioni preziose.

Un giorno Leo e il suo collega Vasil catturano la spia Anatoly Tarasovich Brodsky; quando viene arrestato, accade un episodio spiacevole che crea una forte ostilità tra Leo e Vasil, che viene umiliato davanti ai colleghi per aver ucciso una coppia di coniugi sotto gli occhi terrorizzati delle figliolette; successivamente, sottoposto ad interrogatori estenuanti caratterizzati da torture crudeli, Brodsky fa il nome di Raisa (Noomi Rapace), la moglie di Leo, tra quelli dei cospiratori.

Tra i due coniugi le cose non vanno benissimo, quanto meno non dal punto di vista di lei, che non ama il marito, anzi, a malapena lo sopporta; lui, però, nonostante abbia la possibilità di uscir pulito dal caso in cui è coinvolta Raisa, a patto che la denunci, decide di non farlo, perchè è comunque sua moglie; così insieme vanno incontro al loro destino, tutt'altro che lieto.

Il clima che si respira nell'Unione Sovietica di quegli anni è davvero opprimente e oppressivo, il terrore fa da padrone, e con esso la diffidenza, l'ossessione per i traditori, che la polizia segreta cerca di scovare anche tra persone apparentemente tranquille e insospettabili, in piena sintonia con il totalitarismo che nega ogni minima forma di libertà. La polizia esercita il proprio servizio senza aver riguardo per nessuno, a prescindere da età, sesso, professione, ed anche un collega stimato fino al giorno prima, nel momento in cui gli cade addosso l'ombra di un sospetto, è trattato alla stregua di un nemico, considerato un delatore riprovevole da picchiare a sangue, da umiliare.

Ed è ciò che, da un giorno all'altro, accade a Leo e a Raisa, costretti a trasferirsi in una squallida località industriale di provincia, Volsk, privati entrambi non solo della propria casa, ma ancor di più, nel caso di lui, del rispettabile ruolo, dei gradi finora ricoperti, e del potere da essi derivanti; anche Raisa, da insegnante, viene trasferita in una scuola della città come donna delle pulizie.

Già quando era a Mosca, Leo si stava occupando di alcuni misteriosi casi di omicidi in cui le vittime erano bambini (uno dei quali è il figlio di un carissimo amico e collega di Leo), i cui cadaveri venivano ritrovati denudati e con evidenti ferite in posti specifici del corpo; la mano non sembra essere quella di un cialtrone che si limita a brutalizzare la vittima, piuttosto i tagli (e l'asportazione di determinate parti del corpo) lasciano intendere che si tratti di un esperto, di qualcuno che sa come sezionare un corpo umano.

Purtroppo però sono anni difficili in Russia, dove regna un deciso ostruzionismo del regime che impedisce la conduzione di indagini oggettive: è vietato parlare di assassinio a cuor leggero in quanto il governo comunista rifiuta categoricamente l'aberrante ipotesi che in un "paradiso" come l'Unione Sovietica, che si sta cercando di "risanare"  da ogni male e da ogni crudeltà capitalista, possano esistere addirittura dei serial killer.
Chi sostiene con troppa faciloneria che i bambini ritrovati siano vittime di un omicidio, rischia l'arresto e l'accusa di tradimento verso lo stato.

Nel loro esilio, le condizioni di vita e di lavoro dei due coniugi non sono delle più rosee e questo non fa che incidere negativamente sul rapporto tra marito e moglie; eppure, col passare dei giorni e trovandosi a vivere insieme diverse situazioni pericolose, Leo e Raisa si riscopriranno essenziali l'uno all'altra, e quando cominceranno a voler vedere chiaro nelle troppe e strane morti di bambini innocenti, qualcosa di forte li terrà uniti.

Infatti, i cadaveri dei poveri ragazzini non vengono ritrovati solo vicino Mosca, ma anche a Volsk e, malgrado le pressioni del regime e con l'aiuto del Generale Mikhail Nesterov, Leo e Raisa continueranno le ricerche per scovare l'orribile mostro e per ribaltare l'idea che "Non esistono omicidi in Paradiso", di cui l'ex collega Vasil è convinto sostenitore.


Considerazioni personali:

Film nel complesso interessante, personalmente non mi ha annoiata; si propone di rappresentare la dura quotidianità dei cittadini sovietici alle prese con uno Stato totalitario, in cui si respira un clima di puro terrore, di sospetto, di tradimento, in cui la polizia usa metodi assolutamente discutibili per stanare le spie e i nemici, in cui la tortura, gli abusi e i soprusi sono fin troppo utilizzati, il che dà a questo film drammatico sfumature fosche ed angoscianti, sottolineando il terrore psicologico creato dal modus operandi dei servizi segreti sovietici, ossessionati dall'idea di epurare il proprio Paese da chiunque possa portare il minimo problema.

Questa ambientazione di fondo si intreccia con un mistero che si ispira a una vicenda realmente accaduta, con qualche "libertà" a livello storico.
Il serial killer di Rostov, infatti, non ha operato negli anni '50, bensì tra 1978 ed il 1990.

E' un film dalle "tinte" grigie, il sole pare non brillare mai in questa Russia decisamente poco attraente**; tutto è rigido, freddo, i cattivi sono più minacciosi che mai ma qualcuno di essi - nella fattispecie Leo/Thomas Hardy -, dimostra di non avere il cuore totalmente di ghiaccio perchè pian piano avrà modo di evolvere e passare dall'altra parte della staccionata, tirando fuori il buono che è in lui, anche se questo significa "mescolarsi nel fango con i malvagi" (in tutti i sensi...) pur di raggiungere il proprio obiettivo (trovare il vero colpevole delle morti di decine di innocenti).

Se sia un thriller politico palesemente anti-Russia..., questo è il singolo spettatore a deciderlo. Certo, qualche dubbio (ma giusto qualcuno eh...) sorge, ma vabbè...  ^_-

Si lascia guardare, c'è qualche esagerazione ad esempio nella caratterizzazione dei personaggi, tipo Vasil ha un che di psicopatico, cinico in un modo folle (un po' in stile Amon Göth), Leo a mani nude, e mezzo morto per le botte, riesce non so come (aiutato da Raisa, che all'occorrenza tira fuori gli artigli) a far fuori più uomini (da far quasi invidia a John Wick, che in situazioni simili in fondo ha bisogno della sua matita ^_^ ), non c'è quella suspense che ci aspetteremmo quando in ballo abbiamo la caccia a un serial killer..., ma insomma, alla fin fine ho visto di peggio.


Brevi note storiche:

*La "Grande Carestia" (Holodomor) è stata organizzata intenzionalmente dal regime sovietico, fu un atto di genocidio intenzionale frutto delle decisioni politiche del regime totalitario di Stalin per schiacciare il popolo ucraino negli anni 1929-1933, requisendo i generi alimentali e obbligando i produttori di grano a cedere in toto questo prodotto allo stato. 
Circa sei milioni di contadini nell’Unione Sovietica furono condannati a morire di fame e di essi i due terzi erano ucraini (“un morto su tre era bambino o neonato”, P. Rumiz). Lo scopo di questo crimine contro l'umanità (è stato riconosciuto tale nel 2008 dal Parlamento europeo) era punire i ribelli delle campagne che, in tutta l’URSS, si opponevano alla collettivizzazione forzata voluta da Stalin.

fonti consultate:

https://it.gariwo.net
www.greenme.it
http://www.giorgioperlasca.it


** Alla sua uscita, in Russia il film è stato vietato: a parere del governo, esso è «una distorsione storica dei fatti, che dipinge i sovietici come una sottocategoria umana immorale, una massa di orchi assetati di sangue, una massa di spiriti malvagi» (fonte). 


Per chi volesse approfondire:


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