martedì 6 gennaio 2015

Anteprima & Wishlist (gennaio 2015)



Quali libri son finiti in WL?

Come vedrete da voi, sono due romanzi diversissimi per genere; uno è in uscita a fine gennaio.

NEL LIMBO
di Rosamund Lupton


Nel limbo
Beat Ed.
480 pp
9 euro
II ed. 14/01/'15
Trama

Grace Covey ha trentanove anni, un marito di successo, Mike, e due figli: Jenny, che ha sedici anni e gambe lunghe da far girare la testa a uomini ammirati e a donne invidiose, e Adam, un bambino di otto anni, sensibile e dolce, che legge di cavalieri buoni e si fa chiamare Sir Covey. 
Grace non sa che la vita che ha conosciuto finora durerà meno di ventiquattro ore. 
Un fumo nero e denso sporca il cielo limpido di una tranquilla giornata estiva e si alza da dove non dovrebbe: dalla scuola. Adam è fuori, salvo. 
Vicino alla statua di bronzo davanti all'edificio singhiozza appoggiato a un'amica di Jenny che lo tiene stretto.
Grace si concede un secondo, o forse due, di straziante sollievo, poi comincia a cercare Jenny. Caschetto biondo, alta, magra... Non c'è nessuno come lei, lì fuori. 
Sul ponte che conduce alla scuola le sirene continuano a ululare quandi Grace prende a correre. Corre oltre la paura, oltre le fiamme, oltre il dolore, corre a sfidare l'incendio, perché la sopravvivenza di una madre dipende da quella dei suoi figli. 
E nessun fumo che riempie la bocca e penetra nella gola e nei polmoni, nessun fuoco che fischia e sibila come un enorme serpente, nessun ruggito delle fiamme possono fermarla. 
Grace e Jenny vengono salvate dai pompieri e condotte d'urgenza in ospedale. La ragazza ha riportato ustioni gravissime e ha bisogno di un trapianto di cuore, mentre Grace è in coma. Entrambe si trovano intrappolate in quel limbo che separa i vivi dai morti.

Dopo "I Segreti di Amber House", a fine gennaio arriva....

IL PASSATO DI AMBER HOUSE
di Kelly Moore, Larkin & Tucker Reed


Ed. Feltrinelli
Trad. V. Daniele
336 pp
15 euro
USCITA 28 GENNAIO
2014

“Avevo sedici anni la seconda volta che diedi il mio primo bacio…” 

Alla fine de I segreti di Amber House, Sarah ha fatto una scelta che ha cambiato ogni cosa. Ora dovrà tornare indietro, perché in questo presente c’è qualcosa di irrimediabilmente sbagliato... 
Una disperata corsa contro il tempo, che terrà i lettori incollati al libro fino all’ultima pagina. Kirkus Reviews

Trama
Un oggetto dal passato, la visione del futuro, un salto nell’ignoto e la scelta di fronte a un sacrificio inimmaginabile. 
Sarah si è trasferita ad Amber House, l’antica tenuta di famiglia in cui riecheggiano ricordi spettrali del passato. 
Un passato in cui qualcosa è andato storto, le cui stonature risuonano con forza nel presente: i coloni non hanno conquistato l’indipendenza nel 1776, l’America è diventata una società razzista e arretrata, i nazisti hanno vinto la guerra e conquistato gran parte del mondo. 
Tormentata dalle visioni di un passato alternativo, Sarah cerca di ambientarsi nella nuova casa: aiuta i genitori nell’allestimento di un’importante mostra, flirta con l’affascinante Richard Hathaway e fa nuovamente amicizia con Jackson, compagno di giochi della sua infanzia. 
Ma quando gli eventi intorno a lei arriveranno a minacciare chi le sta a cuore, dovrà chiedere aiuto alle persone più vicine per una scelta che metterà di nuovo in gioco la sua vita e il corso del tempo. 

17264131
.

Autori.
Kelly Moore è cresciuta in una vecchia casa molto simile ad Amber House e ha cominciato a lavorare a questo romanzo tanti anni prima che le sue figlie, Tucker e Larkin Reed, ne scoprissero il manoscritto in soffitta e decidessero di riscriverlo dalla prospettiva di due adolescenti. Prima di diventare scrittrice ha lavorato in passato come avvocato per prestigiosi studi legali ed è autrice di un romanzo finito nella lista dei bestseller del “New York Times”. Ha scritto con le figlie Larkin e Tucker Reed I segreti di Amber House (Feltrinelli, 2013) e Il passato di Amber House (Feltrinelli, 2015).



Recensione: "Tra amici" di Amos Oz



Mi sa che questa è la prima recensione dell'anno!

Un libro breve ma che si è lasciato apprezzare.

TRA AMICI
di Amos Oz


Tra amici
Ed. Feltrinelli
144 pp
14,00 euro
Trad.E. Loewenthal
Uscita: giugno, 2012

La vita in un kibbutz israeliano negli anni Cinquanta del Novecento: questo il contesto in cui Amos Oz, attraverso una scrittura essenziale, un ritmo pacato e un tratteggio chiaro dei personaggi, colloca i suoi racconti,
Racconti che, pur concentrandosi su determinati personaggi alla volta - dei quali seguiamo poche ma significative vicende - vede gli stessi collegati tra loro, in quanto tutti membri di uno stesso kubbutz (che, ricordo, è una "comunità" di lavoratori israeliani, che decidono di associarsi sulla base di principi di eguaglianza e bene comune, vivendo del proprio reciproco lavoro, sotto l'osservanza di rigide regole, decise insieme nell'assemblea generale).
E così conosciamo vari individui, maschi e femmine, adulti e ragazzi, la cui vita ruota attorno allo stare insieme, conformandosi ad abitudini e convenzioni all'interno del kibbutz.
Ma il fatto di essere fisicamente presenti in un luogo e in una comunità, non rende tutti i membri necessariamente d'accordo con le decisioni prese dalla collettività (del resto, è una maggioranza a decidere, la minoranza accetta, suo malgrado) e in qualcuno infatti arde un fuoco di ribellione, un desiderio di spiccare il volo e dare un'occhiata al mondo esterno, che non è visto di buon occhio dagli altri,

Come in tutti i gruppi, anche nel kibbutz si creano alleanze, conflitti, tradimenti, litigi, solitudini...; è una realtà "stretta", chiusa, che certamente potrà avere i suoi vantaggi per chi ne fa parte, ma che non è priva di "crepe".

C'è il giardiniere timido e solitario, che ha la passione di dare brutte notizie e che per questo viene preso in giro; e poi c'è la donna lasciata dal marito per un’altra che le vive praticamente accanto.
C'è il papà di una diciottenne, la quale sta creando imbarazzo per essersi messa con uno più vecchio di lei.
E ancora il giovanotto che vorrebbe poter andare in Italia dallo zio, ma non ha il coraggio di insistere in assemblea, rischiando di accettare passivamente un'esistenza che non gli va giù...; ma c'è anche il giovanotto che si sente parte del kibbutz e non ci pensa affatto ad andarsene.

Insomma, vari personaggi, alcuni risultano forse più simpatici di altri, ma alcune dinamiche tornano in ogni storia.
Ad es., emerge la forte incidenza che il pensiero collettivo ha sul singolo, così che la preoccupazione principale è che, se si fa qualcosa di contrario alle regole, si finisce "sulla bocca di tutti".

Ancora, queste persone - che pure vivono insieme - non sono legate da sentimenti d'amicizia: sono conoscenti, compagni e in fondo c'è molta solitudine, pur in mezzo alla gente.

Tutti sono compagni ma ben pochi sono amici veri. Io,ad esempio,qui ho solo due o tre amici personali. Quelli con cui mi va persino di tacere insieme.
Quasi tutti hanno bisogno di più calore e più affetto di quanto gli altri sono capaci di dare .

Inoltre, se all'interno di una comunità non si può decidere autonomamente circa le cose importanti - neppure che studi intraprendere -, pena l'esclusione e lo stigma sociale, si finisce per sentirsi oppressi, ingabbiati, così che, o si cerca di far cambiare idea agli altri, oppure si accumula frustrazione e insoddisfazione, che in qualche modo qualcuno cercherà di sfogare per non scoppiare...!

Sono racconti brevi che si leggono con molta scorrevolezza e non senza un minimo di coinvolgimento verso le storie dei personaggi.
Non posso dire che sia un libro memorabile, per quanto io ami gli scrittori di nazionalità ebraica e la loro capacità di presentare la propria cultura, il proprio mondo, in modo affascinante.
Ho apprezzato la capacità dell'Autore di aprire un velo su una realtà in fondo lontana da chi non è ebreo e di farlo con chiarezza, avvicinando ad essa il lettore attraverso una scrittura sensibile e uno "sguardo" profondo, capace di scrutare le anime dei personaggi, che hanno difetti e pregi propri di ciascuno di noi.

lunedì 5 gennaio 2015

Presto in libreria: INNAMORARSI. ISTRUZIONI PER L'USO di Cecelia Ahern



A metà gennaio... ritorna Cecelia Ahern.

INNAMORARSI. ISTRUZIONI PER L'USO
di Cecelia Ahern


Ed. Rizzoli
USCITA 15 GENNAIO
2015
Trama

Una notte Adam e Christine si incrociano per caso sull’Ha’penny Bridge di Dublino: per caso ma provvidenzialmente, perché Adam è sul punto di buttarsi nel fiume. 
Christine lo convince ad accettare una folle scommessa: prima che lui compia 35 anni – di lì a due settimane – lei riuscirà a farlo innamorare della vita. 
Christine sa di aver sfidato il destino.
E, in una corsa contro il tempo, comincia a vivere con Adam le due settimane più intense della sua vita, tra fughe folli, grandi gesti romantici e improbabili uscite notturne. 
Perché se in gioco c’è la vita, tanto vale viverla fino in fondo. Lentamente, Adam sembra ritrovare la gioia e l’entusiasmo.
Ma cosa sta succedendo a Christine?

L'autrice.
Cecelia Ahern è nata a Dublino nel 1981 e ha scritto a soli ventun anni il suo primo romanzo,P.S. I love you (Sonzogno 2004), che ha ottenuto uno straordinario successo internazionale e da cui è stato tratto l’omonimo film con Hilary Swank. Da allora Cecelia non ha mai smesso di scrivere: i suoi romanzi successivi, tutti bestseller, sono disponibili nel catalogo Bur:Scrivimi ancora, Se tu mi vedessi ora, Un posto chiamato Qui e Grazie dei ricordi. Nel 2009 è uscito per Rizzoli Il dono
.

domenica 4 gennaio 2015

Leggere... aspettando la Giornata della Memoria



Buona domenica, amici e lettori!!

In occasione della Giornata della Memoria, che si sta avvicinando, anche quest'anno mi son ripromessa di leggere dei "libri a tema".


Per adesso, e senza voler strafare ponendomi troppi obiettivi che poi sarei costretta a disattendere (per mancanza di tempo o altri "inconvenienti"), mi propongo di leggere questi 4 libri, ma magari se ne aggiungerà qualche altro, chissà! ;)

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LA BANALITA' DEL BENE
di Enrico Deaglio

La banalità del bene
Ed. Feltrinelli
6,50 euro
136 pp
1993

Sinossi

Una storia vera, appassionante come un romanzo di avventure: l'incredibile vicenda del commerciante padovano Giorgio Perlasca (1910-1992) che, nell'inverno 1944 a Budapest, riuscì a salvare dallo sterminio migliaia di ebrei, spacciandosi per il console spagnolo.
Era stato un fascista entusiasta e aveva combattutto in Spagna come volontario per Franco. l'8 settembre 1943 lo trovò lontano da casa, ricercato dalle SS. Avrebbe potuto mettersi in salvo, decise di rischiare la vita. 
Dal suo 'Diario', che costituisce uno dei capitoli del libro, emerge l'azione straordinaria di un solo uomo, aiutato da uno sparuto gruppo di persone, che sforna documenti falsi, organizza e difende otto "case rifugio", trova cibo. 
Insieme a Raul Wallenberg strappa ragazzi dai "treni della morte" di adolf Eichmann, inganna nazisti tedeschi e ungheresi. Un organizzatore geniale e un magnifico impostore. 
Poi, il ritorno a casa e un silenzio durato quasi mezzo secolo, fino alla sua scoperta, merito di un gruppo di donne ebree ungheresi, ragazzine all'epoca della guerra, che gli devono la vita. E' stato onorato come eroe e "uomo giusto" in Ungheria, Israele, Stati Uniti, Spagna e infine, grazie a questo libro, anche in Italia.

sabato 3 gennaio 2015

Frammenti di "Cose che nessuno sa"



Un'altra bellissima citazione tratta da "Cose che nessuno sa" di D'Avenia.

"Gli dei donano soltanto il primo verso, poi il compito dei poeti è esserne all'altezza nei successivi, e così è l'amore: accade come un dono del cielo e poi il testimone passa a noi chiedendoci il coraggio e la fatica di lasciarlo accadere, senza paura della sua inadeguatezza".

livres,guestbook
.

RICORDARE MAUTHAUSEN di Patrizia Marzocchi: per riflettere sull'importanza della memoria storica



Buongiorno amici e lettori!
Com'è iniziato questo nuovo anno?
E le vostre letture?

Io ho tre libri in lettura...; al solito, non mi basta un solo libro alla volta...!

Ma con questo post non voglio parlarvi delle mie letture, bensì segnalarvi un romanzo che nel corso del 2014 ha ricevuto diversi riconoscimenti, e che è in tema con il Giorno della memoria, che si avvicina.
Il romanzo si rivolge indicativamente alla fascia d'età 11-15.

La storia - sebbene centrata sulla vicenda della Shoah - è ambientata ai giorni nostri; tratta argomenti di sensibilità sociale (bullismo e razzismo), esistenziale e storica.


Secondo classificato al Premio G. Arpino, 
inserito nel progetto Gutenberg, vincitore del Premio Minerva, 
vincitore del premio Il castello volante.

RICORDARE MAUTHAUSEN
di Patrizia Marzocchi


Ricordare Mauthausen
Gruppo Editoriale Raffaello
168 pp
8.30 euro
Antisemitismo, razzismo, bullismo: diverse facce dell'intolleranza ieri come oggi

Trama

Mariangela ha appena terminato con successo il primo anno di liceo, ha una famiglia benestante, frequenta una compagnia esclusiva, ha un'amica del cuore cui è molto legata. Improvvisamente, tutto il suo mondo crolla: la fabbrica del padre fallisce e la sua famiglia, ridotta in povertà, deve trasferirsi presso i parenti che vivono in campagna. Mariangela non trova il coraggio di confidarsi con gli amici e sparisce senza lasciare tracce.

Odia tutto della nuova casa, del nuovo paese.

La presenza del nonno, reduce del campo di concentramento di Mauthausen, la spinge alla ricerca delle radici ebraiche della sua famiglia. E' però tutto molto difficile perché il nonno non vuole parlare del passato. Emerge inoltre l'esistenza di un rancore profondo tra la famiglia di Mariangela e quella di uno strano ragazzo del paese, che lotta, insieme alle sorelle, contro un gruppo di bulletti razzisti.

Le atrocità subite dagli ebrei sotto il regime nazista affiorano lentamente attraverso il sofferto racconto del nonno che per la prima volta nella sua vita decide di affrontare il ricordo dell'esperienza che aveva racchiuso in un “cassetto” della mente.

Lotta contro la prevaricazione, amicizia, amore concorrono a disegnare una rete che unisce il presente al passato e delinea un nuovo futuro.

L'autrice.
Patrizia Marzocchi - Vive a Bologna e insegna lettere nella scuola secondaria di primo grado. Ha frequentato un corso di giornalismo presso l’Università di Ferrara, ha compiuto molti viaggi che hanno ispirato i suoi romanzi. Ha pubblicato numerosi libri per ragazzi. 

venerdì 2 gennaio 2015

Prossima lettura: "Tra amici" di Amos Oz



Prossima lettura all'interno del Club di Lettori di cui faccio parte.

Lo avete letto? Vi piace quest'Autore?

TRA AMICI
di Amos Oz

Tra amici
Ed. Feltrinelli
144 pp
14,00 euro
Trad.E. Loewenthal
Uscita: giugno, 2012

Trama

Con poche pennellate precise, Amos Oz ricrea il microcosmo di un kibbutz israeliano negli anni cinquanta. 
Dal giardiniere timido e solitario che ha la passione di dare brutte notizie alla donna lasciata dal marito per un’altra che le vive praticamente accanto; dal mite elettricista che, con sbigottita discrezione, non riesce a capacitarsi dell’amore della figlia diciottenne per il suo insegnante di storia al falegname pettegolo che, in preda all’ira, si accanisce su un bambino per dare una lezione a chi ha maltrattato suo figlio; dalle tentazioni sensuali del segretario del kibbutz durante la sua ronda notturna allo struggente racconto agrodolce degli ultimi giorni di un calzolaio anarchico, appassionato di esperanto e del futuro dell’umanità. 
Infine, due scelte opposte di fronte al dilemma tra andare e stare: quella di Moshe, che confrontandosi con il padre malato in ospedale finisce per riconoscersi in tutto e per tutto membro del kibbutz, e quella di Yotam, che invece dentro il kibbutz soffre e vorrebbe andare a studiare in Italia, dallo zio che lì ha fatto fortuna.
La perfezione dell’esecuzione e la profondità di sguardo di quell’eccezionale scrutatore di anime che è Amos Oz danno vita a un affresco indimenticabile, popolato di personaggi che ritornano di storia in storia e che devono la loro forza a un’intensa, luminosa umanità.

L'autore.
Amos Oz (Gerusalemme, 1939), scrittore israeliano, ha scritto romanzi, saggi e libri per bambini. Attualmente vive nella città israeliana di Arad e insegna Letteratura all’Università Ben Gurion del Negev. Con Feltrinelli ha pubblicato: Conoscere una donna (2000),Lo stesso mare (2000), Michael mio (2001), La scatola nera (2002),Una storia di amore e di tenebra (2003), Fima (2004), Contro il fanatismo (2004), D’un tratto nel folto del bosco (2005), Non dire notte (2007), La vita fa rima con la morte (2008), Una pace perfetta(2009), Scene dalla vita di un villaggio (2010, premio Napoli), Una pantera in cantina (2010), Il monte del Cattivo Consiglio (2011, premio Tomasi di Lampedusa 2012), Tra amici (2012; "Audiolibri - Emons Feltrinelli", 2013), Soumchi (2013), Giuda (2014) e, con Fania Oz-Salzberger, Gli ebrei e le parole. Alle radici dell’identità ebraica(2013). Nella collana digitale Zoom ha pubblicato Si aspetta (2011) eIl re di Norvegia (2012). Ha vinto i premi Catalunya e Sandro Onofri nel 2004, Principe de Asturias de Las Letras e Fondazione Carical Grinzane Cavour per la Cultura Euromediterranea nel 2007, Primo Levi e Heinrich Heine nel 2008, Salone Internazionale del libro nel 2010, il Premio Franz Kafka a Praga nel 2013. I suoi lavori sono tradotti in 41 lingue.

mercoledì 31 dicembre 2014

Recensione SULL'ULTIMA SPIAGGIA di Francesco Caffini



Ultima recensione dell'anno!

SULL'ULTIMA SPIAGGIA 
di Francesco Caffini


Sull'ultima spiaggia - Francesco Caffini - Europa Edizioni
Europa Edizioni
399 pp
18.90 euro
2013





"Sull'ultima spiaggia" è un romanzo che si propone di scandagliare i profondi abissi dell'animo umano e lo fa passando attraverso lo sfondo dei disturbi mentali e della difficile realtà di un reparto di psichiatria.
Roberto non è matto eppure si ritrova, a un certo punto, ad aver a che fare con i "pazzi" e i "dottori dei pazzi".
Come mai?

Roberto non è una persona felice e vuol farla finita, così tenta il suicidio, dopo aver scritto una lettera d'addio alla sorella Sara, cercando di spiegarle i motivi del suo gesto.
Ma evidentemente il destino (o "Dio", visto che, a modo suo, Roberto è credente, anche se è convinto che questo Qualcuno ce l'abbia con lui e che si diverta a tenerlo in vita per fargli del male e vederlo soffrire) non ha ancora finito con lui, perchè il suicidio non va a buon fine e Roberto sopravvive a se stesso.

Convinti che l'uomo sia affetto da un quale disturbo psichiatrico non meglio specificato, si pensa subito di ricoverarlo in ospedale nel reparto adatto, ma Roberto non ci sta ed è ben intenzionato a non dare ai suoi "nemici" l'opportunità di dichiararlo pazzo e di privarlo della sua dignità.

In ospedale Roberto dovrà tirar fuori tutta la sua razionalità e lucidità, non priva di cinismo, di cui è capace, perchè tanto la maggior parte del personale quanto lo psichiatra - che pretende di seguirlo e "curarlo" - sembrano avercela con lui e cercano di provocarlo, perchè gli "cedano" i nervi e "vada di matto", così che i sospetti su di lui, circa la sua presunta pazzia, siano confermati.

Roberto effettivamente ha una personalità complessa, non priva di risvolti paranoici; ha un carattere alquanto irascibile e la sua visione della vita è contrassegnata da un certo realismo pessimistico; frequentemente si perde in disquisizioni di natura soprattutto socio-politica, e infatti non sono poche le pagine che l'Autore dedica ai ragionamenti che Roberto porta avanti con diversi interlocutori (ad esempio, il giovane nipote Paolo, lo psichiatra Scalzi - con il quale ha un rapporto di puro odio - e alcuni dei pazienti, con cui bene o male è possibile intavolare una seppur minima forma di conversazione).
Conosciamo quindi abbastanza nel dettaglio le opinioni del protagonista sull'economia, sui disvalori presenti nella società odierna, sulle ingiustizie che imprenditori/capitalisti/politici corrotti e avidi di potere operano sulla massa, cieca e ignorante, che troppo spesso si dimostra rassegnata e subisce angherie e soprusi, incapace di ribellarsi per paura di peggiorare una situazione già di per sè drammatica.

Ad addolcire un pochino la vita istituzionalizzata è la presenza dell'infermiere Elisa, unico contatto umano vero, di cui ben presto Roberto si innamora, cercando anche di essere per lei una presenza positiva, utile, capace di farla riflettere sulla propria vita, sul proprio lavoro e su cosa è giusto per lei.

La storia narrata non è male e l'ambientazione stessa è interessante e anche simpatica, viste alcune gag presenti, in cui scappa qualche sorriso a motivo dello strano comportamento dei pazienti un po' matti.
Ma devo confessare di aver faticato un po' a leggerlo, non tanto, ripeto, per la storia in quanto tale, ma per come è scritta; infatti, sebbene si tratti di una pubblicazione edita da una casa editrice - e non di un'autopubblicazione - il libro è pieno di errori, soprattutto sintattici e di connessione delle frasi; c'è un uso improprio della punteggiatura e certi periodi sono scritti male, tanto da risultare non dico incomprensibili, ma quasi, col risultato che il lettore facilmente si distrae o storce il naso davanti a "sviste" che tali non sono, a mio avviso, nè si tratta di semplici refusi, in quanto ripetuti dalla prima ad ultima pagina.

Un errore che mi ha irritato (ce ne sono diversi)? La virgola tra soggetto e predicato oppure posta o meno "a random", senza criterio; e ripeto, non poteva essere un caso, in quanto purtroppo frequentissima..., ahimè!

"Roberto, ha confermato anche un altro mio sospetto, nel corso della sua adolescenza e giovinezza ha assunto un miscuglio di droghe psicoattive, tra cui cocaina, ecstasy e LSD", continuò Scalzi, per poi in tono comprensivo spiegare, "quest'ultime, è ampiamente dimostrato, che se assunte anche sporadicamente, possono alterare e danneggiare cervello e psiche".

Scalzi chiese: "ma se un imprenditore perchè d'imprenditori stai parlando, rispetta le leggi è onesta oppure no?"

Roberto riaprendo gli occhi, per un istante non riuscì a ricordare chi e dov'era; lo squallore della stanza in cui si trovava; lo riportò all'inevitabilmente presente.

(Sono pochi esempi e, a dire il vero, neanche i più rappresentativi, solo che purtroppo durante la lettura, ho dimenticato di segnarmi le pagine...!).

E poi periodi formulati in modo esageratamente complesso, o discorsi diretti quasi sempre che iniziano senza la maiuscola.

Mi spiace dirlo, ma sembra che il libro non sia stato corretto, che manchi proprio un lavoro di editing e questo è tanto più grave quanto più dietro c'è una casa editrice.
Non è giusto nei confronti del lettore ma neanche verso l'Autore.

Situazioni, dialoghi (che pure sono abbondanti e molto... vivaci!) e personaggi hanno tutti un che di grottesco, di "assurdo", ma del resto credo che l'Autore volesse di proposito collocare il suo antieroe in un contesto contrassegnato da irrazionalità, follia, in cui Roberto deve continuamente guardarsi le spalle, perchè difficoltà ed insidie sconosciute -  e provenienti da un "mondo" inquietante, quasi una caricatura della realtà (o forse ne è lo specchio più onesto?) - sono in agguato, pronte a fargli perdere quella lucidità (cinica e "nera", come nero è l'humor presente tra le pagine) che ancora gli resta.

Roberto è un uomo comunque molto "presente a se stesso", che riconosce i propri errori, che conosce l'origine dei propri rimpianti, che sa di cosa ha bisogno; il suo modo di parlare e di rapportarsi al prossimo non sempre è dei migliori, e rari (e calcolati) sono i momenti di diplomazia.
E' un uomo che ha bisogno d'amore, lo ricerca e lo desidera, pur dichiarandosi rassegnato e arrabbiato verso le donne; di esse egli non ha un parere sempre positivo e benevolo.
E' un protagonista che non risulta simpaticissimo e amabile, ma quanto meno desta un certo sentimento di compassione per questo modo di essere così poco fiducioso verso se stesso e verso la vita.
Eppure, in tutto il negativo che lo circonda e che è dentro di lui, continua a brillare una fioca luce di speranza, che lo porta a non arrendersi e a mostrare curiosità verso un futuro dai contorni non proprio certi e sicuri....

Ripeto (e mi costa farlo): anche se la storia di per sè non è male, essa non è scritta in un modo tale da invogliare la lettura; i personaggi non aiutano, ahimè, ma sono il problema minore: urge una seria correzione della parte stilistica e sintattica dello scritto.

Mi manca ancora la seconda parte del romanzo, quindi... TO BE CONTINUED!

BUONA FINE E BUON PRINCIPIO!!

Citazioni condivise (Cose che nessuno sa)



Sto leggendo "Cose che nessuno fa" di Alessandro D'Avenia ed è denso di frasi molto belle!!
Scriverle tutte non sempre mi è possibile (dipende dal luogo di lettura...), ma questa ve la voglio riportare, perchè concerne i nostri amati LIBRI.

Un libro può contenere tutto il caos del mondo, ma le sue pagine sono cucite insieme e numerate, il caos non scappa da lì. Ordinare i propri libri dando loro la forma dei suoi interessi e domande era un piacere non comune, che ripeteva ogni giorno per non annoiarsi troppo.Credeva ai libri con la fede di una religione, trovava più realtà tra le righe che per le strade, o forse aveva paura di toccare la realtà direttamente, senza lo scudo di un libro.

martedì 30 dicembre 2014

Recensione "Espiazione" di Ian McEwan



Di solito, quando so che un film - che vorrei vedere - è tratto da un libro, leggo prima quest'ultimo; per "Espiazione" di Ian McEwan così non è stato.

ESPIAZIONE
di Ian McEwan


Espiazione
Ed. Einaudi
Trad. S. Basso
388 pp
13 euro
2005
Trama

Briony Tallis ha tredici anni ed è un tipetto riflessivo, un po' chiuso e che ha una grande passione: scrivere.
Per scrivere ci vuole (tra le tante cose) una certa dose di fantasia e, ahinoi, la nostra protagonista ne ha parecchia, tanto da prendere fischi per fiaschi e vedere qualcosa che in realtà non c'è mai stato

Briony ha soltanto 13 anni, è una ragazzina e crede di avere una cottarella per un ragazzo più grande di lei: Robbie Turner.

Robbie è un bel giovanotto, figlio della governante di casa Tallis, che ha potuto proseguire gli studi ed andare al college grazie alla generosità del padre di Briony.

E poi c'è lei, Cecilia. 
E' la sorella maggiore di Briony ed è innamorata di Robbie, ricambiata.

Briony intercetta per caso e per sbaglio una lettera di Robbie per l'amata e ancora per caso, si ritroverà spettatrice di una scena d'amore/sesso tra i due innamorati.
L'invidia si fa strada dentro di lei ed, insieme ad essa, anche la paura e l'errata percezione che Robbie stesse facendo del male alla sorella.
.
A dar man forte alla convinzione di aver assistito ad una violenza, interviene un episodio drammatico che vede coinvolta la cugina Lola....

Una serie di equivoci ed incomprensioni farà si che Briony, convinta che Robbie sia un maniaco e che abbia violentato tanto Cecilia quanto Lola, testimoni contro il ragazzo che,  seppur innocente, verrà arrestato e incarcerato.

La prima parte del libro si concentra sulla descrizione di quell'afosa giornata d'estate, nel corso della quale questo evento tragico cambierà in modo irreversibile il destino di molte persone: quello di Cecilia e Robbie, de loro amore, e quello di Briony.

Robbie avrà l'opportunità di riscattarsi e dimostrare la propria innocenza?
Potrà vivere liberamente il puro amore che lo lega a Cecilia, alla quale ha promesso di tornare?

A creare confusione e dolore c'è la guerra, col suo carico di morte, sofferenze, paura...; una guerra che separa, che dilania corpi e anime, ma che pure non riesce a togliere nei cuori la speranza di rivedere i propri cari.

Nella guerra l'uomo dà il peggio di sè, ma forse anche il meglio, se consideriamo coloro che decidono di scendere in campo per prendersi cura dei soldati feriti, come nel caso delle infermiere.

Tra queste infermiere ci sarà anche la ormai cresciuta Briony.

Riuscirà a ottenere il perdono di Cecilia e Robbie, proprio lei che con una parola, a causa di una valutazione sbagliata di comportamenti più grandi di lei (lei, che si crede erroneamente saggia e matura, ma alla fin fine è solo una bambina), ha segnato tristemente il destino di due persone?

Si legge "Espiazione" aspettando e sperando che ci sia giustizia per gli innocenti e punizione per chi ha sbagliato.
Ci si aspetta il lieto fine, insomma, ed è pure comprensibile.

Verso la fine il piano della narrazione cambia e ci ritroviamo ai giorni nostri con una Briony ormai vecchia, che ha concluso il suo romanzo più importante: quello in cui racconta la verità, per espiare la propria colpa e trovare pace dentro di sè.

.
"Espiazione" è un romanzo che vuol far riflettere su come certi errori, commessi nell'incoscienza e senza una reale percezione degli stessi nè delle loro possibili conseguenze, possano in realtà stravolgere le vite delle persone coinvolte e come non sempre sia possibile rimediare.

Ne resta  un mucchio di rimpianti e sensi di colpa, davanti ai quali si può provare solo tanta tristezza.


E' un libro pieno di sentimenti, con personaggi psicologicamente descritti molto bene, il che permette al lettore di "entrare" nel loro mondo, di capirne azioni e reazioni... 

Certo, a me ha lasciato un po' di amaro in bocca il finale e alcune parti le ho trovate un po' prolisse e lente, ma in generale è una lettura che merita, McEwan è davvero un ottimo scrittore (ho scoperto l'acqua calda... ^_^).

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