E fu così che Amy Harmon si riconfermò, per me, - dopo "
I cento colori del blu"- una scrittrice piena di sensibilità, capace di costruire storie struggenti, con personaggi indimenticabili.
INFINITO+1
di Amy Harmon
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Ed. Newton Compton
trad. S. Rega
382 pp
12 euro
Febbraio 2016 |
«Noi siamo Bonnie e Clyde! Ricercati e non desiderati. Ingabbiati e intrappolati. Siamo persi e siamo soli. Siamo un disastro inestricabile e infinito. Siamo uno sparo nel buio. Siamo due persone che non hanno un posto al mondo, e nessun altro al mondo, eppure all’improvviso a me sembra che questo basti!».
Bonnie Rae Shelby è una cantante
country, 21enne, bella, ricca e famosa.
Ma è soprattutto terribilmente infelice e desidera morire.
Mentre è sul palco e si sta esibendo alla fine del proprio concerto, qualcosa in lei scatta, facendola scappare via, lontano da tutti: dai riflettori, dall'inflessibile nonna manager, dalle guardie del corpo sempre presenti, dal team che la segue passo passo nel tour.
E proprio quando è affacciata a un ponte, incerta se gettarsi e farla finalmente finita,
lui arriva per soccorrerla.
«Ho sentito dire che tutti urlano quando cadono, anche se si lanciano».
«Scendi da lì», risuonò ancora quella voce senza corpo.
Sembra un po' Titanic: una fragile e disperata Rose sta per gettarsi nelle acque gelide dell'Atlantico, ma dietro di lei la voce scanzonata di Jack Dawson la ferma.
E il nostro Jack qui ha il volto di Finn Clyde, un giovanotto di 24 anni, riservato e scontroso, taciturno e facile all'imprecazione, che riesce a salvare la bionda e riccia sconosciuta da un probabile suicidio.
E così Bonnie decide di accomodarsi in macchina del ragazzo, che inizialmente pensa di doverla semplicemente accompagnare a casa o alla polizia..., ma non sa ancora che nel momento in cui Bonnie si metterà nella sua Chevy Blazer, al lato del passeggero, la sua vita cambierà per sempre.
I due iniziano un viaggio lungo, partendo da Boston, che li porterà attraverso vari stati fino a Las Vegas, dove poi, si presume, si separeranno e ognuno per la sua strada.
Ma non sarà così e quel viaggio diventerà il più strabiliante della loro vita.
Bonnie è in fuga dalla propria vita, che la sta risucchiando in un vortice di successi contrassegnati dalla solitudine e dall'infelicità.
Ha tutto quel che una ragazza della sua età potrebbe desiderare: bellezza, popolarità, tanto denaro..., ma si sente in trappola, imprigionata in una gabbia dorata dalla quale desidera uscire per essere libera e non dover rendere conto a nessuno delle proprie scelte.
La prima persona dalla quale desidera scappare è la nonna, Reana, cinica, fredda, calcolatrice, che da anni è la sua manager e che organizza e gestisce ogni aspetto dell'esistenza, della carriera e dei soldi della nipote.
La donna si è dimostrata negli anni, sì una brava manager, ma anche una nonna poco affettuosa e comprensiva: nel passato recente di Bonnie c'è un grande dolore, una grave perdita che la fa soffrire in modo indicibile: solo un anno fa è morta la sua sorella gemella, Minnie, a causa di una inguaribile leucemia.
Una gemella cui era legatissima e alla quale avrebbe voluto far sentire la propria vicinanza prima di perderla per sempre, se i tour e la terribile nonnina non l'avessero costretta a star lontana da casa, assecondando l'ossessione di far soldi.
Minnie non c'è più e questo devasta il cuore e la mente di Bonnie, che sente la sua mancanza, e vive ogni giorno con estrema fatica, come se fosse costretta a fare ciò che in realtà non vuole, a mostrare sorrisi e a cantare come se niente fosse, quando invece avrebbe solo voglia di piangere.
Finn è un signor nessuno. È un ragazzo molto intelligente, appassionato della matematica, un genio con i numeri, ed ha un passato turbolento alle spalle, nonostante non sia un cattivo ragazzo.
Una serie di circostanze drammatiche e dolorose gli hanno tolto una persona importante per la sua vita e lo hanno portato a vivere una delle esperienze più brutte che un uomo possa fare... Questo lo ha reso inevitabilmente cupo, sfiduciato e poco incline ai sentimentalismi.
Insomma, almeno in apparenza Finn - il cui vero nome è nientemeno che Infinity ma che preferisce farsi chiamare col cognome, Clyde - non è proprio lo sconosciuto più rassicurante che Bonnie potesse incontrare e al quale affidarsi per un passaggio in auto.
Ma Bonnie non vuole semplicemente un passaggio; non sa neanche lei ciò che vuole in realtà, ma una cosa diverrà chiara ad entrambi da subito: sono a pezzi, finora un senso profondo di insoddisfazione e infelicità li ha inseguiti e acchiappati nella sua morsa, ma non vedono l'ora di liberarsene.
E se Finn ha un passato con cui confrontarsi, Bonnie ha un futuro che ha paura di affrontare.
Finn e Bonnie si incontrano in un momento della loro vita in cui nulla sembrava avere più senso, ma nonostante lo scoraggiamento e le tante incertezze, in entrambi c'è quella scintilla di vita e di voglia di essere liberi e felici che li porterà ad affidarsi l'uno all'altra, a darsi la mano e a rischiare tutto.
Un po' come Jack e Rose (eh sì, ancora loro): "Salti tu, salto io, ricordi?"
Sono l'uno l'opposto dell'altra, caratterialmente: lui è razionale in modo ossessivo, ragiona in termini di numeri, curve e paradossi; per strappargli una risata che ci vuole...!; lei è istintiva, pazzerella, soggetta a cambi di umore repentini, capace di ridere o scoppiare a piangere nell'arco di due minuti, e chiaramente ha una voce divina.
Lui ama ascoltarla cantare e, durante il loro lungo viaggio in auto da uno stato all'altro, resterà sempre incantato dalla sua voce e dalle emozioni che gli dà; lei di matematica non ci capisce nulla ma adora sentirlo parlare del magico mondo dei numeri primi, anche perchè le concilia il sonno.
E mentre loro sono in viaggio, vivendo questa inaspettata ed incredibile avventura, in tanti parlano di loro in tv e sui giornali, li cercano forsennatamente, si chiedono che fine abbia fatto la popstar Bonnie Rea Shelby, e chi sia quel soggetto poco raccomandabile con cui è in compagnia.
Una settimana di tempo e Finn e Bonnie vivranno la loro avventura on the road, in perfetto stile Bonnie e Clyde, tra auto noleggiate e abbandonate, veloci pernottamenti in hotel e berretti in testa per nascondere i loro visi, come due ladri: sette giorni e la vita di due persone giovani e bisognose di affetto, speranza e fiducia nella vita, di tranquillità, verrà letteralmente stravolta.
Basteranno sette giorni anche a farle innamorare? E le innumerevoli difficoltà che incontreranno sul loro cammino riusciranno a separarli o li uniranno?
Finn e Bonnie capiranno di essere due numeri primi inconciliabili o due metà che finalmente si sono incontrate per formare un intero?
E' un romanzo molto bello, che trae i suoi punti di forza su molti elementi: i riferimenti alla matematica, mondo vasto, complesso e affascinante, che più di una volta salverà la vita di Finn; la musica, lo strumento principale con cui Bonnie ama comunicare pensieri ed emozioni; il viaggio (in auto e non solo) dei due ragazzi, che ha sempre quel sapore magico e romantico; il passato difficile di entrambi i protagonisti, le cui singole vite, incrociandosi, riveleranno una serie di coincidenze che li accomunano; l'attenzione posta all'interiore di Finn e Bonnie, alle loro emozioni e alla loro evoluzione; e poi la storia della coppia americana criminale più famosa del Novecento, Bonnie e Clyde
Certo, il destino dei due rapinatori non fu sereno e lieto; forse anche quello che attende Finn e Bonnie si colorerà di tragico? Purtroppo, i presupposti perchè le cose non vadano proprio bene ci sono tutti...
Non vi resta che scoprire che destino attende questa strana coppia, immergendovi in una lettura romantica, profonda (mi piace il fatto che l'Autrice dia un certo spessore e complessità psicologica ai suoi personaggi, come era già accaduto in "I cento colori del blu"), con molti passaggi dolci e commoventi, altri buffi e scanzonati, come solo l'universo giovanile sa esserlo.
Bello davvero, lo consiglio, è una lettura coinvolgente, che fa sognare, sorridere ed emozionare!