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lunedì 14 gennaio 2013
ANTEPRIMA GIUNTI: "NESSUNO SA DI NOI" di Simona Sparaco
Insieme a LA LUCE ALLA FINESTRA, ecco un'altra bella uscita targata Giunti da segnalarvi....
NESSUNO SA DI NOI
di Simona Sparaco
Ed. Giunti Collana A 256 pp 12 euro USCITA 16 GENNAIO 2013 |
Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di ''sesso a comando'', di attese col cuore in gola smentite in un minuto.
Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo ''corto''.
Ha qualcosa che non va. ''Nessuno sa di noi'' è la storia di un mondo che si lacera come carta velina.
E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Quale è la cosa giusta quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? Che cosa può l'amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto?
Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola.
Una scrittrice di grande talento, un romanzo che tiene sospesi sul filo delle emozioni più vere, fino all'ultima pagina.
L'autrice.
Simona Sparaco scrittrice e sceneggiatrice, è nata a Roma, dove vive e lavora. Dopo aver preso una laurea inglese in Scienze della comunicazione, spinta dalla passione per la letteratura e più in generale per l’universo della narrazione, è tornata in Italia e si è iscritta alla facoltà di Lettere, indirizzo Spettacolo. Ha poi frequentato diversi corsi di scrittura creativa, tra cui il master della scuola Holden di Torino. Il suo romanzo d’esordio, Lovebook, ha conquistato il cuore di molti lettori ottenendo un grande successo. Con la Newton Compton ha pubblicato inoltre il romanzo Bastardi senza amore.
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Shoah. Testimonianze di sopravvissuti: LA FARFALLA IMPAZZITA
Ancora un libro che ha come argomento la Shoah...
LA FARFALLA IMPAZZITA.
Dalle Fosse Ardeatine al processo Priebke
di Giulia Spizzichino e Roberto Riccardi
Ed. Giuntina 168 pp 12 euro Uscita: Gennaio 2013 |
La sua vita, dopo la retata del 16 ottobre 1943 nel Ghetto, dopo quella prima metà del ’44, interminabile, in cui è costretta a nascondersi e rischia più volte di essere presa dai nazisti, non sarà più la stessa.
Impossibile vivere un’adolescenza spensierata: i balli, le amiche, i primi amori. Impossibile coltivare relazioni affettive, e saranno due i matrimoni andati male. Mezzo secolo più tardi, anche i fantasmi di un passato mai dimenticato le torneranno davanti.
Sarà chiamata proprio lei, la farfalla impazzita, a partire per l’Argentina.
Un viaggio nello spazio e nel tempo per ottenere l’estradizione di Erich Priebke.
È il maggio 1994, la sua missione riesce. Ma in fondo alla strada non troverà la pace, bensì una nuova stagione di sofferenza, quella dei processi.
Una testimonianza toccante, che nonostante tutto ci consegna un messaggio di speranza e di amore.
Gli autori.
Giulia Spizzichino, nata e cresciuta a Roma, sfugge alla grande deportazione del 16 ottobre grazie al padre Cesare, che nella richiesta dell’oro alla Comunità ebraica romana vede i prodromi del peggio e, per salvarli, porta i suoi cari fuori città, in rifugi di fortuna. Il 21 marzo ’44 Giulia rischia l’arresto quando nell’abitazione di fronte vengono catturati i nonni e numerosi zii e cugini, tutti appartenenti al ramo materno, i Di Consiglio. Sette di loro finiranno tre giorni dopo alle Fosse Ardeatine, altri diciannove non torneranno da Auschwitz. Giulia oggi è madre e nonna. Non ha mai smesso di soffrire. Ma nemmeno di sperare.
Roberto Riccardi (Bari, 1966), colonnello dell’Arma e giornalista, dirige la rivista Il Carabiniere. Ha esordito per Giuntina con Sono stato un numero. Alberto Sed racconta (2009), che ha vinto il Premio Acqui Storia ed è arrivato in finale al Premio dei Ragazzi dell’Adei-Wizo. Con Legame di sangue (Mondadori, 2009) si è aggiudicato il Premio Tedeschi, annuale del Giallo Mondadori. Ha pubblicato racconti per il Giallo Mondadori e per Hobby & Work Publishing.
Gli autori.
Giulia Spizzichino, nata e cresciuta a Roma, sfugge alla grande deportazione del 16 ottobre grazie al padre Cesare, che nella richiesta dell’oro alla Comunità ebraica romana vede i prodromi del peggio e, per salvarli, porta i suoi cari fuori città, in rifugi di fortuna. Il 21 marzo ’44 Giulia rischia l’arresto quando nell’abitazione di fronte vengono catturati i nonni e numerosi zii e cugini, tutti appartenenti al ramo materno, i Di Consiglio. Sette di loro finiranno tre giorni dopo alle Fosse Ardeatine, altri diciannove non torneranno da Auschwitz. Giulia oggi è madre e nonna. Non ha mai smesso di soffrire. Ma nemmeno di sperare.
Roberto Riccardi (Bari, 1966), colonnello dell’Arma e giornalista, dirige la rivista Il Carabiniere. Ha esordito per Giuntina con Sono stato un numero. Alberto Sed racconta (2009), che ha vinto il Premio Acqui Storia ed è arrivato in finale al Premio dei Ragazzi dell’Adei-Wizo. Con Legame di sangue (Mondadori, 2009) si è aggiudicato il Premio Tedeschi, annuale del Giallo Mondadori. Ha pubblicato racconti per il Giallo Mondadori e per Hobby & Work Publishing.
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Books&Titles: dolcezza e nostalgia
books&Titles |
I titoli di stamattina mi piacciono moltissimo!!
love |
Questo titolo mi piace perchè mi fa pensare che l'amore è davvero qualcosa di molto importante, anzi l'unica cosa che conta, che dà un senso a tutto ciò che viviamo....
lost |
LA COLLEZIONISTA DI COSE PERDUTE (A. Smith, Frassinelli, 192 pp, 18.50 euro, 2013).
E' un titolo che mi intriga per la sensazione di mistero e quel pizzico di dolce nostalgie che si prova pensando alle tante cose (materiali e non) che inevitabilmente perdiamo nel corso della vita....!!
chocolat |
SEGRETI, BUGIE E CIOCCOLATO (Amy Bratley, Newton Compton, 416, 9.90 euro, 2013).
Questa è facile: ok segreti e bugie che, anche in questo caso, mi instillano nella mente sensazioni di mistero, intrighi e passati da svelare...., ma è la parola cioccolato che mi fa venire l'acquolina in bocca....!!! Se quando la leggo comincio ad averne voglia, pensate voi se mi capita a tiro....
legami |
Poche parole ma romantiche e forti perchè bastano a farmi pensare a tutte quelle cose che ci legano alle persone che amiamo e che fanno parte della nostra vita; mi piace per la sensazioni di sicurezza che mi dà....
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titoli
Romanticanteprima: "La luce alla finestra" di Lucinda Riley
Buon lunedì lettori!!
Iniziamo ben presto con una novità Giunti che mi attira moltissimo....!
LA LUCE ALLA FINESTRA
Trama
Emilie de la Martinière è sempre stata in lotta con le sue origini aristocratiche, ma la morte di sua madre, una donna molto charmante, fredda e distante, ha risvegliato in lei un groviglio di sentimenti contrastanti e dolorosi. Unica erede del sontuoso castello nel Sud della Francia, Emilie scopre un vecchio taccuino di poesie che la mette sulle tracce della misteriosa e bellissima zia Sophia, la cui tragica storia d'amore ha segnato irrimediabilmente la sua famiglia. E mentre prende corpo la turbolenta vita di Sophia, anche il puzzle del passato di Emilie lentamente si compone. Grazie proprio all'antico castello e a un nuovo, misterioso amore...
Voce inconfondibile della narrativa romantica, Lucinda Riley ha scritto un'altra storia che fa sognare e commuovere come raramente accade.
L'autrice.
Lucinda Riley è nata in Irlanda e ha trascorso la sua infanzia in Thailandia, fonte di ispirazione per il so primo romanzo "Il giardino degli incontri segreti". Dopo una carriera di attrice di teatro e tv, ha deciso di dedicarsi alla scrittura; vive in Inghilterra con il marito e quattro figli.
cover |
tedesca |
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domenica 13 gennaio 2013
Il libro come "base artistica" ^_^
arte e libro |
Ecco a cosa si può arrivare unendo la passione per i libri e la creatività... :D
L'artista in questione è Liz Hamman; le opere sono molto carine anche se un po' mi dispiace che debbano essere ritagliate le pagine per fare delle opere artistiche.. !
un libro con i boccoliiiiiii |
Adventure Stories for girls |
flower book |
Come essere una principessa |
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Scarso feeling con le ossessioni
BUONGIORNO E BUONA DOMENICA!!!!!!!
I post oggi "andranno" in automatico senza la mia presenza reale; ci sono ma non si vede, ecco! :D
Veniamo a noi!!
Di solito nei week end dò spazio a quelle rubriche che non hanno una cadenza fissa.
Oggi è la volta di...
libri con cui non ho legato molto... |
Una delle ultime letture che non mi ha molto soddisfatto, ahimè, è stata quella di una raccolta di racconti, dal titolo "Ossessioni", tutti accomunati dalla presenza della follia, dell'incubo, delle fisse mentali; mi è mancata la presenza di personaggi definiti, con un nome ed un cognome, "un volto"; leggere semplicemente una serie di pensieri irrazionali, messi uno dietro l'altro, il più delle volte inseriti all'interno di dialoghi brevi e asettici,alla fine mi ha lasciato ben poco...
Detesto dare giudizi negativi sui libri che leggo.. ma ahimè mi tocca ammettere che con le ossessioni ho avuto un... cattivo rapporto!!
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sabato 12 gennaio 2013
LA GARA DEI CASTELLI
racconti .. |
LA GARA DEI CASTELLI
C’era una volta, anzi c’era ancor prima, una bella principessa che si chiamava Asa
e che viveva nei paesi del nord, nel regno di Hrolf.
Asa aveva molti pretendenti, ma di gran lunga i più ostinati erano due nobili principi:
Agnay e Volund.
Non sapendo chi scegliere, Asa si consigliò col padre. “Sono tutti e due principi”, disse,
“tutti e due bravi cavalieri, e anche belli. Come faccio a scegliere?”.
Allora, re Hrolf convocò a corte i due principi. Disse loro: “A guardia della frontiera
settentrionale e di quella meridionale del mio regno ci sono due colline identiche. Desidero
che ciascuno di voi prenda una collina e ci costruisca in cima un castello degno di una
principessa. Quello che finirà per primo sposerà la principessa Asa. Ma attenti, c’è una
condizione: dovete terminare il vostro castello senza spendere più di questo”.
E così dicendo il re diede a ciascuno dei principi mille monete d’oro: quasi una fortuna per quei
tempi. I due principi si misero subito al lavoro, ma con criteri molto diversi.
Il principe Agnay pensò: ”Essendo una gara, la rapidità è la cosa più importante.
Prenderò molti manovali, che dovranno accontentarsi di lavorare per un basso salario.
Useremo pietra locale per comodità e perché costa poco, anche se è un pò difficile da
lavorare. Non perderemo tempo a costruire vere e proprie impalcature, dormiremo
all’aperto e mangeremo le bacche selvatiche che crescono sulla collina”.
castle |
Il principe Volund invece la pensava diversamente: ”Costruire un castello è un
lavoro lungo, faticoso e anche pericoloso. Prenderò soltanto gli operai che potrò pagare
bene. Porteremo la pietra da oltre le montagne perché è di qualità più facile da lavorare.
Taglieremo i pini delle foreste per fare le impalcature e per costruire gli alloggi degli operai,
prenderemo anche dei cacciatori che ci riforniscano di cervi e cinghiali per mangiare.
Inoltre tutti gli uomini che lavoreranno alla costruzione del castello ne saranno in parte
proprietari, questo vuol dire che avranno diritto di rifugiarvisi con la famiglia in tempi
difficili”.
Alla fine della prima estate, re Hrolf andò a vedere come procedevano i lavori.
Il castello di Agnay era già mezzo costruito mentre quello del povero Volund era appena
cominciato. La gente rideva. “Sarà senz’altro un bellissimo castello, quando sarà finito”
diceva, beffandosi di Volund. “Peccato che non ci sarà la principessa ad abitarci”.
Re Hrolf non ne era altrettanto sicuro.
Venne l’inverno, e come sapete, l’inverno è molto rigido nei paesi del nord. Con le
mani gelate la pietra di Agnay era ancora più difficile da lavorare. Gli incidenti per la
mancanza di impalcature si triplicarono. Le bacche sparirono dai fianchi della collina, e
dove una volta c’era l’erba su cui dormire ora c’era la neve.
Le lagnanze e i mugugni fatti in sordina diventarono poi aperta protesta, e uno dopo
l’altro gli uomini di Agnay posarono gli attrezzi di lavoro, se così si potevano chiamare, e si
chiesero: “Perché dobbiamo lavorare in queste condizioni?”.
Gli operai di Volund, invece, sapevano che una volta finito il castello avrebbero avuto sicurezza per sé e per le loro famiglie per tutta la vita. Andarono perciò da Volund e gli dissero: “Visto che siamo così indietro, ci siamo guardati intorno e abbiamo scoperto vari modi per essere più efficienti”.
Fu così che, mentre Agnay cadde nella confusione più completa, Volund acquisì un
vantaggio dopo l’altro.
E, come avrete ormai indovinato, un’estate ed un inverno più tardi Volund non solamente fu il primo a finire, ma aveva costruito il castello più bello.
Tutti dissero che il matrimonio fu un vero splendore. Re Hrolf prese in disparte Volund e gli disse: “Ho trovato più che un figlio. La gente di questo paese del nord non dimenticherà mai la lezione che ci hai dato”.
Christopher Martin
(www.pagliuzze.it)
Un amico tra le righe: Ross
my bookfriend |
L'amico di oggi lo scelgo tra i quattro amiconi di cui si parla in "Quel che resta di te" di Keith Gray, di cui è presente la recensione qui su Chicchi di pensieri...!
Ecco, pensavo di scegliere il defunto Ross Fell...
Non so perchè, ma immagino che il fatto che ai suoi tre amici possa mancare tanto e che per lui sono disposti a fare anche "follie"... inevitabilmente me lo fa immaginare come un amico speciale!
E poi, da quanto emerge nella narrazione, doveva essere un tipo sensibile, leale ed amava anche scrivere, quindi...
Promuovo Ross come by bookfriend!!!
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Una storia di amore e di guerra: LA SPOSA DI AUSCWITZ
Proseguono le uscite che trattano l'argomento dell'Olocausto...
LA SPOSA DI AUSCHWITZ
di Millie Werber, Eve Keller
Ed. Newton Compton I volti della storia Trad. di P. Cologna 288 pp 9.90 euro USCITA 10 GENNAIO 2013 |
La vita e l'amore al tempo dei lager
Una storia che ha commosso il mondo
Millie Werber ha quattordici anni quando i nazisti invadono la Polonia. La sua cittadina, Radom, viene trasformata in un ghetto e la fabbrica locale in un campo di concentramento.
L’unico modo per avere salva la vita è lavorare come operaia per i tedeschi. Ma persino nell’orrore di un lager si può trovare l’amore: proprio qui, infatti, la ragazza conosce Heniek, ebreo costretto a collaborare con le SS.
I due si scambiano le fedi e una promessa d’amore eterno.
Il loro matrimonio, però, dura ben poco: Heniek viene tradito da un altro ebreo e fucilato dai nazisti. A Millie non resta che farsi forza e lottare a ogni costo per sopravvivere e per affrontare l’orrore di Auschwitz.
Anni dopo, reduce dal lager e dalla terribile marcia della morte, per la Werber arriverà il momento di rifarsi una vita in America accanto a un altro uomo, il secondo marito, Jack.
Eppure il ricordo di Heniek – il primo, grande amore – l’accompagnerà per sempre, proprio come l’anello che lui le aveva donato nel ghetto di Radom. La straordinaria vicenda di questa coraggiosa sopravvissuta ci racconta nei dettagli cosa significava vivere nella Polonia occupata dai nazisti e come si possa trovare l’amore vero persino nell’inferno dell’Olocausto.
Può l'amore sopravvivere all'orrore dei campi di concentramento?
«La storia della Werber è davvero avvincente e scritta con una straordinaria spontaneità e attenzione ai particolari […]. Un toccante contributo alla letteratura sull’Olocausto.»
Kirkus Reviews
cover |
«Tra i libri dedicati all’Olocausto, questo sincero, onesto, appassionato resoconto della sopravvissuta Millie Werber spicca per il suo valore.» Booklist
«La Werber ci racconta una possente e tragica storia d’amore in tempo di guerra, che ha tenuto nascosta dentro di sé per tutti questi anni.» Jewish Week
Autrici.
Millie Werber nata in Polonia e sopravvissuta ad Auschwitz, nel 1946 si è stabilita a New York con il secondo marito, Jack, con cui ha avviato una fiorente agenzia immobiliare. Dopo la morte dell’uomo, nel 2006, si è trasferita a Long Island, dove attualmente vive, circondata dai suoi figli, nipoti e pronipoti.Eve Keller ex presidente della Society for Literature, Science, and the Arts, insegna letteratura inglese alla Fordham University di New York.
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