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venerdì 11 giugno 2021
Ciao, Lucinda...
sabato 2 gennaio 2021
THE WINNER IS - Come ti assegno un Oscar-libroso
Per la prima volta, tirando le somme delle mie letture, ho pensato di assegnare ad esse i miei personalissimi "Oscar".
Partiamo da IL MIGLIOR PROTAGONISTA MASCHILE
Candidature: Amin Jafaari (L'attentato, Y. Khadra)
Johnny Rainbow (Una valigia piena di sogni, P. Simons)
Achille, figlio di Peleo (Il silenzio delle ragazze, P. Barker)
Giacomo Reale (Il puparo, Lecce-Cazzato)
Marco Lombroso (Gli scomparsi, A. Tripaldi)
Tra il determinato Amin, Johnny lo spirito libero, l'indistruttibile semidio Achille, lo spericolato Giacomo e l'enigmatico Lombroso, the winner is...
LA MIGLIORE PROTAGONISTA FEMMINILE
Candidature: Livia Lone (Traffici notturni. B. Eisler)
Briseide (Il silenzio delle ragazze, P. Barker)
Mila Vasquez (Il gioco del suggeritore, D. Carrisi)
Lolita Lobosco (I quattro cantoni, G. Genisi)
Luna (La stessa rabbia negli occhi, M. Chiarottino)
La combattiva Livia, la resiliente Briseide, le determinate e volitive Lolita e Mila, la fragile e arrabbiata Luna. Tra queste donne, forti e delicate al contempo, THE WINNER IS...
una donna-guerriera, nella cui infanzia ha vissuto umiliazioni e abusi che nessuno, tanto meno una bambina, dovrebbe essere mai costretto a sopportare: lei ha saputo reagire e diventare una vera e propria cacciatrice senza pietà, pronta a fermare chiunque commetta reati abominevoli, per evitare che altre bambine e donne come lei possano essere vittime di uomini depravati.
IL MIGLIOR PERSONAGGIO NON PROTAGONISTA
Candidature: Cal, il guardiacaccia (La ragazza della luna, L. Riley)
Patroclo (Il silenzio delle ragazze, P. Barker)
Sebastiano Sperlinga Della Torre (Se avessi avuto gli occhi neri, G. Sorge)
Halford Burroughs (Bull mountain, Panovich B.)
Lee Sutton (Shotgun Lovesongs, N. Butler)
Tra il premuroso Cal, il leale Patroclo, l'arrogante Sebastiano, il bifolco criminale Halford e l'affascinante e inquieto Lee, THE WINNER IS...
HALFORD BURROUGHS,
per avermi fatto innervosire non poco, a motivo del suo caratteraccio, della sua natura da delinquente che non guarda in faccia nessuno, neppure un fratello.
IL MIGLIOR PERSONAGGIO FEMMINILE NON PROTAGONISTA
Candidature: Maddy (La vita straordinaria di Sam Hell, R. Dugoni)
Giovanna (I ricordi non fanno rumore, C. Laterza)
Antonietta (Il treno dei bambini, V. Ardone)
Mary (Il colore dei fiori d'estate, E. Mayhew)
Colei che redige il documento olografo di Ardua Hall (I testamenti, M. Atwood)
Tre mamme, tutte pronte a sacrifici d'amore per i figli, dalla fervente e tenace Maddy, alla dolce Giovanna alla riservata Antonietta, e la governante Mary, materna e saggia, ma sfortunata; e poi c'è la fredda e scaltra donna di Gilead. Tra esse THE WINNER IS...
MADDY
per l'aver costituito una presenza discreta ma costante e rassicurante per suo figlio Sam e averlo sostenuto con la propria fede.
IL MIGLIOR PROTAGONISTA DI GIOVANE ETA'
Candidature: Sam Hill (La vita straordinaria di Sam Hell, R. Dugoni)
Ivan Isaenko (La vita invisibile di Ivan Isaenko, S. Stanbach)
Salvo (Il ladro di giorni, G. Lombardi)
Amerigo (Il treno dei bambini, V. Ardone)
Jasper (Il libro nascosto, D.M. Pulley)
Il sensibile Sam, l'arguto e caustico Ivan, l'attento e curioso Salvo, lo spaesato Amerigo, il coraggioso Jasper: meriterebbero tutti, per ragioni diverse, un riconoscimento speciale, ma THE WINNER IS...
per aver preso il treno due volte: per andare via dalla povertà e dalla fame, verso un destino più generoso, e per aver avuto il coraggio di tornare a quel passato da cui era stato allontanato, per ritrovare se stesso e chiudere finalmente i conti con il bambino che è stato.
IL MIGLIOR ESORDIO LETTERARIO
Candidature: AL DI LA' DELLA NEBBIA di F. Cheynet e Lucio Schina LE GUARIGIONI di Kim Rossi Stuart
ZUGZWANG. IL DILEMMA DEL PISTOLERO di Alessandra Pierandrei
RITORNO A BLUE RIVER di Grazia Caputo
THE WINNER IS... ALESSANDRA PIERANDREI, per avermi trasportata nel 1888, in un periodo e in un contesto (il Far West) che mi ha sempre affascinato da matti.
PREMIO ALLA MIGLIORE LOCATION
Candidature: Polignano (Baci da Polignano, L. Bianchini)
Birchwood Manor (La donna del ritratto, K. Morton)
Fairy Oak (Fairy Oak. La storia perduta, E. Gnone)
Rifugio dello scrittore (Il segreto del rifugio, M. Edwards)
Per quanto sia affezionata a Polignano e ami le case misteriose della Morton, THE WINNER IS...
il fascino magico e fatato del villaggio di FAIRY OAK: vorrei esistesse davvero, per poter trascorrere del tempo immersa nella natura, insieme a personaggi simpatici che ti trascinano in avventure divertenti.
LA MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Candidature: L'appuntamento (P. Pulixi)
Il compratore di tempo (R. Baldacci)
Lame di tenebra (V. Barone Lumaga)
Il casale (F. Formaggi)
Domino (B. Cavallari)
La finezza psicologica di Pulixi, i viaggi nel tempo del fantasy di Baldacci, i nostri incubi che prendono forma e il susseguirsi di eventi surreali nel Casale e in Domino: THE WINNER IS...
L'APPUNTAMENTO
per avermi tenuta incollata alle pagine dal primo all'ultimo rigo, attraverso una storia dove il colpo di scena non manca mai e dove vengono alla luce le perversioni e le fragilità dell'essere umano.
IL MIGLIOR LIBRO TRATTO DA UNA STORIA VERA
Candidature: Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea (S. Amiry)
Tutto chiede salvezza (D. Mencarelli)
Febbre (J. Bazzi)
In un milione di piccoli pezzi (J. Frey)
Leggere Lolita a Teheran (A. Nafisi)
Sono tutte e cinque opere in cui l'autore è narratore e protagonista di vicende autobiografiche o capitate realmente ad altri, ed è stato difficile eleggere un vincitore: dalla Nakba subita dai palestinesi ad opera delle forze di occupazione israeliane nel 1948 alle vicende della professoressa Nazir e del suo gruppo di lettura all'epoca della rivoluzione iraniana, dalla disintossicazione da droga ed alcool alla scoperta di aver preso l'Hiv, all'esperienza di un TSO in età giovanile: THE WINNER IS...
TUTTO CHIEDE SALVEZZA
per aver raccontato, con genuinità e struggimento, quale e quanta umana bellezza si nasconda tra gli angoli oscuri della follia, quanta sofferenza, disperazione, rabbia, impotenza, solitudine, consapevolezza di non essere compresi né tanto meno accettati.
I MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Candidature: La Rosa dei Venti - Le gocce di Lahzull (M. Hilbrat)
Lame di Tenebra (V. Barone Lumaga)
X Resistenza (O. Neirotti)
Il compratore di tempo (R. Baldacci)
THE WINNER IS....
LAME DI TENEBRA
per avermi immersa, grazie a descrizioni molto vivide, nell'incubo terrificante che ha travolto e sconvolto i protagonisti, lasciando fiumi di sangue e orrore attorno ad essi.
IL MIGLIORE DOCU-FILM
Candidature: Il delitto di via Poma (I. Patruno)
Foglie di gelso. Racconti palestinesi di A. A-Saifi
Peppino Impastato. Una vita contro la mafia (S.Vitale)
Ragazzi di zinco (S. Aleksievic)
Una donna può tutto (R. Armeni)
Un libro che documenti fatti e personaggi che meritano di essere resi noti è sempre da apprezzare ed è un bene che ci siano, e questo vale per le ingiustizie subite da detenuti o per il grande inganno a danno di una generazione di ragazzi sovietici, mandati a morire in una guerra che mai avrebbe dovuto esserci, o per donne coraggiosissime che hanno combattuto valorosamente per la loro patria, o ancora per un caso di cronaca irrisolto e per un giovane ucciso perchè ha sfidato la Mafia. THE WINNER IS
perchè la giornalista scrittrice, con determinazione, onestà e coraggio, dà voce a dei dimenticati cui la storia ha tolto la parola, e che viene consegna al lettore in un libro scioccante nella sua brutalità, che sottolinea tutta la ferocia e l'orrore che c'è dietro ogni guerra.
giovedì 31 dicembre 2020
BUON 2021
Carissimi lettori e amici, di cuore vi auguro un sereno e gioioso 2021, ricco di soddisfazioni e felicità!
Un anno nuovo in cui tornare ad essere positivi... nel senso più bello della parola :-D
sabato 19 dicembre 2020
Oggi nasceva... Eleanor Hodgman Porter
"Pollyanna, che con la sua dolcezza regala tenerezza e il cuore ti aprirà...Pollyanna, che porta sempre il sole con semplici parole e buona volontà".
Uno dei cartoni animati che ho guardato senza stancarmi, da bambina, è stato Pollyanna, la bambina sempre solare e ottimista che desiderava portare un sorriso di gioia e speranza a tutti coloro che incrociavano il suo cammino.
Questo simpatico personaggio è frutto della mente di una scrittrice britannica: Eleanor Hodgman Porter, e la sua Pollyanna è diventata sinonimo di "una persona che crede che sia più probabile che accadano cose buone che cose cattive, anche quando ciò è molto improbabile" (Cambridge dictionary), o più semplicemente (e con un'accezione più negativa) "persona costantemente ed eccessivamente ottimista" (Collins dictionary).
Eleanor è nata a Littleton (New Hampshire) il 19 dicembre 1868.
(wikipedia) |
Sin da ragazzina ha manifestato diversi talenti artistici, ad es. nel canto, tanto da essere spesso invitata come cantante in occasione di eventi sociali organizzati dalla comunità e della chiesa.
Ha frequentato le scuole locali ma poi ha dovuto continuare l'istruzione a casa a motivo di problemi di salute.
Andando controcorrente, la scrittrice ha coltivato i suoi interessi e talenti: ha studiato al New England Conservatory of Music.
Nel 1892 sposò un uomo d'affari, John Lyman Porter e si trasferirono in Massachusetts.
Ha scritto il suo primo racconto all'età di 33 anni e il suo primo romanzo, Cross Currents, nel 1907.A parlarne per primi sono stati Matlin e Stang negli anni '70, che hanno spiegato come i processi cognitivi tipici di questa inclinazione favoriscano selettivamente l'elaborazione di informazioni piacevoli rispetto a quelle spiacevoli, e questo porta ad essere più ottimisti e positivi; per contro, fa sì che si tenda a ricordare eventi neutri come più positivi di quanto non fossero in realtà (quindi a falsare un po' i ricordi).
Fonti consultate:
https://golittleton.com/https://www.literaryladiesguide.com/
https://www.britannica.com/
sabato 12 dicembre 2020
Oggi nasceva... GUSTAVE FLAUBERT
Ha iniziato a scrivere molto presto, nell'età dell'adolescenza, vincendo anche un premio scrivendo un saggio sui funghi. Risale ai quindici anni il suo amore platonico per una donna sposata e più grande di lui, Elisa Schlésinger, che lui ricorderà sempre come un amore puro e immacolato.
fonte |
Oggetto di interesse per Flaubert erano le persone comuni della classe media, le cui esistenze egli ha cercato di ritrarre con obiettività.
sabato 17 ottobre 2020
CANZONI ISPIRATE... DA LEGGENDE! (#1)
Non molti giorni or sono, mentre ero in pullman per andare a lavorare, ho ascoltato (non era la prima volta, of course) una bellissima ballata di Fabrizio De Andrè, Geordie, e in passato mi era venuta voglia di cercare informazioni su cosa avesse ispirato il cantautore ligure nello scrivere questo brano.
Ecco, in linea con questa curiosità, ho pensato di cercare altre canzone ispirate a leggende, personaggi letterari o realmente esistiti.
Oggi è il turno della già citata Geordie e di una canzone vecchiotta di Claudio Baglioni, che forse è conosciuta più che altro da chi, come me, ama il cantautore romano: Il lago di Misurina (Album: Sabato pomeriggio; 1975).
Ecco il testo di Geordie:
La canzone di De Andrè si ispira ad un’antica ballata britannica, che fa parte delle Child Ballads, una raccolta di 305 ballate tradizionali inglesi e scozzesi suddivise in cinque volumi pubblicati tra il 1882 e il 1889.
La storia di Geordie pare abbia due versioni: in quella scozzese, George Gordon, marchese e conte di Huntly, fu accusato di essersi ribellato a Giacomo VI, re di Scozia, e nel 1598 fu condannato a morte per alto tradimento, ma grazie alla intercessione della famiglia fu graziato.
LA LEGGENDA
Infodolomiti |
lunedì 21 settembre 2020
Il 21 settembre 1832 moriva Sir Walter Scott
Sir Walter Scott è nato a Edimburgo il 15 agosto 1771, pur avendo studiato come avvocato, è sempre stato attratto dalla scrittura; il suo interesse letterario era inizialmente rivolto alle ballate e infatti la sua prima importante pubblicazione fu The Minstrelsy of the Scottish Border (1802–3), una raccolta in tre volumi di canzoni e poesie tradizionali.
Da bambino Scott contrasse la poliomielite e temporaneamente perse l'uso della gamba destra; trascorse i suoi primi anni di vita nella fattoria paterna di Sandyknowe, villaggio ubicato in una zona chiamata Border, al confine tra Inghilterra e Scozia; era un'area piuttosto isolata, ma ricca di un grande repertorio di leggende e racconti di avventure, che stimolarono moltissimo la fantasia del ragazzino.
Il titolo di Baronetto lo ricevette dopo aver contribuito al rinvenimento dei gioielli della corona scozzese.
Quando chiese al principe reggente (il futuro re Giorgio IV) di cercarli lì, il principe acconsentì perché gli piacevano gli scritti di Scott. Nel 1818 abbatterono il muro e trovarono la corona, lo scettro e la spada di stato rinchiusi in una vecchia cassa di quercia. Come ricompensa, Scott fu appunto premiato col titolo di Baronetto.
Sapete a chi dobbiamo la diffusione della parola glamour? Proprio a lui, al romanziere Walter Scott, che per primo la introdusse in letteratura.
L'ultimo romanzo di Scott, The Siege of Malta, è stato pubblicato per la prima volta solo nel 2008. Sebbene sia stato scritto nell'ultimo anno di vita di Scott, 1831-32, questo non vide la luce se non 175 anni più tardi. E' un romanzo storico incentrato sugli eventi del Grande Assedio di Malta da parte dei turchi ottomani nel 1565.
Ma sicuramente uno dei suoi romanzi più celebri è IVANHOE (1819), che ha contribuito al mito dell'affascinante fuorilegge "Robin di Locksley", meglio conosciuto come Robin Hood.
Si dice che la prima studentessa universitaria ebrea negli Stati Uniti, Rebecca Graz di Filadelfia, sia stata l'ispirazione per il personaggio di Rebecca, figlia di Issac di York.
Abbotsford |
Scott morì ad Abbotsford il 21 settembre 1832, all'età di 61 anni. Fu sepolto a Dryburgh Abbey, un'abbazia situata nei pressi del villaggio scozzese di Dryburgh, nell'area di consiglio degli Scottish Borders.
sabato 5 settembre 2020
Settembre
Settembre è un mese che amo, perché solitamente ad esso si accompagnano giornate meno afose, le temperature si abbassano, ed è il mese in cui entra la mia stagione preferita: l'autunno.
Certo, fa ancora caldo e all'autunno magari ancora non ci pensiamo - anzi, è bene godersi questi giorni di fine estate perchè non sappiamo con il passare delle settimane cosa ci aspetta.... (mi riferisco in particolare all'evolversi della situazione Covid-19).
Ad ogni buon conto, in attesa di avere più tempo per scrivere la recensione dell'ultimo libro letto - Alta fedeltà di Nick Hornby -, vi auguro un sereno sabato sera con questo semplice post settembrino.
A voi questo mese piace?
CANZONI
FOTO
POESIE
lunedì 24 agosto 2020
Nata il 24 agosto: Jean Rhys
Il 24 agosto 1894 nasceva a Roseau, capitale di Dominica (Piccole Antille), Ella Gwendolen Rees Williams, più nota con lo pseudonimo di Jean Rhys, morta a Exeter (Devonshire) il 14 maggio 1979.
Jean Rhys aveva l'abitudine di scomparire dalle scene anche per lunghi periodi di tempo. Più di una volta dai giornali è stata data per morta; ad es. il consulente letterario della casa editrice André Deutsch, avendo saputo della presunta morte dell'autrice in un sanatorio, nel 1950 si riferì a lei in un articolo come "la defunta Jean Rhys"; stesso "errore" anche per la BBC, che una volta dichiarò che la Rhys era morta durante la guerra.
I temi ricorrenti nelle sue opere sono in particolare: l'emarginazione, la solitudine, le crisi interiori, le frustrazioni delle donne nella società del tempo.
venerdì 19 giugno 2020
Accessori per lettori
giovedì 26 marzo 2020
il 26 marzo 1827 moriva Ludwig Van Beethoven.
Sono trascorsi 193 anni da quel 26 marzo 1827 in cui moriva, a soli cinquantasette anni, il grande compositore Ludwig Van Beethoven.
, |
- Nacque nel dicembre 1770 a Bonn, in Germania, da una famiglia di musicisti e cantanti; proprio suo padre Johann lo costrinse ad esercitarsi giorno e notte per diventare sempre più bravo. I vicini di Beethoven ben ricordavano questo ragazzino in piedi su una panchina per raggiungere i tasti del pianoforte mentre piangeva e suo padre incombeva su di lui.
- Per poter contribuire economicamente in famiglia, il piccolo Ludwig dovette lasciare presto la scuola (attorno agli undici anni), il che lo rese scarsino in alcune discipline, come la matematica.
- Quando aveva diciassette anni ebbe modo di suonare in presenza di Mozart, a Vienna. Colui che a quel tempo era considerato a ragione il più grande compositore di Vienna, difficilmente si impressionava nell'ascoltare altri musicisti, essendo lui molto più avanti rispetto ai suoi coetanei per talento e risultati. Eppure si vocifera che, dopo aver udito suonare Ludwig, abbia lasciato la stanza dicendo di tenerlo d'occhio perché "un giorno darà al mondo qualcosa di cui parlare".
- Uno dei contemporanei di Beethoven, il compositore Johann Baptist Cramer, disse ai propri studenti che se non avevano mai sentito improvvisare Beethoven, voleva dire che non avevano idea di cosa fosse un'improvvisazione.
- Beethoven è stato un pioniere circa le composizioni per pianoforte, uno strumento per il quale nessuno aveva ancora scritto un lavoro completo; infatti, i suoi predecessori avevano composto più che altro per clavicembalo.
- Pare che le donne avessero di lui pareri contrastanti: c'erano quelle che lo ritenevano addirittura ripugnante, mezzo pazzo e brutto. Insomma, è probabile non avesse un fanclub a suo nome, ecco..
- E se sull'aspetto fisico possiamo chiamare in causa la soggettività, circa il suo stato di salute è la medicina a parlare: oltre alla sordità, il musicista soffriva anche di colite, reumatismi, febbre reumatica, tifo, disturbi della pelle, ascessi, una varietà di infezioni, oftalmia, degenerazione infiammatoria delle arterie, ittero, epatite cronica e cirrosi epatica. Un nosocomio vivente....
- Per quanto riguarda la sordità, probabilmente essa insorse in seguito ad altre malattie avute nell'infanzia, come effetto di tifo o vaiolo. Fu verso i ventuno anni che cominciò a sentire un ronzio costante alle orecchie.
- La Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore Op. 55, detta Eroica, fu composta da Ludwig van Beethoven fra il 1802 e 1804 e inizialmente dedicata a Napoleone Bonaparte, da lui ammirato in quanto simbolo di rivoluzione e di una nuova era in Europa (salvo poi restarne deluso quando il generale si fece incoronare imperatore).
- Ha composto opere anche per donne da lui amate, come la Moonlight Sonata, dedicata alla sua allieva la Contessa Giulietta Guicciardi; per inciso, Ludwig odiava dare lezioni di piano, tranne che ad allieve giovani ed attraenti...
- Ad ispirare l'Inno alla gioia fu una poesia del filosofo Schiller (An die Freude) del 1786; Beethoven adattò i versi componendo la sua Sinfonia n. 9 in re minore, eseguita per la prima volta nel 1824.
- Nel 1827 Beethoven morì per una serie di possibili infezioni e malattie, tra cui cirrosi, sifilide, avvelenamento da piombo.
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15 illustrazioni originali completano l’opera raffigurando Beethoven e gli altri protagonisti in alcuni frangenti della storia.
Andrè Vallè, uomo pieno di talento musicale ma facile agli eccessi, viene a sapere dell’esistenza di una leggendaria decima sinfonia che sarebbe stata scritta da Ludwig van Beethoven.
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- Mentalfloss
venerdì 13 marzo 2020
Pillole di... narrazione, empatia, simedonia
Un recente studio condotto da Pittinsky e R. M. Montoya* ha invece studiato la variante positiva dell'empatia, la gioia empatica (empathic joy). nel contesto delle relazioni tra gruppi.
Coerentemente con le aspettative, si è scoperto che l'esperienza di gioia empatica da parte degli insegnanti comportava migliori risultati da parte degli studenti nonché una maggiore allophilia (atteggiamento positivo nei confronti dei membri di un gruppo esterno al proprio, soprattutto dal punto di vista etnico) verso gli studenti stessi.
Il “prendersi cura” degli altri, produce “imitazione somatica”(una sorta di “contagio emotivo” che porta alla “sincronizzazione emotiva”) e fa sviluppare nei soggetti che la attuano, competenze sociali, emotive, cognitive complesse.
Fonti:
Webinar Pedagogia narrativa e soft skills.
*Empathic Joy in Positive Intergroup Relations, Psychology Faculty Publications, n. 29, 2016