venerdì 16 gennaio 2015

Frammenti da... "La banalità del bene"




Giorgio Perlasca...: un eroe italiano.

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"A maggio la guerra era finita, il Terzo Reich era caduto. Nell'Europa distrutta ricominciarono a funzionare treni e stazioni. Il 29 maggio del 1945, un trafiletto su un quotidiano di Budapest annunciava la partenza dalla capitale ungherese dell'amico italiano. Alla stazione Est, in attesa del treno, venne a salutarlo una piccola folla, amici e persone cui aveva salvato la vita. Davanti ai binari si presentò una delegazione degli inquilini della casa di piazza Santo Stefano 35 e gli consegnarono l'ultimo attestato:

Ci dispiace apprendere che lasciate l'Ungheria, diretto alla vostra terra natale,. l'Italia. In questa occasione vogliamo esprimervi l'affetto e la gratitudine delle diverse migliaia di ebrei sopravvissuti grazie alla vostra protezione. Non ci sono parole per lodare la tenerezza con cui ci avete sfamato e vi siete preso cura dei vecchi e degli ammalati. Ci avete incoraggiato nel momento in cui eravamo vicini alla disperazione e il vostro nome non mancherà mai dalle nostre preghiere. Che Dio Onnipotente possa ricompersarvi.".

E. Deaglio, La banalità del bene

Recensione: LA BANALITA' DEL BENE di Enrico Deaglio



Finalmente riesco a recensire il primo libro dedicato alla "Giornata della Memoria"!
Ho in lettura "La lista di Schindler" e devo confessarvi che è più "tosto" di quanto pensassi, infatti vado piuttosto lenta!!

LA BANALITA' DEL BENE
di Enrico Deaglio


La banalità del bene
Ed. Feltrinelli

"Lei che cosa avrebbe fatto al posto mio?".
Una domanda semplice e, allo stesso tempo impegnativa, cui è difficile dare una risposta onesta e vera.
Ma l'Autore se l'è sentita porre davvero da un uomo anziano, che gli ha raccontato la propria storia; quella storia sconosciuta per troppo tempo e troppo tardi resa nota "al mondo", e davanti alla quale ci si sente piccoli e senza parole.

"La banalità del bene" sembra un romanzo d'avventura, e in un certo senso lo è, contrassegnato com'è da caos, spari, grida, paura, lo sfondo della seconda guerra mondiale, l'incubo di vagoni pieni di gente ammassata e sfinita, in viaggio verso la morte.

Ma questo non è un romanzo: è una storia vera.

E' la storia di un uomo che ha mentito, che s'è inventato un incarico di responsabilità e un ruolo diplomatico da lui completamente lontani, che è andato di qua e di là tra le strade di Budapest rivendicando protezione per  migliaia di ebrei, sotto la bandiera del consolato spagnolo.*

Un commerciante padovano con un passato di fascista entusiasta e soldato volontario in Spagna al servizio di Franco che, in un momento storico tra i più difficili nella storia umana, ha "semplicemente" preso una decisione, si è prefisso degli obiettivi e non ha esitato a spacciarsi per un diplomaitco spagnolo (lui che era "nessuno"!) pur di perseguirli. 

A costo della propria vita..., lui che avrebbe potuto tranquillamente mettersi in salvo, decide di restare in un paese tormentato dalla guerra e perseguitato dai nazisti, e fare quello che ciascun uomo, dotato della capacità di discernere il bene dal male e convinto di scegliere il bene, dovrebbe sentirsi in obbligo di fare.

Lui, uno spettatore tra vittime e persecutori, aveva mostrato che un orrore si riesce a riconoscerlo in tempo, dai primi sintomi, e che ci si può opporre senza aspettare.


Conosciamo la storia di Giorgio attraverso i suoi racconti e il suo diario, e conosciamo "le sue gesta eroiche", che fanno di lui la persona straordinaria che è stata: un uomo sostanzialmente solo, in terra straniera, circondato da pochi amici fidati (ricordiamo Madame Tournè e l'avvocato Farkas), che sforna documenti falsi, organizza e difende otto "case rifugio", trova cibo, strappa tante persone dal viaggio verso la morte "per il rotto della cuffia", come fu con due gemelli, che un impaurito, ma allo stesso tempo coraggioso, pseudoconsole rubò nientemeno che a Adolf Eichmann.

Giorgio Perlasca e Adolf Eichmann si incontrarono per una manciata di minuti, in una mattina di ordinario macabro trasporto di ebrei ungheresi verso Auschwitz. Fu un match breve, tra un calmo tenente colonnello delle SS contro un emozionato diplomatico spagnolo. Avevano più o meno la stessa età, uno aveva il potere e l'altro non l'aveva. Ma vinse quest'ultimo, che non era diplomatico e neppure spagnolo.Di questa storia che è rimasta così impressa nella memoria di Giorgio Perlasca, quello che a me piace di più è che ci fu una scelta.L'italiano vide due ragazzi gemelli ed ebbe uno scatto pensando che si poteva fare qualcosa per evitare che fossero Uccisi. Il tenente colonnello tedesco forse non li vide neanche (me li immagino rannicchiati dentro la macchina) e, con un gesto della mano, li lasciò vivere. Per lui erano due numeri, non due persone. Un fatto statistico.

Insomma, un magnifico impostore, il nostro eroe italiano, che è però, prima di ogni cosa, solo e soltanto un uomo, e le pagine del suo diario ce lo mostrano per quello che è: un uomo che provava paura, smarrimento, ansia, ma che non ha smesso di pensare agli altri prima che a se stesso, e la consapevolezza del pericolo che correva non lo ha distolto dal suo intento: salvare vite innocente dalla follia dell'odio razziale.

Un eroe cui, giustamente, non sono mancati i dovuti riconoscimenti.

  • Premiato prima in Ungheria con l'Ordine della Stella d'Oro da parte del Parlamento
  • Giusto tra i Giusti e cittadino onorario di Israele
  • onorato dall'Holocaust Memorial Council di Washington e dal comitato Raul Wallenberg di New York
  • commendatore di numero dell'Ordine di Isabella per decreto del Re di Spagna Juan Carlos
  • In Italia, Commendatore Grand'Ufficiale.

Una storia che smuove le coscienze e che inevitabilmente ti porta ad affermare: 

Giorgio Perlasca è  un uomo cui vorremmo assomigliare 

Giorgio Perlasca, nel 1961, non andò a testimoniare a Gerusalemme e in Italia, l'articolo che raccontava quanto aveva fatto, passò del tutto inosservato. Ma se si fosse presentato al banco dei testimoni e il pubblico ministero gli avesse domandato: - Signor Perlasca. Lei era un commerciante italiano. Lei non era parte in causa. Lei avrebbe potuto scappare da Budapest. Perché ha fatto tutto quello che ha fatto? Perlasca avrebbe risposto allora con le poche parole che ripete adesso.- Vedevo delle persone che venivano uccise e, semplicemente, non potevo sopportarlo. Ho avuto la possibilità di fare, e ho fatto. Tutti, al mio posto, si sarebbero comportati come meAvrebbe forse aggiunto, con la sua lenta cadenza veneta: - Si dice in Italia: l'occasione fa l'uomo ladro, di me ha fatto un'altra cosa. E avrebbe dato la prova che anche nella più impenetrabile nebbia, esiste - perché è propria dell'animo umano - una tentazione irriducibile, indicibile, fiabesca alla banalità del bene.
Assolutamente consigliato... film compreso!


Articoli correlati:

Giornata della Memoria. Giusto tra le nazioni: Giorgio Perlasca


* L'Ambasciata spagnola rilasciò visti utilizzando una legge promossa nel 1924 da Miguel Primo de Rivera, che riconosceva la cittadinanza spagnola a tutti gli ebrei di ascendenza sefardita (di antica origine spagnola, cacciati alcune centinaia di anni addietro dalla Regina Isabella la Cattolica) sparsi nel mondo.La legge Rivera è dunque la base legale dell’intera operazione organizzata da Perlasca, che gli permette di portare in salvo 5218 ebrei ungheresi.

giovedì 15 gennaio 2015

Novità in casa Fanucci Editore (gennaio 2015)



Il meglio dello sci-fi per ragazzi ed il Fantasy più emozionante. Sono disponibili in ebook: VIOLET e  IL TRONO OMBRA.


Per gli amanti dell'urban paranormale, fantascientifico, intenso:

VIOLET
di Jessica Brody


Fanucci Editore
IN EBOOK il 15 Gennaio
IN LIBRERIA 29 Gennaio
Trama

Quando il volo 121 della Freedom Airlines precipita nell’oceano Pacifico, nessuno si aspetta che ci siano dei superstiti. 
Così, la notizia di una ragazza ritrovata a galleggiare tra i rottami dell’aereo, praticamente illesa, fa il giro del mondo. 
Nessuno sa spiegarsi come possa essere sopravvissuta... tantomeno lei.
La sua mente è una tabula rasa: non ricorda il proprio nome né nessun avvenimento della sua vita, e non sa spiegare cosa ci facesse su quel volo. 
Le sue impronte digitali e il suo DNA non si trovano in alcun database, nessuno ha denunciato la sua scomparsa.
Intrappolata in un mondo che non riconosce, con delle abilità che non è in grado di comprendere e ossessionata da una minaccia che è solo un’eco nella sua testa, la ragazza misteriosa si sforza di rimettere insieme i pezzi del proprio passato e scoprire chi è veramente. 
Ma a ogni indizio seguono nuove domande, e lei non ha abbastanza tempo per trovare le risposte. 
La sua unica speranza è un ragazzo affascinante, che sostiene di conoscerla da prima dell’incidente e di averla aiutata a fuggire da un esperimento top secret.
 Ma lei di chi può fidarsi davvero?


E poi l'attesissimo seguito de I MILLE NOMI..:

IL TRONO OMBRA
di Djang Wexler


Fanucci Editore
IN EBOOK il 15 Gennaio
IN LIBRERIA 29 Gennaio
Trama

Il re di Vordan giace sul letto di morte. Presto sua figlia Raesinia Orboan gli succederà al trono, ma il regno è minacciato da uomini ambiziosi, e povertà e speculazione stanno spingendo la popolazione allo stremo.
È questo lo scenario che si presenta agli occhi di Janus, Winter e Marcus quando giungono nella capitale dopo essersi separati dal reggimento dei Coloniali. In un ultimo atto volto a proteggere il regno, il re nomina Janus ministro della Giustizia, nella speranza di contrastare l’influenza del duca Orlanko, un uomo pericoloso in grado di tenere sotto scacco la futura regina.
Marcus viene nominato capo del corpo di pubblica sicurezza, mentre il compito di Winter sarà di infiltrarsi in un quartiere popolare in fermento, per disporre le proprie pedine nella partita contro Orlanko.
La situazione in città è tesa, e dopo la morte del padre, il primo atto regio di Raesinia è l’istituzione di un comitato di rappresentanza popolare al quale cedere temporaneamente le prerogative politiche. 
Anche Janus, Marcus e Winter lottano insieme al popolo per quella terra che avevano creduto di non vedere più. Ad attenderli c’è la battaglia più difficile: il duca Orlanko sta marciando verso la capitale, alla guida di un reggimento incaricato di sedare la rivolta. 
Ma non sarà l’unica minaccia che dovranno affrontare, perché le grandi potenze del continente sono allarmate dal nuovo assetto politico-sociale di Vordan...

Segnalazione fantasy: "La Principessa degli Elfi - La Rivolta" di Licia Oliviero



Non molto tempo fa avevo recensito LA PRINCIPESSA DEGLI ELFI, un fantasy della scrittrice esordiente Licia Oliviero, e che fa parte della Trilogia la Principessa degli Elfi (“La Principessa degli Elfi”; “La Principessa degli Elfi - La Rivolta”; “La Principessa degli Elfi - La Maledizione”).

In questi momenti vi proporrò il seguito...:

La Principessa degli Elfi - La Rivolta
di Licia Oliviero


Genere Romanzo: Fantasy
 Casa Ed.: Narcissus Self Publishing
 Pagine: 244 (Kindle)
 Prezzo: 2, 99 €
 Formato: ePub, Kindle
edito il 19 Ottobre 2014
Trama

L’Oscurità sembra aver vinto ed eclissato la Luce.
Layra e Ally sono prigioniere e sfruttate dai loro nemici, mentre Anter è libero in un regno prostrato e in catene. Catene che iniziano a cedere, forzate dagli Elfi della Luce ribelli che, sfuggiti ai rastrellamenti nemici, intendono combattere per riprendersi la propria patria.
Si avvicina una nuova battaglia: mettere al sicuro i prigionieri e le persone amate non è sufficiente, nascondersi non è più un’opzione valida, per quanto allettante possa sembrare.
La sfida è assolutamente impari, ma ciò che spinge Layra e i suoi alleati è l’amore per la propria casa, per la propria famiglia e per il proprio futuro, di gran lunga superiore alla sete di potere e vendetta.

Sito web: 


L'autrice.
Licia Oliviero è nata a Torre del Greco nel 1995, nell’anno in corso ha conseguito la maturità Scientifica con il massimo dei voti e si è iscritta alla facoltà di Lettere Moderne.
Ha da sempre una fervida immaginazione e una predilezione per tutto ciò che appartiene al mondo della fantasia. Considera la lettura un bisogno primario, adora perdersi nei mondi di carta e inchiostro.
L’amore per la scrittura deriva direttamente da queste passioni, scrivere è stato inizialmente il mezzo per dare sfogo alla fantasia, mentre adesso è una necessità, capace di rapirla anche per giornate intere.
Il suo esordio letterario è stato "La Principessa degli Elfi", seguito da "La Principessa degli Elfi - La Rivolta", secondo volume della trilogia fantasy
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Segnalazione paranormal romance: "Rebirth - I Tredici Giorni" di Alessia Coppola



Buon pomeriggio, lettori e amici!!
Spero di farvi cosa gradita segnalandovi un paranormal romance di un'autrice esordiente!!

REBIRTH - I TREDICI GIORNI
di Alessia Coppola


Editore: Dunwich Edizioni
137 pp (ebook)
184 pp (cartaceo)
2,99 euro (ebook) 
9,90 euro (cartaceo)
Data di uscita ebook: 25/11/2014
Data di uscita cartaceo: Gennaio 2015

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Trama

New Orleans, 1939
Le luci del teatro si spengono. Grace stempera il trucco di scena. Si specchia. Segue con lo sguardo una ruga.
Si rende conto che il tempo scorre anche per lei. Ma lei non vuole invecchiare. Con il cuore in tumulto esce dal teatro. 
Ad attenderla c’è un uomo in nero che le promette l’eterna giovinezza.
E se riuscisse davvero a impedirle di invecchiare?
Grace stringe un patto con lui, ignorando che in realtà è un demone figlio della Morte. Un Chronat.
Da questo momento, ha tredici giorni per fuggire. Se il demone riuscirà a trovarla prima della mezzanotte del tredicesimo giorno, lei apparterrà alle schiere della Morte e diventerà un Chronat a sua volta. In caso contrario, sarà libera.
Ma il percorso che attende la seducente attrice è pregno di sorprese. Non ultima quella che la porterà tra le braccia di Ayku, custode designato per proteggerla dal Chronat. 
Tra creature angeliche dedite al Bene e demoni votati al Male, Grace si ritroverà per la prima volta nella sua vita a dover scendere a patti con il Destino… e a compiere la sua scelta.

UN ASSAGGIO

Sentii una brezza fresca solleticarmi la fronte. Era così piacevole che quasi mi dispiacque riaprire gli occhi.
Eppure lo feci.
Due iridi di giada mi fissavano, incorniciate da una cascata di trucioli d’ebano.
Misi a fuoco e lo vidi. Era un giovane di una bellezza raggiante, disarmante. La bocca era un cesello perfetto e il naso dritto lo faceva apparire una divinità olimpica.

Teneva sollevata sulla mia fronte una mano liscia dalle dita flessuose come gambi di calle. «Perdonami se ti ho spaventata», sussurrò, con una voce che mi ricordò il suono del vento autunnale tra le foglie.


L’AUTRICE
Alessia Coppola è una blogger, illustratrice e scrittrice pugliese.
Dopo aver frequentato il liceo artistico della sua città, Brindisi, ha proseguito gli studi presso la Facoltà di Beni Culturali, per poi trasferirmi a quella di filosofia e ancora in sociologia con indirizzo criminologia. Durante gli anni dello studio, si è dedicata alla scrittura, pubblicando nel 2005 Pensieri nel Vento, raccolta di poesie edita da Kimerik Edizioni. Nel 2009 è venuta alla luce la seconda raccolta di poesie Canto di Te per Damiano Edizioni. Dal 2009 a oggi ha collaborato attivamente con editori, blog e riviste, come articolista e illustratrice. Nel 2012 è stata la volta di Le Avventure di Billino lo Stregatto pubblicato da Wip Edizioni, una favola moderna per bambini, corredata da illustrazioni.
Nel Natale 2014 verranno alla luce due raccolte di fiabe per l’infanzia. La prima, Coccole d’Inchiostro, per Parco Multimedia Edizioni e l’altra Tre Gemme nello Scrigno per Balsamo Edizioni.
Nel febbraio del 2015 per conto di Edizioni il Ciliegio uscirà una raccolta di racconti gotici/horror/steampunk, dal titolo Oltre lo Specchio. Sempre per la stessa CE, nel novembre del 2015 verrà pubblicato un breve romanzo Fantasy per l’infanzia, dal titolo Eleanor e il Principe delle Ninfee.
Per la Casa Editrice Dunwich, l’autrice pubblicherà presto altre opere.

mercoledì 14 gennaio 2015

Citazione d'autore (Ho lasciato entrare la tempesta)



Citazione d'apertura a "Ho lasciato entrare la tempesta" di Hannah Kent.

Sono stata più spietata 
con chi più ho amato.

La Laxdœla saga

Il significato del termine epigrafe al quale mi rifaccio
è quello dato dalla Treccani.it "Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi,
per dedica o ricordo
; più particolarm., citazione di un passo d’autore
o di opera illustre
 che si pone in testa a uno scritto
per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire

ANTEPRIME GARZANTI (febbraio 2015)



Belle le anteprime Garzanti previste per febbraio!
Se siete curiosi, date un'occhiata anche voi insieme a me!

- Le mille luci del mattino di Clara Sànchez, da mesi numero uno in Spagna, è una storia sulle trame nascoste e impreviste che legano le vite delle persone. Un romanzo dal respiro senza confini che insegna che niente è come sembra. E che la forza di una donna può sfidare l'oscurità. Perché c'è sempre qualcosa di segreto che vuole essere svelato.

- In silenzio nel tuo cuore: Il potente debutto di una giovanissima autrice dalla scrittura decisa, originale, graffiante. Il debutto potente di un'autrice di diciassette anni con una scrittura decisa, originale, incisiva. Un romanzo in cui si respira la vita vera degli adolescenti e il loro complicato mondo fatto di insicurezze e paure che possono portare a scelte sbagliate, ma anche a seconde possibilità inaspettate. Perché ci vuole coraggio per essere sé stessi, ma solo allora si comincia a vivere davvero.

- La ruga del cretino: il mondo di Andrea Vitali, esilarante e pittoresco, si colora con le tinte del giallo, portando le lancette del tempo all'epoca degli albori della psichiatria e della nascente criminologia moderna. Una prova letteraria che alla felicità narrativa unisce un desiderio di esplorazione che avvince il lettore.

LE MILLE LUCI DEL MATTINO
di Clara Sanchèz


Ed. Garzanti
Narratori Moderni 
Trad. di Enrica Budetta 
272 pagine 
€ 18.60
IN LIBRERIA 

5 FEBBRAIO 2015



Hai paura delle tue certezze?
Hai paura di fare domande?
Non fermarti.
Ogni luce ha la sua ombra.


Trama

Madrid. La luce si riflette sulle immense pareti a specchio del palazzo. Emma guarda dalla finestra il mondo che si perde in quell'intenso bagliore. 
È seduta alla scrivania di un ufficio con cui non ha alcuna affinità. Perché fare l'impiegata in una grande azienda non è mai stata la sua aspirazione. 
Ma Emma deve ricominciare dopo il fallimento della sua storia d'amore e del sogno di diventare una scrittrice. 
Il posto di assistente è arrivato al momento giusto.
Eppure quel lavoro non è come se l'aspettava. Il suo capo, Sebastián Trenas, passa le giornate a leggere libri: nessuna telefonata, nessuna riunione. 
Emma non riesce a spiegarselo, ma il suo sesto senso le suggerisce di non fare domande. 
Fino a quando arriva il giorno in cui non può più fare finta di niente. Mettendo in ordine alcune carte in vecchi faldoni, smuove qualcosa che doveva rimanere nascosto. 
Da allora tutto cambia: Trenas perde la carica di vicepresidente e dopo pochi giorni muore. Emma si sente in colpa e ha paura di quello che le sta accadendo intorno.
 Deve scoprire quale verità si cela dietro quegli uffici lussuosi e quelle pareti di cristallo. 
Perché nulla è come appare. E ora che due oscuri personaggi, due fratelli manager di successo, hanno sostituito il suo capo, la ragazza è convinta che i suoi sospetti siano fondati e che sia necessario scavare nel passato. 
Un passato che parla di bugie e segreti, di amori clandestini e di adozioni difficili. Solo in sé stessa Emma può trovare il coraggio per svelare il mistero. Perché c'è chi vuole fermarla. 
C'è chi vuole che su ogni cosa ricada il silenzio.
Un silenzio a cui Emma ha deciso di dare finalmente una voce.

Clara Sánchez ha conquistato tutti: i lettori, la stampa, la critica più illustre. Vincitrice di tantissimi premi, tra cui con Le cose che sai di me il premio Planeta, uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi del mondo, è una delle scrittrici più amate in Italia e ogni suo romanzo è un bestseller. Con Il profumo delle foglie di limone ha venduto un milione di copie e non ha mai lasciato la classifica dei libri più venduti.

L'autrice.
Clara Sánchez ha raggiunto la fama mondiale con il bestseller Il profumo delle foglie di limone, in cima alle classifiche di vendita per oltre due anni. Con Garzanti ha pubblicato anche La voce invisibile del vento e Entra nella mia vita. È l'unica scrittrice ad aver vinto i tre più importanti premi letterari spagnoli: il premio Alfaguara nel 2000, il premio Nadal nel 2010 e il premio Planeta nel 2013 con Le cose che sai di me.

Due new entry nella mia libreria: "Ho lasciato entrare la tempesta" - "A nome tuo"



Finalmente sono arrivati i due libri che avevo ordinato su Libraccio durante le festività natalizie ^_-

Che ne pensate?

HO LASCIATO ENTRARE LA TEMPESTA
di Hannah Kent


Ed. Piemme
Narrativa Storica
364 pp
17.50 euro
SETTEMBRE 2014
Trama

Strega, seduttrice, assassina: Agnes Magnusdóttir è accusata di molte cose.
Perché nell'Islanda del primo Ottocento, immersa nella nebbia e nelle superstizioni, lei, con la sua bellezza e la sua intelligenza ribelle e vivace, è una donna diversa dalle altre.
Anche per l'uomo che si è scelta: Natan Ketilson, "più vicino ai diavoli che agli angeli" mormorano nel villaggio, capace di risuscitare i morti con le sue pozioni.
E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, e Agnes è rimasta l’unica a piangerlo, il villaggio decide che la colpevole dell’efferato omicidio non può che essere lei.
E mentre attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia, facendoci scoprire pian piano la verità. La racconta agli unici amici che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e il giovane e inesperto confessore che si è scelta, Toti.
E anche se la morte sarà la fine inevitabile, per Agnes la vita continua altrove: nei pensieri, nei sogni, nelle letture.
Le cose che nessuno potrà toglierle.

L'autrice.
Hannah Kent è nata a Adelaide nel 1985. Da studentessa ha trascorso alcuni mesi in Islanda nell’ambito di uno scambio culturale promosso dal Rotary Club. È stato lì che ha sentito per la prima volta la storia di Agnes Magnusdottir, l’ultima persona a essere condannata a morte per decapitazione in Islanda, e se n’è innamorata. Il suo esordio, Ho lasciato entrare la tempesta è stato tra i libri più importanti del 2013 nel mondo anglosassone, e ha incantato la critica e i lettori.

A NOME TUO
di Mauro Covacich


A nome tuo
Ed. Einaudi
436 pp
22 euro

«Se te ne andrai scriverò io per te. Ricomincerò a nome tuo. Affronterò di nuovo il mare aperto anche se mi terrorizza e ti regalerò l'esordio che meriti.
Un libro che ha già ficcato le sue piccole radici rosa dentro il mio cervello, e sta crescendo, sta crescendo ogni giorno. Scriverò per te, ti darò una voce, però tu devi sparire»


Sinossi

Si comincia con un viaggio per mare.
C'è una nave militare che risale la costa dall'Albania a Trieste, sulla nave uno scrittore che lungo quell'Adriatico smagliante ripercorre la storia imperfetta e dilaniata di tutte le vite di frontiera.
Nascosta in cabina trova una capricciosa compagna di viaggio, eccitante come una fantasia. Lui si è imbarcato quasi per caso, recalcitrante «ambasciatore di cultura » nei paesi della costa orientale. Lei scappa e ricompare, lo attira e lo intrappola.
Vuole una storia, vuole la sua.
Il tema dell'identità, triestino quant'altri mai, è il vero nucleo di questo libro. Declinato in una storia avvincente - anzi due - si manifesta in tutta la sua complessità.
Da dove veniamo, che lingua parliamo, cosa mostriamo di noi, come ci raccontiamo a noi stessi e agli altri.
Se alla fine quello che ci cattura è un vertiginoso gioco di specchi, è perché lo scrittore è un prestigiatore. Nasconde le mani mentre seguiamo il volo della colomba.
Oppure mostra le mani per dire: guarda, questa è la mia magia.

Non c'è scrittore in Italia oggi che più di Mauro Covacich abbia scelto questa seconda strada. Seguire le tracce del suo percorso letterario significa davvero fare un viaggio dentro la finzione, per osservare la scrittura nel suo farsi e in filigrana la vita che scorre fuori e dentro i margini del foglio.

Con A nome tuo la dimensione del reale e quella della finzione implodono in un romanzo sorprendente, che riagguanta i frammenti di un’identità sparpagliata tra storia presente, storia passata e immaginazione. Forse questa volta il ciclo è davvero chiuso, e Covacich ci invita a guardare la sua opera con una nuova consapevolezza che può sembrare una resa, ma che, invece, è la sintesi dei legami misteriosi che attraversano la letteratura e la vita: «scrivere è mentire, sempre. Ma forse mentire è la mia condizione autentica, la verità dell’invenzione».

L'autore.
Mauro Covacich è nato a Trieste nel 1965. Ha pubblicato diversi libri di narrativa, tra cui: Storia di pazzi e di normali (Theoria 1993, Laterza 2007),Anomalie (Mondadori 1998, 2001), L'amore contro (Mondadori 2001 e Einaudi 2009), A perdifiato (Mondadori 2003, Einaudi 2005), Fiona (Einaudi 2005 e 2011), Trieste sottosopra (Laterza 2006), Prima di sparire (Einaudi 2008 e 2010), A nome tuo (Einaudi 2011) e L'esperimento (Einaudi 2013). È inoltre autore della videoinstallazione L'umiliazione delle stelle (Buziol - Einaudi - Magazzino d'Arte Moderna Roma 2010
).

martedì 13 gennaio 2015

On my wishlist



Due libri che vanno ad aggiungersi alla wishlist!
Li conoscete?

 La seduzione del Minotauro 
di Anaïs Nin


Fazi Editore
156 pp
12 euro
«E così lei cambiò e mutò, e la luce e il carezzevole calore la trasformarono in una stola di seta».

Sinossi
In questo romanzo, finora inedito in Italia, la Nin dà nuovamente voce ai più profondi e intimi sentimenti femminili. E questa volta la protagonista è una donna in bilico fra l'oblio e la consapevolezza, alla disperata ricerca di un più profondo equilibrio.
Lillian è una donna in fuga, apparentemente da un passato turbolento, ma in realtà da se stessa.
Nella città messicana di Golconda, dove lavora come pianista jazz in un nightclub, tenta di dimenticare e di costruirsi una nuova vita, lontano dal suo paese, da suo marito, dai suoi figli e dai suoi amanti.
Ma arriva presto a capire che questo è in realtà un viaggio tutto interiore, in cui il passato che aveva cercato di dimenticare torna prepotentemente a galla e chiede di essere ascoltato, guardato e capito.

L'autrice.
Nata a Parigi nel 1903 e morta a Los Angeles nel 1977, Anaïs Nin è tra le scrittrici più originali e irrequiete del XX secolo. Celebre per i suoi tempestosi rapporti d’amore (su tutti, il sodalizio erotico e letterario con Henry Miller), Anaïs Nin ha saputo affascinare uomini e donne di genio – Antonin Artaud, André Breton, Lawrence Durrell, Gore Vidal, Salvador Dalì, Pablo Picasso, Djuna Barnes – divenuti poi tutti indimenticabili personaggi del suo imponente Diario. Fazi Editore ha già pubblicato la fiction autobiografica Collages, la raccolta di saggi Mistica del sesso, i romanzi Le quattro stanze del cuore,Figli dell’Albatros, Seduzione del Minotauro, Scale di fuoco
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TUTTO E' IN FRANTUMI. 
1943. Diario di un'ebrea olandese
di Klaartje De Zwarte-Walvisch 


Ed. Guanda
Trad. L. Pignatti
176 pp
16.50 euro
Trama

Il 22 marzo 1943, in una bella giornata di sole, due «cacciatori di ebrei» prelevano Klaartje e Joseph de Zwarte dalla loro casa di Amsterdam. Finisce così il loro ultimo pomeriggio di libertà.
Dopo l’arresto, marito e moglie vengono internati nel campo di concentramento di Vught. Nel giro di alcuni mesi Klaartje sarà trasferita a Westerbork e, da lì, a Sobibor, dove morirà nelle camere a gas il 16 luglio, a trentadue anni.
Joseph, separato dalla moglie a Vught e impiegato nei lavori forzati, sarà deportato in seguito, ma le sue tracce si perdono comunque in un luogo imprecisato della Polonia.
A dispetto dei suoi carcerieri e correndo un rischio enorme, la sartina Klaartje trova il coraggio dell’unica resistenza possibile: tiene un diario preciso e dettagliato della vita nel campo di Vught.
Forse presagendo a quale destino andrà incontro, al momento di salire sul treno per Sobibor lo consegna al cognato.
È una testimonianza commovente e un impietoso atto di accusa, ma insieme dà voce all’incredulità di fronte a un sistema talmente assurdo da risultare inconcepibile.
Il diario è stato riscoperto solo di recente, dopo la donazione di una superstite della famiglia al Museo ebraico di Amsterdam.

Con la sua pubblicazione non soltanto si è riportato alla luce un documento fondamentale ma, finalmente, si realizza il desiderio di Klaartje che quanto ha scritto raggiunga il mondo esterno perché tutti conoscano le sue sofferenze e la sua rabbia.

Presto in arrivo un libro su Lady Oscar



Ok ragazzi, notizia dell'ultim'ora (vabbè.. ora più, ora meno ^_^ ) e che mi ha entusiasmata!!

Non so quanti anni hai tu, caro lettore, che mi stai leggendo in questo momento.., ma so quanti ne ho io... e ti dirò che sono cresciuta con lei... e sapere che dal cartone ne verrà fuori un libro... non può che farmi brillare gli occhi!

Sto parlando della bellissima e coraggiosa Lady Oscar, comandante delle guardie di Sua Maestà Luigi XVI.

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QUI abbiamo dato qualche info sul personaggio, realmente esistito, al quale in qualche modo si ispira Oscar.

Si tratta di un libro di Valeria Arnaldi, intitolato "Lady Oscar. L’eroina rivoluzionaria di Riyoko Ikeda", in uscita per Ultra edizioni, che parla della bella protagonista in tutte le sue sfaccettature, tra amori e battaglie, storia e mito.



Prendendo le mosse dalla storia di Francia, la Ikeda ha costruito un grande personaggio femminile nell’epica manga; Lady Oscar torna in fumetto, in un manga inedito che sarà pubblicato nei primi mesi del 2015.

In occasione del ritorno, Valeria Arnaldi, già autrice del volume Hayao Miyazaki. Un mondo incantato, pubblica un intero saggio dedicato a Lady Oscar, alla scoperta dei segreti della sua ideazione, senza dimenticare i precedenti, ma anche alla ricerca delle sue molte influenze.
Tra aneddoti, critica, racconto e foto, un percorso nella “rivoluzione” di cuore e spada combattuta da Lady Oscar. Una rivoluzione di china e carta, combattuta dalla sua mangaka per dare nuova energia all’identità femminile in tutta la sua forza.

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