venerdì 9 gennaio 2015

Recensione "Cose che nessuno sa" di Alessandro D'Avenia



Un altro libro va ad aggiungersi alle letture di quest'anno appena iniziato.

COSE CHE NESSUNO SA
di Alessandro D'Avenia


Ed. Mondadori
Trama

Margherita ha quattordici anni e sta per iniziare il liceo. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l'irriverente nonna Teresa. 
E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell'Odissea: così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino.




La vita di Margherita, a 14 anni, sembra davvero perfetta: ha due bei genitori che si amano, un fratellino (Andrea) dolce e curioso, una nonna materna saggia e dalle mani d'oro (i suoi dolci sono qualcosa di spettacolare)... e tra un po' di tempo avrà anche dei nuovi compagni, perchè si avvicina il momento di varcare le soglie del liceo.
Ha paura Margherita, per questa nuova esperienza che dovrà affrontare e che, in qualche modo, segnerà un passo sempre più lontano dall'infanzia; sta crescendo, lo sa, e i timori che attraversano la sua mente sono quelli che ogni adolescente prova, quando si rende conto di non essere più un bambino, ma allo stesso tempo sa di non essere ancora un adulto.
Eppure non c'è da avere paura: Margherita ha accanto a sè la sua famiglia, che la sostiene, la coccola, la protegge.
Ma, come un lampo improvviso in un cielo sereno, un giorno arriva un messaggio in segreteria; il messaggio più terribile che la ragazzina potesse ascoltare: suo padre se n'è andato e non tornerà a casa.

Perchè papà se n'è andato, abbandonandoci come se si fosse stancato di noi?, si chiede la ragazzina, arrabbiata e confusa.

Margherita non può non farsi questa domanda e vorrebbe avere risposte dalla madre, che però è altrettanto disperata e dolorosamente sorpresa al pari della figlia.

L'abbandono del padre diventa ancora più pesante in vista dell'ingresso a liceo: tra professori e compagni nuovi, la timida e impacciata Margherita si sente smarrita, sola, inadeguata.
A darle un pizzico di fiducia ci pensa la compagna di banco Marta, sorridente, allegra, un po' pazzerella e sicuramente molto affettuosa.

Non solo, ma a darle forza e coraggio c'è lei, nonna Teresa, con cui trascorre molto tempo a chiacchierare, a dirle il suo dolore e a sentirle parlare di ricordi sulla vita passata, su nonno Pietro e il loro grande amore.

Quel grande amore che tra il papà e la mamma non c'è più e chissà se lei, Margherita, così riservata e poco interessante, ne vivrà uno tanto bello e forte!

Chissà se quel ragazzo un po' più grande di lei, dagli occhi così chiari, lo sguardo penetrante, i capelli scuri, che cammina per i corridoi della scuola spavaldo e scontroso, si accorgerà mai di lei?
A Margherita sembra impossibile, eppure Giulio, bello e un po' schivo, è rimasto colpito dalla ragazza, e non fa che pensare a lei, sentendo che qualcosa li unisce, anche se non sa bene di che si tratta.

Amore a prima vista?
Proprio a lui che non sa cosa voglia dire amare?

Lui che è stato abbandonato, rifiutato dai genitori, costretto a crescere senza punti di riferimento, senza nè ricevere ne imparare a dare amore, covando dentro di sè rancore, sfiducia verso il prossimo, e imparando troppo in fretta a rivestire il proprio cuore di una scorza dura, inossidabile, difficile da spezzare perchè vi entrino dolcezza, parole gentili...

Ma Giulio è bisognoso di amore come ogni essere umano e non aspetta altro che incontrare qualcuno che finalmente gli faccia provare la bellezza e la forza dell'amore vero, dal quale finora si è tenuto ben lontano,.. O forse è l'amore che finora è stato lontano da lui?

E dall'amore si tiene distante anche il professore di Latino di Margherita, che sembra amare solo la cultura e i libri, vivendo tramite essi e le storie che raccontano, rischiando però di lasciarsi alle spalle la vita vera, quella fatta di sentimenti reali, di persone, di responsabilità, di impegni, sacrifici.
Il prof ha una fidanzata, Stella, che lo ama e vorrebbe formare una famiglia col suo uomo..., il quale però, davanti ad una richiesta di Stella di rendere la loro storia seria, fugge, spaventato, impreparato.

E sarà proprio il prof, con la sua passione per l'Odissea e le vicende di Ulisse - un padre lontano dalla sua casa, e di suo figlio Telemaco, che va alla ricerca di lui - a risvegliare in Margherita il desiderio di iniziare un viaggio per cercare il padre che  se n'è andato e, chissà, convincerlo a tornare a casa.

Chi sarà il compagno di viaggio di Margherita, timida sì, ma anche tanto testarda e determinata a vivere nella propria realtà l'ardore delle pagine di un libro antico?

Ci sono viaggi difficili da intraprendere, che sappiamo già - prima ancora di iniziarli
- si caratterizzeranno per ostacoli e paure da superare; ma sono proprio  quelli i viaggi che ciascuno di noi deve decidersi ad affrontare per ritrovare quella parte di se stessi - la più genuina, quella che forse non mostriamo mai, per pudore, vergogna, fragilità - che le tempeste della vita ci avevano fatto smarrire. 

L'Autore, con uno stile ed un linguaggio che ti entrano dentro, intriso di metafore e frasi profonde, ricche di significato, ci presenta le vite e le vicende di persone diverse tra loro eppure accomunate dal bisogno impellente di superare paure e limiti, che finora li hanno tenuti un po' nell'ombra, impedendo loro di vivere appieno.

E' un romanzo con una storia lineare e, se vogliamo, semplice, che cattura il lettore e lo invita ad immergersi nelle parole, nei sentimenti, e che lascia molto spazio alla riflessione su tanti temi: l'amore (tra genitori e figli, tra marito e moglie, tra nonna e nipote), l'amicizia, la passione per il proprio lavoro, i turbamenti tipici dell'adolescenza..., e D'Avenia ce ne parla con sensibilità e delicatezza.

Mi sono goduta ogni rigo e ogni pagina, segnandomi molti passaggi e apprezzando i riferimenti ai libri e a tanti autori importanti.
Forse un po' meno mi hanno colpita le frasi tratte da canzoni (troppe, per i miei gusti) e soprattutto i continui rimandi all'Odissea (in certi momenti ho avuto l'impressione che l'Autore volesse intavolare proprio una lezione scolastica ai suoi lettori...).
Tra i personaggi mi è piaciuta molto nonna Teresa, col suo modo di parlare dolce e forte allo stesso tempo, la sua saggezza antica, il suo linguaggio "misto" (italiano e siculo).

Fatta eccezione per alcuni passaggi dove il ritmo è stato più lento, è una storia che si legge con interesse, che sa emozionare nella sua semplicità, che ci fa fermare e riflettere (a me piacciono molto i libri e i personaggi pieni di momenti introspettivi, non li reputo pesanti, quando sono ben incastrati nelle vicende narrate) e che forse piace anche per il finale (che magari qualcuno potrebbe giudicare "scontato", ma forse è soltanto... il più "giusto").

Assolutamente consigliato e mi riprometto di leggere altro di questo scrittore.

giovedì 8 gennaio 2015

Anteprime Butterfly Edizioni



Carissimi lettori ed amici!!

Direttamente dalla mia casella email le ultimissime anteprime Butterfly Edizioni.

LA CERCATRICE DI SOGNI
di Fabiola Danese


Pagine: 234
Prezzo: 14,00
Per acquistare: La cercatrice di sogni

Trama

Nyx ha diciassette anni e un nome greco che ricorda la notte e i suoi misteri. Da quando ha perso i suoi genitori vive con la sorella Eris che è tutto ciò che resta della sua famiglia e delle sue radici. 
Il suo migliore amico, Tris, è l'unica persona al mondo a conoscere il più grande segreto di Nyx: ogni notte, quando si addormenta, lei raggiunge le anime perdute e le accompagna verso il loro destino. 
A stravolgere l'equilibrio della sua vita arriverà Aries, un ragazzo dai magnetici occhi verdi che la segue dappertutto e nasconde dentro di sé lati oscuri che neppure ricorda di possedere. 
Tra sogni e visioni, amori difficili e amicizie sull'orlo del precipizio, Fabiola Danese racconta con grande maestria il mondo onirico che vive in ognuno di noi. 
Perché non c'è niente che l'amore non possa sconfiggere, neppure l'incubo più devastante.

L'autrice.
Fabiola Danese è nata a Taranto il 09/01/1990. Diplomata al liceo dei beni culturali Archita da Taranto e laureata in Editoria e Giornalismo presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Bari.
Autrice della raccolta di poesie “Tutta colpa di Cenerentola” (BookSprint Edizioni) e di numerosi racconti come “Quello che (non) so di te” compreso nell’antologia Obession 2, “Senza fare rumore”, compreso nell’antologia Ispirazione pura e molti altri. “La cercatrice di sogni”, pubblicato dalla Butterfly Edizioni, è il suo primo romanzo
.

Il momento della cover (Carnival of Lies )



La cover di oggi mi ha colpito per il colore: il glicine/lilla chiaro, che a me piace moltissimo.

Quale cover vi ha attirato, questa settimana?

19367204
ebook, 36 pages
Published December 2nd 2014
by HarperCollins

Frammenti di... "Cose che nessuno sa"



Il libri.... parlano di noi!

Raccontami la tua storia; se ciò che hai patito si dimostrerà, alla considerazione, soltanto un millesimo di ciò che ho patito io, ebbene, tu sei un uomo allora, e io ho sofferto come una fanciulla; eppure tu somigli alla Pazienza che contempla le tombe dei re e disarma la Sventuracol sorriso. Chi erano i tuoi parenti? Il tuo nome, mia gentile ragazza? Racconta, te ne supplico. Vieni, siedi accanto a me.
Margherita si chiese se tutta la letteratura parlasse di lei. Il professore era diventato inconsapevolmente la porta attraverso cui entrano, da un mondo lontano e più vero del nostro, risposte a cose che nessuno vuole sapere. Nella vita di tutti i giorni nessuno ti chiede di raccontarela storia che ti morde il cuore e te lo mastica, e se qualcuno te la chiede, nella vita di tutti i giorni nessuno riesce a raccontare quella storia, perché non trovi mai le parole adatte, le sfumature giuste, il coraggio di essere nudo, fragile, autentico. Quella storia deve piombare dafuori, come quando accade che i libri ci scelgano e gli autori diventino amici a cui vorremmo telefonare alla fine della lettura per chiedere loro come fanno a conoscerci o dove hanno sentito la nostra storia. Quella storia è uno specchio che ti sorprende a esclamare: questa è lamia, questo sono io, ma non avevo le parole per dirlo. E forse scopri di non essere solo, definitivamente solo.

mercoledì 7 gennaio 2015

Il mio parere sul film...: "Il ricco, il povero e il maggiordomo" di Aldo Baglio&co.



La sera dell'Epifania, con mio marito e una coppia di amici, abbiamo deciso di fare una passeggiata a Molfetta (e di cenare nella bella Trani) e guardarci un film insieme.
Fosse stato per me, avrei scelto "Si accettano miracoli", con Alessandro Siani, ma i miei amici l'avevano già visto, quindi abbiamo optato comunque per qualcosa di leggero e divertente.
La scelta è caduta sul trio Aldo Giovanni e Giacomo.


IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO

Italia 2014

Genere: Commedia
durata 102'

Regia di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Morgan Bertacca

Con Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Giuliana Lojodice, Francesca Neri, Sara D'Amario, Guadalupe Lancho, Massimo Popolizio...

Poster
dall'11 dicembre al cinema
Tre uomini diversi per fisico, carattere, ceto sociale, professione, vita sentimentale.

Aldo è il povero della situazione: scapolo, fa il venditore ambulante abusivo, senza bancarella (il su sogno è averne finalmente una), vive con la simpatica mamma Calcedonia, che vorrebbe vederlo fuori di casa e sposato.

La vita di Aldo si incrocia con quella del ricco e del maggiordomo, rispettivamente Giacomo e Giovanni.
Il primo è un industriale un po' snob, che tratta tutti con sufficienza (in particolare, il fedele e paziente Giovanni), attaccatissimo al lavoro e al lusso.

Giovanni è sempre dietro al proprio datore, lo riverisce, lo serve come uno schiavo e non ha il coraggio neanche di svelargli la sua storia segreta con la domestica venezuelana Dolores, la quale preme perchè il suo fidanzato la impalmi!

In seguito ad un incidente, Aldo entra nella villa e nella vita di Giacomo e Giovanni, i quali, loro malgrado,  dovranno "fare affari" con il venditore abusivo, per salvare Giacomo dal tracollo finanziario..

I tre si ritroveranno a vivere sotto lo stesso tetto e tra loro nascerà una strana amicizia, pur non soffrendosi l'un l'altro e pur avendo ognuno i propri problemi da risolvere.

Giovanni riuscirà ad avere il coraggio di vivere liberamente il proprio amore?
Aldo potrà comperarsi una bancarella per vendere al mercato?
La situazione finanziaria di Giacomo si risolleverà?

Se volete saperlo, non vi resta che guardare il film e seguire le caotiche vicende dei tre amici, aspettando che tutto si metta a posto!

Che dire...?

Non è il miglior film di Aldo Giovanni e Giacomo (che mi piacciono moltissimo!!) e tanto meno  rientra tra le migliori commedie italiane degli ultimi anni.
La trama ha un che di confusionario, e le diverse gag presenti non mi hanno coinvolta più di tanto...; il ritmo è alquanto lentino e il tutto, nel complesso, non risulta particolarmente avvincente e/o divertente.
Non mi sono rotolata dalle risate, ecco, e avrei voluto..: ho scelto un film del genere anche per questo!

Mi ha strappato qualche sorriso, questo sì, ma non mi ha entusiasmato.

Cionondimeno, ho apprezzato che i tre abbiamo rinnovato un po' il repertorio di battute e anche il messaggio finale non è male, anzi ci sta bene con i tempi che viviamo (crisi economica, sociale, di valori, ecc...).

Per farla breve, è un film carino, abbastanza godibile, ma non mi sento di consigliarvelo con tutto il cuore....

Per leggere le recensione di altri film clicca sull'etichetta "Cinema"

Un libro, una citazione



Continua la lettura di "Cose che nessuno sa" di D'Avenia  (purtroppo per impegni improrogabili, non riesco nè a mettermi a leggere in modo costante, né ad aggiornare il blog).

-
Di sicuro c’è che gioia e dolore sgorgano da un’unica fonte, il cuore del cuore. Il cuore non è altro che una fila di stanze, sempre più piccole, una immette in un’altra attraverso una porta chiusa e scale che scendono. Sono in tutto sette stanze. Il cuore del cuore è la settima, la più difficile da raggiungere, ma la più luminosa perché le pareti sono di cristallo. Gioia e dolore vengono da quella stanza e sono la chiave per entrarci. Gioia e dolore piangono le stesse lacrime, sono la madreperla della vita, e quel che conta nella vita è mantenere intatto quel pezzetto di cuore, così difficile da raggiungere, così difficile da ascoltare, così difficile da donare, perché lì tutto è vero.


Cito e canto... "Quello che le donne non dicono"



Come vi ho detto qualche giorno fa, le citazioni belle presenti n "Cose che nessuno sa" di D'Avenia sono davvero tante.

Eccone un'altra con canzone annessa.

«Alle donne piace pensare un pensiero senza contorni...»«E qual è?» la interruppe lui impaziente, ma lei lo ignorò.«Alle donne piace crogiolarsi nell’attesa... Per poter poi ricordare meglio quel momento, registrando ogni dettaglio, ogni segno sul volto altrui, ogni colore e profumo...»«E quindi?»«A noi donne piace essere intuite, indovinate e a volte persino inventate... E ci fa impazzire scoprire che l’uomo che abbiamo accanto vede in noi cose che nemmeno noi sappiamo».

QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO
(Fiorella Mannoia)


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