Visualizzazione post con etichetta storia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta storia. Mostra tutti i post

martedì 22 gennaio 2013

Biografia: "Maria Antonietta", di E. Lever



Dopo aver letto i primi della trilogia su Maria Antonietta di Juliet Grey, mi sono appassionata al fascinoso personaggio della Regina francese, il che mi ha portato a ricercare un'autobiografia su di lei.


MARIA ANTONIETTA.
di Evelyne Lever


Maria Antonietta
Ed. Rizzoli
Bur Saggi
448 pp
10.20 euro
2006
Trama

Andata in sposa al Delfino di Francia, il futuro Luigi XVI, Maria Antonietta viene incoronata nel 1775, ad appena vent'anni, regina dei francesi. 
Non amata dai sudditi, criticata dalla nobiltà per l'insofferenza all'etichetta e delusa da una vita coniugale poco appagante, Maria Antonietta ritaglia per sé un mondo su misura, consacrato allo svago e al lusso e scandisce le sue giornate tra balli e serate a teatro, pettegolezzi e intrighi di corte, scandali e amanti. Al di fuori di questa realtà sospesa, però, il corso degli eventi non rallenta: allo scoppio della Rivoluzione i membri della famiglia reale sono imprigionati e processati. La regina sarà ghigliottinata nell'ottobre del 1793, nove mesi dopo l'esecuzione del marito.

L'autrice.
Evelyne Lever, studiosa di storia francese, ha pubblicato vari libri, tra i quali le biografie di Luigi XVI, Luigi XVIII e Madame de Pompadour. Vive attualmente a Parigi.

lunedì 14 gennaio 2013

Shoah. Testimonianze di sopravvissuti: LA FARFALLA IMPAZZITA



Ancora un libro che ha come argomento la Shoah...

LA FARFALLA IMPAZZITA. 
Dalle Fosse Ardeatine al processo Priebke
di Giulia Spizzichino e Roberto Riccardi


La farfalla impazzita
Ed. Giuntina
168 pp
12 euro
Uscita: Gennaio 2013
Sinossi

La farfalla impazzita: è questa la definizione che un suo caro amico dà di Giulia Spizzichino, ebrea romana segnata dalle deportazioni e dalla strage delle Fosse Ardeatine, che le hanno strappato ben ventisei familiari. Un insetto che sbatte le ali a caso, senza riuscire a trovare un luogo dove posarsi. 
La sua vita, dopo la retata del 16 ottobre 1943 nel Ghetto, dopo quella prima metà del ’44, interminabile, in cui è costretta a nascondersi e rischia più volte di essere presa dai nazisti, non sarà più la stessa. 
Impossibile vivere un’adolescenza spensierata: i balli, le amiche, i primi amori. Impossibile coltivare relazioni affettive, e saranno due i matrimoni andati male. Mezzo secolo più tardi, anche i fantasmi di un passato mai dimenticato le torneranno davanti. 
Sarà chiamata proprio lei, la farfalla impazzita, a partire per l’Argentina. 
Un viaggio nello spazio e nel tempo per ottenere l’estradizione di Erich Priebke. 
È il maggio 1994, la sua missione riesce. Ma in fondo alla strada non troverà la pace, bensì una nuova stagione di sofferenza, quella dei processi. 
Una testimonianza toccante, che nonostante tutto ci consegna un messaggio di speranza e di amore.

Gli autori.
Giulia Spizzichino, nata e cresciuta a Roma, sfugge alla grande deportazione del 16 ottobre grazie al padre Cesare, che nella richiesta dell’oro alla Comunità ebraica romana vede i prodromi del peggio e, per salvarli, porta i suoi cari fuori città, in rifugi di fortuna. Il 21 marzo ’44 Giulia rischia l’arresto quando nell’abitazione di fronte vengono catturati i nonni e numerosi zii e cugini, tutti appartenenti al ramo materno, i Di Consiglio. Sette di loro finiranno tre giorni dopo alle Fosse Ardeatine, altri diciannove non torneranno da Auschwitz. Giulia oggi è madre e nonna. Non ha mai smesso di soffrire. Ma nemmeno di sperare.

Roberto Riccardi (Bari, 1966), colonnello dell’Arma e giornalista, dirige la rivista Il Carabiniere. Ha esordito per Giuntina con Sono stato un numero. Alberto Sed racconta (2009), che ha vinto il Premio Acqui Storia ed è arrivato in finale al Premio dei Ragazzi dell’Adei-Wizo. Con Legame di sangue (Mondadori, 2009) si è aggiudicato il Premio Tedeschi, annuale del Giallo Mondadori. Ha pubblicato racconti per il Giallo Mondadori e per Hobby & Work Publishing.

martedì 18 dicembre 2012

Viaggiare leggendo... : Maria Antonietta di Francia



viaggiare leggendo
Il romanzo a sfondo storico "Maria Antonietta. I segreti di una regina" è praticamente giunto a conclusione e spero di poter postare la recensione domattina.
Avevo intenzione di parlare dei luoghi in cui la nostra regina francese , tanto odiata dal suo popolo di allora quanto ammirata nel corso del tempo, ha dimorato, ma ... i materiali e le immagini mi hanno riempito gli occhi e sto per confondermi... >_<

Ok, allora, opto per qualcosa di semplice...: immagini della bella Regina, con il resoconto dei suoi ultimi giorni...

Maria Antonia Josepha Johanna d'Asburgo-Lorena nacque a Vienna, al Palazzo Hofburg, il 2 novembre 1755, quindicesima dei sedici figli di Maria Teresa d'Asburgo e di Francesco I di Lorena.

1

2














DIPINTO DI
Vigée-Lebrun
'



 


















'

regina 38enne

M.Antonietta verso gli ultimi giorni 





Nel dicembre 1792, Re Luigi XVI fu portato davanti alla Convenzione Nazionale e processato per tradimento. Fu giudicato colpevole e, con voto segreto, condannato a morte. Nel gennaio 1793, Luigi XVI fu giustiziato dalla ghigliottina. Nei due anni che seguirono, migliaia di altri vennero processati davanti al Tribunale Rivoluzionario e allo stesso modo giustiziati dalla ghigliottina.
Dopo la morte del marito, il figlio di Maria Antonietta fu strappato con la forza alle cure materne nel luglio 1793. La povera donna implorò che fosse concesso a suo figlio di restare ma non riuscì a cambiare la volontà dei ministri. 
Il ragazzino fu affidato alle cure del ciabattino Simon e morì di stenti nel giro di due anni.
image
5

Nel settembre 1793, Maria Antonietta fu separata dalla figlia e dalla cognata. 
Ora chiamata "la vedova Capeto", Maria Antonietta fu trasferita all’umida prigione delle Conciergerie, nella quale visse per mesi di solitario confino sotto la sorveglianza totale dei rivoluzionari, che ora controllavano ogni sua mossa. 
image
Aggiungi didascalia





La prigione delle Conciergerie era l’anticamera della morte. In questa malsana prigione, ella perse molto peso e la sua vista cominciò a diminuire, ma non le restava molto da vivere.
Il 14 ottobre, la povera pallida donna fu svegliata in piena notte e portata al Tribunale Rivoluzionario. 
Il processo fu un orrore e la regina fu attaccata più come persona che come sovrana. 
image
processo
Si obbligò perfino il suo bambino a testimoniare di abusi sessuali a cui lei lo avrebbe sottomesso. Davanti a quell’accusa, la regina – che aveva risposto coraggiosamente a tutto – disse: "Se non rispondo è perché non è possibile. Faccio appello a tutte le madri in questa sala."
Nonostante la sua eloquenza, il verdetto non fu mai messo in discussione. 
Come il re, anche Maria Antonietta fu giudicata colpevole.

Quando andò incontro alla morte il 16 ottobre 1793, molti trasalirono ... Maria Antonietta aveva soltanto 38 anni, ma la folla vide (come l’artista David si affrettò a disegnare) una vecchia in abiti contadini, grigia e spettinata, un contrasto impressionante con l’elegante e voluttuosa Regina del Trianon, la figlia della fortuna che era stata fino a solo 4 anni prima. 
image
Aggiungi didascalia
I capelli di Maria Antonietta erano stati tagliati rozzamente e, con le mani legate dietro la schiena, fu trasportata su di una carretta tra i fischi e gli insulti della folla. 
Tuttavia, la povera donna rimase seduta in posizione eretta e cercò di conservare la sua dignità. Fino alla fine, Maria Antonietta mostrò un portamento e un coraggio da regina, nonostante le avversità.
Dopo l’ultima sofferenza, il corpo di Maria Antonietta fu spinto sulla tavola della ghigliottina, la sua testa venne sistemata nella morsa e a mezzogiorno in punto la lama fu lasciata cadere tra l’entusiasmo generale. 
Secondo le parole di un organo di stampa rivoluzionario, "Mai Père Duchesne aveva assistito a così tanta gioia come quando la testa di quella puttana fu separata dal suo collo di gru". 
Sanson alzò la testa sanguinante in modo che tutti la vedessero.
In seguito, la testa fu gettata sulla carretta tra le gambe del corpo senza vita. 
Il cadavere di Maria Antonietta fu lasciato sull’erba prima di essere gettato in una fossa comune. Così terminò la vita di colei che era stata un tempo la donna più illustre e affascinante d’Europa.


Citazioni di Maria Antonietta

Amo l'imperatrice,ma la temo anche a distanza; quando le scrivo non mi sento mai perfettamente a mio agio (Maria Antonietta alla madre)

Non dimenticherò mai che voi siete il fautore della mia felicità! (Maria Antonietta delfina al Duca di Choiseul al suo arrivo in Francia)

Come potevo sapere che lo stato versasse in simili condizioni? Quando chiedevo del denaro me ne veniva dato il doppio del richiesto!

Se non ho risposto, è perché la Natura stessa si rifiuta di rispondere ad una simile accusa lanciata contro una madre! Mi appello a tutte le madri che sono presenti! (Risposta di Maria Antonietta, durante il processo, all'accusa di incesto con il figlio)

Pardon, Monsieur. Non l'ho fatto apposta. (Le ultime parole di Maria Antonietta rivolte al boia, al quale aveva pestato un piede sul patibolo)

...Io porto sventura alle persone che amo! (Maria Antonietta alla principessa di Lamballe)

Sono sempre piu convinta che se dovessi scegliere un marito tra i tre fratelli,preferirei ancora quello che il Cielo mi ha dato: il re è una persona sincera e, pur essendo un poco goffo,mi usa tutte le attenzioni e le cortesie possibili e immaginabili  (1775 Maria Antonietta alla madre)

Ho appreso da mia madre a non temere la morte e la attenderò con fermezza  (Maria Antonietta)

Povera bambina, non sei ciò che tutti desideravano, ma non mi sei per questo meno cara. Un maschio sarebbe stato proprietà dello Stato. Tu sarai mia, avrai tutte le mie cure, condividerai tutte le mie gioie e allevierai le mie pene...   (Maria Antonietta in occasione della nascita di Madame Royale)

Oh, mio Dio,se abbiamo commesso delle colpe, le abbiamo certamente espiate   (Maria Antonietta nell'ultima lettera scritta)

Siate certo che, qualunque sia la sventura che mi perseguita, io posso anche cedere alle circostanze, ma non consentirò mai ad una cosa indegna di me. E' nella sventura che si capisce meglio ciò che si è. (Maria Antonietta scrive una lettera al Conte Mercy)

http://casareale.blogspot.it/

http://spazioinfinito.forumcommunity.net

Bellissimo forum sulla Regina!! http://ladyreading.forumfree.it

sabato 24 novembre 2012

L'esecuzione di Elsje Christiaens disegnata da Rembrandt



Incuriosita dal libro "Il pittore e la ragazza" di De Moor, in uscita a dicembre e del quale abbiamo parlato nel post precedente, ho cercato il disegno che di Elsje Christiaens ha fatto Rembrandt...

Elsje Christiaens appesa a una forca (1664),
disegno a penna, inchiostro e acquerello bruno,
Netropolitan Museum, New York
Come abbiamo avuto modo di leggere, la 18enne Elsje era giunta dalla Danimarca ad Amsterdam per fare la cameriera; non riuscendo a pagare l'affitto, dopo qualche giorno dal suo arrivo, scoppia un violento litigio con l'affittacamere, che minaccia la fanciulla con una scopa; la ragazza mette gli occhi su un'ascia che è lì vicino, la prende e l'altra donna, terrorizzata, cade per le scale della cantina, rompendosi l'osso del collo...
Elsje proverà a fuggire, portando con sè oggetti di poco conto, ma verrà acciuffata e mandata a morire su un palo...

Elsje fu giustiziata e rimase appesa ad un palo fino a quando non sopraggiungerà la morte; dopo le saranno inferti ripetuti colpi con l'ascia sul capo e sul corpo; lo sesso mezzo da lei usato per minacciare la proprietaria della locanda. L'ascia viene poi appesa accanto al corpo della donna, che verrà fatto imputridire e lasciato in pasto agli uccelli.
Forse Rembrandt si era recato al luogo dell'esecuzione quando la donna era morta da poco, visto che nel disegno il corpo è ancora intatto.

lunedì 27 agosto 2012

Dal libro al cinema: IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE.



Per la rubrica CINEROMANZO, vale a dire i romanzi portati sul grande schermo, oggi è la volta di un libro noto a molti:

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE
di John Boyne

Il Bambino con il pigiama a righe
The Boy in the Striped Pyjamas
Ed. Rizzoli
Collana BUR Extra
224 pp
10.90 euro
2008
Sinossi

Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. 
Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. 
Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. 
Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. 
Ma sarà amaro e doloroso, com'è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall'altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. 
John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini. 

Nonostante i tanti apprezzamenti da critica e lettori, il romanzo ha comunque suscitato delle controversie, soprattutto in seno alle comunità ebraiche; in particolare si mette in discussione l'attendibilità storica del racconto di Boyne in riferimento ad alcuni "particolari":

lunedì 11 giugno 2012

GARZANTI. LIBRI IN USCITA 14 GIUGNO 2012 (1° p)




Riprendo con le anteprime nel mese di giugno e vediamo quali uscite ci donerà la Garzanti...^_^

Il 14 giugno usciranno...

PROFILER
di Lynda La Plante

Edizioni Garzanti
Collana Narratori Moderni
Traduzione di M. Parolini, M. Curtoni
464 pp
19,60 euro
Uscita 14 giugno 2012
Sinossi


È la mente più pericolosa e perversa che abbia mai incontrato.

Ma è l'unico che può aiutarla.

Prigioniero 667890: questo è il suo nome adesso. 
Cameron Welsh non ha nessuna possibilità di uscire dal carcere di massima sicurezza di Barfield, è stato condannato a ben due ergastoli. Ed è giusto, perché Cameron Welsh è sicuramente colpevole di tutto quello di cui è stato accusato. 
È un serial killer psicopatico eccezionalmente crudele, ma non solo, è anche perverso e molto intelligente. 
La sua ossessione per Anna Travis risale a molti anni prima, quando l'ha vista per la prima volta, la notte in cui è stato catturato. 
Anna era una semplice agente della squadra Omicidi. Ma lui non l'ha dimenticata. 
Adesso lei ha fatto carriera, è diventata ispettore capo. Si è emancipata dal suo mentore, Langton, e per la prima volta deve condurre un'indagine su una serie di omicidi da sola. 
Un caso complicato, in cui le vittime sono tutte donne che non hanno niente in comune fra di loro, tranne il modo in cui sono state uccise e l'autostrada vicino alla quale vengono ritrovate. Quello che Anna non sa è che non è completamente sola.
Cameron Welsh non esita a scriverle una lettera offrendole il suo aiuto. 
Chi meglio di lui, un serial killer, può aiutarla come profiler? Solo lui è in grado di capire fino in fondo i meccanismi di una mente malata e cosa la spinge a uccidere, perché sempre in quel modo, sempre in quel luogo. Anna è determinata a risolvere il caso, e accetta. 
Ma non immagina che anche dietro le sbarre, sorvegliato da centinaia di agenti ventiquattr'ore su ventiquattro, Cameron Welsh sa essere più pericoloso di una velenosa vedova nera. E il suo aiuto le può costare un prezzo troppo alto da pagare…

domenica 13 maggio 2012

PROSSIME USCITE NEWTON COMPTON, STORIA





Anteprima Libri!
Il mese d maggio è davvero denso di novità;
non sono poche le prossime uscite
che riempiranno le librerie...!
Queste che vi elenco ora, sono solo alcune della
Newton Compton, sezione Storia!


Per gli appassionati di storia, segnalo:
IL LIBRO NERO DELLE BRIGATE ROSSE
Pino Casamassima
Ed. Newton Compton
Collana Grandi Tascabili Contemporanei
Pagine 480
Prezzo 6,90
Data uscita 24 maggio 2012
STORIA DELLA MAFIA
Giuseppe Carlo Marino
Ed. Newton Compton
Collana Grandi Tascabili Contemporanei
Pagine 512
Prezzo  6,90
Data uscita 17 maggio 2012
IL MISTERO DEL TESORO DEI TEMPLARI
Lionel e Patricia Fanthorpe
Ed. Newton Compton
Collana Grandi Tascabili Contemporanei
Pagine 352
Prezzo 6,90
Data uscita 17 maggio 2012
  
LE GRANDI BATTAGLIE DI ALESSANDRO MAGNO
Andrea Frediani
Ed. Newton Compton
Collana Grandi Tascabili Contemporanei
Pagine 288
Prezzo 6,90
Data uscita 24 maggio 2012 
LA GRANDE STORIA DELLE CROCIATE
Jean Rchard
Ed. Newton Compton
Collana Grandi Tascabili Contemporanei
Pagine 544
Prezzo 6,90 euro
Data uscita 24 maggio 2012
 

lunedì 16 aprile 2012

La chiave di Sarah (T. De Rosnay) - recensione




La lettura di certi libri ti lascia davvero con una sensazione di malinconia, non appena sono stati terminati.


LA CHIAVE DI SARAH
di Tatiana De Rosnay

Ed. mondadori
Collana Omnibus
319 pp
17.50 euro
2007
Trama

È una notte d'estate come tante altre, a Parigi. La piccola Sarah è a casa con la sua famiglia, quando viene svegliata dall'irruzione della polizia francese e prelevata insieme ai genitori. Ha solo dieci anni, non capisce cosa sta succedendo, ma è atterrita e, prima di essere portata via, nasconde il fratello più piccolo in un armadio a muro che chiude a chiave. È il 16 luglio del 1942. Sarah, insieme a migliaia di altri ebrei, viene rinchiusa nel Vélodrome d'Hiver, in attesa di essere deportata nei campi di concentramento in Germania. Ma il suo unico pensiero è tornare a liberare il fratellino. Sessant'anni dopo, Julia, una giornalista americana che vive a Parigi, deve fare un'inchiesta su quei drammatici fatti. Mette mano agli archivi, interroga i testimoni, va alla ricerca dei sopravvissuti, e le indagini la portano molto più lontano del previsto. Il destino di Julia si incrocia fatalmente con quello della piccola Sarah, la cui vita è legata alla sua più di quanto lei possa immaginare. Che fine ha fatto quella bambina? Cosa è davvero successo in quei giorni? Quello che Julia scopre cambierà per sempre la sua esistenza.

L'autrice.
Tatiana de Rosnay è nata il 28/09/61 nei sobborghi di Parigi. Ha discendenze inglesi, francesi e russe. Nei primi anni 80 ha ottenuto una laurea in letteratura inglese presso l’università di East Anglia, a Norwich.
Dal 1992, Tatiana ha pubblicato otto romanzi in Francia. La chiave di Sarah è il suo primo libro scritto nella sua lingua materna, l’inglese. È stato pubblicato in 22 paesi e ha venduto più di 400000 copie in tutto il mondo. Inoltre i diritti per il film sono stati già venduti. Attualmente Tatiana lavora come giornalista per il giornale francese ELLE ed è una critica letteraria per le psicologie per il giornale Journal du Dimanche. Vive a Parigi con il marito e i suoi due figli.


RECENSIONE

LA CHIAVE DI SARAH è un romanzo basato su un avvenimento reale: il rastrellamento di migliaia di ebrei, da parte della polizia francese per ordine dei Tedeschi, condotti nel Velodromo d’Inverno, il 16 luglio 1942.
La narrazione inizia proprio in questo triste giorno del 1942, in cui la polizia irrompe in casa della bambina, Sarah Starzinsky (Sirka), protagonista delle vicende del passato, per portar via tutta la sua famiglia .

Ma la piccola, che all’epoca aveva dieci anni, non sa che la polizia è venuta per prenderli e portarli via da casa per sempre... così, credendo di tornar presto a casa, cerca di proteggere il fratellino Michel (4 anni), facendolo nascondere in un armadio che è il loro nascondiglio segreto: lo chiude a chiave, promettendogli di tornare presto...

Seguiremo quindi Sarah nella sua esperienza drammatica al Vel d'Hiv e incroceremo altre storie di personaggi - in particolare la giornalista Julia Jarmond, che vive a Parigi "ai nostri tempi" - che si ritroveranno uniti da segreti e dolori comuni, che metteranno faccia a faccia il passato e il presente.

C'è da dire che nella seconda parte la narrazione perde un po' e rischia di sfociare nel "romance", quasi mettendo da parte la tragicità dell'episodio storico, per lasciar spazio a fatti più "normali", sentimentali (mi riferisco in particolar modo alle vicende personali di Julia)...

Ad ogni modo, nel suo complesso lo giudico un buon romanzo, capace di emozionare e di dare qualcosa, perchè comunque richiama alla mente del lettore episodi reali che hanno toccato in prima persone molto persone, vittime innocenti della barbarie dell'uomo verso i propri simili.

Personalmente non conoscevo la drammatica vicende del Vel D'Iv...:  un altro tassello che si va tristemente ad aggiungere alla tragedia e al dolore di milioni di persone alle quali fu tolto il diritto alla libertà, alla vita... in quel periodo nero che è la seconda guerra mondiale.

Zakhor. Al Tichkhac.
Ricorda. Non dimenticare mai.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...